[Nonviolenza] Ebdomadario. 45



UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 45 (speciale) del 5 dicembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. "Per la pace nel cuore d'Europa". Un appello sottoscritto da alcune persone amiche della nonviolenza
2. A Viterbo quattro nuovi incontri di studio e di testimonianza a sostegno del processo di pace in Medio Oriente. Presentati e commentati libri di Susan Abulhawa, Samah Jabr, Marcello Flores, Gideon Levy
3. Omero Dellistorti: Tempacci
4. Segnalazioni librarie
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'

1. APPELLI. "PER LA PACE NEL CUORE D'EUROPA". UN APPELLO SOTTOSCRITTO DA ALCUNE PERSONE AMICHE DELLA NONVIOLENZA

Carissime e carissimi, gentilissime e gentilissimi,
vi inviamo l'appello sottoscritto da padre Alex Zanotelli ed altre persone amiche della nonviolenza "Per la pace nel cuore d'Europa".
Vi saremmo assai grati se lo sottoscriveste (inviando la vostra adesione agli indirizzi: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it) e lo diffondeste ulteriormente.
Di seguito il testo dell'appello ed allegati in calce alcuni materiali relativi.
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Il tragico silenzio di noi pacifisti dinanzi alla guerra nel cuore d'Europa. Umile un appello
Mentre ci sembra che in solidarieta' con il popolo palestinese per chiedere la pace e un accordo che metta fine ai massacri e alle violenze a Gaza e in Cisgiordania il movimento pacifista italiano si sia mobilitato e continui a mobilitarsi, e questo e' un bene, invece in solidarieta' con il popolo ucraino per chiedere la pace e un accordo che metta fine ai massacri e alle devastazioni in quel martoriato paese il movimento pacifista italiano sembra riuscire a fare purtroppo ben poco, veramente troppo poco, e questo e' un male.
Ci sono diversi motivi per questa incapacita' di mobilitazione, e non ci sembra necessario enunciarli ed interpretarli qui.
Qui e adesso ci sembra necessario chiedere a tante persone amiche sinceramente impegnate per la pace di esprimere pubblicamente un corale persuaso appello per la pace nel cuore d'Europa.
Abbiamo gia' argomentato nei giorni scorsi perche' ci sembri assolutamente necessaria e urgente una mobilitazione della societa' civile e delle istituzioni democratiche per chiedere la cessazione immediata della guerra in Ucraina, ed in calce alleghiamo per chi fosse interessato quel che abbiamo gia' scritto.
Il nostro tragico silenzio favorisce la folle e scellerata prosecuzione della guerra e delle stragi, favorisce il delirio bellicista e riarmista dei governi di tutta Europa dall'Atlantico agli Urali, favorisce il sempre piu' evidente pericolo che dal focolaio ucraino possa scatenarsi un incendio di dimensioni sempre piu' ampie e sempre piu' incontrollabili, ovvero che da una guerra locale si passi a una guerra continentale e poi mondiale, col rischio di trascinare l'umanita' intera nel baratro.
Chiediamo coralmente la fine immediata della guerra nel cuore d'Europa.
Chi condivide questa opinione ci aiuti a far circolare questo appello.
padre Alex Zanotelli
Francesco Domenico Capizzi
Antonella Litta
Vittorio Miorandi
Peppe Sini
Luisa Zanotelli
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Diffusione a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 3 dicembre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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Allegato primo: Una lettera aperta a tante amiche e a tanti amici impegnati per la pace, i diritti umani, la liberazione dei popoli, il bene comune dell'umanita', per chiedere un rinnovato impegno comune contro la guerra in Ucraina
Carissime amiche e carissimi amici,
ci sembra che negli ultimi due anni l'attenzione e l'impegno dei movimenti per i diritti umani, pacifisti e nonviolenti per far cessare la terribile guerra in Ucraina si sia purtroppo molto attenuato, mentre invece la guerra continua e i governi dei principali paesi europei, ed in testa l'Unione Europea, continuano a fare di tutto affinche' quella guerra non solo non finisca, ma uccida sempre piu' persone, distrugga sempre piu' insediamenti umani e beni naturali, infetti sempre piu' le relazioni internazionali e provochi un riarmo il cui esito non puo' essere che un conflitto generalizzato che se divenisse anche nucleare potrebbe porre fine all'esistenza dell'umanita'.
Mentre e' giusto e necessario mantenere l'attenzione sulla situazione mediorientale ed adoperarsi affinche' si consolidi il processo di pace, cessino i massacri, si soccorrano tutte le vittime, si trovino accordi verso soluzioni strutturali che garantiscano finalmente pace, sicurezza, diritti e convivenza a tutti i popoli dell'area, ebbene, la stessa attenzione e lo stesso impegno dovrebbero essere espressi anche in relazione alla guerra in corso nel cuore d'Europa, affinche' anche qui si ottenga finalmente che tacciano le armi, cessino le stragi, siano soccorse tutte le vittime, si apra un negoziato che porti alla pace.
Scrivendo queste parole speriamo che possano contribuire a promuovere un rinnovato impegno comune.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la pace salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Un fraterno saluto,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 13 novembre 2025
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Allegato secondo: Col cuore pensante per la pace nel cuore d'Europa
Prima che sia troppo tardi si ponga fine alla guerra in Ucraina.
Tacciano le armi e si avviino negoziati di pace.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni persona che vive in Europa deve essere consapevole che gia' troppi esseri umani sono morti.
Ogni persona che vive in Europa deve essere consapevole che occorre fermare la guerra prima che essa si espanda ancor piu'.
Ogni persona che vive in Europa deve essere consapevole che occorre fermare la guerra prima che essa diventi continentale, mondiale, atomica.
Le persone, le associazioni, le istituzioni sollecite del bene comune dell'umanita' si adoperino per la cessazione immediata della guerra nel cuore d'Europa cosi' come in qualunque parte del mondo.
