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[Nonviolenza] Telegrammi. 5187
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 5187
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 30 Apr 2024 14:05:23 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5187 del primo maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Due lotte di Alfio Pannega, che sono una e la stessa
2. Luciano Bonfrate: Dieci parole da Assisi a Gubbio
3. Osvaldo Caffianchi: Ancora sulle dieci parole della nonviolenza in cammino da Assisi a Gubbio
4. Benito D'Ippolito: Dieci parole della nonviolenza in dieci profili di costruttrici di pace
5. Crispino Scotolatori: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio
6. Nello Scardani: Ancora dieci parole della nonviolenza riflesse in dieci volti di donne
7. Ricciardo Aloisi: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio
8. Omero Caiami Persichi: Dieci quartine tra Assisi e Gubbio
9. Giobatta Corinzi: Ancora dieci parole riflesse in dieci volti sul sentiero da Assisi a Gubbio
10. Geremia Cattristi: Dieci parole e dieci volti da Assisi a Gubbio3.
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. MEMORIA. DUE LOTTE DI ALFIO PANNEGA, CHE SONO UNA E LA STESSA
Il nostro compagno Alfio Pannega, che ci ha lasciato il 30 aprile del 2010, sempre si oppose alla guerra e al fascismo.
Ricordarlo significa proseguirne l'impegno, ed oggi ve ne e' bisogno piu' che mai.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Opporsi al fascismo e a tutte le oppressioni.
Difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci e Alfonso Prota): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha sovente con forte empatia rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata fin qui disattesa.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5186, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
2. REPETITA IUVANT. LUCIANO BONFRATE: DIECI PAROLE DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
La nonviolenza e' ahimsa e satyagraha:
opposizione sempre alla violenza,
tenersi stretti a cio' che e' vero sempre.
*
2. Coscienza
La nonviolenza e' scelta di coscienza
conoscere insieme, e insieme la scienza
di voler scegliere l'azione buona.
*
3. Amore
La nonviolenza e' forza dell'amore
virtu' che eleva, bene dell'incontro,
e' convivenza, comunione, pace.
*
4. Festa
La nonviolenza e' festa, e' riconoscersi
fraterni sororali, umanita'
tutta abbracciata contro male e morte.
*
5. Sobrieta'
La nonviolenza e' la gioia possibile
nel condividere il mondo che e' di tutti:
non la sprecare questa buona vita.
*
6. Giustizia
La nonviolenza suscita la lotta
contro vilta', ingiustizia ed ignoranza:
e' unita'-amore che tutti degnifica.
*
7. Liberazione
La nonviolenza e' questo lungo andare
che apre strada e lungo questa strada
si riconosce uguale ogni diverso.
*
8. Potere di tutti
La nonviolenza e' l'omnicrazia
il potere di agire di tutti
il potere tra tutti condiviso.
*
9. Bellezza
La nonviolenza e' la bellezza quando
anime e corpi, rotte le catene,
riconoscendosi emergono alla luce.
*
10. Persuasione
La nonviolenza e' la scelta del tu,
la scelta del tu-tutti, il saldo stare
umani tra gli umani. E' cosa buona.
3. REPETITA IUVANT. OSVALDO CAFFIANCHI: ANCORA SULLE DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
Nell'afferrarsi alla verita'
e' l'unica speranza, nella lotta
con l'angelo si compie per l'intera
notte la prova, e trovi il vero nome.
*
2. Coscienza
La giovinetta Antigone per prima
seppe che viene l'ora in cui si deve
dire di no.
E' con quel no che sorge la coscienza
e' la coscienza che fa luce al mondo.
*
3. Amore
Come insegno' di Mantinea la donna
all'ateniese che sapeva l'arte
piu' necessaria, della levatrice,
l'amore e' cio' che unisce e cio' che salva
ti strappa su' dalla palude e t'alza
dove piu' pura e' l'aria e finalmente
possiamo respirare.
*
4. Festa
Non l'ordine chiuso, non le solenni
maschere del potere, non il passo
che come lama cade e calpesta.
Ma la danza, ma il volto ritrovato.
*
5. Sobrieta'
Non lasciare che a goccia a goccia
ti secchino il midollo i simulacri.
Nella misura e' l'unico segreto
cio' che tu sprechi ad altri manchera'
nel dissipare dissipi te stesso
vuol esser sobria la felicita'.
*
6. Giustizia
Rendere bene per male
avere misericordia
non cedere di un passo all'oppressione.
*
7. Liberazione
Di questo dolore che e' di tutti
lenire la piaga solo e' dato
se di tutti e per tutti e con tutti si sceglie
la parte, il cammino, l'amicizia.
*
8. Potere di tutti
Ascolta la voce dell'altro ed ascolta
con piu' grande attenzione il silenzio dell'altro.
Accogli la spina e la borraccia.
Non ci si libera da soli
non si compie da soli questo lungo viaggio.
E come un bozzolo, chi non si apre
perisce.
*
9. Bellezza
L'errore era nel credere che l'attimo
fuggente fosse bello. Era l'errore
nella fuga del tempo in fumo ed ombra.
Era nell'occhio invece la bellezza
era nel cuore, nel volto accarezzato.
E quella luce resta per sempre.
*
10. Persuasione
Io che sempre appartenni al partito
dei perplessi, che giusta il poeta
di Augusta, di Treviri l'esule ardito,
alle nobili idee sono uso
chiedere cosa celino invisibile
e che del sinolo di lancia e di scudo
sempre sentii la spina nel cuore,
pure volli viandante tra viandanti
incamminarmi con questi compagni
di pieta' persuasi.
4. REPETITA IUVANT. BENITO D'IPPOLITO: DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN DIECI PROFILI DI COSTRUTTRICI DI PACE
1. Etty Hillesum, o la forza della verita'
Scegliere il bene, pensare col cuore,
condividere il dolore, avere cura
degli afflitti, totalmente ripudiare
la violenza, rifiutare
la salvezza per se' che affoga gli altri.
Fare la scelta della compassione
in nulla cedere al male
salvare tutti dinanzi all'orrore
salvare almeno l'umanita' futura.
*
2. La coscienza di Virginia Woolf
Alla corsa per l'accaparramento
sottrarsi, e preferire
altro sentiero, la propria autonomia
l'uso corretto delle tre ghinee
l'analisi serrata che connette
e smaschera per sempre
il maschilismo, il fascismo, la guerra.
E la guerra, il fascismo, il maschilismo
combattere con voce e forme proprie
trovando in se' la stanza denegata.
E' questo che chiamiamo nonviolenza.
*
3. Maria Callas inventa l'amore
E' la voce che chiama e che trae
fuori dal gorgo verso la salvezza.
E' la voce che rompe del niente
il deserto, che la solitudine
svela, e consente che l'io si faccia noi.
*
4. Cathy Berberian, la festa dell'umanita'
Era sapiente di tutte le sapienze
parlava tutte le lingue, sapeva
e sapeva fare tutto.
Scioglieva in canto una voce che incantava
ed al convivio ed alla convivenza
l'umanita' chiamava intera a festa.
*
5. La sobrieta' di Rosa Luxemburg
Quando e' normale prendere il fucile
e strappare la vita alla gente
allora la galera e' il posto giusto
per le persone giuste, e li' era Rosa.
Quando e' normale che la gente buona
per prima venga presa e assassinata
per prima Rosa viene data ai pesci.
Ma questa norma dei vampiri Rosa
insegno' a smascherare, a contrastare,
per costruire un mondo non piu' barbaro
in cui normale sia esser d'aiuto.
*
6. La giustizia secondo Hannah Arendt
Sempre all'opposizione, sempre nitida
nella ricerca della verita'.
E sempre innamorata e sempre agile
nell'inseguire i pensieri fino in fondo
come riflessi nelle acque cangianti
vivi guizzanti pesciolini d'oro.
