[Nonviolenza] Ebdomadario. 2



UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2 dell'8 luglio 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Venerdi' 11 luglio con inizio alle ore 17 alla "Fattoria di Alice" in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni
2. "Contro la guerra e la barbarie, per la resistenza nonviolenta. Nel ricordo di Alfio Pannega". Un incontro il primo luglio a Viterbo
3. Una lettera breve ma importante alle persone amiche sulla collocazione della lapide sulla casa di Alfio Pannega a Porta Faul
4. Ripetiamo ancora una volta...
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. VENERDI' 11 LUGLIO CON INIZIO ALLE ORE 17 ALLA "FATTORIA DI ALICE" IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI

Venerdi' 11 luglio 2025, con inizio alle ore 17, presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, vi sara' una festa popolare in ricordo di Alfio Pannega e contro tutte le guerre e le uccisioni.
L'iniziativa si tiene nell'anniversario della nascita del centro sociale "Valle Faul" l'11 luglio 1993, centro sociale di cui Alfio Pannega fu principale protagonista.
L'iniziativa fa parte delle commemorazioni in occasione del centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010).
Come tutte le iniziative in corso a Viterbo in ricordo di Alfio Pannega essa costituisce anche una testimonianza e un appello contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti; per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 4 luglio 2025

2. INIZIATIVE. "CONTRO LA GUERRA E LA BARBARIE, PER LA RESISTENZA NONVIOLENTA. NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA". UN INCONTRO IL PRIMO LUGLIO A VITERBO

La mattina di martedi' primo luglio 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza "Contro la guerra e la barbarie, per la resistenza nonviolenta. Nel ricordo di Alfio Pannega".
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, che di Alfio Pannega furono amici.
*
Con Alfio Pannega. contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Prossimo incontro l'11 luglio al centro sociale "Valle Faul" [l'incontro e' stato poi spostato alla "Fattoria di Alice" - ndr]
La prossima riunione delle persone amiche di Alfio si svolgera' l'11 luglio 2025 presso la sede del centro sociale "Valle Faul", da anni trasferita nel capannone ex-Cogema a Castel d'Asso, con inizio alle ore 17 [l'incontro e' stato poi spostato alla "Fattoria di Alice" - ndr]. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
*
Alfio vive nella lotta nonviolenta per la salvezza e la liberazione dell'umanita' intera, per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.

Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita

Viterbo, primo luglio 2025

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

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Allegato primo: raccolta di fondi per la pubblicazione del libro di e su Alfio
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm

* * *

Allegato secondo: il testo della lapide da porre sulla facciata della casa di Alfio a Porta Faul
Di seguito il testo ricavato unificando i circa 50 testi di partenza ed i cinque testi di sintesi intermedi (quelli elaborati dai due gruppi di lavoro del 21 giugno e quelli elaborati dai tre gruppi di lavoro del 28 giugno) con un lungo percorso di elaborazione e condivisione (usando le tecniche nonviolente della "scrittura collettiva" e del "metodo del consenso") che dall'incontro del 7 giugno, a quello del 21 giugno, ha portato all'incontro del 28 giugno.

In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanità
della bellezza e della libertà
sempre lottò per la dignità di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite

Questo testo e' stato successivamente sottoposto all'esame di tutte le persone interessate affinche' ognuna potesse suggerire eventuali ulteriori modifiche entro il 2 luglio 2025 inviando osservazioni o proposte agli indirizzi di posta elettronica centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
*
Per documentare i passi compiuti, ed il metodo adottato, qui di seguito riproduciamo integralmente:
a) i tre testi di sintesi elaborati il 28 giugno;
b) i due testi di sintesi elaborati il 21 giugno;
c) tutti i contributi ricevuti tra l'8 giugno e il 27 giugno;
d) tutti i contributi scritti il 7 giugno.

