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[FWD] Ve lo dico io chi e' Gino Strada
- Subject: [FWD] Ve lo dico io chi e' Gino Strada
- From: Marco Trotta <matro at bbs.olografix.org>
- Date: Mon, 15 Oct 2001 09:16:03 +0200
Sempre dal Barbiere della Sera, per completezza. http://www.ilbarbieredellasera.com --Cut-here---------8<------------------8<------------------8<------------- F12.10.2001 Ve lo dico io chi e' Gino Strada di Marco Cattaneo Un anno fa ero con lui nelle valli del Panshir Astenendomi, per scarsa conoscenza, dalle altre domande poste da Tersite, mi limito a qualche considerazione sulla prima. Mi chiamo Marco Cattaneo, faccio il giornalista per un periodico scientifico e conosco Gino Strada da sette anni. Tanto per specificare il contesto e rinunciare al comodo alibi dell'anonimato. Un anno fa ero nella valle del Panshir, comodamente seduto nel giardino della casa di Emergency ad Anabah, con Gino Strada. Ho passato tre settimane, da quelle parti e ho avuto modo di apprezzare come l'ospedale di Emergency fosse uno spettacolare esempio di efficienza e igiene in un paese in cui mancano l'acqua (per tutti), la corrente elettrica (per tutti), il telefono (per tutti), le strade (per tutti). Naturalmente, oltre all'ospedale e ai sei posti di pronto soccorso di Emergency, nella valle del Panjsheer erano presenti altre agenzie umanitarie. Dell'ONU e non. Di queste, testimone oculare, ho visto solo fuoristrada che si arrampicavano sulle polverose strade della valle, e niente più. Quanto all'altra grande associazione umanitaria citata, quella che - per non avere un grande ufficio stampa - ha vinto il premio Nobel per la pace un anno fa, era presente nella valle con tre giovanotti che si occupavano della "logistica". Uno dei tre, una mattina, si è presentato all'ospedale di Emergency chiedendo se fosse possibile mandare lì tutti i pazienti che necessitavano un intervento chirurgico e non solo quelli che erano specificamente feriti di guerra. D'altra parte, nello stesso luogo in cui sorge uno straordinario ospedale (con sterilizzatori, macchine per radiografie, laboratorio di analisi), in cui vengono fatti anche corsi per medici e infermieri afghani, la citata MSF era presente con una tenda, gestita da due infermieri locali e praticamente priva di qualsiasi farmaco. L'ospedale di Kapisa, gestito dalla Croce Rossa internazionale, è un luogo la cui sala operatoria ha le finestre senza vetri, la terra battuta al posto dei pavimenti e quattro, dico quattro confezioni di clorochina in un posto dove d'estate la malaria è endemica. Il locale dentista fa estrazioni senza anestesia, perché i farmaci non arrivavano da mesi. Infine, gli operatori (sempre afghani, perché di stranieri se ne vedevano davvero pochi) del World Food Programme, erano costretti ad acquistare i generi alimentari al mercato, perché il programma alimentare non era in grado di farli arrivare fin lì. Con il risultato che i prezzi sono saliti vertiginosamente in poche settimane, danneggiando tutta la parte di popolazione che non era sottoposta al programma. Questo, in breve, è un commento che dovrebbe chiarire lo stato delle cose. Mi permetto di aggiungere che Emergency ha costruito questo ospedale con una spesa inferiore ai due miliardi di lire (altrettanto è il costo annuo di gestione) con un contributo della Cooperazione Italiana e i fondi di tanti amici, due anni fa, mentre centinaia di altre associazioni "umanitarie" si accapigliavano in Kosovo per le centinaia di miliardi che piovevano sul volontariato. Forse, prima di parlare, sarebbe meglio informarsi. Marco Cattaneo --Cut-here---------8<------------------8<------------------8<-------------
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