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[Nonviolenza] Telegrammi. 5544
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5544
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 22 Apr 2025 18:35:31 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5544 del 23 aprile 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Un essere umano
2. Enrico Peyretti: Papa Francesco, continuare noi
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. Segnalazioni librarie
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'
1. L'ORA. UN ESSERE UMANO
La morte di papa Francesco priva la nonviolenza di una delle sue voci piu' forti e persuasive.
Quest'uomo non ha mai cessato di chiamare a soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano bisognoso di aiuto.
Non ha mai cessato di convocare alla lotta per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Non ha mai cessato di esortare al rispetto per la vita, per l'intera umana famiglia, per l'intero mondo vivente.
Si era posto all'ascolto e alla sequela di quell'antico nostro compagno che nacque in una stalla e fu assassinato dal potere imperiale.
Non sia dimenticata la sua voce, si prosegua la sua lotta nonviolenta per il bene comune dell'umanita'.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
2. MEMORIA. ENRICO PEYRETTI: PAPA FRANCESCO, CONTINUARE NOI
[Riceviamo e diffondiamo]
Nel grande fiume dell'umanita', che scorre su questa terra rotonda, ognuno di noi e' una goccia, spesso smarrita, spaventata, sommersa, oppure scintillante al sole, quando schizza sopra una pietra, o in una cascatella.
A volte una goccia rimane li' qualche tempo in vista a tutte le altre. Sono gli uomini, o le donne, che la storia vede, ammira, oppure teme e detesta, persone che ama o odia: grandi capi, guerrieri, o scienziati, sapienti, benefattori.
Uno di questi e' morto oggi, lunedi' di Pasqua: e' Francesco, papa, vescovo cristiano di Roma. Era malato, ma la notizia ha sorpreso tutti. Era amato dalla gente semplice, ma visto un po' di traverso dai potenti (che ora si inchinano in messaggi convenzionali), perche' affermava che siamo tutti fratelli e sorelle, e non devono esserci maggiori e minori tra noi, e non devono esserci scartati, ne' guerra tra gli stati, ne' armi puntate contro tutti.
Diceva quello che sappiamo tutti, se siamo sinceri, se non abbiamo interessi a dominare e conquistare. Ma la sua voce era piu' vasta delle nostre, e chi ha bisogno di pace e di giustizia, come la terra guastata dalle nostre avidita', tutti questi capivano, e gli erano grati, perche' parlava per tutti: parlava e soffriva, e pregava, e dava speranza e impegno.
Oggi Francesco tace, dorme, certamente si affaccia sul mondo piu' vero dove il Padre attende tutti noi nella pace viva. Lo ringraziamo, e sentiamo di dover continuare noi, ognuno nel suo piccolo, quello che faceva lui.
Ogni tanto, nella nostra umanita', un sole alto si riflette in una goccia di luce che ci consola nella paura, ci da' coraggio, fiducia, speranza.
Siamo il grande fiume dell'umanita', che non sappiamo in quale mare sfocera', ma a volte sentiamo di potere scorrere insieme, sperando nella grande vita che ci porta con se'.
3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Paul Ginsborg, Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi. Societa' e politica 1943-1988, Einaudi, Torino 1989, pp. XIV + 624.
- Paul Ginsborg, L'Italia del tempo presente. Famiglia, societa' civile, Stato 1980-1996, Einaudi, Torino 1989, pp. XVIII + 648.
*
Strumenti di lavoro
- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992, pp. XIV + 1244.
- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, Tea, Milano 1993, pp. XVIII + 774.
5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
6. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5544 del 23 aprile 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
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1. Un essere umano
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3. Ripetiamo ancora una volta...
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5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
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1. L'ORA. UN ESSERE UMANO
La morte di papa Francesco priva la nonviolenza di una delle sue voci piu' forti e persuasive.
Quest'uomo non ha mai cessato di chiamare a soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano bisognoso di aiuto.
Non ha mai cessato di convocare alla lotta per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Non ha mai cessato di esortare al rispetto per la vita, per l'intera umana famiglia, per l'intero mondo vivente.
Si era posto all'ascolto e alla sequela di quell'antico nostro compagno che nacque in una stalla e fu assassinato dal potere imperiale.
Non sia dimenticata la sua voce, si prosegua la sua lotta nonviolenta per il bene comune dell'umanita'.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
2. MEMORIA. ENRICO PEYRETTI: PAPA FRANCESCO, CONTINUARE NOI
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A volte una goccia rimane li' qualche tempo in vista a tutte le altre. Sono gli uomini, o le donne, che la storia vede, ammira, oppure teme e detesta, persone che ama o odia: grandi capi, guerrieri, o scienziati, sapienti, benefattori.
Uno di questi e' morto oggi, lunedi' di Pasqua: e' Francesco, papa, vescovo cristiano di Roma. Era malato, ma la notizia ha sorpreso tutti. Era amato dalla gente semplice, ma visto un po' di traverso dai potenti (che ora si inchinano in messaggi convenzionali), perche' affermava che siamo tutti fratelli e sorelle, e non devono esserci maggiori e minori tra noi, e non devono esserci scartati, ne' guerra tra gli stati, ne' armi puntate contro tutti.
Diceva quello che sappiamo tutti, se siamo sinceri, se non abbiamo interessi a dominare e conquistare. Ma la sua voce era piu' vasta delle nostre, e chi ha bisogno di pace e di giustizia, come la terra guastata dalle nostre avidita', tutti questi capivano, e gli erano grati, perche' parlava per tutti: parlava e soffriva, e pregava, e dava speranza e impegno.
Oggi Francesco tace, dorme, certamente si affaccia sul mondo piu' vero dove il Padre attende tutti noi nella pace viva. Lo ringraziamo, e sentiamo di dover continuare noi, ognuno nel suo piccolo, quello che faceva lui.
Ogni tanto, nella nostra umanita', un sole alto si riflette in una goccia di luce che ci consola nella paura, ci da' coraggio, fiducia, speranza.
Siamo il grande fiume dell'umanita', che non sappiamo in quale mare sfocera', ma a volte sentiamo di potere scorrere insieme, sperando nella grande vita che ci porta con se'.
3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Strumenti di lavoro
- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992, pp. XIV + 1244.
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5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
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