[Nonviolenza] Ebdomadario. 33



UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 33 dell'11 novembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Della necessita' di un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre
2. A Viterbo una presentazione del libro di Maher Charif e Issam Nassar, "I Palestinesi. Storia di un popolo e dei suoi movimenti nazionali"
3. Sabato 15 e lunedi' 24 novembre i prossimi incontri a Viterbo per ricordare Alfio Pannega e il suo impegno contro tutte le guerre e le uccisioni. Con un ricordo di un amico
4. Ripetiamo ancora una volta...
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'

1. VECCHI VERSI. DELLA NECESSITA' DI UN'INSURREZIONE NONVIOLENTA DEI POPOLI PER FAR CESSARE TUTTE LE GUERRE

Questa e' la cosa piu' urgente
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che lavarsi i denti e le mutande (per chi denti e mutande ancora ha)
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che soffiare via gli spiriti maligni nei porci
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che tornare finalmente a Itaca
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che il cambio degli abiti di Rosalinda di Viola d'Imogene
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che arrivare all'El Dorado ad Atlantide all'Isola di Pasqua
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che imparare a memoria le tabelline
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che trovare l'elitropia nel Mugnone
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che il filotto di garuffa
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che uscire a riveder le stelle
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che fare un terno al lotto
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che studiare ancora il sanscrito
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che il chiaretto e i maccheroni
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che imbucarsi in un portone quando piove
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che decidersi a farla 'sta dichiarazione d'amore
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente che l'assalto alla Bastiglia o al Palazzo d'Inverno
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

E' piu' urgente di tutto quello che sai dire e sai pensare
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

Questa e' la cosa piu' urgente
un'insurrezione nonviolenta dei popoli per far cessare tutte le guerre

2. INCONTRI. A VITERBO UNA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MAHER CHARIF E ISSAM NASSAR, "I PALESTINESI. STORIA DI UN POPOLO E DEI SUOI MOVIMENTI NAZIONALI"

