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[Nonviolenza] Telegrammi. 5415
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5415
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sat, 14 Dec 2024 18:39:46 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5415 del 15 dicembre 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Riccardo Bonacina
2. Movimento Nonviolento: Obiezione alla guerra, scriviamolo su tutti i muri
3. James Baldwin: Il silenzio e il rumore
4. A Civitavecchia, Grosseto, Perugia, Terni e Viterbo diffuso un appello per la grazia a Leonard Peltier
5. Leonard Peltier's message to Day of Mourning: 'We remain a free people'
6. Michael Koch: Continua la campagna di cartoline per Leonard Peltier: 120.000 cartoline per la liberta' di Peltier
7. Adria R. Walker: After Biden pardoned his son, advocates call on him to grant clemency for Others
8. Piero Calamandrei: Epigrafi per donne, uomini e citta' della Resistenza
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. LUTTI. RICCARDO BONACINA
E' deceduto Riccardo Bonacina, giornalista.
Con gratitudine lo ricordiamo.
2. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO: OBIEZIONE ALLA GUERRA, SCRIVIAMOLO SU TUTTI I MURI
[Riceviamo e diffondiamo]
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo: un poster diffuso a livello nazionale.
*
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo:
un poster diffuso a livello nazionale con il simbolo del fucile spezzato e la scritta "Con la nonviolenza: per cessare il fuoco bisogna non sparare, per fermare la guerra bisogna non farla".
Il volantone, inviato a tutti gli iscritti e ai Centri del Movimento Nonviolento, agli abbonati alla rivista Azione nonviolenta e a tutti coloro che ne faranno richiesta, rilancia la Dichiarazione di obiezione di coscienza rivolta a chi rifiuta la chiamata alle armi e contiene tutte le informazioni su quanto realizzato finora a sostegno degli obiettori di coscienza di Russia, Ucraina, Bielorussia, Israele e Palestina, e i prossimi obiettivi che la Campagna vuole raggiungere.
Sono ormai centinaia di migliaia gli obiettori, disertori, renitenti alla leva che nei luoghi di guerra, rifiutano le armi e la divisa, negandosi al reclutamento militare, ripudiando il proprio esercito senza passare a quello avverso. Alcuni affrontano processo e carcere, altri espatriano, altri ancora scappano o si nascondono. Il Movimento Nonviolento ha scelto di stare dalla loro parte, di sostenerli concretamente, di difendere il loro diritto umano alla vita e alla pace, e di chiedere all'Unione Europea e al Governo italiano di riconoscere, per loro e per chi firma la Dichiarazione, lo "status" di obiettori di coscienza.
La Campagna si sviluppa su due direttrici:
- la raccolta fondi per sostenere nelle loro attivita' i movimenti nonviolenti di Russia, Bielorussia, Ucraina, Israele e Palestina, le spese legali per i processi che obiettori e nonviolenti di quei paesi subiscono, per aiutare chi espatria per non farsi arruolare, per gli strumenti di informazione necessari a diffondere la scelta dell'obiezione;
- la diffusione della Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione, il rifiuto della chiamata alle armi e fin da ora della futura mobilitazione militare. La procedura e' semplice: si compila e si sottoscrive la Dichiarazione (per tutti, giovani o adulti, donne e uomini ) rivolta ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio.
Sul sito del Movimento Nonviolento azionenonviolenta.it alla voce Obiezione alla guerra si trovano tutti gli aggiornamenti e la possibilita' di adesione e contribuzione.
Movimento Nonviolento
Settembre 2024
*
Movimento Nonviolento
via Spagna, 8, 37123 Verona
Tel 045 8009803
Cell. 348 2863190
www.nonviolenti.org
www.azionenonviolenta.it
per sostegno e donazioni
Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455
3. MEMENTO. JAMES BALDWIN: IL SILENZIO E IL RUMORE
[Dalla "Lettera aperta a Angela Davis" di James Baldwin del 19 novembre 1970, in Angela Davis, La rivolta nera, Editori Riuniti, Roma 1972, p. 23]
Dal momento che viviamo in un'epoca in cui il silenzio non e' solo un atto criminale ma suicida, sto facendo il massimo rumore possibile...
4. INIZIATIVE. A CIVITAVECCHIA, GROSSETO, PERUGIA, TERNI E VITERBO DIFFUSO UN APPELLO PER LA GRAZIA A LEONARD PELTIER
Sabato 14 dicembre 2024 nelle citta' di Civitavecchia, Grosseto, Perugia, Terni e Viterbo e' stato diffuso un appello per la liberazione di Leonard Peltier.
L'appello propone alle persone di volonta' buona, alle associazioni impegnate per i diritti umani ed alle istituzioni democratiche di scrivere al Presidente statunitense Biden affinche' prima della conclusione del suo mandato conceda la grazia all'attivista nativo americano da 48 anni detenuto per un crimine che non ha commesso.
Di seguito il testo integrale dell'appello diffuso.
* * *
NON MUOIA IN CARCERE LEONARD PELTIER
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, le associazioni impegnate per i diritti umani e le istituzioni democratiche a scrivere al Presidente statunitense Biden affinche' prima della conclusione del suo mandato conceda la grazia a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano da 48 anni detenuto per un crimine che non ha commesso.
Di seguito un modello di lettera ed alcune indicazioni utili.
*
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
manca poco piu' di un mese al termine del suo mandato presidenziale.
In queste settimane lei decidera', come e' consuetudine, di concedere la grazia ad alcuni detenuti.
Le scriviamo per chiederle di concedere la grazia a Leonard Peltier e ci permetta di elencarle alcune buone ragioni a sostegno di questo suo atto non solo di umanita', ma di verita' e di giustizia.
1. Leonard Peltier ha ottanta anni ed e' in prigione da 48 anni per un delitto che non ha commesso: non ha mai ucciso nessuno, ed anzi si e' sempre adoperato in difesa della vita delle persone, dei popoli, della natura.
2. Leonard Peltier ha subito un processo viziato da "testimonianze" dimostratesi false e da "prove" dimostratesi anch'esse false; autorevoli magistrati e numerose personalita' delle istituzioni del suo paese hanno riconosciuto che la sua condanna e' stata ingiusta, frutto di una persecuzione, palesemente contraria al diritto.
3. Leonard Peltier e' un uomo anziano gravemente malato: che possa tornare alla sua famiglia in questo poco tempo che gli resta da vivere.
4. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da personalita' benemerite dell'umanita' come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta.
5. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da alcune delle maggiori autorita' morali e religiose mondiali: come il Dalai Lama e papa Francesco.
6. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da prestigiose associazioni umanitarie, come Amnesty International e il Movimento Nonviolento.
7. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta dal Parlamento Europeo, dall'Onu (una cui commissione ad hoc ha ricostruito l'intera vicenda giudiziaria concludendo che debba essere liberato), e da innumerevoli altre istituzioni democratiche di tutto il mondo.
8. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da innumerevoli istituzioni, associazioni e movimenti rappresentativi dei popoli nativi, dediti alla protezione dei diritti umani, impegnati in difesa della Madre Terra.
9. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da milioni di persone di tutto il mondo.
10. Last, but not least, la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta all'unanimita' anche dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America, il partito di cui anche lei fa parte, ed anzi e' il piu' autorevole rappresentante.
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Voglia gradire distinti saluti.
*
Alleghiamo alcune indicazioni utili:
- Allegato primo. Per scrivere al Presidente Biden;
- Allegato secondo. Per saperne un po' di piu' su Leonard Peltier, da 48 anni prigioniero innocente;
- Allegato terzo. Alcuni ulteriori contatti utili per informazioni dirette sulle iniziative attualmente in corso in Italia e in Europa per Leonard Peltier.
*
Allegato primo. Per scrivere al Presidente Biden
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America e' sufficiente collegarsi al sito della Casa Bianca alla pagina web: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: scrivere un breve testo (di seguito una traccia utilizzabile):
"Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
le scriviamo per chiederle di concedere la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Come lei sa, Leonard Peltier ha gia' subito 48 anni di carcere per un delitto che non ha commesso.
E' vecchio, e' gravemente malato, le sue patologie non possono essere adeguatamente curate in carcere.
La sua liberazione e' stata chiesta da Nelson Mandela, da madre Teresa di Calcutta, dal Dalai Lama, da papa Francesco, da Amnesty International, dal Parlamento Europeo, dall'Onu, da milioni di persone di tutto il mondo.
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
conceda la grazia a Leonard Peltier.
Restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Distinti saluti".
*
Allegato secondo. Per saperne un po' di piu' su Leonard Peltier, da 48 anni prigioniero innocente
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Ancora nella rete telematica segnaliamo una lettera "ad adiuvandum" alla "United States Parole Commission" del 22 giugno 2024:
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2024/06/msg00055.html
Segnaliamo anche che in queste settimane il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo pubblica un notiziario telematico quotidiano con la testata "Non muoia in carcere Leonard Peltier" che propone iniziative e materiali.
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
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Allegato terzo. Alcuni ulteriori contatti utili per informazioni dirette sulle iniziative attualmente in corso in Italia e in Europa per Leonard Peltier
Per informazioni sulle principali iniziative italiane contattare Andrea De Lotto, tel. 3490931155, e-mail: bigoni.gastone at gmail.com
Vi e' anche un gruppo su facebook: Free Leonard Peltier Italy: https://www.facebook.com/groups/1051622359691101
Un sito che fornisce preziose informazioni aggiornate sulle iniziative in Europa (in tedesco e in inglese) e' www.leonardpeltier.de
Un riferimento fondamentale in Italia e' anche l'ottima rivista "Tepee" e la storica associazione Soconas-Incomindios: per contatti scrivere o telefonare alla professoressa Naila Clerici: cell. 3478207381, e-mail: naila.clerici at soconasincomindios.it, facebook: facebook.com/pages/Soconas-Incomindios/, youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1jno1fq2G_HnMd50IG0hww
Ricordiamo infine ancora una volta che il sito ufficiale (in inglese) del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee", e' www.freeleonardpeltiernow.org
*
A cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 14 dicembre 2024
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnato nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
5. DOCUMENTAZIONE. LEONARD PELTIER'S MESSAGE TO DAY OF MOURNING: 'WE REMAIN A FREE PEOPLE'
[Dal sito www.workers.org riprendiamo e diffondiamo]
The following statement from political prisoner Leonard Peliter was read at the 55th annual National Day of Mourning held in Plymouth, Mass., on Nov. 28, 2024.