* * *

a) i tre testi di sintesi elaborati il 28 giugno

Sintesi del primo gruppo del 28 giugno

In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina
poeta antifascista
innamorato della natura
e delle persone
lottò per la dignità di tutti

*

Sintesi del secondo gruppo del 28 giugno

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta antifascista grande ascoltatore
amante della natura e dell'umanità
che lottò per la dignità di tutti

*

Sintesi del terzo gruppo del 28 giugno

Qui visse Alfio Pannega
figlio di Caterina
poeta che sapeva ascoltare
antifascista nonviolento
amante della natura e della bellezza
lottò per la dignità di tutte le persone

* * *

b) i due testi di sintesi elaborati il 21 giugno

Bozza elaborata dal primo gruppo il 21 giugno

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Figlio di Caterina
Poeta antifascista
Amico dell'umanità e della natura
Amante della bellezza e della libertà

*

Bozza elaborata dal secondo gruppo il 21 giugno

Qui visse Alfio Pannega
antifascista nonviolento
poeta che sapeva ascoltare
amante della natura e delle persone
lottò per la dignità di tutti

* * *

c) tutti i contributi ricevuti tra l'8 giugno e il 27 giugno

In questa casa visse
Alfio Pannega
con la mamma Giovanna
detta Caterina
che quando Pennello (l'Aldo)
le regalò un bel fiocco
rosso rosso
lei si guardò allo specchio
riflessa dal vetro
"Non sono poi così strega
- si disse -
E' la prima volta che mi vedo"

*

In questa casa visse
Alfio Pannega
Da qui partì per sempre
sul suo tappeto verde
insieme alla Giovanna
che era il nome di sua mamma
vaga gira torna
tocca la luna e ci saluta
per chi non si ricorda
l'essenza della vita

*

Me lo ricordo Alfio Pannega
in questa casa visse
rise, bevve e discusse
a lungo
pensando versi e versando vino
tra amici conosciuti
e volti anche mai visti
immaginando il fiume Urcionio
fantasma d'acqua sotterrato
e il mattatoio antico
con le urla e il sangue
di tanta sofferenza
lui che di male
mai augurò a nessuno
che fosse uomo o animale
parlare ridere giocare
con i ragazzi coetanei d'anima
dello smantellato pur se pieno di vita
l'alternativo centro sociale

***

In questa casa
visse Alfio Pannega,
un uomo che viveva come parlava,
sovrano di sé stesso,
indifferente alle  convenzioni e ispiratore di libertà,
simbolo per  generazioni utopiche.
Diventato mito e leggenda.

***

Qui lungamente visse Alfio Pannega
saggio antifascista
poeta
amante della natura
amico dell'umanità intera

***

In questa casa visse
Alfio Pannega
Poeta antifascista
Animo libero
Che con la sua umanità
Si è sempre  battuto
Per la pace e per la dignità
Di ogni essere vivente

***

In questa casa visse
Alfio Pannega
Poeta antifascista
Esempio di umanità e solidarietà
Difensore dei diritti di tutti gli esseri umani
Amante della bellezza e della libertà

***

In questa casa visse
accanto alla torre del Vignola a ridosso delle mura
tra le mille leggende della valle di Faul l'ultima leggenda:
Alfio Pannega
che sfidò i mostri della barbarie, della distruzione della biosfera, della guerra

Alla fine pacificamente vinse
lasciando una Viterbo migliore

Fu maestro nonviolento poeta lavoratore ecosostenibile

Questa lapide insieme alla memoria ne è la testimonianza
e la tua città

***

In questa casa visse
Alfio Pannega.
In lui
Amore del tempo,
che scolpiva il suo volto.
In lui
Amore della comunità,
di cui egli incarnò poetica memoria.

***

Non avrei mai immaginato di dover dire addio ad Alfio. Ci manca terribilmente e spesso vorrei tornare indietro per ritrovare di nuovo il suo sorriso per dirgli ancora una volta quanto è stato importante per tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato.

