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annuario - maggio 2001
- Subject: annuario - maggio 2001
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 14 Jun 2001 00:11:33 +0200
MAGGIO 2001 Maggio 8 per mille per la difesa popolare nonviolentaAntonino Drago scrive: "Nell'ottobre scorso la CEI ha destinato alla Caritas Italiana 200 milioni per il suo progetto di invio degli obiettori nelle situazioni di tensione internazionale. I lettori di Rocca ricorderanno che don Gennaro Somma, da molti anni obiettore fiscale di Castellammare di Stabia, aveva scritto pubblicamente alla Cei di non costringerlo a dichiararsi valdese per sostenere con il suo 8 per mille una difesa alternativa. Infatti i Valdesi, che ricevono l'8 per mille, non lo vogliono destinare alle loro opere; allora si pongono come finanziatori di tutti i progetti sociali significativi che chiedono loro finanziamenti (per questo motivo essi ricevono l'8 per mille da un numero dieci volte più grande dei loro fedeli); e da tre anni finanziano le Peace Brigades International, una organizzazione internazionale nonviolenta che in varie situazioni calde (Nicaragua, Guatemala, Sri Lanka, ecc.) compie azioni che sono molto significative per la difesa dei diritti umani e la scorta a perseguitati. Il primo anno la CEI rispose che già stava finanziando progetti di questo tipo. Ma la notizia risultò non rispondente al vero. Don Gennaro ripeté la sua lettera pubblica, dando fiducia che veramente la CEI decidesse quel finanziamento che aveva dichiarato. Come dice il Vangelo, occorre bussare e insistere. E il secondo anno l'insistenza su una giusta causa ha ottenuto l'obiettivo: 200 milioni". La somma va a sostenere il progetto della Caritas per 30 obiettori di coscienza che intervengono nelle situazioni di tensione internazionale.
1 maggio Pax Christi congressoIl 1' maggio si conclude a Marina di Massa il CONGRESSO NAZIONALE PAX CHRISTI. Il Congresso è guidato dalle meditazioni di padre Alex Zanotelli e dalla relazione del card. Silvano Piovanelli, arcivescovo di Firenze. Il documento finale parla di "involuzione della democrazia che si sta trasformando sempre più in un meccanismo di gestione competitiva del potere, dominato dalla logica dell’utilitarismo e sottoposto al predominio del mercato. E ancora si delinea una globalizzazione fondata su modelli economici disumani, sulla militarizzazione, sull’ingiustizia, sulla massificazione e conformismo, sullo sfruttamento delle risorse e dell’ambiente". Forti le critiche ai diversi schieramenti politici: "Paiono fortemente indeboliti gli attori e gli spazi di partecipazione popolare; la logica utilitaristica ha contagiato tutti gli schieramenti e ha fortemente omologato programmi e pratiche politiche". La proposta: "La solidarietà con la maggioranza più povera del mondo sollecita alla globalizzazione della solidarietà, dei diritti umani, della democrazia, di uno sviluppo sostenibile. In questo senso va rafforzato l’impegno per la realizzazione dell’ "Onu dei Popoli" e assicurata una presenza operativa in occasione del prossimo incontro dei G8 a Genova (luglio) e della Marcia Perugia-Assisi (ottobre)".
Informazioni: Pax Christi Italia e-mail: paxchristi at tiscalinet.it http://www.paxchristi.it 2 MAGGIOItalia: Amnesty International chiede che venga istituita una commissione d'inchiesta indipendente sul comportamento delle forze dell'ordine durante le manifestazioni in occasione del Global Forum di Napoli. Amnesty International scrive al Ministro dell'Interno Enzo Bianco per esprimere la propria preoccupazione in merito alle inquietanti denunce su presunti e diffusi abusi commessi nei confronti dei dimostranti dalle forze dell'ordine, durante una manifestazione del 17 marzo scorso a Napoli.