Chi vive in Italia si adoperi affinche' il governo italiano e l'Unione Europea cessino di alimentare la guerra e i deliri bellicosi e si adoperino finalmente per la pace che salva le vite.
Dalla Costituzione della Repubblica italiana fino alla Carta dell'Onu, tutti i grandi documenti giuridici dell'umanita' chiamano tutte le persone senzienti e pensanti come tutte le civili istituzioni ad opporsi alla guerra e alle uccisioni, ad impegnarsi per la pace e per salvare le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 23 novembre 2025
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Allegato terzo: Una lettera aperta alla Presidente del Consiglio dei Ministri: "Per la pace nel cuore d'Europa"
Egregia Presidente del Consiglio dei Ministri,
le scrivo per sollecitare un impegno dell'Italia per la cessazione immediata della guerra in Ucraina, per salvare tutte le vite che e' ancora possibile salvare, per la pace nel cuore d'Europa, per stornare il pericolo di una guerra mondiale.
Le scrivo avendo presenti le parole della legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica italiana, che all'articolo 11 recita: "L'Italia ripudia la guerra...".
Egregia Presidente del Consiglio dei Ministri,
mi duole dover constatare come tanti, troppi governi europei, in questi anni invece di adoperarsi per la fine della guerra si siano adoperati piuttosto per alimentarla, in un vero e proprio delirio distruttivo che nessun artificio retorico puo' riuscire ad occultare.
Sia l'Italia a chiamare l'Europa intera ad uscire dal delirio e ad impegnarsi per la cessazione immediata del crimine immenso che si sta consumando da anni nel cuore del continente e che minaccia peraltro di evolvere in una vera e propria guerra mondiale il cui esito qualora si passasse all'uso delle armi atomiche potrebbe essere l'annientamento dell'umanita'.
Egregia Presidente del Consiglio dei Ministri,
lei come me ricordera' la terribile tragedia del genocidio della popolazione Ucraina, l'Holodomor, realizzato dal regime totalitario staliniano all'inizio degli anni Trenta del Novecento;
lei come me ricordera' l'orrore della Shoah che coinvolse anche l'Ucraina nel corso della seconda guerra mondiale;
lei come me ricordera' gli eventi che portarono alla sanguinosa e ininterrotta guerra civile nelle regioni di confine tra Ucraina e Russia circa dieci anni fa;
lei come me ricordera' l'occupazione manu militari della Crimea da parte della Russia nel 2014;
ed ovviamente lei come me ha assistito con orrore e sgomento all'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate russe il 24 febbraio 2022; e dal 2022 questa guerra folle e scellerata e' in corso, e di essa e' vittima innocente la martoriata popolazione ucraina.
Egregia Presidente del Consiglio dei Ministri,
non e' questa la sede per esprimere un giudizio storico, basti il giudizio morale: la guerra e' sempre e solo un crimine contro l'umanita', poiche' essa sempre e solo consiste nell'uccisione di innumerevoli esseri umani che avevano il diritto di vivere.
Saranno naturalmente le corti di giustizia internazionali a giudicare l'accaduto e ad emettere le sentenze conseguenti; quello che mi preme dirle adesso e' qualcosa di piu' semplice e immediato: ci si adoperi finalmente per far cessare immediatamente la guerra; ci si adoperi finalmente per far cessare immediatamente le stragi; ci si adoperi finalmente per un immediato "cessate il fuoco" ed un immediato avvio di trattative di pace.
Egregia Presidente del Consiglio dei Ministri,
le sembra ragionevole quanto ho scritto?
Puo' e vuole farsi promotrice di un impegno esplicito e concreto del governo italiano per cercare di fermare immediatamente la guerra e salvare tutte le vite che e' ancora possibile salvare? Solo la pace salva le vite.
Egregia Presidente del Consiglio dei Ministri,
salvare le vite e' il primo dovere.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro per la pace ed il bene comune dell'umanita'.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 25 novembre 2025
Post scriptum: mi permetto di allegare in calce una lettera che ho indirizzato alcuni giorni fa al Presidente della Repubblica per esprimergli il mio apprezzamento per quanto detto nel discorso tenuto a Berlino lo scorso 16 novembre.
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Allegato quarto: Una lettera aperta al Presidente della Repubblica italiana: "Continui a far sentire la sua voce per la pace, per fermare immediatamente la guerra nel cuore d'Europa"
Egregio Presidente della Repubblica,
ho molto apprezzato il discorso da lei tenuto a Berlino il 16 novembre "per fare memoria dei caduti, delle vittime della guerra e della violenza".
Ed in esso quel suo monito: "se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla", cosi' nitido e luminoso proprio mentre - per citare ancora le sue parole - "nuovi 'dottor Stranamore' si affacciano all'orizzonte, con la pretesa che si debba 'amare la bomba'".
Il suo "mai piu'" e' condiviso da ogni persona di retto sentire e di volonta' buona, sollecita del bene comune dell'umanita': mai piu' la guerra, mai piu' uccisioni, ogni vittima ha il volto di Abele, salvare le vite e' il primo dovere.
Egregio Presidente della Repubblica,
si e' perso gia' troppo tempo: anni in cui innumerevoli esseri umani in Ucraina sono stati uccisi in una guerra folle e scellerata come tutte le guerre.
Occorre fermare immediatamente questa guerra nel cuore d'Europa.
Purtroppo, e tragicamente, i governi di gran parte dei paesi europei si adoperano affinche' sempre piu' persone vengano uccise, invece di adoperarsi per promuovere e sostenere negoziati di pace che pongano immediatamente fine al massacro della popolazione ucraina vittima di una brutale aggressione.
Come nel conflitto mediorientale occorre addivenire al piu' presto a un cessate il fuoco, all'apertura di negoziati di pace: salvare le vite e' il primo dovere.