In molti non avrebbero mai pensato di dover dire addio ad Alfio. E' stato importante per la città di Viterbo.
Non era solo l'uomo della raccolta del cartone ma era il poeta e il saggio della nostra città.

Alfio, persona buona e onesta. Il suo esempio è fonte di ispirazione per chi lo ha conosciuto e stimato. Alfio con il suo semplice modo di vivere sopravviverà nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di frequentarlo.

Alfio, persona buona e onesta. La sua assenza si percepisce, i suoi versi mancano a molti. Alfio la tua essenza e il tuo ricordo sopravviveranno nella memoria di quanti ti hanno conosciuto e stimato per il tuo modo semplice di affrontare la vita.

Alfio ha vissuto saggiamente, è stato un uomo che ha lottato vivendo senza mai nulla chiedere, donando tutto se stesso agli altri.

***

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta di gentilezza,
sorriso che sfida,
pianta di madre nell'ombra
dolce di sogni, leggero di luce
trama di senso, di danza, di pace.

***

In questa casa visse Alfio Pannega
grande uomo, poeta a braccio
è nel ricordo di tutti noi

la sua memoria resta per sempre
nei nostri cuori viva e luminosa

***

In questa casa visse Alfio Pannega
che lottò per vivere, amò la sua gente e morì povero ma non solo.
Che non abbassò la testa di fronte alle asperità della vita, alla vacuità del potere, alla possibilità di un Dio.
La povertà gli fu compagna, la poesia amante.
I suoi amici sono il suo lascito.

***

Qui visse Alfio Pannega
menestrello della strada
poeta della democrazia
e della gentilezza per tutti i viterbesi

***

In questa casa visse Alfio Pannega, figlio di Caterina
libero pensatore e amico della città
appassionato della natura
amante degli animali
innamorato della poesia
costruttore di pace tra gli uomini

***

In questa casa visse l'antifascista, poeta, nonviolento Alfio Pannega.
La poesia, che consente di trovare l'impossibile sintesi di fronte alla morte, è stata una delle sue compagne sicure.

***

In questa casa visse
Alfio Pannega
poeta
antifascista
attraversò la vita amandola
e amando tutte le creature
per ognuno ci fu lo sguardo dei suoi occhi di cielo

***

Mentre il mondo andava in pezzi
Qui viveva, amava, scriveva
Il poeta Alfio Pannega.
Ci insegnava come tenere insieme i cocci dell'umanità
nonostante le ingiustizie e le guerre.

***

In questa casetta dimorò per lunghi anni Alfio Pannega
che visse la vita pienamente,
libero dal sistema e capace
di regalare sorrisi e poesie a tutti i cittadini.

Uomo forte, coraggioso, amante
della natura e degli animali,
fece di questa casa un vero e proprio rifugio.

***

In questa casa visse
Alfio Pannega,
Persona generosa,
Coscienza ecologica di questa città,
Poeta innamorato,
Amico di ogni forma di vita,
Bello come un bosco.

***

Alfio
Nutrito da un incantevole stupore

*

Alfio Pannega
Poeta, antifascista
Ha diffuso l'anima dagli occhi al mondo
Cuore nutrito da incanto
Uomo raro

***

Qui riposa Alfio Pannega
un uomo che non inseguì l'effimero,
ma accolse la vita così com'era,
scoprendo nella semplicità
il volto della saggezza

***

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.

*

Variazioni

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa fra le spine
Poeta popolare
Antifascista
Fratello degli ultimi.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce libera
Antifascista, fratello.
Una bacca rossa tra le spine.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare, antifascista
Fratello degli ultimi
Rosso frutto nato tra le spine.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa tra le spine
Poeta popolare e spirito libero
Resistente
Fratello di lotte e di sogni giovanili.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce antifascista
Fratello degli ultimi
Una bacca rossa tra le spine.

***

In questa casa visse
Alfio Pannega
Uomo libero
condivideva il pane e i versi
della natura conoscitore
soffiava vento di speranza
per un'umanità più giusta.