*
Greetings my relatives, friends, loved ones and supporters. I am honored that you still hold me in your thoughts, believe in me, pray for me and want to hear my words.
It has been over 400 years since the settlers set out to "civilize" us. They began by taking our blood, our children, to Spain. We were the first slaves in this "great nation," built on stolen land, with stolen lives and stolen labor.
The king and queen of Spain fell in love with our children and tried to end the slavery of American Indians. The colonizers used every loophole they could find.
They did not want to give up the stolen labor of our people. They moved on to the stolen lives of our Black brothers and sisters, torn from their homelands. Our blood, our sweat and our pain will forever bind us.
The intent of the colonizers has always been total domination. When they could not control us, they killed us. They began with diseased blankets, bibles, bullets and lies they called treaties.
Words are sacred. Our people know this, just as we know that Mother Earth herself lives and breathes through us.
The words of the colonizers mean nothing, and their sacred pieces of paper mean less. Their 1868 Fort Laramie Treaty promised us an end to their wars against us and gave us the womb of Mother Earth, the Black Hills.
They took our sacred land, and the genocidal fervor of the imperialists continues to this day. Their tactics have changed, but they want to see us annihilated as a People and steal what remains of our traditional land.
Sitting Bull said, "Possessions are a disease with these people." They take. They ravish Mother Earth. It will never be enough, because they are hollow. They have an insatiable thirst for possessions and vengeance. I ask myself why they hate us so. Perhaps they know we do not need possessions.
Our spirit cannot be broken, because we are all one. We are born of Mother Earth, woven with love, dignity and a freedom they cannot comprehend.
Though they have entombed me in concrete and steel, I am a free man. They rounded up our people and put us in concentration camps they call reservations,
We remain a free people.
The true shackles are those caging the souls of those who oppress us. Perhaps they know. Their pitiful attempts to crush us turn back on them and take their humanity.
With every attempted "conquest," they lose more of their spirit. Those who seek to oppress believe they are winning something. I ask them to open their eyes and look hard at what they think they have won.
We. Will. Endure. They cannot take the sacred fire we carry. Do not let them take our children. They started with boarding schools. Now, it is the insanity they call government.
They want to govern us out of existence. Give your children tradition, education, artwork, something to turn to besides the disease of drugs and alcohol that infects our reservations. Prayer is action, my friends.
Tell your children who we are with every word you speak and every move you make. We are the First People. Mother Earth births us, fires the blood that runs through our veins and then takes us back into her womb. They can never take that from us.
I have been warning for five decades now of the threat we face from the oppressors. Fascism has spread through those who have taken power and is staining the earth blood-red.
What I stated in 1982 stands true. The forces of liberation must and shall come together to fight as a united front in unity of the four colors.
I am proud of my heritage. I take pride in our people. Even when they believe they have stripped us of everything, we know the ground beneath us is ours to stand on, holding the blood and bones of our ancestors. We are rich in tradition in a way the settlers cannot perceive.
Perhaps they know. Perhaps they hate us because we exist within the forces of nature. They have no dominion over the wind. We must not alienate those who stand on the right side of history. We all bleed red.
We must stand together in solidarity to defeat the forces that would see all of us in shackles. And - I am still in prison. Again, I send my love and blood as a prisoner of war within the belly of the beast to those who continue the struggle.
In the Spirit of Crazy Horse.
Doksha,
Leonard Peltier
6. DOCUMENTAZIONE. MICHAEL KOCH: CONTINUA LA CAMPAGNA DI CARTOLINE PER LEONARD PELTIER: 120.000 CARTOLINE PER LA LIBERTA' DI PELTIER
[Dal sito www.leonardpeltier.de riprendiamo e diffondiamo]
Quando nel 2021 abbiamo iniziato la campagna delle cartoline in piccolo, prima in una veglia con alcune impronte di mani e poi nell'estate del 2021 con una tiratura di oltre 50.000 copie, nessuno avrebbe pensato che ancora oggi gruppi e organizzazioni, comunita' indigene e cittadini impegnati di oltre 16 Paesi sarebbero stati coinvolti nella campagna.
Nel corso degli anni, i testi sono leggermente cambiati, ma la cartolina continua a giungere alla Casa Bianca e nei prossimi giorni, al culmine della campagna di clemenza, quando chiederemo al Presidente uscente Joseph Biden la liberta' per Peltier, e' probabile che migliaia di cartoline arrivino nuovamente a Washington DC.
Dopo aver aumentato la tiratura da 67.000 a 100.000 copie per l'80mo compleanno di Leonard Peltier, ora la stiamo aumentando di altre 20.000 carte per un totale di 120.000 cartoline. E possiamo dire con certezza che decine di migliaia di cartoline sono state spedite. Abbiamo potuto realizzare questo ulteriore aumento grazie a una sovvenzione di Roten Hilfe.
Venerdi' 20 dicembre 2024, 23.100 cartoline saranno incluse nella tiratura totale del giornale Die junge Welt. Per pubblicizzarlo, jW ci ha concesso uno spazio per un annuncio gratuito per il 18 dicembre. E naturalmente ci sono ancora delle cartoline che possono essere ordinate gratuitamente.
Chiunque voglia sostenere questa campagna, che ci costera' ancora una volta quasi 2.000 euro (piu' la sovvenzione della RH), e' invitato a fare una donazione. Basta indicare la LP come scopo.
Conto Tokata e. V.: Sparkasse Langen - Seligenstadt IBAN: DE87 5065 2124 0002 1171 33, SWIFT-BIC: HELADEF1SLS In quanto associazione riconosciuta senza scopo di lucro, siamo autorizzati a rilasciare ricevute di donazione da presentare all'ufficio delle imposte.
Migliaia di cartoline sono gia' state inviate e continuano ad essere inviate alla Casa Bianca da Italia, Germania e Svizzera.
7. DOCUMENTAZIONE. ADRIA R. WALKER: AFTER BIDEN PARDONEN HIS SON, ADVOCATES CALL ON HIM TO GRANT CLEMENCY FOR OTHERS
[Dal sito www.theguardian.com riprendiamo e diffondiamo il seguente articolo del 10 dicembre 2024]
US justice system
After Biden pardoned his son, advocates call on him to grant clemency for others
People on death row, those with marijuana convictions and the Indigenous activist Leonard Peltier are among those the president could benefit
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In late November, a group of lawmakers sent a letter to Joe Biden, calling on him to use his "executive clemency power to address longstanding injustices in our legal system".
The letter, which is just one example of how lawmakers and advocates across the country have pushed for the president to grant clemency and issue pardons during his lame duck period, came days before the US president pardoned his son Hunter for any federal crimes "he committed or may have committed" between 1 January 2014 and 1 December 2024.
Below is a list of some of the groups and individuals who they are pushing for.
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1. Federal death row inmates
On Monday, more than 130 civil and human rights organizations called for Biden to commute the sentences of the 40 people on federal death row.
"President-elect Trump has promised to restart and accelerate the federal death machine, just as he did in his last administration," Paul O'Brien, the executive director of Amnesty International USA, said in a statement. "We should take Trump at his word when he says he plans to repeat this horrific killing spree, and Biden must do what he can now to prevent it."
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2. People with marijuana convictions
Previously, Biden issued two blanket pardons for people convicted of minor marijuana-related crimes, though neither of the pardons made federal prisoners eligible for release. The president is one of the architects of the 1994 crime bill, under which many primarily Black and brown people were convicted and given lengthy, draconian sentences for marijuana possession.
He campaigned on reducing mass incarceration and "automatically expung[ing] all prior cannabis use convictions". Yet, Biden has only granted 1.6% of clemency requests - the lowest of any president in modern history - and the two blanket pardons did not address the thousands of people who are currently incarcerated on marijuana-related offenses.
"Too many lives have been upended because of our failed approach to marijuana," Biden said in 2022. "It's time that we right these wrongs."
*
3. Leonard Peltier
Leonard Peltier, an Indigenous activist who has spent nearly 50 years behind bars, was denied parole earlier this year. Despite evidence of prosecutorial misconduct and due process violations throughout his trial, Peltier has been serving two consecutive life sentences for the 1975 murders of two FBI agents on the Pine Ridge Reservation.
Peltier has maintained his innocence, and many advocates, including Coretta Scott King, Nelson Mandela, Pope Francis, current US senators and James H Reynolds, the US attorney who handled the prosecution and appeal of Peltier's case, have fought for his release over the years. Peltier is 80, and with several health problems, advocates fear he will die in prison unless Biden pardons him.
"Leonard Peltier should not have to die in prison," said Justin Mazzola, an Amnesty International USA researcher. "In his remaining weeks in office, President Biden has the opportunity to release Peltier, allowing him to be home with his family and community for his last years, which could be one step to help mend the fractured relationship between Native Americans and the government and would forever be part of Biden's legacy."
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4. People with lengthy federal prison terms
Many advocacy groups, including the bipartisan organization FWD.us, have called for Biden to commute the sentences of those serving excessive federal prison terms.
"Thousands of people have spent decades in prison serving disproportionately long sentences," Zoe Towns, executive director of FWD.us, said in a statement. "They are parents and grandparents, many well past the age of retirement and many dealing with illness, who can come home without compromising public safety. Clemency from President Biden may be their last, best chance at relief."
In late November, the non-profit FAMM Foundation released an open letter from more than 50 people who had received clemency from Biden and the previous four presidents.
"Clemency is one of the most powerful tools at the president's disposal to correct injustice and grant mercy," the letter reads. "All of us were, at one time, buried under long, unjust sentences. We reconnected with family, we engaged in rehabilitative programming, we furthered our education, and we did this all knowing that we may never walk out of the prison doors."
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5. Immigrants who served in the US military
In accordance with the 1996 Illegal Immigration Reform and Immigrant Responsibility Act, US veterans who are legal residents, but not US citizens, can be deported despite having served in the military.
As of February, more than 40,000 foreign nationals were serving in active and reserve components of the armed forces. And "an estimated additional 115,000 foreign nationals residing in the United States are veterans who have previously served on active duty", according to an August report.
The Unified US Deported Veterans Resource Center is calling for Biden to pardon repatriated veterans.
"We ask President Biden to sign the 25 pending pardons for repatriated veterans," said Robert Vivar, the executive director of the group, "so they may have the opportunity to remain in the country they were willing to die for and is home to their family."