Egregio Presidente della Repubblica,
continui a far sentire la sua autorevole voce per la pace e il disarmo, la unisca a quella del pontefice cattolico, invochi la pace che salva le vite, chieda che si arresti la strage in corso, chiami tutti i paesi europei - tutti, dall'Atlantico agli Urali - ad adoperarsi per la cessazione del massacro: chieda alla Russia di porre termine alla barbara, mostruosa aggressione; chieda ai paesi europei i cui governi insipienti e irresponsabili in questi anni hanno soffiato sul fuoco e fornito strumenti di morte, pur ben sapendo che la loro folle e sciagurata politica avrebbe contribuito a provocare lo sterminio della popolazione ucraina, di recedere da questo criminale ed insensato atteggiamento; chieda a tutti di considerare anche il pericolo che l'intera popolazione europea e l'intera umanita' corre se non si spegne al piu' presto questo incendio tornando al negoziato diplomatico, all'interlocuzione politica, al dialogo per comporre i conflitti, alla cooperazione internazionale in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorrono pace, disarmo e smilitarizzazione per salvare tutte le vite, e salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola ancora per le sue sagge e commosse parole berlinesi, voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 18 novembre 2025

2. INCONTRI. A VITERBO QUATTRO NUOVI INCONTRI DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA A SOSTEGNO DEL PROCESSO DI PACE IN MEDIO ORIENTE. PRESENTATI E COMMENTATI LIBRI DI SUSAN ABULHAWA, SAMAH JABR, MARCELLO FLORES, GIDEON LEVY

La mattina di sabato 29 novembre, lunedi' primo dicembre, mercoledi' 3 dicembre, venerdi' 5 dicembre 2025 si sono svolti a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" quattro nuovi incontri di studio e di testimonianza per la pace in Medio Oriente, affinche' cessino definitivamente la strage a Gaza e le violenze in Cisgiordania, e nasca immediatamente lo stato di Palestina a fianco di quello di Israele nei confini precedenti la guerra dei sei giorni del 1967. Nel corso dei quattro incontri sono state anche presentate e commentate alcune opere di Susan Abulhawa, Samah Jabr, Marcello Flores, Gideon Levy.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
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L'incontro di sabato 29 novembre e' stato dedicato particolarmente alla presentazione e al commento di tre romanzi dell'illustre scrittrice palestinese Susan Abulhawa: Ogni mattina a Jenin, Feltrinelli, Milano 2011, 2025; Nel blu tra il cielo e il mare, Feltrinelli, Milano 2015, 2016, 2025; Contro un mondo senza amore, Feltrinelli, Milano 2020, 2024, 2025.
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L'incontro di lunedi' primo dicembre e' stato dedicato particolarmente alla presentazione e al commento di tre raccolte di saggi dell'illustre psichiatra, dirigente sanitaria e scrittrice palestinese Samah Jabr: Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione, Sensibili alle foglie, Roma 2019; Sumud. Resistere all'opppressione, Sensibili alle foglie, Roma 2021; Il tempo del genocidio. Rendere testimonianza di un anno in Palestina, Sensibili alle foglie, Roma 2024.
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L'incontro di mercoledi' 3 dicembre e' stato dedicato particolarmente alla presentazione e al commento del libro dell'illustre storico e docente universitario Marcello Flores, Il genocidio, Il Mulino, Bologna 2021.
Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche al recente libro di Marcello Flores, Emanuela Fronza, Caos. La giustizia internazionale sotto attacco, Laterza, Bari-Roma 2025, e ad alcune fondamentali opere di Theodor W. Adorno e Max Horkheimer, Hannah Arendt, Lelio Basso, Zygmunt Bauman, Norberto Bobbio, Luigi Bonanate, Antonio Cassese, Luigi Ferrajoli, Primo Levi, Pier Paolo POrtinaro, Jacques Semelin, Tzvetan Todorov, Danilo Zolo.
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L'incontro di venerdi' 5 dicembre e' stato dedicato particolarmente alla presentazione e al commento del libro dell'illustre giornalista israeliano Gideon Levy, Killing Gaza. Cronaca di una catastrofe, Meltemi, Milano 2025.
Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche al precedente libro dello stesso Gideon Levy, The punishment of Gaza, Verso, London - New York 2010, ed anche al libro di Chris Hedges, Un genocidio annunciato. Storie di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata, Fazi, Roma 2025, e ad opere gia' presentate e commentate in precedenti incontri di Jean-Pierre Filiu, Alain Gresh, David Grossman, Rula Jebreal, Lorenzo Kamel, Gilles Kepel, Arturo Marzano, Ilan Pappe', Cecilia Sala, Enzo Traverso.
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Gli incontri facevano parte di una serie che si protrae dalla fine del 2023 per approfondire la conoscenza del conflitto israelo-palestinese, degli altri conflitti in Medio Oriente e del contesto globale in cui si situano. Per agire concretamente ed efficacemente contro tutte le guerre e le uccisioni; per solidarizzare con tutte le vittime ed opporsi a tutti i carnefici; per cogliere la complessita' di tutti i conflitti ed opporsi a tutti i fanatismi; per opporsi alla violenza con la forza della verita' e della misericordia, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche' cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell'Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra dei sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo' dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
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Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Non "si vis pacem, para bellum", ma "si vis pacem, para pacem".
Non "fiat iustitia, pereat mundus", ma "vivat mundus et fiat iustitia".
Non "dulce et decorum est pro patria mori", ma "dulce et decorum est vivere et vivere sinere".
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Allegato: alcuni altri recenti incontri di studio e di testimonianza promossi dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
- domenica 20 luglio: conversazione sul contesto di lungo periodo: la bimillenaria persecuzione antisemita culminata nella Shoah; la violenza colonialista europea, dal genocidio americano ai regimi coloniali in Africa ed Asia; il totalitarismo novecentesco e le sue forme attuali; il razzismo oggi e come il razzismo e le ideologie suprematiste, imperialiste, nazionaliste e totalitarie di cui e' elemento fondamentale minaccino di distruzione l'intera umanita' nell'eta' atomica. Necessita' della nonviolenza. Autrici ed autori le cui opere costituiscono un riferimento imprescindibile: Mohandas Gandhi, Hannah Arendt, Primo Levi, Nelson Mandela, Eric J. Hobsbawm, Guenther Anders, Vandana Shiva.
