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R: da berretti bianchi su Afganistan
- Subject: R: da berretti bianchi su Afganistan
- From: "Fulvio" <bassottovic at tiscalinet.it>
- Date: Sat, 13 Oct 2001 18:26:52 +0200
Perchè non portarsi appresso Vesna Pesic e la "società civile" serba, Rugova e i "moderati" dell'UCK, Musuveni e i pacifisti che occupano il Congo antimperialista? -----Messaggio Originale----- Da: "Silvano Tartarini" <bebitartari at bcc.tin.it> A: <pck-pace at peacelink.it> Data invio: lunedì 8 ottobre 2001 13.59 Oggetto: da berretti bianchi su Afganistan > Cari amici, ho parlato ora con Gabriele De Veris che si sta occupando > dell'organizzazione della Perugia-Assisi e vi confermo che l'incontro, da > noi sollecitato, per una riflessione tra le ong nonviolente si terrà a > PERUGIA VENERDI 12 ottobre presso il Palazzo dei Priori dalle ore 20,30 > alle 0re 22,30. > Grabiele mi farà sapere in quale stanza ci potremo riunire e io vi > informerò.Antonella Sapio di Napoli si presterà per facilitare i lavori. > Nel bollettino del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo sono già > comparsi vari interventi utili per costruire una progettualità che si > opponga alla guerra (di particolare interesse mi pare l'intervento dei > Beati Costruttori di Pace, ma anche di altri). Io unisco qui una mia > proposta che vorrebbe portare un contributo e aprire una discussione al > nostro interno. > Un caro saluto a tutti, > per la segreteria dei Berretti Bianchi > Silvano Tartarini > > Da ieri sono iniziati i bombardamenti in Afganistan. E ormai, si può dire: > come al solito, ci sentiamo addosso una certa impotenza.Tuttavia, credo che > gli amici della nonviolenza possano fare qualcosa. Al proposito vorrei > sottoporvi questa mia idea ( da verificare attentamente) per un nostro > intervento di pace in Afganistan, articolata solo brevemente per punti: > > a) In Afganistan è già presente Emergency e ci sono persone a rischio di > morte nelle galere afgane. Queste persone, dopo l'attacco, rischiano di più > perché fanno parte di ong occidentali. > b) Una presenza del pacifismo occidentale ( possibilmente con aiuti > umanitari) sul territorio > afgano sarebbe una valida opposizione al terrorismo e una risposta di > verità e di pace.Creerebbe comunque distenzione. > c) Avremmo informazioni di prima mano, che seppure certamente parziali, > potrebbero > risultare determinanti per la comprensione della situazione futura che si > verrà a creare. > > A quali condizioni si ritiene possibile un intervento? > > a) Che lo faccia proprio se non l'intero movimento pacifista, una sua larga > fetta, radicata nella nostra società civile. > Una volta che si fosse data questa prima condizione, le ong pacifiste > dovrebbero comunicare al nostro governo la loro intenzione di intervenire > in Afganistan ( quale migliore scenario della Perugia-Assisi?) chiedendo al > nostro governo di finanziare l'impresa. > b) Nella richiesta al nostro governo di finanziare l'impresa dovremo far > presente che, in caso di accettazione, il costo sarebbe insignificante e > non potrebbe risultare di ostacolo in alcun modo. Si potrebbe quantificare > il tutto in 200 milioni per un gruppo di 50 persone.Ovviamente la spesa > sarà inferiore se saremo di meno.E' molto facile che il nostro governo non > sia comunque d'accordo. Dovremo, allora, ricordare al governo che andremo a > combattere il terrorismo e a portare aiuto umanitario, quello stesso che, > unitamente alle bombe, intendono dare gli alleati e non si capisce perché > dovrebbero negarci questa possibilità. L'attentato dell'11 settembre è > stato un crimine contro tutta l'umanità e noi andiamo a difendere questa > umanità di cui siamo parte ovunque è ancora offesa, perché non lo sia mai > più,contro ogni violenza e quindi contro il terrorismo di oggi e contro la > guerra in atto. > Il Governo di Centro-Destra potrebbe addirittura vederci un vantaggio di > "scavalco" dell'opposizione di Centro-Sinistra. > Il finanziamento del Governo ci permetterebbe quella "credibilità" minima > necessaria all'intervento. > Se il tutto risultasse, tuttavia, impossibile, almeno ci avremmo provato e > questo darebbe forza alle nostre idee. > Ovviamente, il tutto necessita di una migliore articolazione, che potremo > fare assieme, ma mi premeva inviarvi la sostanza della proposta. Per quanto > riguarda le 50 persone, non dovrebbero esserci particolari problemi. Sono > ormai parecchie le persone che hanno sommato una esperienza in zona di > conflitto e inoltre esistono varie organizzazioni ( i BCP, la Papa > Giovanni, i berretti bianchi e caschi bianchi e altri). Il primo problema è > certamente nell'adesione di una vasta area del nostro associazionismo e > nella presa di posizione del governo.L'Abate, da me sentito su questa > proposta, ritiene- e io sono d'accordo- che dovremmo chiamare in causa > l'ONU e ricordava per questo la presenza dei profughi al confine in > Pakistan. > Per tornare alla possibilità che l'intervento di pace sia finanziato dal > nostro governo, credo che, nel caso si trovi un accordo tra noi, bisognerà > prendere contatti con un sottosegretario agli Esteri e sondare così il > nostro progetto. > Per fare questo la Perugia-Assisi arriva troppo presto. Si potrebbe, > tuttavia, annunciare che il gli amici della nonviolenza e/o il movimento > della pace stanno studiando la possibilità di un intervento. Non comunicare > una decisione ma comunicare una possibilità. > Ci vediamo a Perugia. > Un caro saluto a tutti > per la segreteria dei Berretti Bianchi Onlus > Silvano Tartarini > > Interventi di pace per l'eliminazione della guerra > > SEGRETERIA BERRETTI BIANCHI ONLUS > Via F. Carrara 209-55042 Forte dei Marmi (LU9 > Fax 0584/735682-cell. 0335-7660623 > E-mail:bebitartari at bcc.tin.it > Internet:http://www.peacelink.it/users/berrettibianchi > c.c.postale N.21024567 intestato: Associazione Berretti Bianchi Onlus > Via F. Carrara 209-55042 Forte dei Marmi (LU) > Sede Legale: c/o ARCI- Via Giorgi 3-CARRARA > >
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