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[Nonviolenza] Telegrammi. 5200
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5200
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Mon, 13 May 2024 15:42:08 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5200 del 14 maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Elettra Stamboulis: Perche' impegnarsi adesso
2. Elettra Stamboulis: Qualche appunto su di me
3. Enrico Peyretti: Festa della mamma, sul serio
4. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
5. L'associazione "Respirare" di Viterbo invita ad estendere ed intensificare l'impegno per la liberazione di Leonard Peltier di qui al 10 giugno
6. "Free Leonard Peltier". Quattro giorni di incontri a Roma
7. Peppe Sini: Alla Commissione per la liberta' vigilata che il 10 giugno 2024 esaminera' il caso di Leonard Peltier
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
10. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. RIFLESSIONE. ELETTRA STAMBOULIS: PERCHE' IMPEGNARSI ADESSO
[Ringraziamo Elettra Stamboulis per averci messo a disposizione questo intervento.
Elettra Stamboulis e' candidata alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]
Perche' impegnarsi adesso? Siamo in un momento in cui l'ideologia colonialista e della democrazia esportata e' arrivata ad un detonazione. Mia madre dice: "Durante il nazismo almeno cercavano di nascondere quello che facevano". Ora e' invece sotto gli occhi di tutti: conosciamo approssimativamente i numeri dei morti in mare perche' cercavano un futuro. Conosciamo quanti sono i detenuti nei centri di detenzione, chiamati "di accoglienza". Conosciamo i numeri dei civili uccisi da un esercito di uno stato sovrano che si chiama Israele e che e' stato luogo di rifugio per molti. Ora si impegna all'estinzione dei campi profughi diventati citta' come Gaza. La logica della provocazione a cui reagire con forza e' totalmente saltata. I poteri si sforzano di far tacere ogni voce dissenziente, con l'effetto che anche coloro che forse avevano qualche dubbio sulla natura di questi poteri ne vedono il profilo, che e' mefistofelico.
La responsabilita' individuale rispetto a questa disumanizzazione dell'essere umano e della sua dignita' all'esistenza e' chiamata in causa potentemente. Dobbiamo rispondere con le armi che abbiamo, che sono lo sciopero e il voto, come diceva don Milani. Abbiamo bisogno di qualcuno che in parlamento non esiti a nominare la verita' dei corpi e dei destini.
Siamo tante e tanti che ci impegniamo giornalmente, nel nostro spazio lavorativo, nell'associazionismo, nell'ascolto e nell'accoglienza quotidiana dell'altro per rendere questo mondo un posto meno ostile e spinoso. Io anche questa la chiamo politica e credo che ogni nostra piccola azione possa contribuire al cambiamento positivo. Ci sono però momenti storici in cui le spinte al caos impongono un impegno più fermo e un passo verso i luoghi in cui si prendono le decisioni democratiche. Questo e' quel momento: provengo da un movimento, Diem25, che si e' dato questo nome dieci anni fa proprio per rispondere alla domanda, "quando accadra' che questa democrazia imperfetta e continuamente rinegoziata a favore di alcune oligarchie economiche e di potere implodera'", rispose nel 2025, in un giorno del 2025. Non era una profezia esoterica, ma analitica e riflessiva, che veniva dall'osservazione dei processi economici che attraversano questa Europa debolmente politica e fortemente finanziaria. Il luogo in cui dare una spinta alla democratizzazione politica e quindi anche economica, che vuol dire distribuzione piu' equa delle risorse a livello nazionale e sociale, e' proprio l'Unione Europea.
Sono di mestiere un'educatrice (dirigo infatti una scuola superiore), una curatrice d'arte e una scrittrice: ho fatto questa scelta quando ho pensato allo spazio lavorativo perche' la penso come Maria Montessori, ovvero che la pace si fa con l'educazione e che la politica, se funziona, puo' al massimo evitare le guerre. Ora a quanto pare non funziona piu' e vediamo nuovamente i cannoni che cercano di ristabilire spazi di potere sui corpi dei civili e degli inermi, bisogna andare in Europa e ricordare che ci sono altre strade e che l'Europa stessa, dal Manifesto di Ventotene che le ha dato linfa ideale, e' nata dalle speranze di pochi uomini e donne, in quel caso confinati e confinate, apparentemente sconfitti, che si sono rimboccati le maniche e hanno voluto indicare la strada per costruire un futuro di pace per noi.
2. PROFILI. ELETTRA STAMBOULIS: QUALCHE APPUNTO SU DI ME
[Ringraziamo Elettra Stamboulis per averci messo a disposizione questo breve profilo.
Elettra Stamboulis e' candidata alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]
Sono nata l'ultimo giorno degli anni '60 a Bologna da genitori esiliati politici per la dittatura in Grecia.
Sono cresciuta a Ravenna e mi sono laureata in Lettere classiche all'Università di Roma "La Sapienza". Sono stata impegnata politicamente nel movimento per la pace e nel movimento degli studenti dagli anni '80. Iscritta alla FGCI ne sono uscita nel 1992. Sono stata tra le fondatrici dell'Associazione Pace e ho fatto parte giovanissima del consiglio nazionale dell'associazione. Eletta consigliera di Facolta' per la lista Diada sinistra, sono stata attiva nel movimento della Pantera e ho mediato con il consiglio accademico durante l'occupazione.