- giovedi' 24 luglio: conversazione sul conflitto israelo-palestinese. Per una ricognizione storiografica adeguata. Autori le cui opere complessive sono particolarmente utili: Benny Morris, Ilan Pappe'.
- domenica 27 luglio: conversazione per riflettere a partire dal conflitto israelo-palestinese sulla condizione attuale dell'umanita' dal punto di vista dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del bene comune dell'intera famiglia umana. L'opera, l'appello e l'eredita' intellettuale, morale e politica di Edward W. Said.
- giovedi' 31 luglio 2025: conversazione sulla grande letteratura israeliana e palestinese come testimonianza del dolore e come proposta d'impegno per la pace, la giustizia, la solidarieta' con tutte le vittime, per la liberazione comune. Un'analisi delle opere e dell'impegno di David Grossman, Amos Oz, Abraham Yehoshua; di Suad Amiry, Mahmoud Darwish, Emile Habibi.
- domenica 3 agosto: conversazione sulle voci nonviolente di pace e di solidarieta' in Israele e Palestina, in Medio Oriente, in Europa e nel mondo. Con particolar riferimento all'opera di Erica Chenoweth, Danilo Dolci, Johan Galtung, Pat Patfoort, Gene Sharp; all'esperienza di Parents Circle - Families Forum; all'azione nonviolenta di Luisa Morgantini e delle Donne in nero.
- giovedi' 7 agosto (a Vetralla): onversazione su alcune testimonianze e riflessioni sul pogrom nazista da parte dell'organizzazione terrorista e totalitaria di Hamas del 7 ottobre 2023 e sulla successiva guerra di sterminio a Gaza da parte del governo dell'estrema destra suprematista e razzista israeliano. Testi cui si e' fatto particolare riferimento (e di cui sono stati letti e commentati alcuni brani): Sharon Nizza, 7 ottobre 2023. Israele, il giorno piu' lungo, Gedi, Torino 2024; Sami al-Ajrami, Le chiavi di casa. Un diario da Gaza, Gedi, Torino 2024; Francesca Albanese, Quando il mondo dorme, Rizzoli, Milano 2025; Tahar Ben Jelloun, L'urlo, La nave di Teseo, Milano 2023; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; Gad Lerner, Gaza, Feltrinelli, Milano 2024; Bernard-Henri Levy, Solitudine di Israele, La nave di Teseo, Milano 2024; Raja Shehadeh, Che cosa teme Israele dalla Palestina?, Einaudi, Torino 2024.
- 7, 8 e 9 agosto (a Viterbo): presentazione e commento di alcuni libri di ricostruzione storiografica e di interpretazione approfondita del conflitto israelo-palestinese: Ahron Bregman, La vittoria maledetta. Storia di Israele e dei Territori occupati, Einaudi, Torino 2017; Jean-Pierre Filiu, Perche' la Palestina e' perduta ma Israele non ha vinto. Storia di un conflitto (XIX-XXI secolo), Einaudi, Torino 2025; Thomas G. Fraser, Il conflitto arabo-israeliano, Il Mulino, Bologna 2002, 2015; James L. Gelvin, Il conflitto israelo-palestinese. Cent'anni di guerra, Einaudi, Torino 2007; Alain Gresh, Israele, Palestina. Le verita' su un conflitto, Einaudi, Torino 2004, 2015, 2025; Gilles Kepel, Olocausti: Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre, Feltrinelli, Milano 2024; Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025; Claudio Vercelli, Storia del conflitto israelo-palestinese, Laterza, Roma-Bari 2010, 2020.
- domenica 10 agosto (a Vetralla): conversazione su alcune riflessioni di studiosi, due testi di estrema sintesi storica, il dibattito su alcune riviste italiane qualificate: Rosalba Belmonte, Senza stato. Il fallimento del progetto nazionale palestinese, Meltemi, Milano 2024; Arturo Marzano, Questa terra e' nostra da sempre. Israele e Palestina, Laterza, Roma-Bari 2024; Bruno Montesano (a cura di), Israele-Palestina. Oltre i nazionalismi, e/o, Roma 2024; Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia, Laterza, Roma-Bari 2024; Ilan Pappe', Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina. Dal 1882 a oggi, Fazi, Roma 2024; Marco Travaglio, Israele e i palestinesi in poche parole, PaperFirst, Roma 2023; "Domino", n. 4, 2023, AA. VV., Se brucia Israele; "Domino", n. 10, 2023, AA. VV., Il ritorno del Medio Oriente; "Domino", n. 11, 2023, AA. VV., Fronti di guerra globale; "Domino", n. 10, 2024, AA. VV., Il ritorno del Medio Oriente. Volume II; "Domino", n. 6, 2025, AA. VV., Trappola israeliana; "Limes", n. 3, 2023, AA. VV., Israele contro Israele; "Limes", n. 10, 2023, AA. VV., Guerra grande in Terrasanta; "Limes", n. 9, 2024, AA. VV., La notte di Israele.
- domenica 7 settembre: conversazione sul tema "Quattro voci di donne contro il massacro a Gaza". Nel corso dell'incontro sono stati presentati e commentati in particolare quattro recenti libri: Roberta De Monticelli, Umanita' violata. La Palestina e l'inferno della ragione, Laterza, Roma-Bari 2024; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; Rula Jebreal, Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale, Piemme, Milano 2025; Cecilia Sala, I figli dell'odio. La radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina, l'umiliazione dell'Iran, Mondadori, Milano 2025.
