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[Nonviolenza] Telegrammi. 5218
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5218
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Fri, 31 May 2024 15:38:58 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5218 del primo giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Corta litania della nonviolenza e del nulla
2. Benito D'Ippolito: I poteri impazziti del mondo...
3. Ai mezzi d'informazione: preghiera di dare notizia dell'udienza del 10 giugno 2024 che potrebbe restituire la liberta' a Leonard Peltier dopo 48 anni di ingiusta detenzione
4. Un foglio volante da diffondere ancora
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
7. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. CORTA LITANIA DELLA NONVIOLENZA E DEL NULLA
"Se non e' la lotta che libera tutte e tutti
la nonviolenza e' nulla"
(Nereo Zuzzanghi, Lunghe storie dette in breve, Ferney, 1778)
Se non abbatte tutte le muraglie di tutti i luoghi di pena
tutte le gabbie tutti i recinti di filo spinato
tutte le stanze buie gli angoli della vergogna
i vagoni bestiame le baracche con le orchestrine
Se non abolisce tutti i plotoni d'esecuzione
se non chiude tutte le fabbriche d'armi
se non scioglie tutti gli eserciti
Se non demolisce tutte le istituzioni totali
se non demolisce tutte le ideologie totalitarie
se non e' lo spazio dell'eguaglianza e della diversita'
se non e' la casa comune che include il mondo intero
dove vige la legge dell'universale solidarieta' e responsabilita'
se non e' colloquio corale e dialogo infinito
passarsi il pane e il vino e la parola
nell'ospitalita' che nulla chiede
Se non versa sabbia nei motori
se non dissoda le strade asfaltate
se non ruba tutte le gomme
Se non spezza tutte le catene
se non salva tutti i naufraghi
se non soccorre tutti i bisognosi
Se non fa crescere l'erba
se non resuscita ogni giorno il sole
se non colma ogni notte il cielo di stelle
se non nutre le anime come i corpi
Se non demolisce gli idoli e l'idolo della demolizione degli idoli
se non si oppone a tutte le demolizioni
se non restituisce la parola
se non impara e insegna ad ascoltare
e riscaldare senza dare fuoco
se non restituisce la liberta' ad ogni persona oppressa
se non condivide tutto il bene e tutti i beni fra tutte e tutti
se non salva tutte le vite
se non e' la coscienza e l'organizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta
per la liberazione del'umanita' intera e la difesa dell'intero mondo vivente
la nonviolenza e' nulla.
2. L'ORA. BENITO D'IPPOLITO: I POTERI IMPAZZITI DEL MONDO...
I poteri impazziti del mondo ci stanno portando alla guerra atomica, alla guerra mondiale, alla guerra che puo' distruggere l'intera famiglia umana.
E' dovere di ogni persona senziente e pensante opporsi alla guerra, oporsi alle stragi, opporsi all'apocalisse.
Uno dei modi in cui realizzare tale opposizione e', qui e adesso, il voto alla lista promossa da Raniero La Valle per le elezioni europee "Pace Terra Dignita'".
E' l'unica lista che si batte per fermare la guerra.
E per questo le daro' il mio voto.
3. INIZIATIVE. AI MEZZI D'INFORMAZIONE: PREGHIERA DI DARE NOTIZIA DELL'UDIENZA DEL 10 GIUGNO 2024 CHE POTREBBE RESTITUIRE LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER DOPO 48 ANNI DI INGIUSTA DETENZIONE
Da 48 anni Leonard Peltier, illustre attivista dell'American Indian Movement, e' detenuto innocente.
La sua innocenza e' certa: e' stato infatti definitivamente accertato che le cosiddette "testimonianza" che lo accusavano di omicidio erano false, e che le cosiddette "prove" erano altrettanto false.
Leonard Peltier e' alle soglie degli 80 anni ed e' affetto da plurime gravi patologie che non possono essere curate adeguatamente in regime carcerario.
