[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
[Nonviolenza] Telegrammi. 5551
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5551
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 29 Apr 2025 18:19:33 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5551 del 30 aprile 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. L'anima generosa del popolo di Viterbo. Commemorato presso il cimitero di San Lazzaro il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega. Un breve resoconto
2. Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega: pace, giustizia, liberta', solidarieta'. Un incontro a Viterbo il 29 aprile
3. Una proposta alle organizzazioni sindacali dei lavoratori: il primo maggio a Viterbo si ricordi anche Alfio Pannega, proletario e militante della classe operaia, poeta e antifascista, uomo di pace e amico della nonviolenza
4. Ripetiamo ancora una volta...
5. "Donne in nero" di Alba: Gaza e' un campo di sterminio
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. L'ANIMA GENEROSA DEL POPOLO DI VITERBO. COMMEMORATO PRESSO IL CIMITERO DI SAN LAZZARO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA. UN BREVE RESOCONTO
Domenica 27 aprile 2025, nell'arco dell'intera mattinata, presso il cimitero monumentale San Lazzaro di Viterbo si e' tenuta la commemorazione di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita e tra pochi giorni il quindicesimo anniversario della scomparsa.
La commemorazione si e' articolata in tre fasi e con tre modalita'.
Dapprima sul sagrato della chiesa all'ingresso del cimitero monumentale; poi dinanzi alla tomba di Giovanna Pannega, detta Caterina, la madre di Alfio; infine dinanzi alla tomba di Alfio.
Le tre modalita' sono consistite in primo luogo nelle commosse testimonianze di molte delle persone presenti; in secondo luogo nella lettura di alcuni dei numerosi messaggi inviati da tante amiche e tanti amici di Alfio; in terzo luogo nell'esecuzione drammaturgica di scritti e detti di Alfio.
*
Antonello Ricci ha guidato la celebrazione con la finezza e la profondita' dello studioso e del poeta che gli sono proprie, ricostruendo vicende e contesti con la perizia e l'ermeneutica dello storico della Viterbo popolare e del narratore di comunita', ma anche con la sapienza e l'amorevolezza del testimone che di Alfio condivise narrazioni e confidenze, esperienze e riflessioni.
Enrico Mezzetti, presidente provinciale dell'Anpi, ha riassunto il significato autentico ed appassionato di questo anno di commemorazioni di Alfio Pannega, evocando in guisa di acuto e parenetico riferimento sia la testimonianza eroica dei martiri dell'antifascismo e della Resistenza, sia il rigore logico e morale dei grandi filosofi dell'antichita' che seppero praticare la virtu' e la generosita' senza ombre e senza riserve.
Pietro Benedetti, che da drammaturgo, regista ed attore in questi quindici anni e' stato il principale promotore del ricordo di Alfio con il suo struggente monologo "Allora ero giovane pure io", ha rievocato episodi commoventi ed aggettanti, ricordando anche la grande amicizia che legava Alfio ad un altro luminoso, immenso uomo di pace viterbese: don Dante Bernini, l'illustre vescovo che fu tra le figure di riferimento della chiesa cattolica a livello internazionale nella promozione di pace e solidarieta'.
La dottoressa Antonella Litta dell'"Associazione medici per l'ambiente", una delle personalita' piu' rilevanti dell'impegno scientifico, morale e civile non solo nel viterbese ma a livello nazionale dell'impegno ecologista e per il diritto alla salute, ha richiamato l'attenzione sull'amore di Alfio per tutti gli esseri viventi, sul suo accudire animali e piante, sulla sua attivita' nonviolenta in difesa della biosfera, ricordando decisive esperienze di difesa della natura e del diritto alla salute nell'Alto Lazio, esperienze di cui Alfio fu appassionatamente e lucidamente partecipe.
Sergio e Stefania Insogna e Laura Muccio di "Viterbo con amore" hanno anche dato notizia dell'intitolazione ad Alfio dell'Emporio solidale che si trova in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara alla periferia di Viterbo: l'appuntamento e' per l'8 maggio: la mattina con inizio alle ore 11 presso l'Emporio, e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 nell'adiacente Spazio giovani.
Il sindaco emerito Giovanni Arena con viva nostalgia ed inestinguibile affetto ha rievocato la personale amicizia con Alfio, ricordando anch'egli altresi' la figura di don Dante Bernini, autentico maestro di vita.
Ed ugualmente il sindaco e legislatore emerito Giulio Marini, anch'egli legato da un sentimento di sincera vicinanza, ha ricordato in particolare l'esperienza intensamente condivisa della "lectio magistralis" tenuta da Alfio nella Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune.
L'assessora Katia Scardozzi, che aveva incontrato nei giorni scorsi i promotori della commemorazione, non ha potuto essere presente, ma aveva espresso la sua persuasa vicinanza e il suo sincero sostegno, ed ha raggiunto telefonicamente il presidente dell'Anpi per riaffermare la sua solidarieta' e confermare che sara' partecipe del prossimo incontro commemorativo dell'8 maggio presso l'Emporio solidale e lo Spazio giovani nel quartiere di Santa Barbara, iniziativa per la quale ha annunciato il patrocinio del Comune di Viterbo.
Giancarlo Mazza, storico animatore de "L'altro circolo" ed infaticabile difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha anch'egli ricordato alcuni episodi particolarmente significativi e toccanti.
Cosi' Giorgio Demurtas, figura storica della sinistra viterbese, che ha ricordato con viva commozione i suoi incontri e le sue conversazioni con Alfio.
Paolo Henrici, prestigioso architetto e gia' apprezzatissimo pubblico amministratore, ha ricordato il suo giovanile incontro e la conseguente fervida amicizia anche con Caterina Pannega, la madre di Alfio.
Michela Benedetti ed Olindo Cicchetti, che ambedue sono stati legati ad Alfio da una lunga e tenace amicizia, hanno interpretato alcune poesie di Alfio, ed hanno letto alcuni dei molti messaggi e ricordi pervenuti.