La mattina di sabato 8 novembre 2025 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un nuovo incontro di studio e di testimonianza per la pace in Medio Oriente, affinche' cessino definitivamente la strage a Gaza e le violenze in Cisgiordania, e nasca immediatamente lo stato di Palestina a fianco di quello di Israele nei confini precedenti la guerra dei sei giorni del 1967.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
*
L'incontro e' stato dedicato particolarmente alla presentazione e al commento del libro di Maher Charif e Issam Nassar, "I Palestinesi. Storia di un popolo e dei suoi movimenti nazionali" (Carocci, Roma 2025).
Gli autori sono due illustri studiosi e docenti universitari palestinesi insigniti di prestigiosi riconoscimenti; il libro ricostruisce le vicende storiche del popolo palestinese dall'epoca ottomana ad oggi; pubblicato originariamente nel 2018, per questa edizione italiana e' stato aggiunto dagli autori un capitolo di aggiornamento fino al 2024.
Nell'illustrare il libro si e' fatto riferimento per opportuni confronti anche ad altre opere storiografiche di Ian Black, Ahron Bregman, Thomas G. Fraser, James L. Gelvin, Lorenzo Kamel, Gilles Kepel, Rashid Khalidi, Benny Morris, Ilan Pappe', Tom Segev, Claudio Vercelli; ed alle riflessioni e testimonianze di autori come Uri Avnery, Noam Chomsky, Mahmoud Darwish, David Grossman, Amira Hass, Gideon Levy, Amos Oz, Edward W. Said, Raja Shehadeh, Abraham B. Yehoshua...
*
L'incontro faceva parte di una serie che si protrae dalla fine del 2023 per approfondire la conoscenza del conflitto israelo-palestinese, degli altri conflitti in Medio Oriente e del contesto globale in cui si situano. Per agire concretamente ed efficacemente contro tutte le guerre e le uccisioni; per solidarizzare con tutte le vittime ed opporsi a tutti i carnefici; per cogliere la complessita' di tutti i conflitti ed opporsi a tutti i fanatismi; per opporsi alla violenza con la forza della verita' e della misericordia, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche' cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell'Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra dei sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo' dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Non "si vis pacem, para bellum", ma "si vis pacem, para pacem".
Non "fiat iustitia, pereat mundus", ma "vivat mundus et fiat iustitia".
Non "dulce et decorum est pro patria mori", ma "dulce et decorum est vivere et vivere sinere".
* * *
Allegato: alcuni altri recenti incontri di studio e di testimonianza promossi dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
- domenica 20 luglio: conversazione sul contesto di lungo periodo: la bimillenaria persecuzione antisemita culminata nella Shoah; la violenza colonialista europea, dal genocidio americano ai regimi coloniali in Africa ed Asia; il totalitarismo novecentesco e le sue forme attuali; il razzismo oggi e come il razzismo e le ideologie suprematiste, imperialiste, nazionaliste e totalitarie di cui e' elemento fondamentale minaccino di distruzione l'intera umanita' nell'eta' atomica. Necessita' della nonviolenza. Autrici ed autori le cui opere costituiscono un riferimento imprescindibile: Mohandas Gandhi, Hannah Arendt, Primo Levi, Nelson Mandela, Eric J. Hobsbawm, Guenther Anders, Vandana Shiva.
- giovedi' 24 luglio: conversazione sul conflitto israelo-palestinese. Per una ricognizione storiografica adeguata. Autori le cui opere complessive sono particolarmente utili: Benny Morris, Ilan Pappe'.
- domenica 27 luglio: conversazione per riflettere a partire dal conflitto israelo-palestinese sulla condizione attuale dell'umanita' dal punto di vista dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del bene comune dell'intera famiglia umana. L'opera, l'appello e l'eredita' intellettuale, morale e politica di Edward W. Said.
- giovedi' 31 luglio 2025: conversazione sulla grande letteratura israeliana e palestinese come testimonianza del dolore e come proposta d'impegno per la pace, la giustizia, la solidarieta' con tutte le vittime, per la liberazione comune. Un'analisi delle opere e dell'impegno di David Grossman, Amos Oz, Abraham Yehoshua; di Suad Amiry, Mahmoud Darwish, Emile Habibi.
- domenica 3 agosto: conversazione sulle voci nonviolente di pace e di solidarieta' in Israele e Palestina, in Medio Oriente, in Europa e nel mondo. Con particolar riferimento all'opera di Erica Chenoweth, Danilo Dolci, Johan Galtung, Pat Patfoort, Gene Sharp; all'esperienza di Parents Circle - Families Forum; all'azione nonviolenta di Luisa Morgantini e delle Donne in nero.
