[Nonviolenza] Telegrammi. 5590



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5590 dell'8 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Contro la strage a Gaza, contro tutte le stragi. Per i diritti di tutte e tutti, per il si' a tutti e cinque i referendum
2. Si e' svolto sabato 7 giugno alla "Fattoria di Alice" a Viterbo un incontro in ricordo di Alfio Pannega
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. Votiamo "si'" ai referendum dell'8-9 giugno
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'

1. L'ORA. CONTRO LA STRAGE A GAZA, CONTRO TUTTE LE STRAGI. PER I DIRITTI DI TUTTE E TUTTI, PER IL SI' A TUTTI E CINQUE I REFERENDUM

Nel pomeriggio di venerdi' 6 giugno 2025 il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione in piazzale Gramsci a Viterbo "Contro la strage a Gaza, contro tutte le stragi. Per i diritti di tutte e tutti, per il si' a tutti e cinque i referendum".
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Pace, disarmo, smilitarizzazione
Il responsabile della storica struttura nonviolenta viterbese ha insistito sulla necessita' di opporsi a tutte le uccisioni, sulla necessita' del disarmo, sulla necessita' della smilitarizzazione.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente: ogni vittima ha il volto di Abele.
Occorre cessare di uccidere ed adoperarsi invece finalmente per salvare tute le vite.
Occorre uscire dalla barbarie della violenza ed entrare invece nella civilta' della nonviolenza.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
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Cinque si' ai referendum per i diritti umani di tutti gli esseri umani
Domenica 8 e lunedi' 9 votiamo si' a tutti e cinque i referendum per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Domenica 8 e lunedi' 9 votiamo si' a tutti e cinque i referendum per inverare i diritti ed adempiere ai doveri stabiliti nella Costituzione della Repubblica italiana.
Domenica 8 e lunedi' 9 votiamo si' a tutti e cinque i referendum per contrastare la violenza criminale dei potenti, per opporci all'oppressione classista e razzista, per difendere la democrazia e la dignita' umana.
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Ricordando Alfio Pannega
Ricordando il nostro vecchio compagno di riflessioni e di lotte nonviolente Alfio Pannega opponiamoci a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Ricordando il nostro vecchio compagno di riflessioni e di lotte nonviolente Alfio Pannega difendiamo la vita, la dignita' e i diritti di tutte e tutti.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno comune per il bene comune dell'umanita' intera.
Chi salva una vita, salva il mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

2. INCONTRI. SI E' SVOLTO SABATO 7 GIUGNO ALLA "FATTORIA DI ALICE" A VITERBO UN INCONTRO IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA

Sabato 7 giugno a Viterbo, nel corso del consueto incontro settimanale dell'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") presso la "Fattoria di Alice" (strada Tuscanese n. 20), si e' svolta una commossa commemorazione di Alfio Pannega: dappprima con una apprezzatissima performance drammaturgica del regista e attore Pietro Benedetti autore del monologo "Allora ero giovane pure io" ad Alfio Pannega dedicato, e successivamente con un ricordo corale cui hanno preso attivamente parte tutte le persone presenti, tra le quali prestigiose personalita' della societa' civile come Vito Ferrante ed Antonella Litta.
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Prossimo incontro sabato 21 giugno
Un nuovo incontro si svolgera' sabato 21 giugno sempre per iniziativa dell'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese n. 20 a Viterbo, dalle ore 13 alle ore 15.
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Un libro in preparazione
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm
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Con Alfio contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 7 giugno 2025

3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. L'ORA. VOTIAMO "SI'" AI REFERENDUM DELL'8-9 GIUGNO

Per i diritti dei lavoratori.
Per il diritto alla cittadinanza.
Votiamo "si'" ai referendum dell'8-9 giugno.

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Annalucia Accardo, Cristina Mattiello, Alessandro Portelli, Anna Scannavini, Un'altra America. Letteratura e cultura degli Appalachi meridionali, Bulzoni, Roma 1991, pp. 324.
- Clara Bartocci, Gli Inglesi e l'Indiano. Racconto di un'invenzione (1580-1660), Edizioni dell'Orso, Alessandria 1992, pp. XII + 250.
- Luca Codignola (a cura di), Canadiana 3. Problemi di storia canadese, Marsilio, Venezia 1983, pp. 168.
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Strumenti
- Fondazione Basso, Repressione e militarismo nell'America Latina, Newton Compton, Roma 1978, pp. 240.
- Tribunale Russell II, Le multinazionali in America Latina, Coines, Roma 1976, pp. 272.
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Classici
- Antonio Gramsci, Quaderni del carcere, Einaudi, Torino 1975, 2001, 4 volumi per complessive pp. LXVIII + 3.370. Edizione critica a cura di Valentino Gerratana.

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

7. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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