Lettera aperta GSF
- Subject: Lettera aperta GSF
 - From: "Sondagenova" <sondage at ge.itline.it>
 - Date: Thu, 20 Sep 2001 22:00:03 +0200
 
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 A seguito della riunione dei "portavoce GSF" a Bologna (9-10 settembre), 
il Genoa Social Forum crede importante indirizzare a tutte le 
organizzazioni, network, social forum locali e singole persone la lettera 
aperta che trovate in allegato. 
Chiediamo a tutti i Social Forum Locali di poter inviare a info at genoa-g8.org i propri riferimenti 
(nome/cognome - telefono - fax - e.mail) per essere aggiornati sugli 
appuntamenti nazionali. Grazie. Carlo A. Bachschmidt (Segreteria GSF)
 Lettera al 
movimento da parte del Genoa Social Forum 
  Cari amic*, 
compagn*, con questa lettera 
intendiamo render conto del lavoro svolto da parte del Consiglio nazionale dei 
portavoce del Gsf riunitosi a Bologna lo scorso 9 e 10 
settembre. Il motivo del nostro 
incontro è stato reso noto da comunicazioni informali avute tra di noi. Non 
sfugge a nessuno, comunque, che dopo la terribile ed entusiasmante esperienza di 
Genova, c'era bisogno di un momento di riflessione che facesse tesoro di 
quell'esperienza, si facesse carico delle, purtroppo contingenti, necessità 
giudiziarie e, infine, esprimesse una propria proposta dopo la straordinaria 
mobilitazione che ha caratterizzato le giornate di contestazione del G8. La 
riunione di Bologna ha avuto queste caratteristiche anche se, per evidenti 
ragioni temporali, non ha potuto riflettere sulla nuova, e difficile fase che si 
è aperta dopo il terribile attentato di New York. In quella due giorni noi 
abbiamo valutato molto positivamente l'esperienza che ci ha visto lavorare 
insieme. Pur consapevoli di molte nostre ingenuità, ci è sembrato che il GSF si 
sia dimostrato una struttura utile e importante, capace non solo di organizzare 
- tra innumerevoli difficoltà, molte delle quali hanno sovrastato noi stessi - 
un appuntamento di grande portata come quello di Genova, ma soprattutto di 
realizzare l'incrocio e la convivenza tra modelli di lavoro, di culture e di 
approcci alla politica diversi. Molti, molte di noi provengono da anni, forse 
decenni, di impegno politico e civile, ma quasi mai si sono cimentati con il 
confronto e la necessaria condivisione con altri, altre di momenti di iniziativa 
della rilevanza - nazionale e internazionale - di Genova. Questa esperienza è un 
fatto nuovo nella società italiana e per questo va valutato molto 
positivamente. Ma dopo Genova, abbiamo 
anche verificato che le capacità e le potenzialità del movimento contro la 
globalizzazione liberista sono molto più grandi e durature della pur importante 
esperienza da noi compiuta. Questo dato si è reso visibile nella quantità e 
qualità di mobilitazioni susseguitesi da luglio in poi e, soprattutto, nella 
quantità di forum sociali locali che si sono costruiti, spesso spontaneamente, 
come luoghi di sedimentazione di una nuova partecipazione politica e di un nuovo 
protagonismo giovanile. Per valorizzare quanto 
finora costruito, ma anche per raccogliere un movimento così ampio, abbiamo 
deciso di non sciogliere il Gsf, ma di trasformarlo in un luogo di 
coordinamento e di comunicazione politica aperta, verso un più ampio forum 
sociale italiano. Con l'obiettivo di contribuire a questo percorso 
proponiamo all'insieme del movimento, ai forum locali, alle associazioni, 
gruppi, sindacati, partiti, forum locali, un primo momento di discussione 
comune il 20 e 21 ottobre 2001 a Firenze. La trasformazione del 
GSF ha un primo effetto concreto: lo scioglimento del "consiglio dei portavoce", 
costituito per reggere l'organizzazione delle giornate di Genova e che oggi 
riteniamo superato. Pensiamo invece che il GSF possa tramutarsi in una "Rete 
di gruppi di lavoro", aperti alla partecipazione di associazioni, di forum 
locali, di singoli e di singole, finalizzati a scopi precisi. Per il momento ne 
abbiamo proposti cinque: un gruppo di lavoro sul tema della Pace e della Guerra, 
in cui discutere anche due importanti appuntamenti, come il vertice Nato di 
Pozzuoli e la Marcia Perugia-Assisi; un gruppo sul tema FAO/WTO che si incarichi 
della discussione e delle iniziative in relazione a quei due vertici che il 
calendario ha sovrapposto; un gruppo sul tema della Difesa legale, che si occupi 
anche della concreta difesa di decine di accusati, indagati e arrestati dopo le 
manifestazioni di Genova; un gruppo sull'informazione che affronti la tematica 
con l'obiettivo di un allargamento e di un maggiore coinvolgimento di quei 
