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[Nonviolenza] Telegrammi. 5472
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5472
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sun, 9 Feb 2025 18:51:16 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5472 del 10 febbraio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Armida Marinozzi
2. Tony Roberts
3. Aldo Tortorella
4. Dalla parte di tutte le vittime, contro tutte le uccisioni
5. Movimento Nonviolento: Obiezione alla guerra, scriviamolo su tutti i muri
6. Ripetiamo ancora una volta...
7. L'Associazione "Respirare" di Viterbo invita a contribuire alle spese per il ritorno a casa e per le cure mediche di Leonard Peltier
8. Levi Rickert, Neely Bardwell: This Day in History: Forty-nine Years Ago, Leonard Peltier Arrested in Canada for Allegedly Killing Two FBI Agents
9. One Billion Rising Italia: Appello alla partecipazione a "One Billion Rising" 2025
10. Tre minime descrizioni della nonviolenza e cinque perorazioni per il disarmo
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. LUTTI. ARMIDA MARINOZZI
E' deceduta Armida Marinozzi, nostra indimenticabile compagna di lotte.
Con gratitudine che non si estingue la ricordiamo.
2. LUTTI TONY ROBERTS
E' deceduto Tony Roberts, attore in alcuni film che hanno recato una iridescente felicita' alle nostre vite.
Con gratitudine lo ricordiamo.
3. LUTTI. ALDO TORTORELLA
E' deceduto Aldo Tortorella, partigiano e militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.
4. L'ORA. DALLA PARTE DI TUTTE LE VITTIME, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO: OBIEZIONE ALLA GUERRA, SCRIVIAMOLO SU TUTTI I MURI
[Riceviamo e diffondiamo]
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo: un poster diffuso a livello nazionale.
*
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo:
un poster diffuso a livello nazionale con il simbolo del fucile spezzato e la scritta "Con la nonviolenza: per cessare il fuoco bisogna non sparare, per fermare la guerra bisogna non farla".
Il volantone, inviato a tutti gli iscritti e ai Centri del Movimento Nonviolento, agli abbonati alla rivista Azione nonviolenta e a tutti coloro che ne faranno richiesta, rilancia la Dichiarazione di obiezione di coscienza rivolta a chi rifiuta la chiamata alle armi e contiene tutte le informazioni su quanto realizzato finora a sostegno degli obiettori di coscienza di Russia, Ucraina, Bielorussia, Israele e Palestina, e i prossimi obiettivi che la Campagna vuole raggiungere.
Sono ormai centinaia di migliaia gli obiettori, disertori, renitenti alla leva che nei luoghi di guerra, rifiutano le armi e la divisa, negandosi al reclutamento militare, ripudiando il proprio esercito senza passare a quello avverso. Alcuni affrontano processo e carcere, altri espatriano, altri ancora scappano o si nascondono. Il Movimento Nonviolento ha scelto di stare dalla loro parte, di sostenerli concretamente, di difendere il loro diritto umano alla vita e alla pace, e di chiedere all'Unione Europea e al Governo italiano di riconoscere, per loro e per chi firma la Dichiarazione, lo "status" di obiettori di coscienza.
La Campagna si sviluppa su due direttrici:
- la raccolta fondi per sostenere nelle loro attivita' i movimenti nonviolenti di Russia, Bielorussia, Ucraina, Israele e Palestina, le spese legali per i processi che obiettori e nonviolenti di quei paesi subiscono, per aiutare chi espatria per non farsi arruolare, per gli strumenti di informazione necessari a diffondere la scelta dell'obiezione;
- la diffusione della Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione, il rifiuto della chiamata alle armi e fin da ora della futura mobilitazione militare. La procedura e' semplice: si compila e si sottoscrive la Dichiarazione (per tutti, giovani o adulti, donne e uomini ) rivolta ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio.
Sul sito del Movimento Nonviolento azionenonviolenta.it alla voce Obiezione alla guerra si trovano tutti gli aggiornamenti e la possibilita' di adesione e contribuzione.
Movimento Nonviolento
Settembre 2024
*
Movimento Nonviolento
via Spagna, 8, 37123 Verona
Tel 045 8009803
Cell. 348 2863190
www.nonviolenti.org
www.azionenonviolenta.it
per sostegno e donazioni
Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455
6. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. REPETITA IUVANT. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO INVITA A CONTRIBUIRE ALLE SPESE PER IL RITORNO A CASA E PER LE CURE MEDICHE DI LEONARD PELTIER
Riceviamo e ridiffondiamo l'appello a contribuire alle spese per il ritorno a casa e per le cure mediche di Leonard Peltier.
Invitiamo a diffondere ulteriormente l'appello e ad aderire ad esso collegandosi al sito del "Leonard Peltier Official Support Group": www.freeleonardpeltiernow.org
*
L'APPELLO DEL "LEONARD PELTIER OFFICIAL SUPPORT GROUP": SUPPORT LEONARD PELTIER'S JOURNEY HOME
[Dal sito www.freeleonardpeltiernow.org riprendiamo e diffondiamo. Per le indicazioni pratiche per le donazioni collegarsi al sito]
On January 20, 2025, President Joe Biden granted executive clemency to Leonard Peltier, commuting the remainder of his sentence. After 49 years behind bars, Leonard will finally be going home. He will be released from Coleman Penitentiary on February 18, 2025. Leonard Peltier is an elder, a symbol of resilience, and a beacon of hope for Indigenous communities and human rights advocates worldwide.
Yet, after nearly five decades of incarceration, he faces numerous challenges as he reintegrates into the community. Your support can make a profound difference in his life.
Leonard Peltier has a world of supporters. We can all work together to ensure his independence as a free man.
Donations will go directly to help Leonard with the following: Medical care. Leonard has urgent medical needs, some of which are still to be determined. Living expenses as he transitions to life outside prison. Art supplies to help him continue his passion for painting, which has sustained him throughout his imprisonment. Unforeseen expenses. The world has changed drastically over the past five decades.
This campaign is organized in collaboration with the Leonard Peltier Official Support Group, the only organization authorized by Leonard Peltier to raise funds on his behalf. Please visit www.freeleonardpeltiernow.org to listen to a statement from Leonard himself.
All funds raised will be allocated to Leonard's care and well-being. Let us unite to honor this elder and ensure he receives the support and dignity he deserves after enduring so much.
Every contribution will mark history. Leonard Peltier has sacrificed for all of us. He needs to know that all his supporters are working together to ensure that the deprivation he has suffered for almost five decades is firmly left in the past.
Your generosity will directly affect Leonard's journey home. Please donate today and share this campaign with your friends, family, and networks.
Thank you for standing with Leonard Peltier.
*
Continuiamo a sostenere Leonard Peltier.
Contribuiamo alla raccolta di fondi per il ritorno a casa e le cure mediche necessarie a Leonard Peltier.
Diffondiamo l'informazione e facciamo proseguire la solidarieta'.
*
L'Associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 5 febbraio 2025
L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
* * *
Allegato. Per saperne un po' di piu' su Leonard Peltier
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, per 48 anni prigioniero innocente. Tornera' alla sua casa il 18 febbraio 2025 dopo che il Presidente Biden nell'ultimo giorno del suo mandato, il 20 gennaio 2025, gli ha concesso la commutazione della pena dal doppio ergastolo agli arresti domiciliari. Leonard Peltier non ha mai commesso il delitto per cui fu ingiustamente condannato sulla base di "testimonianze" rivelatesi false e di "prove" rivelatesi altrettanto false; ha ora ottanta anni ed e' gravemente malato.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Ancora nella rete telematica segnaliamo una lettera "ad adiuvandum" alla "United States Parole Commission" del 22 giugno 2024:
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2024/06/msg00055.html
Segnaliamo anche che nei mesi scorsi il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha pubblicato un notiziario telematico quotidiano con la testata "Non muoia in carcere Leonard Peltier" che proponeva iniziative e materiali.
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee", ora ridenominato "Leonard Peltier Official Support Group": www.freeleonardpeltiernow.org
8. DOCUMENTAZIONE. LEVI RICKERT, NEELY BARDWELL: THIS DAY IN HISTORY: FORTY-NINE YEARS AGO, LEONARD PELTIER ARRESTED IN CANADA FOR ALLEGEDLY KILLING TWO FBI AGENTS
[Dal sito di "Native News Online" (https://nativenewsonline.net/) riprendiamo e diffondiamo]
This Day in History - Feb. 6, 1976. Forty-nine years ago today, February 6, 1976, Leonard Peltier (Turtle Mountain Ojibwe) was arrested in western Canada. His arrest was based on a warrant issued by the United States for his alleged involvement in the June 26, 1975, shooting deaths of two FBI agents, Jack Coler and Ronald Williams, on the Pine Ridge Indian Reservation in South Dakota.
