[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 452



*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
*********************
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 452 del 27 marzo 2024

In questo numero:
1. Opporsi a tutte le uccisioni, opporsi a tutte le violenze, salvare tutte le vite
2. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
3. Perche' occorre scrivere ora a Biden per chiedere la liberazione di Leonard Peltier
4. Alcuni riferimenti utili
5. Alcune righe interrotte del 2023 (parte terza e conclusiva)
6. Carogno Mozzarecchi: Istruzioni per lapidare le adultere
7. Mazziero Scorticoni: Nuove istruzioni per lapidare le adultere (e far bella figura in societa' e progredire nei pubblici onori)
8. Aspettando l'autobus
9. Carogno Mozzarecchi: Quattro chiacchere fra veri uomini al bar al tempo del diluvio dei femminicidi
10. Carogno Mozzarecchi: Voci di gente normale sul pullman al tempo della guerra santa
11. Per Mahsa Amini, un anno dopo
12. Per Alfio Pannega
13. Sette canzonette del tempo del governo fascista
14. Altri otto frantumi della vita scaduta al tempo dei fascisti al governo
15. Quattro eroi del nostro tempo (scilicet: del tempo del ritorno dei fascisti al governo, e non solo)
16. Due donne in un carcere a Torino
17. Avessi pensato alla carriera
18. Nel decennale della strage di Lampedusa gli assassini commemorano le loro vittime
19. Giu' le armi, cessate di uccidere
20. Fanno
21. Solo
22. Questo teniamo per fermo
23. No e si'
24. Come sapeva Jean Renoir
25. Cessate il fuoco, cessate di uccidere
26. Le bombe sulle scuole e gli ospedali
27. Altri cinque eroi del nostro tempo
28. Perche'?
29. Solo la nonviolenza
30. Carogno Mozzarecchi: Dove spiego perche' i femminicidi
31. Il giorno dopo
32. Senza pace
33. Carogno Mozzarecchi: Tre epitomi
34. Sbraciolone
35. Carogno Mozzarecchi: Dal libro della saggezza di frate indovino sette stasimi
36. E quante altre sorelle ancora
37. Corta litania della nonviolenza e del nulla
38. Il ragazzo che dal tetto
39. Li panettoni, 'r pannoro e ll'ova de pascua
40. Ovunque ti volgi

1. L'ORA. OPPORSI A TUTTE LE UCCISIONI, OPPORSI A TUTTE LE VIOLENZE, SALVARE TUTTE LE VITE

E' il primo dovere di ogni persona decente.
E' il primo dovere di ogni civile consorzio.
E' il primo dovere di ogni umano istituto.

2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
*
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
*
Donna, vita, liberta'.

3. REPETITA IUVANT. PERCHE' OCCORRE SCRIVERE ORA A BIDEN PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Perche' tra meno di un anno negli Stati Uniti d'America ci saranno le elezioni presidenziali.
Ed e' abitudine dei presidenti al termine del mandato di concedere la grazia ad alcune persone detenute.
Quindi e' in questi mesi che Biden decidera' in merito.
E quindi e' adesso che occorre persuaderlo a restituire la liberta' a Leonard Peltier.
*
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

4. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI

Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com

5. MEMENTO. ALCUNE RIGHE INTERROTTE DEL 2023 (PARTE TERZA E CONCLUSIVA)

Riproponiamo di seguito alcuni testi apparsi sul nostro notiziario nel 2023.

6. CAROGNO MOZZARECCHI: ISTRUZIONI PER LAPIDARE LE ADULTERE

Chiunque puo' riuscirci, l'importante
e' che sia chiaro che e' un dovere religioso.
Niente di personale, mica siamo
bestie.

Lasciate perdere la storia dei peccati
mirate bene e picchiate duro.
Come ogni altro bel gioco dura poco
ma tanto di femmine da uccidere
e' pieno il mondo.

Avete dubbi? Qualcosa non vi e' chiaro?
Su internet trovate il tutoriale.
E sempre viva il duce e la nazione.

7. EROI DEL NOSTRO TEMPO. MAZZIERO SCORTICONI: NUOVE ISTRUZIONI PER LAPIDARE LE ADULTERE (E FAR BELLA FIGURA IN SOCIETA' E PROGREDIRE NEI PUBBLICI ONORI)

E' cosi' facile: non serve una gran forza
occorre solo un po' d'applicazione.
Prendete delle pietre, grosse e dure
piu' o meno delle dimensioni di una boccia
ma spigolose con tanti spuntoni.
All'occorrenza vanno bene i sampietrini
che e' facile cavare dalle strade.
Anche i mattoni se non c'e' di meglio.

Prendete l'adultera e non ci perdete tempo
la prima botta e' meglio darla subito
a fracassarle i denti che capisca
chi e' che porta i calzoni in questa casa.
Poi se volete tanto per gradire
potete torturarla quanto basta.

Poi certo c'e' la parte religiosa:
sarebbe meglio esser senza peccati
ma qualche peccatuccio chi non l'ha?
Cosi' fregatevene dei peccati
e cominciate a romperle le ossa
pietra dopo pietra se ne avete
ma se ne avete solo una basta quella
e' sempre bene saper riciclare
l'ecologia ci ha a sua importanza
attenti solo a non sporcarvi gli abiti
col sangue della reproba. Ecco tutto.

