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[Nonviolenza] Telegrammi. 5582
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5582
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Fri, 30 May 2025 14:46:16 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5582 del 31 maggio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Alcune proposte di lettura (2015)
2. Il 31 maggio a Viterbo e il 2 giugno a Vetralla sara' ricordato Alfio Pannega e il suo impegno nonviolento contro il fascismo e la guerra, per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa dell'intero mondo vivente. Alleghiamo un ricordo di Alfio scritto da Pietro Benedetti
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. Votiamo "si'" ai referendum dell'8-9 giugno
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. ALCUNE PROPOSTE DI LETTURA (2015)
[Riproponiamo ancora una volta questo estratto da un testo del gennaio 2015]
I. Venti letture per una cultura della pace (2003)
[Riproponiamo ancora una volta la seguente proposta di un percorso di lettura originariamente apparsa sulla "Rivista del volontariato" n. 12, dicembre 2003]
Ovviamente non c'e' la biblioteca ideale della pace e della nonviolenza, non ci sono ne' i dieci ne' i cento libri che occorre aver letto. Perche' ogni persona puo' accostarsi all'impegno di pace e alla scelta della nonviolenza (ed e' opinione di chi scrive queste righe che senza la scelta della nonviolenza l'impegno di pace resti inadeguato, subalterno ed ambiguo) a partire dal suo vissuto, dalle sue esperienze e riflessioni, dalle letture che incontra, dal colloquio corale di cui si trova ad esser parte.
E cosi' vi e' chi ha fatto la scelta della nonviolenza perche' ha letto Tolstoj e chi l'ha fatta perche' ha letto Dostoevskij; chi e' passato attraverso Voltaire e Zola, e chi per Erasmo e Thomas More, chi leggendo Leopardi e Kafka, e chi i Vangeli e la Bhagavad Gita, o i tragici greci, o Shakespeare e Cervantes, o Kant, o Martin Buber, o Norberto Bobbio.
Qui di seguito si indicano alcune autrici ed alcuni autori, e talvolta dei singoli libri, che a chi scrive queste righe dicono cose toccanti ed ortative in tal senso. Ma certo tanti altri libri e persone citar si potrebbero.
1. Di Simone Weil tutto quello che ha scritto, ma particolarmente i Quaderni, in quattro volumi presso Adelphi (e la sua bella biografia scritta da Simone Petrement, sempre presso Adelphi).
2. Anche di Primo Levi va letto tutto (adesso vi e' per fortuna un'edizione complessiva delle opere in due volumi presso Einaudi) ma prima di ogni altra cosa direi I sommersi e i salvati, l'ultima testimonianza di una Resistenza che ancora ci chiama alla lotta in difesa e a inveramento della dignita' umana.
3. Mohandas Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, edito da Einaudi, e' la migliore silloge in un solo volume, a cura di Giuliano Pontara, che vi ha premesso un saggio introduttivo importante quanto e forse piu' della stessa antologia, poiche' costituisce la migliore sintesi del pensiero gandhiano disponibile in Italia.
4. Virginia Woolf, Le tre ghinee, Feltrinelli (ma anche presso altri editori); un libro fondamentale, chi non lo ha letto ancora non sa qualcosa di decisivo.
5. Anche di Hannah Arendt si dovrebbe leggere tutto, ma almeno Le origini del totalitarismo (Comunita'), La banalita' del male (Feltrinelli), Vita activa (Bompiani), La vita della mente (Il Mulino); e la sua biografia scritta da Elisabeth Young-Bruehl (Bollati Boringhieri).
6. E tutto bisognerebbe leggere anche di Franco Basaglia e di Franca Ongaro Basaglia; ma del primo almeno i due volumi degli Scritti (Einaudi), e della seconda, oltre i testi a quattro mani nella raccolta teste' citata, anche almeno Salute/malattia (Einaudi) e Una voce (Il Saggiatore).
7. Tutto va letto di Vandana Shiva, ma almeno Terra madre (Utet).
8. Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi.
9. Di Danilo Dolci almeno alcuni libri che raccolgono - scelti dall'autore - vari interventi, come Esperienze e riflessioni (Laterza), e parte cospicua dell'opera poetica, come Creatura di creature (successive edizioni presso vari editori); e Dal trasmettere al comunicare (Sonda).
10. Rosa Luxemburg e' figura imprescindibile; due buone antologie sono Scritti scelti (Einaudi), e Scritti politici (Editori Riuniti); per un'introduzione: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg (Mondadori).
11. Di Rigoberta Menchu' va letto il notissimo libro-intervista a cura di Elisabeth Burgos, Mi chiamo Rigoberta Menchu' (Giunti).
12. Anche di Assia Djebar tutto va letto, e per un primo incontro La donna senza sepoltura, Il Saggiatore.
13. Di Nelson Mandela va letta la bella autobiografia Lungo cammino verso la liberta' (Feltrinelli).
14. Tutto di Guenther Anders, ma almeno L'uomo e' antiquato (Il Saggiatore, Bollati Boringhieri), Noi figli di Eichmann (Giuntina), Essere o non essere (Einaudi), il carteggio con Claude Eatherly, Il pilota di Hiroshima (Einaudi, Linea d'ombra).
15. Hans Jonas, almeno Il principio responsabilita', Einaudi.
16. Anche di Ernesto Balducci occorrerebbe leggere tutto, ma almeno l'antologia curata insieme a Lodovico Grassi, La pace. Realismo di un'utopia (Principato), che costituisce un'ottima introduzione al pensiero di pace dal Rinascimento al XX secolo.
17. Gene Sharp, Politica dell'azione nonviolenta, tre volumi, Edizioni Gruppo Abele.
18. Di Lev Tolstoj almeno La confessione (SE), Il regno di Dio e' in voi (Publiprint-Manca), La vera vita (Manca).
19. Di Aldo Capitini almeno gli Scritti sulla nonviolenza (Protagon), e gli Scritti filosofici e religiosi (Fondazione centro studi Aldo Capitini).
20. Infine segnaliamo tutti i lavori del Centro nuovo modello di sviluppo (di Vecchiano, Pisa) che e' una delle eredita' feconde dell'esperienza della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani; sono editi perlopiu' dalla Emi.
*
II. Cento letture per un accostamento alla pace (2005)
[Riproponiamo ancora una volta la seguente bibliografia originariamente apparsa in Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, Oltre la guerra. Annuario geopolitico della pace 2005, Altreconomia - Terre di Mezzo, Milano 2005]
Premessa
Una bibliografia del genere e' possibile solo come esercizio di ironia o testimonianza di disperazione. Ho privilegiato testi leggibili e facilmente reperibili, ho rinunciato a molti amori e molte ovvieta' (altre sono restate, chiedo venia), ho diviso in cinque blocchi di venti libri, solitamente segnalando una sola opera per autore o autrice, con qualche inevitabile eccezione. Lacune, ingenuita' ed astuzie di questa proposta credo siano cosi' evidenti che non mette conto parlarne.
Vale forse la pena di aggiungere questo: che e' opinione di chi scrive queste righe che non si dia ormai piu' possibilita' di impegno per la pace se non si fa la scelta della nonviolenza.