Sempre nemica dei poteri assassini
sempre nemica dell'astratto che uccide,
sempre il dialogo e lo spazio politico
in cui si possa vivere da umani
pronta a tessere di nuovo, a ragionare,
invito al concreto, invito al vivo incontro.
Del nascere il miracolo incessante,
il gesto morale del pensare,
la liberta fondata sul dialogo,
nessuno seppe dire come lei
nessuno come lei seppe donare.
*
7. Simone de Beauvoir, maestra di liberazione
Cosa sarebbe la Francia che amiamo
senza i libri di Simone de Beauvoir?
Cosa sapremmo senza quei libri
di cio' che conta del pensiero e della vita
d'Europa del secolo ventesimo?
Ma soprattutto quante lotte
sarebbero state sconfitte e cancellate
senza la voce del Castoro, senza
la sua presenza, la sua dedizione?
Ci insegno' tutto
in verita' e in errore
Simone de Beauvoir:
l'ascolto e l'arte
della parola, e l'essere vicini
- che e' l'unica cosa che conta.
*
8. Luce Fabbri, il potere di tutti
La prima scoperta fu la guerra: l'orrore sovrano
che uomini accettassero di uccidere
e di essere uccisi.
L'intera vita dedico' alla lotta
contro la guerra, contro ogni oppressione,
per un'umanita' di liberi ed eguali.
Se avra' l'umanita' degno un futuro
come nel canto comunardo e' detto
e se tanto dolore avra' riscatto
nell'internazionale futura umanita',
in quel futuro che e' gia' compresente
ogni volta che fai l'azione buona
ci attende luminosa Luce Fabbri.
*
9. Frida Kahlo, della bellezza
Sognare tutti i sogni, raccontare
di se' e di tutti il volto e il cammino.
Rosa gelata, fiore appena nato
felicita' promessa a tutti e data
per sempre nel piu' lieve dei sussurri.
*
10. Simone Weil e la persuasione
Una cosi' profonda liberta'
nessuno deve averla mai provata
ed un cosi' profondo lucido strazio.
Maestra di attenzione e verita'
che tutti rovescia i pigri pregiudizi
e tutte combatte le intime vilta'.
Figura dell'umanita'
lo specchio e l'enigma piu' chiaro
l'ardua la cruda la candida e lucente
incandescente
nonviolenza in cammino fatta donna.
5. REPETITA IUVANT. CRISPINO SCOTOLATORI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
Tieniti stretto alla verita'
e non temere il male
affronta il male
e vincilo con la pieta'.
*
2. Coscienza
L'arte la fede la sapienza
tutto le e' di nutrimento
ma solo lei tutto feconda e avviva
nostra buona signora la coscienza.
*
3. Amore
Piu' passa il tempo e meno sono certo
di saper dire cosa essere possa
ma ovunque vedo splender la sua possa
che regge il mondo e salva dal dolore.
*
4. Festa
Che cosa resta quando s'arresta ogni podesta
e si ridesta l'ombra molesta estinte le gesta
omai digesta nella foresta ogni tempesta
se non quel lieve ricordo della festa?
*
5. Sobrieta'
Invigila te stesso, a te stesso
esser presente sappi.
e passa in largo giro la borraccia
nessuno dei compagni resti senza
un sorso d'acqua, un sorso d'amicizia.
*
6. Giustizia
Dapprima fu la spada, la bilancia
appresso venne, verra' poi l'aratro.
La rabbia, l'equilibrio, il nutrimento.
S'ha da decidere che far del ferro:
se forza, o legge, oppur misericordia.
*
7. Liberazione
Nel profondo lago nero del tuo cuore
si nasconde il primo nemico.
Nella lotta dentro te contro di te
comincia quel cammino che da' pace.
*
8. Potere di tutti
Solo se si e' deliberato in comune
potremo agire in comune.
*
9. Bellezza
E' quel che si oppone alla morte
e' la gioia che rinasce ad ogni aurora
e' la speranza di essere ascoltati
e' tutto il mare dentro la conchiglia.
*
10. Persuasione
In quel piu' profondo colloquio corale
in cui s'incontrano infine tutti i tu
e non v'e' piu' contesa di mio e di tuo
li' ci ritroveremo faccia a faccia.
Ogni giorno e' quel colloquio corale
ogni giorno devi fare la tua scelta.
6. REPETITA IUVANT. NELLO SCARDANI: ANCORA DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA RIFLESSE IN DIECI VOLTI DI DONNE
1. Carla Lonzi, o della forza della verita'
Piu' passa il tempo e piu' diventa chiaro
che quelle parole scritte sulla carta vetrata
trent'anni fa, ancora c'interpellano.
Piu' passa il tempo e piu' diventa urgente
quel nitore di sguardo e di voce
per contrastare l'orrore presente.
*
2. Maria Zambrano, o della coscienza
La coscienza e' l'esilio
e l'esilio e' il ritrovarsi.
Perso tutto, allora resti tu.
Ed il pensiero che pensa e che ricrea
un mondo intero infine abitabile
da tutte tutte le persone umane.
*
3. Marina Cvetaeva, o dell'amore
Nessuno mai amo' quanto Marina:
amo' la luce e la terra, i corpi e i sogni e le parole.
Amo' le vite delle persone
si oppose sempre al cenno del carnefice.
*
4. Violeta Parra, o della festa
Conosceva la tristezza dalla coda lunga
come la Ande e fino in Patagonia.
Sapeva stringere i denti e lottare
masticando le erbe piu' amare, senza arrendersi mai.
Smascherava i fascisti col grido e col riso
e col ragionamento,
insegnava ad ascoltare lo zittito, l'offesa, gli inermi.
Ed abbracciata alla chitarra con la voce
rompeva catene, cavalcava le nuvole, dava sollievo
muovendo al coro e alla danza.
Al popolo restituiva
la dignita' rubata dai padroni.
*
5. Georgia O'Keeffe, o della sobrieta'
Per arrivare all'essenzialita'
occorre liberarsi dai feticci
spogliarsi dai viluppi di fantasmi
alla lusinghe del superfluo dire no.
Ed asciugarsi, andare nel deserto.
E solo allora trovi la scala
che dalla terra porta alla luna.
*
6. Marianella Garcia, o della giustizia
Salvare anche i morti
restituir loro il volto,
allo scempio compiuto dai carnefici
opporre infinita la pieta'.
E cosi' salvare coloro che verranno
dalla ripetizione incessante dell'orrore,
cosi' salvare l'umanita' presente,
cosi' rendere bene per male.
*
7. Rosanna Benzi, o della liberazione
Io la ricordo come una voce
che mi giunse qualche volta da un telefono
da Genova, dal polmone d'acciaio.
Ma la ricordo anche come donna
che volle vivere una vita piena
di affetti e di lotte, di verita'
che affronta il dolore e nessuno abbandona
nelle fauci dell'orco, nessuno
nel pozzo nero della solitudine
lascia che sia gettato.
Di liberazione maestra
non piu' dimenticata.
L'apertura che Capitini disse
in lei si era incarnata.
*
8. Ginetta Sagan, o del potere di tutti
Partecipo' alla Resistenza
fondo' Amnesty International
rese l'umanita' piu' buona e piu' forte.
Ancora chiama la sua voce all'azione
e chiama te.
*
9. Emily Dickinson, o della bellezza
Si puo' condurre una vita segreta
e donare al mondo tanta luce
che io che leggo ogni volta mi chiedo
quanto dolore costo' tanta gioia
quanta fatica tale levita'.
Si puo' essere sola e in solitudine
essere gia' figura dell'intero
genere umano, e lieve silenziosa
essere gia' di quella
societa' delle estranee che il mondo
ha da salvare, da mettere al mondo.
*
10. Margarete Buber-Neumann, o della persuasione
I campi, e nei campi l'umanita'.
I campi, e contro i campi l'umanita'.