Mi sono dedicata agli di museografia e di allestimento mostre all'Istituto Albe Steiner di Ravenna. Curatrice d'arte contemporanea sin dal 1996, ho creato e diretto insieme al compagno Gianluca Costantini, il Festival internazionale del fumetto di realta' Komikazen, presentando per la prima volta in Italia autori come Joe Sacco e Marjane Satrapi. Ho scritto inoltre il testo di molti libri e storie a fumetti, tra cui Piccola Gerusalemme, Cena con Gramsci, Pertini tra le nuvole, Arrivederci Berlinguer, Diario segreto di Pasolini e da ultimo Zodiac, uscito negli USA e ora in traduzione in molti paesi tra cui l'Italia, realizzato con l'artista cinese Ai Weiwei e Gianluca Costantini.
Nel 2008 sono diventata assessore all'Istruzione, Pace e Istruzione Superiore del Comune di Ravenna in quota Rifondazione Comunista e poi Sinistra Ecologia e Liberta'. Alla fine del mandato sono tornata a fare l'insegnante di Lettere in un istituto superiore.
Ho vinto un concorso e dal 2019 sono dirigente scolastica, prima a Forli' al Liceo artistico e musicale e ora a Lugo, al Polo Tecnico e Professionale. La scuola, la formazione e l'educazione sono l'altro centro di attivita' e di cura della mia esperienza umana e professionale.
Come curatrice d'arte il mio impegno e' sempre stato quello di mostrare quanto ancora rimane celato e mi definisco visualmente militante. Le mie ultime mostre Avremo anche giorni migliori, Zehra Dogan opere dal carcere, La Cina non e' vicina. Badiucao opere di un artista dissidente, The Last Soviet Artist: Victoria Lomasko sono state tutte presentate ai Musei di Santa Giulia a Brescia e all'estero e hanno in comune la valorizzazione di artisti dissidenti e politicamente esposti.
Ho collaborato con numerose testate tra cui Linus, Internazionale, Le Monde Diplomatique, EfSyn. All'attivita' di curatela e scrittura, ho affiancato un'intensa attivita' di conferenze pubbliche sul rapporto tra arte e politica in Italia e all'estero e curo la collana Cartographic della casa editrice messinese Mesogea.
Sono iscritta al movimento Diem25 dal 2017 e ho aderito a MERA25, che e' l'espressione politica del movimento, perche' le idee radicali non possono rimanere solo idee, devono diventare pratica e soluzione.
3. RIFLESSIONE. ENRICO PEYRETTI: FESTA DELLA MAMMA, SUL SERIO
[Ringraziamo Enrico Peyretti per questo intervento.
Enrico Peyretti (1935) e' uno dei maestri della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; e' candidato alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]
Sappiamo che "feste" come questa sono commerciali, sdolcinate.
Ma possono anche essere un momento sobrio, interiore, nella coscienza di tutti, perche' siamo tutti figli di una madre, e non sappiamo mai del tutto cio' che lei ha fatto, sofferto, gioito, dato di se' per noi.
E anche per gratitudine a tutte le madri, che sanno come hanno generato, e continuano a generare.
E per tutti noi, che possiamo, ognuno a suo modo, essere materni, generare, favorire, nella societa0 intera, la vita di tutti, e la ripresa continua della vita.
La piu' terribile nemica delle madri e' la guerra.
La maggiore amica delle madri e' la costruzione della pace
4. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
*
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
*
Donna, vita, liberta'.
5. L'ORA. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRAR£" DI VITERBO INVITA AD ESTENDERE ED INTENSIFICARE L'IMPEGNO PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER DI QUI AL 10 GIUGNO
Il 10 giugno 2024 si terra' un'udienza per la concessione della liberta' vigilata a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
L'associazione "Respirare" di Viterbo invita ad estendere ed intensificare l'impegno per la liberazione di Leonard Peltier di qui al 10 giugno.
Da tutto il mondo facciamo giungere negli Stati Uniti d'America la richiesta che a Leonard Peltier sia finalmente restituita la liberta'.
*
Sia finalmente restituita la liberta' a Leonard Peltier perche' e' innocente del delitto per cui e' stato ingiustamente condannato sulla base di cosiddette "prove" dimostratesi false e di cosiddette "testimonianze" dimostratesi anch'esse false (lo stesso pubblico ministero che ne ottenne la condanna ha successivamente riconosciuto il tragico errore giudiziario ed ha chiesto che Leonard Peltier venisse liberato).
Sia finalmente restituita la liberta' a Leonard Peltier perche' e' un uomo anziano e malato che ha subito da innocente 48 anni di ingiusta detenzione.
Sia finalmente restituita la liberta' a Leonard Peltier perche' e' un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere il suo popolo, tutti i popoli nativi, tutti i popoli oppressi, l'umanita' intera; perche' e' un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; perche' e' un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere la Madre Terra, l'intero mondo vivente.
*
Si ascolti finalmente l'appello di Nelson Mandela, di madre Teresa di Calcutta, di numerosi Premi Nobel: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello del Dalai Lama, di papa Francesco, di tante autorevoli personalita' religiose: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello di John Lennon, di Robert Redford, di innumerevoli artisti di tutte le arti: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello di Amnesty International e di innumerevoli associazioni umanitarie: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello dell'Onu, del Parlamento Europeo e di innumerevoli istituzioni democratiche: sia liberato Leonard Peltier.
