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[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 451
- Subject: [Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 451
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 26 Mar 2024 05:50:06 +0100
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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 451 del 26 marzo 2024
In questo numero:
1. Alcune righe interrotte del 2023 (parte seconda)
2. Il briccone sa tutti i trucchi
3. Andavamo a caccia di lumache
4. Il ladro lo sa che rubare
5. Il turco che t'incontra e ti saluta
6. Era cosi' abituato a mentire
7. Era cosi' malvagio
8. La rabbia gli era fermentata a un punto tale
9. Alla stazione il solito ubriaco
10. Ogni governante che parla di vittoria
11. Prima che la guerra tutti ci annienti...
12. La festa della repubblica
13. Il governo fascista del mondo
14. Il bambino nel pozzo e la guerra annunciata
15. Una parola ancora sulla pace
16. Ancora un paesaggio durante la battaglia
17. Luciano Bonfrate: Tredici tristizie per non pensarci piu'
18. Corinzio Pitocante: E dalle fogne uscendo alla conquista (Di sua eccellenza alcuni riposti pensieri)
19. I femminicidi gli stupri la guerra
20. Vladimiro e Volodimiro
21. La controffensiva
22. Opporsi alla guerra
23. Questo vedo: la gente che muore
24. Ancora una ballata dei morti ammazzati
25. La guerra la possono fermare
26. Il programma minimo
27. I governanti deliberano
28. Carogno Mozzarecchi: La guerra e' buona e fa bene alla salute (ovvero: gli affari sono affari)
29. Carogno Mozzarecchi: In quel paese
30. Carogno Mozzarecchi: Tre eroi del nostro tempo
31. Carogno Mozzarecchi: Altri eroi del nostro tempo (una sagra paesana)
32. Carogno Mozzarecchi: La sentenza
33. Le guerre
34. Non credo che avessimo torto
35. La pace subito o la fine dell'umanita'
36. Carogno Mozzarecchi: Piu' gente viene uccisa (Un saggio di psicologia elementare)
37. Femminicidi, la guerra di sterminio degli uomini contro le donne
38. Se non ci si oppone alla guerra
39. Carogno Mozzarecchi: La gente che ammazza l'altra gente
40. L'alternativa
41. Carogno Mozzarecchi: Di professione faccio il putiniano
42. Parla ai suoi prodi il ministro della guerra
43. Tre cose da fare contro la guerra
44. Contrastare
45. Carogno Mozzarecchi: La pace de noantri (discorso conclusivo al vertice della Nato)
46. Il diluvio dei femminicidi
47. "Cessate il fuoco"
48. La dittatura dei maschi assassina
49. La guerra che continua e che ogni giorno
50. Non fermera' le stragi
1. MEMENTO. ALCUNE RIGHE INTERROTTE DEL 2023 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo di seguito alcuni testi apparsi sul nostro notiziario nel 2023.
2. GALGENLIEDER. IL BRICCONE SA TUTTI I TRUCCHI
Il briccone sa tutti i trucchi
quando sente dire alla televisione
che i nemici hanno commesso crimini
sa che i nostri hanno commesso crimini.
Il briccone dorme fino a tardi
lavorare non gli piace per niente
sa che i padroni ti succhiano il sangue
e il suo sangue darglielo non vuole.
Il briccone risponde sempre no
sa che ogni domanda e' una truffa
sa che ogni ordine e' una porcheria
sa che dire di no e' sempre la cosa giusta.
Il briccone non guida le macchine
non cavalca non fuma non applaude
gli fa schifo ogni gloria e ogni rito
sa che i predicatori sono tutti vampiri.
3. GALGENLIEDER. ANDAVAMO A CACCIA DI LUMACHE
Andavamo a caccia di lumache
di lumache organizzavamo corse
si scommetteva anche la camicia
tutti avevamo dei lunghi coltelli
dove non riuscivamo a rubare davamo fuoco
dove c'era altra gente la facevamo scappare
ci piaceva la notte e la grappa
che si sa che presto s'invecchia
4. GALGENLIEDER. IL LADRO LO SA CHE RUBARE
Il ladro lo sa che rubare
non serve a niente
che prima o poi al gabbio si finisce
che i quattro baiocchii che metti in saccoccia
colano subito dai buchi dei calzoni
che niente resta e che alla fine dei giorni
t'appiccano a un legno insieme al messia.
5. GALGENLIEDER. IL TURCO CHE T'INCONTRA E TI SALUTA
Il turco che t'incontra e ti saluta
lo sa che sei vecchio e malvagio
eppure ti saluta e quel saluto
per un attimo ti rende migliore
6. GALGENLIEDER. ERA COSI' ABITUATO A MENTIRE
Era cosi' abituato a mentire
che se per strada qualcuno lo chiamava
si girava per dire che forse sembrava
che lui fosse lui e che invece era un altro
che gli aveva rubato le fattezze
perche' il mondo e' fatto cosi'
e non c'e' altro da fare che andarsene
7. GALGENLIEDER. ERA COSI' MALVAGIO
Era cosi' malvagio
che a vedersi nello specchio
gli prendeva un colpo.
E una volta si mozzico' un orecchio.
8. GALGENLIEDER. LA RABBIA GLI ERA FERMENTATA A UN PUNTO TALE
La rabbia gli era fermentata a un punto tale
che si era trasformato in cane in maiale in arsenale
e tutto il male lo faceva male
e il bene poi che ve lo dico a fare
sono cose vere e non sono affatto rare
9. ALLA STAZIONE IL SOLITO UBRIACO
Alla stazione il solito ubriaco
lacero e sporco il volto stravolto
la bottiglia di birra succhiando e brandendo
seduto ombra per terra in un cantone
che si lamenta e urla come se latrasse
gesticola scomposto emette suoni sconci
spaventa le altre persone
poi si alza in piedi
s'inchina dolente elegante soave
chiede scusa in quattro o cinque lingue
comincia a piangere dirottamente
dirottamente e silenziosamente
non m'inibisse la vecchiaia e la zoppia
la timidezza la nevralgia del trigemino
anch'io m'alzerei lo abbraccerei forte
levando in alto il pugno e iniziando a cantare
rauco le antiche luminose parole
dell'Internazionale
10. OGNI GOVERNANTE CHE PARLA DI VITTORIA
Ogni governante che parla di vittoria
intende dire che vuole altre stragi
Ogni governo che manda armi in guerra
fa uccidere altri esseri umani
Ogni stato che ha un esercito
e' un'organizzazione per commettere stragi
Ogni persona che fa propaganda alla guerra
vuole che altre persone siano uccise
Occorre abolire le guerre gli eserciti le armi
salvare le vite e' il primo dovere
11. PRIMA CHE LA GUERRA TUTTI CI ANNIENTI...
Occorre abolire la guerra, gli eserciti, le armi.
12. LA FESTA DELLA REPUBBLICA
La festa della repubblica
non puo' essere la festa degli eserciti e delle armi
quella e' la festa degli assassini
13. IL GOVERNO FASCISTA DEL MONDO
Il governo fascista del mondo
sta distruggendo il mondo
si sa che i fascisti sono stupidi
segano il ramo su cui stanno seduti
si sa che i fascisti sono lividi
non vogliono che sopravviva nessuno
si sa che i fascisti odiano tutti
per questo amano le armi e la morte
Almeno il mondo non umano non merita
che l'umanita' lo distrugga
Almeno il mondo non umano non merita
questa follia quest'orrore quest'apocalisse
Fossero razionali gli esseri umani ed avessero un cuore
abolirebbero le guerre gli eserciti le armi
Fossero razionali gli esseri umani ed avessero un cuore
ogni loro energia dedicherebbero a salvare le vite
14. IL BAMBINO NEL POZZO E LA GUERRA ANNUNCIATA
Occorrebbe abolire la Nato
troppe persone sono gia' morte
Occorrebbe abolire la Nato
farla finita con tutte le frontiere
Occorrebbe abolire la Nato
e tutti gli eserciti e le armi
Occorrebbe abolire la Nato
e salvare tutte le vite
Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere
*
Quando il bambino e' caduto nel pozzo
non perdere tempo smuovi cielo e terra
Quando il bambino e' caduto nel pozzo
tutto il mondo si rechi in suo soccorso
Quando il bambino e' caduto nel pozzo
ricordati che siamo una sola umana famiglia
Ricordatene sempre innumerevoli
sono i pozzi i bambini da soccorrere
Sono bambini nel pozzo le vittime
della strage infinita nel Mediterraneo
Sono bambini nel pozzo le vittime
dei lager in Libia dall'Italia finanziati
Sono bambini nel pozzo le vittime
di tutte le guerre di ogni schiavitu'
Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere
15. UNA PAROLA ANCORA SULLA PACE
La pace poi non e'
la ciancia del cialtrone che in piazza si straccia le vesti e nel palazzo vota con l'elmetto
l'elemosina del cocco di mamma una volta all'anno e tutti gli altri giorni invece il pogrom
il pomeriggio davanti alle telecamere dal lato buono e la notte le taniche e le catene
La pace non e' una roba da ricchi e da sazi
La pace poi non e' neppure
il passo del tango col casche'
il brodo di pollo colore dell'oro
l'ultima giravolta del romanzo giallo
la bacchetta magica nell'uovo di pasqua
i guanti che suonano da soli
la certezza che nutre l'arciere
la tazza che aspetta l'assetato
il premio per chi lo ha meritato
e tante altre cianfrusaglie nell'armadio
non e' una cosa da balere e fisarmoniche
non e' una cosa da bar o da accademie
non frequenta i festival non va in discoteca
non gioca i giochi della televisione
non siede a tavola con i professionisti
conosce gli artigli dei predicatori
e di che grondi ogni scettro e ogni diadema
La pace e' la figlia del pianto finite le lacrime
la pace e' il troppo dolore che dice adesso basta
la pace sono i sopravvissuti che non ne possono piu'
la pace e' la montagna di morti che sono troppi per poterli sotterrare
la pace e' il frutto del fuoco che niente ha risparmiato
la pace e' sapere cio' che tutto sanno e finalmente dirlo
che siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente
che salvare le vite e' il primo dovere
che occorre abolire le guerre gli eserciti le armi
che tutti i poteri sono assassini
La pace e' solo la lotta delle oppresse e degli oppressi
per far cessare tutte le oppressioni le violenze le uccisioni
La pace e' solo la lotta delle donne
che contrasta il fascismo assassino dei maschi e libera intera l'umanita'
La pace e' solo questa insurrezione nonviolenta
che quando ti chiedono quando verra'
tu sempre rispondi che il momento e' adesso
che quando ti chiedono chi la fara'
tu sempre rispondi o noi o nessuno
16. ANCORA UN PAESAGGIO DURANTE LA BATTAGLIA
Cosa restava?
Solo la morte.
Rovine rovine rovine dovunque
le strade tornavano carrarecce
le piazze roveti
Nessun suono diveniva piu' parola
le persone tornavano draghi nuvole schegge tizzoni
cenere polvere fumo
Cosa restava?
Solo la morte.
*
Il freddo che blocca il pensiero
la fame che ruba le idee
il sonno che toglie il respiro
e il tempo che passa e che sega le ossa
il tempo che cola e che macchia e che spegne
il tempo che taglia le lingue e riempie
di sabbia le orecchie e si cucina i cuori.
Tu dici tempo ma vuoi dire guerra
tu parli per nascondere le cose
e nascondendole dirne l'orrore.
*
Altre distruzioni
altre distrazioni
Piu' gente uccidono e piu' vomitano discorsi
dicono patria liberta' giustizia
con gli stivali di gomma nel lago di sangue ballando
chi chiede pace e rispetto per la vita
lo dicono servo di satana
chi chiama all'esercizio del pensiero
gl'inchiodano al legno la lingua
chi invoca pieta' per le vittime
al rogo viene addotto tra gli sputi
Piu' morte piu' armi piu' finanziamenti
piu' distruzione piu' ricostruzione piu' profitti
vada pure in malora il basso mondo e il popolo basso con esso
Altre distruzioni
altre distrazioni
17. GALGENLIEDER. LUCIANO BONFRATE: TREDICI TRISTIZIE PER NON PENSARCI PIU'
I.