6-10 maggioSu invito del Comitato per la Verità di Baytol Himka, una delegazione del Campo Antimperialista si reca a Bagdad, dal 6 al 10 maggio per partecipare ad una Conferenza internazionale contro l'Embargo a cui l'Iraq e' sottoposto da oramai dieci anni. Alla conferenza erano presenti delegati di una cinquantina di paesi. La nostra delegazione ha potuto vedere coi suoi occhi i risultati agghiaccianti dei bombardamenti compiuti a piu' riprese dalla coalizione capeggiata dagli USA, le prove dei massacri compiuti su cittadini inermi; come ha toccato con mano, incontrando tanti cittadini, il vero e proprio genocidio a cui sono sottoposti. Mancano medicinali, viveri, latte per i bambini, pezzi di ricambio per le aziende, i salari sono bassissimi. Ma ha anche potuto constatare quanto profonda sia la rabbia verso gli USA e i loro alleati nella regione.
Per informazioni: Campo Antimperialista itacampo at antiimperialista.com www.antiimperialista.com Tel: 0333.5940421 (ore 15-22) Fax: 075.42686 10 maggio 2001 Unicredito si separa dalle "banche armate" UNICREDITO NON FINANZIERA' PIU' L'EXPORT DI ARMI OGNI TANTO UNA BUONA NOTIZIAIl gruppo bancario Unicredito decide di sospendere i crediti concessi all'industria bellica e Mosaico di pace esprime la propria soddisfazione: "Ogni tanto una buona notizia". La notizia era già stata pubblicata nel numero di aprile di "Nigrizia", la rivista mensile dei Missionari Comboniani che insieme a "Missione Oggi" (rivista dei Missionari Saveriani) e a "Mosaico di pace" aveva lanciato alla vigilia del Giubileo la campagna di sensibilizzazione sul tema del coinvolgimento delle banche italiane nel commercio degli armamenti. Come risulta dall'annuale Relazione del Governo sull'import-export di armamenti del nostro Paese (prevista dalla legge 185 del 1990), Unicredito figura al primo posto nella classifica delle banche che nel 1999 (ultimi dati forniti) avevano supportate le operazioni dell'industria bellica. Proprio da Unicredito sono infatti transitati i 1.247 miliardi di una fornitura eccezionale di armi italiane verso gli Emirati Arabi Uniti. "La campagna "Banche armate" - aggiunge "Mosaico di pace" - invita tutti i risparmiatori a scrivere alla propria banca, qualora questa figuri nell'elenco ufficiale degli istituti di credito coinvolti nel commercio di armi (erano 26 nel 1999), anzitutto per "chiedere conto" di tale attività e, nel caso, per decidere di spostare i propri risparmi presso altre banche non "armate". Non va dimenticato che nel 1999 sono state autorizzate operazioni di import-export per un valore complessivo di 2.596 miliardi di lire, a fronte dei 1.838 miliardi del 1998, con un incremento di oltre il 40%. Né va dimenticato che solo il 23% delle autorizzazioni è diretto verso paesi europei o comunque (28%) verso paesi alleati, mentre il restante 72% supera i confini della Nato e va a finire in paesi come Cina, Turchia, Algeria e Colombia che sono in guerra o che violano le convenzioni internazionali sui diritti umani. Se d'altronde il 53% dell'export di armi italiane è diretto verso l'Africa e il Medio Oriente, si capisce benissimo il rapporto tra la pace nel mondo e il proprio conto in banca". Mentre conferma che la campagna "Banche armate" continuerà, "Mosaico" auspica che la decisione di Unicredito sia emulata da altri istituti bancari italiani.
Fonte: Mosaico di Pace http://www.paxchristi.it 15 maggio TarantoSi svolge un incontro pubblico con il missionario comboniano padre Renato Kizito Sesana in difesa dei bambini di strada e dei diritti umani in Africa. E uno dei tanti incontro organizzati dall'associazione Amani (in lingua kiswaili signigica "pace") che si impegna per la fine della guerra in Sudan e contro lo sterminio del popolo Nuba. All'incontro interviene, con una sua testimonianza, don Andrea Cristiani parroco di S.Miniato e fondatore del movimento Shalom, reduce da in viaggio in Irak per la cura di alcuni bambini vittime dell'uranio impoverito e malati di leucemia.