The ACLU of Southern California has echoed calls for a pardon. "Thanks to a years-long campaign, after decades of exile from the country to which they've pledged their lives, over 120 deported veterans have finally returned home to the US," the group said in a statement. "But without pardons from President Biden, most of them will soon be at risk of deportation again."
8. TESTI. PIERO CALAMANDREI: EPIGRAFI PER DONNE, UOMINI E CITTA' DELLA RESISTENZA
[I testi che qui ancora una volta riproponiamo sono estratti dal libro di discorsi, scritti ed epigrafi di Piero Calamandrei, Uomini e citta' della Resistenza, edito nel 1955 e successivamente piu' volte ristampato dalla casa editrice Laterza.
Piero Calamandrei, nato a Firenze il 21 aprile 1889 ed ivi deceduto il 27 settembre 1956, avvocato, giurista, docente universitario, antifascista limpido ed intransigente, dopo la Liberazione fu costituente e parlamentare, fondatore ed animatore della rivista "Il Ponte", impegnato nelle grandi lotte civili. Dal sito dell'Anpi di Roma (www.romacivica.net/anpiroma) riprendiamo la seguente notizia biografica su Piero Calamandrei: "Nato a Firenze nel 1889. Si laureo' in legge a Pisa nel 1912; nel 1915 fu nominato per concorso professore di procedura civile all'Universita' di Messina; nel 1918 fu chiamato all'Universita' di Modena, nel 1920 a quella di Siena e nel 1924 alla nuova Facolta' giuridica di Firenze, dove ha tenuto fino alla morte la cattedra di diritto processuale civile. Partecipo' alla Grande Guerra come ufficiale volontario combattente nel 218mo reggimento di fanteria; ne usci' col grado di capitano e fu successivamente promosso tenente colonnello. Subito dopo l'avvento del fascismo fece parte del consiglio direttivo dell'"Unione Nazionale" fondata da Giovanni Amendola. Durante il ventennio fascista fu uno dei pochi professori che non ebbe ne' chiese la tessera continuando sempre a far parte di movimenti clandestini. Collaboro' al "Non mollare", nel 1941 aderi' a "Giustizia e Liberta'" e nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione. Assieme a Francesco Carnelutti e a Enrico Redenti fu uno dei principali ispiratori dei Codice di procedura civile del 1940, dove trovarono formulazione legislativa gli insegnamenti fondamentali della scuola di Chiovenda. Si dimise da professore universitario per non sottoscrivere una lettera di sottomissione al duce che gli veniva richiesta dal Rettore del tempo. Nominato Rettore dell'Universita' di Firenze il 26 luglio 1943, dopo l'8 settembre fu colpito da mandato di cattura, cosicche' esercito' effettivamente il suo mandato dal settembre 1944, cioe' dalla liberazione di Firenze, all'ottobre 1947. Presidente del Consiglio nazionale forense dal 1946 alla morte, fece parte della Consulta Nazionale e della Costituente in rappresentanza del Partito d'Azione. Partecipo' attivamente ai lavori parlamentari come componente della Giunta delle elezioni della commissione d'inchiesta e della Commissione per la Costituzione. I suoi interventi nei dibattiti dell'assemblea ebbero larga risonanza: specialmente i suoi discorsi sul piano generale della Costituzione, sugli accordi lateranensi, sulla indissolubilita' del matrimonio, sul potere giudiziario. Nel 1948 fu deputato per "Unita' socialista". Nel 1953 prese parte alla fondazione del movimento di "Unita' popolare" assieme a Ferruccio Parri, Tristano Codignola e altri. Accademico nazionale dei Lincei, direttore dell'Istituto di diritto processuale comparato dell'Universita' di Firenze, direttore con Carnelutti della "Rivista di diritto processuale", con Finzi, Lessona e Paoli della rivista "Il Foro toscano" e con Alessandro Levi del "Commentario sistematico della Costituzione italiana", nell'aprile del 1945 fondo' la rivista politico-letteraria "Il Ponte". Mori' a Firenze nel 1956". Tra le opere di Piero Calamandrei segnaliamo particolarmente Uomini e citta' della Resistenza, edito nel 1955 e successivamente ristampato da Laterza, Roma-Bari 1977, poi riproposto da Linea d'ombra, Milano 1994, e nuovamente ripubblicato da Laterza nel 2006]
VIVI E PRESENTI CON NOI
FINCHE' IN LORO
CI RITROVEREMO UNITI
MORTI PER SEMPRE
PER NOSTRA VILTA'
QUANDO FOSSE VERO
CHE SONO MORTI INVANO
(In limine al libro Uomini e citta' della Resistenza)
*
DA QUESTA CASA
OVE NEL 1925
IL PRIMO FOGLIO CLANDESTINO ANTIFASCISTA
DETTE ALLA RESISTENZA LA PAROLA D'ORDINE
NON MOLLARE
FEDELI A QUESTA CONSEGNA
COL PENSIERO E COLL'AZIONE
CARLO E NELLO ROSSELLI
SOFFRENDO CONFINI CARCERI ESILII
IN ITALIA IN FRANCIA IN SPAGNA
MOSSERO CONSAPEVOLI PER DIVERSE VIE
INCONTRO ALL'AGGUATO FASCISTA
CHE LI RICONGIUNSE NEL SACRIFICIO
IL 9 GIUGNO 1937
A BAGNOLES DE L'ORNE
MA INVANO SI ILLUSERO GLI OPRESSORI
DI AVER FATTO LA NOTTE SU QUELLE DUE FRONTI
QUANDO SPUNTO' L'ALBA
SI VIDERO IN ARMI
SU OGNI VETTA D'ITALIA
MILLE E MILLE COL LORO STESSO VOLTO
VOLONTARI DELLE BRIGATE ROSSELLI
CHE SULLA FIAMMA RECAVANO IMPRESSO
GRIDO LANCIATO DA UN POPOLO ALL'AVVENIRE
GIUSTIZIA E LIBERTA'
(Epigrafe sulla casa dei fratelli Rosselli, in Firenze, via Giusti n. 38)
*
GIUSTIZIA E LIBERTA'
PER QUESTO MORIRONO
PER QUESTO VIVONO
(Epigrafe sulla tomba dei fratelli Rosselli, nel cimitero di Trespiano - Firenze)
*
NON PIU' VILLA TRISTE
SE IN QUESTE MURA
SPIRITI INNOCENTI E FRATERNI
ARMATI SOL DI COSCIENZA
IN FACCIA A SPIE TORTURATORI CARNEFICI
VOLLERO
PER RISCATTARE VERGOGNA
PER RESTITUIR DIGNITA'
PER NON RIVELARE IL COMPAGNO
LANGUIRE SOFFRIRE MORIRE
NON TRADIRE
(Epigrafe sulla villa di via Bolognese, a Firenze - dove fu la sede della banda Carita' - nella quale Enrico Bocci fu torturato: e che fu chiamata in quei mesi "Villa triste")
*
GIANFRANCO MATTEI
DOCENTE UNIVERSITARIO DI CHIMICA
NELL'ORA DELL'AZIONE CLANDESTINA
FECE DELLA SUA SCIENZA
ARMA PER LA LIBERTA'
COMUNIONE COL SUO POPOLO
SILENZIOSA SCELTA DEL MARTIRIO
SU QUESTA CASA OVE NACQUE
RIMANGANO INCISE
LE ULTIME PAROLE SCRITTE NEL CARCERE
QUANDO SOTTRASSE AL CARNEFICE
E INVITTA CONSEGNO' ALL'AVVENIRE
LA CERTEZZA DELLA SUA FEDE
"SIATE FORTI - COME IO LO FUI"
Milano 11 dicembre 1916 - Roma febbraio 1944
(Epigrafe sulla casa di Milano, ove nacque l'11 dicembre 1916 Gianfranco Mattei)
*
LA MADRE
QUANDO LA SERA TORNAVANO DAI CAMPI
SETTE FIGLI ED OTTO COL PADRE
IL SUO SORRISO ATTENDEVA SULL'USCIO
PER ANNUNCIARE CHE IL DESCO ERA PRONTO
MA QUANDO IN UN UNICO SPARO
CADDERO IN SETTE DINANZI A QUEL MURO
LA MADRE DISSE
NON VI RIMPROVERO O FIGLI
D'AVERMI DATO TANTO DOLORE
L'AVETE FATTO PER UN'IDEA
PERCHE' MAI PIU' NEL MONDO ALTRE MADRI
DEBBAN SOFFRIRE LA STESSA MIA PENA
MA CHE CI FACCIO QUI SULLA SOGLIA
SE PIU' LA SERA NON TORNERETE
IL PADRE E' FORTE E RINCUORA I NIPOTI
DOPO UN RACCOLTO NE VIENE UN ALTRO
MA IO SONO SOLTANTO UNA MAMMA
O FIGLI CARI
VENGO CON VOI
(Epigrafe dettata per il busto, collocato nella sala del consiglio del Comune di Campegine, di Genoveffa Cocconi, madre dei sette fratelli Cervi, morta di dolore poco dopo la loro fucilazione)
*
A POCHI METRI DALL'ULTIMA CIMA
AVVOLTA NEL NEMBO
QUALCUNO PIU' SAGGIO DISSE SCENDIAMO