On January 19, 2025, President Joe Biden commuted his sentences to home confinement just before exiting office. Peltier will be released on February 18, 2025 from the United States Penitentiary, Coleman, a high-security prison, in Coleman, Fla., where he is serving two consecutive life sentences for the killing of the two FBI agents.
On February 6, 1976, Peltier, an activist and member of the American Indian Movement (AIM), was arrested in Hinton, Alberta, Canada by the Royal Canadian Mounted Police (RCMP). "Since this day of my capture by the Royal Canadian Mounted Police, my life has become one unending blue of jails and prisons... Handcuffs and leg irons and strip searcher - 'spread'm, Tonto' - have become my daily routine," Peltier wrote in "Prison Writings: My Life is a Sun Dance."
At the time, Peltier had fled to Canada following the incident at the Jumping Bull Ranch, where a shootout had occurred between AIM members and FBI agents. The U.S. government sought his extradition, claiming he had played a key role in the deaths of the agents.
Peltier was extradited to the United States on December 18, 1976, after the U.S. government presented affidavits from Myrtle Poor Bear, a Lakota woman who claimed to have been an eyewitness to the killings.
Also, in "Prison Writings: My Life is a Sun Dance," Peltier wrote:
"I had not the slightest idea who this woman was, having never met or even heard of her in my life. She, like me, like each and every one of us, was a pawn in the government's illegal and malicious game."
During Peltier's fight for extradition from Canada, Poor Bear's testimony was enough for the Canadian government to extradite Peltier to the United States to stand trial. However, she later recanted her statements, stating that they had been coerced by the FBI and that she never even met Peltier.
Despite significant controversy surrounding his trial, including allegations of misconduct and withheld evidence, Peltier was convicted of first-degree murder in 1977 and sentenced to two consecutive life terms.
His case has since become a focal point for human rights activists and members of Congress, who argued that he was unjustly convicted and called for his release.
9. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING ITALIA: APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE A "ONE BILLION RISING" 2025
[Dal Coordinamento OBR Italia (per contatti: e-mail: obritalia at gmail.com, sito: www.onebillionrising.org) riceviamo e diffondiamo]
Cara Amica, Caro Amico, Car* Amic*,
anche quest'anno, forse piu' che in ogni altro anno, ti chiediamo di unirti a noi nell'iniziativa mondiale One Billion Rising: Un miliardo di voci contro la violenza sulle donne.
Da un'idea di Eve Ensler a questa straordinaria campagna, nata 11 anni fa negli Stati Uniti, aderiscono 128 Paesi dei cinque Continenti.
E' senza dubbio la piu' grande mobilitazione planetaria contro la violenza sulle donne e sulle bambine. In Italia OBR e' orgogliosa di confermare il patrocinio di Amnesty International Italia, Amref Italia, Differenza Donna Aps e Assist Associazione Nazionale Atlete APS.
L'adesione all'iniziativa non comporta alcun costo o vincolo. Chiede invece un momento di riflessione e confronto vero su questo tema (lettura di testi, reading, convegni, spazi di riflessione ecc.) e la preparazione di un flashmob (sarete voi attivist* a decidere dove) che consiste in un ballo chiamato "Break The Chain". Questa canzone coinvolgente e piena di vitalita' ha parole di liberta' e riscatto da ogni forma di violenza. Di seguito troverai tutte le informazioni che invieremo a tutti, Associazioni, Scuole, aziende, gruppi organizzati e a chiunque voglia con noi fa sentire la propria voce.
La data mondiale e' il 14 febbraio (trasformare il san Valentino "commerciale" in un vero atto d'amore nei confronti delle donne) ma in realta' gli eventi/flashmob si possono organizzare durante tutto il mese di febbraio e il mese di marzo.
In Italia lo scorso anno stati organizzati oltre 80 eventi, grazie ad associazioni, gruppi informali, scuole e aziende.
In questo link puoi trovare una piccola clip di alcune delle immagini dei flashmob organizzati nella scorsa edizione:
https://www.youtube.com/watch?v=d8ARcFBEZKE&t=52s
Siamo convinte che veicolare un messaggio semplice e universale "No alla violenza sulle donne e sulle bambine" sia l'occasione per una riflessione consapevole e preziosa per le generazioni che abiteranno il mondo dopo di noi.
Per ogni ulteriore informazione:
https://www.onebillionrising.org/
https://www.facebook.com/obritalia
https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia?igsh=MXNzYm85dW5ma2toMw==
Di seguito le informazioni pratiche per aderire e le linee guida per la partecipazione.
In attesa di un tuo cortese riscontro, ti saluto con grande affetto e stima.
Coordinamento One Billion Rising Italia
Nicoletta Billi
Luisa Garribba Rizzitelli
Margherita Giuliodori Santicchia
*
ONE BILLION RISING 2025 INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Carissim*,
non solo per i numeri impressionanti della violenza alle donne nel nostro Paese, ma per sentirci ancora e sempre tutte e tutti uniti nella difesa dei diritti delle donne contro ogni estremismo e politica reazionaria sulla liberta' delle donne, ti chiediamo di essere con noi anche quest'anno.
Noi non restiamo indifferenti ai crimini che in ogni parte del mondo le bambine, le ragazze, le donne devono subire. Noi crediamo che la nostra voce non sia inutile e che la mobilitazione di One Billion Rising in 13 anni di impegno abbia contribuito a creare consapevolezza e forza.
In occasione del 25 Novembre 2024, Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha speso parole ferme ed inequivocabili: "Un'azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni piu' giovani, attraverso l'educazione all'eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione". Parole che tracciano una strada di speranza e impegno da parte di tutti.
La societa' civile tutta deve e puo' fare la sua parte, per il presente e per il futuro: per radicare nelle nuove generazioni una cultura di profondo rispetto verso tutte le donne.
One Billion Rising e' una campagna Mondiale fondata nel 2012 dalla scrittrice e attivista americana Eve Ensler con l'obiettivo di fermare la violenza contro le donne. Aderiscono a questa campagna 128 paesi nei cinque continenti, tra cui noi in Italia. Oltre 90 gli eventi che abbiamo visto realizzati nel 2024.
Puoi aderire alla Campagna Mondiale ONE BILLION RISING dando libero sfogo alla tua creativita' oppure seguendo le modalita' che seguono.
1) PRIMA DEL 14 FEBBRAIO 2025
Con l'aiuto di esperte dei centri antiviolenza del vostro territorio, potrete promuovere sensibilizzazione e riflessione e il confronto sul tema della violenza di genere. Incontri, convegni, focus group, lezioni nelle scuole, iniziative nelle gare sportive, attivita' ludico motorie, ma anche di teatro, cinema e reading.
Partendo - a titolo esemplificativo e di suggerimento - da queste domande
Se ad esempio, volete anche proporre il progetto nelle Scuole potreste suggerire queste iniziative:
- Scrivere dei temi o dei racconti brevi
- Realizzare un podcast
- Dare vita ad una mostra fotografica
- Creare un fumetto
- Disegnare dei quadri e raccoglierli in un'esposizione
- Scrivere e realizzare un cortometraggio amatoriale tutti insieme
- Comporre una canzone o un rap
- Realizzare uno spot video di max 30 secondi
- Ideare uno spettacolo teatrale
- Fare un reportage (audio, video o solo testo) documentando esperienze a loro prossime
- Creare una presentazione power point
- Realizzare una serie di interviste per approfondire l'argomento
- Condurre delle ricerche interdisciplinari sul tema coinvolgendo piu' materie
2) 14 FEBBRAIO 2025 (o altra data scelta): FLASH MOB
Il 14 Febbraio 2024 – o in giorni in prossimita' di questa data - insieme ad altre migliaia di persone nel mondo, vi chiediamo di realizzare e documentare il vostro flash mob sulle note della canzone "Break the Chain" della quale la nostra organizzazione internazionale detiene i diritti e che vengono concessi gratuitamente a chi aderisce all'iniziativa. Questa canzone e' una esplosione di energia e forza che unisce uomini e donne, ragazzi e ragazze. Qui il link della canzone e il tutorial per imparare la coreografia:
Video Break The Chain 1 con sottotitoli in italiano
https://www.youtube.com/watch?v=XQgPTA5U86o
Tutorial della coreografia curata da Debbie Allen, lo storico volto di Saranno Famosi:
https://www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA
Chiediamo per questo di:
- organizzare un flashmob ballando la coreografia ufficiale, "Break the Chain" tutti insieme ovunque riteniate sia possibile farlo, coinvolgendo piu' persone possibile, uomini e donne;
- Precedere l'esecuzione della coreografia con brevi letture o testimonianze a tema;
- Documentare e riprendere con i cellulari le attivita' svolte, postarle sui social taggando #OBR #OBRItalia o inviandoci qualche scatto o video amatoriale alla mail obritalia at gmail.com
E' sicuramente gradita, ma non indispensabile, la capacita' di:
- Coinvolgere, la cittadinanza, i genitori, media e ogni soggetto interessato, perche' possa essere divulgato al massimo il significato della vostra iniziativa e partecipazione
- Diffondere sui propri social le informazioni utilizzando gli hashtag dell'iniziativa
Potete se volete produrre magliette o altri gadget da regalare a chi saprete coinvolgere.