Lo dico sempre agli amici al bar:
e' divertente e si aiuta la nazione
a tornar grande come ai tempi del'impero.

8. ASPETTANDO L'AUTOBUS

Vicino alla fermata c'e' il cartello
su cui affiggono gli annunci mortuari
quando ero giovane non ci facevo caso
adesso ormai li leggo tutti i giorni
nove su dodici li conoscevo
e sempre piu' hanno meno anni di me.

Cosi' io vedo il mondo che finisce
in questo strazio senza alcuna luce
cosi' fallisce in me ogni speranza
e tutto resta ombra e fumo e abisso.

9. L'ULTIMA PAROLA DI KURTZ. CAROGNO MOZZARECCHI: QUATTRO CHIACCHIERE FRA VERI UOMINI AL BAR AL TEMPO DEL DILUVIO DEI FEMMINICIDI

I.

Le donne s'ubriacano
e il lupo se le mangia.
Si sa che l'uomo e' uomo
e che vuole il suo sfogo.

*

La donna uccisa e data in pasto ai porci
intanto c'e' qualcosa anche di epico
e poi mo' non facciamo i moralisti
quando lo fai lo devi fare bene.

*

Quella violenza dei cari parenti sulle bambine amate
saranno affari loro  - che son cose private -
magari erano anche consenzienti - dopo un po' d'anni di cosa ti lamenti? -
e poi i panni sporchi si lavano in famiglia. Che c'e' di strano, che c'e' che meraviglia?

*

Se un uomo ammazza la moglie
ci avra' le sue buone ragioni
questo e' un paese libero
e libera dev'essere l'impresa.

*

Gli stupri di gruppo
certo che non sono una bella cosa
manca l'intimita' e senza intimita'
gli istinti piu' reconditi non riesci a scatenarli.

*

Le donne non sai mai quanto selvagge
possono essere.
Il gusto e' di domarle:
quattro frustate e passa la paura.

*

II.

Incontro alla fermata
in cravatta e bretelle
un uomo che si porta
un prosciutto sulla spalla.

Mi dice e' quel che resta
della sua amata moglie
che ha steso e macellato un anno fa.
Dice che ha gia' mangiato tutto il resto.

*

III.

E' tutta colpa delle femministe
che gli hanno messi tanti grilli in testa
pretendono la loro liberta'
invece di dar carne alla nazione.

10. L'ULTIMA PAROLA DI KURTZ. CAROGNO MOZZARECCHI: VOCI DI GENTE NORMALE SUL PULLMAN AL TEMPO DELLA GUERRA SANTA

La guerra santa e giusta
l'uranio impoverito
e grido dopo grido
la vita che si estingue goccia a goccia
e questa sfera che continuera' a girare.

Non essendoci piu' orecchie ad ascoltare
ritornera' il silenzio
si spegnera' anche il sole
verra' da se' la pace
e questo tutto sara' stato nulla.

*

La gente e' sempre troppa
la gente e' sempre stupida
a chi gli strappo il cuore
poi me lo pappo subito.

*

- E lei dov'e' che se ne andra' in vacanza?
- Sono indeciso tra Dachau ed Auschwitz.

*

- Ma lei davvero non parla francese?
- No, ma ho qui con me - guardi - un kalashnikov.

*

Non sono come noi
magari hanno la coda.

*

- E lei di che s'intende?
- Di orge e di omicidi.
- Ah, e' un uomo di mondo.
- E ho letto tanti libri.

*

La gente muore e muore
non sanno fare altro.

11. PER MAHSA AMINI, UN ANNO DOPO

Un anno fa i fascisti hanno ammazzato
la nostra sorella Mahsa Amini.

Ma la nostra sorella Mahsa Amini
ogni volta che una persona insorge
per la liberta' di ogni essere umano
e' ancora viva e lotta insieme a noi.

12. PER ALFIO PANNEGA

Non c'e piu' un Femio non c'e' piu' un Demodoco
che ricordi quel tempo quando
con Alfio Pannega e Peppe Perillo guidatore di carri
e Giovanni Caldaras e Preciso che tutti chiamavano Galliano
e Toni Pieri di tutti il piu' coraggioso
andammo alla guerra di Troia.

Giovani eravamo
non c'erano ancora state Termopili e Salamina
solo l'Aurora dita rosate
sulla nera terra e sul mare colore del vino
e quel fantasma dolente di gloria e nostalgia
che tutti chiamavano Elena
dalle bianche braccia dalle caviglie snelle
coronata di viole creatura di luce e di vento
era giovane il mondo.

Si giocava nel Bullicame
non si aveva paura della morte
tutti quanti eravamo comunisti.

Credevamo che il male del mondo
fosse a noi di contrastarlo il dovere
fosse a noi di redimere e salvare
tutte le vite.

Non c'e piu' un Femio non c'e' piu' un Demodoco
sciolta e' stata l'Internazionale
vince ovunque il fascismo e ogni lordura
piove sul mondo dalle mense dei potenti
che bevono il sangue e mangiano le carni
dei rapinati degli impoveriti degli oppressi.