MA LIVIO COMANDA
QUANDO UN'IMPRESA SI E' COMINCIATA
NON VALE SAGGEZZA
A TUTTI I COSTI BISOGNA SALIRE
DALLA MONTAGNA NERA
DOPO DIECI ANNI DAL PRIMO CONVEGNO
S'AFFACCIANO LE OMBRE IN VEDETTA
L'HANNO RICONOSCIUTO
SVENTOLANO I VERDI FAZZOLETTI
RICANTAN LE VECCHIE CANZONI
E' LIVIO CHE SALE
E' IL LORO CAPO
CHE PER NON RINUNCIARE ALLA VETTA
TRA I MORTI GIOVANI
GIOVANE ANCH'EGLI
E' VOLUTO RESTARE
ASCIUGHIAMO IL PIANTO
GUARDIAMO SU IN ALTO
IN CERCA DI TE
COME TI VIDERO I TEDESCHI FUGGENTI
FERMO SULLA RUPE
LE SPALLE QUADRATE MONTANARE
LA MASCHIA FRONTE OSTINATA
L'OCCHIO ACCESO DI DOLCE FIEREZZA
FACCI UN CENNO LIVIO
SE VACILLEREMO
A TUTTI I COSTI BISOGNA SALIRE
ANCHE SE QUESTO
E'
MORIRE
(Epigrafe per la morte di Livio Bianco avvenuta nel luglio del 1953, per una sciagura di montagna)
*
DALL'XI AGOSTO MCMXLIV
NON DONATA MA RICONQUISTATA
A PREZZO DI ROVINE DI TORTURE DI SANGUE
LA LIBERTA'
SOLA MINISTRA DI GIUSTIZIA SOCIALE
PER INSURREZIONE DI POPOLO
PER VITTORIA DEGLI ESERCITI ALLEATI
IN QUESTO PALAZZO DEI PADRI
PIU' ALTO SULLE MACERIE DEI PONTI
HA RIPRESO STANZA
NEI SECOLI
(Epigrafe apposta dopo la liberazione sulla parete di Palazzo Vecchio che guarda Via dei Gondi, a Firenze)
*
SULLE FOSSE DEL VOSTRO MARTIRIO
NEGLI STESSI CAMPI DI BATTAGLIA
O SUPPLIZIATI DI BELFIORE
O VOLONTARI DI CURTATONE E MONTANARA
DOPO UN SECOLO
MANTOVA VI AFFIDA
QUESTI SUOI CADUTI DELLA GUERRA PARTIGIANA
COME VOI SONO ANDATI INCONTRO ALLA MORTE
A FRONTE ALTA CON PASSO SICURO
SENZA VOLTARSI INDIETRO
ACCOGLIETELI OMBRE FRATERNE
SONO DELLA VOSTRA FAMIGLIA
MUTANO I VOLTI DEI CARNEFICI
RADETZKY O KESSELRING
VARIANO I NOMI DELLE LIBERAZIONI
RISORGIMENTO O RESISTENZA
MA L'ANELITO DEI POPOLI E' UNO
NELLA STORIA DOVE I SECOLI SONO ATTIMI
LE GENERAZIONI SI TRASMETTONO
QUESTA FIAMMA RIBELLE
PATIBOLI E TORTURE NON LA SPENGONO
DOPO CENT'ANNI
QUANDO L'ORA SPUNTA
I CIMITERI CHIAMANO LIBERTA'
DA OGNI TOMBA BALZA UNA GIOVANE SCHIERA
L'AVANZATA RIPRENDE
FINO A CHE OGNI SCHIAVITU' SARA' BANDITA
DAL MONDO PACIFICATO
(Epigrafe murata nella sala del Palazzo Provinciale di Mantova nel primo decennale della Resistenza, giugno 1954)
*
RITORNO DI KESSELRING
NON E' PIU' VERO NON E' PIU' VERO
O FUCILATI DELLA RESISTENZA
O INNOCENTI ARSI VIVI
DI SANT'ANNA E DI MARZABOTTO
NON E' PIU' VERO
CHE NEL ROGO DEI CASALI
DIETRO LE PORTE INCHIODATE
MADRI E CREATURE
TORCENDOSI TRA LE FIAMME
URLAVANO DISPERATAMENTE PIETA'
AI CAMERATI GUASTATORI
CHE SI GLORIARONO DI QUELLE GRIDA
SIA RESA ALFINE GIUSTIZIA
RIPRENDANO TORCE ED ELMETTI
SI SCHIERINO IN PARATA
ALTRI ROGHI DOVRANNO ESSERE ACCESI
PER LA FELICITA' DEL MONDO
NON PIU' FIORI PER LE VOSTRE TOMBE
SONO STATI TUTTI REQUISITI
PER FARE LA FIORITA
SULLE VIE DEL LORO RITORNO
LI COMANDERA' ANCORA
COLL'ONORE MILITARE
CUCITO IN ORO SUL PETTO
IL CAMERATA KESSELRING
IL VOSTRO ASSASSINO
*
IL MONUMENTO A KESSELRING
LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA'
A DECIDERLO TOCCA A NOI
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITA'
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIU' DURO D'OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI SI ADUNARONO
PER DIGNITA' NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA
(Lapide murata nel Palazzo Comunale di Cuneo il 21 dicembre 1952)
*
ALL'OMBRA DI QUESTE MONTAGNE
IL 12 SETTEMBRE 1943
POCHI RIBELLI QUI CONVENUTI
ARMATI DI FEDE E NON DI GALLONI
FURONO LA PRIMA PATTUGLIA
DELLA RESISTENZA PIEMONTESE
CHE DOPO DUE INVERNI
CON DUCCIO E LIVIO AL COMANDO
PER OGNI CADUTO CENTO SOPRAGGIUNTI
DIVENTO'
L'ESERCITO DI GIUSTIZIA E LIBERTA'
DILAGANTE VITTORIOSO IN PIANURA
NEL PRIMO DECENNALE
I VIVI SALUTANO I MORTI
DORMITE IN PACE COMPAGNI
L'IMPEGNO DI MARCIARE INSIEME
VERSO L'AVVENIRE
NON E' CADUTO
(Epigrafe murata sulla Chiesa di Madonna del Colletto, inaugurata il 27 settembre 1953 con un discorso di Ferruccio Parri)
*
CONTRO OGNI RITORNO
INERMI BORGATE DELL'ALPE
ASILO DI RIFUGIATI
PRESE D'ASSALTO COI LANCIAFIAMME
ARSI VIVI NEL ROGO DEI CASALI
I BAMBINI AVVINGHIATI ALLE MADRI
FOSSE NOTTURNE SCAVATE
DAGLI ASSASSINI IN FUGA
PER NASCONDERVI STRAGI DI TRUCIDATI INNOCENTI
QUESTO VI RIUSCI'
S. TERENZIO BERGIOLA ZERI VINCA
FORNO MOMMIO TRAVERDE S. ANNA S. LEONARDO
SCRIVETE QUESTI NOMI
SON LE VOSTRE VITTORIE
MA ESPUGNARE QUESTE TRINCEE DI MARMO
DI DOVE IL POPOLO APUANO
CAVATORI E PASTORI
E LE LORO DONNE STAFFETTE
TUTTI ARMATI DI FAME E DI LIBERTA'
VI SFIDAVA BEFFARDO DA OGNI CIMA
QUESTO NON VI RIUSCI'
ORA SUL MARE SON TORNATI AL CARICO I VELIERI
E NELLE CAVE I BOATI DELLE MINE
CHIAMAN LAVORO E NON GUERRA
MA QUESTA PACE NON E' OBLIO
STANNO IN VEDETTA
QUESTE MONTAGNE DECORATE DI MEDAGLIE D'ORO
AL VALORE PARTIGIANO
TAGLIENTI COME LAME
IMMACOLATO BALUARDO SEMPRE ALL'ERTA
CONTRO OGNI RITORNO
(Epigrafe scolpita sul marmo della stele commemorativa delle Fosse del Frigido, inaugurata il 21 ottobre 1954)
*
FANTASMI
NON RAMMARICATEVI
DAI VOSTRI CIMITERI DI MONTAGNA
SE GIU' AL PIANO
NELL'AULA OVE FU GIURATA LA COSTITUZIONE
MURATA COL VOSTRO SANGUE
SONO TORNATI
DA REMOTE CALIGINI
I FANTASMI DELLA VERGOGNA
TROPPO PRESTO LI AVEVAMO DIMENTICATI
E' BENE CHE SIANO ESPOSTI
IN VISTA SU QUESTO PALCO
PERCHE' TUTTO IL POPOLO
RICONOSCA I LORO VOLTI
E SI RICORDI
CHE TUTTO QUESTO FU VERO
CHIEDERANNO LA PAROLA
AVREMO TANTO DA IMPARARE
MANGANELLI PUGNALI PATIBOLI
VENT'ANNI DI RAPINE DUE ANNI DI CARNEFICINE
I BRIGANTI SUGLI SCANNI I GIUSTI ALLA TORTURA
TRIESTE VENDUTA AL TEDESCO
L'ITALIA RIDOTTA UN ROGO
QUESTO SI CHIAMA GOVERNARE
PER FAR GRANDE LA PATRIA
APPRENDEREMO DA FONTE DIRETTA
LA STORIA VISTA DALLA PARTE DEI CARNEFICI
PARLERANNO I DIPLOMATICI DELL'ASSE
I FIERI MINISTRI DI SALO'
APRIRANNO
I LORO ARCHIVI SEGRETI
DI OGNI IMPICCATO SAPREMO LA SEPOLTURA
DI OGNI INCENDIO SI RITROVERA' IL PROTOCOLLO
CIVITELLA SANT'ANNA BOVES MARZABOTTO
TUTTE IN REGOLA
SAPREMO FINALMENTE
QUANTO COSTO' L'ASSASSINIO
DI CARLO E NELLO ROSSELLI
MA FORSE A QUESTO PUNTO
PREFERIRANNO RINUNCIARE ALLA PAROLA
PECCATO
QUESTI GRANDI UOMINI DI STATO
AVREBBERO TANTO DA RACCONTARE
(Epigrafe pubblicata sul "Ponte" dopo le elezioni politiche del 7 giugno 1953)
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Giovanni Chesi e Leonardo Vaglini, Crittografia ed entropia, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 6,99.
*
Riletture
- Francesco Benozzo, Carducci, Salerno, Roma 2015, Rcs, Milano 2016, pp. 304.
- Antonio Piromalli, Introduzione a Carducci, Laterza, Roma-Bari 1988, pp. IV + 188.
*
Riedizioni
- Natsuo Kirino, Una storia crudele, Neri Pozza, Vicenza 2011, Mondadori, Milano 2024, pp. 236, euro 8,90.
*
Maestri
- Sebastiano Timpanaro, La filologia di Giacomo Leopardi, Le Monnier, Firenze 1955, Laterza, Roma-Bari 1978, 1997, pp. XVI + 272.
- Sebastiano Timpanaro, Classicismo e illuminismo nell'Ottocento italiano, Nistri-Lischi, Pisa 1965, 1988, pp. XL + 440.
- Sebastiano Timpanaro, Aspetti e figure della cultura ottocentesca, Nistri-Lischi, Pisa 1980, pp. XVI + 480.
- Sebastiano Timpanaro, Antileopardiani e neomoderati nella sinistra italiana, Ets, Pisa 1982, pp. 346.
