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il punto di non ritorno
- Subject: il punto di non ritorno
- From: "Antonio Scalzi" <vincisca at tin.it>
- Date: Wed, 12 Sep 2001 22:29:42 +0200
- Organization: Erboristeria Rugiada
E' ancora presto per individuare senza ombra di dubbio chi
siano stati gli autori della serie di attentati che hanno colpito gli USA. E'
ancora presto per quantificare le vittime.
Ma non sarà mai troppo presto, al di là di una comprensibile
condanna per l'uso della violenza soprattutto di quella terroristica, perché si
faccia appello alla coscienza civile americana affinché prema nei confronti dei
suoi vertici per evitare una rappresaglia e men che meno l'uso dell'opzione
nucleare.
Quello che voglio dire è che siamo davvero ad un punto di non
ritorno. Gli USA devono davvero interrogarsi sul loro passato e sul futuro che
vogliono scegliersi. Un arroccamento in un castello medioevale non è più
possibile.
Da parte nostra non possiamo fare la figura degli struzzi
chiediamo subito la convocazione di un'agenzia e di un tribunale internazionale
che individui, catturi e processi gli autori di codesti misfatti.
Se lasciamo la risposta alle agenzie federali USA, alla loro
voglia di rifarsi dopo un simile smacco, al governo del presidente Bush e se
guardiamo alle frizioni che aumenteranno in maniera esponenziale in Medio
Oriente con il prevalere della logica del tanto peggio - tanto meglio, ebbene,
l'opzione nucleare o comunque di una sanguinosa rappresaglia, anche se non
immediata, non sarà da escludere.
Non lasciamo sole le forze democratiche presenti in USA, non
c'è tempo da perdere: chiediamo la convocazione di una agenzia internazionale
che accerti gli autori e si istituisca un tribunale internazionale.
Non mi si venga a dire che nessuno a tutt'oggi abbia fatto la
stessa cosa per i misfatti della CIA in tutto il mondo: lo so benissimo. Ma
dobbiamo essere lungimiranti e dobbiamo capire che gli USA hanno il colpo in
canna e che la voglia di vendetta sarà incontrollabile, inoltre già l'idea di un
tribunale internazionale pone molte difficoltà conoscendo la scarsa capacità dei
governi USA di dialogare con gli altri popoli: chi si ricorda la vicenda del
sequestro della nave Achille Lauro, dell'uccisione, da parte dei terroristi, del
cittadino americano di origine ebrea Leon Klinghofer, e del successivo tentativo
da parte USA di catturare i responsabili del dirottamento, vicenda che terminò
nell'areoporto di Sigonella grazie ad un Bettino Craxi in stato di grazia che
fece rispettare il minimo delle norme di diritto internazionale, impedendo alle
truppe d'assalto USA di considerare il territorio italiano come il cortile di
casa propria e grazie anche ad una diversa situazione internazionale?
Ora, chi si opporrà alle "giuste" decisioni degli USA?
P.S. mentre scrivo ascolto Radio Tre: parlano di cosa
rappresentavano le Torri gemelle, dicono che il panorama di N. York è tornato
piatto che architettonicamente non erano apprezzate.
Che scollamento dalla realtà con il mondo ad un passo dal
baratro.
Dove sono gli intellettuali italiani, di che parlano mentre
il gigante ferito medita una vendetta inusitata?
Antonio Scalzi
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