Ma basta il ricordo basta solo il nome
di Alfio Pannega e di tutti gli altri
vecchi compagni che non si arresero mai
perche' risorga perche' insorga ancora
l'oppressa umanita'
e riprenda la lotta per la liberazione
di ogni esistenza di ogni virtu'.

Condividere fra tutte e tutti
tutto il bene e tutti i beni
prendersi cura del mondo che vive
ogni catena spezzare
ogni violenza abolire
tutto donare a tutte e tutti
da ciascuno secondo le sue capacita'
a ciascuno secondo i suoi bisogni.

Basta il ricordo basta solo il nome
di Alfio Pannega dei vecchi compagni
perche' risorgano verita' e bellezza
e per la giustizia e per la liberta'
ricominci la lotta che non ha mai fine.

Il fascismo non vincera'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi.

13. GALGENLIEDER. SETTE CANZONETTE DEL TEMPO DEL GOVERNO FASCISTA

I.

Mi annoio a leggere
mi annoio a scrivere
mi annoio a faticare.
Che mi resta da fare?
Comandare, ammazzare...

*

II.

Si fa buio presto finalmente
cosi' si puo' passare all'azione ancora freschi
che la notte e' sempre un mozzico
e le coltellate migliori sono sempre le prime

*

III.

Tutto - si sa - finisce sempre male
e' una cosa normale
tutte le cose alla resa dei conti
o sono di vetro o sono di sale
e non c'e' nessun cielo ne' mari ne' monti

solo la pioggia che colma il canale
solo il tifone che sbriciola i ponti

*

IV.

L'imperatore Commodo

L'imperatore Commodo
non ne ricordo nulla
ma con un nome cosi'

Invece mentivo
ricordo bene che giocava al gladiatore
e scannava uomini e struzzi

Ogni potente ama le uccisioni
ogni governo diventa fascista
non so come potra' l'umanita' salvarsi

*

V.

Un cane che abbaia alla luna
l'ho preso e l'ho messo nel sacco
gli ho rotto le ossa sbattendolo al muro

adesso faccio il ministro
mi vesto bene per la televisione
ma la notte la recita la smetto
ma la notte la maschera la cavo

stammi lontano se m'incontri di notte
stammi lontano se m'incontri col sacco

*

VI.

Il governo fascista annuncia

Il governo fascista annuncia
piu' campi di concentramento
piu' complicita' coi dittatori sparsi per il mondo
piu' imperialismo piu' colonialismo piu' razzismo ancora
piu' schiavitu' piu' apartheid e piu' persecuzione
e di passata rapinare le vittime superstiti
prima di deportarle dove li attende il fuoco

e piu' armi e piu' guerra e piu' ferocia assassina

Il governo fascista
di Mussolini e di Hitler seguace

*

VII.

Uno da' fuoco alla moglie
bisogna pur fare qualcosa
per passare il tempo col caldo che fa

Uno violenta le ragazzine
si sa che l'uomo e' uomo
e' la nostra cultura la nostra tradizione
che ha fatto la grandezza della nostra nazione

Uno massacra di botte la madre dei suoi figli
continuando a ripetere lo vedi lo vedi
lo vedi quanto ti amo

Uno uccide una che aveva appena incontrato
che magari era pure straniera
e non gliene frega un bel niente a nessuno

Uno uccide quella che si credeva
di sfuggirgli

Tutti s'iscrivono alla Gioventu' Hitleriana
tutti si aspettano dal nuovo governo
che faccia grande di nuovo la nazione

14. GALGENLIEDER. ALTRI OTTO FRANTUMI DELLA VITA SCADUTA AL TEMPO DEI FASCISTI AL GOVERNO

I.

Tra uomini di mondo

Se avessi ancora qualche cosa da dire
pensate forse che sarei cosi' fesso
da dirla?

*

II.

Ho dimenticato tutte le parole
ho cancellato tutte le tracce
ho lasciato tutte le case
vivo da solo qui in questa selva
nutrendomi di bacche e radici

non cerco alcuna illuminazione
non so perdonarmi i miei crimini
spero di morire presto

*

III.

Tutte le cose che ho fatto erano delitti
tutte le cose che ho detto menzogne
ho conosciuto solo morte e distruzione
ho fatto del male ogni volta che ho potuto
ho goduto la vita bevendola fino alla feccia
muoio due volte contento
se non m'impiccavate vi avrei mangiato il cuore

*

IV.

Chiunque appare in televisione
sara' fatto santo subito

Chiunque ha fatto una carriera
ha camminato schiacciando qualcun altro

Chiunque parla pretendendo ascolto
ancora gli gocciola di sangue il coltello

*

V.

Scrivo solo l'essenziale
nessun bene
solo il male

*

VI.

Ho mangiato l'orecchio a chi mi ha insegnato
a mangiare le orecchie alla gente

e' un modo colorito per dire
che ho fatto la pelle al capo di una volta

adesso sono io il signor presidente
viaggio in aereo ho un sacco di vestiti

ho esercito e bandiere e ogni santo giorno
faccio morire un po' dei miei soldati

nulla fa meglio alla salute di un principe
che far crepare un mucchio di bambocci


*

VII.