Informazioni: Amani www.peacelink.it/amani.html Shalom www.movimento-shalom.org 15 maggio giornata dell’obiezione di coscienzaPer il secondo anno consecutivo si svolgono con molto entusiasmo per le manifestazioni degli obiettori di coscienza turchi. I giovani obiettori di coscienza nella giornata del 15 maggio, ad Ankara e ad Istanbul, hanno dichiarato, in una manifestazione, il loro rifiuto di servire l’esercito. Per questo atto di disobbedienza civile rischiano il carcere a vita. Essi inviano una lettera alle associazioni e ai sindacati turchi perché prendano posizione pubblicamente sulla situazione degli obiettori perseguitati e sul riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare in Turchia. Più di 30 associazioni italiane e centinaia di singoli cittadini aderiscono. La lettera è inviata a oltre 400 associazioni e sindacati operanti in Turchia. Momento forte della giornata, la testimonianza di un ex soldato statunitense, reduce dal Vietnam.
Ad Ankara lo IAMI in collaborazione con l’ISKD ed altri movimenti, hannodato vita ad un forum sull’obiezione di coscienza e la nonviolenza. Si sono ritrovati in centinaia per discutere delle questioni cruciali ancora oggi irrisolte: la situazione carceraria, il ruolo delle forze armate e la guerra contro i Curdi nel Sud - Est, la libertà di opinione e di espressione in Turchia. A seguire questo movimento di obiettori c'è l'Associazione Papa Giovanni XXIII, che scrive: "Da diverse parti della Turchia, in tanti sono arrivati ad Istanbul e ad Ankara, per dare il loro appoggio all’iniziativa di disobbedienza civile dei giovani obiettori. La manifestazione non è stata un semplice “ritrovo di protesta” ma una tappa importante di un processo di cambiamento culturale irreversibile. In Turchia, una fetta consistente della popolazione, per lo più giovani, ha preso coscienza di non voler più sottostare alla propaganda del governo. Si oppongono a chi sostiene che la guerra contro i Curdi è necessaria e a chi perseguita sistematicamente gli oppositori politici. Sanno che queste cose non vanno dette e neppure pensate, è in gioco la propria libertà".
Per informazioni: Giovanni Grandi e Daniele Tramonti Progetto GO-EL (Associazione comunità Papa Giovanni XXIII) tel. 0546 26630/ 0348 2488126 fax 0546 693406 e-mail: goel.apg23 at libero.itAnche Pax Christi dà risalto alla Giornata Internazionale dell'Obiezione di Coscienza al servizio militare con un comunicato: "Pax Christi Italia si sente in piena sintonia con quanti, uomini e donne,in questo giorno manifestano in tutto il mondo per il riconoscimento del diritto ad obiettare all'uso delle armi. Ci piace citare la cerimonia che avverrà questo pomeriggio nell'ex-campo di sterminio di Buchenwald, vicino Weimar, dove verranno ricordati tutti gli obiettori, i disertori e i renitenti alle leva internati dal regime nazista. Non possiamo non ricordare la situazione in cui vivono migliaia di obiettori in Grecia, l'unico Paese dell'Unione Europea a non riconoscere appieno il diritto all'obiezione di coscienza. Sebbene proprio in questi giorni sia stata approvata una modifica alla Costituzione ellenica, tuttavia quotidianamente giungono notizie di nuovi processi che si aprono a carico di obiettori che rifiutano di arruolarsi e di svolgere un servizio civile altamente punitivo. Anche in Turchia oggi è un giorno di lotta. In particolare, oggi si terranno due manifestazioni ad Istanbul e ad Ankara nel corso delle quali alcuni giovani turchi dichiareranno il loro rifiuto del servizio militare: in Turchia, per chi obbietta, c'è il carcere a vita e il rischio concreto di dover scegliere una vita da clandestini nel proprio paese. Pax Christi Italia esprime la solidarietà nei confronti dei giovani turchi che oggi parteciperanno a queste manifestazioni e aderisce alle iniziative dell'Associazione Giovanni XXIII di Rimini che lavora d'intesa con le associazioni promotrici della manifestazione (lo IAMI-Iniziativa antimilitarista di Istanbul e l'ISKD-Resistenti alla guerra di Izmir) per rompere l'isolamento attorno agli obiettori di coscienza e aprire un dibattito all'interno