***

In questa casa visse Alfio Pannega
uomo semplice di spiccato senso morale e umano
gli animali e le piante suoi fratelli da rispettare
amo' la vita fino agli ultimi giorni

***

Alfio, uomo del popolo
fiero poeta civile
amore per i compagni, le persone, gli animali
presenza consapevole
lucido testimone

***

Basta una goccia per trasmettere tutta la memoria dell'oceano
Basta un  fugace sguardo per indovinare una presenza
Basta  un respiro per mescolare  tutta l'aria del mondo
Basta una impronta per riconoscere un passaggio sulla terra
Basta un singolo pensiero per ritrovare Alfio Pannega

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
Ha reso fertili terreni e cuori
Ha donato tutto di sé senza finzioni
Fiero compagno antifascista
Padre e figlio di questa dura città
Uomo dallo sguardo limpido come l'acqua.

***

In questa casa posta nella Valle Faul
lunga "una buona corsa di cavallo, e larga poco meno che la metà"
sede di attività economiche vitali per la città
tra gli orti irrigui che fiancheggiavano il fosso Urcionio
tra felci, pervinche, villucchioni, centauree, borraggini,
gioiose corone di succiamele e impenetrabili canneti
ha vissuto gran parte della propria vita Alfio Pannega
emblema di alacre lavoratore, di libero pensatore e di portatore di pace.

Note
riga 2: Feliciano Bussi "Istoria della città di Viterbo", p. 75.
riga 3: secondo me va contestualizzata la figura di Alfio e la sua casa attigua alle Officine del gas (piena di operai altrettanto alacri e disagiati) e di fronte al mattatoio comunale idem come sopra
riga 5 e 6: Antonelli G., L’Urcionio, in "Latina Gens - Rivista mensile del Lazio, dell'Umbria e della Sabina", Roma, 1930, pp. 387–390.

* * *

d) tutti i contributi scritti il 7 giugno

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta popolare
antifascista
strenuo difensore dei diritti umani
custode e innamorato della natura
stella polare per tutti

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo del popolo
simbolo della cultura
che libera dalle costrizioni
in semplicita' e sensibilita'
fiamma d'amore per la natura

***

Qui visse Alfio Pannega
conoscenza nostra che non si nega

***

In questa casa
lungamente visse
Alfio Pannega
poeta antifascista
combattente per la giustizia
per l'umanita' intera

***

In questa casa visse Alfio
era una persona brava
era una persona umile

Alfio era amico di tutti

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
un grande esempio da seguire
per tutti noi

***

In questa casa Alfio
ha abitato e vissuto
con i compagni e le compagne del centro
in particolare Lucianino
Mario Claudio Antonietta
Giselle e tutta la famiglia

Alfio era un signore
di spirito animo e cuore
e di grande spessore umano

***

In questa casa lungamente visse
Alfio anima buona e gentile
simbolo
di amore per la natura
di liberta' dei giovani
di amore per la cultura
poeta libero

***

Qui visse Alfio con i suoi cani
grande amico compagno e poeta
con cui ebbi la fortuna di condividere
molti anni della mia vita

Ciao Alfio

***

Alfio Pannega in questa casa visse
donando amore a tutte le persone
agli animali alle piante al mondo intero

***

Questo abbiamo pensato
quando Alfio ci ha lasciato:
speriamo che vada dalla mamma
e possano per sempre stare insieme

***

In questa casa lungamente visse
il grande Alfio Pannega
ti ho conosciuto grazie ai tuoi cantastorie
e adesso anche io ti ricordo
affabile umile generoso di gran cuore
devoto alla cultura alla natura e ai giovani

***

Io non conoscevo Alfio Pannega
e dire qualcosa di lui lo trovo difficile
ma oggi sentendo parlarne ancora
ricordo che era un uomo buono

***

In questa casa visse Alfio Pannega
con noi passeggia ancora mano nella mano
con tanto amore tanta pace e tanta
serenita' ci vuole ancora bene