- giovedi' 7 agosto (a Vetralla): onversazione su alcune testimonianze e riflessioni sul pogrom nazista da parte dell'organizzazione terrorista e totalitaria di Hamas del 7 ottobre 2023 e sulla successiva guerra di sterminio a Gaza da parte del governo dell'estrema destra suprematista e razzista israeliano. Testi cui si e' fatto particolare riferimento (e di cui sono stati letti e commentati alcuni brani): Sharon Nizza, 7 ottobre 2023. Israele, il giorno piu' lungo, Gedi, Torino 2024; Sami al-Ajrami, Le chiavi di casa. Un diario da Gaza, Gedi, Torino 2024; Francesca Albanese, Quando il mondo dorme, Rizzoli, Milano 2025; Tahar Ben Jelloun, L'urlo, La nave di Teseo, Milano 2023; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; Gad Lerner, Gaza, Feltrinelli, Milano 2024; Bernard-Henri Levy, Solitudine di Israele, La nave di Teseo, Milano 2024; Raja Shehadeh, Che cosa teme Israele dalla Palestina?, Einaudi, Torino 2024.
- 7, 8 e 9 agosto (a Viterbo): presentazione e commento di alcuni libri di ricostruzione storiografica e di interpretazione approfondita del conflitto israelo-palestinese: Ahron Bregman La vittoria maledetta. Storia di Israele e dei Territori occupati, Einaudi, Torino 2017; Jean-Pierre Filiu, Perche' la Palestina e' perduta ma Israele non ha vinto. Storia di un conflitto (XIX-XXI secolo), Einaudi, Torino 2025; Thomas G. Fraser, Il conflitto arabo-israeliano, Il Mulino, Bologna 2002, 2015; James L. Gelvin, Il conflitto israelo-palestinese. Cent'anni di guerra, Einaudi, Torino 2007; Alain Gresh, Israele, Palestina. Le verita' su un conflitto, Einaudi, Torino 2004, 2015, 2025; Gilles Kepel, Olocausti: Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre, Feltrinelli, Milano 2024; Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025; Claudio Vercelli, Storia del conflitto israelo-palestinese, Laterza, Roma-Bari 2010, 2020.
- domenica 10 agosto (a Vetralla): conversazione su alcune riflessioni di studiosi, due testi di estrema sintesi storica, il dibattito su alcune riviste italiane qualificate: Rosalba Belmonte, Senza stato. Il fallimento del progetto nazionale palestinese, Meltemi, Milano 2024; Arturo Marzano, Questa terra e' nostra da sempre. Israele e Palestina, Laterza, Roma-Bari 2024; Bruno Montesano (a cura di), Israele-Palestina. Oltre i nazionalismi, e/o, Roma 2024; Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia, Laterza, Roma-Bari 2024; Ilan Pappe', Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina. Dal 1882 a oggi, Fazi, Roma 2024; Marco Travaglio, Israele e i palestinesi in poche parole, PaperFirst, Roma 2023; "Domino", n. 4, 2023, AA. VV., Se brucia Israele; "Domino", n. 10, 2023, AA. VV., Il ritorno del Medio Oriente; "Domino", n. 11, 2023, AA. VV., Fronti di guerra globale; "Domino", n. 10, 2024, AA. VV., Il ritorno del Medio Oriente. Volume II; "Domino", n. 6, 2025, AA. VV., Trappola israeliana; "Limes", n. 3, 2023, AA. VV., Israele contro Israele; "Limes", n. 10, 2023, AA. VV., Guerra grande in Terrasanta; "Limes", n. 9, 2024, AA. VV., La notte di Israele.
- domenica 7 settembre: conversazione sul tema "Quattro voci di donne contro il massacro a Gaza". Nel corso dell'incontro sono stati presentati e commentati in particolare quattro recenti libri: Roberta De Monticelli, Umanita' violata. La Palestina e l'inferno della ragione, Laterza, Roma-Bari 2024; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; Rula Jebreal, Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale, Piemme, Milano 2025; Cecilia Sala, I figli dell'odio. La radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina, l'umiliazione dell'Iran, Mondadori, Milano 2025.
- mercoledi' 24 settembre: nel corso dell'incontro e' stato letto integralmente, ed approfonditamente commentato, il piu' recente libro del grande scrittore Tahar Ben Jelloun, "L'anima perduta di Israele" (La nave di Teseo, Milano 2025). Si e' fatto anche particolare riferimento all'altro recente libro dello stesso autore sul medesimo argomento, "L'urlo. Israele e Palestina. La necessita' del dialogo nel tempo della guerra" (edito sempre da La nave di Teseo nel 2023), ad alcune fondamentali opere storiografiche di Benny Morris ed Ilan Pappe', a fondamentali contributi di riflessione di Avraham Burg, Noam Chomsky, David Grossman, Edgar Morin, Edward Said, e di altre autrici ed altri autori ancora.
- giovedi' 25 settembre: conversazione sulla letteratura palestinese. Nel corso dell'incontro si e' fatto particolar riferimento al libro di Isabella Camera d'Afflitto, Cento anni di cultura palestinese, Carocci, Roma 2007, e all'ormai classica antologia a cura di Wasim Dahmash, Tommaso Di Francesco, Pino Blasone, La terra piu' amata. Voci della letteratura palestinese, Manifestolibri, Roma 1988, 2002. Piu' in generale sono state presentate le figure e commentate alcune opere di Ghassan Kanafani, Emil Habibi, Mahmoud Darwish, Suad Amiry, Adania Shibli, e ovviamente di Edward W. Said (il pensatore palestinese deceduto nel 2003 che e' una delle figure fondamentali della cultura contemporanea mondiale), e il recentissimo lavoro storico di Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025.