Questa infinita teoria di vittime
questo armadio colmo di scheletri grande quanto il mondo
questo sterminato deserto chiamato pace
questo diluvio di sangue
questo amarissimo oceano di fiele
questo bosco di piante che piangono e tu non le scerpare
*
II.
Questa vecchiaia
questa stanchezza
questa amarezza
questa porcilaia
Questa frenesia
questo farsi sasso
un gesto di gradasso
rugghiando e andare via
*
III.
L'indifferenza
e' l'inizio della sapienza
e la vetta della vilta'
Chi non lo sa?
L'indifferenza
e' la virtu' delle statue di sale
le lecca la vacca e il maiale
simbolo d'onnipotenza.
L'indifferenza
maschera bene l'assenza
sa il posto dell'Eldorado
e non riconosce alcun grado
o potesta'.
*
IV.
Era cosi' disperato
che passava le giornate alle stazioni dei treni
a sentire la gente che si lamentava
*
V.
L'unico gioco che conoscevano in quel paese
era appendersi per la cravatta.
Certo che il tasso di mortalita' era alto.
*
VI.
Viveva in un appartamento di due stanze
la camera da letto e la cucina
(piu' il gabinetto, certo)
passava le giornate a guardare la televisione
(ne aveva una per stanza)
quando faceva buio usciva di casa
e faceva quello che doveva fare
per campare.
La gente si lamenta e ci ha ragione
ma insomma anche essere un vampiro
non e' uno scherzo.
*
VII.
Anche ai fantasmi piacerebbe andare al circo
ma non li fanno entrare
perche' spaventano il pubblico.
Il pubblico si sa
e' sempre razzista.
*
VIII.
Acrobati e pagliacci
non vi dico dove.
*
IX.
Nessuna persona e' amabile
quando ha il mal di denti.
Nessuna persona e' gentile
dopo che ha visto che letamaio e' il mondo.
*
X.
Stupida e' la luna
e ce lo sa
quando perde la faccia s'oscura
e le ci vuole una mesata per riprendersi.
Facesse cosi' pure la gente.
*
XI.
Dal treno signorsi' che te ne accorgi
che tutto il mondo corre all'incontrario.
*
XII.
Fossi capace anch'io di correre ancora
come quando ero giovane e ganzo
potessi riprendere a fare gli scippi e le risse
e invece marcisco furioso e so che presto
sara' tutto finito.
*
XIII.
Da giovane anch'io ero poeta
bevevo l'assenzio stavo sempre al bar
ciavevo un coltellaccio nel taschino
e i baffi a punta per far capire a tutti
che era meglio non scocciarmi proprio a me.
Non avessi preso la sifilide
la rabbia la peronospora e il vaiolo
magari del biconzo ero ancora il meglio fico
magari mi facevano ministro o generale.
18. GALGENLIEDER. CORINZIO PITOCANTE: E DALLE FOGNE USCENDO ALLA CONQUISTA (DI SUA ECCELLENZA ALCUNI RIPOSTI PENSIERI)
"E dalle fogne uscendo alla conquista
del mondo al mondo fuoco voglio dare"
(Anastasio Macario Catafratti, Speculum principis sive guberni umbra)
Non sulle vette della disperazione
ma della disperazione nel pozzo
non con un urlo che giunge alla luna
ma nel silenzio che soffoca e affoga
non nel riconoscimento e nella riconoscenza
ma nella rancura della solitudine
si forgia ogni classe dirigente
pronta a vendicarsi dell'universo mondo
*
Il lungo tempo e cupo sperperato
nel rio mestiere del torturatore
comunque e' stato un buon addestramento
e finalmente eccomi al governo
19. I FEMMINICIDI GLI STUPRI LA GUERRA
I femminicidi gli stupri la guerra
sono una cosa sola
I femminicidi gli stupri la guerra
sono l'esercizio del potere fascista dei maschi
I femminicidi gli stupri la guerra
stanno annientando l'umanita' intera e l'intero mondo vivente
20. VLADIMIRO E VOLODIMIRO
Questo e' lo specchio, lo specchio del principe.
Vladimiro si specchia e vede Volodimiro
si specchia Volodimiro e Vladimiro vede.
Si strizzano gli occhi si stringono la mano
da quella stretta sangue umano stilla.
Questo e' l'enigma, l'enigma del potere.
Un governante manda a morte un popolo
il proprio o l'altrui a lui che gliene cale?
Che chi li comanda vuole il loro sterminio
al momento di marciare molti non sanno.
Tutto e' chiarissimo e tutto gronda sangue.
Chiunque fornisce armi alla guerra
coopera al massacro d'inermi e d'innocenti.
Chiunque della guerra si fa propagandista
strozza con le sue mani chi della guerra e' vittima.
La Nato tutti i pozzi ha avvelenato.
Senza esitare l'impero americano
la guerra atomica in Europa ha preparato.
i governanti europei l'ecatombe
dei popoli europei stanno eseguendo.
Io vedo cio' che ogni persona vede.
Io dico quello che ogni persona sa:
che occorre insorgere contro i governi assassini
che occorre abolire gli eserciti e le armi
che occorre salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita' che e' una
e quest'unico mondo che vive.
21. LA CONTROFFENSIVA
Quelli che non stermino' l'offensiva
li sta sterminando la controffensiva.
22. OPPORSI ALLA GUERRA
Nulla e' piu' necessario, nulla e' piu' urgente.
23. QUESTO VEDO: LA GENTE CHE MUORE
Questo vedo: la gente che muore.
Questo vedo: la guerra che uccide.
La guerra non ripara i torti, uccide le persone.
La guerra non fa nascere la storia, fa solo morire la gente.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Questo sento: il grido delle persone che muoiono.
Questo sento: il silenzio delle persone uccise.
Solo la pace ferma la guerra e le stragi di cui sempre e solo la guerra consiste.
Solo la pace abolisce quella massima ingiustizia che e' ogni uccisione, ogni sterminio.
Solo la pace salva le vite.
Chi continua a fornire armi alla guerra uccide altri esseri umani innocenti.
Chi continua a impedire che tacciano le armi fa si' che le armi massacrino ancora altre persone.
Chi pretende di opporre giustizia e pace - si e' prostituito alla guerra che e' l'ingiustizia somma.
Chi pretende di fare del bene facendo morire gli esseri umani - del male si e' fatto servitore.
Solo la pace e' giusta.
Solo la pace e' buona.
Solo la pace salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
24. ANCORA UNA BALLATA DEI MORTI AMMAZZATI
I.
I morti non giocano a tressette
al cinema si siedono in fondo neppure seguono il film
parlottano tra loro non ridono mai
Non seguono lo sport ne' le canzoni
odiano tutti i preti e i generali
ne avessero la forza strozzerebbero
i governanti che li hanno fatti morire
Di notte li vedi che camminano per strada
silenziosi quasi trasparenti
col passo sghembo e pesante di chi e' oppresso
da cupi pensieri da dolori immedicabili
Sputano sulle porte di chi e' per la guerra
suonano tutti i campanelli dei citofoni
e restano li' con gli occhi spenti e muti
a sentire le bestemmie di chi hanno svegliato
Qualche volta squarciano le gomme
danno fuoco ai cartoni e ai giardinetti
rubano i cani e le biciclette
fanno disegni sconci sui muri e le vetrine
Sanno solo di essere morti
hanno scordato tutto o fanno finta
se incontrano qualche vecchio amico
fanno smorfie da bestie feroci
Entrano nei bar e nei negozi
solo per dare fastidio alla gente
ai vivi non dicono mai una parola
II.
Ma poi non e' vero niente
i morti restano immobili
rigidi come baccala'
nelle casse come potrebbero
muoversi che non c'e' neppure
lo spazio per respirare
Restano li' in attesa
di essere dimenticati
che per fortuna succede presto
e allora non hanno piu' impegni
le rogne dei sogni e dei numeri al lotto
e possono starsene finalmente in pace
dopo tutte le sofferenze le umiliazioni
le ferite e le mutilazioni subite
Diventano niente diventano vetro
polvere sabbia bruciore di stomaco
odio ed invidia da parte dei vivi
Si scordano di chi li ha uccisi
non chiedono vendetta a che servirebbe
oramai
aprono gli occhi e gli viene da ridere
aprono gli occhi e gli viene da piangere
neppure come si chiamavano sanno piu'
tutto gli sembra la stessa cosa
tutto e' la stessa cosa
lo stesso vento che tutto trascina
III.
Tu non uccidere tu salva le vite
tu non dimenticare tu resta saldo
nel vero nel buono nel giusto
A chi ti chiede di farti assassino
rispondi di no
a chi ti chiede di amare la guerra
rispondi di no
a chi ti propone qualunque tibidabo
digli che sai che ogni potere
di crimini e menzogne e' impastato e di sangue
del diluvio del sangue di tutti gli inermi
del diluvio del sangue di tutti gli innocenti
come agnelli sgozzati e divorati
da tutti i potenti che sono una sola
societa' di vampiri
digli che tu non vuoi essere fascista
digli che a tutte le guerre e le stragi ti opponi
Salvare le vite e' il primo dovere
condividere fra tutte e tutti
tutto il bene e tutti i beni
camminare lentamente senza illusioni
prendersi cura di chi di te e' piu' fragile
non considerarsi di piu' del bastone cui ti appoggi
Chiamare le oppresse e gli oppressi alla lotta
per la liberazione comune
per la comune salvezza dell'intera umana famiglia
per la comune salvezza dell'intero mondo vivente
sapendo che tutto e' transitorio
sapendo che tutto e' impermanenza
che non si ferma l'attimo fuggente
e tutto precipita nel vuoto
Restare nel partito di Lucrezio e Rosa Luxemburg
restare nel partito di Leopardi e di Hannah Arendt
restare nella prima Internazionale
restare una persona della nonviolenza amica
Tu non uccidere tu salva le vite
salvare le vite e' il primo dovere
25. LA GUERRA LA POSSONO FERMARE
La guerra non verra' fermata
dai governi degli assassini
dagli intellettuali prostituiti a tutti i poteri
da chiunque ha fame di profitti e di prebende
da chi inganna da sempre la gente
dai mass-media che godono del sangue e delle stragi
dalle opinioni pubbliche narcotizzate.
La guerra la possono fermare
solo le oppresse e gli oppressi
che decidono d'insorgere nonviolentemente
per la liberazione e la salvezza dell'umanita' intera
affinche' quest'unico mondo vivente continui ad esistere.
Salvare le vite e' il primo dovere
pace disarmo smilitarizzazione
solo la nonviolenza abolisce la guerra
solo la nonviolenza sconfigge il fascismo
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
26. IL PROGRAMMA MINIMO
Abolire la guerra gli eserciti le armi
insorgere nonviolentemente per salvare tutte le vite
condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni
oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi
27. I GOVERNANTI DELIBERANO
I governanti deliberano di far uccidere i governati
e dopo aver votato l'invio di altre armi
per far proseguire il massacro della povera gente
si applaudono da soli e dichiarano alle tivu'
che per il bene dei popoli nulla e' piu' necessario
del sacrificio dei popoli
e che tutto e' giusto se porta alla vittoria
e dopo la vittoria allora si'
che si fara' la pace buona e giusta
ma prima la tempesta e lo sterminio
perche' la patria e dio e la famiglia
lo chiedono e soltanto i traditori
preferiscono infame la vita alla morte gloriosa.
Poi si ritrovano tra loro al ristorante
si fanno l'occhiolino si danno di gomito
ammiccano e infine prorompono nelle risa
sghignazzano irrefrenabilmente
"che fortuna che siamo i governanti
mentre quei fessi dei governati
se lo meritano tutti di morire
per quanto sono fessi
e per arricchirci a noi".
28. SPECULA PRINCIPIS. CAROGNO MOZZARECCHI: LA GUERRA E' BUONA E FA BENE ALLA SALUTE (OVVERO: GLI AFFARI SONO AFFARI)
"L'economia e' la prosecuzione della guerra con gli stessi mezzi"
(il segretario del solito prussiano)
I.