OBR Italia promuovera' la vostra iniziativa su tutti i canali social.
Sempre apprezzato e' il patrocinio di Istituzioni che vogliano sostenere le vostre iniziative.
Grazie per l'attenzione preziosa
Coordinamento OBR Italia
Nicoletta Billi 3332432777
Luisa Garribba Rizzitelli 3454767246
Margherita Santicchia 3280199958
Per aderire mandate una mail a obritalia at gmail.com
One Billion Rising Italia - Via Germanico, 171 – 00184 Roma
10. REPETITA IUVANT. TRE MINIME DESCRIZIONI DELLA NONVIOLENZA E CINQUE PERORAZIONI PER IL DISARMO
I. Tre minime descrizioni della nonviolenza
1. La nonviolenza non indossa il frac
La nonviolenza non la trovi al ristorante.
Non la incontri al circolo dei nobili.
Non frequenta la scuola di buone maniere.
E' sempre fuori dall'inquadratura delle telecamere delle televisioni.
La nonviolenza non fa spettacolo.
La nonviolenza non vende consolazioni.
La nonviolenza non guarda la partita.
E' nel conflitto che la nonviolenza agisce.
Dove vi e' chi soffre, li' interviene la nonviolenza.
Dove vi e' ingiustizia, li' interviene la nonviolenza.
Non la trovi nei salotti e nelle aule.
Non la trovi tra chi veste buoni panni.
Non la trovi dove e' lustra l'epidermide e non brontola giammai lo stomaco.
La nonviolenza e' dove c'e' la lotta per far cessare tutte le violenze.
La nonviolenza e' l'umanita' in cammino per abolire ogni sopraffazione.
Non siede nel consiglio di amministrazione.
Non si abbuffa coi signori eccellentissimi.
Non ha l'automobile, non ha gli occhiali da sole, non ha il costume da bagno.
Condivide la sorte delle oppresse e degli oppressi.
Quando vince rinuncia a ogni potere.
Non esiste nella solitudine.
Sempre pensa alla liberta' del prossimo, sempre pensa al riscatto del vinto,
sempre pensa ad abbattere i regimi e di poi a riconciliare gli animi.
Sa che il male e' nella ricchezza, sa che il bene e' la condivisione;
sa che si puo' e si deve liberare ogni persona e quindi questo vuole:
la liberta' di tutte, la giustizia, la misericordia.
La nonviolenza e' l'antibarbarie.
La nonviolenza e' il riconoscimento della dignita' di ogni essere vivente.
La nonviolenza e' questa compassione: sentire insieme, voler essere insieme,
dialogo infinito, colloquio corale, miracolo dell'incontro e della nascita;
l'intera umanita' unita contro il male e la morte;
si', se possiamo dirlo in un soffio e in un sorriso: tutti per uno, uno per tutti.
La nonviolenza e' la lotta che salva.
Ha volto e voce di donna, sa mettere al mondo il mondo,
il suo tocco risana le ferite, i suoi gesti sono limpida acqua, i suoi atti recano luce;
sempre lotta per la verita' ed il bene, usa solo mezzi coerenti
con il fine della verita' e del bene.
Sa che il mondo e' gremito di persone, cosi' fragili, smarrite e sofferenti.
Sa che la sua lotta deve esser la piu' ferma; e deve essere la piu' delicata.
Quando la plebe all'opra china si rialza: li' e' la nonviolenza.
Quando lo schiavo dice adesso basta, li' e' la nonviolenza.
Quando le oppresse e gli oppressi cominciano a lottare
per un'umanita' di persone tutte libere ed eguali in diritti,
li', li' e' la nonviolenza.
Quando ti svegli ed entri nella lotta, la nonviolenza gia' ti viene incontro.
La nonviolenza e' una buona cosa.
E' questa buona cosa che fai tu quando fai la cosa giusta e necessaria.
*
2. Breve litania della nonviolenza
La nonviolenza non e' la luna nel pozzo.
La nonviolenza non e' la pappa nel piatto.
La nonviolenza non e' il galateo del pappagallo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la ciancia dei rassegnati.
La nonviolenza non e' il bignami degli ignoranti.
La nonviolenza non e' il giocattolo degli intellettuali.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il cappotto di Gogol.
La nonviolenza non e' il cavallo a dondolo dei generali falliti.
La nonviolenza non e' la Danimarca senza il marcio.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' l'ascensore senza bottoni.
La nonviolenza non e' il colpo di carambola.
La nonviolenza non e' l'applauso alla fine dell'atto terzo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il museo dell'esotismo.
La nonviolenza non e' il salotto dei perdigiorno.
La nonviolenza non e' il barbiere di Siviglia.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la spiritosaggine degli impotenti.
La nonviolenza non e' la sala dei professori.
La nonviolenza non e' il capello senza diavoli.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il ricettario di Mamma Oca.
La nonviolenza non e' l'albero senza serpente.
La nonviolenza non e' il piagnisteo di chi si e' arreso.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la quiete dopo la tempesta.
La nonviolenza non e' il bicchiere della staffa.
La nonviolenza non e' il vestito di gala.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il sapone con gli gnocchi.
La nonviolenza non e' il film al rallentatore.
La nonviolenza non e' il semaforo sempre verde.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il jolly pescato nel mazzo.
La nonviolenza non e' il buco senza la rete.
La nonviolenza non e' il fiume dove ti bagni due volte.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' l'abracadabra degli stenterelli.
La nonviolenza non e' il cilindro estratto dal coniglio.
La nonviolenza non e' il coro delle mummie del gabinetto.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' niente che si veda in televisione.
La nonviolenza non e' niente che si insegni dalle cattedre.
La nonviolenza non e' niente che si serva al bar.
La nonviolenza e' solo la lotta contro la violenza.
*
3. Della nonviolenza dispiegata al sole ad asciugare
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza la politica necessaria.
Chiamiamo nonviolenza l'occhio che vede e piange.
Chiamiamo nonviolenza la lotta per l'abolizione di tutte le guerre.
Chiamiamo nonviolenza la lotta che abroga ogni servitu'.
Chiamiamo nonviolenza questo accampamento notturno nel deserto.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza l'amicizia che non tradisce.
Chiamiamo nonviolenza il ponte di corda teso sull'abisso.
Chiamiamo nonviolenza la fine della paura della morte.
Chiamiamo nonviolenza la fine della minaccia della morte.
Chiamiamo nonviolenza aver visto e alba e tramonto con limpido cuore.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il tappeto volante.
Chiamiamo nonviolenza il voto unanime per la salvezza degli assenti.
Chiamiamo nonviolenza il cielo stellato.
Chiamiamo nonviolenza il rispetto della vita altrui.
Chiamiamo nonviolenza il sonno dei giusti e dei giusti la veglia.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il silenzio che non spaventa.
Chiamiamo nonviolenza la telefonata che ferma l'esecuzione.
Chiamiamo nonviolenza il libro che ti fa ridere e piangere.
Chiamiamo nonviolenza il viaggio senza bagagli.
Chiamiamo nonviolenza il suono dell'arcobaleno.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il pasto in comune.
Chiamiamo nonviolenza il miracolo della nascita.
Chiamiamo nonviolenza la voce che risponde.
Chiamiamo nonviolenza la porta che si apre allo straniero.