La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta dall'Onu, dal Parlamento Europeo, da Amnesty International, da personalita' insigni come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, dal Dalai Lama e da papa Francesco, da innumerevoli persone, associazioni, istituzioni di tutto il mondo.
*
Il 10 giugno 2024 si riunisce nuovamente, dopo molti anni, la "United States Parole Commission" per esaminare la sua situazione e decidere se concedere la "liberta' sulla parola" (l'equivalente statunitense della "liberta' vigilata") in considerazione dell'eta' e delle gravi condizioni di salute.
Potrebbe essere l'ultima occasione per restituire la liberta' a Leonard Peltier.
*
E' possibile, ed opportuno, scrivere alla Commissione per chiedere che a Leonard Peltier sia concessa la "liberta' sulla parola" in considerazione della sua eta' e delle sue condizioni di salute.
L'indirizzo di posta elettronica della Commissione (United States Parole Commission) e': USParole.questions at usdoj.gov
*
E' anche opportuno inviare copia delle lettere per opportuna conoscenza agli avvocati di Leonard Peltier.
Gli indirizzi di posta elettronica degli avvocati Kevin Sharp e Jenipher Jones che assistono Leonard Peltier sono: ksharp at sanfordheisler.com, jenipherj at forthepeoplelegal.com
*
E' possibile ed opportuno scrivere anche al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America aprire nel web la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/ e seguire le indicazioni li' presenti.
*
Ed e' possibile ed opportuno scrivere altresi' al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) affinche' sia concessa la "compassionate release" ("rilascio compassionevole", ovvero per motivi di umanita') a Leonard Peltier.
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) usare il form disponibile alla pagina web:
https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
*
Grazie per l'attenzione e per l'ulteriore diffusione.
Alleghiamo in calce una minima notizia per saperne di piu' e un recentissimo appello di Amnesty International.
* * *
Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
* * *
Un recentissimo appello di Amnesty International
AMNESTY INTERNATIONAL: URGE PAROLE FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
[Dal sito www.amnesty.org]
URGENT ACTION
URGE PAROLE FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
Native American activist Leonard Peltier (Bureau of Prisons Register Number 89637-132) has been imprisoned in the USA for nearly 50 years, some of which was spent in solitary confinement, for a crime he maintains that he did not commit. Now 79 years old, he suffers from several chronic health ailments, including one that is potentially fatal. He finally has a new parole hearing on 10 June, which may be the last opportunity to grant his freedom. We urge the Commission to grant Leonard Peltier parole.
TAKE ACTION: WRITE AN APPEAL IN YOUR OWN WORDS OR USE THIS MODEL LETTER
Acting Chairperson, Patricia K. Cushwa
Commissioner Charles T. Massarone
U.S. Parole Commission
90 K Street NE, 3rd Floor
Washington DC 20530, USA
Phone: +1 202-346-7000
Email: USParole.questions at usdoj.gov
Dear Acting Chairperson Cushwa and Commissioner Massarone,
I am writing to urge you to grant parole to Native American elder Leonard Peltier (Bureau of Prisons Register Number 89637-132).
For nearly five decades, Amnesty International - the non-partisan global human rights organization - has documented serious concerns about the legal process which led to Leonard Peltier's conviction and sentencing.
Tribal Nations, Indigenous leaders, Members of Congress, former FBI Agents, the U.N. Working Group on Arbitrary Detention, Nobel Peace Prize laureates and even the former U.S. Attorney, James Reynolds, whose office handled Leonard Peltier's prosecution and appeal, have also called for Leonard Peltier's release.
U.S. Attorney Reynolds wrote in 2021, "in my opinion, to continue to imprison Mr. Peltier any longer, knowing all that we know now, would serve only to continue the broken relationship between Native Americans and the government."
Given the ongoing, unresolved concerns about the fairness of Leonard Peltier's incarceration, that he has spent nearly 50 years in prison, his age, and ongoing and chronic health issues, granting parole is timely and in the interests of both justice and mercy.