- Sebastiano Timpanaro, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Nistri-Lischi, Pisa 1995, pp. XXII + 248.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5415 del 15 dicembre 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
Numero 5415 del 15 dicembre 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Riccardo Bonacina
2. Movimento Nonviolento: Obiezione alla guerra, scriviamolo su tutti i muri
3. James Baldwin: Il silenzio e il rumore
4. A Civitavecchia, Grosseto, Perugia, Terni e Viterbo diffuso un appello per la grazia a Leonard Peltier
5. Leonard Peltier's message to Day of Mourning: 'We remain a free people'
6. Michael Koch: Continua la campagna di cartoline per Leonard Peltier: 120.000 cartoline per la liberta' di Peltier
7. Adria R. Walker: After Biden pardoned his son, advocates call on him to grant clemency for Others
8. Piero Calamandrei: Epigrafi per donne, uomini e citta' della Resistenza
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. LUTTI. RICCARDO BONACINA
E' deceduto Riccardo Bonacina, giornalista.
Con gratitudine lo ricordiamo.
2. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO: OBIEZIONE ALLA GUERRA, SCRIVIAMOLO SU TUTTI I MURI
[Riceviamo e diffondiamo]
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo: un poster diffuso a livello nazionale.
*
La Campagna di Obiezione alla guerra presenta un nuovo strumento operativo:
un poster diffuso a livello nazionale con il simbolo del fucile spezzato e la scritta "Con la nonviolenza: per cessare il fuoco bisogna non sparare, per fermare la guerra bisogna non farla".
Il volantone, inviato a tutti gli iscritti e ai Centri del Movimento Nonviolento, agli abbonati alla rivista Azione nonviolenta e a tutti coloro che ne faranno richiesta, rilancia la Dichiarazione di obiezione di coscienza rivolta a chi rifiuta la chiamata alle armi e contiene tutte le informazioni su quanto realizzato finora a sostegno degli obiettori di coscienza di Russia, Ucraina, Bielorussia, Israele e Palestina, e i prossimi obiettivi che la Campagna vuole raggiungere.
Sono ormai centinaia di migliaia gli obiettori, disertori, renitenti alla leva che nei luoghi di guerra, rifiutano le armi e la divisa, negandosi al reclutamento militare, ripudiando il proprio esercito senza passare a quello avverso. Alcuni affrontano processo e carcere, altri espatriano, altri ancora scappano o si nascondono. Il Movimento Nonviolento ha scelto di stare dalla loro parte, di sostenerli concretamente, di difendere il loro diritto umano alla vita e alla pace, e di chiedere all'Unione Europea e al Governo italiano di riconoscere, per loro e per chi firma la Dichiarazione, lo "status" di obiettori di coscienza.
La Campagna si sviluppa su due direttrici:
- la raccolta fondi per sostenere nelle loro attivita' i movimenti nonviolenti di Russia, Bielorussia, Ucraina, Israele e Palestina, le spese legali per i processi che obiettori e nonviolenti di quei paesi subiscono, per aiutare chi espatria per non farsi arruolare, per gli strumenti di informazione necessari a diffondere la scelta dell'obiezione;
- la diffusione della Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione, il rifiuto della chiamata alle armi e fin da ora della futura mobilitazione militare. La procedura e' semplice: si compila e si sottoscrive la Dichiarazione (per tutti, giovani o adulti, donne e uomini ) rivolta ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio.
Sul sito del Movimento Nonviolento azionenonviolenta.it alla voce Obiezione alla guerra si trovano tutti gli aggiornamenti e la possibilita' di adesione e contribuzione.
Movimento Nonviolento
Settembre 2024
*
Movimento Nonviolento
via Spagna, 8, 37123 Verona
Tel 045 8009803
Cell. 348 2863190
www.nonviolenti.org
www.azionenonviolenta.it
per sostegno e donazioni
Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455
3. MEMENTO. JAMES BALDWIN: IL SILENZIO E IL RUMORE
[Dalla "Lettera aperta a Angela Davis" di James Baldwin del 19 novembre 1970, in Angela Davis, La rivolta nera, Editori Riuniti, Roma 1972, p. 23]
Dal momento che viviamo in un'epoca in cui il silenzio non e' solo un atto criminale ma suicida, sto facendo il massimo rumore possibile...
4. INIZIATIVE. A CIVITAVECCHIA, GROSSETO, PERUGIA, TERNI E VITERBO DIFFUSO UN APPELLO PER LA GRAZIA A LEONARD PELTIER
Sabato 14 dicembre 2024 nelle citta' di Civitavecchia, Grosseto, Perugia, Terni e Viterbo e' stato diffuso un appello per la liberazione di Leonard Peltier.
L'appello propone alle persone di volonta' buona, alle associazioni impegnate per i diritti umani ed alle istituzioni democratiche di scrivere al Presidente statunitense Biden affinche' prima della conclusione del suo mandato conceda la grazia all'attivista nativo americano da 48 anni detenuto per un crimine che non ha commesso.
Di seguito il testo integrale dell'appello diffuso.
* * *
NON MUOIA IN CARCERE LEONARD PELTIER
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, le associazioni impegnate per i diritti umani e le istituzioni democratiche a scrivere al Presidente statunitense Biden affinche' prima della conclusione del suo mandato conceda la grazia a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano da 48 anni detenuto per un crimine che non ha commesso.
Di seguito un modello di lettera ed alcune indicazioni utili.
*
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
manca poco piu' di un mese al termine del suo mandato presidenziale.
In queste settimane lei decidera', come e' consuetudine, di concedere la grazia ad alcuni detenuti.
Le scriviamo per chiederle di concedere la grazia a Leonard Peltier e ci permetta di elencarle alcune buone ragioni a sostegno di questo suo atto non solo di umanita', ma di verita' e di giustizia.
1. Leonard Peltier ha ottanta anni ed e' in prigione da 48 anni per un delitto che non ha commesso: non ha mai ucciso nessuno, ed anzi si e' sempre adoperato in difesa della vita delle persone, dei popoli, della natura.
2. Leonard Peltier ha subito un processo viziato da "testimonianze" dimostratesi false e da "prove" dimostratesi anch'esse false; autorevoli magistrati e numerose personalita' delle istituzioni del suo paese hanno riconosciuto che la sua condanna e' stata ingiusta, frutto di una persecuzione, palesemente contraria al diritto.
3. Leonard Peltier e' un uomo anziano gravemente malato: che possa tornare alla sua famiglia in questo poco tempo che gli resta da vivere.
4. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da personalita' benemerite dell'umanita' come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta.
5. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da alcune delle maggiori autorita' morali e religiose mondiali: come il Dalai Lama e papa Francesco.
6. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da prestigiose associazioni umanitarie, come Amnesty International e il Movimento Nonviolento.
7. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta dal Parlamento Europeo, dall'Onu (una cui commissione ad hoc ha ricostruito l'intera vicenda giudiziaria concludendo che debba essere liberato), e da innumerevoli altre istituzioni democratiche di tutto il mondo.
8. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da innumerevoli istituzioni, associazioni e movimenti rappresentativi dei popoli nativi, dediti alla protezione dei diritti umani, impegnati in difesa della Madre Terra.
9. La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da milioni di persone di tutto il mondo.
10. Last, but not least, la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta all'unanimita' anche dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America, il partito di cui anche lei fa parte, ed anzi e' il piu' autorevole rappresentante.
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Voglia gradire distinti saluti.
*
Alleghiamo alcune indicazioni utili:
- Allegato primo. Per scrivere al Presidente Biden;
- Allegato secondo. Per saperne un po' di piu' su Leonard Peltier, da 48 anni prigioniero innocente;
- Allegato terzo. Alcuni ulteriori contatti utili per informazioni dirette sulle iniziative attualmente in corso in Italia e in Europa per Leonard Peltier.
*
Allegato primo. Per scrivere al Presidente Biden
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America e' sufficiente collegarsi al sito della Casa Bianca alla pagina web: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: scrivere un breve testo (di seguito una traccia utilizzabile):
"Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
le scriviamo per chiederle di concedere la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Come lei sa, Leonard Peltier ha gia' subito 48 anni di carcere per un delitto che non ha commesso.
E' vecchio, e' gravemente malato, le sue patologie non possono essere adeguatamente curate in carcere.
La sua liberazione e' stata chiesta da Nelson Mandela, da madre Teresa di Calcutta, dal Dalai Lama, da papa Francesco, da Amnesty International, dal Parlamento Europeo, dall'Onu, da milioni di persone di tutto il mondo.
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
conceda la grazia a Leonard Peltier.
Restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Distinti saluti".
*
Allegato secondo. Per saperne un po' di piu' su Leonard Peltier, da 48 anni prigioniero innocente
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Ancora nella rete telematica segnaliamo una lettera "ad adiuvandum" alla "United States Parole Commission" del 22 giugno 2024:
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2024/06/msg00055.html
Segnaliamo anche che in queste settimane il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo pubblica un notiziario telematico quotidiano con la testata "Non muoia in carcere Leonard Peltier" che propone iniziative e materiali.
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
*
Allegato terzo. Alcuni ulteriori contatti utili per informazioni dirette sulle iniziative attualmente in corso in Italia e in Europa per Leonard Peltier
Per informazioni sulle principali iniziative italiane contattare Andrea De Lotto, tel. 3490931155, e-mail: bigoni.gastone at gmail.com
Vi e' anche un gruppo su facebook: Free Leonard Peltier Italy: https://www.facebook.com/groups/1051622359691101
Un sito che fornisce preziose informazioni aggiornate sulle iniziative in Europa (in tedesco e in inglese) e' www.leonardpeltier.de
Un riferimento fondamentale in Italia e' anche l'ottima rivista "Tepee" e la storica associazione Soconas-Incomindios: per contatti scrivere o telefonare alla professoressa Naila Clerici: cell. 3478207381, e-mail: naila.clerici at soconasincomindios.it, facebook: facebook.com/pages/Soconas-Incomindios/, youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1jno1fq2G_HnMd50IG0hww
Ricordiamo infine ancora una volta che il sito ufficiale (in inglese) del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee", e' www.freeleonardpeltiernow.org
*
A cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 14 dicembre 2024
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnato nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
5. DOCUMENTAZIONE. LEONARD PELTIER'S MESSAGE TO DAY OF MOURNING: 'WE REMAIN A FREE PEOPLE'
[Dal sito www.workers.org riprendiamo e diffondiamo]
The following statement from political prisoner Leonard Peliter was read at the 55th annual National Day of Mourning held in Plymouth, Mass., on Nov. 28, 2024.
