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adesioni aggiorn al 22 maggio
- Subject: adesioni aggiorn al 22 maggio
- From: "s.deangelis" <s.deangelis at agora.stm.it>
- Date: Tue, 23 May 2000 14:56:23 +0200
ROMA 3 GIUGNO 2000 VIA PIETRO COSSA 40 - SALA UNIVERSITA' VALDESE DALLE ORE 9.00 PROIEZIONE VIDEO, MOSTRE FOTOGRAFICHE TRIBUNA APERTA TRA I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI ORE 15.00 SESSIONE FINALE DELLA SEZIONE ITALIANA DEL TRIBUNALE INDIPENDENTE CONTRO I CRIMINI DELLA NATO IN JUGOSLAVIA P R O C E S S I A M O L I !! VI COMUNICHIAMO LE NUOVE ADESIONEI PERVENUTE IN QUESTI GIORNI Caro Stefano, ti comunico la mia adesione personale alla manifestazione ed all'iniziativa del Tribunale Clark della quale condivido, fatto salvo qualche dettaglio, l'impostazione e gli scopi. Cordialmente Domenico Gallo Prof. Angelo Baracca, Lidia Campagnano Fausto Sorini della Direzione nazionale del PRC Maurizio Zamboni capogruppo prc comune di bologna, Giuseppina Tedde capogruppo PRC provincia di Bologna Monteventi Valerio, Orsola Mazzola, Giorgio Riolo La Commissione Esteri della Federazione PRC di Bologna Il Comitato contro la Guerra di Bologna Inoltre da Bologna ci sono giunte piu' di 200 firme di sottoscrizione all' appello. Aderisce all'iniziativa del 3 giugno a Roma il 'coordinamento torinese per la Jugoslavia'. Saluti Rino Lamonaca L'Associazione "Internazionalismo e solidarietà" aderisce all'appello e sarà presente all'assemblea nazionale del Tribunale Clark a Roma il 3 giugno. Diamo inoltre comunicazione dell'iniziativa prevista a Trieste il 26 maggio prossimo. p. l'ass. Giorgio Ellero Trieste Il circolo agora' di Pisa aveva aderito e continua ad aderire al tribunale contro i crimini di guerra della NATO ed a tutte le sue attivita' presenti e future, a meno che non avvengano cambiamenti sostanziali di linea, che ci sembrano improbabili. Ciao Per il circolo agora' Valter condividendo i punti di accusa contro la Nato aderisco all'appello promosso dal Tribunale Internazionale contro i crimini della Nato in Yugoslavia carla francone, direttore periodico comunista nuova unità Caro De Angelis, condivido pienamente i punti dell'atto di accusa contro la NATO e i governi che l'hanno appoggiata nel corso della guerra nei Balcani del 1999. Per quanto riguarda il punto in cui si parla dell'uranio impoverito e dei rischi per i militari italiani, purtroppo non e' piu' un rischio ma una realta': alcuni soldati italiani sono gia' morti di leucemia, come risulta da quanto affermato nel sito dell'Osservatorio Etico Ambientale "Stop U238". Cari saluti, Marco Pavone Seguiamo con grande interesse le vostre iniziative, ma non possiamo partecipare attivamente perchè siamo molto impegnati con tebio-contro gli organismi geneticamente modificati qui a Genova. Per favore, continuate a tenerci informati! Grazie ! p.il centro ligure di documentazione per la pace Norma Bertullacelli normadario at iol.it testo dell'appello: Il 31 luglio 1999 hanno avuto inizio a New York le attivita' del "TRIBUNALE INTERNAZIONALE INDIPENDENTE CONTRO I CRIMINI DELLA NATO IN JUGOSLAVIA", promosso da Ramsey Clark, con la stesura di 19 punti di accusa contro la NATO ed i governi occidentali. Le attivita' del "Tribunale" hanno trovato seguito in molti altri paesi del mondo. In Italia il primo novembre 1999 alla presenza di Ramsey Clark ha preso il via la sezione italiana del Tribunale. Nel corso di questi mesi, confortati dal crescente interesse suscitato e dalle numerose iniziative di presentazione del "Tribunale Italiano" in molte citta', abbiamo potuto verificare con dati oggettivi la veridicita' delle nostre accuse. A completamento del lavoro svolto in questi mesi, noi sottoscritti firmatari di questo appello accusiamo le massime autorità della Repubblica in carica nel marzo 1999 - in particolare il presidente del Consiglio dei Ministri Massimo D'Alema e i membri del Governo per la partecipazione alla guerra illegale e il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per non aver difeso la Costituzione - nonchè i loro successori per quanto attiene ai crimini in continuità con l'aggressione