- venerdi' 26 settembre: conversazione di presentazione di alcune voci israeliane per la pace, la convivenza, i diritti e la liberta' del popolo palestinese. Nel corso dell'incontro sono state ricordate le figure e commentate le opere di tre grandi personalita' ormai decedute ma che lasciano un'eredita' di pensiero e azione, morale e politica, di enorme valore: Uri Avnery, l'illustre militante pacifista deceduto nel 2018; Amos Oz, il grande scrittore deceduto anch'egli nel 2018; Abraham B. Yehoshua, il grande scrittore deceduto nel 2022. Sono poi state presentate le figure e commentate le opere del grande scrittore David Grossman, della giornalista Amira Hass, del militante pacifista Adam Keller, del giornalista Gideon Levy, i cui scritti hanno recato e recano uno straordinario contributo alla comprensione della tragedia in corso e alla lotta nonviolenta per la pace, la convivenza, la liberta' del popolo palestinese e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
- sabato 27 settembre: conversazione sul tema "Testimonianze di pace e di umanita': Vittorio Arrigoni, Manuela Dviri, Luisa Morgantini, Bruno Segre". Vittorio Arrigoni e' stato volontario umanitario e giornalista a Gaza (una raccolta dei suoi articoli e' nel volume "Gaza. Restiamo umani", Manifestolibri, Roma 2009); e' stato ucciso nel 2011; Manuela Dviri e' una docente, giornalista e scrittrice pacifista, nata in Italia vive in Israele; Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo, impegnata nelle Donne in nero, e' la maggiore animatrice delle iniziative del movimento pacifista italiano in solidarieta' con il popolo palestinese; Bruno Segre, illustre storico e uomo di pace, e' stato presidente dell'associazione "Amici di Neve' Shalom / Wahat al-Salam", direttore di "Keshet" (una rivista in cui i suoi editoriali ancor oggi meriterebbero di essere letti, meditati ed assunti come guida per l'azione); e' deceduto nel 2023.
- lunedi' 29 settembre 2025: conversazione sul tema: "Esperienze di solidarieta' israelo-palestinesi contro tutte le guerre e le uccisioni". In particolare sono state presentate tre esperienze della societa' civile particolarmente significative: "B'Tselem": una storica organizzazione non governativa israeliana che denuncia e documenta le violazioni dei diritti umani da parte di Israele nei territori occupati; "Parents Circle - Families Forum": una straordinaria esperienza di famiglie palestinesi e israeliane che hanno perso i loro congiunti a causa del conflitto, e che promuove l'empatia e la riconciliazione come elementi decisivi per la costruzione della pace e della convivenza; le "Donne in nero": una delle piu' importanti esperienze di impegno pacifista e nonviolento, presente in molti paesi del mondo: il primo gruppo venne fondato da alcune donne israeliane a Gerusalemme nel gennaio del 1988 per protestare contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi.
- martedi' 30 settembre: sintetica presentazione dei seguenti volumi: AA. VV., Tutti per Gaza. Nessuno per Gaza, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 9, settembre 2025, Gommonica, Roma 2025; Sami al-Ajrami, Le chiavi di casa. Un diario da Gaza, Gedi, Torino 2024; Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani, Manifestolibri, Roma 2009; Tahar Ben Jelloun, L'anima perduta di Israele, La nave di Teseo, Milano 2025; Tahar Ben Jelloun, L'urlo. Israele e Palestina. La necessita' del dialogo nel tempo della guerra, La nave di Teseo, Milano 2023; Franco Cardini, Gaza. Nulla sara' piu' come prima, Il Cerchio, 2024; Noam Chomsky, Ilan Pappe', Ultima fermata Gaza, Ponte alle Grazie, Milano 2010, 2023; Jean-Pierre Filiu, Histoire de Gaza, Fayard, Paris 2012, 2024; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; David Grossman, La pace e' l'unica strada, Mondadori, Milano 2024; Amira Hass, Boire la mer a' Gaza. Chronique 1993-1996, La fabrique, Paris 2001, 2023; Rula Jebreal, Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale, Piemme, Milano 2025; Gilles Kepel, Olocausti. Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre, Feltrinelli, Milano 2024; Gad Lerner, Gaza, Feltrinelli, Milano 2024; Gideon Levy, The Punishment of Gaza, Verso, London - New York 2010; Sharon Nizza, 7 ottobre 2023. Israele, il giorno piu' lungo, Gedi, Torino 2024; Carlo Panella, Il libro nero di Hamas, Lindau, Torino 2024; Ilan Pappe', La prigione piu' grande del mondo. Storia dei territori occupati, Fazi, Roma 2022; Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia, Laterza, Roma-Bari 2024.
- giovedi' 2 ottobre: conversazione sul tema: "Far cessare il massacro a Gaza, salvare tutte le vite".
- venerdi' 3 ottobre: presentazione e commento del libro di Amos Oz, Resta ancora tanto da dire. L'ultima lezione, Feltrinelli, Milano 2023. Insieme sono stati presentati e commentati altri due libri del medesimo autore: Idem, Contro il fanatismo, Feltrinelli, Milano 2004; Idem, Cari fanatici, Feltrinelli, Milano 2017.
- sabato 4 ottobre: presentazione e commento del libro di Riccardo Di Segni e Gad Lerner, Ebrei in guerra. Dialogo tra un rabbino e un dissidente, Feltrinelli, Milano 2025, pp. 176.