L'America e i fascisti dell'Unione Europea ci mettono le armi
la popolazione ucraina ci mette i morti
tutti i governi sono contenti
il capitale annusa sangue e profitti
diluvio di sangue cascate di soldi
nulla rende di piu' delle stragi
se non ci fosse gia' il folle e criminale dittatore russo
bisognerebbe inventarlo con l'intelligenza artificiale
*
II.
La Nato e l'Unione Europea prostituita al fascismo americano
alimentano la guerra dal dittatore russo scatenata
che sta sterminando la popolazione ucraina
finito il lavoro sterminati gli ucraini
una volta sgombrate la macerie
con tanti lotti diventati res nullius
grazie al decesso dei vecchi proprietari
sara' l'affare degli affari la ricostruzione
*
III.
Chi non lo sa che per impedire
la sollevazione delle oppresse e degli oppressi
contro il fascismo che domina sul mondo
non c'e' niente di meglio di una guerra
si arruola una parte degli oppressi
per sterminare l'altra parte
s'impone l'ideologia totalitaria
comune a tutti i poteri dominanti
si rapinano e schiavizzano
popoli interi e interi continenti
e si fa un altro giro di giostra
tra gli applausi preregistrati
oltretutto si diminuisce anche
la fastidiosa pressione demografica
visto che le risorse sono scarse
e noi piu' banchettiamo e piu' abbiamo fame
*
IV.
La guerra e' sempre un affare
tutti lo sanno che col sangue degli uccisi
si edificano le piu' grandi fortune
Tutti gli arcana imperii si riducono a questo
che tutti gli oppressori cooperano
a schiavizzare e uccidere gli oppressi
*
V.
Tutti i maschi lo sanno
che uccidere e' meglio di tutto
piu' dello scudetto piu' dei maccheroni
Tutti i maschi lo sanno
che il solo potere e' il potere di uccidere
dopo esserci un po' divertiti si sa
Tutti i maschi lo sanno
che l'impresa piu' grande e' la fine del mondo
perche' nulla ci sopravviva
29. HIC ET NUNC. CAROGNO MOZZARECCHI: IN QUEL PAESE
I.
In quel paese tutto era di fumo
le persone erano di fumo
di fumo erano gli alberi e le case
di fumo le stelle le strade e le carrozze
ci si vedeva poco
si credeva a tutto
*
II.
La gente non voleva sentire parole difficili
discorsi complicati inviti alla lotta
la gente voleva stare tranquilla
guardare la televisione sballarsi accoltellarsi
oppure correre in macchina e schiantarsi contro un muro
soprattutto schiantarsi contro un muro
e poi naturalmente i bei vestiti
*
III.
In quel paese si poteva dire qualunque cosa
tanto nessuno ascoltava nessuno
la polizia arrestava gente a caso
che qualche cosa comunque hai combinato
se hai i vestiti lisi o la pelle gialla o bruna
e si facevano trecento feste all'anno
che tanto a lavorare c'erano gli schiavi
30. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: TRE EROI DEL NOSTRO TEMPO
I.
Chi se lo sarebbe immaginato
che sarei diventato vecchio e ricco
e con piu' di millanta delitti sul groppone
ancora riverito e a piede libero
anche se ho dovuto cambiare tanti bar
e le partite non sono piu' quelle
neanche il ciclismo
*
II.
Per fortuna che la memoria s'accorcia
e gia' non mi ricordo piu' chi ero
cosi' posso restare sempre allegro
tanto quando mi pare trovo tutto
on line che te lo portano anche a casa
quei ragazzotti svelti in bicicletta
che dico che se erano pulzelle
allora si' che ci si divertiva
e poi ci si faceva qualche soldo
dovevo proprio fare l'impresario
o e' l'imprenditore che si dice?
*
III.
Moriro' come tutti gli uomini
e' il nostro comune destino
ma almeno avro' campato una vita
meno schifa di quella che fate.
Ho ammazzato ho rubato ho incendiato
non ho avuto rimpianti o rimorsi
quel che ho fatto l'ho fatto e goduto
quel che ho rotto l'ho rotto di gusto.
M'impiccate perche'? Per invidia?
Perche' sono piu' forte di voi?
31. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: ALTRI EROI DEL NOSTRO TEMPO (UNA SAGRA PAESANA)
Farfallone lo chiamavano cosi' perche' era obeso
e lui che ci aveva il senso dell'umorismo
si metteva sempre un papillon
sempre in giacca e cravatta (a farfalla)
con le scarpe sempre lucide
tranne quando stava al lavoro
che si metteva il grembiule di cuoio e gli scarponi chiodati
e prendeva la frusta le tenaglie gli elettrodi
che il lavoro e' il lavoro e bisogna farlo bene
e con l'abbigliamento confacente, facile da lavare.
Maleppeggio lo chiamavano
e se lo incontravi lo capivi subito perche'.
Semprevince lo chiamavano perche' vinceva sempre
perche' la gente l'ammazzava subito
poi andava dai parenti e chiedeva e otteneva.
Spavuracchio era brutto come la fame
pero' era peggio della fame
perche' la fame le ci vuole un po' di tempo per stendere uno
Spavuracchio invece era svelto come la polvere.
Giuggiolone ci godeva a fare del male alla gente
per questo s'era iscritto al partito dei patrioti
per questo lo hanno fatto ministro
per questo le maniche gli sgocciolano sempre
lo sapete di che e odora di viscere.
Sennuccio si era dovuto sforzare
per farsi largo nel mondo dei pesci grossi
aveva studiato e aveva imparato
che essere pronto ed essere spietato
era l'unica regola che seguono tutti
lo diceva sempre agli amici la sera
che conta solo prendersi tutto il piatto
e tutto il piatto lo prendi soltanto
se levi di torno tutti i concorrenti
l'umanita' e' cosi' e in confronto i lupi
sono pecore e chi non lo capisce
finisce per primo nel bidone dell'acido.
Miro faceva il pagliaccio
finche' l'hanno fatto presidente
prima faceva ridere la gente
adesso la fa ammazzare.
Miro quell'altro
non ne azzeccava una
e ognuna che ne sbagliava
un sacco di gente moriva
per questo lo chiamavano statista
che e' il nome che danno
non agli assassini
ma ai capi degli assassini
e intanto lui e la sua corte
continuavano a fare i soldi
che e' l'unica cosa che conta.
Battacone rubava e per rubare meglio
ammazzava chi a farsi derubare
non ci stava che la gente e' proprio fessa
morire per quatro baiocchi
non vale proprio la pena.
Struccone a forza d'imbrogli e di ricatti
e di certi accordi con una certa onorata societa'
ormai era diventato cosi' ricco
che invece di metterlo in galera
lo fecero presidente del consiglio dei ministri
certo c'era ancora qualche comunista
che lo perseguitava.
Struscione faceva certe cose brutte
ma le faceva cosi' svelto
che dicevano che non c'era niente di male
se uno e' svelto e' svelto
col coltello o col manganello
non sono delitti ma filosofia.
Focarone ammazzo' uno
ma siccome era simpatico
la gente diceva che aveva fatto bene
per questo continuo'
fino a perdere il conto
e la gente diceva poveretto
ci ha questo vizio che ci si puo' fare.
32. CAROGNO MOZZARECCHI: LA SENTENZA
Leggo che in una sentenza e' stato scritto
che fare violenza a una donna per dieci secondi
non e' una violenza da condannare
non e' neppure un reato.
Ora si' che lo so come fare finalmente i soldi
faro' l'avvocato degli stupratori
argomentando che le loro gesta
possono essere suddivise eleaticamente
in singoli gesti della durata
di unita' di tempo sempre piu' piccole
tutte inferiori ai dieci secondi.
Il gioco e' fatto
l'assoluzione assicurata
e i soldi pure.
Che sballo aho' la civilta' giuridica.
33. LE GUERRE
Le guerre
piu' continuano e piu' diventano feroci
vendetta per vendetta
rappresaglia per rappresaglia
con tutti i mezzi
senza piu' esitazioni
senza piu' scrupoli
senza piu' limiti
Le guerre
cominciano tutte come una scampagnata
e giorno dopo giorno
il diluvio di sangue
i banchetti di carne umana
i proclami sempre piu' truci
e le azioni sempre piu' infami
e sempre piu' orridi gli orrori
la tortura per la tortura
gli eccidi per gli eccidi
strappando le capigliature a morsi
mingendo sui cadaveri
bruciando e seppellendo ancora vive le vittime
Le guerre
e il pubblico che da lontano
discetta e applaude
e i signori che s'adoperano
affinche' nella fornace non manchino mai nuovi corpi
ad alimentare il fuoco e lo spettacolo
e la retorica e l'ideologia
che hanno sempre piu' sete di nuove vittime sacrificali
tutti i governi sono fascisti
tutti i governi sono assassini
tutti i governi sono cannibali
Le guerre
solo la nonviolenza puo' fermarle
solo la nonviolenza puo' contrastare
tutte le armi e tutti gli eserciti
solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita' e il mondo vivente
prima che sia troppo tardi
e forse e' gia' troppo tardi
34. NON CREDO CHE AVESSIMO TORTO
I.
Non credo che avessimo torto
la nostra sconfitta non ha dimostrato
che le nostre ragioni fossero sbagliate
non ha dimostrato
che fosse sbagliato il nostro agire
nelle poche cose buone di oggi
trovo i frutti dei semi che spargemmo allora
donando di noi stessi il cuore e il lampo
la stessa cosa il dolce e l'amaro
nelle cose che oggi vengono spacciate
per scoperte novissime e inaspettate
trovo solo l'eco offuscato
di cio' che dicemmo e facemmo allora
non credo che avessimo torto
*
II.
Sciocchezze?
tante ne vedemmo e non riuscimmo a contrastare
orrori?
tutti li combattemmo
che del nostro essere e pensare e fare
non resti nessuna memoria
non depone contro di noi
ma contro chi vinse
vinse il capitale e la societa' dello spettacolo
che tutto riduce a merce e fantasmi
vinse la frusta e la chiacchiera di chi si era arreso
che tutto riduce a piaghe ed ipnosi e puerilita'
vinse il fascismo ben travestito
che dura ancora e ogni giorno fa strage
delle oppresse e degli oppressi
e sbrana e divora quest'unico mondo
sciocchezze?
tante ne vedemmo e non riuscimmo a contrastare
orrori?
tutti li combattemmo
*
III.
Non e' vero che siamo soli e ridicoli
come tutti i superstiti rancidi e iracondi
come tutti i vecchi testardi goffi e stolti
non e' vero che siamo per sempre sconfitti
altre ed altri verranno come noi e di noi migliori
migliori perche' le nostre lotte
persone migliori le avranno rese
che ne abbiano o no memoria
altre ed altri verranno a proseguire
la lotta che lasciamo interrotta
ed impregiudicata
tra chi divora il mondo e chi vuole salvarlo
altre ed altri verranno e sono gia' qui
ogni giorno ne sento la voce che chiama alla lotta e alla liberazione
ogni giorno li vedo rinascere nel dolore e nella rivolta
ogni giorno riscoprono dentro di se' le ragioni della resistenza nostra
Non e' vero che siamo soli e ridicoli
come tutti i superstiti rancidi e iracondi
come tutti i vecchi testardi goffi e stolti
non e' vero che siamo per sempre sconfitti
*
IV.
In questa triste sera del mondo
puo' ancora risorgere puo' ancora vincere
l'umanita' che sogna la giustizia
che lotta per mettere in comune
tutto il bene e tutti i beni
le guerre il razzismo il femminicidio
la devastazione del mondo vivente
la riduzione in schiavitu' di classi e di popoli interi
possono ancora essere aboliti
chiamiamo ancora comunismo inverare la liberta' di tutti e di ciascuno
condividere il pane dare ad ogni persona secondo i suoi bisogni rispettare
la vita la dignita' i diritti di ogni essere che vive
la vita la dignita' i diritti dell'intero mondo vivente
in questa triste sera del mondo
*
V.