della società civile turca per rafforzare le iniziative di pace e per il riconoscimento del diritto all'obiezione di coscienza. Pur consapevoli della mancanza di dibattito su questi temi nel corso della recente campagna elettorale, tuttavia chiediamo ai parlamentari neo-eletti e al futuro Governo italiano di adoperarsi perché gli stati membri dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa dichiarino un'amnistia generale per gli obiettori di coscienza incarcerati, perseguitati o limitati nell'esercizio dei loro diritti di cittadini. Chiediamo alle autorità italiane di farsi promotrici di un'azione nei confronti del governo turco perché venga rispettato questo diritto fondamentale, anche alla luce dei ripetuti pronunciamenti del Consiglio d'Europa (di cui la Turchia fa parte) e del Parlamento Europeo (di cui la Turchia ha chiesto di far parte). Infine, rivolgiamo un particolare pensiero ad un altro Paese del Mediterraneo in cui gli obiettori vengono imprigionati per il loro rifiuto a servire nell'esercito: Israele. Molti di essi (e in queste settimane cresce il numero di giovani coinvolti) obiettano alle Forze armate del loro Paese impegnate in operazioni di vera e propria guerra nei confronti dei palestinesi e dei paesi confinanti. A questi giovani esprimiamo ammirazione
e solidarietà". Pax Christi Italia e-mail: paxchristi at tiscalinet.itIl giorno dopo, il 16 maggio, Sergeiy Sandler" (sergeiy at bgumail.bgu.ac.il) comunica una buona notizia: l'obiettore di coscienza israeliano Gabby Wolf rifiuta per la terza volta l'uniforme ma non viene mandato in carcere per la terza volta. Per lui si apre uno spiraglio di libertà.
16 maggioTorna dall'Africa Olivier Turquet, responsabile di Buone Nuove, agenzia stampa telematica che diffonde "solo buone notizie". "Come forse sapete - scrive - sono stato un paio di settimane in Africa e torno con una piccola buona notizia: siamo riusciti ad organizzare una piccola redazione di Buone Nuove a Abidjan, Costa d'Avorio. Vedremo se le difficolta' di comunicazione africane renderanno tutto questo fattibile e concreto. In ogni caso il viaggio ha chiarito, se ci fosse bisogno, quanta necessita' di comunicazione positiva esiste nel mondo visto nel suo complesso e quanta energia c'e' nell'Essere Umano, a tutte le latitudini. Visti in questa prospettiva i problemi e le piccole "stregonerie" del primo mondo appaiono veramente ridicole!!!"
Informazioni: Olivier Turquet turquet at dada.it 19 maggio TarantoSabato 19 maggio a Taranto MARCIA PER LA PACE a conclusione del convegno "Taranto: una città per la pace" a cui partecipano 500 studenti. E' un’iniziativa di: Arcidiocesi di Taranto, Movimento Shalom, Pax Christi, PeaceLink.
20 maggio AIFOL'Organizzazione Mondiale della Sanità, a seguito di scelte amministrative e calcoli statistici, e' arrivata a dichiarare vinta la lebbra. Le reazioni degli operatori sul campo sono di sconcerto e d'indignazione.
Per informazioni: www.aifo.it da Il Manifesto del 20 maggio 2001** Uranio, che errore **"Vi ricordate la relazione della commissione Mandelli, nominata dal Governo italiano, che aveva stabilito che non vi era alcun nesso evidente tra l'esposizione all'uranio impoverito e le malattie che hanno colpito i militari in Bosnia e Kosovo? Ebbene, a svelare gli <<errori>> del metodo statistico utilizzato dalla commissione, e' un professore del Dipartimento di Statistica di Torino, Lucio Bertoli-Barsotti. Errori parzialmente ammessi da un epidemiologo che fa parte della commissione, che ora sta preparando un nuovo rapporto che sara' pronto entro giugno. Il nuovo calcolo stabilirebbe percentuali ben oltre la media di linfomi Hodgkin". Nove giorni dopo l'Ansa 29/5/2001 lancia questa notizia: "URANIO: COMMISSIONE, C'E' RISCHIO; Linfomi in eccesso statistico. Secondo il rapporto della commissione Mandelli, incaricata dal ministro della Difesa di proseguire l'indagine sulla cosiddetta Sindrome dei Balcani, il 'numero delle patologie tumorali ha un'incidenza inferiore ai casi attesi' ma anche il riscontro 'di un eccesso statisticamente significativo di linfomi di Hodgkin'".