1. Radici
- Aristofane, Lisistrata
- Epicuro
- Eraclito
- Eschilo, tutte le tragedie
- Euripide, tutte le tragedie
- Giobbe
- Giona
- Iliade
- Inni omerici
- Lisia, Contro Eratostene
- Lucrezio
- Odissea
- Platone, Apologia di Socrate; Critone
- Qohelet
- Saffo
- Sofocle, tutte le tragedie
- Stoici antichi, Tutti i frammenti
- Tao Te Ching
- Tucidide
- i Vangeli
2. Passato remoto
- Martin Buber, I racconti dei Chassidim
- Pedro Calderon de la Barca, La vita e' sogno
- Miguel de Cervantes, Don Chisciotte
- Denis Diderot, Il nipote di Rameau
- Fedor Dostoevskij, tutti i romanzi; Ricordi della casa dei morti
- Ludwig Feuerbach, Principi della filosofia dell'avvenire; L'essenza del cristianesimo; L'essenza della religione
- Fonti francescane
- Eduardo Galeano, Memoria del fuoco
- Victor Hugo, I miserabili
- Karl Kraus, Gli ultimi giorni dell'umanita'
- Bartolome' de Las Casas, Brevissima relazione della distruzione delle Indie
- Lazarillo de Tormes
- Lope de Vega, Fuenteovejuna
- Lu Hsun, tutti i racconti
- Herman Melville, Moby Dick; Benito Cereno
- Moliere, Tartufo
- Thomas More, Utopia
- Blaise Pascal, Lettere provinciali
- William Shakespeare, Riccardo III; Amleto; Otello; Re Lear; Macbeth
- Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde
3. Passato prossimo
- Jose' Maria Arguedas, La volpe di sopra e la volpe di sotto
- Bertolt Brecht, L'eccezione e la regola; Poesie di Svendborg
- Albert Camus, La peste; L'uomo in rivolta
- Elias Canetti, Massa e potere
- Hans Magnus Enzensberger, La breve estate dell'anarchia
- Frantz Fanon, I dannati della terra
- Anne Frank, Diario
- Erving Goffman, Asylums
- Bianca Guidetti Serra, Compagne
- Robert Jungk, Gli apprendisti stregoni
- Stanislaw Lem, Solaris
- Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea
- Primo Levi, Se questo e' un uomo; I sommersi e i salvati
- George Orwell, Omaggio alla Catalogna; 1984
- Nuto Revelli, tutte le opere
- Jean-Paul Sartre, Le mani sporche
- Mary Shelley, Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno
- Ignazio Silone, Fontamara
- Aleksandr Solzenicyn, Arcipelago Gulag
- Vercors, Il silenzio del mare
4. Presente anteriore
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato; Essere o non essere; Noi figli di Eichmann
- Ernesto Balducci, L'uomo planetario; La terra del tramonto
- Franco Basaglia, Scritti
- Ernesto De Martino, La fine del mondo
- Erich Fromm, Anatomia della distruttivita' umana
- Umberto Galimberti, Psiche e techne
- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza
- Luce Irigaray, Speculum
- Hans Jonas, Il principio responsabilita'
- Franz Kafka, tutte le opere
- Krisztof Kieslowski, Krisztof Piesiewicz, Decalogo
- Emmanuel Levinas, Totalita' e infinito
- Rosa Luxemburg, Scritti scelti; Scritti politici
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta'
- Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese
- Gianni Rodari, Grammatica della fantasia
- Umberto Santino, Storia del movimento antimafia
- Renate Siebert, Le donne, la mafia; La mafia, la morte e il ricordo
- George Steiner, Le Antigoni
- Tzvetan Todorov, La conquista dell'America; Di fronte all'estremo; Memoria del male, tentazione del bene
5. I compiti dell'ora
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo; La banalita' del male; Vita activa
- Simone de Beauvoir, Il secondo sesso; l'opera memorialistica
- Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler; Milena, l'amica di Kafka
- Cultura escrita y educacion. Conversaciones con Emilia Ferreiro
- Emily Dickinson, Poesie
- Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti; Lontano da Medina; La donna senza sepoltura
- Germaine Greer, L'eunuco femmina; La donna intera
- Etty Hillesum, Diario; Lettere
- Ursula K. Le Guin, La mano sinistra delle tenebre; I reietti dell'altro pianeta
- Rigoberta Menchu' (con Elisabeth Burgos), Mi chiamo Rigoberta Menchu'
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia
- Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia; Una voce
- Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo
- Adrienne Rich, Nato di donna
- Marthe Robert, L'antico e il nuovo
- Vandana Shiva, tutte le opere
- Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte; (a cura di), Psicoanalisi al femminile; Volere un figlio
- Simone Weil, Quaderni
- Christa Wolf, Cassandra; Medea. Voci
- Virginia Woolf, Una stanza tutta per se'; Le tre ghinee
*
III. Una minima bibliografia sul pensiero filosofico delle donne nel XX secolo
1. Sette testi panoramici e introduttivi
- Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe, Paravia, Torino 1999, Bruno Mondadori, Milano 2002, 2009, pp. VI + 266.
- Giancarla Codrignani, Ecuba e le altre. Le donne, il genere, la guerra, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1994, pp. 256.
- Pieranna Garavaso, Nicla Vassallo, Filosofia delle donne, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. VIII + 170.
- Monica Lanfranco, Maria G. Di Rienzo (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003, pp. 290.
- Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne, Quaderni Satyagraha - Libreria Editrice Fiorentina, Pisa-Firenze 2006, pp. 288.
- Wanda Tommasi, I filosofi e le donne, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272.
- Chiara Zamboni, La filosofia donna, Demetra, Colognola ai colli (Verona) 1997, pp. 160.
2. Sette testi classici
- Hannah Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano 1964, 1994, pp. XXXIV + 286.
- Simone de Beauvoir, Le deuxieme sexe, Gallimard, Paris 1949, 1976, 1989, 2 voll. per complessive pp. 416 + 672.
- Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti, Giunti, Firenze 1988, 2000, pp. 192; Eadem, La donna senza sepoltura, Il Saggiatore, Milano 2002, pp. 192.
- Luce Irigaray, Speculum. L'altra donna, Feltrinelli, Milano 1975, 1989, pp. 352.
- Rosa Luxemburg, Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976, pp. 708; Eadem, Scritti scelti, Edizioni Avanti!, 1963, Einaudi, Torino 1975, 1976, pp. CVIII + 760.
- Simone Weil, La condizione operaia, Edizioni di Comunita', Milano 1952, Mondadori, Milano 1990, pp. 318; Eadem, Quaderni, Adelphi, Milano 1982-1993, quattro volumi per complessive pp. 1846.
- Virginia Woolf, Le tre ghinee, La Tartaruga, Milano 1975, Feltrinelli, Milano 1987, pp. 256.
3. Sette strumenti di lavoro
- Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2007, Il sole 24 ore, Milano 2010, pp. XII + 476; Eadem, Stupro. Storia della violenza sessuale dal 1860 a oggi, Laterza, Roma-Bari 2009, 2011, pp. VI + 602.
- Anna Bravo, A colpi di cuore. Storie del sessantotto, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. IV + 322; Eadem, La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Laterza, Roma-Bari 2013, pp. VI + 246.