Chiamiamo nonviolenza il nostro cammino
in questo deserto in questa notte oscura
chiamiamo nonviolenza
prendersi cura di ogni persona
prendersi cura del respiro del mondo
pulire le acque essere lievi sulla terra
condividere il riparo ascoltare le parole
amare il silenzio e non farsi illusioni
chiamiamo nonviolenza
resistere al male senza fare altro male
opporsi sempre a tutte le violenze
nulla desiderare donare comprensione
abolire la fame e il sistema che la provoca
serbare memoria di tutte le vittime
chiamiamo nonviolenza
cessare di uccidere
costruire la pace e la giustizia
con la compassione che tutto risana
di tutto dubitare
dire la verita'
chiamiamo nonviolenza il nostro cammino
in questo labirinto in questa ingente selva
*
VI.
Una e' l'umanita' unico il mondo
tu tutto rispetta tu tutto soccorri
contrasta il maschilismo il fascismo la guerra
contrasta il capitale gli eserciti le armi
tutte le gerarchie contrasta
tutti i poteri e tutte le obbedienze
opponiti a tutte le menzogne e le oppressioni
a tutte le vilta' e le rassegnazioni
che non resisti tu chi resistera'?
se non insorgi tu chi insorgera'?
tu porta ovunque la parola che guarisce
tu porta ovunque la fiaccola che illumina
tu porta ovunque del dolore testimonianza
tu porta ovunque il conflitto che rivela
oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi
salvare le vite e' il primo dovere
35. LA PACE SUBITO O LA FINE DELL'UMANITA'
Il tempo e' poco, il rischio abissale.
La pace subito o la fine dell'umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
36. CAROGNO MOZZARECCHI: PIU' GENTE VIENE UCCISA (UN SAGGIO DI PSICOLOGIA ELEMENTARE)
Piu' gente viene uccisa
piu' ci si abitua
oltre una certa soglia
si desidera solo
che se ne ammazzino sempre di piu'
si desidera solo
che gli scannamenti comincino anche qui sotto casa
per avere qualcosa da vedere
per avere qualcosa da raccontare
per poter passare all'azione
contro i vicini fastidiosi
contro gli stranieri che c'invadono
contro le donne che non sanno stare al posto loro
37. FEMMINICIDI, LA GUERRA DI STERMINIO DEGLI UOMINI CONTRO LE DONNE
I.
Sono insensati gli uomini:
desiderano che le donne siano schiave
e insieme desiderano sterminarle tutte.
Ma forse e' la stessa cosa:
la stessa sadica spinta ad infliggere
sofferenze senza ritorno.
Non c'entra niente l'amore non c'entra niente l'eros:
e' solo una questione di potere
e' solo una questione di fascismo.
*
II.
Solo la lotta di liberazione delle donne
solo il pensiero delle donne in lotta
puo' liberare l'umanita' intera.
Ha un nome il sistema di potere dei maschi
ha un nome l'ideologia dei maschi
questo nome e' fascismo.
Nel femminismo riconosciamo
il maggior tentativo fatto dall'umanita'
d'inverare la propria umanita'
di salvare tutte le vite.
Nel femminismo riconosciamo
la corrente calda
e l'esperienza storica decisiva
della nonviolenza in cammino.
*
III.
Poiche' la violenza dei maschi e' la prima radice e il primo paradigma
di tutte le violenze
solo la lotta di liberazione delle donne
puo' salvare l'intera umana famiglia
puo' salvare l'intero mondo vivente
dalla catastrofe in corso.
Solo la lotta di liberazione delle donne
sconfigge il militarismo e il razzismo
abolisce la violenza dello sfruttamento e di ogni schiavitu'
unifica tutte le lotte delle oppresse e degli oppressi
per la comune liberazione
nella comune responsabilita'
per quest'unico mondo vivente che conosciamo
e di cui tutte e tutti siamo parte.
*
IV.
Abolire il fascismo.
Salvare le vite.
38. SE NON CI SI OPPONE ALLA GUERRA
Se non ci si oppone alla guerra
siamo gia' stati trasformati in draghi.
39. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: LA GENTE CHE AMMAZZA L'ALTRA GENTE
La gente che ammazza l'altra gente
perche' lo fanno mi domando e dico
tutta quella fatica per niente
Basterebbe un po' di pazienza
e morirebbero tutti da soli
perche' tanta fretta perche' tanta furia?
La vita fa gia' cosi' tanto schifo
che a farli campare
li freghi due volte
E del dolce e spinoso piacere di odiare
perche' poi privarsi da fessi da soli?
si sa che a odiare i morti non c'e' piu' nessun gusto
La gente che ammazza l'altra gente
io porco mondo non ce la fo a capirla
invece a torturarla si' che ci si gode
40. L'ALTERNATIVA
O si abolisce la guerra
o si abolisce l'umanita'.
Tertium non datur.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
41. CAROGNO MOZZARECCHI: DI PROFESSIONE FACCIO IL PUTINIANO
Di professione faccio il putiniano
rubo le caramelle ai regazzini
scrivo le oscenita' nei gabinetti
e sono ingrato verso la nazione
Fischio se sento l'inno nazionale
vomito quando parla la Meloni
fo il comunista coi due pugni alzati
e a mezzanotte canto l'Internazionale
per far dispetto a chi vuole dormire
Sto bene solo in mezzo ai clandestini
regalo sassi a chi e' senza peccato
racconto a tutti che chi e' ricco e' ladro
la notte vo a dar fuoco agli arsenali
Fregai la naja grazie all'obbiezione
facevo sega a scuola e me ne andavo
a fare il militante del partito
mi hanno processato che sui muri
scrivevo no alla guerra e no alle armi
La patria e' il nome della losca ditta
degli assassini che ci ruba il sangue
tre volte al bar ho vinto il primo premio
a chi bestemmia con piu' sentimento
Lo so che tanto finiro' in galera
e in quell'altra galera tutte fiamme
ma questo mondo non e' una galera?
Non val la pena di lottare sempre
contro tutti i poteri e le oppressioni?
42. PARLA AI SUOI PRODI IL MINISTRO DELLA GUERRA
Chi strozza un cane avra' la vita eterna
e loro sono cani in spoglie umane
chi spara primo sara' medagliato
se mira giusto e fa schizzare il sangue
tutti ricordino che sono bestie
i luridi nemici e farli fuori
e' cosa buona e giusta e Dio lo vuole
(il nostro Dio, che e' il solo vero e santo)
la guerra finira' con la vittoria
e mangeremo il cuore dei nemici
eterna gloria i nostri morti avranno
i loro invece li aspetta l'inferno
e' bene infliggere ogni male al male
e loro sono il male e l'immondizia
regalero' un doblone a chi mi porta
di nasi e orecchie del nemico un secchio
43. TRE COSE DA FARE CONTRO LA GUERRA
Denunciare l'illegalita' della partecipazione italiana alla guerra.
Bloccare la produzione e l'invio di armi con l'azione diretta nonviolenta.
Preparare una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo alle elezioni europee del 2024.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
44. CONTRASTARE
Contrastare la guerra e i femminicidi.
Solo la nonviolenza puo' farlo.
Contrastare il fascismo, il razzismo, la schiavitu'.
Solo la nonviolenza puo' farlo.
Contrastare la violenza che sta distruggendo l'umanita' e il mondo.
Solo la nonviolenza puo' farlo.
*
Con volto e con voce di donna la nonviolenza e' in cammino.
Salvare le vite e' il primo dovere.
45. CAROGNO MOZZARECCHI: LA PACE DE NOANTRI (DISCORSO CONCLUSIVO AL VERTICE DALLA NATO)
La pace vera e' quella degli eroi
dopo aver fracassato tutti i crani e tutte le ossa
dopo aver frollato le carni dei nemici e averle date in pasto ai nostri cani
e dopo aver fatto una bella doccia eccoci qui freschi come una rosa
La pace vera e' la vittoria imperiale
e il trionfo con gli schiavi in catene
il trionfo a reti unificate e la pubblicita' dei dentifrici
La pace vera e' la nostra
non quella luetica e butterata che vogliono i comunisti
non quella fifona e pezzente che vogliono i preti comunisti
la pace vera e' bianca ed ariana
col suo fardello civilizzatore
e il magno ricordo di Roma Kaputt Mundi
Noi non facciamo mica le guerre
portiamo il benessere americano
se quei mongoli negri e beduini
vogliono continuare a vivere come le bestie che poi sono
noi lo sappiamo come accontentarli
ecco i confetti ne abbiamo per tutti
Noi non facciamo mica le guerre
ci abbiamo la tecnologia che fulmina tutti i comunisti
da lontano un milione di chilometri
ci serve solo qualche fesso indigeno
che ci mette i suoi fanti in prima linea
per far vedere alla televisione
che bestie assassine sono i bolscevichi
e quanto e' giusto che li sterminiamo
Noi non facciamo mica le guerre
sono gli altri che fanno le stragi
noi ci mettiamo solo le armi e i satelliti
noi ci mettiamo solo le bocche da fuoco
e il puntamento delle bocche da fuoco
a scannarsi ci mandiamo i miserabili
che gratta gratta sono comunisti pure loro
La pace la pieta' le lagne dei sapientoni
sono tutte castronerie
i diritti umani il clima la fame dei selvaggi
sono tutte fesserie
quello che conta e' la vittoria nostra
quello che conta e' che comandiamo noi
46. IL DILUVIO DEI FEMMINICIDI
I.
Piovono spade e coltelli
e piovono dita piu' dure dei coltelli
afferrano alla gola e tolgono il respiro
si serrano in pugno fracassano le ossa
il carnefice ride e piange insieme
di gioia e furore e intanto grida
"o mia o di nessuno, te l'avevo gia' detto".
Fiamme abbrustoliscono la carne massacrata
nel giardino di casa nei campi vicini
ai bordi della macchia si arriva con le taniche
i pezzi sbranati a colpi di accetta
"o mia o di nessuno, adesso l'ha capito"
pensa il necroforo e ride di un riso
che sembra una mitraglia che sembra un ruggito
mentre che versa e versa la benzina.
Cavalli spettrali volano in cielo
nel livido buio della tempesta urlante
nel rombo di mille tamburi scoccano gli zoccoli scintille
che squarciano le nubi che corrono e s'infrangono
diluviano fiumi di porpora e siero
"o mia o di nessuno, sono io il padrone"
canta l'uccisore il suo canto ebbro.
II.
L'intera societa' dei maschi appoggia
con tutta la sua forza ogni stupratore
ogni femminicida con tutta la sua forza.
L'intera societa' dei maschi si regge
sula violenza contro tutte le donne.
La violenza maschile e' la prima radice
e il primo paradigma di tutte le violenze.
Il maschilismo e' gia' il fascismo
e' gia' l'apocalisse
che tutto divora.
III.
Solo la lotta di liberazione delle donne
puo' salvare l'umanita' dall'orrore
che da millenni si prolunga a opprimerci.
Solo la lotta di liberazione delle donne
puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
che sempre piu' rapida ci sta inabissando.
Resistere occorre alla follia onnicida
del sistema di potere maschilista,
guerriero, razzista, schiavista.
Resistere occorre alla violenza onnicida
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza.
Salvare le vite e' il primo dovere
solo la nonviolenza puo' salvarci.
Con volto e con voce di donna
la nonviolenza e' in cammino.
47. "CESSATE IL FUOCO"
Smettete di uccidere le vostre sorelle i vostri fratelli
smettete di uccidere i vostri genitori le vostre genitrici
smettete di uccidere le figlie e i figli vostri.
Siamo una sola umanita'
in quest'unico mondo vivente
salvare le vite e' il primo dovere.
48. LA DITTATURA DEI MASCHI ASSASSINA
Stupro dopo stupro
femminicidio dopo femminicidio
la dittatura assassina dei maschi ostenta
la sua costitutiva ferocia
la sua essenziale disumanita'
Non avra' un futuro l'umanita'
se non abbattera' questa dittatura onnicida
Con voce e con volto di donna
la nonviolenza lotta ed e' in cammino
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
solo la nonviolenza puo' salvare quest'unico mondo vivente
49. LA GUERRA CHE CONTINUA E CHE OGNI GIORNO
La guerra che continua e che ogni giorno
uccide e uccide altri esseri umani
tu che sei anche tu un essere umano
non dovresti far di tutto per fermarla?
Abolire la guerra gli eserciti le armi
e' il compito piu' urgente dell'umanita'.
50. NON FERMERA' LE STRAGI
Non fermera' le stragi
chi altre stragi esegue.