*
Il 10 giugno si restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Il Presidente degli Stati Uniti d'America conceda la grazia a Leonard Peltier.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
L'Associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 9 maggio 2024
L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
* * *
Allegato primo: Per saperne di piu'
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
* * *
Allegato secondo: Scriviamo alla Commissione per la liberta' vigilata
Il prossimo 10 giugno 2024 si terra' l'udienza per la concessione della liberta' vigilata a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Ogni persona di volonta' buona che conosce la vicenda di Leonard Peltier auspica e confida che essa possa avere come esito la liberazione di Leonard Peltier.
E' possibile, ed opportuno, scrivere alla Commissione lettere in favore della concessione della liberta' vigilata.
A tal fine di seguito trascriviamo in sintesi l'appello formulato e diffuso dal Comitato tedesco di solidarieta' con Leonard Peltier "Tokata-LPSG", storica esperienza e punto di riferimento fondamentale in Europa.
"L'udienza davanti alla Commissione per la liberta' vigilata si terra' il 10 giugno 2024.
La domanda ora e': come possiamo noi in Europa sostenere l'audizione della Commissione per la liberta' vigilata?
Dall'Europa si dovrebbero inviare in massa lettere di sostegno alla Commissione per la liberta' vigilata a favore del rilascio in liberta' vigilata di Peltier.
Queste lettere possono essere scritte sia da organizzazioni che da singoli individui.
- Cosa deve esserci nelle lettere?
Concentratevi sui seguenti aspetti: Situazione sanitaria, eta', diritti umani.
Non fate riferimento agli aspetti politico-giuridici, cioe' alla natura discutibile delle accuse, alla costruzione dell'accusa, all'estradizione dal Canada, allo svolgimento del processo, alla condanna e alla detenzione in corso: queste non sono indicazioni produttive per un rilascio sulla parola e hanno piu' probabilita' di avere un effetto contrario sulla Commissione per la liberta' vigilata, anche se tutto cio' e' vero.
- Come devono essere le lettere?
Scrivete le vostre lettere in uno stile educato e non conflittuale.
Gli argomenti umanitari sono i piu' convincenti in questo momento.
Vi preghiamo di tralasciare tutti gli aspetti legali, poiche' li abbiamo gia' presentati.
Non vi presentiamo una bozza di lettera collettiva.
Le lettere collettive ottengono risultati nettamente inferiori rispetto alle lettere individuali di persone e organizzazioni.
Scrivete quindi brevi lettere alla Commissione per la liberta' vigilata sulla base degli aspetti sopra citati: "situazione sanitaria, eta', diritti umani".
- Cosa devo fare se penso che il mio inglese non sia abbastanza buono per una lettera?
Il nostro consiglio: utilizzate un programma di traduzione per la vostra lettera.
- Dove devo inviare la lettera?
Inviate la lettera il prima possibile a: U.S. Parole Commission, 90 K Street N.E., 3rd Floor, Washington, DC 20530, United States of America.
Importante: vi preghiamo di inviarci le copie delle vostre lettere (scritte a mano o stampate) al nostro indirizzo per posta o, preferibilmente, per e-mail. Le raccoglieremo e le invieremo al piu' presto agli studi legali di Kevin Sharp e Jenipher Jones.
Ecco il nostro indirizzo: indirizzo postale: TOKATA-LPSG RheinMain e. V. c/o il dott. Michael Koch, Via Aschaffenburger 135, D-63500 Seligenstadt, Germania; e-mail: lpsgrheinmain at aol.com
Parole chiave per le vostre lettere:
- Situazione sanitaria:
Leonard Peltier e' stato malato per molti anni, a volte in modo grave, sotto molti aspetti.
Da decenni soffre di problemi alla mascella e attualmente ha anche problemi dentali. Non riceve cure dentistiche adeguate.
Durante un'operazione e' quasi morto dissanguato ed e' entrato in coma.
Peltier ha avuto un ictus e soffre di diabete, pressione alta e problemi cardiaci. I problemi cardiaci hanno reso necessario un intervento al cuore nel 2017.
Dal 2011 Peltier soffre di dolori alla prostata, le cui cause sono sconosciute.
Da 20 anni a Peltier e' stato diagnosticato un aneurisma dell'aorta addominale, che non e' ancora stato operato. Se l'aneurisma scoppia, Peltier rischia di morire dissanguato internamente in pochi minuti.
Leonard Peltier soffre sempre piu' di problemi di movimento e di equilibrio. Cio' e' aggravato dal costante isolamento e dalla conseguente mancanza di possibilita' di movimento. E' sempre piu' dipendente da un ausilio per la deambulazione.
Da qualche tempo la vista di Peltier si sta deteriorando drasticamente. Non vengono fornite cure oftalmologiche adeguate e urgenti.
A Leonard Peltier e' stato diagnosticato il Covid 19 nel 2022.
- Eta':
Leonard Peltier compira' 80 anni il 12 settembre 2024. Cio' significa che dopo il suo arresto, avvenuto il 6 febbraio 1976 all'eta' di 31 anni, Peltier e' ora al suo 49mo anno di prigione.
- Situazione di detenzione e diritti umani:
A fronte dell'eta' avanzata di Peltier e delle sue precarie condizioni di salute, e a causa delle condizioni di detenzione che hanno un significativo impatto negativo su questi due aspetti a causa delle continue chiusure e dell'inadeguata assistenza medica, i diritti civili e umani di Leonard Peltier sono considerati violati, come riassunto dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione discriminatoria in un rapporto di 17 pagine del 2021.