- domenica 5 ottobre: presentazione e commento del libro di Omar El Akkad, Un giorno tutti diranno di essere stati contro, Feltrinelli, Milano 2025, pp. 192.
- martedi' 7 ottobre: nel secondo anniversario del pogrom del 7 ottobre 2023 commemorazione delle vittime di quel mostruoso eccidio, e con esse di quelle della guerra di sterminio che ne e' conseguita, e di tutte le vittime di tutte le guerre.
- giovedi' 9 ottobre (mattina a Viterbo): presentazione e commento dei libri di Raja Shehadeh, Il pallido dio delle colline, Edt, Torino 2010; e di Ronen Bergman e Mark Mazzetti, L'impunita' dei cloni. Come un movimento estremista ha conquistato Israele, Internazionale, 2025.
- giovedi' 9 ottobre (sera a Vetralla): incontro per festeggiare l'accordo raggiunto in Egitto per il cessate il fuoco a Gaza e il ritorno alle loro famiglie dei rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023.
- sabato 11 ottobre: presentazione e commento del libro di Lorenzo Kamel, Israele-Palestina in trentasei risposte, Einaudi, Torino 2025.
- domenica 12 ottobre: presentazione e commento del libro di Ilan Pappe', La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi, Roma 2025.
- martedi' 14 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di Hannah Arendt e di Edward W. Said.
- mercoledi' 15 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di Mahmud Darwish e di Abraham B. Yehoshua.
- giovedi' 16 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di Emil Habibi e di Amos Oz.
- venerdi' 17 ottobre: presentazione delle figure, la riflessione e le opere di David Grossman e di Raja Shehadeh.
- sabato 18 ottobre: presentazione della figura e dell'opera dei pensatori Martin Buber ed Emmanuel Levinas.
- domenica 19 ottobre: presentazione e discussione l'ultimo volume di "Limes": AA. VV., Gli stati di Israele, Gedi, Torino 2025.
- lunedi' 20 ottobre: presentazione e commento dei libri di Franco Cardini, Gaza. Nulla sara' piu' come prima, Il Cerchio, 2024; e di Raffaele Oriani, Alhassan Selmi, Marcella Brancaforte, Hassan e il genocidio, People, Busto Arsizio (Va) 2025, pp. 152.
- martedi' 21 ottobre: presentazione e commento di alcuni fondamentali libri degli illustri storici Arturo Marzano e Claudio Vercelli.
- martedi' 28 ottobre: presentazione e commento di quattro opere dello scrittore palestinese Raja Shehadah, prestigioso intellettuale, avvocato, attivista per i diritti umani, che vive tuttora a Ramallah: Raja Shehadeh, Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare, EDT, Torino 2010, 2025; Raja Shehadeh, Diari dell'occupazione, Castelvecchi, 2014, 2021; Raja Shehadeh, Dove sta il limite. Attraversare i confini della Palestina occupata, Einaudi, Torino 2019; Raja Shehadeh, Che cosa teme Israele dalla Palestina?, Einaudi, Torino 2024.
- mercoledi' 29 ottobre: presentazione e commento di tre opere del'illustre storico e docente universitario Lorenzo Kamel, uno dei maggiori studiosi e profondo conoscitore delle realta' israeliana e palestinese: Lorenzo Kamel, Israele-Palestina. Due storie, una speranza. La "nuova storiografia israeliana" allo specchio, Editori Riuniti, Roma 2008; Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia, Carocci, Roma 2022, 2023; Lorenzo Kamel, Israele-Palestina in trentasei risposte, Einaudi, Torino 2025.
- venerdi' 31 ottobre: presentazione e commento della piu' recente opera dell'illustre studioso e giornalista Alain Gresh, Palestina. Un popolo che non vuole morire, Sensibili alle foglie, 2025. Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche ad un'altra fondamentale opera di Alain Gresh, Israele, Palestina. Le verita' su un conflitto, Einaudi, Torino 2004, 2015, 2025.
- sabato primo novembre: presentazione e commento della piu' recente opera dell'illustre storico e docente universitario Arturo Marzano, Storia di Gaza. Terra, politica, conflitti, Il Mulino, Bologna 2025. Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche ad altre due preziose opere di Arturo Marzano, Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi, Carocci, Roma 2017, 2018, e Questa terra e' nostra da sempre. Israele e Palestina, Laterza, Roma-Bari 2024.
- lunedi' 3 novembre: presentazione e commento della piu' recente opera dell'illustre scrittore e giornalista Pankaj Mishra, Il mondo dopo Gaza, Guanda, Milano 2025.
- giovedi' 6 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre storico e docente universitario Jean-Pierre Filiu, Niente mi aveva preparato. Un reportage da Gaza, Altrecose, Milano 2025. Nel corso dell'incontro si e' fatto riferimento anche ad altre due fondamentali opere di Jean-Pierre Filiu, Histoire de Gaza, Fayard, Paris 2012, 2015, 2024, e Perche' la Palestina e' perduta ma Israele non ha vinto, Einaudi, Torino 2025.
- venerdi' 7 novembre: presentazione e commento del libro dell'illustre scrittore e giornalista Omar El Akkad, Un giorno tutti diranno di essere stati contro, Feltrinelli, Milano 2025.