Chiamiamo nonviolenza la lotta contro la violenza.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il dono e la rinuncia.
Chiamiamo nonviolenza la leggerezza sui corpi.
Chiamiamo nonviolenza la parola che suscita le praterie.
Chiamiamo nonviolenza il soffio che estingue gli incendi.
Chiamiamo nonviolenza l'infinito respiro del mare.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza l'umanita' come dovrebbe essere.
Chiamiamo nonviolenza la coscienza del limite.
Chiamiamo nonviolenza il ritrovamento dell'anello di Salomone.
Chiamiamo nonviolenza gl'immortali principi dell'Ottantanove.
Chiamiamo nonviolenza l'ironia e la pazienza.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il riconoscimento della pluralita' delle persone e dei mondi.
Chiamiamo nonviolenza la distruzione di tutte le armi assassine.
Chiamiamo nonviolenza non nascondere la nostra ignoranza.
Chiamiamo nonviolenza rifiutarsi di mentire.
Chiamiamo nonviolenza la scelta di fare la cosa che salva le vite.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza una giornata di sole sulla strada.
Chiamiamo nonviolenza la scuola di Spartaco e della Rosa Rossa.
Chiamiamo nonviolenza la certezza morale del figlio della levatrice.
Chiamiamo nonviolenza la legge nuova del figlio del falegname.
Chiamiamo nonviolenza le tre ghinee di Virginia.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza questo atto di riconoscimento e di riconoscenza.
Chiamiamo nonviolenza il giro della borraccia.
Chiamiamo nonviolenza questo colloquio corale.
Chiamiamo nonviolenza la Resistenza antifascista.
Chiamiamo nonviolenza l'uscita dallo stato di minorita'.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza parlare e ascoltare.
Chiamiamo nonviolenza la stazione sempre aperta.
Chiamiamo nonviolenza lo specchio e la sorgente.
Chiamiamo nonviolenza sentire il dolore degli altri.
Chiamiamo nonviolenza prendersi cura del mondo.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
* * *
II. Cinque perorazioni per il disarmo
1. La prima politica e' il disarmo
La prima politica e' il disarmo
sostituire all'arte dell'uccidere
quella severa di salvare le vite
Senza disarmo il mondo tutto muore
senza disarmo le nuvole si ghiacciano
le lacrime diventano veleno
si crepano i marmi ne escono draghi
Senza disarmo ogni parola mente
senza disarmo ogni albero si secca
l'aria non porta piu' i suoni
la polvere colma i polmoni
Senza disarmo piovono scorpioni
senza disarmo in ogni piatto e' vomito
dal rubinetto esce sale e vetro
le scarpe stritolano le ossa dei piedi
Solo il disarmo frena le valanghe
solo il disarmo risana le ferite
solo il disarmo salva le vite
Salvare le vite e' il primo dovere
salvare le vite
il primo dovere
*
2. Piccolo dittico delle armi e del disarmo
I.
Le armi sanno a cosa servono
le armi non sbagliano la mira
le armi odiano le persone
quando le ammazzano poi vanno all'osteria
a ubriacarsi e a cantare fino all'alba
Le armi bevono il sangue
le armi mettono briglie e sella alle persone
poi le cavalcano fino a sfiancarle
affondano gli speroni per godere dei sussulti
della carne che soffre
Le armi non sentono ragione
una sola cosa desiderano: uccidere
e poi ancora uccidere
uccidere le persone
tutte le persone
Le armi la sanno lunga
fanno bella figura in televisione
sorridono sempre
parlano di cose belle
promettono miliardi di posti di lavoro
e latte e miele gratis per tutti
Le armi hanno la loro religione
hanno la scienza esatta degli orologi
hanno l'arte sottile del pennello
e del bulino e la sapienza grande
di trasformare tutto in pietra e vento
e della loro religione l'unico
articolo di fede dice: nulla
e nulla e nulla e nulla e nulla e nulla
e tutto ha da tornare ad esser nulla
Le armi ci guardano dal balcone
mentre ci affaccendiamo per le strade
ci fischiano e poi fanno finta di niente
ci gettano qualche spicciolo qualche caramella
cerini accesi mozziconi scampoli
di tela e schizzi di vernice e polpette
con dentro minuscole schegge di vetro
Sanno il francese hanno tutti i dischi
raccontano di quando in mongolfiera
e delle proprieta' nelle colonie d'oltremare
e delle ville tutte marmi e stucchi
t'invitano nel loro palco all'opera
ti portano al campo dei miracoli
Sanno le armi come farsi amare
e passo dopo passo addurti dove
hanno allestito la sala del banchetto
II.
Senza disarmo i panni stesi non si asciugano
senza disarmo la pizza diventa carbone
senza disarmo hai freddo anche con tre cappotti
Senza disarmo il fazzoletto ti strappa la mano
senza disarmo la maniglia della porta ti da' la scossa
senza disarmo le scarpe ti mangiano i piedi
Senza disarmo l'aria t'avvelena
senza disarmo il caffe' diventa sterco
senza disarmo dallo specchio uno ti spara
Senza disarmo il letto e' tutto spine
senza disarmo scordi tutte le parole
senza disarmo e' buio anche di giorno
Senza disarmo ogni casa brucia
senza disarmo quel che tocchi ghiaccia
senza disarmo tutto e' aceto e grandine
Senza disarmo la guerra non finisce
Senza disarmo finisce l'umanita'
*
3. In quanto le armi
In quanto le armi servono a uccidere
le persone, l'esistenza delle armi
e' gia' una violazione dei diritti umani.
Solo il disarmo salva le vite
solo il disarmo rispetta e difende gli esseri umani
solo il disarmo riconosce e restituisce
umanita' all'umanita'.
Solo con il disarmo
la civilta' rinasce
il sole sorge ancora
fioriscono i meli
tornano umani gli esseri umani.
*
4. Del non uccidere argomento primo
Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.
Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.
In questo laborioso labirinto
che non ha uscita
non esser tu del novero di quelli
che ad altri strappano la breve vita.
Mantieni l'unica vera sapienza:
come vorresti esser trattato tu
le altre persone tratta.
Da te l'umanita' non sia disfatta.
Sull'orlo dell'abisso scegli sempre
di non uccidere, di opporti a ogni uccisione,
ad ogni guerra, ogni arma, ogni divisa:
ogni plotone e' di esecuzione.
Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.
Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.
*
5. Poiche' vi e' una sola umanita'
Poiche' vi e' una sola umanita'
noi dichiariamo che ogni essere umano
abbia rispetto e solidarieta'
da chiunque altro sia essere umano.
Nessun confine puo' la dignita'
diminuire umana, o il volto umano
sfregiare, o denegar la qualita'
umana propria di ogni essere umano.
Se l'edificio della civilta'
umana ha un senso, ed esso non e' vano,
nessuno allora osi levar la mano
contro chi chiede ospitalita'.
Se la giustizia e se la liberta'
non ciancia, bensi' pane quotidiano
hanno da essere, cosi' il lontano
come il vicino merita pieta'.
Nel condividere e' la verita'
ogni volto rispecchia il volto umano
nel mutuo aiuto e' la felicita'
ogni diritto e' un diritto umano.
Se vero e' che tutto finira'
non prevarra' la morte sull'umano
soltanto se la generosita'
sara' la legge di ogni essere umano.
La nonviolenza e' questa gaia scienza
che lotta per salvar tutte le vite
la nonviolenza e' questa lotta mite
e intransigente contro ogni violenza.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Maria Bondani, Alessia Allevi, John F. Clauser, Alain Aspect, Anton Zeilinger, Le Scienze - Gedi, Roma 2025, pp. 144, euro 8,90.
- Gianluigi Filippelli, Rappresentazioni proiettive e teoria dei gruppi, Rcs, Milano 2025, pp. 160, euro 6,99.
*
Riletture
- Guy Debord, La societa' dello spettacolo. Commentari sulla societa' dello spettacolo, Baldini & Castoldi, Milano 1997, 2013, pp. 256.
- Panezio, Frammenti e testimonianze, Bompiani, Milano 2002, pp. 360.
*
Riedizioni
- Paolo Rumiz, Come cavalli che dormono in piedi, Feltrinelli, Milano 2014, Gedi, Torino 2025, pp. 268, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Durian Sukegawa, I gatti di Shinjuku, Einaudi, Torino 2023, 2024, Rcs, Milao 2025, pp. 204, euro 9,99.