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia. La paura della modernita', Giunti, Firenze 2002, pp. 222; Eadem, La terrazza proibita. Vita nell'harem, Giunti, Firenze 1996, 2001, pp. 236; Eadem, L'harem e l'Occidente, Giunti, Firenze 2000, pp. 192.
- Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo, La Tartaruga, Milano 1998, 2003, pp. 250.
- Adrienne Rich, Nato di donna, Garzanti, Milano 1977, 1996, 2000, pp. 422.
- Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione, Einaudi, Torino 1976, 1977, pp. VIII + 336; Eadem, Esclusa dalla storia, Editori Riuniti, Roma 1977, pp. 272.
- Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte. Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990, 1996, pp. VI + 282.
4. Sette testimonianze
- Bianca Guidetti Serra, Compagne, Einaudi, Torino 1977, 2 volumi, pp. XX + 662.
- Etty Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1985, 1996, pp. 268; Eadem, Lettere 1942-1943, Adelphi, Milano 1990, 2001, pp. 158.
- Franca Ongaro Basaglia, Una voce. Riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982, pp. X + 150; Eadem, Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982, pp. VI + 290.
- Elisabeth Burgos (a cura di), Mi chiamo Rigoberta Menchu', Giunti, Firenze 1987, pp. XXIV + 304.
- Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli, Milano 1973, 1982, pp. 200.
- Giuliana Morandini, ... E allora mi hanno rinchiusa, Bompiani, Milano 1977, 1985, pp. XVIII + 242.
- Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le madri di Plaza de Mayo, Bompiani, Milano 2005, pp. 432.
5. Un'opera di riferimento
- Georges Duby, Michelle Perrot (a cura di), Storia delle donne in Occidente, Laterza, Roma-Bari, 1990-1992, 1994-1996, 5 voll. (vol. I. L'Antichita', a cura di Pauline Schmitt Pantel, pp. XVIII + 606; vol. II. Il Medioevo, a cura di Christiane Klapisch-Zuber, pp. VIII + 600; vol. III. Dal Rinascimento all'eta' moderna, a cura di Natalie Zemon Davis e Arlette Farge, pp. VI + 568; vol. IV. L'Ottocento, a cura di Genevieve Fraisse e Michelle Perrot, pp. VI + 618; vol. V. Il Novecento, a cura di Françoise Thebaud, pp. VI + 714).
*
IV. Una minima bibliografia per l'analisi critica e il contrasto efficace del razzismo
1. Sette testi panoramici e introduttivi
- Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi. Un vocabolario, Feltrinelli, Milano 1993, pp. 136.
- Alessandro Dal Lago, Non-persone. L'esclusione dei migranti in una societa' globale, Feltrinelli, Milano 1999, pp. 272.
- Albert Memmi, Il razzismo. Paura dell'altro e diritti della differenza, Costa & Nolan, Genova 1989, pp. 174.
- Annamaria Rivera, Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, Deriveapprodi, Roma 2003, pp. 160.
- Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003, pp. 172.
- Pierre-Andre' Taguieff, Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999, pp. VI + 128.
- Michel Wieviorka, Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000, pp. VIII + 152.
2. Sette testi classici
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunita', Milano 1967, 1996, pp. LVI + 712.
- Zygmunt Bauman, Modernita' e olocausto, Il Mulino, Bologna 1992, 1999, pp. 284.
- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986, pp. VI + 170.
- Claude Levi-Strauss, Razza e storia. Razza e cultura, Einaudi, Torino 2002, pp. XVIII + 118.
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta'. Autobiografia, Feltrinelli, Milano 1995, pp. 606.
- George L. Mosse, Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto, Laterza, Roma-Bari 1985, Mondadori, Milano 1992, 1993.
- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001, pp. 406.
3. Sette strumenti di lavoro
- Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia, Bompiani, Milano 1998, 1999, pp. 96.
- Marcella Delle Donne, Convivenza civile e xenofobia, Feltrinelli, Milano 2000, pp. 156.
- Teun van Dijk, Il discorso razzista, Rubbettino, Soveria Mannelli 1994, pp. 102.
- Julia Kristeva, Etrangers a' nous-memes, Fayard, Paris 1988, Gallimard, Paris 1991, pp. 314.
- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001.
- Edward W. Said, Orientalismo, Bollati Boringhieri, Torino 1991, Feltrinelli, Milano 1999, Gruppo editoriale L'Espresso, Roma 2007, pp. VIII + 448.
- Vandana Shiva, Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta di Sopravvivere allo sviluppo, Isedi, Torino 1990), pp. VI + 232; Il bene comune della terra, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 216.
4. Sette testimonianze
- Tahar Ben Jelloun, L'estrema solitudine, Milvia, Torino 1988, Bompiani, Milano 1999, pp. 224.
- Angela Davis, Autobiografia di una rivoluzionaria, Garzanti, Milano 1975, pp. 416.
- Frantz Fanon, Il negro e l'altro, Il Saggiatore, Milano 1965, 1972, pp. 288; Idem, I dannati della terra, Einaudi, Torino 1962, 1976, pp. XXX + 250.
- Fabrizio Gatti, Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, Rcs, Milano 2007, 2009, pp. 500.
- Antonello Mangano, Gli africani salveranno l'Italia, Rcs, Milano 2010, pp. 176.
- Marco Rovelli, Lager italiani, Rcs, Milano 2006, pp. 288.
- Gian Antonio Stella, L'orda, Rcs, Milano 2002, 2003, R. L. Libri, Milano 2005, pp. 320.
5. Un'opera di riferimento
- Centro studi e ricerche Idos (a cura di), Dossier statistico immigrazione, Roma; rapporto annuale che da molti anni e' uno strumento fondamentale, cfr. anche il sito www.dossierimmigrazione.it
*
V. Sette piu' sette testi integrativi
- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007, pp. 174.
- Shulamith Firestone, La dialettica dei sessi, Guaraldi, Firenze-Rimini 1971, 1976, pp. 250.
- bell hooks, Elogio del margine, Feltrinelli, Milano 1998, pp. 160.
- Lea Melandri, Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri, Torino 2001, pp. 192; Eadem, Amore e violenza. Il fattore molesto della civilta', Bollati Boringhieri, Torino 2011, pp. 166.
- Azar Nafisi, Leggere Lolita a Teheran, Adelphi, Milano 2004, 2009, pp. 384.
- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene, Il Mulino, Bologna 1996, 2004, 2011, pp. VI + 832; Eadem, Diventare persone, Il Mulino, Bologna 2001, 2011, pp. 362.
- Sylvia Plath, Diari, Adelphi, Milano 1998, 2004, pp. 438.; Eadem, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 2013, pp. LXIV + 886.
- Elena Pulcini, La cura del mondo. Paura e responsabilita' nell'età globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, pp. 298.
- Nawal al Sa'dawi, Firdaus storia di una donna egiziana, Giunti, Firenze 2001, pp. 128.
- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003, pp. 352.
