la parata militare e due pesi e due misure




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Continuo cocciutamente a "postare" testi che mettono in relazione varie
cose, per esempio le parate militari con le manifestazioni degli
omosessuali.

Lungi dal produrre accostamenti "arbitrari", tali testi affondano il dito
nella piaga della mentalita' corrente oggi in Italia, della maggioranza
filistea, razzista e domenicain-ese che, in ultima analisi, produce e
alimenta le guerre e le pesti odierne.
E' una maggioranza le cui azioni dobbiamo combattere in forma nonviolenta,
con la forza delle parole, contro la violenza di certe "chiese" piccine
(naturalmente non generalizzo, v. il secondo documento) che si ritengono
depositarie della verita', ancora! e che farebbero bene a rileggere, e un
pochino piu' attentamente, il "loro" Vangelo; e contro la violenza di
questa "politica" italiana allineata e coperta alla piu' bieca
globalizzazione contro ogni piu' elementare diritto umano, farisaica nel
suo riempirsi la bocca delle proprie benemerite azioni "umanitarie" e
"pacifiche".

Io sono convinto che le parole non saranno mai troppe finche' vivremo in un
luogo e in una "cultura" (ahinoi) in cui l'esibizione di un culo fa piu'
scandalo dell'esibizione di un missile.

Percio' solidarizzo apertamente con chi, "invadendo" le caselle altrui,
continua a tenere accesa la luce su un ragionamento che tutti i mass media
vorrebbero invece al buio.
Cerchiamo di non fare il loro gioco; e, se un po' di invasione c'e', della
quale ci scusiamo, non bisogna neanche esagerare nell'inibizione: basta
scrivere messaggi "puliti", senza accenti e attachment, cosi' scarichiamo
tutto in pochi secondi, e ognuno sceglie liberamente cosa leggere e cosa
cestinare.

sdv
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fonte: Gianluca Patrizi
(sulla mailing list "Beati i costruttori di pace")
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La parata militare

Della giornata di ieri (4 Giugno), ma piu' in generale in tutto cio' che ha
riguardato la parata militare, un silenzio mi ha colpito piu' di tutti,
quello della Chiesa.
Siamo tutti al corrente del "mare mosso" che e' stato creato riguardo al
Gay Pride che ci sara' a Roma.
Si e' detto molto e moltissimo ha detto la Chiesa, cercando, a modo suo, di
farlo spostare o di annullarlo addirittura.
E' stato anche giudicato "inopportuno" da personaggi autorevoli, essendoci
"purtroppo" una costituzione da rispettare.
Si e' fatto notare, non solo dalla Chiesa, quanto un manifestazione del
genere non sia per niente indicata nell'anno del Giubileo, proprio nella
citta' principe del Giubileo, cioe' Roma.

Come mai neppure una parola su una manifestazione militare, che ha fatto
sfoggio solo di fucili, cannoni, gente in divisa, carri armati, baionette e
tanto altro?
Tralasciamo anche il fatto che e' stata definita una parata di pace, ma
come puo' ritenersi "opportuna" questa manifestazione a Roma, nell'anno del
Giubileo, dove nel medesimo luogo viene ritenuta "inopportuna" una
manifestazione di omosessuali?
Per caso tutta quella ferraglia di ieri serviva per fare la pace, e invece
erroneamente e' stato fino ad ora considerata roba per ammazzare la gente?

Perche' la Chiesa non ha ritenuto opportuno dire che una parata di armi era
inopportuna, se non sempre, almeno nell'anno del Giubileo, a Roma?
Considero assolutamente sempre inopportuno fare manifestazioni del genere,
ma il mio parere lascia il tempo che trova.

Da cristiano credente e praticante mi sono sentito ribollire il sangue.

Si e' puntato il dito verso "fratelli" solo perche' omosessuali, quando
sappiamo benissimo quanti nostri amici siano omosessuali, quanto nostri
parenti, quanti sacerdoti e religiosi in genere siano omosessuali, mentre
non si e' alzato neppure un alito di vento dalle stanze vaticane per dire
una, che sia una parola, verso una indecente e vergognosa sfilata-parata di
strumenti da guerra, che servono solo ed unicamente ad ammazzare, e non a
fare la pace.

Mi piacerebbe sentire la parola di qualche sacerdote, di qualche suora, di
qualcuno che avrebbe forse dovuto parlare prima, ad alta voce e a forte
voce, ma che non guasterebbe se parlasse comunque ora.

