[Nonviolenza] Telegrammi. 5209



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5209 del 23 maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Pasquale Pugliese: Dieci anni dopo, uscire urgentemente dal sistema di guerra. Dall'Arena di Pace 2024 un rinnovato impegno per il disarmo e la nonviolenza
2. Enrico Peyretti: Violenza e vendetta
3. Cosa non e' antifascismo
4. Cosa non e' beneficenza
5. Chi si fa finanziare...
6. Sottoscriviamo la petizione per Leonard Peltier su Change.org ed inviamo tre lettere a chi puo' restituire la liberta' a Leonard Peltier
7. Le persone partecipanti all'incontro svoltosi a Viterbo la mattina del 18 maggio 2024 scrivono alla Commissione per la liberta' vigilata che il 10 giugno 2024 esaminera' il caso di Leonard Peltier
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
10. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
11. Una cosa che so su Hamas
12. Una cosa che so su chi manda le persone a uccidere e morire
13. Tutte le forze politiche che hanno votato...
14. Lelio Basso: Etiam si sint pauperes
15. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
16. Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane
17. Alcuni riferimenti utili
18. Segnalazioni librarie
19. La "Carta" del Movimento Nonviolento
20. Per saperne di piu'

1. RIFLESSIONE. PASQUALE PUGLIESE: DIECI ANNI DOPO, USCIRE URGENTEMENTE DAL SISTEMA DI GUERRA. DALL'ARENA DI PACE 2024 UN RINNOVATO IMPEGNO PER IL DISARMO E LA NONVIOLENZA
[Riceviamo e diffondiamo]