- mercoledi' 24 settembre: nel corso dell'incontro e' stato letto integralmente, ed approfonditamente commentato, il piu' recente libro del grande scrittore Tahar Ben Jelloun, "L'anima perduta di Israele" (La nave di Teseo, Milano 2025). Si e' fatto anche particolare riferimento all'altro recente libro dello stesso autore sul medesimo argomento, "L'urlo. Israele e Palestina. La necessita' del dialogo nel tempo della guerra" (edito sempre da La nave di Teseo nel 2023), ad alcune fondamentali opere storiografiche di Benny Morris ed Ilan Pappe', a fondamentali contributi di riflessione di Avraham Burg, Noam Chomsky, David Grossman, Edgar Morin, Edward Said, e di altre autrici ed altri autori ancora.
- giovedi' 25 settembre: conversazione sulla letteratura palestinese. Nel corso dell'incontro si e' fatto particolar riferimento al libro di Isabella Camera d'Afflitto, Cento anni di cultura palestinese, Carocci, Roma 2007, e all'ormai classica antologia a cura di Wasim Dahmash, Tommaso Di Francesco, Pino Blasone, La terra piu' amata. Voci della letteratura palestinese, Manifestolibri, Roma 1988, 2002. Piu' in generale sono state presentate le figure e commentate alcune opere di Ghassan Kanafani, Emil Habibi, Mahmoud Darwish, Suad Amiry, Adania Shibli, e ovviamente di Edward W. Said (il pensatore palestinese deceduto nel 2003 che e' una delle figure fondamentali della cultura contemporanea mondiale), e il recentissimo lavoro storico di Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025.
- venerdi' 26 settembre: conversazione di presentazione di alcune voci israeliane per la pace, la convivenza, i diritti e la liberta' del popolo palestinese. Nel corso dell'incontro sono state ricordate le figure e commentate le opere di tre grandi personalita' ormai decedute ma che lasciano un'eredita' di pensiero e azione, morale e politica, di enorme valore: Uri Avnery, l'illustre militante pacifista deceduto nel 2018; Amos Oz, il grande scrittore deceduto anch'egli nel 2018; Abraham B. Yehoshua, il grande scrittore deceduto nel 2022. Sono poi state presentate le figure e commentate le opere del grande scrittore David Grossman, della giornalista Amira Hass, del militante pacifista Adam Keller, del giornalista Gideon Levy, i cui scritti hanno recato e recano uno straordinario contributo alla comprensione della tragedia in corso e alla lotta nonviolenta per la pace, la convivenza, la liberta' del popolo palestinese e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
- sabato 27 settembre: conversazione sul tema "Testimonianze di pace e di umanita': Vittorio Arrigoni, Manuela Dviri, Luisa Morgantini, Bruno Segre". Vittorio Arrigoni e' stato volontario umanitario e giornalista a Gaza (una raccolta dei suoi articoli e' nel volume "Gaza. Restiamo umani", Manifestolibri, Roma 2009); e' stato ucciso nel 2011; Manuela Dviri e' una docente, giornalista e scrittrice pacifista, nata in Italia vive in Israele; Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo, impegnata nelle Donne in nero, e' la maggiore animatrice delle iniziative del movimento pacifista italiano in solidarieta' con il popolo palestinese; Bruno Segre, illustre storico e uomo di pace, e' stato presidente dell'associazione "Amici di Neve' Shalom / Wahat al-Salam", direttore di "Keshet" (una rivista in cui i suoi editoriali ancor oggi meriterebbero di essere letti, meditati ed assunti come guida per l'azione); e' deceduto nel 2023.
- lunedi' 29 settembre 2025: conversazione sul tema: "Esperienze di solidarieta' israelo-palestinesi contro tutte le guerre e le uccisioni". In particolare sono state presentate tre esperienze della societa' civile particolarmente significative: "B'Tselem": una storica organizzazione non governativa israeliana che denuncia e documenta le violazioni dei diritti umani da parte di Israele nei territori occupati; "Parents Circle - Families Forum": una straordinaria esperienza di famiglie palestinesi e israeliane che hanno perso i loro congiunti a causa del conflitto, e che promuove l'empatia e la riconciliazione come elementi decisivi per la costruzione della pace e della convivenza; le "Donne in nero": una delle piu' importanti esperienze di impegno pacifista e nonviolento, presente in molti paesi del mondo: il primo gruppo venne fondato da alcune donne israeliane a Gerusalemme nel gennaio del 1988 per protestare contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi.
- martedi' 30 settembre: sintetica presentazione dei seguenti volumi: AA. VV., Tutti per Gaza. Nessuno per Gaza, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 9, settembre 2025, Gommonica, Roma 2025; Sami al-Ajrami, Le chiavi di casa. Un diario da Gaza, Gedi, Torino 2024; Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani, Manifestolibri, Roma 2009; Tahar Ben Jelloun, L'anima perduta di Israele, La nave di Teseo, Milano 2025; Tahar Ben Jelloun, L'urlo. Israele e Palestina. La necessita' del dialogo nel tempo della guerra, La nave di Teseo, Milano 2023; Franco Cardini, Gaza. Nulla sara' piu' come prima, Il Cerchio, 2024; Noam Chomsky, Ilan Pappe', Ultima fermata Gaza, Ponte alle Grazie, Milano 2010, 2023; Jean-Pierre Filiu, Histoire de Gaza, Fayard, Paris 2012, 2024; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; David Grossman, La pace e' l'unica strada, Mondadori, Milano 2024; Amira Hass, Boire la mer a' Gaza. Chronique 1993-1996, La fabrique, Paris 2001, 2023; Rula Jebreal, Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale, Piemme, Milano 2025; Gilles Kepel, Olocausti. Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre, Feltrinelli, Milano 2024; Gad Lerner, Gaza, Feltrinelli, Milano 2024; Gideon Levy, The Punishment of Gaza, Verso, London - New York 2010; Sharon Nizza, 7 ottobre 2023. Israele, il giorno piu' lungo, Gedi, Torino 2024; Carlo Panella, Il libro nero di Hamas, Lindau, Torino 2024; Ilan Pappe', La prigione piu' grande del mondo. Storia dei territori occupati, Fazi, Roma 2022; Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia, Laterza, Roma-Bari 2024.