Dire la verita', salvare quel che resta
delle vittime, contrastare
il totalitarismo che genera i campi
ed ogni ora si riproduce.
Ed ogni ora devi contrastare.
Saper distinguere tra i ruoli, le idee
astratte, e concreta la carne che soffre.
Saper riconoscere il bene e non sottrarsi.
Fare la scelta di salvare le persone.
7. REPETITA IUVANT. RICCIARDO ALOISI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
Nella ricerca della verita'
con il rispetto della verita'
in saldo abbraccio alla verita'
preferisci soffrire e non far male.
*
2. Coscienza
Nella coscienza della sofferenza
nella coscienza della compresenza
nella coscienza della gaia scienza
si tempra e si rinsalda l'alma frale.
*
3. Amore
tolto il disegno resta il colore
tolta la forza resta il calore
tolta la speme resta il valore
tolta la terra resta ancora il sale.
*
4. Festa
Ogni giorno l'aurora dita rosate torna
ed ogni giorno reca nuova festa.
*
5. Sobrieta'
Cosi' esposti al bisogno, cosi' esposti
alla paura, questo solo farmaco
conosco che offra limpido un sollievo:
volere meno, avere meno, andare
piu' lentamente, piu' in profondita',
dividere quel che e' nella bisaccia
con lo straniero, e nel lungo cammino
saper godere del bene del mondo,
del raccontarsi le infinite storie.
*
6. Giustizia
Non ci fu data la scienza
del bene e del male, ci fu data
l'intelligenza del dolore e acuta
la percezione della nostra confusione.
Cosi' quasi ciechi e senza bordone
questo cammino abbiamo da fare
e cosi' fragili e stanchi come siamo
la violenza dobbiamo contrastare
ed all'ingiusto il giusto contrapporre
e nella nostra scarsa luce il bene opporre
al male.
*
7. Liberazione
E' liberta' incarnata ed in cammino,
se si fermasse, divenisse astratta,
la liberta' in un lampo si corrompe
e s'arrovescia. E' un fiore delicato:
come cessa di crescere già muore.
*
8. Potere di tutti
Ognuno ha un potere e quel potere
e' un seme prezioso che deve dare frutto.
Ma ogni potere e' una lama affilata
che puo' affettare il pane e puo' squarciare
cuori pulsanti.
Il potere di tutti e' la scelta
di dar valore alla vita di tutti
di riconoscere a tutti la forza
di capire, di decidere, di agire,
di orientare la forza al bene comune.
*
9. Bellezza
Nel polveroso turbine del tempo
perennemente in fuga e che incessante
tutto ti logora e tutto travolge
un sorso, un goccio, un'ombra di armonia
che allude a un ritrovarsi e' la belta'.
*
10. Persuasione
La persuasione e' la persuasione
del potere di tutti, fondato
sulla coscienza della compresenza.
Sentire presente in se'
l'umanita' intera
sentire il se' presente
nel flusso incessante della vita.
Sentire come empatia
sentire come ascolto profondo
afferramento alla verita'.
Della realta' di tutti lo splendore.
8. REPETITA IUVANT. OMERO CAIAMI PERSICHI: DIECI QUARTINE TRA ASSISI E GUBBIO
1. Forza della verita'
Oltre la coppa e lo stilo e' il nulla
ed anche questo canto certo e' nulla
due sole cose restano che valgono:
il pianto in comune, il riso in comune.
*
2. Coscienza
La parola e' piu' esigente del mondo
con la parola tu vai incontro al mondo
possa essere essa benedicente
possa essere essa portatrice di pace.
*
3. Amore
Ad eccezione del dolore tutto
dimenticai. Ma non dimenticai
la mano che mi si poso' sul volto.
Come una rosa fresca e profumata.
*
4. Festa
Mentre ceniamo insieme
mentre cantiamo insieme
si placa per un'ora questa furia
e per un'ora siamo ancora vivi.
*
5. Sobrieta'
Ascolta la voce del vento
ascolta l'orecchio del mare
ascolta la notte tutta occhi
e non negare mai la parola all'amico.
*
6. Giustizia
Non gravare su altri, sia lieve
il tuo camminare, il tuo parlare, il tuo sguardo.
Al curvo sii sostegno, a cio' che opprime
opponiti come una compatta roccia.
*
7. Liberazione
Tutto passera' presto, e' solo un attimo
ma questo attimo non sia sprecato.
Nulla passera' mai, per sempre resta
quello che hai fatto, quello che hai sperato.
*
8. Potere di tutti
E' nell'io la verita' del noi
ed e' nel noi la verita' dell'io.
Ma anche: e' nel tu la verita' dell'io
ed e' nel tutti la verita' dell'io, del tu, del noi.
*
9. Bellezza
Cosi' l'acqua dei sogni lava le angoscie
cosi' la luce del mondo risana le ferite
cosi' l'oblio rimuove le macerie
e la scoperta ci toglie il fiato ancora.
*
10. Persuasione
Anche di te vi e' bisogno
se questo sogno vogliamo trarre a vita
anche di te fa bisogno
per salvare di tutti la vita.
9. REPETITA IUVANT. GIOBATTA CORINZI: ANCORA DIECI PAROLE RIFLESSE IN DIECI VOLTI SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO
1. Mary Wollstonecraft, della forza della verita'
Tutto puo' essere detto, ma prima
deve essere sentito, vissuto, e solo allora
tutto si fa chiaro, e tutto
il dolore il tormento la paura
si fa parola di rivendicazione
di umanita', cammino
di liberazione.
Per se', per tutte e tutti.
Conobbe tutto e non si arrese mai
sempre lotto' per la liberazione
di tutte, di tutti.
*
2. Edith Stein, della coscienza
Tutto e' pensiero e storia e tutto si rovescia
nella coscienza, e tutto vi si specchia.
Sta a te tenere limpido lo specchio
vedervi riflessa la via
tendere le braccia
salvare in te il mondo, aprire
porta dopo porta il varco
alla liberazione di tutti.
*
3. Ada Gobetti, dell'amore
Nessun uomo fu piu' intransigente di Piero Gobetti
ma una donna si', che ancora per molti anni
quella lotta comune che nel loro amore
era come una perla condusse.
Nessun uomo fu piu' educatore civile, al pubblico bene suscitatore
di Piero Gobetti, ma una donna si'
che per molti anni ancora quel magistero
seppe e volle recare, adempiere, consegnare
come un legato dai morti ai vivi.
Nessun uomo fu piu' di Piero Gobetti innamorato
della ragione e della virtu'
ma una donna si', che fu innamorata
della ragione, della virtu', di lui, del mondo.
Cadde giovane lui, lei
attraverso lunghi anni
sempre piu' giovane divenne e sempre
gentile e saggia seppe rimanere.
*
4. Isadora Duncan, della festa
Il corpo il movimento l'aria come acqua
tutto diviene luce quando la coscienza
si sente creatura fra creature
e si fa gesto, invito, amore, festa.
*
5. Ingeborg Bachmann, della sobrieta'
Concentrarsi, trovare il proprio centro
fare il vuoto, il deserto entro se',
e tendere alla patria da venire
e questa e' la virtu' dell'attenzione,
scavare la pietra del discorso
fino a raggiungere sorgiva la parola,
istituire cosi' quella comunita'
finora soltanto immaginata.
*
6. Anna Kuliscioff, della giustizia
In un possente rivolgimento d'amore
all'umanita' intera parlare la lingua
della carne che soffre, dello spirito che anela
dell'occhio che respira e che canta.
Col gesto largo del seminatore
fecondare il mondo, restituire
speranza agli oppressi, risanare
le ferite.
Il volto, il cuore d'Anna in sogno vidi
segno, impronta, aura della classe
che liberando se' liberi tutti.
*
7. Alice Paul, della liberazione
Una persona un voto. Lo diceva
in marcia per le vie della citta'.
Una persona un voto. Lo diceva
dal fondo della galera di qua e di la' dall'oceano
in sciopero della fame.
