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17/10 Genova: iniziativa della rete controg8
- Subject: 17/10 Genova: iniziativa della rete controg8
- From: norma <norma.b at libero.it>
- Date: Tue, 16 Oct 2001 20:36:39 +0200
Rete controg8 PER LA GLOBALIZZAZIONE DEI DIRITTI http://www.controg8.org Agli organi di informazione con preghiera di diffusione Ancora un a volta mercoledì 17 ottobre saremo in silenzio in Piazza De Ferrari dalle 18 alle 19; l'appuntamento si ripete settimanalmente ormai da più di un mese: il primo si è svolto subito dopo l'attentato di New York. Il numero dei partecipanti cresce ogni volta, ma durante il silenzio avviene sempre più spesso qualcosa di inaspettato: passanti che avrebbero normalmente dato un'occhiata distratta al volantino che viene distribuito lo leggono invece attentamente, e non di rado si "accomodano" sui gradini del Ducale, tra i manifestanti silenziosi. A volte sembra quasi che provino un po' di imbarazzo, e che aspettino un gesto di incoraggiamento da parte dei pacifisti.E molto spesso un sorriso è più che sufficiente a rompere il ghiaccio. Chi osserva poi i passanti dai gradini del ducale ha poi l'esatta sensazione che molti, una volta accortisi del silenzio dei manifestanti, abbassino la voce anche quando proseguono la propria strada. Si tratta di un silenzio estremamente eloquente: mentre alla bellissima Perugia Assisi non pochi sono riusciti ad "arrampicarsi sugli specchi", spiegando che erano, sì, alla marcia per la pace, ma che l'intervento USA è necessario, indispensabile,obbligato, chirurgico, purchè breve, umanitario, benedetto,autorizzato, ecc. il NO dei pacifisti silenziosi a tutte le guerre ed a tutti i terrorismi è inequivocabile. Ma, poichè nessuno vuole rinunciare ad argomentare, ecco il testo del volantino che viene distribuito: Scrivono i politici palestinesi Yaser Abed Rabbo, Hanan Ashrawi, Mahmud Darwish, a proposito dell'attentato alle Twin Towers: "Non c'è nessuna causa -neanche una causa giusta- che possa fare delle uccisioni di civili innocenti un atto legittimo. Il terrore non lastrica la strada della giustizia ma il cammino più breve per l'inferno. Noi condanniamo e deploriamo questo crimine orrendo, condanniamo chi l'ha pianificato e perpetrato, con tutta la nostra forza. La nostra partecipazione al dolore delle vittime, al dolore delle loro famiglie e dell'intero popolo americano inquesti momenti difficili non è che l'espressione del nostro profondo impegno verso l'unicità del destino umano" Con questa premessa, che facciamo pienamente nostra, chiediamo a tutti di voler resistere alla tentazione irrazionale, derivante dalla repulsione per l'attentato dell'11 settembre, di chiedere una immediata e forte reazione militare. Tale atteggiamento conduce inevitabilmente a giustificare la guerra in atto contro le città dell'Afghanistan. Guerra che nulla ha a che fare con un intervento di polizia internazionale. Nessuna guerra ha mai raggiunto l'obiettivo dichiarato, come quello di colpire i responsabili di atti criminali; ha sempre provocato distruzione e morte tra la popolazione inerme ed ha lasciato in eredità alle popolazioni stesse risentimenti ed odi verso coloro che hanno colpito ed il mondo che rappresentano. Ha creato cioè il brodo di coltura ideale per fanatici estremisti ed assassini. Siamo sempre più convinti che non gli USA, la Gran Bretagna , la NATO con atti di guerra, ma soltanto un'organizzazione mondiale autorevole sia lo strumento idoneo per la soluzione di situazioni simili a quella dell'11 settembre. Ad attivarsi contro ogni crimine perpetrato nei confronti dei popoli potrebbe essere un'ONU riorganizzata secondo principi di assoluta parità tra tutti i suoi membri e munita di una polizia internazionale. Giulio Marcon, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, ha dichiarato: "E' riprovevole che proprio molti dei paesi oggi protagonisti della coalizione internazionale antierrorismo (tra cui gli Stati Uniti che dal terrorismo sono stati colpiti) abbiano di fatto impedito, anche recentemente, la costituzione di sedi di giudizio, come la Corte Penale Internazionale, che avrebbero potuto giudicare e perseguire gli autori dei crimini contro l'umanità di New York e di Washington" Fino a quando nel mondo regnerà l'ingiustizia, la pace resterà una parola vuota. Se i paesi più ricchi del mondo non cesseranno di voler governare il pianeta da soli, secondo regole che li rendono sempre più ricchi a discapito dei più poveri,la pace non potrà essere raggiunta. INDIVIDUARE, GIUDICARE E PERSEGUIRE SOLO I COLPEVOLI NO ALLA GUERRA,. SI' ALLA GIUSTIZIA ED ALLA PACE rete contro g8 PER LA GLOBALIZZAZIONE DEI DIRITTI http://www.controg8.org info: Norma Bertullacelli 010 5704871 - 347 3204042 Antonio Bruno 010 6982958 - 339 3442011 Graziella Gaggero 010 594796 - 347 4197646 Mariangela Grixoni 347 8300100 Roberto Leoni 010 5220512 Pino Parisi 339 2179295 Attilio Ratto 335 7475647 Sergio Tedeschi 010 460483
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