....e la vita va ....indietro....



..da la repubblica :


            ROMA - Tornano a
            riempirsi le aule, e una
            volta completato il
            calendario di riapertura
            delle scuole (giovedì
            tocca a Liguria e
            Abruzzo) saranno 7
            milioni e mezzo i giovani
            alle prese con il nuovo
            anno. Molte le novità. I
            provveditoraed i presidi
            hanno coperto 50 mila
            cattedre con i supplenti
            annuali: ne mancano 30
            mila. Mancano all'appello
            anche migliaia
            d'insegnanti di sostegno:
            in molte scuole gli
            studenti handicappati
            vengono inseriti nelle classi senza docenti specializzati
            nei corsi d'integrazione scolastica. Intanto il ministro
            dell'Istruzione Letizia Moratti ha diffuso una lettera
            appello agli studenti. Scrive tra l'altro: "Dopo gli
            attentati negli Stati Uniti l'anno scolastico inizia nel
            dolore e nello smarrimento. Non chiudetevi in voi stessi,
            ma chiedete ai vostri insegnanti e ai vostri genitori di
            approfondire ciò che è accaduto, di analizzare tutti gli
            aspetti umani, sociali, storici ed economici".

            Riaprono le scuole e partono le proteste degli studenti.
            L'Unione degli studenti e l'Unione degli Universitari
            hanno proclamato una settimana di mobilitazione
            contro il terrorismo, la violenza e la guerra. Si parte
            giovedì 20 settembre con un corteo a Milano, poi
            manifestazione il 24 a Torino, il 25 a Bologna, il 26
            settembre assemblee e concerti a Palermo e Roma.
            Sul piede di guerra anche la Sinistra Giovanile che
            contesta le cattedre vuote e lo stato di abbandono in
            cui versano gli studenti. Invitano il ministro Moratti ad
            evitare inutili proclami d'efficienza e fare più seriamente
            il proprio lavoro. "Diciamo no ai buoni scuola, sì al
            diritto allo studio. Vogliamo risorse per la nostra scuola,
            di tutti, gratuita, multicurale, laica e pubblica". Da ieri
            assemblee e volantinaggi in molte città. Si preparano
            allo scontro frontale anche i Cobas: sciopero nazionale
            e corteo a Roma il prossimo 27 ottobre, contro "la
            ministra del 6 per cento, tanto conta la scuola privata in
            Italia ricorda il portavoce Piero Bernocchi chiediamo
            che il governo rispetti gli impegni adeguando lo
            stipendio dei docenti italiani e quello della media
            europea, chiediamo che nelle classi dove sono
            presenti alunni handicappati il numero massimo sia
            abbassato da 20 a 15". Proprio l'allarme per gli
            insegnanti di sostegno è il problema principe dell'inizio
            dell'anno scolastico. La denuncia arriva dalla
            Federazione italiana per il superamento dell'handicap
            che ha inviato nei giorni scorsi una lettera al ministro
            chiedendo un incontro urgente.

            "Molte famiglie ci segnalano due gravi violazioni di
            legge afferma il presidente Pietro Vittorio Barbieri
            relative al numero massimo di alunni per classe e
            all'assistenza materiale degli alunni con handicap che
            sono oltre 133 mila". Un problema che Repubblica
            aveva segnalato ai primi di luglio: nel decreto Moratti,
            scorrendo l'articolo relativo all'handicap, si scopre che
            è saltato il limite massimo di 20 studenti per classe
            quando c'è un alunno in difficoltà. Ovvie le
            conseguenze: le classi non vengono sdoppiate e il
            sostegno salta.

            (18 settembre 2001)

_____________________________________________________

..al figlio della mia amica hanno tolto 10 ore di sostegno su 30
....durante le ore scolastiche.....
paga ..sempre chi ha piu' bisogno....
..e le donne sono in prima linea...
....meno guerra...piu' cultura...e servizi sociali....
...nada