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5472 del 10 febbraio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
Numero 5472 del 10 febbraio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Armida Marinozzi
2. Tony Roberts
3. Aldo Tortorella
4. Dalla parte di tutte le vittime, contro tutte le uccisioni
5. Movimento Nonviolento: Obiezione alla guerra, scriviamolo su tutti i muri
6. Ripetiamo ancora una volta...
7. L'Associazione "Respirare" di Viterbo invita a contribuire alle spese per il ritorno a casa e per le cure mediche di Leonard Peltier
8. Levi Rickert, Neely Bardwell: This Day in History: Forty-nine Years Ago, Leonard Peltier Arrested in Canada for Allegedly Killing Two FBI Agents
9. One Billion Rising Italia: Appello alla partecipazione a "One Billion Rising" 2025
10. Tre minime descrizioni della nonviolenza e cinque perorazioni per il disarmo
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. LUTTI. ARMIDA MARINOZZI
E' deceduta Armida Marinozzi, nostra indimenticabile compagna di lotte.
Con gratitudine che non si estingue la ricordiamo.
2. LUTTI TONY ROBERTS
E' deceduto Tony Roberts, attore in alcuni film che hanno recato una iridescente felicita' alle nostre vite.
Con gratitudine lo ricordiamo.
3. LUTTI. ALDO TORTORELLA
E' deceduto Aldo Tortorella, partigiano e militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.
4. L'ORA. DALLA PARTE DI TUTTE LE VITTIME, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO: OBIEZIONE ALLA GUERRA, SCRIVIAMOLO SU TUTTI I MURI
[Riceviamo e diffondiamo]
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo: un poster diffuso a livello nazionale.
*
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo:
un poster diffuso a livello nazionale con il simbolo del fucile spezzato e la scritta "Con la nonviolenza: per cessare il fuoco bisogna non sparare, per fermare la guerra bisogna non farla".
Il volantone, inviato a tutti gli iscritti e ai Centri del Movimento Nonviolento, agli abbonati alla rivista Azione nonviolenta e a tutti coloro che ne faranno richiesta, rilancia la Dichiarazione di obiezione di coscienza rivolta a chi rifiuta la chiamata alle armi e contiene tutte le informazioni su quanto realizzato finora a sostegno degli obiettori di coscienza di Russia, Ucraina, Bielorussia, Israele e Palestina, e i prossimi obiettivi che la Campagna vuole raggiungere.
Sono ormai centinaia di migliaia gli obiettori, disertori, renitenti alla leva che nei luoghi di guerra, rifiutano le armi e la divisa, negandosi al reclutamento militare, ripudiando il proprio esercito senza passare a quello avverso. Alcuni affrontano processo e carcere, altri espatriano, altri ancora scappano o si nascondono. Il Movimento Nonviolento ha scelto di stare dalla loro parte, di sostenerli concretamente, di difendere il loro diritto umano alla vita e alla pace, e di chiedere all'Unione Europea e al Governo italiano di riconoscere, per loro e per chi firma la Dichiarazione, lo "status" di obiettori di coscienza.
La Campagna si sviluppa su due direttrici:
- la raccolta fondi per sostenere nelle loro attivita' i movimenti nonviolenti di Russia, Bielorussia, Ucraina, Israele e Palestina, le spese legali per i processi che obiettori e nonviolenti di quei paesi subiscono, per aiutare chi espatria per non farsi arruolare, per gli strumenti di informazione necessari a diffondere la scelta dell'obiezione;
- la diffusione della Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione, il rifiuto della chiamata alle armi e fin da ora della futura mobilitazione militare. La procedura e' semplice: si compila e si sottoscrive la Dichiarazione (per tutti, giovani o adulti, donne e uomini ) rivolta ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio.
Sul sito del Movimento Nonviolento azionenonviolenta.it alla voce Obiezione alla guerra si trovano tutti gli aggiornamenti e la possibilita' di adesione e contribuzione.
Movimento Nonviolento
Settembre 2024
*
Movimento Nonviolento
via Spagna, 8, 37123 Verona
Tel 045 8009803
Cell. 348 2863190
www.nonviolenti.org
www.azionenonviolenta.it
per sostegno e donazioni
Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455
6. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. REPETITA IUVANT. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO INVITA A CONTRIBUIRE ALLE SPESE PER IL RITORNO A CASA E PER LE CURE MEDICHE DI LEONARD PELTIER
Riceviamo e ridiffondiamo l'appello a contribuire alle spese per il ritorno a casa e per le cure mediche di Leonard Peltier.
Invitiamo a diffondere ulteriormente l'appello e ad aderire ad esso collegandosi al sito del "Leonard Peltier Official Support Group": www.freeleonardpeltiernow.org
*
L'APPELLO DEL "LEONARD PELTIER OFFICIAL SUPPORT GROUP": SUPPORT LEONARD PELTIER'S JOURNEY HOME
[Dal sito www.freeleonardpeltiernow.org riprendiamo e diffondiamo. Per le indicazioni pratiche per le donazioni collegarsi al sito]
On January 20, 2025, President Joe Biden granted executive clemency to Leonard Peltier, commuting the remainder of his sentence. After 49 years behind bars, Leonard will finally be going home. He will be released from Coleman Penitentiary on February 18, 2025. Leonard Peltier is an elder, a symbol of resilience, and a beacon of hope for Indigenous communities and human rights advocates worldwide.
Yet, after nearly five decades of incarceration, he faces numerous challenges as he reintegrates into the community. Your support can make a profound difference in his life.
Leonard Peltier has a world of supporters. We can all work together to ensure his independence as a free man.
Donations will go directly to help Leonard with the following: Medical care. Leonard has urgent medical needs, some of which are still to be determined. Living expenses as he transitions to life outside prison. Art supplies to help him continue his passion for painting, which has sustained him throughout his imprisonment. Unforeseen expenses. The world has changed drastically over the past five decades.
This campaign is organized in collaboration with the Leonard Peltier Official Support Group, the only organization authorized by Leonard Peltier to raise funds on his behalf. Please visit www.freeleonardpeltiernow.org to listen to a statement from Leonard himself.
All funds raised will be allocated to Leonard's care and well-being. Let us unite to honor this elder and ensure he receives the support and dignity he deserves after enduring so much.
Every contribution will mark history. Leonard Peltier has sacrificed for all of us. He needs to know that all his supporters are working together to ensure that the deprivation he has suffered for almost five decades is firmly left in the past.
Your generosity will directly affect Leonard's journey home. Please donate today and share this campaign with your friends, family, and networks.
Thank you for standing with Leonard Peltier.
*
Continuiamo a sostenere Leonard Peltier.
Contribuiamo alla raccolta di fondi per il ritorno a casa e le cure mediche necessarie a Leonard Peltier.
Diffondiamo l'informazione e facciamo proseguire la solidarieta'.
*
L'Associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 5 febbraio 2025
L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
* * *
Allegato. Per saperne un po' di piu' su Leonard Peltier
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, per 48 anni prigioniero innocente. Tornera' alla sua casa il 18 febbraio 2025 dopo che il Presidente Biden nell'ultimo giorno del suo mandato, il 20 gennaio 2025, gli ha concesso la commutazione della pena dal doppio ergastolo agli arresti domiciliari. Leonard Peltier non ha mai commesso il delitto per cui fu ingiustamente condannato sulla base di "testimonianze" rivelatesi false e di "prove" rivelatesi altrettanto false; ha ora ottanta anni ed e' gravemente malato.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Ancora nella rete telematica segnaliamo una lettera "ad adiuvandum" alla "United States Parole Commission" del 22 giugno 2024:
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2024/06/msg00055.html
Segnaliamo anche che nei mesi scorsi il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha pubblicato un notiziario telematico quotidiano con la testata "Non muoia in carcere Leonard Peltier" che proponeva iniziative e materiali.
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee", ora ridenominato "Leonard Peltier Official Support Group": www.freeleonardpeltiernow.org
8. DOCUMENTAZIONE. LEVI RICKERT, NEELY BARDWELL: THIS DAY IN HISTORY: FORTY-NINE YEARS AGO, LEONARD PELTIER ARRESTED IN CANADA FOR ALLEGEDLY KILLING TWO FBI AGENTS
[Dal sito di "Native News Online" (https://nativenewsonline.net/) riprendiamo e diffondiamo]
This Day in History - Feb. 6, 1976. Forty-nine years ago today, February 6, 1976, Leonard Peltier (Turtle Mountain Ojibwe) was arrested in western Canada. His arrest was based on a warrant issued by the United States for his alleged involvement in the June 26, 1975, shooting deaths of two FBI agents, Jack Coler and Ronald Williams, on the Pine Ridge Indian Reservation in South Dakota.