*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
*********************
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 451 del 26 marzo 2024
*
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
*
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 451 del 26 marzo 2024
In questo numero:
1. Alcune righe interrotte del 2023 (parte seconda)
2. Il briccone sa tutti i trucchi
3. Andavamo a caccia di lumache
4. Il ladro lo sa che rubare
5. Il turco che t'incontra e ti saluta
6. Era cosi' abituato a mentire
7. Era cosi' malvagio
8. La rabbia gli era fermentata a un punto tale
9. Alla stazione il solito ubriaco
10. Ogni governante che parla di vittoria
11. Prima che la guerra tutti ci annienti...
12. La festa della repubblica
13. Il governo fascista del mondo
14. Il bambino nel pozzo e la guerra annunciata
15. Una parola ancora sulla pace
16. Ancora un paesaggio durante la battaglia
17. Luciano Bonfrate: Tredici tristizie per non pensarci piu'
18. Corinzio Pitocante: E dalle fogne uscendo alla conquista (Di sua eccellenza alcuni riposti pensieri)
19. I femminicidi gli stupri la guerra
20. Vladimiro e Volodimiro
21. La controffensiva
22. Opporsi alla guerra
23. Questo vedo: la gente che muore
24. Ancora una ballata dei morti ammazzati
25. La guerra la possono fermare
26. Il programma minimo
27. I governanti deliberano
28. Carogno Mozzarecchi: La guerra e' buona e fa bene alla salute (ovvero: gli affari sono affari)
29. Carogno Mozzarecchi: In quel paese
30. Carogno Mozzarecchi: Tre eroi del nostro tempo
31. Carogno Mozzarecchi: Altri eroi del nostro tempo (una sagra paesana)
32. Carogno Mozzarecchi: La sentenza
33. Le guerre
34. Non credo che avessimo torto
35. La pace subito o la fine dell'umanita'
36. Carogno Mozzarecchi: Piu' gente viene uccisa (Un saggio di psicologia elementare)
37. Femminicidi, la guerra di sterminio degli uomini contro le donne
38. Se non ci si oppone alla guerra
39. Carogno Mozzarecchi: La gente che ammazza l'altra gente
40. L'alternativa
41. Carogno Mozzarecchi: Di professione faccio il putiniano
42. Parla ai suoi prodi il ministro della guerra
43. Tre cose da fare contro la guerra
44. Contrastare
45. Carogno Mozzarecchi: La pace de noantri (discorso conclusivo al vertice della Nato)
46. Il diluvio dei femminicidi
47. "Cessate il fuoco"
48. La dittatura dei maschi assassina
49. La guerra che continua e che ogni giorno
50. Non fermera' le stragi
1. MEMENTO. ALCUNE RIGHE INTERROTTE DEL 2023 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo di seguito alcuni testi apparsi sul nostro notiziario nel 2023.
2. GALGENLIEDER. IL BRICCONE SA TUTTI I TRUCCHI
Il briccone sa tutti i trucchi
quando sente dire alla televisione
che i nemici hanno commesso crimini
sa che i nostri hanno commesso crimini.
Il briccone dorme fino a tardi
lavorare non gli piace per niente
sa che i padroni ti succhiano il sangue
e il suo sangue darglielo non vuole.
Il briccone risponde sempre no
sa che ogni domanda e' una truffa
sa che ogni ordine e' una porcheria
sa che dire di no e' sempre la cosa giusta.
Il briccone non guida le macchine
non cavalca non fuma non applaude
gli fa schifo ogni gloria e ogni rito
sa che i predicatori sono tutti vampiri.
3. GALGENLIEDER. ANDAVAMO A CACCIA DI LUMACHE
Andavamo a caccia di lumache
di lumache organizzavamo corse
si scommetteva anche la camicia
tutti avevamo dei lunghi coltelli
dove non riuscivamo a rubare davamo fuoco
dove c'era altra gente la facevamo scappare
ci piaceva la notte e la grappa
che si sa che presto s'invecchia
4. GALGENLIEDER. IL LADRO LO SA CHE RUBARE
Il ladro lo sa che rubare
non serve a niente
che prima o poi al gabbio si finisce
che i quattro baiocchii che metti in saccoccia
colano subito dai buchi dei calzoni
che niente resta e che alla fine dei giorni
t'appiccano a un legno insieme al messia.
5. GALGENLIEDER. IL TURCO CHE T'INCONTRA E TI SALUTA
Il turco che t'incontra e ti saluta
lo sa che sei vecchio e malvagio
eppure ti saluta e quel saluto
per un attimo ti rende migliore
6. GALGENLIEDER. ERA COSI' ABITUATO A MENTIRE
Era cosi' abituato a mentire
che se per strada qualcuno lo chiamava
si girava per dire che forse sembrava
che lui fosse lui e che invece era un altro
che gli aveva rubato le fattezze
perche' il mondo e' fatto cosi'
e non c'e' altro da fare che andarsene
7. GALGENLIEDER. ERA COSI' MALVAGIO
Era cosi' malvagio
che a vedersi nello specchio
gli prendeva un colpo.
E una volta si mozzico' un orecchio.
8. GALGENLIEDER. LA RABBIA GLI ERA FERMENTATA A UN PUNTO TALE
La rabbia gli era fermentata a un punto tale
che si era trasformato in cane in maiale in arsenale
e tutto il male lo faceva male
e il bene poi che ve lo dico a fare
sono cose vere e non sono affatto rare
9. ALLA STAZIONE IL SOLITO UBRIACO
Alla stazione il solito ubriaco
lacero e sporco il volto stravolto
la bottiglia di birra succhiando e brandendo
seduto ombra per terra in un cantone
che si lamenta e urla come se latrasse
gesticola scomposto emette suoni sconci
spaventa le altre persone
poi si alza in piedi
s'inchina dolente elegante soave
chiede scusa in quattro o cinque lingue
comincia a piangere dirottamente
dirottamente e silenziosamente
non m'inibisse la vecchiaia e la zoppia
la timidezza la nevralgia del trigemino
anch'io m'alzerei lo abbraccerei forte
levando in alto il pugno e iniziando a cantare
rauco le antiche luminose parole
dell'Internazionale
10. OGNI GOVERNANTE CHE PARLA DI VITTORIA
Ogni governante che parla di vittoria
intende dire che vuole altre stragi
Ogni governo che manda armi in guerra
fa uccidere altri esseri umani
Ogni stato che ha un esercito
e' un'organizzazione per commettere stragi
Ogni persona che fa propaganda alla guerra
vuole che altre persone siano uccise
Occorre abolire le guerre gli eserciti le armi
salvare le vite e' il primo dovere
11. PRIMA CHE LA GUERRA TUTTI CI ANNIENTI...
Occorre abolire la guerra, gli eserciti, le armi.
12. LA FESTA DELLA REPUBBLICA
La festa della repubblica
non puo' essere la festa degli eserciti e delle armi
quella e' la festa degli assassini
13. IL GOVERNO FASCISTA DEL MONDO
Il governo fascista del mondo
sta distruggendo il mondo
si sa che i fascisti sono stupidi
segano il ramo su cui stanno seduti
si sa che i fascisti sono lividi
non vogliono che sopravviva nessuno
si sa che i fascisti odiano tutti
per questo amano le armi e la morte
Almeno il mondo non umano non merita
che l'umanita' lo distrugga
Almeno il mondo non umano non merita
questa follia quest'orrore quest'apocalisse
Fossero razionali gli esseri umani ed avessero un cuore
abolirebbero le guerre gli eserciti le armi
Fossero razionali gli esseri umani ed avessero un cuore
ogni loro energia dedicherebbero a salvare le vite
14. IL BAMBINO NEL POZZO E LA GUERRA ANNUNCIATA
Occorrebbe abolire la Nato
troppe persone sono gia' morte
Occorrebbe abolire la Nato
farla finita con tutte le frontiere
Occorrebbe abolire la Nato
e tutti gli eserciti e le armi
Occorrebbe abolire la Nato
e salvare tutte le vite
Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere
*
Quando il bambino e' caduto nel pozzo
non perdere tempo smuovi cielo e terra
Quando il bambino e' caduto nel pozzo
tutto il mondo si rechi in suo soccorso
Quando il bambino e' caduto nel pozzo
ricordati che siamo una sola umana famiglia
Ricordatene sempre innumerevoli
sono i pozzi i bambini da soccorrere
Sono bambini nel pozzo le vittime
della strage infinita nel Mediterraneo
Sono bambini nel pozzo le vittime
dei lager in Libia dall'Italia finanziati
Sono bambini nel pozzo le vittime
di tutte le guerre di ogni schiavitu'
Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere
15. UNA PAROLA ANCORA SULLA PACE
La pace poi non e'
la ciancia del cialtrone che in piazza si straccia le vesti e nel palazzo vota con l'elmetto
l'elemosina del cocco di mamma una volta all'anno e tutti gli altri giorni invece il pogrom
il pomeriggio davanti alle telecamere dal lato buono e la notte le taniche e le catene
La pace non e' una roba da ricchi e da sazi
La pace poi non e' neppure
il passo del tango col casche'
il brodo di pollo colore dell'oro
l'ultima giravolta del romanzo giallo
la bacchetta magica nell'uovo di pasqua
i guanti che suonano da soli
la certezza che nutre l'arciere
la tazza che aspetta l'assetato
il premio per chi lo ha meritato
e tante altre cianfrusaglie nell'armadio
non e' una cosa da balere e fisarmoniche
non e' una cosa da bar o da accademie
non frequenta i festival non va in discoteca
non gioca i giochi della televisione
non siede a tavola con i professionisti
conosce gli artigli dei predicatori
e di che grondi ogni scettro e ogni diadema
La pace e' la figlia del pianto finite le lacrime
la pace e' il troppo dolore che dice adesso basta
la pace sono i sopravvissuti che non ne possono piu'
la pace e' la montagna di morti che sono troppi per poterli sotterrare
la pace e' il frutto del fuoco che niente ha risparmiato
la pace e' sapere cio' che tutto sanno e finalmente dirlo
che siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente
che salvare le vite e' il primo dovere
che occorre abolire le guerre gli eserciti le armi
che tutti i poteri sono assassini
La pace e' solo la lotta delle oppresse e degli oppressi
per far cessare tutte le oppressioni le violenze le uccisioni
La pace e' solo la lotta delle donne
che contrasta il fascismo assassino dei maschi e libera intera l'umanita'
La pace e' solo questa insurrezione nonviolenta
che quando ti chiedono quando verra'
tu sempre rispondi che il momento e' adesso
che quando ti chiedono chi la fara'
tu sempre rispondi o noi o nessuno
16. ANCORA UN PAESAGGIO DURANTE LA BATTAGLIA
Cosa restava?
Solo la morte.
Rovine rovine rovine dovunque
le strade tornavano carrarecce
le piazze roveti
Nessun suono diveniva piu' parola
le persone tornavano draghi nuvole schegge tizzoni
cenere polvere fumo
Cosa restava?
Solo la morte.
*
Il freddo che blocca il pensiero
la fame che ruba le idee
il sonno che toglie il respiro
e il tempo che passa e che sega le ossa
il tempo che cola e che macchia e che spegne
il tempo che taglia le lingue e riempie
di sabbia le orecchie e si cucina i cuori.
Tu dici tempo ma vuoi dire guerra
tu parli per nascondere le cose
e nascondendole dirne l'orrore.
*
Altre distruzioni
altre distrazioni
Piu' gente uccidono e piu' vomitano discorsi
dicono patria liberta' giustizia
con gli stivali di gomma nel lago di sangue ballando
chi chiede pace e rispetto per la vita
lo dicono servo di satana
chi chiama all'esercizio del pensiero
gl'inchiodano al legno la lingua
chi invoca pieta' per le vittime
al rogo viene addotto tra gli sputi
Piu' morte piu' armi piu' finanziamenti
piu' distruzione piu' ricostruzione piu' profitti
vada pure in malora il basso mondo e il popolo basso con esso
Altre distruzioni
altre distrazioni
17. GALGENLIEDER. LUCIANO BONFRATE: TREDICI TRISTIZIE PER NON PENSARCI PIU'
I.