Femminicidio
mi sembra una parola indelicata
bisognerebbe dire signorecidio
io mia moglie l'ho sempre chiamata
la mia signora

e poi l'ho ammazzata

*

VIII.

Una proposta al consiglio dei ministri (con un'occhiata anche alle prossime elezioni)

Io non ci perderei tanto tempo
col blocco navale la chiusura dei porti
i campi di concentramento le deportazioni
le frustate i cani lupo e tutto il resto
che e' roba da dilettanti e perdigiorno

io li bombarderei sul bagnasciuga
della quarta sponda del mare nostrum

fai prima e c'e' anche lo spettacolo

15. GALGENLIEDER. QUATTRO EROI DEL NOSTRO TEMPO (SCILICET: DEL TEMPO DEL RITORNO DEI FASCISTI AL GOVERNO, E NON SOLO)

I.
Lei vuole parlare di cose che solo lei ricorda
e non interessano piu' nessuno

Lui la uccide perche' quando e' troppo e' troppo

*

II.

No che non e' una malattia
se ho ammazzato mia moglie
ci avevo le mie buone ragioni

Un uomo deve saper comandare
un uomo deve saper dare l'esempio

*

III.

Tutte 'ste panzane che raccontano alla televisione

come se fosse strano che un uomo
ci ha le sue voglie e le soddisfa come gli pare
o alza le mani per farsi giustizia da se' a casa sua

come se fosse strano
che un capofamiglia mette in riga la moglie
che si scorda di stare sottomessa

come se non ci andassimo tutti
con le donne di strada la notte sulle strade
per poterle usare come prede e schiave

come se a qualcuno non gli piacesse
godersi e poi sfasciare una cosa bella
lasciandola spaccata li' per terra che nessun altro se la goda piu'

*

IV.

L'uomo si sa e' guerriero
gli piace l'odore del sangue

L'uomo si sa e' padrone
l'intero universo lo vuole ai suoi piedi
ogni cosa vuole poter distruggere
ogni essere vivente ammazzare

16. DUE DONNE IN UN CARCERE A TORINO

Due donne in un carcere a Torino
muoiono dal carcere uccise.

Quanto ancora occorrera' aspettare
prima di liberarsi del carcere?

Quanto ancora occorrera' aspettare
prima che l'umanita' si persuada
che ogni vita ha dignita' e valore
e tutte le vite occorre salvare?

17. GALGENLIEDER. AVESSI PENSATO ALLA CARRIERA

Avessi pensato alla carriera
avessi pubblicato dei libri
non avessi sputato su tutto
oggi sarei come tutti
a mangiare maccheroni e bere sangue

18. NEL DECENNALE DELLA STRAGE DI LAMPEDUSA GLI ASSASSINI COMMEMORANO LE LORO VITTIME

"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese
l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana,
ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica"
(Costituzione della Repubblica italiana, art. 10)

I.

I governanti italiani ed europei non osino dirsi addolorati
per le vittime che loro stessi hanno fatto morire

I governanti italiani ed europei non osino dirsi addolorati
mentre continuano a perseguitare e uccidere i migranti

II.

Sono i governi europei che impediscono a chi fugge da guerre e fame
di trovare scampo in Europa giungendovi in modo legale e sicuro

Sono i governi europei che continuano a rapinare interi continenti
e condannano a sofferenze immani e atroce morte interi popoli

Sono i governi europei i mandanti e i manutengoli
delle mafie dei trafficanti la' e degli schiavisti qui

Sono i governi europei eredi di Hitler
che nuovi lager hanno eretto oltre ed entro le frontiere

Sono i governi europei eredi di Hitler
i responsabili primi di tutte le stragi di migranti

III.

Siamo una sola umana famiglia
in un unico mondo vivente casa comune di tutte e tutti

Ogni essere umano ha diritto
alla vita alla dignita' alla solidarieta'

Soccorrere accogliere assistere
ogni persona bisognosa di aiuto

Salvare le vite e' il primo dovere
condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni

19. GIU' LE ARMI, CESSATE DI UCCIDERE

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Nessuna uccisione e' buona.
Nessuna uccisione e' giusta.
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Non vedete che e' il vostro fratello la vostra sorella che state uccidendo?
Non vedete che ogni uccisione altre uccisioni provoca?
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Non capite che l'intera umana famiglia e' in pericolo?
Non capite che cosi' si distrugge quest'unico mondo vivente?
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Spezzare i fucili e spezzare le catene sono una sola stessa cosa.
Solo la nonviolenza puo' liberare e salvare l'umanita' intera.
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Ascoltate la voce delle vittime.
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Giu' le armi, cessate di uccidere.

Giu' le armi, cessate di uccidere.
Sii tu, proprio tu, l'umanita' come dovrebbe essere.
Giu' le armi, cessate di uccidere.

20. FANNO

I.