Nel corso della commemorazione infatti sono stati ricordati e letti messaggi scritti di altre amiche ed altri amici di Alfio Pannega impossibilitati ad essere presenti (tra gli altri, messaggi provenienti dall'Olanda e dalla Scozia): tra gli altri Andrea Araceli, Luciano Bernabei, Valentina Bruno dell'associazione "Erinna", il senatore emerito Antonio Capaldi, Giselle Dian, Sergio Giovagnoli, Marco Graziotti, la critica d'arte Arianna Marullo, Antonietta Mele, la consigliera comunale emerita Linda Natalini, Gigi Pacella, Peppe Sini.
Pietro Benedetti ha anche proposto un vivacissimo e commovente saggio della sua empatica interpretazione drammaturgica di Alfio (l'intero monologo "Allora ero giovane pure io" sara' rappresentato tra qualche giorno, lunedi' 5 maggio, per iniziativa del "Lions Club", presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30).
Antonello Ricci ha concluso la commemorazione ricapitolando il significato della testimonianza di Alfio Pannega e il suo appello all'impegno comune per la pace, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, il rispetto e la protezione dell'intero mondo vivente.
*
La memoria di Alfio Pannega e' infatti un bene comune non solo dell'intero popolo di Viterbo, ma dell'umanita' intera.
E nel suo ricordo si prosegua nell'azione nonviolenta contro tutte le violenze, le oppressioni, le distruzioni; si prosegua nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; si prosegua nell'azione nonviolenta per la salvaguardia della biosfera; si prosegua nell'azione nonviolenta per preservare, condividere, tramandare l'intera cultura elaborata dall'umanita'; si prosegua nell'azione nonviolenta per il bene comune dell'umanita' intera.
*
Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi giorni
In conclusione segnaliamo ancora una volta i prossimi incontri commemorativi di Alfio Pannega che si terranno a Viterbo.
Lunedi' 5 maggio per iniziativa del "Lions Club" presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolgera' una rappresentazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti, "Allora ero giovane pure io", ad Alfio Pannega dedicato.
Giovedi' 8 maggio in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo per iniziativa di "Viterbo con amore" e con l'attiva partecipazione di varie associazioni e di varie amiche e vari amici di Alfio si terra' in mattinata con inizio alle ore 11 l'intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale", e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 una successiva commemorazione presso lo "Spazio giovani" adiacente all'emporio; tra le persone partecipanti: Domenico Arruzzolo, Pietro Benedetti, Mauro Galeotti, Sergio Insogna, Antonella Litta, Enrico Mezzetti, Antonello Ricci.
Il 16 maggio per iniziative del "Tavolo per la pace" si svolgera' a Viterbo un convegno nazionale per la pace con la partecipazione di autorevolissime personalita'; nel corso del convegno e' previsto un ricordo di Alfio Pannega a cura di Pietro Benedetti.
2. INCONTRI. NEL RICORDO E ALLA SCUOLA DI ALFIO PANNEGA: PACE, GIUSTIZIA, LIBERTA', SOLIDARIETA'. UN INCONTRO A VITERBO IL 29 APRILE
La mattina di martedi' 29 aprile 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza in ricordo di Alfio Pannega, alla vigilia del 30 aprile, quindicesimo anniversario della scomparsa dell'indimenticabile poeta e costruttore di pace viterbese.
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, due tra i molti amici di Alfio Pannega che con lui hanno condiviso per decenni ragionamenti e lotte, prendendo parte anche all'esperienza del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di cui Alfio fu anima e simbolo.
Quattro in particolare i temi proposti nel corso dell'incontro alla luce della concreta testimonianza di Alfio Pannega: pace, giustizia, liberta', solidarieta'.
*
Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi giorni
Segnaliamo di seguito i prossimi incontri commemorativi a Viterbo di cui abbiamo notizia.
- 5 maggio. Lunedi' 5 maggio per iniziativa del "Lions Club" presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolgera' una rappresentazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti, "Allora ero giovane pure io", ad Alfio Pannega dedicato.
- 8 maggio. Giovedi' 8 maggio in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo per iniziativa di "Viterbo con amore" e con l'attiva partecipazione di varie associazioni e di varie amiche e vari amici di Alfio si terra' in mattinata con inizio alle ore 11 l'intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale", e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 una successiva commemorazione presso lo "Spazio giovani" adiacente all'emporio; tra le persone partecipanti: Domenico Arruzzolo, Pietro Benedetti, Mauro Galeotti, Sergio Insogna, Antonella Litta, Enrico Mezzetti, Antonello Ricci.
- 16 maggio. Il 16 maggio per iniziative del "Tavolo per la pace" si svolgera' a Viterbo un convegno nazionale per la pace con la partecipazione di autorevolissime personalita'; nel corso del convegno e' previsto un ricordo di Alfio Pannega a cura di Pietro Benedetti.
*
Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi mesi nel corso dell'anno
Tra le molte altre iniziative proposte, da realizzare nei prossimi mesi, segnaliamo in particolare le seguenti:
- Rappresentazione, particolarmente nelle scuole, dello spettacolo teatrale "Allora ero giovane pure io", ad Alfio Pannega dedicato.
- Raccolta e catalogazione della documentazione di e su Alfio Pannega (fotografie, registrazioni audio e video, manoscritti e memorabilia, testimonianze e omaggi) attualmente dispersa tra varie persone, associazioni ed istituzioni per costituire un "Archivio Alfio Pannega" di pubblica consultazione.
- Realizzazione di una mostra multimediale da esporre dapprima a Viterbo e poi anche altrove.
- Realizzazione di un concerto e/o di una festa popolare.
- Realizzazione di una pubblicazione che riprenda, consistentemente ampliandolo ed arricchendolo, il volume di e su Alfio Pannega gia' edito nel 2010.
- Realizzazione di iniziative commemorative nelle scuole, all'universita', nelle biblioteche e nei centri culturali, di aggregazione sociale e d'impegno civile.