Una persona un voto. E poi ancora
la pace, il pane, le rose.
*
8. Flora Tristan, del potere di tutti
Noi che abbiamo conosciuto la miseria
e la miseria che sta sotto la miseria
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.
Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse
e cio' che genera la fame e le percosse
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.
Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti
uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.
E avendo detto no allo sfruttamento
avendo detto no alla guerra e alla paura
e al calpestare gli altrui corpi piagati
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso si' che facciamo cominciare
la nuova storia.
*
9. Milena Jesenska', della bellezza
Vi e' una prima Milena, l'amica di Kafka
che e' il pozzo silenzioso che il praghese
colma delle parole in cui cerca di sciogliere
l'infinito auscultarsi nella notte: acque,
e delle acque la rottura che non viene
e il mistero che non affiora, e la luna,
la luna nel pozzo.
E vi e' una seconda Milena, la Milena restituita
da Margarete che la incontro' nel lager.
Oscuro mistero, che la sua vita
sia stata salvata dalla memoria
di chi la incontro' nell'inferno nazista.
Ed e' la Milena delle rotture
e del coraggio, la donna
che sa dire di no e di si',
che lotta inesausta, che e' uno
dei volti piu' belli della Resistenza.
*
10. Emma Thomas, della persuasione
Teneva insieme la vita attiva, poiche' senza le opere buone
le sofferenze dell'umanita' che incontri
tu alleviarle non puoi,
e la contemplativa,
poiche' nel silenzio e nella preghiera
libera e comune s'incontra l'altro e all'altro ci si apre.
Io sempre restai sconcertato di queste persone
cosi' diverse da me.
Molti anni mi occorsero per cogliere
quanto preziosa mi fosse la loro diversita', quanto
l'enigma che recano e' anche
uno specchio e un appello che mi tocca.
10. REPETITA IUVANT. GEREMIA CATTRISTI: DIECI PAROLE E DIECI VOLTI DA ASSISI A GUBBIO
1. Olympe de Gouges, o la forza della verita'
Credette Olympe che la rivoluzione
fosse fatta per liberare tutti
- e dunque tutte -
e fosse fatta perche' le uccisioni
cessassero - ed a tutti
e tutte fosse la vita fatta salva.
Tratta al patibolo perche' affermava
sia l'uguaglianza che la differenza
tratta al patibolo perche' affermava
che e' delitto uccidere, e demenza.
*
2. Saffo, o della coscienza
Fu prima lei, nel corso della storia,
a educare alla nonviolenza
nitida e forte avendone coscienza.
E tu serbane grata la memoria.
*
3. Margarete Buber Neumann, o dell'amore
Essere stata tedesca quando la Germania
era il cuore e il vulcano dell'Europa
aver potuto chiamare signor padre
il grande Martin Buber, esser stata
subito e sempre contro il fascismo.
E nel partito e nel paese dei soviet
aver scoperto il fascismo dei maschi,
il fascismo di Stalin, il fascismo
degli apparati e dell'ideologia.
Poi il gulag, poi la consegna
ai nazisti ed il lager. E nel lager
resistere ancora, incontrarvi Milena.
Poi sopravvissuta e tornata dal ponte
dei corvi la lotta continuare ancora
per far memoria degli assassinati
e ancora e ancora per la verita'.
Contrastare le menzogne
affermare il buono e il giusto
continuare ad amare le persone.
Anche dei morti salvare la vita, la verita'
ultima. Mai
pronunciare la parola vile.
*
4. Bessie Smith, o della festa
Tenere nei polmoni e nella gola
del mondo tutta l'infelicita'
sapendo poi restituirne in canto
quanto ci unisce e trasformarlo in gioia.
*
5. Laura Conti, o della sobrieta'
Era ragazza ancora quando i nazi
calarono in Italia e necessario
fu scegliere e lei scelse di lottare
per l'umanita'.
Medico fu, perche' salvare vite
e' cosa buona, e per salvare vite
nel movimento fu anche lei operaio
per l'umanita'.
Capi' tra i primi i rischi per l'ambiente
se tutto il capitale surdetermina,
scienziata e militante per l'ambiente
e per l'umanita' sempre lotto'.
*
6. Luce d'Eramo, o della giustizia
Sempre scelse la strada piu' difficile.
Lei figlia di gerarca fu nel lager
per aver scelto la parte degli oppressi
per aver scelto la via della giustizia.
Sempre scelse la strada piu' difficile.
Della lucidita' che nel dolore
soffre di piu' e piu' se ne raffina
per aprir vie alla liberazione.
Sempre afferrarsi amo' alla verita'.
E questo agire chiamo nonviolenza.
*
7. Bertha von Suttner, o della liberazione
Che cosa resta di lei?
Ma la vera domanda e': perche'
a milioni, a miliardi si danno gli umani la morte?
E la vera risposta e' ancora quella
che diede allora la saggia e gentile:
giu' le armi.
E' il disarmo la scelta necessaria
per aprire la necessaria via.
*
8. Ruth First, o del potere di tutti
Convincerla a piantarla di pensare, di parlare, di opporsi al razzismo
non era possibile.
Cosi' la spensero con un pacco bomba
un pomeriggio dell'ottantadue.
Era stato spedito quel pacco molti anni
prima, era l'anno sessantatre, fu allora
che non bastando quei centodiciassette
giorni di carcere il regime razzista
spedi' quel pacco che vent'anni dopo
la raggiunse a Maputo. Le poste
sudafricane erano forse lente
ma inesorabili. Lei
non aveva cessato un solo giorno
di lottare contro l'apartheid
di costruire il potere di tutti
di resistere ad ogni razzismo.
Non era possibile farla tacere
cosi' la spensero con un pacco bomba.
Ma ancora lotta, ancora parla, ancora pensa
Ruth ogni volta che qualcuno ovunque
nel mondo si ribella alla menzogna
alla violenza all'ingiustizia all'odio
ogni volta che ovunque qualcuno
afferma il potere di tutti, l'umanita' comune,
li' Ruth First e' stata ascoltata
e quindi il pacco bomba non riusci'
a raggiungere l'intento, nel tragitto
si perse, e Ruth First l'assassinata
e' ancora qui, ed e' invece crollato
il regime che pensava di annientarla.
*
9. Joyce Lussu, o della bellezza
Era cosi' temeraria
che la sua vita sembra un unico gettarsi
nella mischia infinita contro il fascismo.
Un tuffo senza respiro
per il pane, per la pace, per la terra:
una terra in cui vivere sia cosa
degna, sia cosa bella.
E insieme amava il racconto e le parole
che vengono da lontano, tradusse
poesie, che e' come dire
che seppe ascoltare, meditare, contemplare,
e anche cosi' dar mano a coltivare
una terra, edificare un mondo
in cui vivere sia cosa degna, sia
cosa bella.
*
10. Maria Montessori, o della persuasione
Capire che la pace li' comincia:
dall'accoglienza fatta ai bambini.
E costruire un mondo in cui bambini
e adulti infine possano convivere.
Non piu' stranieri, non piu' abbandonati,
non piu' nemici, non piu' aggressori,
ma una umanita' riconoscente.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Saverio Ferrari, Piazza Fontana, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 5,99.
- Marco Omizzolo, Le agromafie, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 5,99.
*
Riletture
- Walter Laqueur (a cura di), Dizionario dell'Olocausto, Einaudi, Torino 2004, 2007, pp. XXXIV + 934.
*
Riedizioni
- Zita Dazzi, Con l'anima di traverso. La storia di resistenza e liberta' di Laura Wronowski, Rcs, Milano 2019, 2024, pp. 224, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Classici
- Friedrich Engels, La guerra dei contadini in Germania, Editori Riuniti, Roma 1976, pp. 152.
- Friedrich Engels, Ludwig Feuerbach e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca, Editori Riuniti, Roma 1950, 1976, pp. 96.