tanti, tantissimi soggetti attivi che abbiamo visto all'opera a Genova e che 
hanno compiuto un lavoro altamente meritorio; infine, un gruppo che inizi a 
discutere della partecipazione italiana a Porto Alegre. Con la costituzione di 
questi gruppi - di cui abbiamo individuato i referenti tecnici nelle persone di 
Raffaella Bolini (pace-guerra), Gianni Fabbris (FAO/WTO), Massimiliano Morettini 
(difesa legale), Anna Pizzo (informazione) e Vittorio Agnoletto (Porto Alegre), 
a cui abbiamo affidato il compito di convocarli in tempi brevi - crediamo che 
l'intento di mantenere l'esperienza del Gsf, ma al contempo di ampliarla e 
renderla utile allo sviluppo del movimento, sia stato reso efficace. Con questo 
spirito abbiamo ritenuto giusto e utile affidare a Vittorio Agnoletto un 
incarico da primus inter pares, coordinatore del GSF e non più di suo 
portavoce. Le riunioni dei gruppi, 
quelle dei forum locali, le molteplici iniziative che ciascuno, ciascuna di noi 
può ritenere giusto intraprendere, costituiscono parte di un percorso di 
mobilitazioni e di riflessioni che ci separano dall'appuntamento di Porto 
Alegre, previsto per la fine di gennaio 2002. Fino ad allora, ci proponiamo 
quindi di dare vita a una molteplicità di azioni, di campagne, di iniziative e 
di dibattiti attorno ai temi fondamentali del movimento antiglobalizzazione: la 
pace e la guerra, i diritti del lavoro, la sovranità alimentare, i diritti dei 
migranti, le misure contro lo strapotere della finanza internazionale, la difesa 
dell'ambiente. Questi temi dovranno-potranno attraversare una stagione di 
mobilitazione il cui appuntamento centrale crediamo debba essere il vertice 
della WTO previsto per novembre in Qatar. Per quell'occasione noi proponiamo 
una grande manifestazione nazionale da tenersi il 10 novembre a Roma, in 
sintonia con le centinaia di iniziative che il movimento internazionale sta 
preparando in tutte le capitali del mondo. Crediamo inoltre che vada appoggiata 
la proposta avanzata da Via Campesina di tenere un vertice antiliberista 
"Contro la fame e per un'altra agricoltura" nei giorni che precedono il vertice 
della Fao, così come appoggiamo il forum delle ONG organizzato in 
concomitanza con il vertice stesso. Prima di questo 
appuntamento, e come tappe di avvicinamento ad esso, crediamo sia utile 
soffermarsi sul tema della pace e della guerra e del terrorismo, soprattutto in 
relazione all'attentato nei confronti del popolo americano. Lo spostamento del 
vertice dei ministri della Difesa della Nato, inizialmente previsto a Napoli e 
poi traferito in una base dell'Aeronautica di Pozzuoli, è già una vittoria del 
movimento. Ugualmente riteniamo giusto predisporre e invitare tutti, tutte a 
una settimana di mobilitazione nazionale dal 20 al 27 settembre, sul tema 
della critica alla guerra e al terrorismo, nella quale i vari gruppi, 
associaioni, forum locali, articolino e programmino le loro iniziative: 
assemblee, presidi, dibatitti, ecc. Sono già previsti per quella settimana 
l'assemblea dei delegati FIOM il 21 settembre a Firenze, l'assemblea delle 
associazioni pacifiste a Napoli il 23 settembre, il Teatro di Pace promosso da 
organizzazioni e gruppi di donne sempre a Napoli il 26 settembre e infine la due 
giorni di mobilitazione indetta dalla Rete No Global e da tante altre 
associazioni napoletane che si compone di un convegno internazionale per il 26 
settembre e di un corteo "pacifico e sorridente" con concerto di piazza il 27. 
Ovviamente, in seguito ai fatti di New York, molti altri appuntamenti si stanno 
tenendo in questi giorni in altre città italiane e la stessa mobilitazione di 
Napoli ha avuto un ampliamento e una ridefinizione. E' con questo stesso 
spirito comunque che parteciperemo alla Marcia Perugia-Assisi convocata dalla 
Tavola della Pace e dagli Enti Locali per la Pace, il prossimo 14 
ottobre. L'assemblea di Bologna 
si è svolta infine in giorni in cui gli attacchi della polizia e della 
magistratura a chi ha organizzato i pacifici cortei di Genova si sono 
susseguiti, con l'intento di continuare a criminalizzare il movimento. Noi 
crediamo che tali attacchi e tali iniziative, tra cui il ripristino, de 
facto, del reato di opinione e di quelli associativo, siano tesi a 
rovesciare la verità. Per questo abbiamo ribadito il nostro sostegno politico e 
concreto, quindi anche tramite l'attività del Legal Forum, agli arrestati, agli 
inquisiti e agli indagati in seguito alle giornate di 
Genova.   Genoa 
Social Forum 
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