- Realizzazione di un sito internet ad Alfio Pannega dedicato, e realizzazione altresi' di pagine web ad Alfio Pannega dedicate nei siti di varie associazioni ed istituzioni che siano interessate e disponibili ad ospitarne la memoria.
- Per il 21 settembre (centenario della nascita) realizzazione di una commemorazione pubblica preferenzialmente a Palazzo dei Priori (nella cui Sala Regia Alfio Pannega su invito del Comune tenne una indimenticabile "lectio magistralis" nel 2010).
- Collocazione di una lapide commemorativa sulla facciata della casa a ridosso di Porta Faul in cui Alfio visse a lungo.
- Intitolazione di un luogo pubblico ad Alfio Pannega (ad esempio in uno spazio ancora privo di denominazione specifica nell'area di Valle Faul).
- Realizzazione di una "Casa-museo Alfio Pannega" (in cui eventualmente potrebbe essere conservato anche l'"Archivio Alfio Pannega"), preferenzialmente nella casa a ridosso di Porta Faul in cui Alfio visse a lungo (o in uno degli altri edifici recentemente recuperati e ristrutturati siti in Valle Faul).
*
Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci e Alfonso Prota): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha sovente con forte empatia rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata fin qui disattesa.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5550, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
*
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
3. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI LAVORATORI: IL PRIMO MAGGIO A VITERBO SI RICORDI ANCHE ALFIO PANNEGA, PROLETARIO E MILITANTE DELLA CLASSE OPERAIA, POETA E ANTIFASCISTA, UOMO DI PACE E AMICO DELLA NONVIOLENZA
Alle segreterie provinciali di Viterbo delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
a tutte le iscritte e tutti gli iscritti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori
Il primo maggio a Viterbo si ricordi Alfio Pannega
Carissime e carissimi,
come sicuramente ricorderete, in questo 2025 ricorre il centenario della nascita di Alfio Pannega, che in questa citta' e' stato testimone coraggioso e luminoso della lotta della classe lavoratrice per la giustizia e la solidarieta', per la dignita' e la liberazione di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'intero mondo vivente, quest'unica casa comune che abbiamo e di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Proletario e militante della classe operaia, poeta e antifascista, uomo di pace e amico della nonviolenza, generoso nel condividere con tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni, Alfio Pannega ci convoca ancora a proseguire la lotta per la liberta', l'eguaglianza, la fraternita' e la sorellanza di tutti gli esseri umani, per il bene comune dell'umanita' intera.
*
E fu proprio un primo maggio di quindici anni fa che si tennero i suoi funerali: il primo maggio del 2010.
Cosi' quest'anno ricorre il centenario della sua nascita, e questo primo maggio ricorre anche il quindicesimo anniversario delle sue esequie. E' quindi propizia l'occasione per ricordarlo proprio questo primo maggio, nella giornata di memoria e di lotta del movimento dei lavoratori.
*
Il discorso che fu tenuto dinanzi al feretro in quel primo maggio del 2010 si concludeva con queste parole:
"Alfio Pannega non e' mai stato riducibile a un'immaginetta pittoresca di una Viterbo che fu coi suoi antichi mestieri e le sue vetuste tradizioni che vanno scomparendo, non e' mai stato un personaggio museale, da mummificare e archiviare; al contrario: fino all'ultimo dei suoi giorni Alfio e' stato un vitale, ardente, consapevolissimo militante del movimento degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani; per la difesa della natura che conosceva intimamente, essere vivente per essere vivente, animale per animale, pianta per pianta; per la liberazione dell'umanita' dallo sfruttamento e dall'oppressione, per l'uscita da questa preistoria verso il regno della liberta'.
Oggi e' il primo maggio, e per il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici, per il movimento delle oppresse e degli oppressi, e' il giorno della memoria e dell'impegno per la liberazione dell'umanita' dalla violenza dello sfruttamento; e vedete come sono strane e imprevedibili le coincidenze della vita: accingendoci proprio in questo giorno a recare l'estremo saluto ad Alfio, l'indomito combattente antifascista e il lavoratore che conosceva per averli sperimentati tutti i piu' faticosi mestieri - di pastore e di contadino, di artigiano e di operaio -, per noi da oggi il primo maggio lo sara' due volte quell'appello alla lotta solidale contro l'ingiustizia: nel ricordo dei martiri di Chicago uccisi nell'Ottocento dalla violenza del potere perche' lottavano per i diritti dei lavoratori, e nel ricordo di Alfio: e' la stessa memoria, e' la stessa lotta.
Molti anni fa, commemorando Duilio Mainella, Sauro Sorbini concluse la sua orazione funebre col canto della Marsigliese, simbolo della lotta dell'umanita' contro la tirannide; vorrei oggi almeno ricordare le parole del refrain di quel canto composto un secolo dopo a rivendicare le ragioni dell'umanita' e della lotta per la sua liberazione proprio mentre la reazione persecutrice dilagava con la caccia all'uomo e le fucilazioni dei comunardi parigini, quel canto che e' l'Internazionale, che da quasi un secolo e mezzo e' il canto di quanti si levano a contrastare ogni oppressione: "Su', lottiam, l'ideale / nostro fine sara' / l'internazionale / futura umanita'".
Ed ora che, con quelle indimenticabili parole di Paolo nella seconda lettera a Timoteo, di Alfio Pannega possiamo dire che ha concluso la sua corsa dopo aver combattuto la buona battaglia senza perdere la tenerezza, ora che Alfio ha compiuto la sua vita che e' stata fino all'ultima ora la vita di un giusto, ora sta a noi che restiamo di essere fedeli a quello che ci ha donato, che ci ha insegnato, e testimoniarlo a nostra volta, con le parole ed ancor piu' con gli atti, continuando la sua lotta, continuando a mettere in pratica i suoi insegnamenti...".
Cosi' fu detto accompagnando il feretro alla sepoltura quindici anni fa.