Alfio sei tra le nostre braccia
Alfio sei tra di noi

***

A uno dei miei padri

Un passo dietro ad un altro passo
a contare la vita dell'orto
curvo come torri centenarie
mani callose abbarbicate
alla Terra, e sudore di Alfio
che alimenta la vita

***

Alfio

che la natura gli animali e le piante
ti accompagnino nel tuo viaggio

e che il ricordo vivo
dei tuoi compagni rimanga nei cuori

salutami il veliero
auguri Alfio

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
che a nessuno nulla negava
con tutti legava e a tutti donava

Resta nel nostro cuore

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo libero compagno combattente

resterai per sempre vivo
in ogni pensiero resistente

***

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
amante degli animali
- cani e gatti soprattutto -
e delle persone.

Poeta, se aveva un tozzo di pane
lo divideva con il prossimo. Amante
delle piante della natura e della vita.

***

Caro Alfio riposa in pace
perche' noi siamo tutti con te
sperando che Gesu' ti riporti in vita
noi tutti siamo vicino a te
pace e beatitudine

Ciao

***

In questa casa visse il signor Alfio
amante degli animali e delle persone e della vita

* * *

Allegato terzo: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata fin qui disattesa.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.

3. INIZIATIVE. UNA LETTERA BREVE MA IMPORTANTE ALLE PERSONE AMICHE SULLA COLLOCAZIONE DELLA LAPIDE SULLA CASA DI ALFIO PANNEGA A PORTA FAUL