- giovedi' 2 ottobre: conversazione sul tema: "Far cessare il massacro a Gaza, salvare tutte le vite".
- venerdi' 3 ottobre: presentazione e commento del libro di Amos Oz, Resta ancora tanto da dire. L'ultima lezione, Feltrinelli, Milano 2023. Insieme sono stati presentati e commentati altri due libri del medesimo autore: Idem, Contro il fanatismo, Feltrinelli, Milano 2004; Idem, Cari fanatici, Feltrinelli, Milano 2017.
- sabato 4 ottobre: presentazione e commento del libro di Riccardo Di Segni e Gad Lerner, Ebrei in guerra. Dialogo tra un rabbino e un dissidente, Feltrinelli, Milano 2025, pp. 176.
- domenica 5 ottobre: presentazione e commento del libro di Omar El Akkad, Un giorno tutti diranno di essere stati contro, Feltrinelli, Milano 2025, pp. 192.
- martedi' 7 ottobre: nel secondo anniversario del pogrom del 7 ottobre 2023 commemorazione delle vittime di quel mostruoso eccidio, e con esse di quelle della guerra di sterminio che ne e' conseguita, e di tutte le vittime di tutte le guerre.
- giovedi' 9 ottobre (mattina a Viterbo): presentazione e commento dei libri di Raja Shehadeh, Il pallido dio delle colline, Edt, Torino 2010; e di Ronen Bergman e Mark Mazzetti, L'impunita' dei coloni. Come un movimento estremista ha conquistato Israele, Internazionale, 2025.
- giovedi' 9 ottobre (sera a Vetralla): incontro per festeggiare l'accordo raggiunto in Egitto per il cessate il fuoco a Gaza e il ritorno alle loro famiglie dei rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023.
- sabato 11 ottobre: presentazione e commento del libro di Lorenzo Kamel, Israele-Palestina in trentasei risposte, Einaudi, Torino 2025.
- domenica 12 ottobre: presentazione e commento del libro di Ilan Pappe', La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi, Roma 2025.
- martedi' 14 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di Hannah Arendt e di Edward W. Said.
- mercoledi' 15 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di Mahmud Darwish e di Abraham B. Yehoshua.
- giovedi' 16 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di Emil Habibi e di Amos Oz.
- venerdi' 17 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di David Grossman e di Raja Shehadeh.
- sabato 18 ottobre: presentazione della figura e dell'opera dei pensatori Martin Buber ed Emmanuel Levinas.
- domenica 19 ottobre: presentazione e discussione l'ultimo volume di "Limes": AA. VV., Gli stati di Israele, Gedi, Torino 2025.
- lunedi' 20 ottobre: presentazione e commento dei libri di Franco Cardini, Gaza. Nulla sara' piu' come prima, Il Cerchio, 2024; e di Raffaele Oriani, Alhassan Selmi, Marcella Brancaforte, Hassan e il genocidio, People, Busto Arsizio (Va) 2025, pp. 152.
- martedi' 21 ottobre: presentazione e commento di alcuni fondamentali libri degli illustri storici Arturo Marzano e Claudio Vercelli.
- martedi' 28 ottobre: presentazione e commento di quattro opere dello scrittore palestinese Raja Shehadah, prestigioso intellettuale, avvocato, attivista per i diritti umani, che vive tuttora a Ramallah: Raja Shehadeh, Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare, EDT, Torino 2010, 2025; Raja Shehadeh, Diari dell'occupazione, Castelvecchi, 2014, 2021; Raja Shehadeh, Dove sta il limite. Attraversare i confini della Palestina occupata, Einaudi, Torino 2019; Raja Shehadeh, Che cosa teme Israele dalla Palestina?, Einaudi, Torino 2024.
- mercoledi' 29 ottobre: presentazione e commento di tre opere del'illustre storico e docente universitario Lorenzo Kamel, uno dei maggiori studiosi e profondo conoscitore delle realta' israeliana e palestinese: Lorenzo Kamel, Israele-Palestina. Due storie, una speranza. La "nuova storiografia israeliana" allo specchio, Editori Riuniti, Roma 2008; Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia, Carocci, Roma 2022, 2023; Lorenzo Kamel, Israele-Palestina in trentasei risposte, Einaudi, Torino 2025.
- venerdi' 31 ottobre: presentazione e commento della piu' recente opera dell'illustre studioso e giornalista Alain Gresh, Palestina. Un popolo che non vuole morire, Sensibili alle foglie, 2025. Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche ad un'altra fondamentale opera di Alain Gresh, Israele, Palestina. Le verita' su un conflitto, Einaudi, Torino 2004, 2015, 2025.
- sabato primo novembre: presentazione e commento della piu' recente opera dell'illustre storico e docente universitario Arturo Marzano, Storia di Gaza. Terra, politica, conflitti, Il Mulino, Bologna 2025. Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche ad altre due preziose opere di Arturo Marzano, Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi, Carocci, Roma 2017, 2018, e Questa terra e' nostra da sempre. Israele e Palestina, Laterza, Roma-Bari 2024.
- lunedi' 3 novembre: presentazione e commento della piu' recente opera dell'illustre scrittore e giornalista Pankaj Mishra, Il mondo dopo Gaza, Guanda, Milano 2025.
- giovedi' 6 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre storico e docente universitario Jean-Pierre Filiu, Niente mi aveva preparato. Un reportage da Gaza, Altrecose, Milano 2025. Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche ad altre due fondamentali opere di Jean-Pierre Filiu, Histoire de Gaza, Fayard, Paris 2012, 2015, 2024, e Perche' la Palestina e' perduta ma Israele non ha vinto, Einaudi, Torino 2025.
- venerdi' 7 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre scrittore e giornalista Omar El Akkad, Un giorno tutti diranno di essere stati contro, Feltrinelli, Milano 2025.