*
Greetings my relatives, friends, loved ones and supporters. I am honored that you still hold me in your thoughts, believe in me, pray for me and want to hear my words.
It has been over 400 years since the settlers set out to "civilize" us. They began by taking our blood, our children, to Spain. We were the first slaves in this "great nation," built on stolen land, with stolen lives and stolen labor.
The king and queen of Spain fell in love with our children and tried to end the slavery of American Indians. The colonizers used every loophole they could find.
They did not want to give up the stolen labor of our people. They moved on to the stolen lives of our Black brothers and sisters, torn from their homelands. Our blood, our sweat and our pain will forever bind us.
The intent of the colonizers has always been total domination. When they could not control us, they killed us. They began with diseased blankets, bibles, bullets and lies they called treaties.
Words are sacred. Our people know this, just as we know that Mother Earth herself lives and breathes through us.
The words of the colonizers mean nothing, and their sacred pieces of paper mean less. Their 1868 Fort Laramie Treaty promised us an end to their wars against us and gave us the womb of Mother Earth, the Black Hills.
They took our sacred land, and the genocidal fervor of the imperialists continues to this day. Their tactics have changed, but they want to see us annihilated as a People and steal what remains of our traditional land.
Sitting Bull said, "Possessions are a disease with these people." They take. They ravish Mother Earth. It will never be enough, because they are hollow. They have an insatiable thirst for possessions and vengeance. I ask myself why they hate us so. Perhaps they know we do not need possessions.
Our spirit cannot be broken, because we are all one. We are born of Mother Earth, woven with love, dignity and a freedom they cannot comprehend.
Though they have entombed me in concrete and steel, I am a free man. They rounded up our people and put us in concentration camps they call reservations,
We remain a free people.
The true shackles are those caging the souls of those who oppress us. Perhaps they know. Their pitiful attempts to crush us turn back on them and take their humanity.
With every attempted "conquest," they lose more of their spirit. Those who seek to oppress believe they are winning something. I ask them to open their eyes and look hard at what they think they have won.
We. Will. Endure. They cannot take the sacred fire we carry. Do not let them take our children. They started with boarding schools. Now, it is the insanity they call government.
They want to govern us out of existence. Give your children tradition, education, artwork, something to turn to besides the disease of drugs and alcohol that infects our reservations. Prayer is action, my friends.
Tell your children who we are with every word you speak and every move you make. We are the First People. Mother Earth births us, fires the blood that runs through our veins and then takes us back into her womb. They can never take that from us.
I have been warning for five decades now of the threat we face from the oppressors. Fascism has spread through those who have taken power and is staining the earth blood-red.
What I stated in 1982 stands true. The forces of liberation must and shall come together to fight as a united front in unity of the four colors.
I am proud of my heritage. I take pride in our people. Even when they believe they have stripped us of everything, we know the ground beneath us is ours to stand on, holding the blood and bones of our ancestors. We are rich in tradition in a way the settlers cannot perceive.
Perhaps they know. Perhaps they hate us because we exist within the forces of nature. They have no dominion over the wind. We must not alienate those who stand on the right side of history. We all bleed red.
We must stand together in solidarity to defeat the forces that would see all of us in shackles. And - I am still in prison. Again, I send my love and blood as a prisoner of war within the belly of the beast to those who continue the struggle.
In the Spirit of Crazy Horse.
Doksha,
Leonard Peltier
6. DOCUMENTAZIONE. MICHAEL KOCH: CONTINUA LA CAMPAGNA DI CARTOLINE PER LEONARD PELTIER: 120.000 CARTOLINE PER LA LIBERTA' DI PELTIER
[Dal sito www.leonardpeltier.de riprendiamo e diffondiamo]
Quando nel 2021 abbiamo iniziato la campagna delle cartoline in piccolo, prima in una veglia con alcune impronte di mani e poi nell'estate del 2021 con una tiratura di oltre 50.000 copie, nessuno avrebbe pensato che ancora oggi gruppi e organizzazioni, comunita' indigene e cittadini impegnati di oltre 16 Paesi sarebbero stati coinvolti nella campagna.
Nel corso degli anni, i testi sono leggermente cambiati, ma la cartolina continua a giungere alla Casa Bianca e nei prossimi giorni, al culmine della campagna di clemenza, quando chiederemo al Presidente uscente Joseph Biden la liberta' per Peltier, e' probabile che migliaia di cartoline arrivino nuovamente a Washington DC.
Dopo aver aumentato la tiratura da 67.000 a 100.000 copie per l'80mo compleanno di Leonard Peltier, ora la stiamo aumentando di altre 20.000 carte per un totale di 120.000 cartoline. E possiamo dire con certezza che decine di migliaia di cartoline sono state spedite. Abbiamo potuto realizzare questo ulteriore aumento grazie a una sovvenzione di Roten Hilfe.
Venerdi' 20 dicembre 2024, 23.100 cartoline saranno incluse nella tiratura totale del giornale Die junge Welt. Per pubblicizzarlo, jW ci ha concesso uno spazio per un annuncio gratuito per il 18 dicembre. E naturalmente ci sono ancora delle cartoline che possono essere ordinate gratuitamente.
Chiunque voglia sostenere questa campagna, che ci costera' ancora una volta quasi 2.000 euro (piu' la sovvenzione della RH), e' invitato a fare una donazione. Basta indicare la LP come scopo.
Conto Tokata e. V.: Sparkasse Langen - Seligenstadt IBAN: DE87 5065 2124 0002 1171 33, SWIFT-BIC: HELADEF1SLS In quanto associazione riconosciuta senza scopo di lucro, siamo autorizzati a rilasciare ricevute di donazione da presentare all'ufficio delle imposte.
Migliaia di cartoline sono gia' state inviate e continuano ad essere inviate alla Casa Bianca da Italia, Germania e Svizzera.
7. DOCUMENTAZIONE. ADRIA R. WALKER: AFTER BIDEN PARDONEN HIS SON, ADVOCATES CALL ON HIM TO GRANT CLEMENCY FOR OTHERS
[Dal sito www.theguardian.com riprendiamo e diffondiamo il seguente articolo del 10 dicembre 2024]
US justice system
After Biden pardoned his son, advocates call on him to grant clemency for others
People on death row, those with marijuana convictions and the Indigenous activist Leonard Peltier are among those the president could benefit
*
In late November, a group of lawmakers sent a letter to Joe Biden, calling on him to use his "executive clemency power to address longstanding injustices in our legal system".
The letter, which is just one example of how lawmakers and advocates across the country have pushed for the president to grant clemency and issue pardons during his lame duck period, came days before the US president pardoned his son Hunter for any federal crimes "he committed or may have committed" between 1 January 2014 and 1 December 2024.
Below is a list of some of the groups and individuals who they are pushing for.
*
1. Federal death row inmates
On Monday, more than 130 civil and human rights organizations called for Biden to commute the sentences of the 40 people on federal death row.
"President-elect Trump has promised to restart and accelerate the federal death machine, just as he did in his last administration," Paul O'Brien, the executive director of Amnesty International USA, said in a statement. "We should take Trump at his word when he says he plans to repeat this horrific killing spree, and Biden must do what he can now to prevent it."
*
2. People with marijuana convictions
Previously, Biden issued two blanket pardons for people convicted of minor marijuana-related crimes, though neither of the pardons made federal prisoners eligible for release. The president is one of the architects of the 1994 crime bill, under which many primarily Black and brown people were convicted and given lengthy, draconian sentences for marijuana possession.
He campaigned on reducing mass incarceration and "automatically expung[ing] all prior cannabis use convictions". Yet, Biden has only granted 1.6% of clemency requests - the lowest of any president in modern history - and the two blanket pardons did not address the thousands of people who are currently incarcerated on marijuana-related offenses.
"Too many lives have been upended because of our failed approach to marijuana," Biden said in 2022. "It's time that we right these wrongs."
*
3. Leonard Peltier
Leonard Peltier, an Indigenous activist who has spent nearly 50 years behind bars, was denied parole earlier this year. Despite evidence of prosecutorial misconduct and due process violations throughout his trial, Peltier has been serving two consecutive life sentences for the 1975 murders of two FBI agents on the Pine Ridge Reservation.
Peltier has maintained his innocence, and many advocates, including Coretta Scott King, Nelson Mandela, Pope Francis, current US senators and James H Reynolds, the US attorney who handled the prosecution and appeal of Peltier's case, have fought for his release over the years. Peltier is 80, and with several health problems, advocates fear he will die in prison unless Biden pardons him.
"Leonard Peltier should not have to die in prison," said Justin Mazzola, an Amnesty International USA researcher. "In his remaining weeks in office, President Biden has the opportunity to release Peltier, allowing him to be home with his family and community for his last years, which could be one step to help mend the fractured relationship between Native Americans and the government and would forever be part of Biden's legacy."
*
4. People with lengthy federal prison terms
Many advocacy groups, including the bipartisan organization FWD.us, have called for Biden to commute the sentences of those serving excessive federal prison terms.
"Thousands of people have spent decades in prison serving disproportionately long sentences," Zoe Towns, executive director of FWD.us, said in a statement. "They are parents and grandparents, many well past the age of retirement and many dealing with illness, who can come home without compromising public safety. Clemency from President Biden may be their last, best chance at relief."
In late November, the non-profit FAMM Foundation released an open letter from more than 50 people who had received clemency from Biden and the previous four presidents.
"Clemency is one of the most powerful tools at the president's disposal to correct injustice and grant mercy," the letter reads. "All of us were, at one time, buried under long, unjust sentences. We reconnected with family, we engaged in rehabilitative programming, we furthered our education, and we did this all knowing that we may never walk out of the prison doors."
*
5. Immigrants who served in the US military
In accordance with the 1996 Illegal Immigration Reform and Immigrant Responsibility Act, US veterans who are legal residents, but not US citizens, can be deported despite having served in the military.
As of February, more than 40,000 foreign nationals were serving in active and reserve components of the armed forces. And "an estimated additional 115,000 foreign nationals residing in the United States are veterans who have previously served on active duty", according to an August report.
The Unified US Deported Veterans Resource Center is calling for Biden to pardon repatriated veterans.
"We ask President Biden to sign the 25 pending pardons for repatriated veterans," said Robert Vivar, the executive director of the group, "so they may have the opportunity to remain in the country they were willing to die for and is home to their family."
