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[Nonviolenza] Ebdomadario. 6
- Subject: [Nonviolenza] Ebdomadario. 6
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 5 Aug 2025 18:23:04 +0200
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 6 del 5 agosto 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Salvare le vite, abolire la guerra
2. "Chiunque ha un cuore getti le armi, ora e per sempre". Due parole su Gaza e dintorni
3. "Opporsi alla guerra e alle stragi con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega". Un incontro il 29 luglio a Viterbo
4. Sabato 2 agosto alla "Fattoria di Alice" un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni
5. Domani, sabato 2 agosto, alla "Fattoria di Alice" a Viterbo un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni
6. "Con la nonviolenza, contro tutte le uccisioni". Si e' svolto il 2 agosto a Viterbo un incontro in ricordo di Alfio Pannega
7. Ripetiamo ancora una volta...
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. L'ORA. SALVARE LE VITE, ABOLIRE LA GUERRA
Ricorrendo l'anniversario della bomba atomica su Hiroshima ripetiamo ancora una volta quali siano i fondamentali compiti dell'ora per la salvezza dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre abolire la guerra, gli eserciti, le armi.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano bisognoso di aiuto.
Occorre rispettare e difendere tutte le vite e l'intero mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
2. APPELLI. "CHIUNQUE HA UN CUORE GETTI LE ARMI, ORA E PER SEMPRE". DUE PAROLE SU GAZA E DINTORNI
"Ogni luogo e' il centro del mondo"
(Alce Nero)
I dintorni di Gaza sono il mondo intero.
Quello che sta accadendo a partire dal mostruoso pogrom del 7 ottobre riguarda l'umanita' intera.
*
Vi sono due popoli minacciati.
Entrambi hanno diritto alla nostra solidarieta'.
Vi sono crimini abominevoli commessi da un'organizzazione terrorista e nazista e da un esercito regolare agli ordini di un governo democraticamente eletto ma che sta attuando una politica folle, criminale e fascista.
Questi crimini devono cessare.
Nessuna persona deve essere piu' uccisa.
Tutti gli innocenti privati della liberta' devono essere restituiti alle loro vite e alle loro famiglie.
Tutte le salme delle vittime devono essere riconsegnate alle loro famiglie e alle loro comunita' per ricevere le onoranze funebri e poterne elaborare il lutto.
Tutte le persone bisognose di aiuto devono ricevere immediati e adeguati soccorsi.
Salvare tutte le vite e' il primo dovere.
Il momento della pace, della misericordia, del dialogo, della giustizia e della riconciliazione e' adesso.
*
La comunita' internazionale ed in primo luogo gli stati limitrofi dichiarino solennemente che nessuno attentera' piu' all'esistenza dello stato di Israele.
La comunita' internazionale ed in primo luogo lo stato di Israele riconoscano l'esistenza dello stato palestinese ed affinche' tale riconoscimento sia reale si inizi immediatamente lo smantellamento di tutte le colonie nei territori occupati e si restituisca tutto il territorio illegalmente occupato allo stato palestinese rappresentato ad interim dall'Autorita' Nazionale Palestinese che prepari successive elezioni democratiche.
Di tutte le molte e complesse questioni controverse fin dal 1948 si inizi a trattare subito dopo tra due stati sovrani in termini di reciproco rispetto, di dialogo sincero e di autentica cooperazione.
Il Sudafrica di Nelson Mandela (e soprattutto con la straordinaria esperienza della "Commissione per la verita' e la riconciliazione" guidata da Desmond Tutu) ha dimostrato che con la nonviolenza si possono risolvere tutti i conflitti, anche i piu' tragici.
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Allego in calce un appello che mi sembra particolarmente condivisibile: la dichiarazione congiunta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e del presidente della comunita' ebraica di Bologna Daniele De Paz "Sulla guerra a Gaza e sulla responsabilita' comune per la pace".
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Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Tutte e tutti apparteniamo ad un'unica umana famiglia.
Solo la nonviolenza sconfigge la violenza.
Tu non uccidere.