- sabato 8 novembre: presentazione e commento del libro di Maher Charif e Issam Nassar, I Palestinesi. Storia di un popolo e dei suoi movimenti nazionali, Carocci, Roma 2025.
- lunedi' 10 novembre 2025: lettura integrale e commento del romanzo di Adania Shibli, Un dettaglio minore, La nave di Teseo, Milano 2021.
- giovedi' 13 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre storico Avi Shlaim, Il muro di ferro. Israele e il mondo arabo, Il Ponte, Bologna 2003.
- venerdi' 14 novembre: presentazione e commento del libro della relatrice speciale dell'Onu Francesca Albanese, Inside. Dentro la violenza di Israele. La Palestina nei rapporti denuncia della relatrice speciale dell'Onu, Rcs, Milano 2025.
- sabato 15 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre studioso e docente Sergio Della Pergola, Israele e Palestina: la forza dei numeri. Il conflitto mediorientale fra demografia e politica, Il Mulino, Bologna 2007, pp. 252.
- lunedi' 17 novembre: rassegna sistematica dell'opera storiografica e militante di Ilan Pappe' disponibile in italiano: Ilan Pappe' e Hilal Jamil, Parlare con il nemico. Narrazioni palestinesi e israeliane a confronto, Bollati Boringhieri, Torino 2004; Ilan Pappe', Storia della Palestina moderna. Una terra, due popoli, Einaudi, Torino 2005, 2014, 2023; Ilan Pappe', La pulizia etnica della Palestina, Fazi Editore, Roma 2008, 2023; Noam Chomsky e Ilan Pappe', Ultima fermata Gaza. La guerra senza fine tra Israele e Palestina, Ponte alle Grazie, Milano 2010, 2023; Ilan Pappe', Controcorrente. La lotta per la liberta' accademica in Israele, Zambon, Jesolo 2012; Noam Chomsky e Ilan Pappe', Palestina e Israele: che fare?, Fazi, Roma 2015, 2023; Ilan Pappe', Dieci miti su Israele, Tamu, Napoli 2022; Ilan Pappe', La prigione piu' grande del mondo. Storia dei Territori Occupati, Fazi, Roma 2022; Ilan Pappe', Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina. Dal 1882 a oggi, Fazi, Roma 2024; Ilan Pappe', La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi, Roma 2025.
- martedi' 18 novembre: rassegna sistematica dell'opera storiografica di Benny Morris disponibile in italiano: Benny Morris, Vittime. Storia del conflitto arabo-sionista 1881-2001, Rizzoli, Milano 2001, 2003; Benny Morris, Esilio. Israele e l'esodo palestinese 1947-1949, Rizzoli, Milano 2004; Benny Morris, 1948. Israele e Palestina tra guerra e pace, Rizzoli, Milano 2004, 2005; Benny Morris, La prima guerra di Israele. Dalla fondazione al conflitto con gli stati arabi 1947-1949, Rizzoli, Milano 2007; Benny Morris, Due popoli una terra. Quale soluzione per Israele e Palestina, Rizzoli, Milano 2008; Benny Morris, Medio Oriente dentro la guerra. Le guerre di confine d'Israele 1949-1956, Gorizia, Leg, Gorizia 2011, 2018; Benny Morris e Ian Black, Mossad. Le guerre segrete di Israele, Rizzoli, Milano 2003, 2004, 2024; Benny Morris e Dror Ze'evi, Il genocidio dei cristiani 1894-1924. La guerra dei turchi per creare uno stato islamico puro, Rizzoli, Milano 2019, 2024.
- mercoledi' 19 novembre: "Rileggere Edward W. Said: una rassegna sistematica dell'opera disponibile in italiano": Edward W. Said, Joseph Conrad e la finzione autobiografica, Il Saggiatore, Milano 2008; Edward W. Said, Orientalismo, Bollati Boringhieri, Torino 1991, Feltrinelli, Milano 1999, Gedi, Torino 2007; Edward W. Said, La questione palestinese, Gamberetti, Roma 1995, Il Saggiatore, Milano 2011, 2024; Edward W. Said, Covering Islam. Come i media e gli esperti determinano la nostra visione del resto del mondo, Transeuropa, Massa 2012; Edward W. Said, Cultura e imperialismo. Letteratura e consenso nel progetto coloniale dell'Occidente, Gamberetti, Roma 1995, Feltrinelli, Milano 2023; Edward W. Said, Dire la verita'. Gli intellettuali e il potere, Feltrinelli, Milano 1995, 2014; Edward W. Said, Tra guerra e pace. Ritorno in Palestina-Israele, Feltrinelli, Milano 1998; Edward W. Said, La convivenza necessaria, Internazionale, Roma 1999; Edward W. Said, Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia, Feltrinelli, Milano 2000, 2009; Edward W. Said, Fine del processo di pace. Palestina/Israele dopo Oslo, Feltrinelli, Milano 2002; Edward W. Said, Nel segno dell'esilio. Riflessioni, letture e altri saggi, Feltrinelli, Milano 2008; Edward W. Said, Il vicolo cieco di Israele, Datanews, Roma 2003; Edward W. Said, Umanesimo e critica democratica. Cinque lezioni, Il Saggiatore, Milano 2007; Edward W. Said, La pace possibile, Il Saggiatore, Milano 2003, 2023; Edward W. Said, Freud e il non europeo, Meltemi, Sesto  San Giovanni (Mi) 2018; Edward W. Said, Sullo stile tardo, Il Saggiatore, Milano 2006; Edward W. Said, Il mio diritto al ritorno, Nottetempo, Roma 2007; Edward W. Said, Musica ai limiti. Saggi e articoli, Feltrinelli, Milano 2010; Daniel Barenboim, Edward W. Said, Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la societa', Il Saggiatore, Milano 2004, 2015.
- lunedi' 24 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre intellettuale palestinese Ghada Karmi, Sposata a un altro uomo. Per uno stato laico e democratico nella Palestina storica, DeriveApprodi, Roma 2010.