- Giuliana Sgrena (a cura di), La schiavitu' del velo. Voci di donne contro l'integralismo islamico, Manifestolibri, Roma 1995, 1999, pp. 128; Eadem, Alla scuola dei taleban, Manifestolibri, Roma 2002, pp. 176; Eadem, Il fronte Iraq, Manifestolibri, Milano 2004, pp. 184; Eadem, Fuoco amico, Feltrinelli, Milano 2005, pp. 160; Eadem, Il prezzo del velo, Feltrineli, Milano 2008, pp. 160.
- Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2002, pp. 208.
- Christa Wolf, Cassandra, Edizioni e/o, Roma 1984, pp. 160; Eadem, Premesse a Cassandra, Edizioni e/o, Roma 1984, pp. 176.
- Maria Zambrano, Chiari del bosco, Feltrinelli, Milano 1991, pp. 184; Eadem, L'agonia dell'Europa, Marsilio, Venezia 1999, 2009, pp. 102; Eadem, Verso un sapere dell'anima, Cortina, Milano 1996, pp. XXIV + 192.
2. INIZIATIVE. IL 31 MAGGIO A VITERBO E IL 2 GIUGNO A VETRALLA SARA' RICORDATO ALFIO PANNEGA E IL SUO IMPEGNO NONVIOLENTO CONTRO IL FASCISMO E LA GUERRA, PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI E PER LA DIFESA DELL'INTERO MONDO VIVENTE. ALLEGHIAMO UN RICORDO DI ALFIO SCRITTO DA PIETRO BENEDETTI
Sabato 31 maggio a Viterbo, nel corso del consueto incontro settimanale dell'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") presso la "Fattoria di Alice" (strada Tuscanese n. 20) sara' ricordato Alfio Pannega: dalle ore 13 alle ore 15 si terra' una riunione per organizzare le prossime iniziative promossa dalle amiche e dagli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita. L'incontro conviviale e di solidarieta' si prolunghera' per l'intera giornata ed e' prevista anche una performance drammaturgica del regista e attore Pietro Benedetti autore del monologo "Allora ero giovane pure io" ad Alfio Pannega dedicato.
*
Lunedi' 2 giugno a Vetralla per iniziativa dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) dinanzi all'ingresso della Villa comunale dalle ore 17 alle ore 20, nell'ambito di un'iniziativa per il si' ai referendum dell'8-9 giugno, vi sara' una performance drammaturgica di Pietro Benedetti che rievochera' ed interpretera' ancora una volta la figura di Alfio Pannega.
*
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm
*
Riportiamo in calce un ricordo di Alfio Pannega scritto da Pietro Benedetti.
*
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 30 maggio 2025
* * *
Pietro Benedetti ricorda Alfio Pannega
Il ricordo di persone care, genitori, amici, è una bella e giusta cosa, e se questi ti hanno aiutato negli anni delle scelte di Vita, il ricordo diventa profonda emozione e ti dona sicurezza in quello che fai. Alfio Pannega e' per me una di queste persone.
Alfio l'ho conosciuto all'età di 15 anni, nel 1971: ero ospite del seminario della Quercia come terremotato dopo il sisma di Tuscania, ed avendo litigato con mio padre rimanevo anche nei giorni festivi. Un sabato mi incontrò il rettore, don Dante Bernini, straordinario uomo di pace, e mi chiese come mai non ero andato a casa; gli spiegai, lui si accertò che i miei erano al corrente, e mi disse: "Puoi restare, ma noi la domenica ci diamo da fare", gli risposi che ero contento di poter collaborare, lui mi sorrise e mi disse di trovarmi in portineria alle 6 del mattino.
Andai volentieri e trovai don Dante che caricava un'automobile con tanta roba da mangiare, pasta, pane, scatolame e altre cose di prima necessità.
Partimmo alla volta di Monte Jugo dove fece una messa in una chiesetta: c'erano persone importanti, anche la preside del mio istituto, la professoressa Rizzacasa Bestoso. Finita la messa don Dante salutò velocemente i presenti e mi disse: "andiamo Pietro, ci aspettano i poveri".
Fu un'esperienza meravigliosa entrare in tante case povere, sovrappopolate, dove potrei conoscere la povertà.
Alla fine arrivammo davanti ad una grotta: fuori c'erano un ventina di cani; mi disse: "Questa è la casa di Alfio Pannega e di sua mamma Caterina"; scaricato quello che era rimasto, don Dante chiamò Alfio, lo abbracciò, me lo presentò, e poi gli disse: "Raccontami qualcosa di bello".
Alfio incominciò a parlare, un fiume di parole e racconti, mi sembrò quasi che lui fosse il rettore e don Dante Alfio. Mi rimase impresso il fatto che salutando don Dante gli disse che avrebbe cercato di mettere in pratica i suoi consigli, poi lo abbracciò, lui ringraziò e partimmo.
Don Dante in macchina mi disse che avevo conosciuto un poeta, poi disse: "L'uomo ha perduto l'umanità, anche noi, anche io, il nostro intento deve essere di cercarla, proprio come fa Alfio Pannega, raccogliendo il cartone e pensando con amore ai suoi cani prima che a se stesso".
Don Dante fu per me un punto di riferimento, ma non dimenticai Alfio.
Lo andavo a trovare coi compagni del collettivo. Lo incontravamo in una osteria che era in via Macel Gattesco da cui, avendo due entrate, potevamo scappare a un controllo dei nostri genitori. Alfio ci raccontava delle sue peripezie per campare, di come si faceva il vino, di come i contadini se la cavavano; mi sembrava mio nonno che aveva innata la capacità di narrare.
Poi lo cercai ancora, quando ero un giovane dirigente della CGIL; insieme ci davamo da fare alle Feste dell'Unità, lavorava sodo ma non voleva essere pagato perché quello era il suo contributo e siccome la festa si svolgeva la seconda metà di settembre, per il giorno del suo compleanno faceva arrivare una torta grandissima da Casantini, con sopra scritto il suo nome con al centro una grande falce e martello e sotto la sua età. La offriva ai compagni con i quali condivideva la sua felicità.
Molte altre cose dovrei aggiungere ma almeno un'ultima cosa vorrei ricordare: l'esperienza di ricerca che poi ha portato alla pubblicazione del libro "Allora ero giovane pure io", che mi ha permesso di raccogliere dati ed emozioni, che ho poi riportato nel mio spettacolo con lo stesso titolo. Ogni volta che lo replico cerco di essere lui stesso, con un'immensa gioia.
3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. L'ORA. VOTIAMO "SI'" AI REFERENDUM DELL'8-9 GIUGNO
Per i diritti dei lavoratori.
Per il diritto alla cittadinanza.
Votiamo "si'" ai referendum dell'8-9 giugno.
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Jorge Luis Borges, La mappa segreta. Testi ritrovati (1933-1983), Adelphi, Milano 2025, pp. 288, euro 22.
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Riletture
- Simone de Beauvoir, Pour une morale de l'ambiguite' suivi de Pyrrhus et Cineas, Gallimard, Paris 1944-1947, 2025, pp. 320.
*
Riedizioni
- Hannah Arendt, Antisemitismo e identita' ebraica. Scritti 1941-1945, Edizioni di Comunita', Torino 2002, Einaudi, Torino 2025, pp. XXX + 200, euro 21.