Era avvenuta da poche settimane la rivoluzione in Ucraina - o il colpo di stato, a seconda della prospettiva - in seguito alla quale ci fu l'annessione della Crimea alla Russia e l'inizio del conflitto armato nel Donbass tra milizie filorusse e filogovernative, quando si svolse a Verona l'Arena di Pace e Disarmo del 25 aprile 2014 dalla quale fu lanciata la Campagna per la difesa civile non armata e nonviolenta, che prendera' il nome "Un'altra difesa e' possibile". Una campagna non ancora conclusa che, gia' dieci anni fa, proponeva attraverso una legge di iniziativa popolare (e successive proposte di iniziativa parlamentare), tra le altre cose, la costituzione dei Corpi civili di pace come forza non armata capace di intervenire nei conflitti con gli strumenti della nonviolenza, invece di inviarvi armi ed armati. Scrivevo allora che era necessario "far diventare l'Arena di pace e disarmo il punto di partenza di una nuova grande mobilitazione europea per il disarmo e la pace per superare le politiche di potenza che hanno dominato i secoli degli imperialismi e delle guerre mondiali attraverso l'esercizio del potere dei popoli, l'unico capace di imporre politiche di pace" (7 marzo 2014).
Invece, in questi dieci anni, tutti i governi che si sono succeduti in Italia hanno ignorato la proposta dei Corpi civili di pace, che avrebbero dotato il nostro paese di un "mezzo" costituzionale di "risoluzione delle controversie internazionali", anziche' la ripudiata guerra; la guerra regionale del Donbass, con l'invasione russa dell'Ucraina, e' stata internazionalizzata e subisce un'escalation che ogni giorno rischia di scatenare l'apocalisse nucleare; l'Europa, schiacciata sulla politica di potenza statunitense, anziche' svolgere il ruolo di Terzo mediatore, spende oggi in armamenti il 62% in piu' e, invece di approntare un Corpo civile europeo di pace, secondo la proposta avanzata da Alex Langer al Parlamento europeo fin dal 1995, minaccia l'invio di soldati a morire nelle trincee ucraine. In questo scenario disastroso - e mentre continua senza sosta il massacro di Gaza, che ogni giorno che passa assume le dimensioni del genocidio - si e' svolta, sabato 18 maggio a Verona, la nuova Arena di Pace con la presenza di papa Francesco.
Promossa dalla Diocesi di Verona e dalle riviste cattoliche impegnate per la pace, sulla scia delle "Arene" precedenti, l'Arena di pace del 2024 ha visto la presenza di oltre 12.000 pacifisti e nonviolenti, laici e cattolici, riuniti in uno scenario straordinario con la bandiera bianca in mano - oltre alle bandiere arcobaleno - a ribadire l'urgenza dell'impegno per la pace, attraverso il disarmo e la costruzione degli strumenti nonviolenti di gestione dei conflitti, anziche' la follia della nuova corsa agli armamenti che genera immensi profitti con le guerre. Papa Francesco ha fatto una lezione di nonviolenza contro il bellicismo dilagante, spiegando che "dobbiamo saper fare i conti con la fisiologia dei conflitti, che sono una sfida alla creativita', per uscirne non con la violenza, ma al di sopra, attraverso il dialogo che prevede l'ascolto della pluralita'". Sembra evocare, Francesco, l'approccio di Johan Galtung, il fondatore dei Peace Studies, sul "trascendimento" dei conflitti attraverso la nonviolenza: prendersene cura e lavorarci con la fatica della mediazione creativa, anziche' esasperarli ed armarli.
L'Arena di pace 2024 e' stata preparata nelle settimane precedenti dai Tavoli di lavoro, tra i quali quello su Pace e Disarmo partecipato dai movimenti per la nonviolenza, che ha elaborato un denso documento che indica le strade "per uscire dal sistema di guerra". Si va dal ridurre progressivamente e rapidamente le spese militari e destinare le risorse liberate a politiche culturali e sociali alla sottoscrizione del Trattato per la proibizione delle armi nucleari, allontanando dal territorio italiano tutte le testate presenti; dalla costituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta, con il relativo "Dipartimento" come primo nucleo di un futuro "Ministero della Pace" all'istituzione dei Corpi civili di pace, a partire dal nostro Paese; dal vietare senza eccezioni l'esportazione di armi e la cooperazione militare con paesi in guerra, difendendo la Legge 185/90 oggi sotto attacco, al fare della scuola una istituzione educativa che formi alla pace attraverso la nonviolenza, contrastandone i processi di militarizzazione con l'ingresso delle forze armate, e liberando anche l'Universita' dai condizionamenti del complesso militare-industriale.
Insomma un rinnovato impegno programmatico dei "costruttori di pace", tanto piu' necessario quanto piu', come ha detto in conclusione papa Francesco, "la pace e' nelle mani dei popoli che devono averne coscienza ed organizzarsi". Rispondendo cosi' anche all'appello registrato da Edgar Morin, le cui condizioni di salute a quasi 103 anni non hanno consentito di essere presente fisicamente, ma che non ha voluto far mancare la propria voce all'Arena di Verona: di fronte "a tanti pericoli, tante guerre, tanta difficolta' a trattare i problemi fondamentali dell'umanita', c'e' bisogno di una coscienza fortissima della necessita' di lavorare insieme per fare un movimento ardente e forte per la pace". Vista la sordita' dei governi, dieci anni dopo e' piu' urgente che mai.

2. RIFLESSIONE. ENRICO PEYRETTI: VIOLENZA E VENDETTA
[Ringraziamo Enrico Peyretti per questo intervento.
Enrico Peyretti (1935) e' uno dei maestri della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; e' candidato alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]

21 maggio 2024 - Il mandato d'arresto della Corte dell'Aja sia per i capi di Hamas sia per Netanyhau e Gallant, fa valere un principio molto importante: una risposta non difensiva, ma ipervendicativa e crudele, sui civili incolpevoli, e' crimine di guerra come l'aggressione violenta e stragista compiuta da Hamas il 7 ottobre. La guerra e superguerra non e' difesa, ma raddoppio e conferma del male contro l'umanita', tutta quanta offesa, come noi ci sentiamo offesi. La difesa da aggressioni deve essere esercitata dalla comunita' internazionale col criterio della massima riduzione di violenza, e il passaggio rapido alla trattativa e mediazione assistita, per una pace giusta e stabile, nella parita' di diritti dei popoli e delle persone. Nell'infuriare crudele della guerra, la decisione dell'Aja e' uno spiraglio di ragionevolezza e di giustizia.

3. L'ABBECEDARIO DI MARCOLFO RUBATOCCHI. COSA NON E' ANTIFASCISMO

Picchiare le persone non e' antifascismo.
Picchiare le persone e' fascismo.