Chiediamo quindi a voi, Commissione statunitense per la liberta' vigilata, di rilasciare Leonard Peltier dalla prigione in liberta' vigilata. La Commissione dovrebbe decidere di compiere questo passo solo per ragioni umanitarie. Molte centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo accoglierebbero questa decisione come una decisione di umanita' e giustizia, ma anche come una decisione di riconciliazione con la popolazione indigena degli Stati Uniti.
Non e' necessario elencare tutti i punti sopra citati. Saranno sufficienti riassunti concisi sulla salute e l'eta' di Peltier e sulla sua imminente morte in carcere.
Le lettere non devono essere troppo lunghe e devono avere uno stile educato, non conflittuale ma emotivamente e fattualmente convincente".
Questo, in sintesi, l'appello di Tokata-LPSG, a cui ci associamo.
* * *
Allegato terzo: Scriviamo al Presidente degli Stati Uniti d'America
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
6. INCONTRI. "FREE LEONARD PELTIER". QUATTRO GIORNI DI INCONTRI A ROMA
[Riceviamo e diffondiamo]
"Free Leonard Peltier". Quattro giorni di incontri a Roma per Leonard Peltier, il Nelson Mandela dei nativi americani in carcere da 48 anni.
Incontri e proiezioni:
- Giovedi' 16 maggio, ore 18, incontro alla Biblioteca "Enzo Tortora" di Testaccio.
- Giovedi' 16 maggio, ore 22, incontro alla Casa del parco delle energie, via Prenestina 173, con proiezione.
- Sabato 18 maggio, ore 12, presidio dinanzi all'ambasciata USA, via Vittorio Veneto 121.
- Sabato 18 maggio, ore 18.30, incontro allo Spin Lab, via Statilia 15, con proiezione.
- Domenica 19 maggio, ore 16.30, incontro al circolo "Che Guevara", via Fontanellato 69.
Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier
Info: bigoni.gastone at gmail.com
7. APPELLI. PEPPE SINI: ALLA COMMISSIONE PER LA LIBERTA' VIGILATA CHE IL 10 GIUGNO 2024 ESAMINERA' IL CASO DI LEONARD PELTIER
Alla United States Parole Commission:
USParole.questions at usdoj.gov
E per opportuna conoscenza ai legali che assistono Leonard Peltier:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E sempre per opportuna conoscenza a "Europe for Peltier 2024 Coalition":
c/o Michael Koch: lpsgrheinmain at aol.com
Oggetto: Sollecitazione che al signor Leonard Peltier venga concessa la misura della liberta' vigilata
Gentilissime signore e gentilissimi signori della United States Parole Commission,
con la presente si sollecita che al signor Leonard Peltier, che tra pochi mesi compira' 80 anni e da 48 anni e' detenuto, venga concessa la misura della liberta' vigilata in considerazione sia della sua eta' avanzata, sia delle varie gravi patologie da cui e' affetto (e per le quali in carcere non puo' ricevere cure adeguate), sia dell'opportunita' che venga restituito alla vicinanza amorevole dei suoi familiari affinche' possa ricevere e dare un reciproco affettuoso accudimento nei restanti anni della sua vita.
*
Non vi e' bisogno di aggiungere quanto e' universalmente noto: ovvero che la restituzione della liberta' al signor Leonard Peltier e' stata sollecitata nel corso del tempo da personalita' insigni come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da figure rappresentative di grandi tradizioni spirituali come il Dalai Lama e papa Francesco, da rilevanti istituzioni democratiche come il Parlamento Europeo, da prestigiose associazioni umanitarie come Amnesty International.
Ne' vi e' bisogno di aggiungere che la medesima sollecitazione e' stata espressa da una commissione giuridica dell'ONU istituita proprio al fine di riesaminare l'intera vicenda giudiziaria del signor Leonard Peltier.
*
In Italia - il paese da cui scriviamo - tale auspicio e' stato pubblicamente condiviso da un gran numero di personalita' della riflessione religiosa e filosofica, dell'impegno morale e civile, delle scienze e delle arti; da un gran numero di associazioni democratiche, di movimenti per i diritti umani, di esperienze della societa' civile; da un gran numero di istituzioni democratiche e di rappresentanti dei cittadini - parlamentari, sindaci, assessori e consiglieri comunali, provinciali e regionali -; fra tutti loro vogliamo ricordare particolarmente il compianto Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli, che nel 2021, pochi mesi prima della prematura scomparsa, volle autorevolmente sollecitare - con un intervento pubblico che ebbe vasta eco - le competenti istituzioni statunitensi a restituire la liberta' al signor Leonard Peltier.
*
Gentilissime signore e gentilissimi signori della United States Parole Commission,
confidando nel vostro discernimento, ed auspicando l'esito positivo atteso da tante persone di buona volonta', vogliate gradire distinti saluti.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo (Italia), 11 maggio 2024
8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
9. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)
Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
10. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)
Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
*
Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
*
E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Maria Chiara Franceschelli, Federico Varese, La Russia che si ribella. Repressione e opposizione nel paese di Putin, Altreconomia, Milano 2024, pp. 118, euro 12.
*
Riletture
- James Rodger Miller, Skyscrapers Hide the Heavens, University of Toronto Press, 1991, 1994, pp. XII + 354.
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Riedizioni
- Gianfranco Poggi, Lo stato, Il Mulino, Bologna 1992, 2024, pp. 300, euro 16.