*
In questo primo maggio 2025 in cui anche qui nella nostra citta' di Viterbo ricordiamo ancora una volta i nostri fratelli e le nostre sorelle che lo sfruttamento e la violenza dei sopraffattori hanno ucciso e continuano a uccidere ogni giorno; in cui argomentiamo ancora una volta le ragioni della nostra lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani; in cui riaffermiamo ancora una volta la volonta' comune di costruire una societa' giusta e solidale in cui da ciascuna persona sia dato a seconda delle sue capacita' ed a ciascuna persona sia dato a seconda dei suoi bisogni; in questo giorno in cui dichiariamo ancora una volta che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che occorre quindi abolire la guerra e tutte le uccisioni; che occorre abolire il razzismo e tutte le persecuzioni; che occorre abolire la schiavitu' e tutte le oppressione; che occorre abolire il maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze; che occorre far cessare la barbarie dello sfruttamento e della distruzione della natura; che occorre inverare l'umanità dell'umanita'; ebbene, noi ricordiamo insieme il nostro amico e compagno Alfio Pannega, la sua testimonianza, il suo insegnamento, e insieme proseguiamo la sua lotta nonviolenta per il bene comune dell'umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi nella lotta comune per il bene comune, la liberazione e la salvezza dell'umanita'.
*
Carissime e carissimi,
buon primo maggio a tutte e tutti; e a tutte e tutti un forte abbraccio dal
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 17 aprile 2025
4. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. L'ORA. "DONNE IN NERO" DI ALBA: GAZA E' UN CAMPO DI STERMINIO
[Riceviamo e diffondiamo]
"Gaza e' un campo di sterminio. I civili sono intrappolati in un ciclo infinito di morte".
Sono parole del Segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres in una Dichiarazione alla stampa del 8 aprile 2025.
Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio.
Siamo complici di tutto questo, perche' il nostro Governo:
- continua a sostenere solo le "ragioni" del governo israeliano, anche di fronte a questa strage infinita;
- non sospende la cooperazione militare con Israele;
- non prende posizione a difesa delle istituzioni internazionali inascoltate e disprezzate da Israele e dagli USA;
- non denuncia l'occupazione illegale dei Territori palestinesi e continua a non voler riconoscere lo Stato di Palestina.
Ci stanno portando in un vicolo cieco totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia.
Chiediamo al Governo italiano e all'Europa di ascoltare il drammatico appello che arriva dalle istituzioni internazionali e da tutte quelle persone che a Gaza, in Cisgiordania e in Israele protestano contro i loro governi, rifiutano la violenza e la vendetta e non ne possono piu' di odio e sofferenza.
*
Il mondo deve agire con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza.
Dichiarazione dei responsabili di diversi uffici delle Nazioni Unite, 7 aprile 2025
"Da oltre un mese, nessun rifornimento commerciale o umanitario e' entrato a Gaza.
Piu' di 2,1 milioni di persone sono intrappolate, bombardate e affamate ancora una volta, mentre, ai valichi di frontiera, scorte di cibo, medicine, carburante e tende si accumulano, e attrezzature vitali restano bloccate.
Oltre 1.000 bambini sono stati uccisi o feriti solo nella prima settimana dopo il crollo del cessate il fuoco, il bilancio settimanale piu' alto di vittime infantili a Gaza nell'ultimo anno.
Solo pochi giorni fa, i 25 panifici sostenuti dal Programma Alimentare Mondiale durante il cessate il fuoco hanno dovuto chiudere per la mancanza di farina e gas da cucina.
Il sistema sanitario, gia' parzialmente funzionante, e' al collasso. Le forniture mediche essenziali e i materiali per il trattamento dei traumi stanno rapidamente finendo, minacciando di vanificare i progressi faticosamente ottenuti per mantenerlo operativo.
L'ultimo cessate il fuoco ci ha permesso di ottenere in 60 giorni cio' che bombe, ostacoli e saccheggi ci avevano impedito di fare in 470 giorni di guerra: far arrivare aiuti salvavita in quasi ogni parte di Gaza.
Sebbene cio' abbia offerto una breve tregua, affermare che ora ci sia abbastanza cibo per sfamare tutti i palestinesi di Gaza e' lontano dalla realta' sul campo: le scorte stanno finendo in modo allarmante.
Stiamo assistendo a atti di guerra a Gaza che mostrano un totale disprezzo per la vita umana.
Nuovi ordini israeliani di evacuazione hanno costretto centinaia di migliaia di palestinesi a fuggire ancora una volta, senza un luogo sicuro dove andare.
Nessuno e' al sicuro. Almeno 408 operatori umanitari, inclusi oltre 280 dell'UNRWA, sono stati uccisi da ottobre 2023.
Con il blocco israeliano su Gaza, ora al secondo mese di intensificazione, facciamo appello ai leader mondiali affinche' agiscano - con fermezza, urgenza e decisione - per garantire il rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario.
Proteggere i civili. Facilitare gli aiuti. Liberare gli ostaggi. Rinnovare il cessate il fuoco".
Tom Fletcher, Sottosegretario Generale per gli Affari Umanitari e Coordinatore per i Soccorsi d'Emergenza OCHA
Catherine Russell, Direttore Esecutivo, UNICEF
Jorge Moreira da Silva, Direttore Esecutivo, UNOPS
Philippe Lazzarini, Commissario Generale, UNRWA
Cindy McCain, Direttore Esecutivo, WFP
Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale, OMS
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- George Orwell, Fascismo e democrazia, Rcs, Milano 2025, pp. 96, euro 10 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riedizioni
- Marcello Flores, Mimmo Franzinelli, Storia della Resistenza, Laterza, Roma-Bari 2019, Rcs, Milano 2025, pp. XVI + 688, euro 14,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5551 del 30 aprile 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
Numero 5551 del 30 aprile 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. L'anima generosa del popolo di Viterbo. Commemorato presso il cimitero di San Lazzaro il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega. Un breve resoconto
2. Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega: pace, giustizia, liberta', solidarieta'. Un incontro a Viterbo il 29 aprile
3. Una proposta alle organizzazioni sindacali dei lavoratori: il primo maggio a Viterbo si ricordi anche Alfio Pannega, proletario e militante della classe operaia, poeta e antifascista, uomo di pace e amico della nonviolenza