Carissime tutte e carissimi tutti,
vi aggiorno sull'iter per la lapide sulla casa di Alfio a Porta Faul.
*
1. Come sapete, abbiamo finalmente scritto insieme il testo da incidere sulla lapide; la lapide sara' ovviamente in peperino, e stiamo attendendo che la persona che la realizzera' materialmente ci dica le dimensioni necessarie affinche' sia adeguatamente leggibile.
*
2. Dobbiamo anche stabilire dove precisamente andra' collocata, ed e' su questo argomento che vi scrivo questa lettera.
Se avete presente la casa di Alfio (se non l'avete presente potete trovare facilmente molte fotografie in internet poiche' e' stata recentemente restaurata e tutti i mezzi d'informazione locali hanno pubblicato le fotografie relative) avrete notato che sulla facciata della casa, sul lato dove c'e' la porta d'ingresso, difficilmente sarebbe possibile ricavare lo spazio necessario alla lapide; invece lo spazio c'e', e ad altezza d'uomo, sul lato dove c'e' una sola finestra a pianterreno; per capirci: il lato opposto alle mura cittadine. E' l'unico lato della casa in cui c'e' un ampio spazio per collocare la lapide a un'altezza in cui sia facilmente leggibile; ed e' anche l'unico lato in cui e' facile fermarsi per leggerla.
Proporrei quindi di collocarla su questo lato della casa, di fianco alla finestra al pianterreno.
Se non ci sono obiezioni o proposte alternative direi di dare per buona questa collocazione.
Chi avesse dubbi o proposte alternative le comunichi entro mercoledi' 9 luglio a questi indirizzi di posta elettronica: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it per poterle discutere in occasione dell'incontro dell'11 luglio alla "Fattoria di Alice".
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3. Una volta stabiliti tutti i dati tecnici predisporremo la lettera al Comune per chiedere l'autorizzazione; ma prima di mandare la lettera sara' bene fare un nuovo incontro con l'assessora Scardozzi per presentarle la proposta e discuterla in tutti i dettagli prima di consegnarla al protocollo, cosi' da poter sapere se e' necessario fare qualche modifica ed evitare successive perdite di tempo. Ricorderete che l'assessora Scardozzi a suo tempo ha dato la disponibilita' del Comune ed e' stata ed e' il nostro referente per l'amministrazione comunale.
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4. Di seguito vi trascrivo la bozza della richiesta che presenteremo in anteprima all'assessora e successivamente - con le correzioni opportune, se necessario - depositeremo in Comune (ed invieremo anche a tutti i membri della giunta e del consiglio comunale, chiedendo a tutti di sostenere la proposta); manca ancora il dato delle dimensioni della lapide, che contiamo di sapere a giorni.
Testo della bozza di richiesta:
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter collocare una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Ai fini del piu' agevole e sollecito svolgimento del processo autorizzativo che metta capo all'auspicato esito positivo, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti comunali vigenti, si evidenzia quanto segue:
a) L'epigrafe da incidere sulla lapide, elaborata con un processo democratico partecipato di scrittura collettiva che ha coinvolto lungo un mese decine di persone amiche di Alfio Pannega ed alcune associazioni di volontariato della societa' civile viterbese, e' la seguente:
"In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanità
della bellezza e della libertà
sempre lottò per la dignità di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite"
b) Il materiale della lapide sara' il peperino, pietra caratteristica di Viterbo.
c) Le dimensioni della lapide saranno di cm XXX di larghezza per cm XXX di altezza e cm XXX di spessore.
d) La collocazione della lapide sara' sulla parete opposta alle mura cittadine, di fianco alla finestra al pianterreno: questa parete e' l'unica della casa in cui sia possibile collocare la lapide ad un'altezza in cui sia agevolmente leggibile.
e) Per quanto a nostra conoscenza l'edificio e' nella disponibilita' del Comune di Viterbo; la presente vale quindi anche come richiesta di consenso dell'avente titolo come proprietario ovvero possessore dell'immobile su una cui parete esterna la lapide sarebbe collocata.
f) Il costo della lapide e della posa in opera della stessa sara' interamente sostenuto dalle associazioni proponenti.
Si richiede al Comune di effettuare tutte le verifiche, tutti gli adempienti e tutti gli atti di competenza al fine dell'autorizzazione alla collocazione della lapide.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, DATA
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, ETC
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5. Ovviamente sarebbe cosa ottima se riuscissimo a presentare la richiesta al Comune in tempi rapidi e avendo concordato il persuaso sostegno di tutta la giunta municipale e di tutto il consiglio comunale, cosi' da poter concludere l'iter amministrativo possibilmente prima del 21 settembre e quindi poter collocare la lapide il giorno stesso del centesimo anniversario della nascita di Alfio (il 21 settembre) o comunque entro settembre; come ricorderete, il 21 settembre contiamo anche di realizzare un convegno nella Sala Regia di Palazzo dei Priori.
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Un cordiale saluto a tutte e tutti.
Nel ricordo di Alfio continuiamo nell'azione nonviolenta contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Nel ricordo di Alfio continuiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
P.
Vetralla, 6 luglio 2025

4. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Roma-Bari 1997, pp. XVI + 192.
- Silvana Castignone, Povere bestie. I diritti degli animali, Marsilio, Venezia 1997, 1999, pp. 120.
- Paola Cavalieri, La questione animale. Per una teoria allargata dei diritti umani, Bollati Boringhieri, Torino 1999, pp. 192.
- Melanie Joy, Manifesto per gli animali, Laterza, Roma-Bari 2018, pp. 62.
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Maestre
- Armanda Guiducci, La mela e il serpente, Rizzoli, Milano 1974, 1988; pp. 312.
- Armanda Guiducci, Donna e serva, Rizzoli, Milano 1983, pp. 296.
- Lea Melandri, L'infamia originaria, L'erba voglio, Milano 1977, Manifestolibri, Roma 1997, pp. 120.
- Lea Melandri, Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri, Torino 2001, pp. 192.
- Lea Melandri, Amore e violenza. Il fattore molesto della civilta', Bollati Boringhieri, Torino 2011, pp. 166.
- Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione, Einaudi, Torino 1976, 1977, pp. VIII + 336.
- Sheila Rowbotham, Esclusa dalla storia, Editori Riuniti, Roma 1977, pp. 272.

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

7. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2 dell'8 luglio 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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