E forse di parole dovrebbe dirne due: una per ieri e una per gli omosessuali.

Gianluca Patrizi





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fonte:    "il Risveglio Popolare" - Settimanale diocesano di Ivrea
riportato su NOI - notizie omosessuali italiane
http://www.gay.it/noi/indice.htm
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Per le strade del mondo
Due pesi e due misure

di Luigi Bettazzi


Ad Andrate, dove sto predicando un corso di Esercizi spirituali alle
nostre suore d'Ivrea, mi e' giunta da Pax Christi nazionale la richiesta
di un parere su una Dichiarazione, che successivamente e' stata
pubblicata.

Il documento, mentre prende atto delle opposizioni fatte - da parte
ecclesiastica e poi da parte civile - al Raduno degli omosessuali
previsto a Roma in luglio, nota invece come proprio quest'anno si sia
deciso di riproporre a Roma - e senza alcuna riserva ecclesiastica - la
Parata militare del 4 giugno.

Da più parti s'e' fatta notare, in particolare dal Comune di Roma che ha
ritirato il patrocinio alla manifestazione, la motivazione degli eccessi
a cui potrebbe prestarsi il grande raduno omosessuale. Ma da parte
ecclesiastica, al di la' della tendenza un po'.teocratica di chiedere
che le convinzioni religiose si traducano in leggi civili, ci si rifa'
troppo materialmente al fatto che la Bibbia esclude gli omosessuali dal
Regno dei cieli, non tenendo conto peraltro che San Paolo, ad esempio,
non solo si muove sul piano strettamente religioso, ma contempla
chiaramente (es. Romani 1,27) l'espressione estrema dell'omosessualita',
ritenuta allora a tutti i livelli una depravazione volontaria.

Oggi che le scienze ci attestano trattarsi di struttura fisiologica e
psicologica, dovremmo prendere piu' in considerazione la prospettiva di
chi si sente piu' in sintonia affettiva con le persone dello stesso
sesso e chiede di poter coltivare amicizie che gli rendano piu' serena
la vita. E' quanto chiedono i gruppi omosessuali cristiani, come quelli
che di recente hanno interpellato i Vescovi piemontesi. Sul piano
personale si potranno dare eventuali indicazioni sul "fin dove"
l'amicizia puo' spingersi, come le si danno ai tanti che hanno amicizie
eterosessuali, affidando poi alla loro coscienza - agli uni come agli
altri - il comportamento concreto.

Altrimenti. dovremmo riprovare ogni forma di amicizia verso persone
dello stesso sesso, dalle Associazioni di Arma alle comunita' religiose!
Purtroppo non abbiamo mai privilegiato la dimensione ed il valore
dell'amicizia (quella ad esempio a cui essi si richiamano; appellandosi
alla Bibbia, tra Davide e Gionata), condannando a priori e proscrivendo
drasticamente; e di questo dovremmo chiedere perdono.

La misura restrittiva che si usa in questo campo di comportamenti
individuali non viene usata invece nel campo della collettivita' civile.
E cosi' non si trova nulla da dire - se non per spirito
secessionistico - quando si ripropone una Parata militare che ostentera'
le armi piu' moderne che stiamo vendendo agli stessi Paesi che
calpestano i piu' elementari diritti civili - come e' stato recentemente
pubblicato - e di cui si e' dotato il nostro Esercito allargando i
bilanci della cosiddetta Difesa, mentre si riducono quelli delle spese
sociali; e che nello stesso tempo dovra' rinfocolare lo spirito militare
per attirare candidati all'Esercito professionale, mentre si va
scoraggiando e praticamente boicottando il servizio civile.

Magari ci si appellera' - come ha fatto anche altre personalita'
ecclesiastiche - alla concezione di Forze Armate come strumento di pace,
per non far emergere il militarismo che privilegia invece la violenza e
quindi i popoli piu' ricchi e produttori (e commercianti) di armi.

Dimenticando fra l'altro che l'ultima guerra da noi combattuta in Kosovo
(ed e' stata riconosciuta "guerra", alla faccia della Costituzione) e'
stata chiaramente voluta rinunciando a protrarre le trattative di pace e
sta dimostrando ora che la pace: se vuoi veramente la pace devi
preparare con determinazione la pace!

Per questo ho dato la mia adesione alla mozione di Pax Christi, ed ora
ho cercato di spiegare il perche'.

monsignor Luigi Bettazzi



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Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo,
e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti.
Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno.
I contenuti qui espressi non corrispondono necessariamente col mio punto di
vista.

sdv
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