armata, ciascuno secondo la personale responsabilità scaturente dalle diverse competenze, azioni e omissioni: - per avere collaborato attivamente all'aggressione contro la Repubblica Federale Jugoslava, paese sovrano da cui non era venuta nessuna minaccia nè all'Italia nè ai suoi alleati; - per aver liquidato e vanificato con l'aggressione militare le iniziative internazionali tendenti a favorire la soluzione con mezzi pacifici dei problemi esistenti nel Kosovo; - per avere violato tutti i principi del diritto internazionale e in particolare la Carta delle Nazioni Unite, i principi del Tribunale di Norimberga, le Convenzioni di Ginevra e i protocolli aggiuntivi sulla tutela delle popolazioni civili, nonchè lo stesso trattato istitutivo della NATO; - per aver consentito che dal proprio territorio partissero attacchi contro istallazioni e popolazioni civili, condotti su obiettivi e con armi appositamente studiate per infliggere il massimo danno, anche protratto nel tempo, alle persone e alle loro condizioni di vita (attacchi deliberati contro strutture civili, bombe a grappolo); - per aver consentito l'utilizzo massiccio di proiettili e missili all'uranio impoverito, causando danni incalcolabili e per un tempo indeterminato alle popolazioni della Federazione Jugoslava, con enormi rischi attuali anche per i volontari civili e per i militari italiani impegnati nel Kosovo. - per aver partecipato al bombardamento di impianti chimici e farmaceutici, causando deliberatamente danni ambientali di enorme rilevanza, tali da configurare una vera e propria guerra batteriologica, chimica e nucleare; - per aver danneggiato l'economia della Costa Adriatica con la chiusura degli aeroporti civili e per aver consentito e cercato di occultare lo smaltimento di ordigni bellici nelle acque territoriali italiane e in quelle immediatamente adiacenti, causando danni alle persone, all'ambiente, all'economia; - per aver violato la Costituzione italiana e ignorato le procedure che essa impone in caso di stato di guerra, guerra che non può mai essere intrapresa dall'Italia ma solo combattuta per difendere dall'aggressione altrui il nostro paese e i paesi di cui l'Italia sia impegnata a condividere la difesa; - per avere attivamente collaborato ad affamare e sacrificare la popolazione della Jugoslavia, sia nel corso della guerra sia con l'imposizione di misure di embargo internazionalmente illegittime; - per avere attivamente collaborato a esercitare pressioni e ingerenze contro un paese sovrano e le sue legittime istituzioni; - per avere inviato truppe e personale civile a governare territori ridotti di fatto a nuovi protettorati e colonie, senza peraltro impedire nel Kosovo la persecuzione sistematica e l'espulsione della popolazione di etnia serba e di altre etnie non albanesi, nonchè degli stessi abitanti di etnia albanese considerati non affidabili o dissidenti dal nuovo potere di fatto ivi insediato in violazione della risoluzione 1244 dell'ONU; - per aver usato la Missione Arcobaleno come operazione di promozione e legittimazione della guerra, e per avere allo stesso fine attivato o favorito una disinformazione e propaganda di guerra; - per avere rinunciato all'esercizio della sovranità del nostro paese e al diritto-dovere di controllo delle attività che vi svolgono comandi, strutture e mezzi militari stranieri; - per avere acconsentito a modificare, senza nessuna decisione del Parlamento, lo "status" politico e giuridico della NATO. Queste accuse, saranno esposte e ampiamente documentate il 3 giugno a Roma nella sessione plenaria del Tribunale Indipendente contro i crimini NATO costituitosi in Italia che si terrà presso l'Università Valdese (via Pietro Cossa 40) e saranno quindi portate a New York, dove il 10 giugno si riunirà il Tribunale Internazionale Indipendente promosso dall'ex Ministro della Giustizia USA Ramsey Clark. Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, le personalità consapevoli della necessità di impedire che tali crimini siano perpetuati e diventino anzi la norma delle relazioni internazionali, a sostenere l'iniziativa della sezione italiana del Tribunale Clark e la raccolta di testimonianze e documenti e partecipare attivamente all'assemblea del 3 giugno a Roma. Stefano de Angelis, Carlo Pona, Paolo Pioppi, Fulvio Grimaldi, Pasquale Vilardo, Marinella Correggia, Giovanni Russospena, Gabriele Cerminara, Elettra Deiana, Nella Ginatempo,Ambretta Rampelli, Giulia Baroni, Aldo Bernardini, Luisa Morgantini, Ivan Pavicevac, Anna Kosic Il Comitato contro al guerra e la NATO - Ravenna e il Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO Centro di documentazione "Patrizia Gatto" di Napoli. L.Cortesi, "Giano" Giovanna Ricoveri, direttrice della rivista telematica Ecol,ogia politica Giorgio Nebbia, professore emerito università di Bari lavoratori autorganizzati Slai-Cobas di Ravenna ,Alberto Bernardini,Dipartimento di Costruzioni e Trasporti Universita' di Padova Alessandra Areni,Eduardo Missoni, Paolo Rosignoli (editore, Ed. Achab) Daniel Amit (Un. Di Roma),Lucio Chiappetti (IFCTR/CNR - Milano) Luisa Morgantini (Parl. Europeo) Romano Oss. >Loredana e luigi Daniele Barbieri, cantieri sociali di Imola ,Roberto Foco Patrizio E. Tressoldi -Universita' di Padova francesco magnocavallo < Giorgio Cortellessa < Cesare ASCOLI - C.N.R. Pisa - Franco Marenco - christian fischer - (Uve Fischer) "Stefano Corradino Orvieto" < "Missoni Eduardo" < Fabio Baglioni (Casale Podere Rosa) - (StudenteGianLuca Schiavon) Fabiana Fantinel < Mauro Cristaldi < "Antonino Drago" "Fabio Marcelli" Andrea Catone"Gennaro Carotenuto" Daniella Ambrosino Lucio Triolo (ENEA) Luca Nencini (ENEA) Beatrice De Blasi (Pres. SCI) Vincenzo Caffarelli (ENEA) "Roberto Verdi" Claudio Delbianco "franco romanò" Lorenzo Savioli, World Health Organization Mario Patuzzo - Verona , Enrico Giardino (Forum DAC -tel. 06-3016877) Francesca Lepori Massimo Zucchetti politecnico Torino Marco Spada Alessandra Filabozzi - LURE Centre Universitaire Paris Sud - Alberto Tarozzi Dr Libero Vitiello Universita' di Padova Enrico Peyretti Torino Vincenzo Brandi ENEA - vincenzo brandi gruppi/associazioni Archivio Disarmo (Ornella Cacciò) AIASP (Associazione Internazionale di amicizia e solidarietà con i Popoli) Rete Associazioni Popolari OVD (Operatori volontari Difesa) Casa dei Popoli di Roma Coordinamento MAGMA/USCITA DI SIKUREZZA most za beograd - un ponte per belgrado in terra di Bari SCI DP (Democrazia Popolare - Sinistra Unita) Forum DAC -tel. 06-3016877 Coordinamento Romano per la Jugoslavia La redazione della rivista MAREA Cipax - Centro Interconfessionale per la Pace - Roma - Circolo "Puletti" del PRC ENEA Casaccia Elena Fido e Stefano Minello Il KOLLETTIVO ESTRELLA ROJA DI CESENA Luigia Spaccamonti Bologna, ASSOCIAZIONE ITALIA-NICARAGUA Circolo di Viterbo Andrea Fumagalli Docente di Economia Politica Most za Beograd - Un ponte per Belgrado in terra di Bari Associazione culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava RED GHOST (materiali per la controinformazione e la lotta) - Ravenna, Spazio Libero Autogestito PelleRossa - Cesena, Comitato contro la guerra e la NATO - Ravenna, Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO Gordon Poole Roberto Sensi Giulio Sensi, Lucca Centro di Comunicazione Antagonista - Cremona Sergio Ruggieri Segreteria Federazione di Ancona P.R.C. Rossana Montecchiani Comitato Politico Nazionale P.R.C. Antonio Bruno Vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova Altro Polo - Sinistra verde 0339 3442011 bruno at aleph.it FOSCO VALENTINI e MICHELA MELER Maurizio Poletto - della segreteria CGIL -Torino. La redazione de 'la nostra lotta' comunità di via Gaggio Giorgio Cadoni Valerio Gennaro,Medici per l'Ambiente (ISDE-Genova) Roberto Spaccia Antonio Moscato Storia del movimento operaio Università di Lecce PAOLO TREZZI che come gruppo KHORAKHANE' "a forza di essere vento" Centro ricerca /intervento sui temi delle guerre, dell'economia e dei diritti umani DEL cENTRO iNTERNAZIONALE CROCEVIA il vostro appello Antonio onorati, presidente aderisco. John Gilbert Coordinatore Nazionale Lettori Universitari SNUR-CGIL (Universita' e Ricerca) Anna Kosic Il Coordinamento Romano per la Jugoslavia
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