(Fwd) [uma-list] ERA ORA!

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Subject:        	[uma-list] ERA ORA!
Date sent:      	Wed, 4 Jul 2001 21:10:53 +0200
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Partito Umanista - Comunicato
Roma, 4 luglio 2001

Una spaccatura che fa bene ai lavoratori!

La rottura avvenuta ieri tra FIOM-CGIL da una parte e 
Federmeccanica,
CISL e UIL dall'altra è da considerarsi come una tappa 
fondamentale
nelle relazioni tra Padronato e lavoratori.

Di fatto ieri si è consumata la fine della concertazione, almeno per
una parte del sindacato.

Era ora!!!!!

Finalmente è finito quel sistema di accordi che negli ultimi quindici
anni aveva difatti decretato la sconfitta del sindacato, rispetto ad
una classe imprenditoriale arrogante e spocchiosa sempre pronta a
rinnegare gli accordi raggiunti.

Già, perché è proprio su un accordo non rispettato che si è 
consumata
questa rottura: L'adeguamento del contratto dei metalmeccanici
rispetto all'inflazione reale.

Ma attenzione! Non si tratta del rinnovo del contratto, come
erroneamente riportato dalla maggioranza dei mass media, ma
semplicemente di una verifica, a metà della vita del contratto, che
prevede l'adeguamento della parte economica tenendo conto della
differenza tra inflazione programmata e reale. Ma gli imprenditori,
come al solito, non rispettano gli accordi che sottoscrivono, mentre
pretendono che gli altri lo facciano.

Ma non è certo per 2 mila lire di differenza che si è giunti ad una
rottura così lacerante per il sindacato. La Fiom contesta la
costruzione delle 130 mila lire di aumento e il loro scaglionamento,
che non coprirebbero il potere d'acquisto del salario dei
metalmeccanici, e perché una parte di questo aumento va a 
condizionare
la prossima tornata contrattuale. In particolare, 18mila di queste
130mila lire rappresentano lo scarto tra inflazione programmata e
reale, solo però per i primi sei mesi dell'anno in corso. L'aumento
reale, in questo modo, sarebbe dell'ordine di 112mila lire.

Il Partito Umanista appoggia la scelta della FIOM-CGIL e invita tutti
i metalmeccanici a partecipare allo sciopero del 6 luglio e di
lasciare i sindacati traditori di CISL e UIL, sempre più al servizio
di Confindustria, anziché dei lavoratori.






Carlo Olivieri
Segreteria stampa nazionale
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