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5582 del 31 maggio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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Numero 5582 del 31 maggio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Alcune proposte di lettura (2015)
2. Il 31 maggio a Viterbo e il 2 giugno a Vetralla sara' ricordato Alfio Pannega e il suo impegno nonviolento contro il fascismo e la guerra, per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa dell'intero mondo vivente. Alleghiamo un ricordo di Alfio scritto da Pietro Benedetti
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. Votiamo "si'" ai referendum dell'8-9 giugno
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. ALCUNE PROPOSTE DI LETTURA (2015)
[Riproponiamo ancora una volta questo estratto da un testo del gennaio 2015]
I. Venti letture per una cultura della pace (2003)
[Riproponiamo ancora una volta la seguente proposta di un percorso di lettura originariamente apparsa sulla "Rivista del volontariato" n. 12, dicembre 2003]
Ovviamente non c'e' la biblioteca ideale della pace e della nonviolenza, non ci sono ne' i dieci ne' i cento libri che occorre aver letto. Perche' ogni persona puo' accostarsi all'impegno di pace e alla scelta della nonviolenza (ed e' opinione di chi scrive queste righe che senza la scelta della nonviolenza l'impegno di pace resti inadeguato, subalterno ed ambiguo) a partire dal suo vissuto, dalle sue esperienze e riflessioni, dalle letture che incontra, dal colloquio corale di cui si trova ad esser parte.
E cosi' vi e' chi ha fatto la scelta della nonviolenza perche' ha letto Tolstoj e chi l'ha fatta perche' ha letto Dostoevskij; chi e' passato attraverso Voltaire e Zola, e chi per Erasmo e Thomas More, chi leggendo Leopardi e Kafka, e chi i Vangeli e la Bhagavad Gita, o i tragici greci, o Shakespeare e Cervantes, o Kant, o Martin Buber, o Norberto Bobbio.
Qui di seguito si indicano alcune autrici ed alcuni autori, e talvolta dei singoli libri, che a chi scrive queste righe dicono cose toccanti ed ortative in tal senso. Ma certo tanti altri libri e persone citar si potrebbero.
1. Di Simone Weil tutto quello che ha scritto, ma particolarmente i Quaderni, in quattro volumi presso Adelphi (e la sua bella biografia scritta da Simone Petrement, sempre presso Adelphi).
2. Anche di Primo Levi va letto tutto (adesso vi e' per fortuna un'edizione complessiva delle opere in due volumi presso Einaudi) ma prima di ogni altra cosa direi I sommersi e i salvati, l'ultima testimonianza di una Resistenza che ancora ci chiama alla lotta in difesa e a inveramento della dignita' umana.
3. Mohandas Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, edito da Einaudi, e' la migliore silloge in un solo volume, a cura di Giuliano Pontara, che vi ha premesso un saggio introduttivo importante quanto e forse piu' della stessa antologia, poiche' costituisce la migliore sintesi del pensiero gandhiano disponibile in Italia.
4. Virginia Woolf, Le tre ghinee, Feltrinelli (ma anche presso altri editori); un libro fondamentale, chi non lo ha letto ancora non sa qualcosa di decisivo.
5. Anche di Hannah Arendt si dovrebbe leggere tutto, ma almeno Le origini del totalitarismo (Comunita'), La banalita' del male (Feltrinelli), Vita activa (Bompiani), La vita della mente (Il Mulino); e la sua biografia scritta da Elisabeth Young-Bruehl (Bollati Boringhieri).
6. E tutto bisognerebbe leggere anche di Franco Basaglia e di Franca Ongaro Basaglia; ma del primo almeno i due volumi degli Scritti (Einaudi), e della seconda, oltre i testi a quattro mani nella raccolta teste' citata, anche almeno Salute/malattia (Einaudi) e Una voce (Il Saggiatore).
7. Tutto va letto di Vandana Shiva, ma almeno Terra madre (Utet).
8. Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi.
9. Di Danilo Dolci almeno alcuni libri che raccolgono - scelti dall'autore - vari interventi, come Esperienze e riflessioni (Laterza), e parte cospicua dell'opera poetica, come Creatura di creature (successive edizioni presso vari editori); e Dal trasmettere al comunicare (Sonda).
10. Rosa Luxemburg e' figura imprescindibile; due buone antologie sono Scritti scelti (Einaudi), e Scritti politici (Editori Riuniti); per un'introduzione: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg (Mondadori).
11. Di Rigoberta Menchu' va letto il notissimo libro-intervista a cura di Elisabeth Burgos, Mi chiamo Rigoberta Menchu' (Giunti).
12. Anche di Assia Djebar tutto va letto, e per un primo incontro La donna senza sepoltura, Il Saggiatore.
13. Di Nelson Mandela va letta la bella autobiografia Lungo cammino verso la liberta' (Feltrinelli).
14. Tutto di Guenther Anders, ma almeno L'uomo e' antiquato (Il Saggiatore, Bollati Boringhieri), Noi figli di Eichmann (Giuntina), Essere o non essere (Einaudi), il carteggio con Claude Eatherly, Il pilota di Hiroshima (Einaudi, Linea d'ombra).
15. Hans Jonas, almeno Il principio responsabilita', Einaudi.
16. Anche di Ernesto Balducci occorrerebbe leggere tutto, ma almeno l'antologia curata insieme a Lodovico Grassi, La pace. Realismo di un'utopia (Principato), che costituisce un'ottima introduzione al pensiero di pace dal Rinascimento al XX secolo.
17. Gene Sharp, Politica dell'azione nonviolenta, tre volumi, Edizioni Gruppo Abele.
18. Di Lev Tolstoj almeno La confessione (SE), Il regno di Dio e' in voi (Publiprint-Manca), La vera vita (Manca).
19. Di Aldo Capitini almeno gli Scritti sulla nonviolenza (Protagon), e gli Scritti filosofici e religiosi (Fondazione centro studi Aldo Capitini).
20. Infine segnaliamo tutti i lavori del Centro nuovo modello di sviluppo (di Vecchiano, Pisa) che e' una delle eredita' feconde dell'esperienza della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani; sono editi perlopiu' dalla Emi.
*
II. Cento letture per un accostamento alla pace (2005)
[Riproponiamo ancora una volta la seguente bibliografia originariamente apparsa in Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, Oltre la guerra. Annuario geopolitico della pace 2005, Altreconomia - Terre di Mezzo, Milano 2005]
Premessa
Una bibliografia del genere e' possibile solo come esercizio di ironia o testimonianza di disperazione. Ho privilegiato testi leggibili e facilmente reperibili, ho rinunciato a molti amori e molte ovvieta' (altre sono restate, chiedo venia), ho diviso in cinque blocchi di venti libri, solitamente segnalando una sola opera per autore o autrice, con qualche inevitabile eccezione. Lacune, ingenuita' ed astuzie di questa proposta credo siano cosi' evidenti che non mette conto parlarne.
Vale forse la pena di aggiungere questo: che e' opinione di chi scrive queste righe che non si dia ormai piu' possibilita' di impegno per la pace se non si fa la scelta della nonviolenza.