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5187 del primo maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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Numero 5187 del primo maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Due lotte di Alfio Pannega, che sono una e la stessa
2. Luciano Bonfrate: Dieci parole da Assisi a Gubbio
3. Osvaldo Caffianchi: Ancora sulle dieci parole della nonviolenza in cammino da Assisi a Gubbio
4. Benito D'Ippolito: Dieci parole della nonviolenza in dieci profili di costruttrici di pace
5. Crispino Scotolatori: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio
6. Nello Scardani: Ancora dieci parole della nonviolenza riflesse in dieci volti di donne
7. Ricciardo Aloisi: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio
8. Omero Caiami Persichi: Dieci quartine tra Assisi e Gubbio
9. Giobatta Corinzi: Ancora dieci parole riflesse in dieci volti sul sentiero da Assisi a Gubbio
10. Geremia Cattristi: Dieci parole e dieci volti da Assisi a Gubbio3.
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
1. MEMORIA. DUE LOTTE DI ALFIO PANNEGA, CHE SONO UNA E LA STESSA
Il nostro compagno Alfio Pannega, che ci ha lasciato il 30 aprile del 2010, sempre si oppose alla guerra e al fascismo.
Ricordarlo significa proseguirne l'impegno, ed oggi ve ne e' bisogno piu' che mai.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Opporsi al fascismo e a tutte le oppressioni.
Difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci e Alfonso Prota): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha sovente con forte empatia rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata fin qui disattesa.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5186, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
2. REPETITA IUVANT. LUCIANO BONFRATE: DIECI PAROLE DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
La nonviolenza e' ahimsa e satyagraha:
opposizione sempre alla violenza,
tenersi stretti a cio' che e' vero sempre.
*
2. Coscienza
La nonviolenza e' scelta di coscienza
conoscere insieme, e insieme la scienza
di voler scegliere l'azione buona.
*
3. Amore
La nonviolenza e' forza dell'amore
virtu' che eleva, bene dell'incontro,
e' convivenza, comunione, pace.
*
4. Festa
La nonviolenza e' festa, e' riconoscersi
fraterni sororali, umanita'
tutta abbracciata contro male e morte.
*
5. Sobrieta'
La nonviolenza e' la gioia possibile
nel condividere il mondo che e' di tutti:
non la sprecare questa buona vita.
*
6. Giustizia
La nonviolenza suscita la lotta
contro vilta', ingiustizia ed ignoranza:
e' unita'-amore che tutti degnifica.
*
7. Liberazione
La nonviolenza e' questo lungo andare
che apre strada e lungo questa strada
si riconosce uguale ogni diverso.
*
8. Potere di tutti
La nonviolenza e' l'omnicrazia
il potere di agire di tutti
il potere tra tutti condiviso.
*
9. Bellezza
La nonviolenza e' la bellezza quando
anime e corpi, rotte le catene,
riconoscendosi emergono alla luce.
*
10. Persuasione
La nonviolenza e' la scelta del tu,
la scelta del tu-tutti, il saldo stare
umani tra gli umani. E' cosa buona.
3. REPETITA IUVANT. OSVALDO CAFFIANCHI: ANCORA SULLE DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
Nell'afferrarsi alla verita'
e' l'unica speranza, nella lotta
con l'angelo si compie per l'intera
notte la prova, e trovi il vero nome.
*
2. Coscienza
La giovinetta Antigone per prima
seppe che viene l'ora in cui si deve
dire di no.
E' con quel no che sorge la coscienza
e' la coscienza che fa luce al mondo.
*
3. Amore
Come insegno' di Mantinea la donna
all'ateniese che sapeva l'arte
piu' necessaria, della levatrice,
l'amore e' cio' che unisce e cio' che salva
ti strappa su' dalla palude e t'alza
dove piu' pura e' l'aria e finalmente
possiamo respirare.
*
4. Festa
Non l'ordine chiuso, non le solenni
maschere del potere, non il passo
che come lama cade e calpesta.
Ma la danza, ma il volto ritrovato.
*
5. Sobrieta'
Non lasciare che a goccia a goccia
ti secchino il midollo i simulacri.
Nella misura e' l'unico segreto
cio' che tu sprechi ad altri manchera'
nel dissipare dissipi te stesso
vuol esser sobria la felicita'.
*
6. Giustizia
Rendere bene per male
avere misericordia
non cedere di un passo all'oppressione.
*
7. Liberazione
Di questo dolore che e' di tutti
lenire la piaga solo e' dato
se di tutti e per tutti e con tutti si sceglie
la parte, il cammino, l'amicizia.
*
8. Potere di tutti
Ascolta la voce dell'altro ed ascolta
con piu' grande attenzione il silenzio dell'altro.
Accogli la spina e la borraccia.
Non ci si libera da soli
non si compie da soli questo lungo viaggio.
E come un bozzolo, chi non si apre
perisce.
*
9. Bellezza
L'errore era nel credere che l'attimo
fuggente fosse bello. Era l'errore
nella fuga del tempo in fumo ed ombra.
Era nell'occhio invece la bellezza
era nel cuore, nel volto accarezzato.
E quella luce resta per sempre.
*
10. Persuasione
Io che sempre appartenni al partito
dei perplessi, che giusta il poeta
di Augusta, di Treviri l'esule ardito,
alle nobili idee sono uso
chiedere cosa celino invisibile
e che del sinolo di lancia e di scudo
sempre sentii la spina nel cuore,
pure volli viandante tra viandanti
incamminarmi con questi compagni
di pieta' persuasi.
4. REPETITA IUVANT. BENITO D'IPPOLITO: DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN DIECI PROFILI DI COSTRUTTRICI DI PACE
1. Etty Hillesum, o la forza della verita'
Scegliere il bene, pensare col cuore,
condividere il dolore, avere cura
degli afflitti, totalmente ripudiare
la violenza, rifiutare
la salvezza per se' che affoga gli altri.
Fare la scelta della compassione
in nulla cedere al male
salvare tutti dinanzi all'orrore
salvare almeno l'umanita' futura.
*
2. La coscienza di Virginia Woolf
Alla corsa per l'accaparramento
sottrarsi, e preferire
altro sentiero, la propria autonomia
l'uso corretto delle tre ghinee
l'analisi serrata che connette
e smaschera per sempre
il maschilismo, il fascismo, la guerra.
E la guerra, il fascismo, il maschilismo
combattere con voce e forme proprie
trovando in se' la stanza denegata.
E' questo che chiamiamo nonviolenza.
*
3. Maria Callas inventa l'amore
E' la voce che chiama e che trae
fuori dal gorgo verso la salvezza.
E' la voce che rompe del niente
il deserto, che la solitudine
svela, e consente che l'io si faccia noi.
*
4. Cathy Berberian, la festa dell'umanita'
Era sapiente di tutte le sapienze
parlava tutte le lingue, sapeva
e sapeva fare tutto.
Scioglieva in canto una voce che incantava
ed al convivio ed alla convivenza
l'umanita' chiamava intera a festa.
*
5. La sobrieta' di Rosa Luxemburg
Quando e' normale prendere il fucile
e strappare la vita alla gente
allora la galera e' il posto giusto
per le persone giuste, e li' era Rosa.
Quando e' normale che la gente buona
per prima venga presa e assassinata
per prima Rosa viene data ai pesci.
Ma questa norma dei vampiri Rosa
insegno' a smascherare, a contrastare,
per costruire un mondo non piu' barbaro
in cui normale sia esser d'aiuto.
*
6. La giustizia secondo Hannah Arendt
Sempre all'opposizione, sempre nitida
nella ricerca della verita'.
E sempre innamorata e sempre agile
nell'inseguire i pensieri fino in fondo
come riflessi nelle acque cangianti
vivi guizzanti pesciolini d'oro.