The ACLU of Southern California has echoed calls for a pardon. "Thanks to a years-long campaign, after decades of exile from the country to which they've pledged their lives, over 120 deported veterans have finally returned home to the US," the group said in a statement. "But without pardons from President Biden, most of them will soon be at risk of deportation again."
8. TESTI. PIERO CALAMANDREI: EPIGRAFI PER DONNE, UOMINI E CITTA' DELLA RESISTENZA
[I testi che qui ancora una volta riproponiamo sono estratti dal libro di discorsi, scritti ed epigrafi di Piero Calamandrei, Uomini e citta' della Resistenza, edito nel 1955 e successivamente piu' volte ristampato dalla casa editrice Laterza.
Piero Calamandrei, nato a Firenze il 21 aprile 1889 ed ivi deceduto il 27 settembre 1956, avvocato, giurista, docente universitario, antifascista limpido ed intransigente, dopo la Liberazione fu costituente e parlamentare, fondatore ed animatore della rivista "Il Ponte", impegnato nelle grandi lotte civili. Dal sito dell'Anpi di Roma (www.romacivica.net/anpiroma) riprendiamo la seguente notizia biografica su Piero Calamandrei: "Nato a Firenze nel 1889. Si laureo' in legge a Pisa nel 1912; nel 1915 fu nominato per concorso professore di procedura civile all'Universita' di Messina; nel 1918 fu chiamato all'Universita' di Modena, nel 1920 a quella di Siena e nel 1924 alla nuova Facolta' giuridica di Firenze, dove ha tenuto fino alla morte la cattedra di diritto processuale civile. Partecipo' alla Grande Guerra come ufficiale volontario combattente nel 218mo reggimento di fanteria; ne usci' col grado di capitano e fu successivamente promosso tenente colonnello. Subito dopo l'avvento del fascismo fece parte del consiglio direttivo dell'"Unione Nazionale" fondata da Giovanni Amendola. Durante il ventennio fascista fu uno dei pochi professori che non ebbe ne' chiese la tessera continuando sempre a far parte di movimenti clandestini. Collaboro' al "Non mollare", nel 1941 aderi' a "Giustizia e Liberta'" e nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione. Assieme a Francesco Carnelutti e a Enrico Redenti fu uno dei principali ispiratori dei Codice di procedura civile del 1940, dove trovarono formulazione legislativa gli insegnamenti fondamentali della scuola di Chiovenda. Si dimise da professore universitario per non sottoscrivere una lettera di sottomissione al duce che gli veniva richiesta dal Rettore del tempo. Nominato Rettore dell'Universita' di Firenze il 26 luglio 1943, dopo l'8 settembre fu colpito da mandato di cattura, cosicche' esercito' effettivamente il suo mandato dal settembre 1944, cioe' dalla liberazione di Firenze, all'ottobre 1947. Presidente del Consiglio nazionale forense dal 1946 alla morte, fece parte della Consulta Nazionale e della Costituente in rappresentanza del Partito d'Azione. Partecipo' attivamente ai lavori parlamentari come componente della Giunta delle elezioni della commissione d'inchiesta e della Commissione per la Costituzione. I suoi interventi nei dibattiti dell'assemblea ebbero larga risonanza: specialmente i suoi discorsi sul piano generale della Costituzione, sugli accordi lateranensi, sulla indissolubilita' del matrimonio, sul potere giudiziario. Nel 1948 fu deputato per "Unita' socialista". Nel 1953 prese parte alla fondazione del movimento di "Unita' popolare" assieme a Ferruccio Parri, Tristano Codignola e altri. Accademico nazionale dei Lincei, direttore dell'Istituto di diritto processuale comparato dell'Universita' di Firenze, direttore con Carnelutti della "Rivista di diritto processuale", con Finzi, Lessona e Paoli della rivista "Il Foro toscano" e con Alessandro Levi del "Commentario sistematico della Costituzione italiana", nell'aprile del 1945 fondo' la rivista politico-letteraria "Il Ponte". Mori' a Firenze nel 1956". Tra le opere di Piero Calamandrei segnaliamo particolarmente Uomini e citta' della Resistenza, edito nel 1955 e successivamente ristampato da Laterza, Roma-Bari 1977, poi riproposto da Linea d'ombra, Milano 1994, e nuovamente ripubblicato da Laterza nel 2006]
VIVI E PRESENTI CON NOI
FINCHE' IN LORO
CI RITROVEREMO UNITI
MORTI PER SEMPRE
PER NOSTRA VILTA'
QUANDO FOSSE VERO
CHE SONO MORTI INVANO
(In limine al libro Uomini e citta' della Resistenza)
*
DA QUESTA CASA
OVE NEL 1925
IL PRIMO FOGLIO CLANDESTINO ANTIFASCISTA
DETTE ALLA RESISTENZA LA PAROLA D'ORDINE
NON MOLLARE
FEDELI A QUESTA CONSEGNA
COL PENSIERO E COLL'AZIONE
CARLO E NELLO ROSSELLI
SOFFRENDO CONFINI CARCERI ESILII
IN ITALIA IN FRANCIA IN SPAGNA
MOSSERO CONSAPEVOLI PER DIVERSE VIE
INCONTRO ALL'AGGUATO FASCISTA
CHE LI RICONGIUNSE NEL SACRIFICIO
IL 9 GIUGNO 1937
A BAGNOLES DE L'ORNE
MA INVANO SI ILLUSERO GLI OPRESSORI
DI AVER FATTO LA NOTTE SU QUELLE DUE FRONTI
QUANDO SPUNTO' L'ALBA
SI VIDERO IN ARMI
SU OGNI VETTA D'ITALIA
MILLE E MILLE COL LORO STESSO VOLTO
VOLONTARI DELLE BRIGATE ROSSELLI
CHE SULLA FIAMMA RECAVANO IMPRESSO
GRIDO LANCIATO DA UN POPOLO ALL'AVVENIRE
GIUSTIZIA E LIBERTA'
(Epigrafe sulla casa dei fratelli Rosselli, in Firenze, via Giusti n. 38)
*
GIUSTIZIA E LIBERTA'
PER QUESTO MORIRONO
PER QUESTO VIVONO
(Epigrafe sulla tomba dei fratelli Rosselli, nel cimitero di Trespiano - Firenze)
*
NON PIU' VILLA TRISTE
SE IN QUESTE MURA
SPIRITI INNOCENTI E FRATERNI
ARMATI SOL DI COSCIENZA
IN FACCIA A SPIE TORTURATORI CARNEFICI
VOLLERO
PER RISCATTARE VERGOGNA
PER RESTITUIR DIGNITA'
PER NON RIVELARE IL COMPAGNO
LANGUIRE SOFFRIRE MORIRE
NON TRADIRE
(Epigrafe sulla villa di via Bolognese, a Firenze - dove fu la sede della banda Carita' - nella quale Enrico Bocci fu torturato: e che fu chiamata in quei mesi "Villa triste")
*
GIANFRANCO MATTEI
DOCENTE UNIVERSITARIO DI CHIMICA
NELL'ORA DELL'AZIONE CLANDESTINA
FECE DELLA SUA SCIENZA
ARMA PER LA LIBERTA'
COMUNIONE COL SUO POPOLO
SILENZIOSA SCELTA DEL MARTIRIO
SU QUESTA CASA OVE NACQUE
RIMANGANO INCISE
LE ULTIME PAROLE SCRITTE NEL CARCERE
QUANDO SOTTRASSE AL CARNEFICE
E INVITTA CONSEGNO' ALL'AVVENIRE
LA CERTEZZA DELLA SUA FEDE
"SIATE FORTI - COME IO LO FUI"
Milano 11 dicembre 1916 - Roma febbraio 1944
(Epigrafe sulla casa di Milano, ove nacque l'11 dicembre 1916 Gianfranco Mattei)
*
LA MADRE
QUANDO LA SERA TORNAVANO DAI CAMPI
SETTE FIGLI ED OTTO COL PADRE
IL SUO SORRISO ATTENDEVA SULL'USCIO
PER ANNUNCIARE CHE IL DESCO ERA PRONTO
MA QUANDO IN UN UNICO SPARO
CADDERO IN SETTE DINANZI A QUEL MURO
LA MADRE DISSE
NON VI RIMPROVERO O FIGLI
D'AVERMI DATO TANTO DOLORE
L'AVETE FATTO PER UN'IDEA
PERCHE' MAI PIU' NEL MONDO ALTRE MADRI
DEBBAN SOFFRIRE LA STESSA MIA PENA
MA CHE CI FACCIO QUI SULLA SOGLIA
SE PIU' LA SERA NON TORNERETE
IL PADRE E' FORTE E RINCUORA I NIPOTI
DOPO UN RACCOLTO NE VIENE UN ALTRO
MA IO SONO SOLTANTO UNA MAMMA
O FIGLI CARI
VENGO CON VOI
(Epigrafe dettata per il busto, collocato nella sala del consiglio del Comune di Campegine, di Genoveffa Cocconi, madre dei sette fratelli Cervi, morta di dolore poco dopo la loro fucilazione)
*
A POCHI METRI DALL'ULTIMA CIMA
AVVOLTA NEL NEMBO
QUALCUNO PIU' SAGGIO DISSE SCENDIAMO
MA LIVIO COMANDA
QUANDO UN'IMPRESA SI E' COMINCIATA
NON VALE SAGGEZZA
A TUTTI I COSTI BISOGNA SALIRE
DALLA MONTAGNA NERA