Fanno la guerra agli stati, alle organizzazioni, alle ideologie
e ammazzano gli esseri umani

Dicono di volere giustizia e liberta' sicurezza e benessere
e ammazzano gli esseri umani

Pretendono di possedere la pura l'assoluta la totale verita'
e ammazzano gli esseri umani

II.

Abolire tutti gli eserciti
distruggere tutte le armi
salvare tutte le vite

Pace disarmo smilitarizzazione
ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe

21. SOLO

I.

Il mondo va in pezzi
poteri ebbri spingono uomini disperati
alla carneficina

Nessuno piu' cerca di salvare le vite
nessuno piu' vuole giustizia e liberta'
che solo la misericordia rende possibili

Per le strade leccano il sangue dei cadaveri cani di ferro
nel cielo solo occhi che sputano folgori e bruciano tutto
nel pentolone bolle e ribolle la carne degli ammazzati

Nessuna pieta' nessuna ragione
chi resta umano e' ucciso per primo

II.

Ogni vittima ha il volto di Abele
solo la pace salva le vite
salvare le vite e' il primo dovere

Pace disarmo smilitarizzazione
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente

Spezzare i fucili
curare le ferite
prendersi cura del mondo che soffre

Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni
solo la nonviolenza puo' salvarci

22. QUESTO TENIAMO PER FERMO

Che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Che ogni vittima ha il volto di Abele.
Che ogni uccisione e' il piu' abominevole dei mali.
Che salvare le vite e' il primo dovere.

23. NO E SI'

No
non e' vero che la nonviolenza non serve
quando le guerre sono gia' iniziate

E' proprio allora che la nonviolenza
serve di piu'

No
non e' vero che contro le armi
la nonviolenza cede

La nonviolenza esiste solo
quando fronteggia e sconfigge le armi

No
non e' vero che l'umanita'
non  riuscira' mai ad essere umana

la nonviolenza sa che ogni essere umano
puo' essere umano se tu gli fai luce

*

Si'
ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere

Si'
siamo una sola umana famiglia
in un unico mondo vivente

Si'
solo la nonviolenza puo' salvarci
tutte e tutti dalla catastrofe

*

Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi per la salvezza comune dell'umanita'

Condividere fra tutte e tutti
tutto il bene e tutti i beni

Chi salva una vita salva il mondo
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere

24. COME SAPEVA JEAN RENOIR

Come sapeva Jean Renoir
la tragedia e' che tutti hanno le loro ragioni.

Come fermare allora le stragi?
Come impedire tutte le uccisioni?

Ponendosi un limite, il limite
del non uccidere mai
del non permettere mai di uccidere
dell'opporsi a tutte le uccisioni
indipendentemente dalle ragioni.

Non e' giusto? Puo' darsi, lo so.
La misericordia non e' giusta
non e' ne' bilancia ne' legge
(ne' giudice ne' boia - che della legge si dicono servi)
e' solo misericordiosa
e lotta affinche' tutte le vite siano salve.

Non e' molto ma e' qualcosa
e' quella cosa che salva le vite
senza la quale nessuno sopravvive.

25. CESSATE IL FUOCO, CESSATE DI UCCIDERE

Cessate il fuoco.
Cessate di uccidere.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto.
*
Cessate il fuoco.
Cessate di uccidere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
Cessate il fuoco.
Cessate di uccidere.
Siamo sull'orlo di una catastrofe irreversibile.
*
Cessate il fuoco.
Cessate di uccidere.
Si consenta all'umanita' di continuare ad esistere.
*
Cessate il fuoco.
Cessate di uccidere.
Solo la nonviolenza tutte e tutti puo' salvarci.

26. LE BOMBE SULLE SCUOLE E GLI OSPEDALI

Le bombe sulle scuole e gli ospedali
i ragazzi al concerto rapiti e trucidati

i bambini decapitati all'arma bianca
i bambini spappolati dalle esplosioni

gli uccisi nei kibbutzim
gli uccisi nella Striscia

esseri umani uccisi da esseri umani
in un diluvio di sangue e di orrore

l'odio razzista e genocida
che ovunque rialza la testa
che ovunque spalanca le fauci

*

Cessate di uccidere
ogni persona torni alla propria umanita'

cessate di uccidere
ogni persona riconosca l'altrui umanita'

cessate di uccidere
siamo una sola umana famiglia

cessate di uccidere
chi salva una vita salva il mondo

ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere

27. LE ULTIME PAROLE DI KURTZ. ALTRI CINQUE EROI DEL NOSTRO TEMPO

I. Bombardieri

Che volete che vi dica
e' un lavoro come un altro
a me mi piaceva volare a voi no?
il resto e' come guardare la televisione
solo che sei tu che lo fai

Quelli sotto? e chi li vede?
se erano furbi mica stavano li'

*

II. Anch'io volevo andare in televisione

Solo che non ci avevo i soldi
se ci avevo i soldi mica ammazzavo tutta quella gente
e poi non conoscevo nessuno
e' che se sei nato in provincia non conosci nessuno
allora e' difficile fare carriera
una carriera vera di quelle che vai in televisione
so anche suonare la chitarra
e so fare tutti i lavori dentro casa
chiedete e vedete se non e' vero

ma io volevo andare in televisione
per questo ho ammazzato tutta quella gente

*

III. Il banchetto

Invitai un bel po' d'amici
che poi erano amici per modo di dire
col lavoro che faccio chi ce l'ha il tempo
e poi tanto qui e' tutto uno schifo
non la vedete la televisione?