1. Radici
- Aristofane, Lisistrata
- Epicuro
- Eraclito
- Eschilo, tutte le tragedie
- Euripide, tutte le tragedie
- Giobbe
- Giona
- Iliade
- Inni omerici
- Lisia, Contro Eratostene
- Lucrezio
- Odissea
- Platone, Apologia di Socrate; Critone
- Qohelet
- Saffo
- Sofocle, tutte le tragedie
- Stoici antichi, Tutti i frammenti
- Tao Te Ching
- Tucidide
- i Vangeli
2. Passato remoto
- Martin Buber, I racconti dei Chassidim
- Pedro Calderon de la Barca, La vita e' sogno
- Miguel de Cervantes, Don Chisciotte
- Denis Diderot, Il nipote di Rameau
- Fedor Dostoevskij, tutti i romanzi; Ricordi della casa dei morti
- Ludwig Feuerbach, Principi della filosofia dell'avvenire; L'essenza del cristianesimo; L'essenza della religione
- Fonti francescane
- Eduardo Galeano, Memoria del fuoco
- Victor Hugo, I miserabili
- Karl Kraus, Gli ultimi giorni dell'umanita'
- Bartolome' de Las Casas, Brevissima relazione della distruzione delle Indie
- Lazarillo de Tormes
- Lope de Vega, Fuenteovejuna
- Lu Hsun, tutti i racconti
- Herman Melville, Moby Dick; Benito Cereno
- Moliere, Tartufo
- Thomas More, Utopia
- Blaise Pascal, Lettere provinciali
- William Shakespeare, Riccardo III; Amleto; Otello; Re Lear; Macbeth
- Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde
3. Passato prossimo
- Jose' Maria Arguedas, La volpe di sopra e la volpe di sotto
- Bertolt Brecht, L'eccezione e la regola; Poesie di Svendborg
- Albert Camus, La peste; L'uomo in rivolta
- Elias Canetti, Massa e potere
- Hans Magnus Enzensberger, La breve estate dell'anarchia
- Frantz Fanon, I dannati della terra
- Anne Frank, Diario
- Erving Goffman, Asylums
- Bianca Guidetti Serra, Compagne
- Robert Jungk, Gli apprendisti stregoni
- Stanislaw Lem, Solaris
- Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea
- Primo Levi, Se questo e' un uomo; I sommersi e i salvati
- George Orwell, Omaggio alla Catalogna; 1984
- Nuto Revelli, tutte le opere
- Jean-Paul Sartre, Le mani sporche
- Mary Shelley, Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno
- Ignazio Silone, Fontamara
- Aleksandr Solzenicyn, Arcipelago Gulag
- Vercors, Il silenzio del mare
4. Presente anteriore
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato; Essere o non essere; Noi figli di Eichmann
- Ernesto Balducci, L'uomo planetario; La terra del tramonto
- Franco Basaglia, Scritti
- Ernesto De Martino, La fine del mondo
- Erich Fromm, Anatomia della distruttivita' umana
- Umberto Galimberti, Psiche e techne
- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza
- Luce Irigaray, Speculum
- Hans Jonas, Il principio responsabilita'
- Franz Kafka, tutte le opere
- Krisztof Kieslowski, Krisztof Piesiewicz, Decalogo
- Emmanuel Levinas, Totalita' e infinito
- Rosa Luxemburg, Scritti scelti; Scritti politici
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta'
- Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese
- Gianni Rodari, Grammatica della fantasia
- Umberto Santino, Storia del movimento antimafia
- Renate Siebert, Le donne, la mafia; La mafia, la morte e il ricordo
- George Steiner, Le Antigoni
- Tzvetan Todorov, La conquista dell'America; Di fronte all'estremo; Memoria del male, tentazione del bene
5. I compiti dell'ora
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo; La banalita' del male; Vita activa
- Simone de Beauvoir, Il secondo sesso; l'opera memorialistica
- Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler; Milena, l'amica di Kafka
- Cultura escrita y educacion. Conversaciones con Emilia Ferreiro
- Emily Dickinson, Poesie
- Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti; Lontano da Medina; La donna senza sepoltura
- Germaine Greer, L'eunuco femmina; La donna intera
- Etty Hillesum, Diario; Lettere
- Ursula K. Le Guin, La mano sinistra delle tenebre; I reietti dell'altro pianeta
- Rigoberta Menchu' (con Elisabeth Burgos), Mi chiamo Rigoberta Menchu'
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia
- Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia; Una voce
- Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo
- Adrienne Rich, Nato di donna
- Marthe Robert, L'antico e il nuovo
- Vandana Shiva, tutte le opere
- Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte; (a cura di), Psicoanalisi al femminile; Volere un figlio
- Simone Weil, Quaderni
- Christa Wolf, Cassandra; Medea. Voci
- Virginia Woolf, Una stanza tutta per se'; Le tre ghinee
*
III. Una minima bibliografia sul pensiero filosofico delle donne nel XX secolo
1. Sette testi panoramici e introduttivi
- Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe, Paravia, Torino 1999, Bruno Mondadori, Milano 2002, 2009, pp. VI + 266.
- Giancarla Codrignani, Ecuba e le altre. Le donne, il genere, la guerra, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1994, pp. 256.
- Pieranna Garavaso, Nicla Vassallo, Filosofia delle donne, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. VIII + 170.
- Monica Lanfranco, Maria G. Di Rienzo (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003, pp. 290.
- Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne, Quaderni Satyagraha - Libreria Editrice Fiorentina, Pisa-Firenze 2006, pp. 288.
- Wanda Tommasi, I filosofi e le donne, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272.
- Chiara Zamboni, La filosofia donna, Demetra, Colognola ai colli (Verona) 1997, pp. 160.
2. Sette testi classici
- Hannah Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano 1964, 1994, pp. XXXIV + 286.
- Simone de Beauvoir, Le deuxieme sexe, Gallimard, Paris 1949, 1976, 1989, 2 voll. per complessive pp. 416 + 672.
- Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti, Giunti, Firenze 1988, 2000, pp. 192; Eadem, La donna senza sepoltura, Il Saggiatore, Milano 2002, pp. 192.
- Luce Irigaray, Speculum. L'altra donna, Feltrinelli, Milano 1975, 1989, pp. 352.
- Rosa Luxemburg, Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976, pp. 708; Eadem, Scritti scelti, Edizioni Avanti!, 1963, Einaudi, Torino 1975, 1976, pp. CVIII + 760.
- Simone Weil, La condizione operaia, Edizioni di Comunita', Milano 1952, Mondadori, Milano 1990, pp. 318; Eadem, Quaderni, Adelphi, Milano 1982-1993, quattro volumi per complessive pp. 1846.
- Virginia Woolf, Le tre ghinee, La Tartaruga, Milano 1975, Feltrinelli, Milano 1987, pp. 256.
3. Sette strumenti di lavoro
- Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2007, Il sole 24 ore, Milano 2010, pp. XII + 476; Eadem, Stupro. Storia della violenza sessuale dal 1860 a oggi, Laterza, Roma-Bari 2009, 2011, pp. VI + 602.
- Anna Bravo, A colpi di cuore. Storie del sessantotto, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. IV + 322; Eadem, La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Laterza, Roma-Bari 2013, pp. VI + 246.