Tu salva le vite.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chiunque ha un cuore getti le armi, ora e per sempre.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 25 luglio 2025
* * *
Allegato: Una dichiarazione congiunta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e del presidente della comunita' ebraica di Bologna Daniele De Paz
Tra le molte dichiarazioni di questi mesi e di questi giorni una mi sembra di particolare valore: quella congiunta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e del presidente della comunita' ebraica di Bologna Daniele De Paz "Sulla guerra a Gaza e sulla responsabilita' comune per la pace". Essa recita:
"Noi, rappresentanti delle comunita' cristiana ed ebraica a Bologna, figli dell'Unico Dio pacifico e misericordioso, riconoscendoci Fratelli tutti, uniamo la nostra voce consapevoli della gravita' dell'ora presente e della responsabilita' morale che ci unisce come credenti e come cittadini.
Di fronte alla devastazione della guerra nella Striscia di Gaza diciamo con una sola voce: fermi tutti. Tacciano le armi, le operazioni militari in Gaza e il lancio di missili verso Israele. Siano liberati gli ostaggi e restituiti i corpi. Si sfamino gli affamati e siano garantite cure ai feriti. Si permettano corridoi umanitari. Si cessi l'occupazione di terre destinate ad altri. Si torni alla via del dialogo, unica alternativa alla distruzione. Si condanni la violenza.
Ci uniamo al grido dell'umanita' ferita che non vuole e non puo' abituarsi all'orrore della violenza: basta guerra. E' il grido dei palestinesi e degli israeliani e di quanti continuano a credere nella pace, coscienti che questa puo' arrivare solo nell'incontro e nella fiducia, che il diritto puo' garantire nonostante tutto. Come ricorda il Salmo: "Cercate la pace e perseguitela" (Sal 34,15). E come insegna la sapienza antica: "Chi salva una vita, salva il mondo intero". Ma e' tragicamente vero il contrario: chi uccide un uomo uccide il mondo intero.
Condanniamo ogni atto terroristico che colpisce civili inermi. Nessuna causa puo' giustificare il massacro di innocenti. Troppi bambini sono morti. Nessuna sicurezza sara' mai costruita sull'odio. La giustizia per il popolo palestinese, come la sicurezza per il popolo israeliano, passano solo per il riconoscimento reciproco, il rispetto dei diritti fondamentali e la volonta' di parlarsi.
Rigettiamo ogni forma di antisemitismo, islamofobia o cristianofobia che strumentalizza il dolore e semina solo ulteriore odio. Chiediamo alle istituzioni italiane e internazionali coraggio e lucidita' perche' aprano spazi di incontro e aiutino in tutti i modi vie coraggiose di pace. Il dolore unisca, non divida. Il dolore non provochi altro dolore. Dialogo non e' debolezza, ma forza. La pace e' sempre possibile. E comincia da qui, da noi. Fermi tutti!".
3. INCONTRI. "OPPORSI ALLA GUERRA E ALLE STRAGI CON LA RESISTENZA NONVIOLENTA. RICORDANDO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA". UN INCONTRO IL 29 LUGLIO A VITERBO
La mattina di martedi' 29 luglio 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza sul tema "Opporsi alla guerra e alle stragi con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega".
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, che di Alfio Pannega furono amici.
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Da alcuni mesi sta curando la realizzazione dell'"Archivio Alfio Pannega".
Peppe Sini e' il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", storica struttura nonviolenta viterbese; per oltre un quarto di secolo ha curato ogni giorno la redazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
*
Con Alfio Pannega contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Prossimo incontro il 2 agosto alla "Fattoria di Alice"
La prossima riunione delle persone amiche di Alfio si svolgera' sabato 2 agosto 2025 presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, con inizio alle ore 13. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
*
Segnaliamo alcune delle principali prossime iniziative in memoria di Alfio Pannega
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
* * *
Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
4. INCONTRI. SABATO 2 AGOSTO ALLA "FATTORIA DI ALICE" UN NUOVO INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI
Sabato 2 agosto 2025, con inizio alle ore 13, presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", vi sara' un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni.
L'iniziativa fa parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010).
Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituisce anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro si fara' il punto sulle iniziative gia' realizzate per commemorare Alfio nei primi mesi del 2025, e si verifichera' a che punto sia la preparazione delle iniziative che si svolgeranno da settembre fino alla fine dell'anno.
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 30 luglio 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
5. INCONTRI. DOMANI, SABATO 2 AGOSTO, ALLA "FATTORIA DI ALICE" A VITERBO UN NUOVO INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI
Domani, sabato 2 agosto 2025, con inizio alle ore 13, presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", vi sara' un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni.
L'iniziativa fa parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010).
Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituisce anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro si fara' il punto sulle iniziative gia' realizzate per commemorare Alfio nei primi mesi del 2025, e si verifichera' a che punto sia la preparazione delle iniziative che si svolgeranno da settembre fino alla fine dell'anno.
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, primo agosto 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
6. INCONTRI. "CON LA NONVIOLENZA, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI". SI E' SVOLTO IL 2 AGOSTO A VITERBO UN INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA
Nel pomeriggio di sabato 2 agosto 2025 a Viterbo, presso la "Fattoria di Alice", grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), si e' svolto un incontro in ricordo di Alfio Pannega sul tema: "Con la nonviolenza, contro tutte le guerre e le uccisioni".
L'iniziativa faceva parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010). Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituiva anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro sono state riassunte e riesaminate tutte le iniziative svolte nei mesi precedenti per ricordare Alfio Pannega, molte, qualificate ed intensamente partecipate. Sono anche state elencate e ragionate le principali iniziative che si realizzeranno nei prossimi mesi.
Sono stati inoltre presentati e diffusi alcuni materiali di informazione e di riflessione.
Particolare attenzione e' stata dedicata all'illustrazione di alcuni momenti salienti della vita di Alfio ed alle caratteristiche fondamentali del suo impegno intellettuale, morale e politico di militante antifascista e nonviolento; un impegno centrato sull'opposizione alla violenza, sulla solidarieta', sull'aiuto generoso ad ogni persona bisognosa di sostegno, e sulla lotta nonviolenta in difesa dei diritti di tutte e tutti, per la giustizia sociale e la condivisione di tutti i beni e tutto il bene.
Una parte importante dell'incontro e' stata dedicata alla riflessione sulla nonviolenza, facendo particolar riferimento a numerose esperienze storiche concrete e ad alcune grandi figure dell'umanita'. Soprattutto si e' insistito sulla necessita' qui ed ora di opporsi alla criminale follia delle guerre e del riarmo. Regola aurea dell'umana convivenza e' "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te". Un invito particolare e' stato rivolto a partecipare alla prossima marcia Perugia-Assisi.
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Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 2 agosto 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
7. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Corsa alla bomba, volume monografico di "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 6, giugno 2025, Gedi, Torino 2025, pp. 264 (+ 12 pp. di tavole fuori testo), euro 15.
- AA. VV., La trama cinese, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 7, luglio 2025, Gommonica, Roma 2025, pp. 144, euro 10.
- Maria Giulia Bernardini, Judith Butler, Carocci, Roma 2025, pp. 120, euro 13.
- Cristina Cassina, Flora Tristan, Carocci, Roma 2025, pp. 104, euro 13.
- Igiaba Scego, La donna dai mille destini. Una storia di Nawal Al-Sa'dawi, Solferino-Rcs, Milano 2025, pp. 96, euro 10,90.
- Serena Vantin, Mary Wollstonecraft, Carocci, Roma 2025, pp. 106, euro 13.