L'ho cucinata io la pastasciutta
condita come l'ho condita
col veleno col veleno e' chiaro
pero' io non l'ho pappata
senno' come facevo a godermi lo spettacolo

*

IV. Che tocca fare per un po' di silenzio

Nel caseggiato strillano tutti
tutte le televisioni sempre accese
tutte le radio tutti gli aspirapolvere
le lavatrici le macchine con lo stereo a palla

Io non ce la fo a leggere il giornale
con tutto 'sto chiasso e a me di leggere il giornale
e' l'unico piacere della vita

Cosi' ho comprato 'sto mitragliatore
dove non ve lo dico
e ho fatto quello che ho fatto
io dico che ci avevo ragione

*

V. L'attenzione

L'attenzione e' tutto
senza l'attenzione si rischia grosso
per esempio d'inciampare per strada
e far ridere tutti quei babbei
che invece la forca si meritano la forca

A me mi piace stare per conto mio
gia' sto tutto il giorno allo sportello
cosi' quando esco dall'ufficio
me ne vo a casa mi metto sul terrazzo
e col ferro prendo bene la mira
e quel che s'ha da fare io lo fo

Meritano la forca quelle bestie
altro che la Libia o l'Albania
altro che il gabbbio a spese del contribuente
il plotone d'esecuzione si meritano
cosi' io le accontento da privato cittadino
che fa il suo dovere di patriota
che fa il suo dovere di connazionale di questa nazione
che fa il suo dovere di fratello d'Italia

28. PERCHE'?

Perche' la guerra ai bambini?
Perche' la guerra ai malati?
Perche' le stragi degli innocenti?
Perche' rispondere al terrorismo col terrorismo?
*
Cessate di uccidere.
Salvate le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Chi salva una vita salva il mondo.

29. SOLO LA NONVIOLENZA

Solo la nonviolenza ferma i massacri
solo la nonviolenza libera gli oppressi
solo la nonviolenza risana le ferite
solo la nonviolenza restituisce i volti
solo la nonviolenza fa sorgere il sole

30. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: DOVE SPIEGO PERCHE' I FEMMINICIDI

I.

Primo: perche' ammazzare gli uomini e' piu' difficile
non c'e' verso di convincerli a salire sulle macchine a restare chiusi in casa
e quando vedono che tiri fuori il tirapugni il coltello la pistola
s'insospettiscon subito e subito anche loro
tirano fuori il tirapugni il coltello la pistola

Secondo: perche' ammazzare un uomo e' antiestetico
sbava bestemmia fa facce da mostro
ha la barba gia' lunga di tre giorni
le unghie nere di qualche porcheria
scuri i vestiti che il sangue non ci spicca
per non dire di cose ancora peggio

Terzo: perche' se ammazzi un cristo non ci vai in televisione
la gente pensa subito che se lo meritava
i giornalisti scoprono che schifo d'uomo era
e il tuo delitto subito diventa una cosa da scorfani

Quarto: perche' comunque la gente pensa male
non sa far altro la gente che pensare male

II.

Invece se e' una femmina che ammazzi
subito le interviste e gli inviati
che riprendono le case del paese
cosi' anche il turismo ci guadagna

subito la gente vuol sapere
cosa le hai fatto prima e con che arnesi
la gente gode quando si tortura
e sotto sotto sta sempre con te

subito i social le fotografie
le radio le televisioni e tutto
magari poi ci fanno pure un libro
magari il libro lo fai tu e ci scagli
pure un mucchietto di bei soldarelli

subito il gotico il romanzesco
la vita che si sa imita l'arte
amore e morte tragedia e catarsi
tutti i dettagli sulla biancheria
tutte le storie di pregressi amori
curiose son le genti e assai golose

subito trovi anche chi ti difende
perche' in fin dei conti
perche' si sa che poi
perche' a dirsela tutta
perche' o voi o noi
perche' pure le donne
perche' provocatrici
perche' serve del diavolo e ministre di nequizia

E poi volete mettere
il gusto, dico, il gusto

31. IL GIORNO DOPO

I.

Il giorno dopo e' come il giorno prima
finita la festa si torna al lavoro
frusta tenaglie mazze chiodate
telefonini cingolati pasticche
altri stupri altre guerre altro sangue versato
il giorno dopo e' come il giorno prima

Torna all'usata vita il carnefice solerte
torna alla vita di sempre la vittima inerme
tutto e' un eterno ciclo di corsi e ricorsi
inclusa la conflagrazione che fa da cesura
incluso lo spargere sabbia sulle macchie di sangue
l'orco conosce la via del ritorno

II.

E invece tu non devi permettere
che tutto sia stato invano che nulla cambi
che torni lo scarpone a marcare la guancia
che tornino le bombe ad abbattere le case e i casigliani
che torni il fascista ad uccidere ancora
e ancora e ancora

Tu devi resistere ancora
e ancora e ancora e ancora una volta di piu'
ricordando i nomi di tutte le vittime
dicendo forte la verita' nascosta
ricostruendo i ponti e seminando ancora
e ancora e ancora e ancora tu devi resistere

III.