Maggio Bergamo CD-ROM sulla PACEGli insegnanti di un Istituto Superiore a Clusone BG, che da anni si occupano di EDUCAZIONE ALLA PACE E ALLA NONVIOLENZA, producono un CD ROM che raccoglie gran parte delle loro esperienze degli ultimi 5 anni. Decidono di diffonderlo GRATUITAMENTE alle associazioni e ai gruppi che si occupano di educazione alla pace.
Informazioni: Umberto Gamba" umbgamba at tin.it referente di PACE&PROGETTO Maggio armi italianeDiminuiscono, pur rimanendo ancora molto consistenti, le esportazioni di armi dall’Italia verso l’estero. Nel 2000, secondo i dati della Relazione annuale del governo sull’import-export di armamenti, sono state autorizzate vendite per 1.658 miliardi, con un calo del 36 per cento rispetto al 1999. L'anno precedente D'Alema aveva presentato una relazione che conteneva errori aritmetici e in cui venivano scambiati i miliardi per milioni. Da quella relazione risultava "sulla carta" una diminuzione della vendita delle armi mentre invece c'era un sensibile aumento. Questa volta la "riduzione" statistica non è ottenuta con errori di calcolo ma con un sistema più raffinato: "Va anche detto - precisa l’Osservatorio sul commercio delle armi dell’Ires Toscana - che nuove norme hanno sottratto ai controlli della legge, e quindi al conteggio globale, il valore delle movimentazioni relative a 19 programmi di coproduzione realizzati in ambito europeo". I dati ufficiali, pertanto, andrebbero ritoccati al rialzo. La maggior parte delle esportazioni (il 68 per cento) sono dirette ai cosiddetti "Paesi terzi", non appartenenti né all’Unione europea né alla Nato: quindi a Paesi del Sud del mondo. Destano forti perplessità le esportazioni dirette verso alcuni Paesi responsabili di violazioni dei diritti umani e coinvolti in conflitti, e pertanto vietate dalla legge, come l’India (149 miliardi), la Turchia (88 miliardi), il Pakistan e la Cina. Rilevante, anche quest’anno, il ruolo delle "banche armate", cioè quegli istituti di credito che sostengono le esportazioni belliche delle industrie italiane utilizzando i depositi dei risparmiatori, quasi sempre inconsapevoli. Al primo posto il Banco di Sicilia (480 miliardi), seguono Banca commerciale italiana (307 miliardi), Banca di Roma (213 miliardi), Credito italiano (206 miliardi) e Banca nazionale del Lavoro (120 miliardi). E fra i 31 istituti coinvolti, figura anche la Banca popolare di Lodi, con cui la Conferenza episcopale italiana ha da poco concluso un accordo grazie al quale otterrà finanziamenti e contributi a fondo perduto per le principali iniziative del Progetto culturale della Chiesa italiana. Sul fronte banche, c’è da registrare un importante successo della campagna "Scrivi alle banche armate", con cui le riviste "Nigrizia", "Missione oggi" e "Mosaico di pace" invitano i cittadini a chiedere conto ai propri istituti di credito dell’eventuale coinvolgimento in operazioni di export di armi: il gruppo Unicredito (di cui fa parte, fra gli altri, il Credito italiano), al primo posto nella classifica delle "banche armate" nel 1999 e ben piazzato anche nel 2000, ha deciso, in seguito alle pressioni di molti suoi clienti, di sospendere i crediti all’industria bellica.
Informazioni tratte dall'agenzia Adista, Luca Kocci, lkocci at tiscalinet.it Maggio - Nasce Attac ItaliaDal documento costitutivo: "Il mondo in cui viviamo è sempre più caratterizzato dalla diseguaglianza sociale, dal degrado ambientale, dalla negazione dei diritti dei popoli e dei più deboli. Aumenta il divario tra ricchi e poveri, peggiorano le condizioni di vita e di lavoro, aumenta l’esclusione sociale e l’emarginazione di intere aree del mondo, foriera di guerre e di violenze".
--------- NOTA BENE ----------- Queste informazioni non possono essere pubblicate essendo già state destinate a pubblicazione. Si prega di segnalare eventuali inesattezze e omissioni. Grazie! Alessandro Marescotti
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