4. Ripetiamo ancora una volta...
5. "Donne in nero" di Alba: Gaza e' un campo di sterminio
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. L'ANIMA GENEROSA DEL POPOLO DI VITERBO. COMMEMORATO PRESSO IL CIMITERO DI SAN LAZZARO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA. UN BREVE RESOCONTO
Domenica 27 aprile 2025, nell'arco dell'intera mattinata, presso il cimitero monumentale San Lazzaro di Viterbo si e' tenuta la commemorazione di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita e tra pochi giorni il quindicesimo anniversario della scomparsa.
La commemorazione si e' articolata in tre fasi e con tre modalita'.
Dapprima sul sagrato della chiesa all'ingresso del cimitero monumentale; poi dinanzi alla tomba di Giovanna Pannega, detta Caterina, la madre di Alfio; infine dinanzi alla tomba di Alfio.
Le tre modalita' sono consistite in primo luogo nelle commosse testimonianze di molte delle persone presenti; in secondo luogo nella lettura di alcuni dei numerosi messaggi inviati da tante amiche e tanti amici di Alfio; in terzo luogo nell'esecuzione drammaturgica di scritti e detti di Alfio.
*
Antonello Ricci ha guidato la celebrazione con la finezza e la profondita' dello studioso e del poeta che gli sono proprie, ricostruendo vicende e contesti con la perizia e l'ermeneutica dello storico della Viterbo popolare e del narratore di comunita', ma anche con la sapienza e l'amorevolezza del testimone che di Alfio condivise narrazioni e confidenze, esperienze e riflessioni.
Enrico Mezzetti, presidente provinciale dell'Anpi, ha riassunto il significato autentico ed appassionato di questo anno di commemorazioni di Alfio Pannega, evocando in guisa di acuto e parenetico riferimento sia la testimonianza eroica dei martiri dell'antifascismo e della Resistenza, sia il rigore logico e morale dei grandi filosofi dell'antichita' che seppero praticare la virtu' e la generosita' senza ombre e senza riserve.
Pietro Benedetti, che da drammaturgo, regista ed attore in questi quindici anni e' stato il principale promotore del ricordo di Alfio con il suo struggente monologo "Allora ero giovane pure io", ha rievocato episodi commoventi ed aggettanti, ricordando anche la grande amicizia che legava Alfio ad un altro luminoso, immenso uomo di pace viterbese: don Dante Bernini, l'illustre vescovo che fu tra le figure di riferimento della chiesa cattolica a livello internazionale nella promozione di pace e solidarieta'.
La dottoressa Antonella Litta dell'"Associazione medici per l'ambiente", una delle personalita' piu' rilevanti dell'impegno scientifico, morale e civile non solo nel viterbese ma a livello nazionale dell'impegno ecologista e per il diritto alla salute, ha richiamato l'attenzione sull'amore di Alfio per tutti gli esseri viventi, sul suo accudire animali e piante, sulla sua attivita' nonviolenta in difesa della biosfera, ricordando decisive esperienze di difesa della natura e del diritto alla salute nell'Alto Lazio, esperienze di cui Alfio fu appassionatamente e lucidamente partecipe.
Sergio e Stefania Insogna e Laura Muccio di "Viterbo con amore" hanno anche dato notizia dell'intitolazione ad Alfio dell'Emporio solidale che si trova in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara alla periferia di Viterbo: l'appuntamento e' per l'8 maggio: la mattina con inizio alle ore 11 presso l'Emporio, e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 nell'adiacente Spazio giovani.
Il sindaco emerito Giovanni Arena con viva nostalgia ed inestinguibile affetto ha rievocato la personale amicizia con Alfio, ricordando anch'egli altresi' la figura di don Dante Bernini, autentico maestro di vita.
Ed ugualmente il sindaco e legislatore emerito Giulio Marini, anch'egli legato da un sentimento di sincera vicinanza, ha ricordato in particolare l'esperienza intensamente condivisa della "lectio magistralis" tenuta da Alfio nella Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune.
L'assessora Katia Scardozzi, che aveva incontrato nei giorni scorsi i promotori della commemorazione, non ha potuto essere presente, ma aveva espresso la sua persuasa vicinanza e il suo sincero sostegno, ed ha raggiunto telefonicamente il presidente dell'Anpi per riaffermare la sua solidarieta' e confermare che sara' partecipe del prossimo incontro commemorativo dell'8 maggio presso l'Emporio solidale e lo Spazio giovani nel quartiere di Santa Barbara, iniziativa per la quale ha annunciato il patrocinio del Comune di Viterbo.
Giancarlo Mazza, storico animatore de "L'altro circolo" ed infaticabile difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha anch'egli ricordato alcuni episodi particolarmente significativi e toccanti.
Cosi' Giorgio Demurtas, figura storica della sinistra viterbese, che ha ricordato con viva commozione i suoi incontri e le sue conversazioni con Alfio.
Paolo Henrici, prestigioso architetto e gia' apprezzatissimo pubblico amministratore, ha ricordato il suo giovanile incontro e la conseguente fervida amicizia anche con Caterina Pannega, la madre di Alfio.
Michela Benedetti ed Olindo Cicchetti, che ambedue sono stati legati ad Alfio da una lunga e tenace amicizia, hanno interpretato alcune poesie di Alfio, ed hanno letto alcuni dei molti messaggi e ricordi pervenuti.