In questa lunga marcia tra deserti e abissi
tu salva le vite
in questo ghiacciato silenzio nel lago oscuro del cuore
tu salva le vite
in questo accampamento che domani il vento spazzera' via
tu salva le vite

Quante persone prima di te lo hanno fatto
e quante persone dopo di te lo faranno ancora
non vincera' il fascismo finche' tu resti fermo
non vincera' il fascismo finche' tu non ti arrendi

IV.

Tutto sara' dimenticato
e tutto sara' distrutto
lo abbiamo sempre saputo

Ma tu opponiti a ogni violenza
ma tu resisti ancora un'ora al male
ma tu non cedere al soffio della morte

Ogni vittime ha il volto di Abele
accudisci chi ha bisogno di aiuto
opponi il tuo braccio a tutti gli uccisori
salvare le vite e' il primo dovere

Agisci affinche' possano vivere tutte le persone
non vi e' sventura piu' grande della morte
reca il tuo soccorso a chiunque geme
questo tempo sara' comunque breve

32. SENZA PACE

Senza pace l'umanita' scompare
senza pace tutto divora il deserto
senza pace finisce ogni cosa, ogni fatto, ogni significato
senza pace si spegne la luna il sole le stelle.

Qualcuno dovrebbe spiegarlo ai governi assassini
che segano il ramo su cui anche loro sono seduti.

33. LA TERRA DESOLATA. CAROGNO MOZZARECCHI: TRE EPITOMI

"Poi cercava gli occhiali che aveva sul naso
poi si chiedeva il senso del mondo e della vita
e intanto a coltellate la finiva"
(Clemente Tristacci, Del senso e del gusto della vita)

I. I bravi ragazzi

Era bravo a scuola a calcetto e a bigliardino
lo chiamavano Tonimanero il Drugo il Drago

Ci aveva i capelli come i calciatori
Sul fisico scolpito i tatuaggi ganzi

Faceva le cose che fanno tutti i giovani
guardava le femmine sul telefonino

La regola e che ogni lasciata e' persa
e piu' e' santarellina e piu' e' perversa

Poi si stupiva di tutto quel sangue
dagli squarci che aveva fatto lui

Si chiedeva com'era possibile
visto che l'amava cosi' tanto

*

II. Un vero uomo

Un vero uomo non spreca il suo tempo
a parlare di femminicidi.
Un vero uomo li esegue.

Un vero uomo lo sa che un esempio
vale piu' di mille parole.

*

III. Da regazzini

Da regazzini giocavamo a torturare
le bestie. Che la vita qui al paese
era tutta una noia ai vecchi tempi.

Mo' che siamo cresciuti grandi e grossi
e' sempre tutto uguale qui al paese
solo che invece delle bestie adesso
le femmine.

34. SBRACIOLONE

Sbraciolone e' fatto cosi'
prima ammazza la gente
poi la cuoce e la condisce saporita
poi te la fa mangiare a pezzi e dice:
"Bona, eh?".

Sbraciolone
una volta ci aveva una trattoria qui al paese
adesso fa il ministro del governo.

Lo dico sempre che tocca lasciare il paese
lo dico sempre che tocca andare nella capitale
che li' si trovano i meglio lavori.

35. CAROGNO MOZZARECCHI: DAL LIBRO DELLA SAGGEZZA DI FRATE INDOVINO SETTE STASIMI

I. Noi e loro

Quando sono loro a scannare noi
sono barbari e terroristi

Quando siamo noi a scannare loro
e' il trionfo della grazia e della virtu'

*

II. Non gliene frega piu' niente a nessuno

Non gliene frega piu' niente a nessuno
della guerra in Ucraina.

Tanto a morire sono solo quelli la'
e si sa che chi muore vuole dire
che sotto sotto se lo meritava.

*

III. Civilta'

Civilta' e' il nome che diamo
alla barbarie nostra.

*

IV. Questa commozione

Questa commozione e' vera e finta
dura finche' e' nell'inquadratura

E' vera perche' ogni commozione
lo e' senza eccezioni e non conta l'oggetto

ma e' finta perche' e' troppo esibita
sollecitata dai media vampiri
voluta da ogni potere assassino
per occultare ogni altra atrocita'

E' vera e falsa questa commozione
merce tra merci si vende e si compra
come articolo a se' o anche in omaggio
con lo sconto e con i migliori auguri
di buone feste e arrivederci presto.

Andava tutta bene la ripresa?
Il sonoro si sentiva chiaro?
Specialmente
quando ai superstiti ho chiesto del perdono?

Pure questa e' fatta
adesso passiamo al calcio e agli altri sport.

Continuera' il femminicidio.
Continuera' la guerra.
La vita e' una cosa meravigliosa.

*

V. Gli amanti dell'arte

Pure con Rubbeffrega eravamo amici
rubavamo i quadri e le cornici
e senza fretta con una lametta
separavamo il legno dalle tele
che si vendeva meglio e si faceva di piu'.

