Importante da NoGlobal/InfoAut



ATTENZIONE= le info inviatevi ieri nel messaggio "processo rinviato,
prossime iniziative rete No Global" sono errate. Riportiamo qui di seguito
le informazioni corrette.



CHI
Qui rete No Global e agenzia di comunicazione InfoAut,

COSA E' SUCCESSO
Nelle settimane scorse, negli ultimi mesi, vi siete iscritti ai servizi
news di No Global o InfoAut tramite i form presenti sui siti:
http://www.ecn.org/ska
oppure
http://www.noglobal.org
Adesso l'enorme massa di iscrizioni ci impone di costruire una mailing-list
capace di velocizzare e facilitare il lavoro di circolazione e condivisione
dell' informazione.


COSA DOVETE FARE (sempre che lo vogliate)
bisogna iscriversi alla mailing-list


COME FARE?
Nulla di più semplice.
Basta inviare una e-mail (senza soggetto, senza scrivere nulla, solo il
destinatario) a :
infoaut-subscribe at yahoogroups.com
Vi arriverà immediatamente una e-mail che vi chiede di confermare
l'iscrizione.
Confermate e....il gioco è fatto.
Il tutto richiede al massimo 20 secondi.

un abbraccio

Sriker

p.s.= la lista ha anche una sua pagina web
http://groups.yahoo.com/group/infoaut

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Il mattino
Sabato 14 Aprile 2001


IL PROCESSO
Scontri anti-Global, un video choc
In aula un nastro sulle cariche. Il pm chiede 5 mesi per un manifestante

DARIO DEL PORTO
E' entrato nella fase decisiva il processo sugli scontri divampati durante
il Global forum del 17 marzo scorso. Il pm ha chiesto la condanna a cinque
mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale per
Giuseppe Innamorato, il giovane manifestante arrestato dai carabinieri. La
condanna di Innamorato è stata chiesta dal pm per il solo reato di
resistenza a pubblico ufficiale.
Il rappresentante dell'accusa ha infatti sollecitato l'assoluzione
dell'imputato dalle accuse di lesioni e violenza a pubblico ufficiale.
Ma più ancora della requisitoria, è stata la proiezione di due
videocassette amatoriali registrate durante gli incidenti il momento
centrale dell'udienza svoltasi ieri mattina a Palazzo di Giustizia alla
presenza di un numeroso pubblico, composto in massima parte da aderenti
alla rete «No Global» ma anche da alcuni degli intellettuali che nei giorni
scorsi avevano sottoscritto un documento di dura critica nei confronti
dell'operato delle forze dell'ordine.
Uno dei due nastri è stato esibito dalla difesa (rappresentata dagli
avvocati Domenico Ciruzzi, Mario D'Alessandro e Marco Campora) l'altro dal
pm. Dalle immagini contenute nella prima videocassetta si nota chiaramente,
così come dato atto in udienza dal giudice, Innamorato mentre viene
travolto dalla carica delle forze dell'ordine. Una volta a terra, il
giovane viene colpito con due calci, due colpi di manganello e anche con il
calcio del fucile all'altezza del sedere. Dinanzi a queste immagini, la
difesa ha chiesto la trasmissione degli atti al pm per valutare la
possibilità di ipotizzare reati nei confronti degli esponenti delle forze
dell'ordine che hanno colpito Innamorato. Su questa istanza il giudice si è
riservato la decisione.
L'udienza era stata aperta dall'esame incrociato del carabiniere che ha
proceduto all'arresto del giovane poco dopo gli incidenti. Il militare ha
raccontato di essere stato colpito con una pietra al ginocchio lanciata
dall'imputato. «In in primo tempo - ha dichiarato il teste - Innamorato è
riuscito a divincolarsi dopo una colluttazione. Dopo la carica l'ho visto a
terra e, quando si è rialzato, lo abbiamo portato via». Il carabiniere ha
aggiunto di aver visto poco dopo Innamorato colpire a un labbro «ma non so
quanto intenzionalmente», ha sottolineato, il tenente che si trovava
assieme a lui.
L'avvocato Ciruzzi ha contestato al teste alcune presunte contraddizioni
fra quanto dichiarato in aula e la versione riferita sia nel verbale di
informazioni sottoscritto poco dopo il fatto che nella relazione di
servizio. Il legale in particolare ha contestato che, nella prima versione,
si faceva riferimento a un immediato arresto di Innamorato mentre ad avviso
del difensore, da quanto sostenuto dal teste in udienza, si evincerebbe che
il fermo era stato eseguito in due fasi intervallate da una manciata di
minuti. «Non vedo contraddizioni - ha spiegato il carabiniere - dopo gli
incidenti ho spiegato sommariamente quanto accaduto, quindi sono andato in
ospedale a farmi medicare». Il penalista ha anche fatto riferimento a una
dichiarazione nella quale il carabiniere conferma il contenuto della
relazione di servizio che risulta però verbalizzata venti minuti più tardi.
«Forse non sono stato molto attento agli orari», ha risposto il militare.
La prossima udienza è fissata per il 25 maggio.

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