Nel corso della commemorazione infatti sono stati ricordati e letti messaggi scritti di altre amiche ed altri amici di Alfio Pannega impossibilitati ad essere presenti (tra gli altri, messaggi provenienti dall'Olanda e dalla Scozia): tra gli altri Andrea Araceli, Luciano Bernabei, Valentina Bruno dell'associazione "Erinna", il senatore emerito Antonio Capaldi, Giselle Dian, Sergio Giovagnoli, Marco Graziotti, la critica d'arte Arianna Marullo, Antonietta Mele, la consigliera comunale emerita Linda Natalini, Gigi Pacella, Peppe Sini.
Pietro Benedetti ha anche proposto un vivacissimo e commovente saggio della sua empatica interpretazione drammaturgica di Alfio (l'intero monologo "Allora ero giovane pure io" sara' rappresentato tra qualche giorno, lunedi' 5 maggio, per iniziativa del "Lions Club", presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30).
Antonello Ricci ha concluso la commemorazione ricapitolando il significato della testimonianza di Alfio Pannega e il suo appello all'impegno comune per la pace, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, il rispetto e la protezione dell'intero mondo vivente.
*
La memoria di Alfio Pannega e' infatti un bene comune non solo dell'intero popolo di Viterbo, ma dell'umanita' intera.
E nel suo ricordo si prosegua nell'azione nonviolenta contro tutte le violenze, le oppressioni, le distruzioni; si prosegua nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; si prosegua nell'azione nonviolenta per la salvaguardia della biosfera; si prosegua nell'azione nonviolenta per preservare, condividere, tramandare l'intera cultura elaborata dall'umanita'; si prosegua nell'azione nonviolenta per il bene comune dell'umanita' intera.
*
Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi giorni
In conclusione segnaliamo ancora una volta i prossimi incontri commemorativi di Alfio Pannega che si terranno a Viterbo.
Lunedi' 5 maggio per iniziativa del "Lions Club" presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolgera' una rappresentazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti, "Allora ero giovane pure io", ad Alfio Pannega dedicato.
Giovedi' 8 maggio in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo per iniziativa di "Viterbo con amore" e con l'attiva partecipazione di varie associazioni e di varie amiche e vari amici di Alfio si terra' in mattinata con inizio alle ore 11 l'intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale", e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 una successiva commemorazione presso lo "Spazio giovani" adiacente all'emporio; tra le persone partecipanti: Domenico Arruzzolo, Pietro Benedetti, Mauro Galeotti, Sergio Insogna, Antonella Litta, Enrico Mezzetti, Antonello Ricci.
Il 16 maggio per iniziative del "Tavolo per la pace" si svolgera' a Viterbo un convegno nazionale per la pace con la partecipazione di autorevolissime personalita'; nel corso del convegno e' previsto un ricordo di Alfio Pannega a cura di Pietro Benedetti.
2. INCONTRI. NEL RICORDO E ALLA SCUOLA DI ALFIO PANNEGA: PACE, GIUSTIZIA, LIBERTA', SOLIDARIETA'. UN INCONTRO A VITERBO IL 29 APRILE
La mattina di martedi' 29 aprile 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza in ricordo di Alfio Pannega, alla vigilia del 30 aprile, quindicesimo anniversario della scomparsa dell'indimenticabile poeta e costruttore di pace viterbese.
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, due tra i molti amici di Alfio Pannega che con lui hanno condiviso per decenni ragionamenti e lotte, prendendo parte anche all'esperienza del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di cui Alfio fu anima e simbolo.
Quattro in particolare i temi proposti nel corso dell'incontro alla luce della concreta testimonianza di Alfio Pannega: pace, giustizia, liberta', solidarieta'.
*
Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi giorni
Segnaliamo di seguito i prossimi incontri commemorativi a Viterbo di cui abbiamo notizia.
- 5 maggio. Lunedi' 5 maggio per iniziativa del "Lions Club" presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolgera' una rappresentazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti, "Allora ero giovane pure io", ad Alfio Pannega dedicato.
- 8 maggio. Giovedi' 8 maggio in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo per iniziativa di "Viterbo con amore" e con l'attiva partecipazione di varie associazioni e di varie amiche e vari amici di Alfio si terra' in mattinata con inizio alle ore 11 l'intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale", e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 una successiva commemorazione presso lo "Spazio giovani" adiacente all'emporio; tra le persone partecipanti: Domenico Arruzzolo, Pietro Benedetti, Mauro Galeotti, Sergio Insogna, Antonella Litta, Enrico Mezzetti, Antonello Ricci.
- 16 maggio. Il 16 maggio per iniziative del "Tavolo per la pace" si svolgera' a Viterbo un convegno nazionale per la pace con la partecipazione di autorevolissime personalita'; nel corso del convegno e' previsto un ricordo di Alfio Pannega a cura di Pietro Benedetti.
*
Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi mesi nel corso dell'anno
Tra le molte altre iniziative proposte, da realizzare nei prossimi mesi, segnaliamo in particolare le seguenti:
- Rappresentazione, particolarmente nelle scuole, dello spettacolo teatrale "Allora ero giovane pure io", ad Alfio Pannega dedicato.
- Raccolta e catalogazione della documentazione di e su Alfio Pannega (fotografie, registrazioni audio e video, manoscritti e memorabilia, testimonianze e omaggi) attualmente dispersa tra varie persone, associazioni ed istituzioni per costituire un "Archivio Alfio Pannega" di pubblica consultazione.
- Realizzazione di una mostra multimediale da esporre dapprima a Viterbo e poi anche altrove.
- Realizzazione di un concerto e/o di una festa popolare.
- Realizzazione di una pubblicazione che riprenda, consistentemente ampliandolo ed arricchendolo, il volume di e su Alfio Pannega gia' edito nel 2010.
- Realizzazione di iniziative commemorative nelle scuole, all'universita', nelle biblioteche e nei centri culturali, di aggregazione sociale e d'impegno civile.
- Realizzazione di un sito internet ad Alfio Pannega dedicato, e realizzazione altresi' di pagine web ad Alfio Pannega dedicate nei siti di varie associazioni ed istituzioni che siano interessate e disponibili ad ospitarne la memoria.