Se si lavora bene va tutto a gonfie vele
che quando poi si ha un pizzico d'ingegno
magari nasci cafone ma sempre finisci monsu'.

*

VI. Uomini nudi

Uomini nudi inginocchiati a terra
dalle canne dei mitra circondati

Finalmente qualcosa di tosto in tivu'
finalmente glielo diamo il fatto loro
finalmente la vita che e' come dev'essere

E allora perche' mi sento tra le costole
un orologio rotto?

Perche' sento che dal naso
mi cola sangue e muco?

Perche' gli occhi mi si sgretolano in sale?

*

VII. La vecchiaia

La vecchiaia poi e' questo
restare al buio interi pomeriggi
pensando che non vale proprio la pena
di accendere la luce di uscire di casa

ed anche questo e' la vecchiaia
odiare tutti quelli che resteranno vivi
e sentirsi troppo fiacchi
per sterminarli

36. E QUANTE ALTRE SORELLE ANCORA

E quante altre sorelle ancora
sono state assassinata
ed ogni giorno sono assassinate
dai fascisti che governano l'Iran
dai fascisti che governano il mondo

Quando finira' quest'orgia di sangue?
Quando si riconosceranno a tutti gli esseri umani
tutti i diritti umani?

Cosa aspetta l'umanita' intera a insorgere
per porre fine a tutte le uccisioni?
Cosa aspetta l'umanita' intera a insorgere
per sconfiggere la violenza
con la nonviolenza?
Cosa aspetta l'umanita' intera a insorgere
per abolire patriarcato e maschilismo
che sono la prima radice e il primo paradigma
di tutte le violenze

Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino

37. CORTA LITANIA DELLA NONVIOLENZA E DEL NULLA

"Se non e' la lotta che libera tutte e tutti
la nonviolenza e' nulla"
(Nereo Zuzzanghi, Lunghe storie dette in breve, Ferney, 1778)

Se non abbatte tutte le muraglie di tutti i luoghi di pena
tutte le gabbie tutti i recinti di filo spinato
tutte le stanze buie gli angoli della vergogna
i vagoni bestiame le baracche con le orchestrine

Se non abolisce tutti i plotoni d'esecuzione
se non chiude tutte le fabbriche d'armi
se non scioglie tutti gli eserciti

Se non demolisce tutte le istituzioni totali
se non demolisce tutte le ideologie totalitarie
se non e' lo spazio dell'eguaglianza e della diversita'
se non e' la casa comune che include il mondo intero
dove vige la legge dell'universale solidarieta' e responsabilita'
se non e' colloquio corale e dialogo infinito
passarsi il pane e il vino e la parola
nell'ospitalita' che nulla chiede

Se non versa sabbia nei motori
se non dissoda le strade asfaltate
se non ruba tutte le gomme

Se non spezza tutte le catene
se non salva tutti i naufraghi
se non soccorre tutti i bisognosi

Se non fa crescere l'erba
se non resuscita ogni giorno il sole
se non colma ogni notte il cielo di stelle
se non nutre le anime come i corpi

Se non demolisce gli idoli e l'idolo della demolizione degli idoli
se non si oppone a tutte le demolizioni
se non restituisce la parola
se non impara e insegna ad ascoltare
e riscaldare senza dare fuoco

se non restituisce la liberta' ad ogni persona oppressa
se non condivide tutto il bene e tutti i beni fra tutte e tutti
se non salva tutte le vite
se non e' la coscienza e l'organizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta
per la liberazione del'umanita' intera e la difesa dell'intero mondo vivente
la nonviolenza e' nulla.

38. IL RAGAZZO CHE DAL TETTO

Il ragazzo
che dal tetto
afferra il fucile
e spara e spara e spara
sui passanti indifesi

e' forse cosi' diverso
dal soldato che bombarda
dal generale che da' l'ordine
dal governante che decide
lo sterminio di un popolo inerme?

39. L'ULTIMA PAROLA DI KURTZ. LI PANETTONI, 'R PANNORO E LL'OVA DE PASCUA

Cemo da discuta de le cose serie
li panettoni, 'r pannoro e ll'ova de pascua
cempiolliche, scudetto e coppitaja.

Che cce ne po' ffrega' de que' farlocchi
che morono me lla' nell'Ucraina
o 'n mezzo a li cammelli ggiu' ppe' Gazza.

Crepassero e smettessero de roppe
che cemo gia' tanti guai de li nostri
che semo 'na nazzione bell' e ttosta
che ssi cche fosse 'ncora vivo 'r duce
ce bbaciarebb'a ttutte su la bbocca.

40. OVUNQUE TI VOLGI

Ovunque ti volgi tu vedi l'orrore

ragione di piu' per resistere al male
ragione di piu' per fare quel poco di bene che puoi

ragione di piu' per voler essere
almeno tu
l'umanita' come dovrebbe essere

non e' finito il mondo
finche' tu resisti

*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
*********************
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 452 del 27 marzo 2024
*
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
*
Informativa sulla privacy
E' possibile consultare l'informativa sulla privacy a questo indirizzo: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com

Privo di virus.www.avg.com