On January 19, 2025, President Joe Biden commuted his sentences to home confinement just before exiting office. Peltier will be released on February 18, 2025 from the United States Penitentiary, Coleman, a high-security prison, in Coleman, Fla., where he is serving two consecutive life sentences for the killing of the two FBI agents.
On February 6, 1976, Peltier, an activist and member of the American Indian Movement (AIM), was arrested in Hinton, Alberta, Canada by the Royal Canadian Mounted Police (RCMP). "Since this day of my capture by the Royal Canadian Mounted Police, my life has become one unending blue of jails and prisons... Handcuffs and leg irons and strip searcher - 'spread'm, Tonto' - have become my daily routine," Peltier wrote in "Prison Writings: My Life is a Sun Dance."
At the time, Peltier had fled to Canada following the incident at the Jumping Bull Ranch, where a shootout had occurred between AIM members and FBI agents. The U.S. government sought his extradition, claiming he had played a key role in the deaths of the agents.
Peltier was extradited to the United States on December 18, 1976, after the U.S. government presented affidavits from Myrtle Poor Bear, a Lakota woman who claimed to have been an eyewitness to the killings.
Also, in "Prison Writings: My Life is a Sun Dance," Peltier wrote:
"I had not the slightest idea who this woman was, having never met or even heard of her in my life. She, like me, like each and every one of us, was a pawn in the government's illegal and malicious game."
During Peltier's fight for extradition from Canada, Poor Bear's testimony was enough for the Canadian government to extradite Peltier to the United States to stand trial. However, she later recanted her statements, stating that they had been coerced by the FBI and that she never even met Peltier.
Despite significant controversy surrounding his trial, including allegations of misconduct and withheld evidence, Peltier was convicted of first-degree murder in 1977 and sentenced to two consecutive life terms.
His case has since become a focal point for human rights activists and members of Congress, who argued that he was unjustly convicted and called for his release.
9. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING ITALIA: APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE A "ONE BILLION RISING" 2025
[Dal Coordinamento OBR Italia (per contatti: e-mail: obritalia at gmail.com, sito: www.onebillionrising.org) riceviamo e diffondiamo]
Cara Amica, Caro Amico, Car* Amic*,
anche quest'anno, forse piu' che in ogni altro anno, ti chiediamo di unirti a noi nell'iniziativa mondiale One Billion Rising: Un miliardo di voci contro la violenza sulle donne.
Da un'idea di Eve Ensler a questa straordinaria campagna, nata 11 anni fa negli Stati Uniti, aderiscono 128 Paesi dei cinque Continenti.
E' senza dubbio la piu' grande mobilitazione planetaria contro la violenza sulle donne e sulle bambine. In Italia OBR e' orgogliosa di confermare il patrocinio di Amnesty International Italia, Amref Italia, Differenza Donna Aps e Assist Associazione Nazionale Atlete APS.
L'adesione all'iniziativa non comporta alcun costo o vincolo. Chiede invece un momento di riflessione e confronto vero su questo tema (lettura di testi, reading, convegni, spazi di riflessione ecc.) e la preparazione di un flashmob (sarete voi attivist* a decidere dove) che consiste in un ballo chiamato "Break The Chain". Questa canzone coinvolgente e piena di vitalita' ha parole di liberta' e riscatto da ogni forma di violenza. Di seguito troverai tutte le informazioni che invieremo a tutti, Associazioni, Scuole, aziende, gruppi organizzati e a chiunque voglia con noi fa sentire la propria voce.
La data mondiale e' il 14 febbraio (trasformare il san Valentino "commerciale" in un vero atto d'amore nei confronti delle donne) ma in realta' gli eventi/flashmob si possono organizzare durante tutto il mese di febbraio e il mese di marzo.
In Italia lo scorso anno stati organizzati oltre 80 eventi, grazie ad associazioni, gruppi informali, scuole e aziende.
In questo link puoi trovare una piccola clip di alcune delle immagini dei flashmob organizzati nella scorsa edizione:
https://www.youtube.com/watch?v=d8ARcFBEZKE&t=52s
Siamo convinte che veicolare un messaggio semplice e universale "No alla violenza sulle donne e sulle bambine" sia l'occasione per una riflessione consapevole e preziosa per le generazioni che abiteranno il mondo dopo di noi.
Per ogni ulteriore informazione:
https://www.onebillionrising.org/
https://www.facebook.com/obritalia
https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia?igsh=MXNzYm85dW5ma2toMw==
Di seguito le informazioni pratiche per aderire e le linee guida per la partecipazione.
In attesa di un tuo cortese riscontro, ti saluto con grande affetto e stima.
Coordinamento One Billion Rising Italia
Nicoletta Billi
Luisa Garribba Rizzitelli
Margherita Giuliodori Santicchia
*
ONE BILLION RISING 2025 INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Carissim*,
non solo per i numeri impressionanti della violenza alle donne nel nostro Paese, ma per sentirci ancora e sempre tutte e tutti uniti nella difesa dei diritti delle donne contro ogni estremismo e politica reazionaria sulla liberta' delle donne, ti chiediamo di essere con noi anche quest'anno.
Noi non restiamo indifferenti ai crimini che in ogni parte del mondo le bambine, le ragazze, le donne devono subire. Noi crediamo che la nostra voce non sia inutile e che la mobilitazione di One Billion Rising in 13 anni di impegno abbia contribuito a creare consapevolezza e forza.
In occasione del 25 Novembre 2024, Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha speso parole ferme ed inequivocabili: "Un'azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni piu' giovani, attraverso l'educazione all'eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione". Parole che tracciano una strada di speranza e impegno da parte di tutti.
La societa' civile tutta deve e puo' fare la sua parte, per il presente e per il futuro: per radicare nelle nuove generazioni una cultura di profondo rispetto verso tutte le donne.
One Billion Rising e' una campagna Mondiale fondata nel 2012 dalla scrittrice e attivista americana Eve Ensler con l'obiettivo di fermare la violenza contro le donne. Aderiscono a questa campagna 128 paesi nei cinque continenti, tra cui noi in Italia. Oltre 90 gli eventi che abbiamo visto realizzati nel 2024.
Puoi aderire alla Campagna Mondiale ONE BILLION RISING dando libero sfogo alla tua creativita' oppure seguendo le modalita' che seguono.
1) PRIMA DEL 14 FEBBRAIO 2025
Con l'aiuto di esperte dei centri antiviolenza del vostro territorio, potrete promuovere sensibilizzazione e riflessione e il confronto sul tema della violenza di genere. Incontri, convegni, focus group, lezioni nelle scuole, iniziative nelle gare sportive, attivita' ludico motorie, ma anche di teatro, cinema e reading.
Partendo - a titolo esemplificativo e di suggerimento - da queste domande
Se ad esempio, volete anche proporre il progetto nelle Scuole potreste suggerire queste iniziative:
- Scrivere dei temi o dei racconti brevi
- Realizzare un podcast
- Dare vita ad una mostra fotografica
- Creare un fumetto
- Disegnare dei quadri e raccoglierli in un'esposizione
- Scrivere e realizzare un cortometraggio amatoriale tutti insieme
- Comporre una canzone o un rap
- Realizzare uno spot video di max 30 secondi
- Ideare uno spettacolo teatrale
- Fare un reportage (audio, video o solo testo) documentando esperienze a loro prossime
- Creare una presentazione power point
- Realizzare una serie di interviste per approfondire l'argomento
- Condurre delle ricerche interdisciplinari sul tema coinvolgendo piu' materie
2) 14 FEBBRAIO 2025 (o altra data scelta): FLASH MOB
Il 14 Febbraio 2024 – o in giorni in prossimita' di questa data - insieme ad altre migliaia di persone nel mondo, vi chiediamo di realizzare e documentare il vostro flash mob sulle note della canzone "Break the Chain" della quale la nostra organizzazione internazionale detiene i diritti e che vengono concessi gratuitamente a chi aderisce all'iniziativa. Questa canzone e' una esplosione di energia e forza che unisce uomini e donne, ragazzi e ragazze. Qui il link della canzone e il tutorial per imparare la coreografia:
Video Break The Chain 1 con sottotitoli in italiano
https://www.youtube.com/watch?v=XQgPTA5U86o
Tutorial della coreografia curata da Debbie Allen, lo storico volto di Saranno Famosi:
https://www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA
Chiediamo per questo di:
- organizzare un flashmob ballando la coreografia ufficiale, "Break the Chain" tutti insieme ovunque riteniate sia possibile farlo, coinvolgendo piu' persone possibile, uomini e donne;
- Precedere l'esecuzione della coreografia con brevi letture o testimonianze a tema;
- Documentare e riprendere con i cellulari le attivita' svolte, postarle sui social taggando #OBR #OBRItalia o inviandoci qualche scatto o video amatoriale alla mail obritalia at gmail.com
E' sicuramente gradita, ma non indispensabile, la capacita' di:
- Coinvolgere, la cittadinanza, i genitori, media e ogni soggetto interessato, perche' possa essere divulgato al massimo il significato della vostra iniziativa e partecipazione
- Diffondere sui propri social le informazioni utilizzando gli hashtag dell'iniziativa
Potete se volete produrre magliette o altri gadget da regalare a chi saprete coinvolgere.