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Riedizioni
- Franco Cardini, Il Barbarossa, Mondadori, Milano, 1985, 2018, Rcs, Milano 2025, pp. 460, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, L'appetito dell'imperatore, Mondadori, Milano 2014, 2016, Rcs, Milano 2025, pp. 366, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Notre-Dame, Rcs, Milano 2020, 2025, pp. 272, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Barbara Frale, La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici, Laterza, Roma-Bari 2017, Rcs, Milano 2025, pp. 312, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 6 del 5 agosto 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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Numero 6 del 5 agosto 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Salvare le vite, abolire la guerra
2. "Chiunque ha un cuore getti le armi, ora e per sempre". Due parole su Gaza e dintorni
3. "Opporsi alla guerra e alle stragi con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega". Un incontro il 29 luglio a Viterbo
4. Sabato 2 agosto alla "Fattoria di Alice" un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni
5. Domani, sabato 2 agosto, alla "Fattoria di Alice" a Viterbo un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni
6. "Con la nonviolenza, contro tutte le uccisioni". Si e' svolto il 2 agosto a Viterbo un incontro in ricordo di Alfio Pannega
7. Ripetiamo ancora una volta...
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. L'ORA. SALVARE LE VITE, ABOLIRE LA GUERRA
Ricorrendo l'anniversario della bomba atomica su Hiroshima ripetiamo ancora una volta quali siano i fondamentali compiti dell'ora per la salvezza dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre abolire la guerra, gli eserciti, le armi.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano bisognoso di aiuto.
Occorre rispettare e difendere tutte le vite e l'intero mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
2. APPELLI. "CHIUNQUE HA UN CUORE GETTI LE ARMI, ORA E PER SEMPRE". DUE PAROLE SU GAZA E DINTORNI
"Ogni luogo e' il centro del mondo"
(Alce Nero)
I dintorni di Gaza sono il mondo intero.
Quello che sta accadendo a partire dal mostruoso pogrom del 7 ottobre riguarda l'umanita' intera.
*
Vi sono due popoli minacciati.
Entrambi hanno diritto alla nostra solidarieta'.
Vi sono crimini abominevoli commessi da un'organizzazione terrorista e nazista e da un esercito regolare agli ordini di un governo democraticamente eletto ma che sta attuando una politica folle, criminale e fascista.
Questi crimini devono cessare.
Nessuna persona deve essere piu' uccisa.
Tutti gli innocenti privati della liberta' devono essere restituiti alle loro vite e alle loro famiglie.
Tutte le salme delle vittime devono essere riconsegnate alle loro famiglie e alle loro comunita' per ricevere le onoranze funebri e poterne elaborare il lutto.
Tutte le persone bisognose di aiuto devono ricevere immediati e adeguati soccorsi.
Salvare tutte le vite e' il primo dovere.
Il momento della pace, della misericordia, del dialogo, della giustizia e della riconciliazione e' adesso.
*
La comunita' internazionale ed in primo luogo gli stati limitrofi dichiarino solennemente che nessuno attentera' piu' all'esistenza dello stato di Israele.
La comunita' internazionale ed in primo luogo lo stato di Israele riconoscano l'esistenza dello stato palestinese ed affinche' tale riconoscimento sia reale si inizi immediatamente lo smantellamento di tutte le colonie nei territori occupati e si restituisca tutto il territorio illegalmente occupato allo stato palestinese rappresentato ad interim dall'Autorita' Nazionale Palestinese che prepari successive elezioni democratiche.
Di tutte le molte e complesse questioni controverse fin dal 1948 si inizi a trattare subito dopo tra due stati sovrani in termini di reciproco rispetto, di dialogo sincero e di autentica cooperazione.
Il Sudafrica di Nelson Mandela (e soprattutto con la straordinaria esperienza della "Commissione per la verita' e la riconciliazione" guidata da Desmond Tutu) ha dimostrato che con la nonviolenza si possono risolvere tutti i conflitti, anche i piu' tragici.
*
Allego in calce un appello che mi sembra particolarmente condivisibile: la dichiarazione congiunta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e del presidente della comunita' ebraica di Bologna Daniele De Paz "Sulla guerra a Gaza e sulla responsabilita' comune per la pace".
*
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Tutte e tutti apparteniamo ad un'unica umana famiglia.
Solo la nonviolenza sconfigge la violenza.
Tu non uccidere.