Questa infinita teoria di vittime
questo armadio colmo di scheletri grande quanto il mondo
questo sterminato deserto chiamato pace
questo diluvio di sangue
questo amarissimo oceano di fiele
questo bosco di piante che piangono e tu non le scerpare
*
II.
Questa vecchiaia
questa stanchezza
questa amarezza
questa porcilaia
Questa frenesia
questo farsi sasso
un gesto di gradasso
rugghiando e andare via
*
III.
L'indifferenza
e' l'inizio della sapienza
e la vetta della vilta'
Chi non lo sa?
L'indifferenza
e' la virtu' delle statue di sale
le lecca la vacca e il maiale
simbolo d'onnipotenza.
L'indifferenza
maschera bene l'assenza
sa il posto dell'Eldorado
e non riconosce alcun grado
o potesta'.
*
IV.
Era cosi' disperato
che passava le giornate alle stazioni dei treni
a sentire la gente che si lamentava
*
V.
L'unico gioco che conoscevano in quel paese
era appendersi per la cravatta.
Certo che il tasso di mortalita' era alto.
*
VI.
Viveva in un appartamento di due stanze
la camera da letto e la cucina
(piu' il gabinetto, certo)
passava le giornate a guardare la televisione
(ne aveva una per stanza)
quando faceva buio usciva di casa
e faceva quello che doveva fare
per campare.
La gente si lamenta e ci ha ragione
ma insomma anche essere un vampiro
non e' uno scherzo.
*
VII.
Anche ai fantasmi piacerebbe andare al circo
ma non li fanno entrare
perche' spaventano il pubblico.
Il pubblico si sa
e' sempre razzista.
*
VIII.
Acrobati e pagliacci
non vi dico dove.
*
IX.
Nessuna persona e' amabile
quando ha il mal di denti.
Nessuna persona e' gentile
dopo che ha visto che letamaio e' il mondo.
*
X.
Stupida e' la luna
e ce lo sa
quando perde la faccia s'oscura
e le ci vuole una mesata per riprendersi.
Facesse cosi' pure la gente.
*
XI.
Dal treno signorsi' che te ne accorgi
che tutto il mondo corre all'incontrario.
*
XII.
Fossi capace anch'io di correre ancora
come quando ero giovane e ganzo
potessi riprendere a fare gli scippi e le risse
e invece marcisco furioso e so che presto
sara' tutto finito.
*
XIII.
Da giovane anch'io ero poeta
bevevo l'assenzio stavo sempre al bar
ciavevo un coltellaccio nel taschino
e i baffi a punta per far capire a tutti
che era meglio non scocciarmi proprio a me.
Non avessi preso la sifilide
la rabbia la peronospora e il vaiolo
magari del biconzo ero ancora il meglio fico
magari mi facevano ministro o generale.
18. GALGENLIEDER. CORINZIO PITOCANTE: E DALLE FOGNE USCENDO ALLA CONQUISTA (DI SUA ECCELLENZA ALCUNI RIPOSTI PENSIERI)
"E dalle fogne uscendo alla conquista
del mondo al mondo fuoco voglio dare"
(Anastasio Macario Catafratti, Speculum principis sive guberni umbra)
Non sulle vette della disperazione
ma della disperazione nel pozzo
non con un urlo che giunge alla luna
ma nel silenzio che soffoca e affoga
non nel riconoscimento e nella riconoscenza
ma nella rancura della solitudine
si forgia ogni classe dirigente
pronta a vendicarsi dell'universo mondo
*
Il lungo tempo e cupo sperperato
nel rio mestiere del torturatore
comunque e' stato un buon addestramento
e finalmente eccomi al governo
19. I FEMMINICIDI GLI STUPRI LA GUERRA
I femminicidi gli stupri la guerra
sono una cosa sola
I femminicidi gli stupri la guerra
sono l'esercizio del potere fascista dei maschi
I femminicidi gli stupri la guerra
stanno annientando l'umanita' intera e l'intero mondo vivente
20. VLADIMIRO E VOLODIMIRO
Questo e' lo specchio, lo specchio del principe.
Vladimiro si specchia e vede Volodimiro
si specchia Volodimiro e Vladimiro vede.
Si strizzano gli occhi si stringono la mano
da quella stretta sangue umano stilla.
Questo e' l'enigma, l'enigma del potere.
Un governante manda a morte un popolo
il proprio o l'altrui a lui che gliene cale?
Che chi li comanda vuole il loro sterminio
al momento di marciare molti non sanno.
Tutto e' chiarissimo e tutto gronda sangue.
Chiunque fornisce armi alla guerra
coopera al massacro d'inermi e d'innocenti.
Chiunque della guerra si fa propagandista
strozza con le sue mani chi della guerra e' vittima.
La Nato tutti i pozzi ha avvelenato.
Senza esitare l'impero americano
la guerra atomica in Europa ha preparato.
i governanti europei l'ecatombe
dei popoli europei stanno eseguendo.
Io vedo cio' che ogni persona vede.
Io dico quello che ogni persona sa:
che occorre insorgere contro i governi assassini
che occorre abolire gli eserciti e le armi
che occorre salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita' che e' una
e quest'unico mondo che vive.
21. LA CONTROFFENSIVA
Quelli che non stermino' l'offensiva
li sta sterminando la controffensiva.
22. OPPORSI ALLA GUERRA
Nulla e' piu' necessario, nulla e' piu' urgente.
23. QUESTO VEDO: LA GENTE CHE MUORE
Questo vedo: la gente che muore.
Questo vedo: la guerra che uccide.
La guerra non ripara i torti, uccide le persone.
La guerra non fa nascere la storia, fa solo morire la gente.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Questo sento: il grido delle persone che muoiono.
Questo sento: il silenzio delle persone uccise.
Solo la pace ferma la guerra e le stragi di cui sempre e solo la guerra consiste.
Solo la pace abolisce quella massima ingiustizia che e' ogni uccisione, ogni sterminio.
Solo la pace salva le vite.
Chi continua a fornire armi alla guerra uccide altri esseri umani innocenti.
Chi continua a impedire che tacciano le armi fa si' che le armi massacrino ancora altre persone.
Chi pretende di opporre giustizia e pace - si e' prostituito alla guerra che e' l'ingiustizia somma.
Chi pretende di fare del bene facendo morire gli esseri umani - del male si e' fatto servitore.
Solo la pace e' giusta.
Solo la pace e' buona.
Solo la pace salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
24. ANCORA UNA BALLATA DEI MORTI AMMAZZATI
I.
I morti non giocano a tressette
al cinema si siedono in fondo neppure seguono il film
parlottano tra loro non ridono mai
Non seguono lo sport ne' le canzoni
odiano tutti i preti e i generali
ne avessero la forza strozzerebbero
i governanti che li hanno fatti morire
Di notte li vedi che camminano per strada
silenziosi quasi trasparenti
col passo sghembo e pesante di chi e' oppresso
da cupi pensieri da dolori immedicabili
Sputano sulle porte di chi e' per la guerra
suonano tutti i campanelli dei citofoni
e restano li' con gli occhi spenti e muti
a sentire le bestemmie di chi hanno svegliato
Qualche volta squarciano le gomme
danno fuoco ai cartoni e ai giardinetti
rubano i cani e le biciclette
fanno disegni sconci sui muri e le vetrine
Sanno solo di essere morti
hanno scordato tutto o fanno finta
se incontrano qualche vecchio amico
fanno smorfie da bestie feroci
Entrano nei bar e nei negozi
solo per dare fastidio alla gente
ai vivi non dicono mai una parola
II.
Ma poi non e' vero niente
i morti restano immobili
rigidi come baccala'
nelle casse come potrebbero
muoversi che non c'e' neppure
lo spazio per respirare
Restano li' in attesa
di essere dimenticati
che per fortuna succede presto
e allora non hanno piu' impegni
le rogne dei sogni e dei numeri al lotto
e possono starsene finalmente in pace
dopo tutte le sofferenze le umiliazioni
le ferite e le mutilazioni subite
Diventano niente diventano vetro
polvere sabbia bruciore di stomaco
odio ed invidia da parte dei vivi
Si scordano di chi li ha uccisi
non chiedono vendetta a che servirebbe
oramai
aprono gli occhi e gli viene da ridere
aprono gli occhi e gli viene da piangere
neppure come si chiamavano sanno piu'
tutto gli sembra la stessa cosa
tutto e' la stessa cosa
lo stesso vento che tutto trascina
III.
Tu non uccidere tu salva le vite
tu non dimenticare tu resta saldo
nel vero nel buono nel giusto
A chi ti chiede di farti assassino
rispondi di no
a chi ti chiede di amare la guerra
rispondi di no
a chi ti propone qualunque tibidabo
digli che sai che ogni potere
di crimini e menzogne e' impastato e di sangue
del diluvio del sangue di tutti gli inermi
del diluvio del sangue di tutti gli innocenti
come agnelli sgozzati e divorati
da tutti i potenti che sono una sola
societa' di vampiri
digli che tu non vuoi essere fascista
digli che a tutte le guerre e le stragi ti opponi
Salvare le vite e' il primo dovere
condividere fra tutte e tutti
tutto il bene e tutti i beni
camminare lentamente senza illusioni
prendersi cura di chi di te e' piu' fragile
non considerarsi di piu' del bastone cui ti appoggi
Chiamare le oppresse e gli oppressi alla lotta
per la liberazione comune
per la comune salvezza dell'intera umana famiglia
per la comune salvezza dell'intero mondo vivente
sapendo che tutto e' transitorio
sapendo che tutto e' impermanenza
che non si ferma l'attimo fuggente
e tutto precipita nel vuoto
Restare nel partito di Lucrezio e Rosa Luxemburg
restare nel partito di Leopardi e di Hannah Arendt
restare nella prima Internazionale
restare una persona della nonviolenza amica
Tu non uccidere tu salva le vite
salvare le vite e' il primo dovere
25. LA GUERRA LA POSSONO FERMARE
La guerra non verra' fermata
dai governi degli assassini
dagli intellettuali prostituiti a tutti i poteri
da chiunque ha fame di profitti e di prebende
da chi inganna da sempre la gente
dai mass-media che godono del sangue e delle stragi
dalle opinioni pubbliche narcotizzate.
La guerra la possono fermare
solo le oppresse e gli oppressi
che decidono d'insorgere nonviolentemente
per la liberazione e la salvezza dell'umanita' intera
affinche' quest'unico mondo vivente continui ad esistere.
Salvare le vite e' il primo dovere
pace disarmo smilitarizzazione
solo la nonviolenza abolisce la guerra
solo la nonviolenza sconfigge il fascismo
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
26. IL PROGRAMMA MINIMO
Abolire la guerra gli eserciti le armi
insorgere nonviolentemente per salvare tutte le vite
condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni
oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi
27. I GOVERNANTI DELIBERANO
I governanti deliberano di far uccidere i governati
e dopo aver votato l'invio di altre armi
per far proseguire il massacro della povera gente
si applaudono da soli e dichiarano alle tivu'
che per il bene dei popoli nulla e' piu' necessario
del sacrificio dei popoli
e che tutto e' giusto se porta alla vittoria
e dopo la vittoria allora si'
che si fara' la pace buona e giusta
ma prima la tempesta e lo sterminio
perche' la patria e dio e la famiglia
lo chiedono e soltanto i traditori
preferiscono infame la vita alla morte gloriosa.
Poi si ritrovano tra loro al ristorante
si fanno l'occhiolino si danno di gomito
ammiccano e infine prorompono nelle risa
sghignazzano irrefrenabilmente
"che fortuna che siamo i governanti
mentre quei fessi dei governati
se lo meritano tutti di morire
per quanto sono fessi
e per arricchirci a noi".
28. SPECULA PRINCIPIS. CAROGNO MOZZARECCHI: LA GUERRA E' BUONA E FA BENE ALLA SALUTE (OVVERO: GLI AFFARI SONO AFFARI)
"L'economia e' la prosecuzione della guerra con gli stessi mezzi"
(il segretario del solito prussiano)
I.
L'America e i fascisti dell'Unione Europea ci mettono le armi
la popolazione ucraina ci mette i morti
tutti i governi sono contenti
il capitale annusa sangue e profitti
diluvio di sangue cascate di soldi
nulla rende di piu' delle stragi
se non ci fosse gia' il folle e criminale dittatore russo
bisognerebbe inventarlo con l'intelligenza artificiale
*
II.