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia. La paura della modernita', Giunti, Firenze 2002, pp. 222; Eadem, La terrazza proibita. Vita nell'harem, Giunti, Firenze 1996, 2001, pp. 236; Eadem, L'harem e l'Occidente, Giunti, Firenze 2000, pp. 192.
- Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo, La Tartaruga, Milano 1998, 2003, pp. 250.
- Adrienne Rich, Nato di donna, Garzanti, Milano 1977, 1996, 2000, pp. 422.
- Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione, Einaudi, Torino 1976, 1977, pp. VIII + 336; Eadem, Esclusa dalla storia, Editori Riuniti, Roma 1977, pp. 272.
- Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte. Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990, 1996, pp. VI + 282.
4. Sette testimonianze
- Bianca Guidetti Serra, Compagne, Einaudi, Torino 1977, 2 volumi, pp. XX + 662.
- Etty Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1985, 1996, pp. 268; Eadem, Lettere 1942-1943, Adelphi, Milano 1990, 2001, pp. 158.
- Franca Ongaro Basaglia, Una voce. Riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982, pp. X + 150; Eadem, Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982, pp. VI + 290.
- Elisabeth Burgos (a cura di), Mi chiamo Rigoberta Menchu', Giunti, Firenze 1987, pp. XXIV + 304.
- Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli, Milano 1973, 1982, pp. 200.
- Giuliana Morandini, ... E allora mi hanno rinchiusa, Bompiani, Milano 1977, 1985, pp. XVIII + 242.
- Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le madri di Plaza de Mayo, Bompiani, Milano 2005, pp. 432.
5. Un'opera di riferimento
- Georges Duby, Michelle Perrot (a cura di), Storia delle donne in Occidente, Laterza, Roma-Bari, 1990-1992, 1994-1996, 5 voll. (vol. I. L'Antichita', a cura di Pauline Schmitt Pantel, pp. XVIII + 606; vol. II. Il Medioevo, a cura di Christiane Klapisch-Zuber, pp. VIII + 600; vol. III. Dal Rinascimento all'eta' moderna, a cura di Natalie Zemon Davis e Arlette Farge, pp. VI + 568; vol. IV. L'Ottocento, a cura di Genevieve Fraisse e Michelle Perrot, pp. VI + 618; vol. V. Il Novecento, a cura di Françoise Thebaud, pp. VI + 714).
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IV. Una minima bibliografia per l'analisi critica e il contrasto efficace del razzismo
1. Sette testi panoramici e introduttivi
- Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi. Un vocabolario, Feltrinelli, Milano 1993, pp. 136.
- Alessandro Dal Lago, Non-persone. L'esclusione dei migranti in una societa' globale, Feltrinelli, Milano 1999, pp. 272.
- Albert Memmi, Il razzismo. Paura dell'altro e diritti della differenza, Costa & Nolan, Genova 1989, pp. 174.
- Annamaria Rivera, Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, Deriveapprodi, Roma 2003, pp. 160.
- Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003, pp. 172.
- Pierre-Andre' Taguieff, Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999, pp. VI + 128.
- Michel Wieviorka, Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000, pp. VIII + 152.
2. Sette testi classici
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunita', Milano 1967, 1996, pp. LVI + 712.
- Zygmunt Bauman, Modernita' e olocausto, Il Mulino, Bologna 1992, 1999, pp. 284.
- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986, pp. VI + 170.
- Claude Levi-Strauss, Razza e storia. Razza e cultura, Einaudi, Torino 2002, pp. XVIII + 118.
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta'. Autobiografia, Feltrinelli, Milano 1995, pp. 606.
- George L. Mosse, Il razzismo in Europa. Dalle origini all'Olocausto, Laterza, Roma-Bari 1985, Mondadori, Milano 1992, 1993.
- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001, pp. 406.
3. Sette strumenti di lavoro
- Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia, Bompiani, Milano 1998, 1999, pp. 96.
- Marcella Delle Donne, Convivenza civile e xenofobia, Feltrinelli, Milano 2000, pp. 156.
- Teun van Dijk, Il discorso razzista, Rubbettino, Soveria Mannelli 1994, pp. 102.
- Julia Kristeva, Etrangers a' nous-memes, Fayard, Paris 1988, Gallimard, Paris 1991, pp. 314.
- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001.
- Edward W. Said, Orientalismo, Bollati Boringhieri, Torino 1991, Feltrinelli, Milano 1999, Gruppo editoriale L'Espresso, Roma 2007, pp. VIII + 448.
- Vandana Shiva, Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta di Sopravvivere allo sviluppo, Isedi, Torino 1990), pp. VI + 232; Il bene comune della terra, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 216.
4. Sette testimonianze
- Tahar Ben Jelloun, L'estrema solitudine, Milvia, Torino 1988, Bompiani, Milano 1999, pp. 224.
- Angela Davis, Autobiografia di una rivoluzionaria, Garzanti, Milano 1975, pp. 416.
- Frantz Fanon, Il negro e l'altro, Il Saggiatore, Milano 1965, 1972, pp. 288; Idem, I dannati della terra, Einaudi, Torino 1962, 1976, pp. XXX + 250.
- Fabrizio Gatti, Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, Rcs, Milano 2007, 2009, pp. 500.
- Antonello Mangano, Gli africani salveranno l'Italia, Rcs, Milano 2010, pp. 176.
- Marco Rovelli, Lager italiani, Rcs, Milano 2006, pp. 288.
- Gian Antonio Stella, L'orda, Rcs, Milano 2002, 2003, R. L. Libri, Milano 2005, pp. 320.
5. Un'opera di riferimento
- Centro studi e ricerche Idos (a cura di), Dossier statistico immigrazione, Roma; rapporto annuale che da molti anni e' uno strumento fondamentale, cfr. anche il sito www.dossierimmigrazione.it
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V. Sette piu' sette testi integrativi
- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007, pp. 174.
- Shulamith Firestone, La dialettica dei sessi, Guaraldi, Firenze-Rimini 1971, 1976, pp. 250.
- bell hooks, Elogio del margine, Feltrinelli, Milano 1998, pp. 160.
- Lea Melandri, Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri, Torino 2001, pp. 192; Eadem, Amore e violenza. Il fattore molesto della civilta', Bollati Boringhieri, Torino 2011, pp. 166.
- Azar Nafisi, Leggere Lolita a Teheran, Adelphi, Milano 2004, 2009, pp. 384.
- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene, Il Mulino, Bologna 1996, 2004, 2011, pp. VI + 832; Eadem, Diventare persone, Il Mulino, Bologna 2001, 2011, pp. 362.
- Sylvia Plath, Diari, Adelphi, Milano 1998, 2004, pp. 438.; Eadem, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 2013, pp. LXIV + 886.
- Elena Pulcini, La cura del mondo. Paura e responsabilita' nell'età globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, pp. 298.
- Nawal al Sa'dawi, Firdaus storia di una donna egiziana, Giunti, Firenze 2001, pp. 128.
- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003, pp. 352.