3. INIZIATIVE. SABATO 15 E LUNEDI' 24 NOVEMBRE I PROSSIMI INCONTRI A VITERBO PER RICORDARE ALFIO PANNEGA E IL SUO IMPEGNO CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI. CON UN RICORDO DI UN AMICO

Il prossimo incontro delle amiche e degli amici del poeta antifascista nonviolento viterbese Alfio Pannega, di cui in questo 2025 ricorre il centenario della nascita, si svolgera' sabato 15 novembre con inizio alle ore 14 presso la "Fattoria di Alice" in strada Tuscanese, ancora una volta generosamente ospitati dagli amici dell'Afesopsit (Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici dela Tuscia).
*
Il prossimo incontro per la realizzazione della lapide da collocare sul muro della "casa di Alfio" a Valle Faul si svolgera' presso l'assessorato comunale in via Garbini lunedi' 24 novembre con inizio alle ore 9,30.
*
Con Alfio per la pace che salva le vite
Invitiamo ancora una volta ogni persona di volonta' buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele all'umanita', a proseguire l'impegno di Alfio contro tutte le guerre e le violenze, per la salvezza dell'umanita'.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: proteggere quest'unico mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: la nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
*
Iniziative in programma
Segnaliamo anche, ancora una volta, che di qui alla fine dell'anno si spera di realizzare alcune altre iniziative in ricordo di Alfio.
Tra esse: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; varie presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la catalogazione e sistemazione dell'"Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali accolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
*
Galliano Scarcassacci ricorda Alfio Pannega