Tu salva le vite.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chiunque ha un cuore getti le armi, ora e per sempre.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 25 luglio 2025
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Allegato: Una dichiarazione congiunta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e del presidente della comunita' ebraica di Bologna Daniele De Paz
Tra le molte dichiarazioni di questi mesi e di questi giorni una mi sembra di particolare valore: quella congiunta dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e del presidente della comunita' ebraica di Bologna Daniele De Paz "Sulla guerra a Gaza e sulla responsabilita' comune per la pace". Essa recita:
"Noi, rappresentanti delle comunita' cristiana ed ebraica a Bologna, figli dell'Unico Dio pacifico e misericordioso, riconoscendoci Fratelli tutti, uniamo la nostra voce consapevoli della gravita' dell'ora presente e della responsabilita' morale che ci unisce come credenti e come cittadini.
Di fronte alla devastazione della guerra nella Striscia di Gaza diciamo con una sola voce: fermi tutti. Tacciano le armi, le operazioni militari in Gaza e il lancio di missili verso Israele. Siano liberati gli ostaggi e restituiti i corpi. Si sfamino gli affamati e siano garantite cure ai feriti. Si permettano corridoi umanitari. Si cessi l'occupazione di terre destinate ad altri. Si torni alla via del dialogo, unica alternativa alla distruzione. Si condanni la violenza.
Ci uniamo al grido dell'umanita' ferita che non vuole e non puo' abituarsi all'orrore della violenza: basta guerra. E' il grido dei palestinesi e degli israeliani e di quanti continuano a credere nella pace, coscienti che questa puo' arrivare solo nell'incontro e nella fiducia, che il diritto puo' garantire nonostante tutto. Come ricorda il Salmo: "Cercate la pace e perseguitela" (Sal 34,15). E come insegna la sapienza antica: "Chi salva una vita, salva il mondo intero". Ma e' tragicamente vero il contrario: chi uccide un uomo uccide il mondo intero.
Condanniamo ogni atto terroristico che colpisce civili inermi. Nessuna causa puo' giustificare il massacro di innocenti. Troppi bambini sono morti. Nessuna sicurezza sara' mai costruita sull'odio. La giustizia per il popolo palestinese, come la sicurezza per il popolo israeliano, passano solo per il riconoscimento reciproco, il rispetto dei diritti fondamentali e la volonta' di parlarsi.
Rigettiamo ogni forma di antisemitismo, islamofobia o cristianofobia che strumentalizza il dolore e semina solo ulteriore odio. Chiediamo alle istituzioni italiane e internazionali coraggio e lucidita' perche' aprano spazi di incontro e aiutino in tutti i modi vie coraggiose di pace. Il dolore unisca, non divida. Il dolore non provochi altro dolore. Dialogo non e' debolezza, ma forza. La pace e' sempre possibile. E comincia da qui, da noi. Fermi tutti!".
3. INCONTRI. "OPPORSI ALLA GUERRA E ALLE STRAGI CON LA RESISTENZA NONVIOLENTA. RICORDANDO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA". UN INCONTRO IL 29 LUGLIO A VITERBO
La mattina di martedi' 29 luglio 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza sul tema "Opporsi alla guerra e alle stragi con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega".
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, che di Alfio Pannega furono amici.
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Da alcuni mesi sta curando la realizzazione dell'"Archivio Alfio Pannega".
Peppe Sini e' il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", storica struttura nonviolenta viterbese; per oltre un quarto di secolo ha curato ogni giorno la redazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
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Con Alfio Pannega contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Prossimo incontro il 2 agosto alla "Fattoria di Alice"
La prossima riunione delle persone amiche di Alfio si svolgera' sabato 2 agosto 2025 presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, con inizio alle ore 13. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
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Segnaliamo alcune delle principali prossime iniziative in memoria di Alfio Pannega
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
4. INCONTRI. SABATO 2 AGOSTO ALLA "FATTORIA DI ALICE" UN NUOVO INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI
Sabato 2 agosto 2025, con inizio alle ore 13, presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", vi sara' un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni.
L'iniziativa fa parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010).
Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituisce anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro si fara' il punto sulle iniziative gia' realizzate per commemorare Alfio nei primi mesi del 2025, e si verifichera' a che punto sia la preparazione delle iniziative che si svolgeranno da settembre fino alla fine dell'anno.
