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la parata militare e due pesi e due misure
- Subject: la parata militare e due pesi e due misure
- From: sdivita at neomedia.it
- Date: Mon, 5 Jun 2000 14:06:00 +0200
==================================================== Continuo cocciutamente a "postare" testi che mettono in relazione varie cose, per esempio le parate militari con le manifestazioni degli omosessuali. Lungi dal produrre accostamenti "arbitrari", tali testi affondano il dito nella piaga della mentalita' corrente oggi in Italia, della maggioranza filistea, razzista e domenicain-ese che, in ultima analisi, produce e alimenta le guerre e le pesti odierne. E' una maggioranza le cui azioni dobbiamo combattere in forma nonviolenta, con la forza delle parole, contro la violenza di certe "chiese" piccine (naturalmente non generalizzo, v. il secondo documento) che si ritengono depositarie della verita', ancora! e che farebbero bene a rileggere, e un pochino piu' attentamente, il "loro" Vangelo; e contro la violenza di questa "politica" italiana allineata e coperta alla piu' bieca globalizzazione contro ogni piu' elementare diritto umano, farisaica nel suo riempirsi la bocca delle proprie benemerite azioni "umanitarie" e "pacifiche". Io sono convinto che le parole non saranno mai troppe finche' vivremo in un luogo e in una "cultura" (ahinoi) in cui l'esibizione di un culo fa piu' scandalo dell'esibizione di un missile. Percio' solidarizzo apertamente con chi, "invadendo" le caselle altrui, continua a tenere accesa la luce su un ragionamento che tutti i mass media vorrebbero invece al buio. Cerchiamo di non fare il loro gioco; e, se un po' di invasione c'e', della quale ci scusiamo, non bisogna neanche esagerare nell'inibizione: basta scrivere messaggi "puliti", senza accenti e attachment, cosi' scarichiamo tutto in pochi secondi, e ognuno sceglie liberamente cosa leggere e cosa cestinare. sdv ==================================================== fonte: Gianluca Patrizi (sulla mailing list "Beati i costruttori di pace") ==================================================== La parata militare Della giornata di ieri (4 Giugno), ma piu' in generale in tutto cio' che ha riguardato la parata militare, un silenzio mi ha colpito piu' di tutti, quello della Chiesa. Siamo tutti al corrente del "mare mosso" che e' stato creato riguardo al Gay Pride che ci sara' a Roma. Si e' detto molto e moltissimo ha detto la Chiesa, cercando, a modo suo, di farlo spostare o di annullarlo addirittura. E' stato anche giudicato "inopportuno" da personaggi autorevoli, essendoci "purtroppo" una costituzione da rispettare. Si e' fatto notare, non solo dalla Chiesa, quanto un manifestazione del genere non sia per niente indicata nell'anno del Giubileo, proprio nella citta' principe del Giubileo, cioe' Roma. Come mai neppure una parola su una manifestazione militare, che ha fatto sfoggio solo di fucili, cannoni, gente in divisa, carri armati, baionette e tanto altro? Tralasciamo anche il fatto che e' stata definita una parata di pace, ma come puo' ritenersi "opportuna" questa manifestazione a Roma, nell'anno del Giubileo, dove nel medesimo luogo viene ritenuta "inopportuna" una manifestazione di omosessuali? Per caso tutta quella ferraglia di ieri serviva per fare la pace, e invece erroneamente e' stato fino ad ora considerata roba per ammazzare la gente? Perche' la Chiesa non ha ritenuto opportuno dire che una parata di armi era inopportuna, se non sempre, almeno nell'anno del Giubileo, a Roma? Considero assolutamente sempre inopportuno fare manifestazioni del genere, ma il mio parere lascia il tempo che trova. Da cristiano credente e praticante mi sono sentito ribollire il sangue. Si e' puntato il dito verso "fratelli" solo perche' omosessuali, quando sappiamo benissimo quanti nostri amici siano omosessuali, quanto nostri parenti, quanti sacerdoti e religiosi in genere siano omosessuali, mentre non si e' alzato neppure un alito di vento dalle stanze vaticane per dire una, che sia una parola, verso una indecente e vergognosa sfilata-parata di strumenti da guerra, che servono solo ed unicamente ad ammazzare, e non a fare la pace. Mi piacerebbe sentire la parola di qualche sacerdote, di qualche suora, di qualcuno che avrebbe forse dovuto parlare prima, ad alta voce e a forte voce, ma che non guasterebbe se parlasse comunque ora. E forse di parole dovrebbe dirne due: una per ieri e una per gli omosessuali. Gianluca Patrizi ==================================================== fonte: "il Risveglio Popolare" - Settimanale diocesano di Ivrea riportato su NOI - notizie omosessuali italiane http://www.gay.it/noi/indice.htm ==================================================== Per le strade del mondo Due pesi e due misure di Luigi Bettazzi Ad Andrate, dove sto predicando un corso di Esercizi spirituali alle nostre suore d'Ivrea, mi e' giunta da Pax Christi nazionale la richiesta di un parere su una Dichiarazione, che successivamente e' stata pubblicata. Il documento, mentre prende atto delle opposizioni fatte - da parte ecclesiastica e poi da parte civile - al Raduno degli omosessuali previsto a Roma in luglio, nota invece come proprio quest'anno si sia deciso di riproporre a Roma - e senza alcuna riserva ecclesiastica - la Parata militare del 4 giugno. Da più parti s'e' fatta notare, in particolare dal Comune di Roma che ha ritirato il patrocinio alla manifestazione, la motivazione degli eccessi a cui potrebbe prestarsi il grande raduno omosessuale. Ma da parte ecclesiastica, al di la' della tendenza un po'.teocratica di chiedere che le convinzioni religiose si traducano in leggi civili, ci si rifa' troppo materialmente al fatto che la Bibbia esclude gli omosessuali dal Regno dei cieli, non tenendo conto peraltro che San Paolo, ad esempio, non solo si muove sul piano strettamente religioso, ma contempla chiaramente (es. Romani 1,27) l'espressione estrema dell'omosessualita', ritenuta allora a tutti i livelli una depravazione volontaria. Oggi che le scienze ci attestano trattarsi di struttura fisiologica e psicologica, dovremmo prendere piu' in considerazione la prospettiva di chi si sente piu' in sintonia affettiva con le persone dello stesso sesso e chiede di poter coltivare amicizie che gli rendano piu' serena la vita. E' quanto chiedono i gruppi omosessuali cristiani, come quelli che di recente hanno interpellato i Vescovi piemontesi. Sul piano personale si potranno dare eventuali indicazioni sul "fin dove" l'amicizia puo' spingersi, come le si danno ai tanti che hanno amicizie eterosessuali, affidando poi alla loro coscienza - agli uni come agli altri - il comportamento concreto. Altrimenti. dovremmo riprovare ogni forma di amicizia verso persone dello stesso sesso, dalle Associazioni di Arma alle comunita' religiose! Purtroppo non abbiamo mai privilegiato la dimensione ed il valore dell'amicizia (quella ad esempio a cui essi si richiamano; appellandosi alla Bibbia, tra Davide e Gionata), condannando a priori e proscrivendo drasticamente; e di questo dovremmo chiedere perdono. La misura restrittiva che si usa in questo campo di comportamenti individuali non viene usata invece nel campo della collettivita' civile. E cosi' non si trova nulla da dire - se non per spirito secessionistico - quando si ripropone una Parata militare che ostentera' le armi piu' moderne che stiamo vendendo agli stessi Paesi che calpestano i piu' elementari diritti civili - come e' stato recentemente pubblicato - e di cui si e' dotato il nostro Esercito allargando i bilanci della cosiddetta Difesa, mentre si riducono quelli delle spese sociali; e che nello stesso tempo dovra' rinfocolare lo spirito militare per attirare candidati all'Esercito professionale, mentre si va scoraggiando e praticamente boicottando il servizio civile. Magari ci si appellera' - come ha fatto anche altre personalita' ecclesiastiche - alla concezione di Forze Armate come strumento di pace, per non far emergere il militarismo che privilegia invece la violenza e quindi i popoli piu' ricchi e produttori (e commercianti) di armi. Dimenticando fra l'altro che l'ultima guerra da noi combattuta in Kosovo (ed e' stata riconosciuta "guerra", alla faccia della Costituzione) e' stata chiaramente voluta rinunciando a protrarre le trattative di pace e sta dimostrando ora che la pace: se vuoi veramente la pace devi preparare con determinazione la pace! Per questo ho dato la mia adesione alla mozione di Pax Christi, ed ora ho cercato di spiegare il perche'. monsignor Luigi Bettazzi ==================================================== Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo, e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti. Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno. I contenuti qui espressi non corrispondono necessariamente col mio punto di vista. sdv ====================================================
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