DOPO DIECI ANNI DAL PRIMO CONVEGNO
S'AFFACCIANO LE OMBRE IN VEDETTA
L'HANNO RICONOSCIUTO
SVENTOLANO I VERDI FAZZOLETTI
RICANTAN LE VECCHIE CANZONI
E' LIVIO CHE SALE
E' IL LORO CAPO
CHE PER NON RINUNCIARE ALLA VETTA
TRA I MORTI GIOVANI
GIOVANE ANCH'EGLI
E' VOLUTO RESTARE
ASCIUGHIAMO IL PIANTO
GUARDIAMO SU IN ALTO
IN CERCA DI TE
COME TI VIDERO I TEDESCHI FUGGENTI
FERMO SULLA RUPE
LE SPALLE QUADRATE MONTANARE
LA MASCHIA FRONTE OSTINATA
L'OCCHIO ACCESO DI DOLCE FIEREZZA
FACCI UN CENNO LIVIO
SE VACILLEREMO
A TUTTI I COSTI BISOGNA SALIRE
ANCHE SE QUESTO
E'
MORIRE
(Epigrafe per la morte di Livio Bianco avvenuta nel luglio del 1953, per una sciagura di montagna)
*
DALL'XI AGOSTO MCMXLIV
NON DONATA MA RICONQUISTATA
A PREZZO DI ROVINE DI TORTURE DI SANGUE
LA LIBERTA'
SOLA MINISTRA DI GIUSTIZIA SOCIALE
PER INSURREZIONE DI POPOLO
PER VITTORIA DEGLI ESERCITI ALLEATI
IN QUESTO PALAZZO DEI PADRI
PIU' ALTO SULLE MACERIE DEI PONTI
HA RIPRESO STANZA
NEI SECOLI
(Epigrafe apposta dopo la liberazione sulla parete di Palazzo Vecchio che guarda Via dei Gondi, a Firenze)
*
SULLE FOSSE DEL VOSTRO MARTIRIO
NEGLI STESSI CAMPI DI BATTAGLIA
O SUPPLIZIATI DI BELFIORE
O VOLONTARI DI CURTATONE E MONTANARA
DOPO UN SECOLO
MANTOVA VI AFFIDA
QUESTI SUOI CADUTI DELLA GUERRA PARTIGIANA
COME VOI SONO ANDATI INCONTRO ALLA MORTE
A FRONTE ALTA CON PASSO SICURO
SENZA VOLTARSI INDIETRO
ACCOGLIETELI OMBRE FRATERNE
SONO DELLA VOSTRA FAMIGLIA
MUTANO I VOLTI DEI CARNEFICI
RADETZKY O KESSELRING
VARIANO I NOMI DELLE LIBERAZIONI
RISORGIMENTO O RESISTENZA
MA L'ANELITO DEI POPOLI E' UNO
NELLA STORIA DOVE I SECOLI SONO ATTIMI
LE GENERAZIONI SI TRASMETTONO
QUESTA FIAMMA RIBELLE
PATIBOLI E TORTURE NON LA SPENGONO
DOPO CENT'ANNI
QUANDO L'ORA SPUNTA
I CIMITERI CHIAMANO LIBERTA'
DA OGNI TOMBA BALZA UNA GIOVANE SCHIERA
L'AVANZATA RIPRENDE
FINO A CHE OGNI SCHIAVITU' SARA' BANDITA
DAL MONDO PACIFICATO
(Epigrafe murata nella sala del Palazzo Provinciale di Mantova nel primo decennale della Resistenza, giugno 1954)
*
RITORNO DI KESSELRING
NON E' PIU' VERO NON E' PIU' VERO
O FUCILATI DELLA RESISTENZA
O INNOCENTI ARSI VIVI
DI SANT'ANNA E DI MARZABOTTO
NON E' PIU' VERO
CHE NEL ROGO DEI CASALI
DIETRO LE PORTE INCHIODATE
MADRI E CREATURE
TORCENDOSI TRA LE FIAMME
URLAVANO DISPERATAMENTE PIETA'
AI CAMERATI GUASTATORI
CHE SI GLORIARONO DI QUELLE GRIDA
SIA RESA ALFINE GIUSTIZIA
RIPRENDANO TORCE ED ELMETTI
SI SCHIERINO IN PARATA
ALTRI ROGHI DOVRANNO ESSERE ACCESI
PER LA FELICITA' DEL MONDO
NON PIU' FIORI PER LE VOSTRE TOMBE
SONO STATI TUTTI REQUISITI
PER FARE LA FIORITA
SULLE VIE DEL LORO RITORNO
LI COMANDERA' ANCORA
COLL'ONORE MILITARE
CUCITO IN ORO SUL PETTO
IL CAMERATA KESSELRING
IL VOSTRO ASSASSINO
*
IL MONUMENTO A KESSELRING
LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA'
A DECIDERLO TOCCA A NOI
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITA'
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIU' DURO D'OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI SI ADUNARONO
PER DIGNITA' NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA
(Lapide murata nel Palazzo Comunale di Cuneo il 21 dicembre 1952)
*
ALL'OMBRA DI QUESTE MONTAGNE
IL 12 SETTEMBRE 1943
POCHI RIBELLI QUI CONVENUTI
ARMATI DI FEDE E NON DI GALLONI
FURONO LA PRIMA PATTUGLIA
DELLA RESISTENZA PIEMONTESE
CHE DOPO DUE INVERNI
CON DUCCIO E LIVIO AL COMANDO
PER OGNI CADUTO CENTO SOPRAGGIUNTI
DIVENTO'
L'ESERCITO DI GIUSTIZIA E LIBERTA'
DILAGANTE VITTORIOSO IN PIANURA
NEL PRIMO DECENNALE
I VIVI SALUTANO I MORTI
DORMITE IN PACE COMPAGNI
L'IMPEGNO DI MARCIARE INSIEME
VERSO L'AVVENIRE
NON E' CADUTO
(Epigrafe murata sulla Chiesa di Madonna del Colletto, inaugurata il 27 settembre 1953 con un discorso di Ferruccio Parri)
*
CONTRO OGNI RITORNO
INERMI BORGATE DELL'ALPE
ASILO DI RIFUGIATI
PRESE D'ASSALTO COI LANCIAFIAMME
ARSI VIVI NEL ROGO DEI CASALI
I BAMBINI AVVINGHIATI ALLE MADRI
FOSSE NOTTURNE SCAVATE
DAGLI ASSASSINI IN FUGA
PER NASCONDERVI STRAGI DI TRUCIDATI INNOCENTI
QUESTO VI RIUSCI'
S. TERENZIO BERGIOLA ZERI VINCA
FORNO MOMMIO TRAVERDE S. ANNA S. LEONARDO
SCRIVETE QUESTI NOMI
SON LE VOSTRE VITTORIE
MA ESPUGNARE QUESTE TRINCEE DI MARMO
DI DOVE IL POPOLO APUANO
CAVATORI E PASTORI
E LE LORO DONNE STAFFETTE
TUTTI ARMATI DI FAME E DI LIBERTA'
VI SFIDAVA BEFFARDO DA OGNI CIMA
QUESTO NON VI RIUSCI'
ORA SUL MARE SON TORNATI AL CARICO I VELIERI
E NELLE CAVE I BOATI DELLE MINE
CHIAMAN LAVORO E NON GUERRA
MA QUESTA PACE NON E' OBLIO
STANNO IN VEDETTA
QUESTE MONTAGNE DECORATE DI MEDAGLIE D'ORO
AL VALORE PARTIGIANO
TAGLIENTI COME LAME
IMMACOLATO BALUARDO SEMPRE ALL'ERTA
CONTRO OGNI RITORNO
(Epigrafe scolpita sul marmo della stele commemorativa delle Fosse del Frigido, inaugurata il 21 ottobre 1954)
*
FANTASMI
NON RAMMARICATEVI
DAI VOSTRI CIMITERI DI MONTAGNA
SE GIU' AL PIANO
NELL'AULA OVE FU GIURATA LA COSTITUZIONE
MURATA COL VOSTRO SANGUE
SONO TORNATI
DA REMOTE CALIGINI
I FANTASMI DELLA VERGOGNA
TROPPO PRESTO LI AVEVAMO DIMENTICATI
E' BENE CHE SIANO ESPOSTI
IN VISTA SU QUESTO PALCO
PERCHE' TUTTO IL POPOLO
RICONOSCA I LORO VOLTI
E SI RICORDI
CHE TUTTO QUESTO FU VERO
CHIEDERANNO LA PAROLA
AVREMO TANTO DA IMPARARE
MANGANELLI PUGNALI PATIBOLI
VENT'ANNI DI RAPINE DUE ANNI DI CARNEFICINE
I BRIGANTI SUGLI SCANNI I GIUSTI ALLA TORTURA
TRIESTE VENDUTA AL TEDESCO
L'ITALIA RIDOTTA UN ROGO
QUESTO SI CHIAMA GOVERNARE
PER FAR GRANDE LA PATRIA
APPRENDEREMO DA FONTE DIRETTA
LA STORIA VISTA DALLA PARTE DEI CARNEFICI
PARLERANNO I DIPLOMATICI DELL'ASSE
I FIERI MINISTRI DI SALO'
APRIRANNO
I LORO ARCHIVI SEGRETI
DI OGNI IMPICCATO SAPREMO LA SEPOLTURA
DI OGNI INCENDIO SI RITROVERA' IL PROTOCOLLO
CIVITELLA SANT'ANNA BOVES MARZABOTTO
TUTTE IN REGOLA
SAPREMO FINALMENTE
QUANTO COSTO' L'ASSASSINIO
DI CARLO E NELLO ROSSELLI
MA FORSE A QUESTO PUNTO
PREFERIRANNO RINUNCIARE ALLA PAROLA
PECCATO
QUESTI GRANDI UOMINI DI STATO
AVREBBERO TANTO DA RACCONTARE
(Epigrafe pubblicata sul "Ponte" dopo le elezioni politiche del 7 giugno 1953)
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Giovanni Chesi e Leonardo Vaglini, Crittografia ed entropia, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 6,99.
*
Riletture
- Francesco Benozzo, Carducci, Salerno, Roma 2015, Rcs, Milano 2016, pp. 304.
- Antonio Piromalli, Introduzione a Carducci, Laterza, Roma-Bari 1988, pp. IV + 188.
*
Riedizioni
- Natsuo Kirino, Una storia crudele, Neri Pozza, Vicenza 2011, Mondadori, Milano 2024, pp. 236, euro 8,90.
*
Maestri
- Sebastiano Timpanaro, La filologia di Giacomo Leopardi, Le Monnier, Firenze 1955, Laterza, Roma-Bari 1978, 1997, pp. XVI + 272.
- Sebastiano Timpanaro, Classicismo e illuminismo nell'Ottocento italiano, Nistri-Lischi, Pisa 1965, 1988, pp. XL + 440.
- Sebastiano Timpanaro, Aspetti e figure della cultura ottocentesca, Nistri-Lischi, Pisa 1980, pp. XVI + 480.
- Sebastiano Timpanaro, Antileopardiani e neomoderati nella sinistra italiana, Ets, Pisa 1982, pp. 346.
- Sebastiano Timpanaro, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Nistri-Lischi, Pisa 1995, pp. XXII + 248.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5415 del 15 dicembre 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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