Yours sincerely
*
ADDITIONAL INFORMATION
Leonard Peltier, an Anishinaabe-Lakota Native American, was a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. On 26 June 1975, during a confrontation involving AIM members on the Pine Ridge Indian reservation in South Dakota, FBI agents Ronald Williams and Jack Coler were shot dead. Joseph Stuntz, a Native American and member of the American Indian Movement, was also killed that day. Mr. Stuntz's death was never investigated nor was anyone charged in his death. With respect to the murder of Agents Coler and Williams, Leonard Peltier was convicted in 1977 and sentenced to two consecutive life sentences. Leonard Peltier has always denied killing the agents.
A key alleged eyewitness to the shootings was Myrtle Poor Bear, a Lakota Native woman who lived at Pine Ridge. Based on her statement that she saw Leonard Peltier kill both FBI agents, Leonard Peltier was extradited from Canada, where he had fled following the shootings. However, Myrtle Poor Bear later retracted her testimony. Although not called as a prosecution witness at trial, the trial judge refused to allow Leonard Peltier's attorneys to call Myrtle Poor Bear as a defence witness on the grounds that her testimony "could be highly prejudicial to the government". In 2000, Myrtle Poor Bear issued a public statement to say that her original testimony was a result of months of threats and harassment from FBI agents.
In 1980, documents were released to Leonard Peltier's lawyers as a result of a lawsuit under the Freedom of Information Act. The documents contained ballistics evidence which might have assisted Leonard Peltier's case, but which had been withheld by the prosecution at trial. However, in 1986, the U.S. Court of Appeal for the Eighth Circuit denied Leonard Peltier a retrial, stating that: "We recognize that there is some evidence in this record of improper conduct on the part of some FBI agents, but we are reluctant to impute even further improprieties to them".
James H. Reynolds, the US Attorney whose office handled the criminal case prosecution and appeal of Leonard Peltier, wrote that he supported clemency "in the best interest of Justice in considering the totality of all matters involved".
Leonard Peltier suffers from a variety of ailments, including kidney disease, Type 2 diabetes, high blood pressure, a heart condition, a degenerative joint disease, and constant shortness of breath and dizziness. A stroke in 1986 left him virtually blind in one eye. In January 2016, doctors diagnosed him with a life-threatening condition: a large and potentially fatal abdominal aortic aneurysm that could rupture at any time and would result in his death. He currently uses a walker due to limited mobility and contracted COVID-19 in 2022. He continues to be at risk of re-infection while in detention.
In 2015, several Nobel Peace Prize winners—including Archbishop Desmond Tutu—called for Leonard Peltier's release. The Standing Rock Sioux Tribe, the National Congress of American Indians, many Tribal Leaders, the U.N. Working Group on Arbitrary Detention, and Members of Congress have also called for his release. Leonard Peltier's attorney applied for clemency to President Biden in July 2021.
President Biden committed to granting clemency on a rolling basis during his administration. However, as of May 2024, no decision has been made on his application. He has previously sought clemency, most recently from President Obama in 2016, but his petition has been denied each time. Due to the numerous issues at trial, the exhaustion of all his legal avenues for appeal, the amount of time he has already served, his continued maintenance of innocence along with his chronic health issues, Amnesty International supports calls for the release of Leonard Peltier.
PREFERRED LANGUAGE TO ADDRESS TARGET: English. You can also write in your own language.
PLEASE TAKE ACTION AS SOON AS POSSIBLE UNTIL: 10 June 2024
Please check with the Amnesty office in your country if you wish to send appeals after the deadline.
4. INIZIATIVE. UN FOGLIO VOLANTE DA DIFFONDERE ANCORA
Gentilissime e gentilissimi,
vi saremmo assai grati se ci aiutaste a diffondere urbi et orbi il testo seguente.
Grazie di cuore.