La Nato e l'Unione Europea prostituita al fascismo americano
alimentano la guerra dal dittatore russo scatenata
che sta sterminando la popolazione ucraina
finito il lavoro sterminati gli ucraini
una volta sgombrate la macerie
con tanti lotti diventati res nullius
grazie al decesso dei vecchi proprietari
sara' l'affare degli affari la ricostruzione
*
III.
Chi non lo sa che per impedire
la sollevazione delle oppresse e degli oppressi
contro il fascismo che domina sul mondo
non c'e' niente di meglio di una guerra
si arruola una parte degli oppressi
per sterminare l'altra parte
s'impone l'ideologia totalitaria
comune a tutti i poteri dominanti
si rapinano e schiavizzano
popoli interi e interi continenti
e si fa un altro giro di giostra
tra gli applausi preregistrati
oltretutto si diminuisce anche
la fastidiosa pressione demografica
visto che le risorse sono scarse
e noi piu' banchettiamo e piu' abbiamo fame
*
IV.
La guerra e' sempre un affare
tutti lo sanno che col sangue degli uccisi
si edificano le piu' grandi fortune
Tutti gli arcana imperii si riducono a questo
che tutti gli oppressori cooperano
a schiavizzare e uccidere gli oppressi
*
V.
Tutti i maschi lo sanno
che uccidere e' meglio di tutto
piu' dello scudetto piu' dei maccheroni
Tutti i maschi lo sanno
che il solo potere e' il potere di uccidere
dopo esserci un po' divertiti si sa
Tutti i maschi lo sanno
che l'impresa piu' grande e' la fine del mondo
perche' nulla ci sopravviva
29. HIC ET NUNC. CAROGNO MOZZARECCHI: IN QUEL PAESE
I.
In quel paese tutto era di fumo
le persone erano di fumo
di fumo erano gli alberi e le case
di fumo le stelle le strade e le carrozze
ci si vedeva poco
si credeva a tutto
*
II.
La gente non voleva sentire parole difficili
discorsi complicati inviti alla lotta
la gente voleva stare tranquilla
guardare la televisione sballarsi accoltellarsi
oppure correre in macchina e schiantarsi contro un muro
soprattutto schiantarsi contro un muro
e poi naturalmente i bei vestiti
*
III.
In quel paese si poteva dire qualunque cosa
tanto nessuno ascoltava nessuno
la polizia arrestava gente a caso
che qualche cosa comunque hai combinato
se hai i vestiti lisi o la pelle gialla o bruna
e si facevano trecento feste all'anno
che tanto a lavorare c'erano gli schiavi
30. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: TRE EROI DEL NOSTRO TEMPO
I.
Chi se lo sarebbe immaginato
che sarei diventato vecchio e ricco
e con piu' di millanta delitti sul groppone
ancora riverito e a piede libero
anche se ho dovuto cambiare tanti bar
e le partite non sono piu' quelle
neanche il ciclismo
*
II.
Per fortuna che la memoria s'accorcia
e gia' non mi ricordo piu' chi ero
cosi' posso restare sempre allegro
tanto quando mi pare trovo tutto
on line che te lo portano anche a casa
quei ragazzotti svelti in bicicletta
che dico che se erano pulzelle
allora si' che ci si divertiva
e poi ci si faceva qualche soldo
dovevo proprio fare l'impresario
o e' l'imprenditore che si dice?
*
III.
Moriro' come tutti gli uomini
e' il nostro comune destino
ma almeno avro' campato una vita
meno schifa di quella che fate.
Ho ammazzato ho rubato ho incendiato
non ho avuto rimpianti o rimorsi
quel che ho fatto l'ho fatto e goduto
quel che ho rotto l'ho rotto di gusto.
M'impiccate perche'? Per invidia?
Perche' sono piu' forte di voi?
31. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: ALTRI EROI DEL NOSTRO TEMPO (UNA SAGRA PAESANA)
Farfallone lo chiamavano cosi' perche' era obeso
e lui che ci aveva il senso dell'umorismo
si metteva sempre un papillon
sempre in giacca e cravatta (a farfalla)
con le scarpe sempre lucide
tranne quando stava al lavoro
che si metteva il grembiule di cuoio e gli scarponi chiodati
e prendeva la frusta le tenaglie gli elettrodi
che il lavoro e' il lavoro e bisogna farlo bene
e con l'abbigliamento confacente, facile da lavare.
Maleppeggio lo chiamavano
e se lo incontravi lo capivi subito perche'.
Semprevince lo chiamavano perche' vinceva sempre
perche' la gente l'ammazzava subito
poi andava dai parenti e chiedeva e otteneva.
Spavuracchio era brutto come la fame
pero' era peggio della fame
perche' la fame le ci vuole un po' di tempo per stendere uno
Spavuracchio invece era svelto come la polvere.
Giuggiolone ci godeva a fare del male alla gente
per questo s'era iscritto al partito dei patrioti
per questo lo hanno fatto ministro
per questo le maniche gli sgocciolano sempre
lo sapete di che e odora di viscere.
Sennuccio si era dovuto sforzare
per farsi largo nel mondo dei pesci grossi
aveva studiato e aveva imparato
che essere pronto ed essere spietato
era l'unica regola che seguono tutti
lo diceva sempre agli amici la sera
che conta solo prendersi tutto il piatto
e tutto il piatto lo prendi soltanto
se levi di torno tutti i concorrenti
l'umanita' e' cosi' e in confronto i lupi
sono pecore e chi non lo capisce
finisce per primo nel bidone dell'acido.
Miro faceva il pagliaccio
finche' l'hanno fatto presidente
prima faceva ridere la gente
adesso la fa ammazzare.
Miro quell'altro
non ne azzeccava una
e ognuna che ne sbagliava
un sacco di gente moriva
per questo lo chiamavano statista
che e' il nome che danno
non agli assassini
ma ai capi degli assassini
e intanto lui e la sua corte
continuavano a fare i soldi
che e' l'unica cosa che conta.
Battacone rubava e per rubare meglio
ammazzava chi a farsi derubare
non ci stava che la gente e' proprio fessa
morire per quatro baiocchi
non vale proprio la pena.
Struccone a forza d'imbrogli e di ricatti
e di certi accordi con una certa onorata societa'
ormai era diventato cosi' ricco
che invece di metterlo in galera
lo fecero presidente del consiglio dei ministri
certo c'era ancora qualche comunista
che lo perseguitava.
Struscione faceva certe cose brutte
ma le faceva cosi' svelto
che dicevano che non c'era niente di male
se uno e' svelto e' svelto
col coltello o col manganello
non sono delitti ma filosofia.
Focarone ammazzo' uno
ma siccome era simpatico
la gente diceva che aveva fatto bene
per questo continuo'
fino a perdere il conto
e la gente diceva poveretto
ci ha questo vizio che ci si puo' fare.
32. CAROGNO MOZZARECCHI: LA SENTENZA
Leggo che in una sentenza e' stato scritto
che fare violenza a una donna per dieci secondi
non e' una violenza da condannare
non e' neppure un reato.
Ora si' che lo so come fare finalmente i soldi
faro' l'avvocato degli stupratori
argomentando che le loro gesta
possono essere suddivise eleaticamente
in singoli gesti della durata
di unita' di tempo sempre piu' piccole
tutte inferiori ai dieci secondi.
Il gioco e' fatto
l'assoluzione assicurata
e i soldi pure.
Che sballo aho' la civilta' giuridica.
33. LE GUERRE
Le guerre
piu' continuano e piu' diventano feroci
vendetta per vendetta
rappresaglia per rappresaglia
con tutti i mezzi
senza piu' esitazioni
senza piu' scrupoli
senza piu' limiti
Le guerre
cominciano tutte come una scampagnata
e giorno dopo giorno
il diluvio di sangue
i banchetti di carne umana
i proclami sempre piu' truci
e le azioni sempre piu' infami
e sempre piu' orridi gli orrori
la tortura per la tortura
gli eccidi per gli eccidi
strappando le capigliature a morsi
mingendo sui cadaveri
bruciando e seppellendo ancora vive le vittime
Le guerre
e il pubblico che da lontano
discetta e applaude
e i signori che s'adoperano
affinche' nella fornace non manchino mai nuovi corpi
ad alimentare il fuoco e lo spettacolo
e la retorica e l'ideologia
che hanno sempre piu' sete di nuove vittime sacrificali
tutti i governi sono fascisti
tutti i governi sono assassini
tutti i governi sono cannibali
Le guerre
solo la nonviolenza puo' fermarle
solo la nonviolenza puo' contrastare
tutte le armi e tutti gli eserciti
solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita' e il mondo vivente
prima che sia troppo tardi
e forse e' gia' troppo tardi
34. NON CREDO CHE AVESSIMO TORTO
I.
Non credo che avessimo torto
la nostra sconfitta non ha dimostrato
che le nostre ragioni fossero sbagliate
non ha dimostrato
che fosse sbagliato il nostro agire
nelle poche cose buone di oggi
trovo i frutti dei semi che spargemmo allora
donando di noi stessi il cuore e il lampo
la stessa cosa il dolce e l'amaro
nelle cose che oggi vengono spacciate
per scoperte novissime e inaspettate
trovo solo l'eco offuscato
di cio' che dicemmo e facemmo allora
non credo che avessimo torto
*
II.
Sciocchezze?
tante ne vedemmo e non riuscimmo a contrastare
orrori?
tutti li combattemmo
che del nostro essere e pensare e fare
non resti nessuna memoria
non depone contro di noi
ma contro chi vinse
vinse il capitale e la societa' dello spettacolo
che tutto riduce a merce e fantasmi
vinse la frusta e la chiacchiera di chi si era arreso
che tutto riduce a piaghe ed ipnosi e puerilita'
vinse il fascismo ben travestito
che dura ancora e ogni giorno fa strage
delle oppresse e degli oppressi
e sbrana e divora quest'unico mondo
sciocchezze?
tante ne vedemmo e non riuscimmo a contrastare
orrori?
tutti li combattemmo
*
III.
Non e' vero che siamo soli e ridicoli
come tutti i superstiti rancidi e iracondi
come tutti i vecchi testardi goffi e stolti
non e' vero che siamo per sempre sconfitti
altre ed altri verranno come noi e di noi migliori
migliori perche' le nostre lotte
persone migliori le avranno rese
che ne abbiano o no memoria
altre ed altri verranno a proseguire
la lotta che lasciamo interrotta
ed impregiudicata
tra chi divora il mondo e chi vuole salvarlo
altre ed altri verranno e sono gia' qui
ogni giorno ne sento la voce che chiama alla lotta e alla liberazione
ogni giorno li vedo rinascere nel dolore e nella rivolta
ogni giorno riscoprono dentro di se' le ragioni della resistenza nostra
Non e' vero che siamo soli e ridicoli
come tutti i superstiti rancidi e iracondi
come tutti i vecchi testardi goffi e stolti
non e' vero che siamo per sempre sconfitti
*
IV.
In questa triste sera del mondo
puo' ancora risorgere puo' ancora vincere
l'umanita' che sogna la giustizia
che lotta per mettere in comune
tutto il bene e tutti i beni
le guerre il razzismo il femminicidio
la devastazione del mondo vivente
la riduzione in schiavitu' di classi e di popoli interi
possono ancora essere aboliti
chiamiamo ancora comunismo inverare la liberta' di tutti e di ciascuno
condividere il pane dare ad ogni persona secondo i suoi bisogni rispettare
la vita la dignita' i diritti di ogni essere che vive
la vita la dignita' i diritti dell'intero mondo vivente
in questa triste sera del mondo
*
V.
Chiamiamo nonviolenza il nostro cammino
in questo deserto in questa notte oscura
chiamiamo nonviolenza
prendersi cura di ogni persona
prendersi cura del respiro del mondo
pulire le acque essere lievi sulla terra
condividere il riparo ascoltare le parole
amare il silenzio e non farsi illusioni
chiamiamo nonviolenza
resistere al male senza fare altro male
opporsi sempre a tutte le violenze
nulla desiderare donare comprensione
abolire la fame e il sistema che la provoca
serbare memoria di tutte le vittime
chiamiamo nonviolenza
cessare di uccidere
costruire la pace e la giustizia
con la compassione che tutto risana
di tutto dubitare
dire la verita'
chiamiamo nonviolenza il nostro cammino
in questo labirinto in questa ingente selva
*
VI.