Sempre nemica dei poteri assassini
sempre nemica dell'astratto che uccide,
sempre il dialogo e lo spazio politico
in cui si possa vivere da umani
pronta a tessere di nuovo, a ragionare,
invito al concreto, invito al vivo incontro.
Del nascere il miracolo incessante,
il gesto morale del pensare,
la liberta fondata sul dialogo,
nessuno seppe dire come lei
nessuno come lei seppe donare.
*
7. Simone de Beauvoir, maestra di liberazione
Cosa sarebbe la Francia che amiamo
senza i libri di Simone de Beauvoir?
Cosa sapremmo senza quei libri
di cio' che conta del pensiero e della vita
d'Europa del secolo ventesimo?
Ma soprattutto quante lotte
sarebbero state sconfitte e cancellate
senza la voce del Castoro, senza
la sua presenza, la sua dedizione?
Ci insegno' tutto
in verita' e in errore
Simone de Beauvoir:
l'ascolto e l'arte
della parola, e l'essere vicini
- che e' l'unica cosa che conta.
*
8. Luce Fabbri, il potere di tutti
La prima scoperta fu la guerra: l'orrore sovrano
che uomini accettassero di uccidere
e di essere uccisi.
L'intera vita dedico' alla lotta
contro la guerra, contro ogni oppressione,
per un'umanita' di liberi ed eguali.
Se avra' l'umanita' degno un futuro
come nel canto comunardo e' detto
e se tanto dolore avra' riscatto
nell'internazionale futura umanita',
in quel futuro che e' gia' compresente
ogni volta che fai l'azione buona
ci attende luminosa Luce Fabbri.
*
9. Frida Kahlo, della bellezza
Sognare tutti i sogni, raccontare
di se' e di tutti il volto e il cammino.
Rosa gelata, fiore appena nato
felicita' promessa a tutti e data
per sempre nel piu' lieve dei sussurri.
*
10. Simone Weil e la persuasione
Una cosi' profonda liberta'
nessuno deve averla mai provata
ed un cosi' profondo lucido strazio.
Maestra di attenzione e verita'
che tutti rovescia i pigri pregiudizi
e tutte combatte le intime vilta'.
Figura dell'umanita'
lo specchio e l'enigma piu' chiaro
l'ardua la cruda la candida e lucente
incandescente
nonviolenza in cammino fatta donna.
5. REPETITA IUVANT. CRISPINO SCOTOLATORI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
Tieniti stretto alla verita'
e non temere il male
affronta il male
e vincilo con la pieta'.
*
2. Coscienza
L'arte la fede la sapienza
tutto le e' di nutrimento
ma solo lei tutto feconda e avviva
nostra buona signora la coscienza.
*
3. Amore
Piu' passa il tempo e meno sono certo
di saper dire cosa essere possa
ma ovunque vedo splender la sua possa
che regge il mondo e salva dal dolore.
*
4. Festa
Che cosa resta quando s'arresta ogni podesta
e si ridesta l'ombra molesta estinte le gesta
omai digesta nella foresta ogni tempesta
se non quel lieve ricordo della festa?
*
5. Sobrieta'
Invigila te stesso, a te stesso
esser presente sappi.
e passa in largo giro la borraccia
nessuno dei compagni resti senza
un sorso d'acqua, un sorso d'amicizia.
*
6. Giustizia
Dapprima fu la spada, la bilancia
appresso venne, verra' poi l'aratro.
La rabbia, l'equilibrio, il nutrimento.
S'ha da decidere che far del ferro:
se forza, o legge, oppur misericordia.
*
7. Liberazione
Nel profondo lago nero del tuo cuore
si nasconde il primo nemico.
Nella lotta dentro te contro di te
comincia quel cammino che da' pace.
*
8. Potere di tutti
Solo se si e' deliberato in comune
potremo agire in comune.
*
9. Bellezza
E' quel che si oppone alla morte
e' la gioia che rinasce ad ogni aurora
e' la speranza di essere ascoltati
e' tutto il mare dentro la conchiglia.
*
10. Persuasione
In quel piu' profondo colloquio corale
in cui s'incontrano infine tutti i tu
e non v'e' piu' contesa di mio e di tuo
li' ci ritroveremo faccia a faccia.
Ogni giorno e' quel colloquio corale
ogni giorno devi fare la tua scelta.
6. REPETITA IUVANT. NELLO SCARDANI: ANCORA DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA RIFLESSE IN DIECI VOLTI DI DONNE
1. Carla Lonzi, o della forza della verita'
Piu' passa il tempo e piu' diventa chiaro
che quelle parole scritte sulla carta vetrata
trent'anni fa, ancora c'interpellano.
Piu' passa il tempo e piu' diventa urgente
quel nitore di sguardo e di voce
per contrastare l'orrore presente.
*
2. Maria Zambrano, o della coscienza
La coscienza e' l'esilio
e l'esilio e' il ritrovarsi.
Perso tutto, allora resti tu.
Ed il pensiero che pensa e che ricrea
un mondo intero infine abitabile
da tutte tutte le persone umane.
*
3. Marina Cvetaeva, o dell'amore
Nessuno mai amo' quanto Marina:
amo' la luce e la terra, i corpi e i sogni e le parole.
Amo' le vite delle persone
si oppose sempre al cenno del carnefice.
*
4. Violeta Parra, o della festa
Conosceva la tristezza dalla coda lunga
come la Ande e fino in Patagonia.
Sapeva stringere i denti e lottare
masticando le erbe piu' amare, senza arrendersi mai.
Smascherava i fascisti col grido e col riso
e col ragionamento,
insegnava ad ascoltare lo zittito, l'offesa, gli inermi.
Ed abbracciata alla chitarra con la voce
rompeva catene, cavalcava le nuvole, dava sollievo
muovendo al coro e alla danza.
Al popolo restituiva
la dignita' rubata dai padroni.
*
5. Georgia O'Keeffe, o della sobrieta'
Per arrivare all'essenzialita'
occorre liberarsi dai feticci
spogliarsi dai viluppi di fantasmi
alla lusinghe del superfluo dire no.
Ed asciugarsi, andare nel deserto.
E solo allora trovi la scala
che dalla terra porta alla luna.
*
6. Marianella Garcia, o della giustizia
Salvare anche i morti
restituir loro il volto,
allo scempio compiuto dai carnefici
opporre infinita la pieta'.
E cosi' salvare coloro che verranno
dalla ripetizione incessante dell'orrore,
cosi' salvare l'umanita' presente,
cosi' rendere bene per male.
*
7. Rosanna Benzi, o della liberazione
Io la ricordo come una voce
che mi giunse qualche volta da un telefono
da Genova, dal polmone d'acciaio.
Ma la ricordo anche come donna
che volle vivere una vita piena
di affetti e di lotte, di verita'
che affronta il dolore e nessuno abbandona
nelle fauci dell'orco, nessuno
nel pozzo nero della solitudine
lascia che sia gettato.
Di liberazione maestra
non piu' dimenticata.
L'apertura che Capitini disse
in lei si era incarnata.
*
8. Ginetta Sagan, o del potere di tutti
Partecipo' alla Resistenza
fondo' Amnesty International
rese l'umanita' piu' buona e piu' forte.
Ancora chiama la sua voce all'azione
e chiama te.
*
9. Emily Dickinson, o della bellezza
Si puo' condurre una vita segreta
e donare al mondo tanta luce
che io che leggo ogni volta mi chiedo
quanto dolore costo' tanta gioia
quanta fatica tale levita'.
Si puo' essere sola e in solitudine
essere gia' figura dell'intero
genere umano, e lieve silenziosa
essere gia' di quella
societa' delle estranee che il mondo
ha da salvare, da mettere al mondo.
*
10. Margarete Buber-Neumann, o della persuasione
I campi, e nei campi l'umanita'.
I campi, e contro i campi l'umanita'.
Dire la verita', salvare quel che resta
delle vittime, contrastare
il totalitarismo che genera i campi
ed ogni ora si riproduce.