* * *
Un appello alle istituzioni statunitensi che hanno il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier
Gentili signore e signori della United States Parole Commission,
gentile Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
gentile Presidente degli Stati Uniti d'America,
come sapete, il signor Leonard Peltier e' un uomo anziano prossimo agli 80 anni, detenuto da 48 anni per un delitto che non ha commesso, condannato in un processo fondato su prove dimostratesi false e su testimonianze dimostratesi altrettanto false.
Come sapete, il signor Leonard Peltier soffre di molte gravi patologie che non possono essere adeguatamente curate in carcere.
Come sapete, il signor Leonard Peltier nel corso della sua lunga detenzione ha promosso numerose apprezzate iniziative educative ed assistenziali, e sostenuto molte iniziative nonviolente in favore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa del mondo vivente.
Come sapete, il signor Leonard Peltier ha dedicato l'intera sua vita all'impegno in difesa dei popoli nativi, del bene comune dell'umanita', della Madre Terra.
Ascoltate la preghiera di Nelson Mandela e di madre Teresa di Calcutta: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera di John Lennon e di Desmond Tutu: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la richiesta del Parlamento Europeo e della commissione speciale dell'Onu: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate l'appello di Amnesty International e del Movimento Nonviolento: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera di Rigoberta Menchu' e di Robert Redford: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera del Dalai Lama e di papa Francesco: liberate Leonard Peltier.
Possa quest'uomo vecchio, malato e innocente essere restituito all'amorevole vicinanza dei suoi familiari.
Possano i familiari di Leonard Peltier gioire della vicinanza del loro amato congiunto in questi tardi suoi anni.
Gentili signore e signori della United States Parole Commission,
gentile Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
gentile Presidente degli Stati Uniti d'America,
restituite la liberta' a Leonard Peltier.
vi ringraziamo fin d'ora per la vostra attenzione, per la vostra saggezza, per la vostra umanita'.
* * *
Tre cose che e' opportuno sapere
La United States Parole Commission il prossimo 10 giugno 2024 terra' un'udienza in cui esaminera' la situazione di Leonard Peltier e potrebbe decidere di concedergli la "liberta' sulla parola".
Il Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America e' il referente istituzionale delle richieste di "compassionate release", ovvero di "rilascio compassionevole" delle persone detenute in condizioni di salute particolarmente gravi, come nel caso di Leonard Peltier. La richiesta di "compassionate release" per Leonard Peltier e' stata avanzata da numerosi autorevoli rappresentanti istituzionali degli Stati Uniti d'America.
Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha il potere di concedere la grazia alle persone detenute e cosi' restituire loro la liberta'; e' una prassi abituale nell'anno in cui scade il suo mandato e si svolgono nuove elezioni, come appunto in questo 2024. Da molti anni si attende che un Presidente degli Stati Uniti conceda la grazia a Leonard Peltier.
* * *
Indirizzi utili
Per scrivere alla United States Parole Commission:
e-mail: USParole.questions at usdoj.gov
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General):
attraverso la pagina web: https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America:
attraverso la pagina web: https://www.whitehouse.gov/contact/
Gli indirizzi di posta elettronica degli avvocati di Leonard Peltier, Kevin Sharp e Jenipher Jones, sono i seguenti:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E' opportuno inviare copia delle lettere anche a:
"Europe for Peltier 2024 Coalition": lpsgrheinmain at aol.com
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Appello a cura del Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier
Viterbo, 27 maggio 2024
Mittente: il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
* * *
Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)
Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)
Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
*
Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
*
E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Giri. Senso del dovere, Gedi, Torino 2024, pp. 144, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Piergiorgio Odifreddi, Luigi Grasselli, Antonio Rocca, Albrecht Duerer e i solidi fantastici, Le Scienze, Roma 2024, pp. 144, euro 12,90 (in supplemento a "Le Scienze").
*
Riletture
- James H. Cone, Teologia nera della liberazione e Black Power, Claudiana, Torino 1973, pp. 224.