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5200 del 14 maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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Numero 5200 del 14 maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Elettra Stamboulis: Perche' impegnarsi adesso
2. Elettra Stamboulis: Qualche appunto su di me
3. Enrico Peyretti: Festa della mamma, sul serio
4. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
5. L'associazione "Respirare" di Viterbo invita ad estendere ed intensificare l'impegno per la liberazione di Leonard Peltier di qui al 10 giugno
6. "Free Leonard Peltier". Quattro giorni di incontri a Roma
7. Peppe Sini: Alla Commissione per la liberta' vigilata che il 10 giugno 2024 esaminera' il caso di Leonard Peltier
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
10. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. RIFLESSIONE. ELETTRA STAMBOULIS: PERCHE' IMPEGNARSI ADESSO
[Ringraziamo Elettra Stamboulis per averci messo a disposizione questo intervento.
Elettra Stamboulis e' candidata alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]
Perche' impegnarsi adesso? Siamo in un momento in cui l'ideologia colonialista e della democrazia esportata e' arrivata ad un detonazione. Mia madre dice: "Durante il nazismo almeno cercavano di nascondere quello che facevano". Ora e' invece sotto gli occhi di tutti: conosciamo approssimativamente i numeri dei morti in mare perche' cercavano un futuro. Conosciamo quanti sono i detenuti nei centri di detenzione, chiamati "di accoglienza". Conosciamo i numeri dei civili uccisi da un esercito di uno stato sovrano che si chiama Israele e che e' stato luogo di rifugio per molti. Ora si impegna all'estinzione dei campi profughi diventati citta' come Gaza. La logica della provocazione a cui reagire con forza e' totalmente saltata. I poteri si sforzano di far tacere ogni voce dissenziente, con l'effetto che anche coloro che forse avevano qualche dubbio sulla natura di questi poteri ne vedono il profilo, che e' mefistofelico.
La responsabilita' individuale rispetto a questa disumanizzazione dell'essere umano e della sua dignita' all'esistenza e' chiamata in causa potentemente. Dobbiamo rispondere con le armi che abbiamo, che sono lo sciopero e il voto, come diceva don Milani. Abbiamo bisogno di qualcuno che in parlamento non esiti a nominare la verita' dei corpi e dei destini.
Siamo tante e tanti che ci impegniamo giornalmente, nel nostro spazio lavorativo, nell'associazionismo, nell'ascolto e nell'accoglienza quotidiana dell'altro per rendere questo mondo un posto meno ostile e spinoso. Io anche questa la chiamo politica e credo che ogni nostra piccola azione possa contribuire al cambiamento positivo. Ci sono però momenti storici in cui le spinte al caos impongono un impegno più fermo e un passo verso i luoghi in cui si prendono le decisioni democratiche. Questo e' quel momento: provengo da un movimento, Diem25, che si e' dato questo nome dieci anni fa proprio per rispondere alla domanda, "quando accadra' che questa democrazia imperfetta e continuamente rinegoziata a favore di alcune oligarchie economiche e di potere implodera'", rispose nel 2025, in un giorno del 2025. Non era una profezia esoterica, ma analitica e riflessiva, che veniva dall'osservazione dei processi economici che attraversano questa Europa debolmente politica e fortemente finanziaria. Il luogo in cui dare una spinta alla democratizzazione politica e quindi anche economica, che vuol dire distribuzione piu' equa delle risorse a livello nazionale e sociale, e' proprio l'Unione Europea.
Sono di mestiere un'educatrice (dirigo infatti una scuola superiore), una curatrice d'arte e una scrittrice: ho fatto questa scelta quando ho pensato allo spazio lavorativo perche' la penso come Maria Montessori, ovvero che la pace si fa con l'educazione e che la politica, se funziona, puo' al massimo evitare le guerre. Ora a quanto pare non funziona piu' e vediamo nuovamente i cannoni che cercano di ristabilire spazi di potere sui corpi dei civili e degli inermi, bisogna andare in Europa e ricordare che ci sono altre strade e che l'Europa stessa, dal Manifesto di Ventotene che le ha dato linfa ideale, e' nata dalle speranze di pochi uomini e donne, in quel caso confinati e confinate, apparentemente sconfitti, che si sono rimboccati le maniche e hanno voluto indicare la strada per costruire un futuro di pace per noi.
2. PROFILI. ELETTRA STAMBOULIS: QUALCHE APPUNTO SU DI ME
[Ringraziamo Elettra Stamboulis per averci messo a disposizione questo breve profilo.
Elettra Stamboulis e' candidata alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]
Sono nata l'ultimo giorno degli anni '60 a Bologna da genitori esiliati politici per la dittatura in Grecia.
Sono cresciuta a Ravenna e mi sono laureata in Lettere classiche all'Università di Roma "La Sapienza". Sono stata impegnata politicamente nel movimento per la pace e nel movimento degli studenti dagli anni '80. Iscritta alla FGCI ne sono uscita nel 1992. Sono stata tra le fondatrici dell'Associazione Pace e ho fatto parte giovanissima del consiglio nazionale dell'associazione. Eletta consigliera di Facolta' per la lista Diada sinistra, sono stata attiva nel movimento della Pantera e ho mediato con il consiglio accademico durante l'occupazione.