Ed ogni ora devi contrastare.
Saper distinguere tra i ruoli, le idee
astratte, e concreta la carne che soffre.
Saper riconoscere il bene e non sottrarsi.
Fare la scelta di salvare le persone.
7. REPETITA IUVANT. RICCIARDO ALOISI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO
1. Forza della verita'
Nella ricerca della verita'
con il rispetto della verita'
in saldo abbraccio alla verita'
preferisci soffrire e non far male.
*
2. Coscienza
Nella coscienza della sofferenza
nella coscienza della compresenza
nella coscienza della gaia scienza
si tempra e si rinsalda l'alma frale.
*
3. Amore
tolto il disegno resta il colore
tolta la forza resta il calore
tolta la speme resta il valore
tolta la terra resta ancora il sale.
*
4. Festa
Ogni giorno l'aurora dita rosate torna
ed ogni giorno reca nuova festa.
*
5. Sobrieta'
Cosi' esposti al bisogno, cosi' esposti
alla paura, questo solo farmaco
conosco che offra limpido un sollievo:
volere meno, avere meno, andare
piu' lentamente, piu' in profondita',
dividere quel che e' nella bisaccia
con lo straniero, e nel lungo cammino
saper godere del bene del mondo,
del raccontarsi le infinite storie.
*
6. Giustizia
Non ci fu data la scienza
del bene e del male, ci fu data
l'intelligenza del dolore e acuta
la percezione della nostra confusione.
Cosi' quasi ciechi e senza bordone
questo cammino abbiamo da fare
e cosi' fragili e stanchi come siamo
la violenza dobbiamo contrastare
ed all'ingiusto il giusto contrapporre
e nella nostra scarsa luce il bene opporre
al male.
*
7. Liberazione
E' liberta' incarnata ed in cammino,
se si fermasse, divenisse astratta,
la liberta' in un lampo si corrompe
e s'arrovescia. E' un fiore delicato:
come cessa di crescere già muore.
*
8. Potere di tutti
Ognuno ha un potere e quel potere
e' un seme prezioso che deve dare frutto.
Ma ogni potere e' una lama affilata
che puo' affettare il pane e puo' squarciare
cuori pulsanti.
Il potere di tutti e' la scelta
di dar valore alla vita di tutti
di riconoscere a tutti la forza
di capire, di decidere, di agire,
di orientare la forza al bene comune.
*
9. Bellezza
Nel polveroso turbine del tempo
perennemente in fuga e che incessante
tutto ti logora e tutto travolge
un sorso, un goccio, un'ombra di armonia
che allude a un ritrovarsi e' la belta'.
*
10. Persuasione
La persuasione e' la persuasione
del potere di tutti, fondato
sulla coscienza della compresenza.
Sentire presente in se'
l'umanita' intera
sentire il se' presente
nel flusso incessante della vita.
Sentire come empatia
sentire come ascolto profondo
afferramento alla verita'.
Della realta' di tutti lo splendore.
8. REPETITA IUVANT. OMERO CAIAMI PERSICHI: DIECI QUARTINE TRA ASSISI E GUBBIO
1. Forza della verita'
Oltre la coppa e lo stilo e' il nulla
ed anche questo canto certo e' nulla
due sole cose restano che valgono:
il pianto in comune, il riso in comune.
*
2. Coscienza
La parola e' piu' esigente del mondo
con la parola tu vai incontro al mondo
possa essere essa benedicente
possa essere essa portatrice di pace.
*
3. Amore
Ad eccezione del dolore tutto
dimenticai. Ma non dimenticai
la mano che mi si poso' sul volto.
Come una rosa fresca e profumata.
*
4. Festa
Mentre ceniamo insieme
mentre cantiamo insieme
si placa per un'ora questa furia
e per un'ora siamo ancora vivi.
*
5. Sobrieta'
Ascolta la voce del vento
ascolta l'orecchio del mare
ascolta la notte tutta occhi
e non negare mai la parola all'amico.
*
6. Giustizia
Non gravare su altri, sia lieve
il tuo camminare, il tuo parlare, il tuo sguardo.
Al curvo sii sostegno, a cio' che opprime
opponiti come una compatta roccia.
*
7. Liberazione
Tutto passera' presto, e' solo un attimo
ma questo attimo non sia sprecato.
Nulla passera' mai, per sempre resta
quello che hai fatto, quello che hai sperato.
*
8. Potere di tutti
E' nell'io la verita' del noi
ed e' nel noi la verita' dell'io.
Ma anche: e' nel tu la verita' dell'io
ed e' nel tutti la verita' dell'io, del tu, del noi.
*
9. Bellezza
Cosi' l'acqua dei sogni lava le angoscie
cosi' la luce del mondo risana le ferite
cosi' l'oblio rimuove le macerie
e la scoperta ci toglie il fiato ancora.
*
10. Persuasione
Anche di te vi e' bisogno
se questo sogno vogliamo trarre a vita
anche di te fa bisogno
per salvare di tutti la vita.
9. REPETITA IUVANT. GIOBATTA CORINZI: ANCORA DIECI PAROLE RIFLESSE IN DIECI VOLTI SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO
1. Mary Wollstonecraft, della forza della verita'
Tutto puo' essere detto, ma prima
deve essere sentito, vissuto, e solo allora
tutto si fa chiaro, e tutto
il dolore il tormento la paura
si fa parola di rivendicazione
di umanita', cammino
di liberazione.
Per se', per tutte e tutti.
Conobbe tutto e non si arrese mai
sempre lotto' per la liberazione
di tutte, di tutti.
*
2. Edith Stein, della coscienza
Tutto e' pensiero e storia e tutto si rovescia
nella coscienza, e tutto vi si specchia.
Sta a te tenere limpido lo specchio
vedervi riflessa la via
tendere le braccia
salvare in te il mondo, aprire
porta dopo porta il varco
alla liberazione di tutti.
*
3. Ada Gobetti, dell'amore
Nessun uomo fu piu' intransigente di Piero Gobetti
ma una donna si', che ancora per molti anni
quella lotta comune che nel loro amore
era come una perla condusse.
Nessun uomo fu piu' educatore civile, al pubblico bene suscitatore
di Piero Gobetti, ma una donna si'
che per molti anni ancora quel magistero
seppe e volle recare, adempiere, consegnare
come un legato dai morti ai vivi.
Nessun uomo fu piu' di Piero Gobetti innamorato
della ragione e della virtu'
ma una donna si', che fu innamorata
della ragione, della virtu', di lui, del mondo.
Cadde giovane lui, lei
attraverso lunghi anni
sempre piu' giovane divenne e sempre
gentile e saggia seppe rimanere.
*
4. Isadora Duncan, della festa
Il corpo il movimento l'aria come acqua
tutto diviene luce quando la coscienza
si sente creatura fra creature
e si fa gesto, invito, amore, festa.
*
5. Ingeborg Bachmann, della sobrieta'
Concentrarsi, trovare il proprio centro
fare il vuoto, il deserto entro se',
e tendere alla patria da venire
e questa e' la virtu' dell'attenzione,
scavare la pietra del discorso
fino a raggiungere sorgiva la parola,
istituire cosi' quella comunita'
finora soltanto immaginata.
*
6. Anna Kuliscioff, della giustizia
In un possente rivolgimento d'amore
all'umanita' intera parlare la lingua
della carne che soffre, dello spirito che anela
dell'occhio che respira e che canta.
Col gesto largo del seminatore
fecondare il mondo, restituire
speranza agli oppressi, risanare
le ferite.
Il volto, il cuore d'Anna in sogno vidi
segno, impronta, aura della classe
che liberando se' liberi tutti.
*
7. Alice Paul, della liberazione
Una persona un voto. Lo diceva
in marcia per le vie della citta'.
Una persona un voto. Lo diceva
dal fondo della galera di qua e di la' dall'oceano
in sciopero della fame.
Una persona un voto. E poi ancora
la pace, il pane, le rose.
*
8. Flora Tristan, del potere di tutti
Noi che abbiamo conosciuto la miseria
e la miseria che sta sotto la miseria
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.
Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse
e cio' che genera la fame e le percosse
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.
Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti
uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.
E avendo detto no allo sfruttamento
avendo detto no alla guerra e alla paura
e al calpestare gli altrui corpi piagati
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso si' che facciamo cominciare
la nuova storia.
*
9. Milena Jesenska', della bellezza
Vi e' una prima Milena, l'amica di Kafka
che e' il pozzo silenzioso che il praghese
colma delle parole in cui cerca di sciogliere
l'infinito auscultarsi nella notte: acque,
e delle acque la rottura che non viene
e il mistero che non affiora, e la luna,
la luna nel pozzo.
E vi e' una seconda Milena, la Milena restituita
da Margarete che la incontro' nel lager.
Oscuro mistero, che la sua vita
sia stata salvata dalla memoria
di chi la incontro' nell'inferno nazista.
Ed e' la Milena delle rotture
e del coraggio, la donna
che sa dire di no e di si',
che lotta inesausta, che e' uno
dei volti piu' belli della Resistenza.
*
10. Emma Thomas, della persuasione
Teneva insieme la vita attiva, poiche' senza le opere buone
le sofferenze dell'umanita' che incontri
tu alleviarle non puoi,
e la contemplativa,
poiche' nel silenzio e nella preghiera
libera e comune s'incontra l'altro e all'altro ci si apre.
Io sempre restai sconcertato di queste persone
cosi' diverse da me.
Molti anni mi occorsero per cogliere
quanto preziosa mi fosse la loro diversita', quanto
l'enigma che recano e' anche
uno specchio e un appello che mi tocca.
10. REPETITA IUVANT. GEREMIA CATTRISTI: DIECI PAROLE E DIECI VOLTI DA ASSISI A GUBBIO
1. Olympe de Gouges, o la forza della verita'
Credette Olympe che la rivoluzione
fosse fatta per liberare tutti
- e dunque tutte -
e fosse fatta perche' le uccisioni
cessassero - ed a tutti
e tutte fosse la vita fatta salva.
Tratta al patibolo perche' affermava
sia l'uguaglianza che la differenza
tratta al patibolo perche' affermava
che e' delitto uccidere, e demenza.
*
2. Saffo, o della coscienza
Fu prima lei, nel corso della storia,
a educare alla nonviolenza
nitida e forte avendone coscienza.
E tu serbane grata la memoria.
*
3. Margarete Buber Neumann, o dell'amore
Essere stata tedesca quando la Germania
era il cuore e il vulcano dell'Europa
aver potuto chiamare signor padre
il grande Martin Buber, esser stata
subito e sempre contro il fascismo.
E nel partito e nel paese dei soviet
aver scoperto il fascismo dei maschi,
il fascismo di Stalin, il fascismo
degli apparati e dell'ideologia.
Poi il gulag, poi la consegna
ai nazisti ed il lager. E nel lager
resistere ancora, incontrarvi Milena.
Poi sopravvissuta e tornata dal ponte
dei corvi la lotta continuare ancora
per far memoria degli assassinati
e ancora e ancora per la verita'.
Contrastare le menzogne
affermare il buono e il giusto
continuare ad amare le persone.
Anche dei morti salvare la vita, la verita'
ultima. Mai
pronunciare la parola vile.
*
4. Bessie Smith, o della festa
Tenere nei polmoni e nella gola
del mondo tutta l'infelicita'
sapendo poi restituirne in canto
quanto ci unisce e trasformarlo in gioia.
*
5. Laura Conti, o della sobrieta'
Era ragazza ancora quando i nazi
calarono in Italia e necessario
fu scegliere e lei scelse di lottare
per l'umanita'.
Medico fu, perche' salvare vite
e' cosa buona, e per salvare vite
nel movimento fu anche lei operaio
per l'umanita'.
Capi' tra i primi i rischi per l'ambiente
se tutto il capitale surdetermina,
scienziata e militante per l'ambiente
e per l'umanita' sempre lotto'.
*
6. Luce d'Eramo, o della giustizia
Sempre scelse la strada piu' difficile.
Lei figlia di gerarca fu nel lager
per aver scelto la parte degli oppressi
per aver scelto la via della giustizia.
Sempre scelse la strada piu' difficile.
Della lucidita' che nel dolore
soffre di piu' e piu' se ne raffina
per aprir vie alla liberazione.
Sempre afferrarsi amo' alla verita'.
E questo agire chiamo nonviolenza.
*
7. Bertha von Suttner, o della liberazione
Che cosa resta di lei?
Ma la vera domanda e': perche'
a milioni, a miliardi si danno gli umani la morte?
E la vera risposta e' ancora quella
che diede allora la saggia e gentile:
giu' le armi.
E' il disarmo la scelta necessaria
per aprire la necessaria via.
*
8. Ruth First, o del potere di tutti
Convincerla a piantarla di pensare, di parlare, di opporsi al razzismo
non era possibile.
Cosi' la spensero con un pacco bomba
un pomeriggio dell'ottantadue.
Era stato spedito quel pacco molti anni
prima, era l'anno sessantatre, fu allora
che non bastando quei centodiciassette
giorni di carcere il regime razzista
spedi' quel pacco che vent'anni dopo
la raggiunse a Maputo. Le poste
sudafricane erano forse lente
ma inesorabili. Lei
non aveva cessato un solo giorno
di lottare contro l'apartheid
di costruire il potere di tutti
di resistere ad ogni razzismo.
Non era possibile farla tacere
cosi' la spensero con un pacco bomba.
Ma ancora lotta, ancora parla, ancora pensa
Ruth ogni volta che qualcuno ovunque
nel mondo si ribella alla menzogna
alla violenza all'ingiustizia all'odio
ogni volta che ovunque qualcuno
afferma il potere di tutti, l'umanita' comune,
li' Ruth First e' stata ascoltata
e quindi il pacco bomba non riusci'
a raggiungere l'intento, nel tragitto
si perse, e Ruth First l'assassinata
e' ancora qui, ed e' invece crollato
il regime che pensava di annientarla.
*
9. Joyce Lussu, o della bellezza
Era cosi' temeraria
che la sua vita sembra un unico gettarsi
nella mischia infinita contro il fascismo.
Un tuffo senza respiro
per il pane, per la pace, per la terra:
una terra in cui vivere sia cosa
degna, sia cosa bella.
E insieme amava il racconto e le parole
che vengono da lontano, tradusse
poesie, che e' come dire
che seppe ascoltare, meditare, contemplare,
e anche cosi' dar mano a coltivare
una terra, edificare un mondo
in cui vivere sia cosa degna, sia
cosa bella.
*
10. Maria Montessori, o della persuasione
Capire che la pace li' comincia:
dall'accoglienza fatta ai bambini.
E costruire un mondo in cui bambini
e adulti infine possano convivere.
Non piu' stranieri, non piu' abbandonati,
non piu' nemici, non piu' aggressori,
ma una umanita' riconoscente.
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Saverio Ferrari, Piazza Fontana, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 5,99.
- Marco Omizzolo, Le agromafie, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 5,99.
*
Riletture
- Walter Laqueur (a cura di), Dizionario dell'Olocausto, Einaudi, Torino 2004, 2007, pp. XXXIV + 934.
*
Riedizioni
- Zita Dazzi, Con l'anima di traverso. La storia di resistenza e liberta' di Laura Wronowski, Rcs, Milano 2019, 2024, pp. 224, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Classici
- Friedrich Engels, La guerra dei contadini in Germania, Editori Riuniti, Roma 1976, pp. 152.
- Friedrich Engels, Ludwig Feuerbach e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca, Editori Riuniti, Roma 1950, 1976, pp. 96.
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
13. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5187 del primo maggio 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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