- Zygmunt Bauman, Per tutti i gusti. La cultura nell'eta' dei consumi, Laterza, Roma-Bari 2016, pp. VI + 154.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5218 del primo giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
Numero 5218 del primo giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Corta litania della nonviolenza e del nulla
2. Benito D'Ippolito: I poteri impazziti del mondo...
3. Ai mezzi d'informazione: preghiera di dare notizia dell'udienza del 10 giugno 2024 che potrebbe restituire la liberta' a Leonard Peltier dopo 48 anni di ingiusta detenzione
4. Un foglio volante da diffondere ancora
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
7. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. CORTA LITANIA DELLA NONVIOLENZA E DEL NULLA
"Se non e' la lotta che libera tutte e tutti
la nonviolenza e' nulla"
(Nereo Zuzzanghi, Lunghe storie dette in breve, Ferney, 1778)
Se non abbatte tutte le muraglie di tutti i luoghi di pena
tutte le gabbie tutti i recinti di filo spinato
tutte le stanze buie gli angoli della vergogna
i vagoni bestiame le baracche con le orchestrine
Se non abolisce tutti i plotoni d'esecuzione
se non chiude tutte le fabbriche d'armi
se non scioglie tutti gli eserciti
Se non demolisce tutte le istituzioni totali
se non demolisce tutte le ideologie totalitarie
se non e' lo spazio dell'eguaglianza e della diversita'
se non e' la casa comune che include il mondo intero
dove vige la legge dell'universale solidarieta' e responsabilita'
se non e' colloquio corale e dialogo infinito
passarsi il pane e il vino e la parola
nell'ospitalita' che nulla chiede
Se non versa sabbia nei motori
se non dissoda le strade asfaltate
se non ruba tutte le gomme
Se non spezza tutte le catene
se non salva tutti i naufraghi
se non soccorre tutti i bisognosi
Se non fa crescere l'erba
se non resuscita ogni giorno il sole
se non colma ogni notte il cielo di stelle
se non nutre le anime come i corpi
Se non demolisce gli idoli e l'idolo della demolizione degli idoli
se non si oppone a tutte le demolizioni
se non restituisce la parola
se non impara e insegna ad ascoltare
e riscaldare senza dare fuoco
se non restituisce la liberta' ad ogni persona oppressa
se non condivide tutto il bene e tutti i beni fra tutte e tutti
se non salva tutte le vite
se non e' la coscienza e l'organizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta
per la liberazione del'umanita' intera e la difesa dell'intero mondo vivente
la nonviolenza e' nulla.
2. L'ORA. BENITO D'IPPOLITO: I POTERI IMPAZZITI DEL MONDO...
I poteri impazziti del mondo ci stanno portando alla guerra atomica, alla guerra mondiale, alla guerra che puo' distruggere l'intera famiglia umana.
E' dovere di ogni persona senziente e pensante opporsi alla guerra, oporsi alle stragi, opporsi all'apocalisse.
Uno dei modi in cui realizzare tale opposizione e', qui e adesso, il voto alla lista promossa da Raniero La Valle per le elezioni europee "Pace Terra Dignita'".
E' l'unica lista che si batte per fermare la guerra.
E per questo le daro' il mio voto.
3. INIZIATIVE. AI MEZZI D'INFORMAZIONE: PREGHIERA DI DARE NOTIZIA DELL'UDIENZA DEL 10 GIUGNO 2024 CHE POTREBBE RESTITUIRE LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER DOPO 48 ANNI DI INGIUSTA DETENZIONE
Da 48 anni Leonard Peltier, illustre attivista dell'American Indian Movement, e' detenuto innocente.
La sua innocenza e' certa: e' stato infatti definitivamente accertato che le cosiddette "testimonianza" che lo accusavano di omicidio erano false, e che le cosiddette "prove" erano altrettanto false.
Leonard Peltier e' alle soglie degli 80 anni ed e' affetto da plurime gravi patologie che non possono essere curate adeguatamente in regime carcerario.
La liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta dall'Onu, dal Parlamento Europeo, da Amnesty International, da personalita' insigni come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, dal Dalai Lama e da papa Francesco, da innumerevoli persone, associazioni, istituzioni di tutto il mondo.
*
Il 10 giugno 2024 si riunisce nuovamente, dopo molti anni, la "United States Parole Commission" per esaminare la sua situazione e decidere se concedere la "liberta' sulla parola" (l'equivalente statunitense della "liberta' vigilata") in considerazione dell'eta' e delle gravi condizioni di salute.
Potrebbe essere l'ultima occasione per restituire la liberta' a Leonard Peltier.
*
E' possibile, ed opportuno, scrivere alla Commissione per chiedere che a Leonard Peltier sia concessa la "liberta' sulla parola" in considerazione della sua eta' e delle sue condizioni di salute.
L'indirizzo di posta elettronica della Commissione (United States Parole Commission) e': USParole.questions at usdoj.gov
*
E' anche opportuno inviare copia delle lettere per opportuna conoscenza agli avvocati di Leonard Peltier.
Gli indirizzi di posta elettronica degli avvocati Kevin Sharp e Jenipher Jones che assistono Leonard Peltier sono: ksharp at sanfordheisler.com, jenipherj at forthepeoplelegal.com
*
E' possibile ed opportuno scrivere anche al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America aprire nel web la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/ e seguire le indicazioni li' presenti.
*
Ed e' possibile ed opportuno scrivere altresi' al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) affinche' sia concessa la "compassionate release" ("rilascio compassionevole", ovvero per motivi di umanita') a Leonard Peltier.
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) usare il form disponibile alla pagina web:
https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
*
Grazie per l'attenzione e per l'ulteriore diffusione.
Alleghiamo in calce una minima notizia per saperne di piu' e un recentissimo appello di Amnesty International.
* * *
Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
* * *
Un recentissimo appello di Amnesty International
AMNESTY INTERNATIONAL: URGE PAROLE FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
[Dal sito www.amnesty.org]
URGENT ACTION
URGE PAROLE FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
Native American activist Leonard Peltier (Bureau of Prisons Register Number 89637-132) has been imprisoned in the USA for nearly 50 years, some of which was spent in solitary confinement, for a crime he maintains that he did not commit. Now 79 years old, he suffers from several chronic health ailments, including one that is potentially fatal. He finally has a new parole hearing on 10 June, which may be the last opportunity to grant his freedom. We urge the Commission to grant Leonard Peltier parole.
TAKE ACTION: WRITE AN APPEAL IN YOUR OWN WORDS OR USE THIS MODEL LETTER
Acting Chairperson, Patricia K. Cushwa
Commissioner Charles T. Massarone
U.S. Parole Commission
90 K Street NE, 3rd Floor
Washington DC 20530, USA
Phone: +1 202-346-7000
Email: USParole.questions at usdoj.gov
Dear Acting Chairperson Cushwa and Commissioner Massarone,
I am writing to urge you to grant parole to Native American elder Leonard Peltier (Bureau of Prisons Register Number 89637-132).
For nearly five decades, Amnesty International - the non-partisan global human rights organization - has documented serious concerns about the legal process which led to Leonard Peltier's conviction and sentencing.
Tribal Nations, Indigenous leaders, Members of Congress, former FBI Agents, the U.N. Working Group on Arbitrary Detention, Nobel Peace Prize laureates and even the former U.S. Attorney, James Reynolds, whose office handled Leonard Peltier's prosecution and appeal, have also called for Leonard Peltier's release.
U.S. Attorney Reynolds wrote in 2021, "in my opinion, to continue to imprison Mr. Peltier any longer, knowing all that we know now, would serve only to continue the broken relationship between Native Americans and the government."
Given the ongoing, unresolved concerns about the fairness of Leonard Peltier's incarceration, that he has spent nearly 50 years in prison, his age, and ongoing and chronic health issues, granting parole is timely and in the interests of both justice and mercy.