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 30 luglio 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
5. INCONTRI. DOMANI, SABATO 2 AGOSTO, ALLA "FATTORIA DI ALICE" A VITERBO UN NUOVO INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI
Domani, sabato 2 agosto 2025, con inizio alle ore 13, presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", vi sara' un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni.
L'iniziativa fa parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010).
Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituisce anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro si fara' il punto sulle iniziative gia' realizzate per commemorare Alfio nei primi mesi del 2025, e si verifichera' a che punto sia la preparazione delle iniziative che si svolgeranno da settembre fino alla fine dell'anno.
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, primo agosto 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
6. INCONTRI. "CON LA NONVIOLENZA, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI". SI E' SVOLTO IL 2 AGOSTO A VITERBO UN INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA
Nel pomeriggio di sabato 2 agosto 2025 a Viterbo, presso la "Fattoria di Alice", grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), si e' svolto un incontro in ricordo di Alfio Pannega sul tema: "Con la nonviolenza, contro tutte le guerre e le uccisioni".
L'iniziativa faceva parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010). Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituiva anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro sono state riassunte e riesaminate tutte le iniziative svolte nei mesi precedenti per ricordare Alfio Pannega, molte, qualificate ed intensamente partecipate. Sono anche state elencate e ragionate le principali iniziative che si realizzeranno nei prossimi mesi.
Sono stati inoltre presentati e diffusi alcuni materiali di informazione e di riflessione.
Particolare attenzione e' stata dedicata all'illustrazione di alcuni momenti salienti della vita di Alfio ed alle caratteristiche fondamentali del suo impegno intellettuale, morale e politico di militante antifascista e nonviolento; un impegno centrato sull'opposizione alla violenza, sulla solidarieta', sull'aiuto generoso ad ogni persona bisognosa di sostegno, e sulla lotta nonviolenta in difesa dei diritti di tutte e tutti, per la giustizia sociale e la condivisione di tutti i beni e tutto il bene.
Una parte importante dell'incontro e' stata dedicata alla riflessione sulla nonviolenza, facendo particolar riferimento a numerose esperienze storiche concrete e ad alcune grandi figure dell'umanita'. Soprattutto si e' insistito sulla necessita' qui ed ora di opporsi alla criminale follia delle guerre e del riarmo. Regola aurea dell'umana convivenza e' "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te". Un invito particolare e' stato rivolto a partecipare alla prossima marcia Perugia-Assisi.
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Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- il convegno del 21 settembre 2025, nel centenario della nascita;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante;
- un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni;
- la realizzazione di un archivio pubblico dedicato ad Alfio Pannega e di un sito internet in cui mettere a disposizione in formato digitale tutta la documentazione raccolta.
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Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 2 agosto 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
7. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Corsa alla bomba, volume monografico di "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 6, giugno 2025, Gedi, Torino 2025, pp. 264 (+ 12 pp. di tavole fuori testo), euro 15.
- AA. VV., La trama cinese, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 7, luglio 2025, Gommonica, Roma 2025, pp. 144, euro 10.
- Maria Giulia Bernardini, Judith Butler, Carocci, Roma 2025, pp. 120, euro 13.
- Cristina Cassina, Flora Tristan, Carocci, Roma 2025, pp. 104, euro 13.
- Igiaba Scego, La donna dai mille destini. Una storia di Nawal Al-Sa'dawi, Solferino-Rcs, Milano 2025, pp. 96, euro 10,90.
- Serena Vantin, Mary Wollstonecraft, Carocci, Roma 2025, pp. 106, euro 13.
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Riedizioni
- Franco Cardini, Il Barbarossa, Mondadori, Milano, 1985, 2018, Rcs, Milano 2025, pp. 460, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, L'appetito dell'imperatore, Mondadori, Milano 2014, 2016, Rcs, Milano 2025, pp. 366, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Notre-Dame, Rcs, Milano 2020, 2025, pp. 272, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Barbara Frale, La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici, Laterza, Roma-Bari 2017, Rcs, Milano 2025, pp. 312, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 6 del 5 agosto 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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