Mi sono dedicata agli di museografia e di allestimento mostre all'Istituto Albe Steiner di Ravenna. Curatrice d'arte contemporanea sin dal 1996, ho creato e diretto insieme al compagno Gianluca Costantini, il Festival internazionale del fumetto di realta' Komikazen, presentando per la prima volta in Italia autori come Joe Sacco e Marjane Satrapi. Ho scritto inoltre il testo di molti libri e storie a fumetti, tra cui Piccola Gerusalemme, Cena con Gramsci, Pertini tra le nuvole, Arrivederci Berlinguer, Diario segreto di Pasolini e da ultimo Zodiac, uscito negli USA e ora in traduzione in molti paesi tra cui l'Italia, realizzato con l'artista cinese Ai Weiwei e Gianluca Costantini.
Nel 2008 sono diventata assessore all'Istruzione, Pace e Istruzione Superiore del Comune di Ravenna in quota Rifondazione Comunista e poi Sinistra Ecologia e Liberta'. Alla fine del mandato sono tornata a fare l'insegnante di Lettere in un istituto superiore.
Ho vinto un concorso e dal 2019 sono dirigente scolastica, prima a Forli' al Liceo artistico e musicale e ora a Lugo, al Polo Tecnico e Professionale. La scuola, la formazione e l'educazione sono l'altro centro di attivita' e di cura della mia esperienza umana e professionale.
Come curatrice d'arte il mio impegno e' sempre stato quello di mostrare quanto ancora rimane celato e mi definisco visualmente militante. Le mie ultime mostre Avremo anche giorni migliori, Zehra Dogan opere dal carcere, La Cina non e' vicina. Badiucao opere di un artista dissidente, The Last Soviet Artist: Victoria Lomasko sono state tutte presentate ai Musei di Santa Giulia a Brescia e all'estero e hanno in comune la valorizzazione di artisti dissidenti e politicamente esposti.
Ho collaborato con numerose testate tra cui Linus, Internazionale, Le Monde Diplomatique, EfSyn. All'attivita' di curatela e scrittura, ho affiancato un'intensa attivita' di conferenze pubbliche sul rapporto tra arte e politica in Italia e all'estero e curo la collana Cartographic della casa editrice messinese Mesogea.
Sono iscritta al movimento Diem25 dal 2017 e ho aderito a MERA25, che e' l'espressione politica del movimento, perche' le idee radicali non possono rimanere solo idee, devono diventare pratica e soluzione.
3. RIFLESSIONE. ENRICO PEYRETTI: FESTA DELLA MAMMA, SUL SERIO
[Ringraziamo Enrico Peyretti per questo intervento.
Enrico Peyretti (1935) e' uno dei maestri della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; e' candidato alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]
Sappiamo che "feste" come questa sono commerciali, sdolcinate.
Ma possono anche essere un momento sobrio, interiore, nella coscienza di tutti, perche' siamo tutti figli di una madre, e non sappiamo mai del tutto cio' che lei ha fatto, sofferto, gioito, dato di se' per noi.
E anche per gratitudine a tutte le madri, che sanno come hanno generato, e continuano a generare.
E per tutti noi, che possiamo, ognuno a suo modo, essere materni, generare, favorire, nella societa0 intera, la vita di tutti, e la ripresa continua della vita.
La piu' terribile nemica delle madri e' la guerra.
La maggiore amica delle madri e' la costruzione della pace
4. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
*
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
*
Donna, vita, liberta'.
5. L'ORA. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRAR£" DI VITERBO INVITA AD ESTENDERE ED INTENSIFICARE L'IMPEGNO PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER DI QUI AL 10 GIUGNO
Il 10 giugno 2024 si terra' un'udienza per la concessione della liberta' vigilata a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
L'associazione "Respirare" di Viterbo invita ad estendere ed intensificare l'impegno per la liberazione di Leonard Peltier di qui al 10 giugno.
Da tutto il mondo facciamo giungere negli Stati Uniti d'America la richiesta che a Leonard Peltier sia finalmente restituita la liberta'.
*
Sia finalmente restituita la liberta' a Leonard Peltier perche' e' innocente del delitto per cui e' stato ingiustamente condannato sulla base di cosiddette "prove" dimostratesi false e di cosiddette "testimonianze" dimostratesi anch'esse false (lo stesso pubblico ministero che ne ottenne la condanna ha successivamente riconosciuto il tragico errore giudiziario ed ha chiesto che Leonard Peltier venisse liberato).
Sia finalmente restituita la liberta' a Leonard Peltier perche' e' un uomo anziano e malato che ha subito da innocente 48 anni di ingiusta detenzione.
Sia finalmente restituita la liberta' a Leonard Peltier perche' e' un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere il suo popolo, tutti i popoli nativi, tutti i popoli oppressi, l'umanita' intera; perche' e' un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; perche' e' un uomo che ha dedicato la sua vita a difendere la Madre Terra, l'intero mondo vivente.
*
Si ascolti finalmente l'appello di Nelson Mandela, di madre Teresa di Calcutta, di numerosi Premi Nobel: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello del Dalai Lama, di papa Francesco, di tante autorevoli personalita' religiose: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello di John Lennon, di Robert Redford, di innumerevoli artisti di tutte le arti: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello di Amnesty International e di innumerevoli associazioni umanitarie: sia liberato Leonard Peltier.
Si ascolti finalmente l'appello dell'Onu, del Parlamento Europeo e di innumerevoli istituzioni democratiche: sia liberato Leonard Peltier.