- martedi' 25 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre studiosa Valentina Pisanty, Antisemita. Una parola in ostaggio, Bompiani, Milano 2025.Nel commentare l'opera si e' fatto riferimento anche sia ai libri di Donatella Della Porta, Guerra all'antisemitismo? Il panico morale come strumento di repressione politica, Altreconomia, Milano 2024; Norman G. Finkelstein, L'industria dell'Olocausto. Lo sfruttamento della sofferenza degli ebrei, Rizzoli, Milano 2004, Meltemi, Milano 2024; Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia, Laterza, Roma-Bari 2024; sia ai libri introduttivi di Steven Beller, L'antisemitismo, Il Mulino, Bologna 2017; Riccardo Calimani, Ebrei e pregiudizio, Mondadori, Milano 2000; Roberto Finzi, Breve storia della questione antisemita, Bompiani, Milano 2019; Delphine Horvilleur, Riflessioni sulla questione antisemita, Einaudi, Torino, 2020; Lia Levi, Che cos'e' l'antisemitismo? Per favore rispondete, Mondadori, Milano 2001; Gadi Luzzatto Voghera, L'antisemitismo, Feltrinelli, Milano 1994; Pierre-Andre' Taguieff, L'antisemitismo, Raffaello Cortina Editore, Milano 2016; sia ovviamente ad alcuni testi classici di Theodor W. Adorno, Hannah Arendt, Zygmunt Bauman, Alfonso M. Di Nola, Walter Laqueur, Primo Levi, Emmanuel Levinas, George L. Mosse, Roberto Piperno, Leon Poliakov, Jean-Paul Sartre, Ruggero Taradel, Pierre Vidal-Naquet, Abraham B. Yehoshua.
- mercoledi' 26 novembre: presentazione e commento di tre libri dei giornalisti del quotidiano "Il manifesto" Chiara Cruciati e Michele Giorgio, e particolarmente: Michele Giorgio, Nel baratro. I Palestinesi, l'occupazione israeliana, il Muro, il sequestro Arrigoni, Edizioni Alegre, Roma 2012; Chiara Cruciati, Michele Giorgio, Cinquant'anni dopo. 1967-2017. I territori palestinesi occupati e il fallimento della soluzione dei due Stati, Edizioni Alegre, Roma 2017; Michele Giorgio, Chiara Cruciati, Israele, mito e realta'. Il movimento sionista e la Nakba palestinese settant'anni dopo, Edizioni Alegre, Roma 2018, 2023.

3. O MORES. OMERO DELLISTORTI: TEMPACCI

- Buongiorno.
- Buongiorno.
- Che tempaccio, eh?
- Altroche', con tutta questa pioggia neppure si lavora, e se non si lavora non si mangia.
- Parole sante. E che lavoro farebbe lei, se posso permettermi di chiederlo...
- Certo che puo'.
- E allora glielo chiedo.
- E io le rispondo: il prossenete.
- Cosa?
- Il prossenete, il lenone.
- Mi scusi ma non capisco.
- Si vede che non ha fatto studi classici.
- Eh no, sa, dovevo aiutare la famiglia.
- Come tutti, come tutti, non c'e' mica da vergognarsene, anzi: va a suo merito.
- Grazie.
- Prego, non c'e' di che.
- Ed e' un lavoro impegnativo?
- Il mio?
- Si', il suo.
- Direi proprio di si', occorre trovare, formare e organizzare il personale, tenerlo d'occhio e all'occorrenza prendere provvedimenti. E poi la sorveglianza sulla clientela... Insomma, non sono tutte rose e fiori.
- E quale lavoro e' tutto rose e fiori?
- Gia'.
- Gia'.
- E lei, che professione esercita?
- Il sicario.
- Ma pensa un po'. Potrei giusto giusto averne bisogno. Ha mica un biglietto da visita e - mi scusi, eh - un curriculum?
- L'uno e l'altro. Eccoli.
- Bene, bene. Guarda guarda. Congratulazioni vivissime. Mi faro' sentire, mi creda, e anche presto.
- A disposizione. Oh ecco, arriva l'autobus.
- Bene, allora arrivederla. Ed e' stato un piacere.
- Piacer mio. A presto.

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Eleonora Ala, Silvana Sperati, Zen ed estetica del vuoto, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 9,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Manuela Cannone, Ludovica Ando' (a cura di), Spezzacatene. Una storia di brigantaggio, Sette Citta', Viterbo 2025, pp. 52.
- Dario Fabbri, Il destino dei popoli, Gribaudo, Colognola ai Colli (Vr) 2025, pp. 174, euro 16,90.
- Nina Koevoets, La bussola della pace, Centro Gandhi, Pisa 2025, pp. 192, euro 20.
*
Riletture
- Ismail Kadare', Il ponte a tre archi, Longanesi, Milano 2002, pp. 240.
- Rudyard Kipling, La luce che si spense, Fabbri, Milano 1969, pp. 270.
- Michail Lermontov, Un ballo in maschera. Un eroe del nostro tempo, Fabbri, Milano 1969, pp. 302.
- John Steinbeck, Diario di bordo dal Mare di Cortez, Bompiani, Milano 2019, pp. 444.
*
Riedizioni
- Andrea Camilleri, La danza del gabbiano, Sellerio, Palermo 2008, Rcs, Milano 2025, pp. 282, euro 9,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Simonetta Cerrini, Storia dei templari in otto oggetti, DeA Planeta Libri, MIlano 2019, Rcs, Milano 2025, pp. 368, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Georges Simenon, Annette e la signora bionda e altri racconti, Adelphi, Milano 2020, Gedi, Torino 2025, pp. 176, euro 9,90.
- Eyal Weizman, Spaziocidio. Israele e l'architettura come strumento di controllo, Mondadori, Milano 2022, 2025, pp. VI + 348, euro 14.

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

6. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 45 (speciale) del 5 dicembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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