- Per il 21 settembre (centenario della nascita) realizzazione di una commemorazione pubblica preferenzialmente a Palazzo dei Priori (nella cui Sala Regia Alfio Pannega su invito del Comune tenne una indimenticabile "lectio magistralis" nel 2010).
- Collocazione di una lapide commemorativa sulla facciata della casa a ridosso di Porta Faul in cui Alfio visse a lungo.
- Intitolazione di un luogo pubblico ad Alfio Pannega (ad esempio in uno spazio ancora privo di denominazione specifica nell'area di Valle Faul).
- Realizzazione di una "Casa-museo Alfio Pannega" (in cui eventualmente potrebbe essere conservato anche l'"Archivio Alfio Pannega"), preferenzialmente nella casa a ridosso di Porta Faul in cui Alfio visse a lungo (o in uno degli altri edifici recentemente recuperati e ristrutturati siti in Valle Faul).
*
Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci e Alfonso Prota): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha sovente con forte empatia rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata fin qui disattesa.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5550, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
*
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
3. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI LAVORATORI: IL PRIMO MAGGIO A VITERBO SI RICORDI ANCHE ALFIO PANNEGA, PROLETARIO E MILITANTE DELLA CLASSE OPERAIA, POETA E ANTIFASCISTA, UOMO DI PACE E AMICO DELLA NONVIOLENZA
Alle segreterie provinciali di Viterbo delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
a tutte le iscritte e tutti gli iscritti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori
Il primo maggio a Viterbo si ricordi Alfio Pannega
Carissime e carissimi,
come sicuramente ricorderete, in questo 2025 ricorre il centenario della nascita di Alfio Pannega, che in questa citta' e' stato testimone coraggioso e luminoso della lotta della classe lavoratrice per la giustizia e la solidarieta', per la dignita' e la liberazione di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'intero mondo vivente, quest'unica casa comune che abbiamo e di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Proletario e militante della classe operaia, poeta e antifascista, uomo di pace e amico della nonviolenza, generoso nel condividere con tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni, Alfio Pannega ci convoca ancora a proseguire la lotta per la liberta', l'eguaglianza, la fraternita' e la sorellanza di tutti gli esseri umani, per il bene comune dell'umanita' intera.
*
E fu proprio un primo maggio di quindici anni fa che si tennero i suoi funerali: il primo maggio del 2010.
Cosi' quest'anno ricorre il centenario della sua nascita, e questo primo maggio ricorre anche il quindicesimo anniversario delle sue esequie. E' quindi propizia l'occasione per ricordarlo proprio questo primo maggio, nella giornata di memoria e di lotta del movimento dei lavoratori.
*
Il discorso che fu tenuto dinanzi al feretro in quel primo maggio del 2010 si concludeva con queste parole:
"Alfio Pannega non e' mai stato riducibile a un'immaginetta pittoresca di una Viterbo che fu coi suoi antichi mestieri e le sue vetuste tradizioni che vanno scomparendo, non e' mai stato un personaggio museale, da mummificare e archiviare; al contrario: fino all'ultimo dei suoi giorni Alfio e' stato un vitale, ardente, consapevolissimo militante del movimento degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani; per la difesa della natura che conosceva intimamente, essere vivente per essere vivente, animale per animale, pianta per pianta; per la liberazione dell'umanita' dallo sfruttamento e dall'oppressione, per l'uscita da questa preistoria verso il regno della liberta'.
Oggi e' il primo maggio, e per il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici, per il movimento delle oppresse e degli oppressi, e' il giorno della memoria e dell'impegno per la liberazione dell'umanita' dalla violenza dello sfruttamento; e vedete come sono strane e imprevedibili le coincidenze della vita: accingendoci proprio in questo giorno a recare l'estremo saluto ad Alfio, l'indomito combattente antifascista e il lavoratore che conosceva per averli sperimentati tutti i piu' faticosi mestieri - di pastore e di contadino, di artigiano e di operaio -, per noi da oggi il primo maggio lo sara' due volte quell'appello alla lotta solidale contro l'ingiustizia: nel ricordo dei martiri di Chicago uccisi nell'Ottocento dalla violenza del potere perche' lottavano per i diritti dei lavoratori, e nel ricordo di Alfio: e' la stessa memoria, e' la stessa lotta.
Molti anni fa, commemorando Duilio Mainella, Sauro Sorbini concluse la sua orazione funebre col canto della Marsigliese, simbolo della lotta dell'umanita' contro la tirannide; vorrei oggi almeno ricordare le parole del refrain di quel canto composto un secolo dopo a rivendicare le ragioni dell'umanita' e della lotta per la sua liberazione proprio mentre la reazione persecutrice dilagava con la caccia all'uomo e le fucilazioni dei comunardi parigini, quel canto che e' l'Internazionale, che da quasi un secolo e mezzo e' il canto di quanti si levano a contrastare ogni oppressione: "Su', lottiam, l'ideale / nostro fine sara' / l'internazionale / futura umanita'".
Ed ora che, con quelle indimenticabili parole di Paolo nella seconda lettera a Timoteo, di Alfio Pannega possiamo dire che ha concluso la sua corsa dopo aver combattuto la buona battaglia senza perdere la tenerezza, ora che Alfio ha compiuto la sua vita che e' stata fino all'ultima ora la vita di un giusto, ora sta a noi che restiamo di essere fedeli a quello che ci ha donato, che ci ha insegnato, e testimoniarlo a nostra volta, con le parole ed ancor piu' con gli atti, continuando la sua lotta, continuando a mettere in pratica i suoi insegnamenti...".
Cosi' fu detto accompagnando il feretro alla sepoltura quindici anni fa.