OBR Italia promuovera' la vostra iniziativa su tutti i canali social.
Sempre apprezzato e' il patrocinio di Istituzioni che vogliano sostenere le vostre iniziative.
Grazie per l'attenzione preziosa
Coordinamento OBR Italia
Nicoletta Billi 3332432777
Luisa Garribba Rizzitelli 3454767246
Margherita Santicchia 3280199958
Per aderire mandate una mail a obritalia at gmail.com
One Billion Rising Italia - Via Germanico, 171 – 00184 Roma
10. REPETITA IUVANT. TRE MINIME DESCRIZIONI DELLA NONVIOLENZA E CINQUE PERORAZIONI PER IL DISARMO
I. Tre minime descrizioni della nonviolenza
1. La nonviolenza non indossa il frac
La nonviolenza non la trovi al ristorante.
Non la incontri al circolo dei nobili.
Non frequenta la scuola di buone maniere.
E' sempre fuori dall'inquadratura delle telecamere delle televisioni.
La nonviolenza non fa spettacolo.
La nonviolenza non vende consolazioni.
La nonviolenza non guarda la partita.
E' nel conflitto che la nonviolenza agisce.
Dove vi e' chi soffre, li' interviene la nonviolenza.
Dove vi e' ingiustizia, li' interviene la nonviolenza.
Non la trovi nei salotti e nelle aule.
Non la trovi tra chi veste buoni panni.
Non la trovi dove e' lustra l'epidermide e non brontola giammai lo stomaco.
La nonviolenza e' dove c'e' la lotta per far cessare tutte le violenze.
La nonviolenza e' l'umanita' in cammino per abolire ogni sopraffazione.
Non siede nel consiglio di amministrazione.
Non si abbuffa coi signori eccellentissimi.
Non ha l'automobile, non ha gli occhiali da sole, non ha il costume da bagno.
Condivide la sorte delle oppresse e degli oppressi.
Quando vince rinuncia a ogni potere.
Non esiste nella solitudine.
Sempre pensa alla liberta' del prossimo, sempre pensa al riscatto del vinto,
sempre pensa ad abbattere i regimi e di poi a riconciliare gli animi.
Sa che il male e' nella ricchezza, sa che il bene e' la condivisione;
sa che si puo' e si deve liberare ogni persona e quindi questo vuole:
la liberta' di tutte, la giustizia, la misericordia.
La nonviolenza e' l'antibarbarie.
La nonviolenza e' il riconoscimento della dignita' di ogni essere vivente.
La nonviolenza e' questa compassione: sentire insieme, voler essere insieme,
dialogo infinito, colloquio corale, miracolo dell'incontro e della nascita;
l'intera umanita' unita contro il male e la morte;
si', se possiamo dirlo in un soffio e in un sorriso: tutti per uno, uno per tutti.
La nonviolenza e' la lotta che salva.
Ha volto e voce di donna, sa mettere al mondo il mondo,
il suo tocco risana le ferite, i suoi gesti sono limpida acqua, i suoi atti recano luce;
sempre lotta per la verita' ed il bene, usa solo mezzi coerenti
con il fine della verita' e del bene.
Sa che il mondo e' gremito di persone, cosi' fragili, smarrite e sofferenti.
Sa che la sua lotta deve esser la piu' ferma; e deve essere la piu' delicata.
Quando la plebe all'opra china si rialza: li' e' la nonviolenza.
Quando lo schiavo dice adesso basta, li' e' la nonviolenza.
Quando le oppresse e gli oppressi cominciano a lottare
per un'umanita' di persone tutte libere ed eguali in diritti,
li', li' e' la nonviolenza.
Quando ti svegli ed entri nella lotta, la nonviolenza gia' ti viene incontro.
La nonviolenza e' una buona cosa.
E' questa buona cosa che fai tu quando fai la cosa giusta e necessaria.
*
2. Breve litania della nonviolenza
La nonviolenza non e' la luna nel pozzo.
La nonviolenza non e' la pappa nel piatto.
La nonviolenza non e' il galateo del pappagallo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la ciancia dei rassegnati.
La nonviolenza non e' il bignami degli ignoranti.
La nonviolenza non e' il giocattolo degli intellettuali.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il cappotto di Gogol.
La nonviolenza non e' il cavallo a dondolo dei generali falliti.
La nonviolenza non e' la Danimarca senza il marcio.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' l'ascensore senza bottoni.
La nonviolenza non e' il colpo di carambola.
La nonviolenza non e' l'applauso alla fine dell'atto terzo.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il museo dell'esotismo.
La nonviolenza non e' il salotto dei perdigiorno.
La nonviolenza non e' il barbiere di Siviglia.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la spiritosaggine degli impotenti.
La nonviolenza non e' la sala dei professori.
La nonviolenza non e' il capello senza diavoli.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il ricettario di Mamma Oca.
La nonviolenza non e' l'albero senza serpente.
La nonviolenza non e' il piagnisteo di chi si e' arreso.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' la quiete dopo la tempesta.
La nonviolenza non e' il bicchiere della staffa.
La nonviolenza non e' il vestito di gala.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il sapone con gli gnocchi.
La nonviolenza non e' il film al rallentatore.
La nonviolenza non e' il semaforo sempre verde.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' il jolly pescato nel mazzo.
La nonviolenza non e' il buco senza la rete.
La nonviolenza non e' il fiume dove ti bagni due volte.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' l'abracadabra degli stenterelli.
La nonviolenza non e' il cilindro estratto dal coniglio.
La nonviolenza non e' il coro delle mummie del gabinetto.
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza.
La nonviolenza non e' niente che si veda in televisione.
La nonviolenza non e' niente che si insegni dalle cattedre.
La nonviolenza non e' niente che si serva al bar.
La nonviolenza e' solo la lotta contro la violenza.
*
3. Della nonviolenza dispiegata al sole ad asciugare
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza la politica necessaria.
Chiamiamo nonviolenza l'occhio che vede e piange.
Chiamiamo nonviolenza la lotta per l'abolizione di tutte le guerre.
Chiamiamo nonviolenza la lotta che abroga ogni servitu'.
Chiamiamo nonviolenza questo accampamento notturno nel deserto.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza l'amicizia che non tradisce.
Chiamiamo nonviolenza il ponte di corda teso sull'abisso.
Chiamiamo nonviolenza la fine della paura della morte.
Chiamiamo nonviolenza la fine della minaccia della morte.
Chiamiamo nonviolenza aver visto e alba e tramonto con limpido cuore.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il tappeto volante.
Chiamiamo nonviolenza il voto unanime per la salvezza degli assenti.
Chiamiamo nonviolenza il cielo stellato.
Chiamiamo nonviolenza il rispetto della vita altrui.
Chiamiamo nonviolenza il sonno dei giusti e dei giusti la veglia.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il silenzio che non spaventa.
Chiamiamo nonviolenza la telefonata che ferma l'esecuzione.
Chiamiamo nonviolenza il libro che ti fa ridere e piangere.
Chiamiamo nonviolenza il viaggio senza bagagli.
Chiamiamo nonviolenza il suono dell'arcobaleno.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il pasto in comune.
Chiamiamo nonviolenza il miracolo della nascita.
Chiamiamo nonviolenza la voce che risponde.
Chiamiamo nonviolenza la porta che si apre allo straniero.
Chiamiamo nonviolenza la lotta contro la violenza.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il dono e la rinuncia.