Yours sincerely
*
ADDITIONAL INFORMATION
Leonard Peltier, an Anishinaabe-Lakota Native American, was a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. On 26 June 1975, during a confrontation involving AIM members on the Pine Ridge Indian reservation in South Dakota, FBI agents Ronald Williams and Jack Coler were shot dead. Joseph Stuntz, a Native American and member of the American Indian Movement, was also killed that day. Mr. Stuntz's death was never investigated nor was anyone charged in his death. With respect to the murder of Agents Coler and Williams, Leonard Peltier was convicted in 1977 and sentenced to two consecutive life sentences. Leonard Peltier has always denied killing the agents.
A key alleged eyewitness to the shootings was Myrtle Poor Bear, a Lakota Native woman who lived at Pine Ridge. Based on her statement that she saw Leonard Peltier kill both FBI agents, Leonard Peltier was extradited from Canada, where he had fled following the shootings. However, Myrtle Poor Bear later retracted her testimony. Although not called as a prosecution witness at trial, the trial judge refused to allow Leonard Peltier's attorneys to call Myrtle Poor Bear as a defence witness on the grounds that her testimony "could be highly prejudicial to the government". In 2000, Myrtle Poor Bear issued a public statement to say that her original testimony was a result of months of threats and harassment from FBI agents.
In 1980, documents were released to Leonard Peltier's lawyers as a result of a lawsuit under the Freedom of Information Act. The documents contained ballistics evidence which might have assisted Leonard Peltier's case, but which had been withheld by the prosecution at trial. However, in 1986, the U.S. Court of Appeal for the Eighth Circuit denied Leonard Peltier a retrial, stating that: "We recognize that there is some evidence in this record of improper conduct on the part of some FBI agents, but we are reluctant to impute even further improprieties to them".
James H. Reynolds, the US Attorney whose office handled the criminal case prosecution and appeal of Leonard Peltier, wrote that he supported clemency "in the best interest of Justice in considering the totality of all matters involved".
Leonard Peltier suffers from a variety of ailments, including kidney disease, Type 2 diabetes, high blood pressure, a heart condition, a degenerative joint disease, and constant shortness of breath and dizziness. A stroke in 1986 left him virtually blind in one eye. In January 2016, doctors diagnosed him with a life-threatening condition: a large and potentially fatal abdominal aortic aneurysm that could rupture at any time and would result in his death. He currently uses a walker due to limited mobility and contracted COVID-19 in 2022. He continues to be at risk of re-infection while in detention.
In 2015, several Nobel Peace Prize winners—including Archbishop Desmond Tutu—called for Leonard Peltier's release. The Standing Rock Sioux Tribe, the National Congress of American Indians, many Tribal Leaders, the U.N. Working Group on Arbitrary Detention, and Members of Congress have also called for his release. Leonard Peltier's attorney applied for clemency to President Biden in July 2021.
President Biden committed to granting clemency on a rolling basis during his administration. However, as of May 2024, no decision has been made on his application. He has previously sought clemency, most recently from President Obama in 2016, but his petition has been denied each time. Due to the numerous issues at trial, the exhaustion of all his legal avenues for appeal, the amount of time he has already served, his continued maintenance of innocence along with his chronic health issues, Amnesty International supports calls for the release of Leonard Peltier.
PREFERRED LANGUAGE TO ADDRESS TARGET: English. You can also write in your own language.
PLEASE TAKE ACTION AS SOON AS POSSIBLE UNTIL: 10 June 2024
Please check with the Amnesty office in your country if you wish to send appeals after the deadline.
4. INIZIATIVE. UN FOGLIO VOLANTE DA DIFFONDERE ANCORA
Gentilissime e gentilissimi,
vi saremmo assai grati se ci aiutaste a diffondere urbi et orbi il testo seguente.
Grazie di cuore.
* * *
Un appello alle istituzioni statunitensi che hanno il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier
Gentili signore e signori della United States Parole Commission,
gentile Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
gentile Presidente degli Stati Uniti d'America,
come sapete, il signor Leonard Peltier e' un uomo anziano prossimo agli 80 anni, detenuto da 48 anni per un delitto che non ha commesso, condannato in un processo fondato su prove dimostratesi false e su testimonianze dimostratesi altrettanto false.