- Giuliana Sgrena (a cura di), La schiavitu' del velo. Voci di donne contro l'integralismo islamico, Manifestolibri, Roma 1995, 1999, pp. 128; Eadem, Alla scuola dei taleban, Manifestolibri, Roma 2002, pp. 176; Eadem, Il fronte Iraq, Manifestolibri, Milano 2004, pp. 184; Eadem, Fuoco amico, Feltrinelli, Milano 2005, pp. 160; Eadem, Il prezzo del velo, Feltrineli, Milano 2008, pp. 160.
- Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2002, pp. 208.
- Christa Wolf, Cassandra, Edizioni e/o, Roma 1984, pp. 160; Eadem, Premesse a Cassandra, Edizioni e/o, Roma 1984, pp. 176.
- Maria Zambrano, Chiari del bosco, Feltrinelli, Milano 1991, pp. 184; Eadem, L'agonia dell'Europa, Marsilio, Venezia 1999, 2009, pp. 102; Eadem, Verso un sapere dell'anima, Cortina, Milano 1996, pp. XXIV + 192.
2. INIZIATIVE. IL 31 MAGGIO A VITERBO E IL 2 GIUGNO A VETRALLA SARA' RICORDATO ALFIO PANNEGA E IL SUO IMPEGNO NONVIOLENTO CONTRO IL FASCISMO E LA GUERRA, PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI E PER LA DIFESA DELL'INTERO MONDO VIVENTE. ALLEGHIAMO UN RICORDO DI ALFIO SCRITTO DA PIETRO BENEDETTI
Sabato 31 maggio a Viterbo, nel corso del consueto incontro settimanale dell'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") presso la "Fattoria di Alice" (strada Tuscanese n. 20) sara' ricordato Alfio Pannega: dalle ore 13 alle ore 15 si terra' una riunione per organizzare le prossime iniziative promossa dalle amiche e dagli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita. L'incontro conviviale e di solidarieta' si prolunghera' per l'intera giornata ed e' prevista anche una performance drammaturgica del regista e attore Pietro Benedetti autore del monologo "Allora ero giovane pure io" ad Alfio Pannega dedicato.
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Lunedi' 2 giugno a Vetralla per iniziativa dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) dinanzi all'ingresso della Villa comunale dalle ore 17 alle ore 20, nell'ambito di un'iniziativa per il si' ai referendum dell'8-9 giugno, vi sara' una performance drammaturgica di Pietro Benedetti che rievochera' ed interpretera' ancora una volta la figura di Alfio Pannega.
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Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm
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Riportiamo in calce un ricordo di Alfio Pannega scritto da Pietro Benedetti.
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Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 30 maggio 2025
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Pietro Benedetti ricorda Alfio Pannega
Il ricordo di persone care, genitori, amici, è una bella e giusta cosa, e se questi ti hanno aiutato negli anni delle scelte di Vita, il ricordo diventa profonda emozione e ti dona sicurezza in quello che fai. Alfio Pannega e' per me una di queste persone.
Alfio l'ho conosciuto all'età di 15 anni, nel 1971: ero ospite del seminario della Quercia come terremotato dopo il sisma di Tuscania, ed avendo litigato con mio padre rimanevo anche nei giorni festivi. Un sabato mi incontrò il rettore, don Dante Bernini, straordinario uomo di pace, e mi chiese come mai non ero andato a casa; gli spiegai, lui si accertò che i miei erano al corrente, e mi disse: "Puoi restare, ma noi la domenica ci diamo da fare", gli risposi che ero contento di poter collaborare, lui mi sorrise e mi disse di trovarmi in portineria alle 6 del mattino.
Andai volentieri e trovai don Dante che caricava un'automobile con tanta roba da mangiare, pasta, pane, scatolame e altre cose di prima necessità.
Partimmo alla volta di Monte Jugo dove fece una messa in una chiesetta: c'erano persone importanti, anche la preside del mio istituto, la professoressa Rizzacasa Bestoso. Finita la messa don Dante salutò velocemente i presenti e mi disse: "andiamo Pietro, ci aspettano i poveri".
Fu un'esperienza meravigliosa entrare in tante case povere, sovrappopolate, dove potrei conoscere la povertà.
Alla fine arrivammo davanti ad una grotta: fuori c'erano un ventina di cani; mi disse: "Questa è la casa di Alfio Pannega e di sua mamma Caterina"; scaricato quello che era rimasto, don Dante chiamò Alfio, lo abbracciò, me lo presentò, e poi gli disse: "Raccontami qualcosa di bello".
Alfio incominciò a parlare, un fiume di parole e racconti, mi sembrò quasi che lui fosse il rettore e don Dante Alfio. Mi rimase impresso il fatto che salutando don Dante gli disse che avrebbe cercato di mettere in pratica i suoi consigli, poi lo abbracciò, lui ringraziò e partimmo.
Don Dante in macchina mi disse che avevo conosciuto un poeta, poi disse: "L'uomo ha perduto l'umanità, anche noi, anche io, il nostro intento deve essere di cercarla, proprio come fa Alfio Pannega, raccogliendo il cartone e pensando con amore ai suoi cani prima che a se stesso".
Don Dante fu per me un punto di riferimento, ma non dimenticai Alfio.
Lo andavo a trovare coi compagni del collettivo. Lo incontravamo in una osteria che era in via Macel Gattesco da cui, avendo due entrate, potevamo scappare a un controllo dei nostri genitori. Alfio ci raccontava delle sue peripezie per campare, di come si faceva il vino, di come i contadini se la cavavano; mi sembrava mio nonno che aveva innata la capacità di narrare.
Poi lo cercai ancora, quando ero un giovane dirigente della CGIL; insieme ci davamo da fare alle Feste dell'Unità, lavorava sodo ma non voleva essere pagato perché quello era il suo contributo e siccome la festa si svolgeva la seconda metà di settembre, per il giorno del suo compleanno faceva arrivare una torta grandissima da Casantini, con sopra scritto il suo nome con al centro una grande falce e martello e sotto la sua età. La offriva ai compagni con i quali condivideva la sua felicità.
Molte altre cose dovrei aggiungere ma almeno un'ultima cosa vorrei ricordare: l'esperienza di ricerca che poi ha portato alla pubblicazione del libro "Allora ero giovane pure io", che mi ha permesso di raccogliere dati ed emozioni, che ho poi riportato nel mio spettacolo con lo stesso titolo. Ogni volta che lo replico cerco di essere lui stesso, con un'immensa gioia.
3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. L'ORA. VOTIAMO "SI'" AI REFERENDUM DELL'8-9 GIUGNO
Per i diritti dei lavoratori.
Per il diritto alla cittadinanza.
Votiamo "si'" ai referendum dell'8-9 giugno.
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Jorge Luis Borges, La mappa segreta. Testi ritrovati (1933-1983), Adelphi, Milano 2025, pp. 288, euro 22.
*
Riletture
- Simone de Beauvoir, Pour une morale de l'ambiguite' suivi de Pyrrhus et Cineas, Gallimard, Paris 1944-1947, 2025, pp. 320.
*
Riedizioni
- Hannah Arendt, Antisemitismo e identita' ebraica. Scritti 1941-1945, Edizioni di Comunita', Torino 2002, Einaudi, Torino 2025, pp. XXX + 200, euro 21.
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5582 del 31 maggio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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