*
Il 10 giugno si restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Il Presidente degli Stati Uniti d'America conceda la grazia a Leonard Peltier.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
L'Associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 9 maggio 2024
L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
* * *
Allegato primo: Per saperne di piu'
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org
* * *
Allegato secondo: Scriviamo alla Commissione per la liberta' vigilata
Il prossimo 10 giugno 2024 si terra' l'udienza per la concessione della liberta' vigilata a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Ogni persona di volonta' buona che conosce la vicenda di Leonard Peltier auspica e confida che essa possa avere come esito la liberazione di Leonard Peltier.
E' possibile, ed opportuno, scrivere alla Commissione lettere in favore della concessione della liberta' vigilata.
A tal fine di seguito trascriviamo in sintesi l'appello formulato e diffuso dal Comitato tedesco di solidarieta' con Leonard Peltier "Tokata-LPSG", storica esperienza e punto di riferimento fondamentale in Europa.
"L'udienza davanti alla Commissione per la liberta' vigilata si terra' il 10 giugno 2024.
La domanda ora e': come possiamo noi in Europa sostenere l'audizione della Commissione per la liberta' vigilata?
Dall'Europa si dovrebbero inviare in massa lettere di sostegno alla Commissione per la liberta' vigilata a favore del rilascio in liberta' vigilata di Peltier.
Queste lettere possono essere scritte sia da organizzazioni che da singoli individui.
- Cosa deve esserci nelle lettere?
Concentratevi sui seguenti aspetti: Situazione sanitaria, eta', diritti umani.
Non fate riferimento agli aspetti politico-giuridici, cioe' alla natura discutibile delle accuse, alla costruzione dell'accusa, all'estradizione dal Canada, allo svolgimento del processo, alla condanna e alla detenzione in corso: queste non sono indicazioni produttive per un rilascio sulla parola e hanno piu' probabilita' di avere un effetto contrario sulla Commissione per la liberta' vigilata, anche se tutto cio' e' vero.
- Come devono essere le lettere?
Scrivete le vostre lettere in uno stile educato e non conflittuale.
Gli argomenti umanitari sono i piu' convincenti in questo momento.
Vi preghiamo di tralasciare tutti gli aspetti legali, poiche' li abbiamo gia' presentati.
Non vi presentiamo una bozza di lettera collettiva.
Le lettere collettive ottengono risultati nettamente inferiori rispetto alle lettere individuali di persone e organizzazioni.
Scrivete quindi brevi lettere alla Commissione per la liberta' vigilata sulla base degli aspetti sopra citati: "situazione sanitaria, eta', diritti umani".
- Cosa devo fare se penso che il mio inglese non sia abbastanza buono per una lettera?
Il nostro consiglio: utilizzate un programma di traduzione per la vostra lettera.
- Dove devo inviare la lettera?
Inviate la lettera il prima possibile a: U.S. Parole Commission, 90 K Street N.E., 3rd Floor, Washington, DC 20530, United States of America.
Importante: vi preghiamo di inviarci le copie delle vostre lettere (scritte a mano o stampate) al nostro indirizzo per posta o, preferibilmente, per e-mail. Le raccoglieremo e le invieremo al piu' presto agli studi legali di Kevin Sharp e Jenipher Jones.
Ecco il nostro indirizzo: indirizzo postale: TOKATA-LPSG RheinMain e. V. c/o il dott. Michael Koch, Via Aschaffenburger 135, D-63500 Seligenstadt, Germania; e-mail: lpsgrheinmain at aol.com
Parole chiave per le vostre lettere:
- Situazione sanitaria:
Leonard Peltier e' stato malato per molti anni, a volte in modo grave, sotto molti aspetti.
Da decenni soffre di problemi alla mascella e attualmente ha anche problemi dentali. Non riceve cure dentistiche adeguate.
Durante un'operazione e' quasi morto dissanguato ed e' entrato in coma.
Peltier ha avuto un ictus e soffre di diabete, pressione alta e problemi cardiaci. I problemi cardiaci hanno reso necessario un intervento al cuore nel 2017.
Dal 2011 Peltier soffre di dolori alla prostata, le cui cause sono sconosciute.
Da 20 anni a Peltier e' stato diagnosticato un aneurisma dell'aorta addominale, che non e' ancora stato operato. Se l'aneurisma scoppia, Peltier rischia di morire dissanguato internamente in pochi minuti.
Leonard Peltier soffre sempre piu' di problemi di movimento e di equilibrio. Cio' e' aggravato dal costante isolamento e dalla conseguente mancanza di possibilita' di movimento. E' sempre piu' dipendente da un ausilio per la deambulazione.
Da qualche tempo la vista di Peltier si sta deteriorando drasticamente. Non vengono fornite cure oftalmologiche adeguate e urgenti.
A Leonard Peltier e' stato diagnosticato il Covid 19 nel 2022.
- Eta':
Leonard Peltier compira' 80 anni il 12 settembre 2024. Cio' significa che dopo il suo arresto, avvenuto il 6 febbraio 1976 all'eta' di 31 anni, Peltier e' ora al suo 49mo anno di prigione.
- Situazione di detenzione e diritti umani:
A fronte dell'eta' avanzata di Peltier e delle sue precarie condizioni di salute, e a causa delle condizioni di detenzione che hanno un significativo impatto negativo su questi due aspetti a causa delle continue chiusure e dell'inadeguata assistenza medica, i diritti civili e umani di Leonard Peltier sono considerati violati, come riassunto dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione discriminatoria in un rapporto di 17 pagine del 2021.