Come sapete, il signor Leonard Peltier soffre di molte gravi patologie che non possono essere adeguatamente curate in carcere.
Come sapete, il signor Leonard Peltier nel corso della sua lunga detenzione ha promosso numerose apprezzate iniziative educative ed assistenziali, e sostenuto molte iniziative nonviolente in favore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa del mondo vivente.
Come sapete, il signor Leonard Peltier ha dedicato l'intera sua vita all'impegno in difesa dei popoli nativi, del bene comune dell'umanita', della Madre Terra.
Ascoltate la preghiera di Nelson Mandela e di madre Teresa di Calcutta: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera di John Lennon e di Desmond Tutu: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la richiesta del Parlamento Europeo e della commissione speciale dell'Onu: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate l'appello di Amnesty International e del Movimento Nonviolento: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera di Rigoberta Menchu' e di Robert Redford: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera del Dalai Lama e di papa Francesco: liberate Leonard Peltier.
Possa quest'uomo vecchio, malato e innocente essere restituito all'amorevole vicinanza dei suoi familiari.
Possano i familiari di Leonard Peltier gioire della vicinanza del loro amato congiunto in questi tardi suoi anni.
Gentili signore e signori della United States Parole Commission,
gentile Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
gentile Presidente degli Stati Uniti d'America,
restituite la liberta' a Leonard Peltier.
vi ringraziamo fin d'ora per la vostra attenzione, per la vostra saggezza, per la vostra umanita'.
* * *
Tre cose che e' opportuno sapere
La United States Parole Commission il prossimo 10 giugno 2024 terra' un'udienza in cui esaminera' la situazione di Leonard Peltier e potrebbe decidere di concedergli la "liberta' sulla parola".
Il Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America e' il referente istituzionale delle richieste di "compassionate release", ovvero di "rilascio compassionevole" delle persone detenute in condizioni di salute particolarmente gravi, come nel caso di Leonard Peltier. La richiesta di "compassionate release" per Leonard Peltier e' stata avanzata da numerosi autorevoli rappresentanti istituzionali degli Stati Uniti d'America.
Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha il potere di concedere la grazia alle persone detenute e cosi' restituire loro la liberta'; e' una prassi abituale nell'anno in cui scade il suo mandato e si svolgono nuove elezioni, come appunto in questo 2024. Da molti anni si attende che un Presidente degli Stati Uniti conceda la grazia a Leonard Peltier.
* * *
Indirizzi utili
Per scrivere alla United States Parole Commission:
e-mail: USParole.questions at usdoj.gov
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General):
attraverso la pagina web: https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America:
attraverso la pagina web: https://www.whitehouse.gov/contact/
Gli indirizzi di posta elettronica degli avvocati di Leonard Peltier, Kevin Sharp e Jenipher Jones, sono i seguenti:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E' opportuno inviare copia delle lettere anche a:
"Europe for Peltier 2024 Coalition": lpsgrheinmain at aol.com
* * *
Appello a cura del Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier
Viterbo, 27 maggio 2024
Mittente: il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
* * *
Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)
Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
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Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
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Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
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All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
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Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)
Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
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Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
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E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., Giri. Senso del dovere, Gedi, Torino 2024, pp. 144, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Piergiorgio Odifreddi, Luigi Grasselli, Antonio Rocca, Albrecht Duerer e i solidi fantastici, Le Scienze, Roma 2024, pp. 144, euro 12,90 (in supplemento a "Le Scienze").
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Riletture
- James H. Cone, Teologia nera della liberazione e Black Power, Claudiana, Torino 1973, pp. 224.
- Zygmunt Bauman, Per tutti i gusti. La cultura nell'eta' dei consumi, Laterza, Roma-Bari 2016, pp. VI + 154.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5218 del primo giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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