[Nonviolenza] Ricordando a Viterbo le vittime della Shoah



RICORDANDO A VITERBO LE VITTIME DELLA SHOAH

La mattina di lunedi' 22 gennaio 2024 una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha reso omaggio alle vittime viterbesi della Shoah sostando dinanzi alle pietre d'inciampo e alla lapide che in via della Verita' ricordano Vittorio Emanuele Anticoli, Letizia Anticoli ed Angelo Di Porto, deportati ad Auschwitz.
L'iniziativa, che si e' svolta nel piu' rigoroso silenzio a testimoniare un dolore che non si estingue, era parte di un percorso di accostamento al Giorno della memoria del 27 gennaio.
Possa la memoria delle vittime della Shoah convocare e persuadere l'umanita' intera a cessare di uccidere, convocare e persuadere l'umanita' intera a salvare tutte le vite, a soccorrere ogni persona bisognosa di aiuto, ad abolire la violenza e scegliere finalmente la nonviolenza, solidale ed accudente, concreta e coerente, come fondamento di tutte le relazioni.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 22 gennaio 2024

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.

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