Una e' l'umanita' unico il mondo
tu tutto rispetta tu tutto soccorri
contrasta il maschilismo il fascismo la guerra
contrasta il capitale gli eserciti le armi
tutte le gerarchie contrasta
tutti i poteri e tutte le obbedienze
opponiti a tutte le menzogne e le oppressioni
a tutte le vilta' e le rassegnazioni
che non resisti tu chi resistera'?
se non insorgi tu chi insorgera'?
tu porta ovunque la parola che guarisce
tu porta ovunque la fiaccola che illumina
tu porta ovunque del dolore testimonianza
tu porta ovunque il conflitto che rivela
oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi
salvare le vite e' il primo dovere
35. LA PACE SUBITO O LA FINE DELL'UMANITA'
Il tempo e' poco, il rischio abissale.
La pace subito o la fine dell'umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
36. CAROGNO MOZZARECCHI: PIU' GENTE VIENE UCCISA (UN SAGGIO DI PSICOLOGIA ELEMENTARE)
Piu' gente viene uccisa
piu' ci si abitua
oltre una certa soglia
si desidera solo
che se ne ammazzino sempre di piu'
si desidera solo
che gli scannamenti comincino anche qui sotto casa
per avere qualcosa da vedere
per avere qualcosa da raccontare
per poter passare all'azione
contro i vicini fastidiosi
contro gli stranieri che c'invadono
contro le donne che non sanno stare al posto loro
37. FEMMINICIDI, LA GUERRA DI STERMINIO DEGLI UOMINI CONTRO LE DONNE
I.
Sono insensati gli uomini:
desiderano che le donne siano schiave
e insieme desiderano sterminarle tutte.
Ma forse e' la stessa cosa:
la stessa sadica spinta ad infliggere
sofferenze senza ritorno.
Non c'entra niente l'amore non c'entra niente l'eros:
e' solo una questione di potere
e' solo una questione di fascismo.
*
II.
Solo la lotta di liberazione delle donne
solo il pensiero delle donne in lotta
puo' liberare l'umanita' intera.
Ha un nome il sistema di potere dei maschi
ha un nome l'ideologia dei maschi
questo nome e' fascismo.
Nel femminismo riconosciamo
il maggior tentativo fatto dall'umanita'
d'inverare la propria umanita'
di salvare tutte le vite.
Nel femminismo riconosciamo
la corrente calda
e l'esperienza storica decisiva
della nonviolenza in cammino.
*
III.
Poiche' la violenza dei maschi e' la prima radice e il primo paradigma
di tutte le violenze
solo la lotta di liberazione delle donne
puo' salvare l'intera umana famiglia
puo' salvare l'intero mondo vivente
dalla catastrofe in corso.
Solo la lotta di liberazione delle donne
sconfigge il militarismo e il razzismo
abolisce la violenza dello sfruttamento e di ogni schiavitu'
unifica tutte le lotte delle oppresse e degli oppressi
per la comune liberazione
nella comune responsabilita'
per quest'unico mondo vivente che conosciamo
e di cui tutte e tutti siamo parte.
*
IV.
Abolire il fascismo.
Salvare le vite.
38. SE NON CI SI OPPONE ALLA GUERRA
Se non ci si oppone alla guerra
siamo gia' stati trasformati in draghi.
39. GALGENLIEDER. CAROGNO MOZZARECCHI: LA GENTE CHE AMMAZZA L'ALTRA GENTE
La gente che ammazza l'altra gente
perche' lo fanno mi domando e dico
tutta quella fatica per niente
Basterebbe un po' di pazienza
e morirebbero tutti da soli
perche' tanta fretta perche' tanta furia?
La vita fa gia' cosi' tanto schifo
che a farli campare
li freghi due volte
E del dolce e spinoso piacere di odiare
perche' poi privarsi da fessi da soli?
si sa che a odiare i morti non c'e' piu' nessun gusto
La gente che ammazza l'altra gente
io porco mondo non ce la fo a capirla
invece a torturarla si' che ci si gode
40. L'ALTERNATIVA
O si abolisce la guerra
o si abolisce l'umanita'.
Tertium non datur.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
41. CAROGNO MOZZARECCHI: DI PROFESSIONE FACCIO IL PUTINIANO
Di professione faccio il putiniano
rubo le caramelle ai regazzini
scrivo le oscenita' nei gabinetti
e sono ingrato verso la nazione
Fischio se sento l'inno nazionale
vomito quando parla la Meloni
fo il comunista coi due pugni alzati
e a mezzanotte canto l'Internazionale
per far dispetto a chi vuole dormire
Sto bene solo in mezzo ai clandestini
regalo sassi a chi e' senza peccato
racconto a tutti che chi e' ricco e' ladro
la notte vo a dar fuoco agli arsenali
Fregai la naja grazie all'obbiezione
facevo sega a scuola e me ne andavo
a fare il militante del partito
mi hanno processato che sui muri
scrivevo no alla guerra e no alle armi
La patria e' il nome della losca ditta
degli assassini che ci ruba il sangue
tre volte al bar ho vinto il primo premio
a chi bestemmia con piu' sentimento
Lo so che tanto finiro' in galera
e in quell'altra galera tutte fiamme
ma questo mondo non e' una galera?
Non val la pena di lottare sempre
contro tutti i poteri e le oppressioni?
42. PARLA AI SUOI PRODI IL MINISTRO DELLA GUERRA
Chi strozza un cane avra' la vita eterna
e loro sono cani in spoglie umane
chi spara primo sara' medagliato
se mira giusto e fa schizzare il sangue
tutti ricordino che sono bestie
i luridi nemici e farli fuori
e' cosa buona e giusta e Dio lo vuole
(il nostro Dio, che e' il solo vero e santo)
la guerra finira' con la vittoria
e mangeremo il cuore dei nemici
eterna gloria i nostri morti avranno
i loro invece li aspetta l'inferno
e' bene infliggere ogni male al male
e loro sono il male e l'immondizia
regalero' un doblone a chi mi porta
di nasi e orecchie del nemico un secchio
43. TRE COSE DA FARE CONTRO LA GUERRA
Denunciare l'illegalita' della partecipazione italiana alla guerra.
Bloccare la produzione e l'invio di armi con l'azione diretta nonviolenta.
Preparare una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo alle elezioni europee del 2024.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
44. CONTRASTARE
Contrastare la guerra e i femminicidi.
Solo la nonviolenza puo' farlo.
Contrastare il fascismo, il razzismo, la schiavitu'.
Solo la nonviolenza puo' farlo.
Contrastare la violenza che sta distruggendo l'umanita' e il mondo.
Solo la nonviolenza puo' farlo.
*
Con volto e con voce di donna la nonviolenza e' in cammino.
Salvare le vite e' il primo dovere.
45. CAROGNO MOZZARECCHI: LA PACE DE NOANTRI (DISCORSO CONCLUSIVO AL VERTICE DALLA NATO)
La pace vera e' quella degli eroi
dopo aver fracassato tutti i crani e tutte le ossa
dopo aver frollato le carni dei nemici e averle date in pasto ai nostri cani
e dopo aver fatto una bella doccia eccoci qui freschi come una rosa
La pace vera e' la vittoria imperiale
e il trionfo con gli schiavi in catene
il trionfo a reti unificate e la pubblicita' dei dentifrici
La pace vera e' la nostra
non quella luetica e butterata che vogliono i comunisti
non quella fifona e pezzente che vogliono i preti comunisti
la pace vera e' bianca ed ariana
col suo fardello civilizzatore
e il magno ricordo di Roma Kaputt Mundi
Noi non facciamo mica le guerre
portiamo il benessere americano
se quei mongoli negri e beduini
vogliono continuare a vivere come le bestie che poi sono
noi lo sappiamo come accontentarli
ecco i confetti ne abbiamo per tutti
Noi non facciamo mica le guerre
ci abbiamo la tecnologia che fulmina tutti i comunisti
da lontano un milione di chilometri
ci serve solo qualche fesso indigeno
che ci mette i suoi fanti in prima linea
per far vedere alla televisione
che bestie assassine sono i bolscevichi
e quanto e' giusto che li sterminiamo
Noi non facciamo mica le guerre
sono gli altri che fanno le stragi
noi ci mettiamo solo le armi e i satelliti
noi ci mettiamo solo le bocche da fuoco
e il puntamento delle bocche da fuoco
a scannarsi ci mandiamo i miserabili
che gratta gratta sono comunisti pure loro
La pace la pieta' le lagne dei sapientoni
sono tutte castronerie
i diritti umani il clima la fame dei selvaggi
sono tutte fesserie
quello che conta e' la vittoria nostra
quello che conta e' che comandiamo noi
46. IL DILUVIO DEI FEMMINICIDI
I.
Piovono spade e coltelli
e piovono dita piu' dure dei coltelli
afferrano alla gola e tolgono il respiro
si serrano in pugno fracassano le ossa
il carnefice ride e piange insieme
di gioia e furore e intanto grida
"o mia o di nessuno, te l'avevo gia' detto".
Fiamme abbrustoliscono la carne massacrata
nel giardino di casa nei campi vicini
ai bordi della macchia si arriva con le taniche
i pezzi sbranati a colpi di accetta
"o mia o di nessuno, adesso l'ha capito"
pensa il necroforo e ride di un riso
che sembra una mitraglia che sembra un ruggito
mentre che versa e versa la benzina.
Cavalli spettrali volano in cielo
nel livido buio della tempesta urlante
nel rombo di mille tamburi scoccano gli zoccoli scintille
che squarciano le nubi che corrono e s'infrangono
diluviano fiumi di porpora e siero
"o mia o di nessuno, sono io il padrone"
canta l'uccisore il suo canto ebbro.
II.
L'intera societa' dei maschi appoggia
con tutta la sua forza ogni stupratore
ogni femminicida con tutta la sua forza.
L'intera societa' dei maschi si regge
sula violenza contro tutte le donne.
La violenza maschile e' la prima radice
e il primo paradigma di tutte le violenze.
Il maschilismo e' gia' il fascismo
e' gia' l'apocalisse
che tutto divora.
III.
Solo la lotta di liberazione delle donne
puo' salvare l'umanita' dall'orrore
che da millenni si prolunga a opprimerci.
Solo la lotta di liberazione delle donne
puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
che sempre piu' rapida ci sta inabissando.
Resistere occorre alla follia onnicida
del sistema di potere maschilista,
guerriero, razzista, schiavista.
Resistere occorre alla violenza onnicida
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza.
Salvare le vite e' il primo dovere
solo la nonviolenza puo' salvarci.
Con volto e con voce di donna
la nonviolenza e' in cammino.
47. "CESSATE IL FUOCO"
Smettete di uccidere le vostre sorelle i vostri fratelli
smettete di uccidere i vostri genitori le vostre genitrici
smettete di uccidere le figlie e i figli vostri.
Siamo una sola umanita'
in quest'unico mondo vivente
salvare le vite e' il primo dovere.
48. LA DITTATURA DEI MASCHI ASSASSINA
Stupro dopo stupro
femminicidio dopo femminicidio
la dittatura assassina dei maschi ostenta
la sua costitutiva ferocia
la sua essenziale disumanita'
Non avra' un futuro l'umanita'
se non abbattera' questa dittatura onnicida
Con voce e con volto di donna
la nonviolenza lotta ed e' in cammino
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
solo la nonviolenza puo' salvare quest'unico mondo vivente
49. LA GUERRA CHE CONTINUA E CHE OGNI GIORNO
La guerra che continua e che ogni giorno
uccide e uccide altri esseri umani
tu che sei anche tu un essere umano
non dovresti far di tutto per fermarla?
Abolire la guerra gli eserciti le armi
e' il compito piu' urgente dell'umanita'.
50. NON FERMERA' LE STRAGI
Non fermera' le stragi
chi altre stragi esegue.
*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
*********************
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 451 del 26 marzo 2024
*
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
*
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