Erano cosi' quei vecchi comunisti
ogni ingiustizia li faceva infuriare

s'intenerivano per ogni gentilezza
ogni cosa volevano capire e contrastare tutte le violenze

se sul tavolo il cibo era poco dicevano di non avere fame
e aspettavano che tutti avessero mangiato per consumare di nascosto gli avanzi

se avevano quattro soldi due li regalavano per strada
la mano di un mendicante mai lasciavano vuota

non erano mai soddisfatti di se' borbottavano sempre
ogni notte lottavano con l'angelo

incoraggiavano tutti alla tenacia e alla lotta
non permettevano a nessuno di rassegnarsi al male

vivevano vite precarie e non riconosciute
erano timidi e senza corteccia

soffrivano di sapere che il loro stesso nome di comunisti
era insozzato dai fascisti che avevano preso il potere dicendosi tali

sapevano che dove la rivoluzione era stata fatta con le armi
non ne sarebbe scaturita giustizia e liberta'

di tutte le vittime si sentivano fratelli e sorelle
e di nessun potente impennacchiato

se gli si offriva un qualche privilegio
scappavano con gli stivali delle sette leghe

non cedevano a nessuna lusinga
rispondevano sempre preferirei di no

non si arrendevano mai non mentivano mai
di nulla si illudevano e continuavano a lottare

feriti nel cuore e di ferro nelle braccia
amavano l'umanita' per quello che era

neppure la tortura li piegava
morivano piuttosto che tradire un amico

vivevano nel fango e vedevano il cielo
a tutti donavano qualcosa fosse solo una parola o un sorriso

volevano abolire tutte le guerre
volevano salvare tutte le vite

erano cosi' quei vecchi comunisti
come il mio vecchio amico Alfio Pannega

Galliano Scarcassacci
*
In calce alleghiamo ancora una volta alcuni materiali informativi utili.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 9 novembre 2025
* * *
Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
* * *
Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
* * *
Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
E' disponibile nella rete telematica la registrazione della commemorazione di Alfio Pannega svoltasi il 27 aprile 2025 al cimitero monumentale di Viterbo; la registrazione della cerimonia di intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale" in piazzale Porsenna nel quartiere viterbese di Santa Barbara l'8 maggio 2025; la registrazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato rappresentato il 25 giugno 2025 presso lo spazio culturale "Lo spiffero"; la registrazione del convegno svoltosi il 21 settembre 2025 a Viterbo nella Sala delle Colonnne di Palazzo dei Priori.
Le rispettive registrazioni sono ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=0bpS90lXmno
https://www.youtube.com/watch?v=BgSBoGZZqh8
https://www.youtube.com/watch?v=RSAwXdE1sio
https://www.youtube.com/watch?v=IPqUu8meWcs
I quattro filmati costituiscono un'unica opera documentaria e testimoniale dal titolo complessivo "Alfio Pannega 1925-2025. Il docufilm".
Ringraziamo Marco Mingarelli per aver realizzato quest'opera.
* * *
Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
Numerosi musicisti viterbesi e non solo, di rilevanza anche internazionale, hanno dedicato ad Alfio Pannega alcune loro composizioni.
Segnaliamo i link ad alcune di esse gia' disponibili all'ascolto nel web.
Di Luigi Andriani Il brano "Rinascimental Gratafunky" puo' essere ascoltato nell'album "Etrurian Dub" al seguente link:
https://rastakingkong.bandcamp.com/album/etrurian-dub
Di Andrea Araceli il brano "In memoria di Alfio Pannega" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/vI5lh7wtUJA?si=BjQy93a1fuxR1a2F
Sempre di Andrea Araceli segnaliamo anche un altro straordinario recente brano, "Lament for children of Gaza", che puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/-1db9WNxoDk?si=aa7LPwBo9k5m6yU2
Di Marco Brama il brano "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ

4. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Classici
- Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1967, 1979, pp. 384.
- Denis McQuail, Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna 1986, 1996, 1999, pp. 386.
*
Maestri
- Erich Auerbach, Da Montaigne a Proust. Ricerche sulla storia della cultura francese, De Donato, Bari 1970, Garzanti, Milano 1973, pp. 286.
- Erich Auerbach, Introduzione alla filologia romanza, Einaudi, Torino 1963, 1977, pp. 328.
- Erich Auerbach, La tecnica di composizione della novella, Theoria, Roma-Napoli 1984, 1986, pp. 116.
- Erich Auerbach, Lingua letteraria e pubblico nella tarda antichita' latina e nel Medioevo, Feltrinelli, Milano 2007, pp. 320.
- Erich Auerbach, Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, Einaudi, Torino 1956, 1977, 2 voll. per pp. XXXIV + 286 (vol. I) e pp. VI + 368 (vol. II).
- Erich Auerbach, San Francesco, Dante, Vico ed altri saggi di filologia romanza, De Donato, Bari, 1970, Editori Riuniti, Roma 1987, pp. 240.
- Erich Auerbach, Studi su Dante, Feltrinelli, Milano 1963, 1977, pp. XXII + 338.

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

7. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 33 dell'11 novembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com