Chiamiamo nonviolenza la leggerezza sui corpi.
Chiamiamo nonviolenza la parola che suscita le praterie.
Chiamiamo nonviolenza il soffio che estingue gli incendi.
Chiamiamo nonviolenza l'infinito respiro del mare.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza l'umanita' come dovrebbe essere.
Chiamiamo nonviolenza la coscienza del limite.
Chiamiamo nonviolenza il ritrovamento dell'anello di Salomone.
Chiamiamo nonviolenza gl'immortali principi dell'Ottantanove.
Chiamiamo nonviolenza l'ironia e la pazienza.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza il riconoscimento della pluralita' delle persone e dei mondi.
Chiamiamo nonviolenza la distruzione di tutte le armi assassine.
Chiamiamo nonviolenza non nascondere la nostra ignoranza.
Chiamiamo nonviolenza rifiutarsi di mentire.
Chiamiamo nonviolenza la scelta di fare la cosa che salva le vite.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza una giornata di sole sulla strada.
Chiamiamo nonviolenza la scuola di Spartaco e della Rosa Rossa.
Chiamiamo nonviolenza la certezza morale del figlio della levatrice.
Chiamiamo nonviolenza la legge nuova del figlio del falegname.
Chiamiamo nonviolenza le tre ghinee di Virginia.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza questo atto di riconoscimento e di riconoscenza.
Chiamiamo nonviolenza il giro della borraccia.
Chiamiamo nonviolenza questo colloquio corale.
Chiamiamo nonviolenza la Resistenza antifascista.
Chiamiamo nonviolenza l'uscita dallo stato di minorita'.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
Chiamiamo nonviolenza parlare e ascoltare.
Chiamiamo nonviolenza la stazione sempre aperta.
Chiamiamo nonviolenza lo specchio e la sorgente.
Chiamiamo nonviolenza sentire il dolore degli altri.
Chiamiamo nonviolenza prendersi cura del mondo.
Chiamiamo nonviolenza il movimento di liberazione delle donne, e null'altro.
* * *
II. Cinque perorazioni per il disarmo
1. La prima politica e' il disarmo
La prima politica e' il disarmo
sostituire all'arte dell'uccidere
quella severa di salvare le vite
Senza disarmo il mondo tutto muore
senza disarmo le nuvole si ghiacciano
le lacrime diventano veleno
si crepano i marmi ne escono draghi
Senza disarmo ogni parola mente
senza disarmo ogni albero si secca
l'aria non porta piu' i suoni
la polvere colma i polmoni
Senza disarmo piovono scorpioni
senza disarmo in ogni piatto e' vomito
dal rubinetto esce sale e vetro
le scarpe stritolano le ossa dei piedi
Solo il disarmo frena le valanghe
solo il disarmo risana le ferite
solo il disarmo salva le vite
Salvare le vite e' il primo dovere
salvare le vite
il primo dovere
*
2. Piccolo dittico delle armi e del disarmo
I.
Le armi sanno a cosa servono
le armi non sbagliano la mira
le armi odiano le persone
quando le ammazzano poi vanno all'osteria
a ubriacarsi e a cantare fino all'alba
Le armi bevono il sangue
le armi mettono briglie e sella alle persone
poi le cavalcano fino a sfiancarle
affondano gli speroni per godere dei sussulti
della carne che soffre
Le armi non sentono ragione
una sola cosa desiderano: uccidere
e poi ancora uccidere
uccidere le persone
tutte le persone
Le armi la sanno lunga
fanno bella figura in televisione
sorridono sempre
parlano di cose belle
promettono miliardi di posti di lavoro
e latte e miele gratis per tutti
Le armi hanno la loro religione
hanno la scienza esatta degli orologi
hanno l'arte sottile del pennello
e del bulino e la sapienza grande
di trasformare tutto in pietra e vento
e della loro religione l'unico
articolo di fede dice: nulla
e nulla e nulla e nulla e nulla e nulla
e tutto ha da tornare ad esser nulla
Le armi ci guardano dal balcone
mentre ci affaccendiamo per le strade
ci fischiano e poi fanno finta di niente
ci gettano qualche spicciolo qualche caramella
cerini accesi mozziconi scampoli
di tela e schizzi di vernice e polpette
con dentro minuscole schegge di vetro
Sanno il francese hanno tutti i dischi
raccontano di quando in mongolfiera
e delle proprieta' nelle colonie d'oltremare
e delle ville tutte marmi e stucchi
t'invitano nel loro palco all'opera
ti portano al campo dei miracoli
Sanno le armi come farsi amare
e passo dopo passo addurti dove
hanno allestito la sala del banchetto
II.
Senza disarmo i panni stesi non si asciugano
senza disarmo la pizza diventa carbone
senza disarmo hai freddo anche con tre cappotti
Senza disarmo il fazzoletto ti strappa la mano
senza disarmo la maniglia della porta ti da' la scossa
senza disarmo le scarpe ti mangiano i piedi
Senza disarmo l'aria t'avvelena
senza disarmo il caffe' diventa sterco
senza disarmo dallo specchio uno ti spara
Senza disarmo il letto e' tutto spine
senza disarmo scordi tutte le parole
senza disarmo e' buio anche di giorno
Senza disarmo ogni casa brucia
senza disarmo quel che tocchi ghiaccia
senza disarmo tutto e' aceto e grandine
Senza disarmo la guerra non finisce
Senza disarmo finisce l'umanita'
*
3. In quanto le armi
In quanto le armi servono a uccidere
le persone, l'esistenza delle armi
e' gia' una violazione dei diritti umani.
Solo il disarmo salva le vite
solo il disarmo rispetta e difende gli esseri umani
solo il disarmo riconosce e restituisce
umanita' all'umanita'.
Solo con il disarmo
la civilta' rinasce
il sole sorge ancora
fioriscono i meli
tornano umani gli esseri umani.
*
4. Del non uccidere argomento primo
Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.
Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.
In questo laborioso labirinto
che non ha uscita
non esser tu del novero di quelli
che ad altri strappano la breve vita.
Mantieni l'unica vera sapienza:
come vorresti esser trattato tu
le altre persone tratta.
Da te l'umanita' non sia disfatta.
Sull'orlo dell'abisso scegli sempre
di non uccidere, di opporti a ogni uccisione,
ad ogni guerra, ogni arma, ogni divisa:
ogni plotone e' di esecuzione.
Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.
Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.
*
5. Poiche' vi e' una sola umanita'
Poiche' vi e' una sola umanita'
noi dichiariamo che ogni essere umano
abbia rispetto e solidarieta'
da chiunque altro sia essere umano.
Nessun confine puo' la dignita'
diminuire umana, o il volto umano
sfregiare, o denegar la qualita'
umana propria di ogni essere umano.
Se l'edificio della civilta'
umana ha un senso, ed esso non e' vano,
nessuno allora osi levar la mano
contro chi chiede ospitalita'.
Se la giustizia e se la liberta'
non ciancia, bensi' pane quotidiano
hanno da essere, cosi' il lontano
come il vicino merita pieta'.
Nel condividere e' la verita'
ogni volto rispecchia il volto umano
nel mutuo aiuto e' la felicita'
ogni diritto e' un diritto umano.
Se vero e' che tutto finira'
non prevarra' la morte sull'umano
soltanto se la generosita'
sara' la legge di ogni essere umano.
La nonviolenza e' questa gaia scienza
che lotta per salvar tutte le vite
la nonviolenza e' questa lotta mite
e intransigente contro ogni violenza.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Maria Bondani, Alessia Allevi, John F. Clauser, Alain Aspect, Anton Zeilinger, Le Scienze - Gedi, Roma 2025, pp. 144, euro 8,90.
- Gianluigi Filippelli, Rappresentazioni proiettive e teoria dei gruppi, Rcs, Milano 2025, pp. 160, euro 6,99.
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Riletture
- Guy Debord, La societa' dello spettacolo. Commentari sulla societa' dello spettacolo, Baldini & Castoldi, Milano 1997, 2013, pp. 256.
- Panezio, Frammenti e testimonianze, Bompiani, Milano 2002, pp. 360.
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Riedizioni
- Paolo Rumiz, Come cavalli che dormono in piedi, Feltrinelli, Milano 2014, Gedi, Torino 2025, pp. 268, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Durian Sukegawa, I gatti di Shinjuku, Einaudi, Torino 2023, 2024, Rcs, Milao 2025, pp. 204, euro 9,99.
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5472 del 10 febbraio 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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