Chiediamo quindi a voi, Commissione statunitense per la liberta' vigilata, di rilasciare Leonard Peltier dalla prigione in liberta' vigilata. La Commissione dovrebbe decidere di compiere questo passo solo per ragioni umanitarie. Molte centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo accoglierebbero questa decisione come una decisione di umanita' e giustizia, ma anche come una decisione di riconciliazione con la popolazione indigena degli Stati Uniti.
Non e' necessario elencare tutti i punti sopra citati. Saranno sufficienti riassunti concisi sulla salute e l'eta' di Peltier e sulla sua imminente morte in carcere.
Le lettere non devono essere troppo lunghe e devono avere uno stile educato, non conflittuale ma emotivamente e fattualmente convincente".
Questo, in sintesi, l'appello di Tokata-LPSG, a cui ci associamo.
* * *
Allegato terzo: Scriviamo al Presidente degli Stati Uniti d'America
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
6. INCONTRI. "FREE LEONARD PELTIER". QUATTRO GIORNI DI INCONTRI A ROMA
[Riceviamo e diffondiamo]
"Free Leonard Peltier". Quattro giorni di incontri a Roma per Leonard Peltier, il Nelson Mandela dei nativi americani in carcere da 48 anni.
Incontri e proiezioni:
- Giovedi' 16 maggio, ore 18, incontro alla Biblioteca "Enzo Tortora" di Testaccio.
- Giovedi' 16 maggio, ore 22, incontro alla Casa del parco delle energie, via Prenestina 173, con proiezione.
- Sabato 18 maggio, ore 12, presidio dinanzi all'ambasciata USA, via Vittorio Veneto 121.
- Sabato 18 maggio, ore 18.30, incontro allo Spin Lab, via Statilia 15, con proiezione.
- Domenica 19 maggio, ore 16.30, incontro al circolo "Che Guevara", via Fontanellato 69.
Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier
Info: bigoni.gastone at gmail.com
7. APPELLI. PEPPE SINI: ALLA COMMISSIONE PER LA LIBERTA' VIGILATA CHE IL 10 GIUGNO 2024 ESAMINERA' IL CASO DI LEONARD PELTIER
Alla United States Parole Commission:
USParole.questions at usdoj.gov
E per opportuna conoscenza ai legali che assistono Leonard Peltier:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E sempre per opportuna conoscenza a "Europe for Peltier 2024 Coalition":
c/o Michael Koch: lpsgrheinmain at aol.com
Oggetto: Sollecitazione che al signor Leonard Peltier venga concessa la misura della liberta' vigilata
Gentilissime signore e gentilissimi signori della United States Parole Commission,
con la presente si sollecita che al signor Leonard Peltier, che tra pochi mesi compira' 80 anni e da 48 anni e' detenuto, venga concessa la misura della liberta' vigilata in considerazione sia della sua eta' avanzata, sia delle varie gravi patologie da cui e' affetto (e per le quali in carcere non puo' ricevere cure adeguate), sia dell'opportunita' che venga restituito alla vicinanza amorevole dei suoi familiari affinche' possa ricevere e dare un reciproco affettuoso accudimento nei restanti anni della sua vita.
*
Non vi e' bisogno di aggiungere quanto e' universalmente noto: ovvero che la restituzione della liberta' al signor Leonard Peltier e' stata sollecitata nel corso del tempo da personalita' insigni come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da figure rappresentative di grandi tradizioni spirituali come il Dalai Lama e papa Francesco, da rilevanti istituzioni democratiche come il Parlamento Europeo, da prestigiose associazioni umanitarie come Amnesty International.
Ne' vi e' bisogno di aggiungere che la medesima sollecitazione e' stata espressa da una commissione giuridica dell'ONU istituita proprio al fine di riesaminare l'intera vicenda giudiziaria del signor Leonard Peltier.
*
In Italia - il paese da cui scriviamo - tale auspicio e' stato pubblicamente condiviso da un gran numero di personalita' della riflessione religiosa e filosofica, dell'impegno morale e civile, delle scienze e delle arti; da un gran numero di associazioni democratiche, di movimenti per i diritti umani, di esperienze della societa' civile; da un gran numero di istituzioni democratiche e di rappresentanti dei cittadini - parlamentari, sindaci, assessori e consiglieri comunali, provinciali e regionali -; fra tutti loro vogliamo ricordare particolarmente il compianto Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli, che nel 2021, pochi mesi prima della prematura scomparsa, volle autorevolmente sollecitare - con un intervento pubblico che ebbe vasta eco - le competenti istituzioni statunitensi a restituire la liberta' al signor Leonard Peltier.
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Gentilissime signore e gentilissimi signori della United States Parole Commission,
confidando nel vostro discernimento, ed auspicando l'esito positivo atteso da tante persone di buona volonta', vogliate gradire distinti saluti.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo (Italia), 11 maggio 2024
8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
9. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)
Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
10. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)
Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani, sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
*
Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
*
E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Maria Chiara Franceschelli, Federico Varese, La Russia che si ribella. Repressione e opposizione nel paese di Putin, Altreconomia, Milano 2024, pp. 118, euro 12.
*
Riletture
- James Rodger Miller, Skyscrapers Hide the Heavens, University of Toronto Press, 1991, 1994, pp. XII + 354.
*
Riedizioni
- Gianfranco Poggi, Lo stato, Il Mulino, Bologna 1992, 2024, pp. 300, euro 16.
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5200 del 14 maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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