4. L'ABBECEDARIO DI MARCOLFO RUBATOCCHI. COSA NON E' BENEFICENZA

Usare una parte dei frutti di un crimine per fare "beneficenza" (come faceva anche Al Capone), non e' beneficenza.
E chi lo fa non e' un benefattore.

5. L'ABBECEDARIO DI MARCOLFO RUBATOCCHI. CHI SI FA FINANZIARE...

Chi si fa finanziare dagli speculatori e dai mafiosi, degli speculatori e dei mafiosi e' complice.

6. APPELLI. SOTTOSCRIVIAMO LA PETIZIONE PER LEONARD PELTIER SU CHANGE.ORG ED INVIAMO TRE LETTERE A CHI PUO' RESTITUIRE LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER

In vista dell'udienza della Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission) che il 10 giugno 2024 esaminera' la situazione di Leonard Peltier e potrebbe finalmente restituirgli la liberta', e' stata promossa una petizione su www.change.org "Leonard Peltier URGENTLY needs your support for his upcoming Parole hearing".
Invitiamo chi ci legge a sottoscriverla.
E rinnoviamo inoltre l'invito a scrivere direttamente sia alla Commissione citata, sia agli altri due soggetti istituzionali (il Procuratore Generale degli Stati Uniti e il Presidente degli Stati Uniti) che hanno anch'essi il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier dopo 48 anni di ingiusta detenzione.
Di seguito le indicazioni utili.
*
1. Per aderire alla petizione su change.org
https://www.change.org/p/leonard-peltier-urgently-needs-your-support-for-his-upcoming-parole-hearing
*
2. Per scrivere direttamente alla Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission)
La Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission) si riunira' il 10 giugno 2024 per esaminare la situazione di Leonard Peltier: le competenze di questo organo sono specifiche, e quindi le lettere devono tenerne conto. In breve, gli argomenti in base a cui la Commissione potrebbe prendere una decisione positiva sostanzialmente sono: l'eta' avanzata di Leonard Peltier (che tra pochi mesi compira' 80 anni, dei quali 48 trascorsi in carcere); le sue precarie condizioni di salute ed il fatto che in carcere non puo' ricevere le cure necessarie; l'opportunita' che possa trascorrere gli ultimi anni di vita con i suoi familiari (riconoscendo sia il suo diritto a stare con loro, sia il loro diritto a stare con lui).
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare le lettere sono i seguenti:
Alla United States Parole Commission: USParole.questions at usdoj.gov
E per opportuna conoscenza ai legali che assistono Leonard Peltier:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E sempre per opportuna conoscenza a "Europe for Peltier 2024 Coalition":
c/o Michael Koch: lpsgrheinmain at aol.com
Un possibile testo della lettera:
Egregi membri della United States Parole Commission,
in considerazione sia dell'eta' avanzata, sia delle precarie condizioni di salute e dell'impossibilita' di ricevere in carcere le adeguate cure di cui necessita, sia dell'opportunita' che possa trascorrere gli ultimi anni di vita con i suoi familiari - dopo ben 48 anni di detenzione, e giunto alle soglie degli 80 anni di eta' -, sollecitiamo da parte vostra nell'udienza del 10 giugno 2024 una decisione che riconosca la misura della liberta' vigilata al signor Leonard Peltier.
Confidando nel vostro discernimento intellettuale, nella vostra sapienza giuridica e nel vostro sentire morale, vogliate gradire distinti saluti.
Dear Members of the United States Parole Commission,
in consideration of both his advanced age, his precarious health conditions and the impossibility of receiving the adequate care he needs in prison, and the opportunity for him to spend the last years of his life with his family - after 48 years of imprisonment, and having reached the threshold of 80 years of age -, we urge you, at the hearing on 10 June 2024, for a decision that recognizes the measure of probation to Mr. Leonard Peltier.
Trusting in your discernment, in your legal wisdom and in your moral feeling, please accept our kind regards.
*
3. Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General)
Al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) vanno indirizzate le richieste di "compassionate release" ("rilascio compassionevole"), ovvero di ritorno in liberta' in considerazione sostanzialmente delle gravi condizioni di salute e dell'impossibilita' di adeguate terapie in carcere, delle condizioni esistenziali di particolare sofferenza, di violazione, privazione o perdita di diritti umani fondamentali, ovvero di pericolo di morte in cui Leonard Peltier si trova.
La richiesta di "compassionate release" per Leonard Peltier e' gia' stata presentata da autorevoli rappresentanti delle istituzioni statunitensi; e' opportuno sostenerla.
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) usare il form disponibile alla pagina web:
https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
Un possibile testo della lettera:
Egregio Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
ci associamo alla richiesta di un provvedimento di "compassionate release" per il signor Leonard Peltier, richiesta gia' presentata da autorevoli rappresentanti delle istituzioni statunitensi.
Il signor Leonard Peltier, come e' noto, e' anziano, e' gravemente malato e non puo' ricevere cure adeguate in carcere; il senso di umanita' e l'esatta intellezione della norma giuridica suggeriscono che sia restituito all'affettuoso accudimento dei suoi familiari in questa parte restante della sua vita.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
To the Attorney General of the United States of America,
we join the request for a "compassionate release" measure for Mr Leonard Peltier, a request already presented by authoritative representatives of US institutions.
Mr. Leonard Peltier, as it is known, is elderly, seriously ill and cannot receive adequate care in prison; the sense of humanity and the exact understanding of the legal norm suggest that he should be returned to the affectionate care of his family for the remaining part of his life.
Thanking you for your attention, kind regards.
*
4. Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America
E' consuetudine del Presidente degli Stati Uniti d'America, avvicinandosi la conclusione del mandato ovvero nuove elezioni, concedere la grazia presidenziale ad alcuni detenuti. Gia' in passato sembro' che alcuni Presidenti - Bill Clinton, Barack Obama - avessero preso in considerazione di restituire la liberta' a Leonard Peltier, ma la cosa resto' senza esito; e' possibile ed auspicabile che l'attuale Presidente Biden, che si e' dichiarato impegnato per il riconoscimento dei diritti violati dei nativi americani, possa finalmente concedere la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
*
Che prima del 10 giugno da tutto il mondo giunga la voce dell'umanita' ai tre soggetti istituzionali che possono finalmente restituire la liberta' a Leonard Peltier.
Chiediamo a chiunque ci legge di aderire alla petizione, scrivere alle istituzioni sopra indicate e diffondere questo appello.
Grazie fin d'ora.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 20 maggio 2024
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
* * *
Per saperne di piu'
Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org

7. APPELLI. LE PERSONE PARTECIPANTI ALL'INCONTRO SVOLTOSI A VITERBO LA MATTINA DEL 18 MAGGIO 2024 SCRIVONO ALLA COMMISSIONE PER LA LIBERTA' VIGILATA CHE IL 10 GIUGNO 2024 ESAMINERA' IL CASO DI LEONARD PELTIER

Alla United States Parole Commission:
USParole.questions at usdoj.gov
E per opportuna conoscenza ai legali che assistono Leonard Peltier:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E sempre per opportuna conoscenza a "Europe for Peltier 2024 Coalition":
c/o Michael Koch: lpsgrheinmain at aol.com
Egregie signore ed egregi signori della United States Parole Commission,
le persone partecipanti all'incontro svoltosi a Viterbo la mattina del 18 maggio 2024 presso la sede del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" sul tema "Leonard Peltier, testimone della dignita' umana" si uniscono alla preghiera che al signor Leonard Peltier venga concessa la misura della liberta' vigilata.
le persone partecipanti all'incontro svoltosi a Viterbo rinnovano altresi' la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda motu proprio la grazia presidenziale al signor Leonard Peltier.
le persone partecipanti all'incontro svoltosi a Viterbo si associano infine anche alla richiesta al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America affinche' sia adottato un provvedimento di "compassionate release" per il signor Leonard Peltier.
Come e' noto, il signor Peltier e' detenuto da 48 anni, e' ormai anziano, le sue condizioni di salute sono gravi e nel carcere non puo' disporre di assistenza medica adeguata.
Come e' noto, un'autorevole commissione giuridica ad hoc dell'ONU, dopo aver riesaminato l'intera vicenda processuale ha concluso che il signor Peltier dovrebbe essere liberato.
Come e' noto, la liberazione del signor Peltier e' stata ripetutamente sollecitata da illustri personalita', autorevoli istituzioni, prestigiose associazioni umanitarie e milioni di persone da tutto il mondo.
*
Egregie signore ed egregi signori della United States Parole Commission,
confidando che nell'ambito delle vostre specifiche competenze e sulla base di un obiettivo esame della situazione sottoposta al vostro giudizio il 10 giugno 2024 possiate assumere la decisione attesa da innumerevoli persone di buona volonta', ovvero deliberare la concessione della liberta' vigilata al signor Peltier cosicche' possa trascorrere gli ultimi anni della sua vita con i suoi familiari, vogliate accogliere i nostri ringraziamenti per la vostra attenzione e gradire distinti saluti.
le persone partecipanti all'incontro svoltosi a Viterbo la mattina del 18 maggio 2024 sul tema "Leonard Peltier, testimone della dignita' umana"
Viterbo, 18 maggio 2024
Mittente: le persone partecipanti all'incontro svoltosi a Viterbo la mattina del 18 maggio 2024 sul tema "Leonard Peltier, testimone della dignita' umana", presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page

8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

10. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)

Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
*
Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
*
E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

11. PER DIRLA TUTTA. UNA COSA CHE SO SU HAMAS

Hamas non e' la resistenza.
Hamas e' il nazismo.
Dovrebbe essere ovvio.
Invece occorre ancora e ancora dirlo.

12. PER DIRLA TUTTA. UNA COSA CHE SO SU CHI MANDA LE PERSONE A UCCIDERE E MORIRE

So che e' un assassino e uno stragista.
So che e' un nemico della legge che salva le vite.
So che e' un nemico dell'umanita'.
So che nessuno deve obbedirgli.
So che occorre al piu' presto arrestarlo.

13. PER DIRLA TUTTA. TUTTE LE FORZE POLITICHE CHE HANNO VOTATO...

Tutte le forze politiche che nel parlamento italiano ed in quello europeo hanno votato per il riarmo, per l'aumento delle spese militari, per l'invio di armi in paesi in guerra, per il sostegno a regimi dittatoriali, per il mantenimento e il potenziamento di organizzazioni terroriste e stragiste, ebbene, hanno votato per la guerra e le stragi di cui la guerra consiste.
Sarebbe il caso di ricordarsene in tempo di elezioni.
Tutte le forze politiche che nel parlamento italiano ed in quello europeo hanno votato per il riarmo, per l'aumento delle spese militari, per l'invio di armi in paesi in guerra, per il sostegno a regimi dittatoriali, per il mantenimento e il potenziamento di organizzazioni terroriste e stragiste, ebbene, hanno votato in violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana.
Sarebbe il caso di ricordarsene in tempo di elezioni.

14. MAESTRI. LELIO BASSO: ETIAM SI SINT PAUPERES
[Da Lelio Basso, La tortura oggi in Italia, 1953, edizioni e/o, Roma 2023, p. 103]

Ma e' certo che la tortura potra' realmente sparire solo in una societa' in cui la dignita' umana non sia piu' considerata un privilegio, ma sia seriamente riconosciuta a tutti gli uomini, etiam si sint pauperes.

15. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
*
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
*
Donna, vita, liberta'.

16. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL COORDINAMENTO ITALIANO DI SOSTEGNO ALLE DONNE AFGHANE

Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane (CISDA).
Per contatti: e-mail: cisdaonlus at gmail.com, sito: www.cisda.it

17. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI

Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com

18. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Antonio Mazzeo, Petrolmafie, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 5,99.
*
Riletture
- Claudio Cesa (a cura di), Il pensiero politico di Hegel. Guida storica e critica, Laterza, Roma-Bari 1979, pp. XLVI + 274.
*
Riedizioni
- Salvador Dali', Diario di un genio, Se-Rcs, Milano 2024, pp. 224, euro 10,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Fantascienza
- N. K. Jemisin, La citta' che siamo diventati, Mondadori, Milano 2020, 2024, pp. 496, euro 9,90.
*
Gialli
- Jean-Luc Bannalec, Oro bretone, Neri Pozza, Vicenza 2021, Gedi, Torino 2024, pp. 334, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").

19. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

20. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5209 del 23 maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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