*
In questo primo maggio 2025 in cui anche qui nella nostra citta' di Viterbo ricordiamo ancora una volta i nostri fratelli e le nostre sorelle che lo sfruttamento e la violenza dei sopraffattori hanno ucciso e continuano a uccidere ogni giorno; in cui argomentiamo ancora una volta le ragioni della nostra lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani; in cui riaffermiamo ancora una volta la volonta' comune di costruire una societa' giusta e solidale in cui da ciascuna persona sia dato a seconda delle sue capacita' ed a ciascuna persona sia dato a seconda dei suoi bisogni; in questo giorno in cui dichiariamo ancora una volta che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che occorre quindi abolire la guerra e tutte le uccisioni; che occorre abolire il razzismo e tutte le persecuzioni; che occorre abolire la schiavitu' e tutte le oppressione; che occorre abolire il maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze; che occorre far cessare la barbarie dello sfruttamento e della distruzione della natura; che occorre inverare l'umanità dell'umanita'; ebbene, noi ricordiamo insieme il nostro amico e compagno Alfio Pannega, la sua testimonianza, il suo insegnamento, e insieme proseguiamo la sua lotta nonviolenta per il bene comune dell'umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi nella lotta comune per il bene comune, la liberazione e la salvezza dell'umanita'.
*
Carissime e carissimi,
buon primo maggio a tutte e tutti; e a tutte e tutti un forte abbraccio dal
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 17 aprile 2025
4. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. L'ORA. "DONNE IN NERO" DI ALBA: GAZA E' UN CAMPO DI STERMINIO
[Riceviamo e diffondiamo]
"Gaza e' un campo di sterminio. I civili sono intrappolati in un ciclo infinito di morte".
Sono parole del Segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres in una Dichiarazione alla stampa del 8 aprile 2025.
Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio.
Siamo complici di tutto questo, perche' il nostro Governo:
- continua a sostenere solo le "ragioni" del governo israeliano, anche di fronte a questa strage infinita;
- non sospende la cooperazione militare con Israele;
- non prende posizione a difesa delle istituzioni internazionali inascoltate e disprezzate da Israele e dagli USA;
- non denuncia l'occupazione illegale dei Territori palestinesi e continua a non voler riconoscere lo Stato di Palestina.
Ci stanno portando in un vicolo cieco totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia.
Chiediamo al Governo italiano e all'Europa di ascoltare il drammatico appello che arriva dalle istituzioni internazionali e da tutte quelle persone che a Gaza, in Cisgiordania e in Israele protestano contro i loro governi, rifiutano la violenza e la vendetta e non ne possono piu' di odio e sofferenza.
*
Il mondo deve agire con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza.
Dichiarazione dei responsabili di diversi uffici delle Nazioni Unite, 7 aprile 2025
"Da oltre un mese, nessun rifornimento commerciale o umanitario e' entrato a Gaza.
Piu' di 2,1 milioni di persone sono intrappolate, bombardate e affamate ancora una volta, mentre, ai valichi di frontiera, scorte di cibo, medicine, carburante e tende si accumulano, e attrezzature vitali restano bloccate.
Oltre 1.000 bambini sono stati uccisi o feriti solo nella prima settimana dopo il crollo del cessate il fuoco, il bilancio settimanale piu' alto di vittime infantili a Gaza nell'ultimo anno.
Solo pochi giorni fa, i 25 panifici sostenuti dal Programma Alimentare Mondiale durante il cessate il fuoco hanno dovuto chiudere per la mancanza di farina e gas da cucina.
Il sistema sanitario, gia' parzialmente funzionante, e' al collasso. Le forniture mediche essenziali e i materiali per il trattamento dei traumi stanno rapidamente finendo, minacciando di vanificare i progressi faticosamente ottenuti per mantenerlo operativo.
L'ultimo cessate il fuoco ci ha permesso di ottenere in 60 giorni cio' che bombe, ostacoli e saccheggi ci avevano impedito di fare in 470 giorni di guerra: far arrivare aiuti salvavita in quasi ogni parte di Gaza.
Sebbene cio' abbia offerto una breve tregua, affermare che ora ci sia abbastanza cibo per sfamare tutti i palestinesi di Gaza e' lontano dalla realta' sul campo: le scorte stanno finendo in modo allarmante.
Stiamo assistendo a atti di guerra a Gaza che mostrano un totale disprezzo per la vita umana.
Nuovi ordini israeliani di evacuazione hanno costretto centinaia di migliaia di palestinesi a fuggire ancora una volta, senza un luogo sicuro dove andare.
Nessuno e' al sicuro. Almeno 408 operatori umanitari, inclusi oltre 280 dell'UNRWA, sono stati uccisi da ottobre 2023.
Con il blocco israeliano su Gaza, ora al secondo mese di intensificazione, facciamo appello ai leader mondiali affinche' agiscano - con fermezza, urgenza e decisione - per garantire il rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario.
Proteggere i civili. Facilitare gli aiuti. Liberare gli ostaggi. Rinnovare il cessate il fuoco".
Tom Fletcher, Sottosegretario Generale per gli Affari Umanitari e Coordinatore per i Soccorsi d'Emergenza OCHA
Catherine Russell, Direttore Esecutivo, UNICEF
Jorge Moreira da Silva, Direttore Esecutivo, UNOPS
Philippe Lazzarini, Commissario Generale, UNRWA
Cindy McCain, Direttore Esecutivo, WFP
Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale, OMS
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- George Orwell, Fascismo e democrazia, Rcs, Milano 2025, pp. 96, euro 10 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riedizioni
- Marcello Flores, Mimmo Franzinelli, Storia della Resistenza, Laterza, Roma-Bari 2019, Rcs, Milano 2025, pp. XVI + 688, euro 14,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5551 del 30 aprile 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
- Prev by Date: [Nonviolenza] Telegrammi. 5550
- Next by Date: [Nonviolenza] Nel quindicesimo anniversario della scomparsa di Alfio Pannega
- Previous by thread: [Nonviolenza] Telegrammi. 5550
- Next by thread: [Nonviolenza] Nel quindicesimo anniversario della scomparsa di Alfio Pannega
- Indice: