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[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 339
- Subject: [Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 339
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 5 Dec 2023 05:37:35 +0100
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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 339 del 5 dicembre 2023
In questo numero:
1. Marisa Rodano
2. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
3. One Billion Rising Italia: Una lettera
4. Una lettera aperta alla Presidente del Parlamento Europeo: "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier"
5. Perche' occorre scrivere ora a Biden per chiedere la liberazione di Leonard Peltier
6. Alcuni riferimenti utili
7. Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane
8. Solidali con le donne iraniane nella lotta nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani
9. "Adista": In ricordo di Gianni Novelli
10. Archivio Disarmo: In ricordo di Gianni Novelli
11. Franco Barbero: Gianni Novelli e' ora tra le braccia di Dio
12. Valerio Gigante: Gianni Novelli, globetrotter per la pace e la giustizia, tessitore instancabile di dialogo
13. "Nev": E' morto Gianni Novelli, fondatore del Centro interconfessionale per la pace
1. LUTTI. MARISA RODANO
E' deceduta Marisa Rodano, antifascista, legislatrice, militante del movimento operaio, per la liberazione dei popoli, per i diritti delle donne.
Con gratitudine che non si estingue la ricordiamo.
2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
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Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
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Donna, vita, liberta'.
3. REPETITA IUVANT. ONE BILLION RISING ITALIA: UNA LETTERA
[Riceviamo e diffondiamo]
Care attiviste e cari attivisti,
Care compagne e cari compagni di viaggio,
testimoni coraggiose e coraggiosi della lotta alla violenza e agli abusi sul corpo delle donne,
Preziose amiche tutte e preziosi amici tutti di One Billion Rising,
scriviamo queste righe consapevoli del sentimento di sofferenza e di umana impotenza che tutte e tutti voi - che tutte noi - stiamo attraversando in questi mesi. Le notizie che arrivano dal mondo ci lasciano senza fiato.
Come se non bastasse, nel nostro Paese, continua inesorabile la conta delle donne cadute per mano di uomini criminali e violenti.
Eppure in tutto questo, o forse proprio per tutto questo, noi scegliamo di non restare in silenzio, di non tirarci indietro, e vi chiediamo di essere ancora con noi.
Nell'oscurita', facciamo splendere la nostra luce. Uniamo le nostre voci. Non sara' facile, ma non sara' impossibile.
La Campagna mondiale One Billion Rising e' nata proprio per questo: per essere una reale comunita', un appiglio nella tempesta, una rete in cui conoscersi, riconoscersi, trovarsi e forse per qualcuno - come e' stato per noi - persino salvarsi. Salvarsi dalla solitudine, dal silenzio, dall'isolamento, dalla violenza fisica e psicologica che troppo spesso ci vede come prede, ancor prima che ragazze, donne o bambine.
Febbraio non e' lontano, raduniamo le forze, raccogliamo le energie, prepariamoci a far sentire il nostro grido di pace e consapevolezza.
Vi invitiamo a incominciare ad organizzare e a coordinare a livello locale la vostra partecipazione a OBR2024: anche per questo, oggi vi chiediamo con gentile fermezza, di cercare di coinvolgere il piu' possibile il mondo della scuola nelle vostre comunita'.
Crediamo sia infatti particolarmente prezioso e vitale tornare a parlare nelle scuole di come la prevaricazione della violenza di genere porti odio, dolore, mancanza di rispetto, assenza di solidarieta'.
Vi alleghiamo una lettera che volendo potrete usare per contattare le scuole dei vostri territori.
Noi siamo a vostra disposizione per qualunque chiarimento e approfittiamo per anticiparvi che V (Eve Ensler) sara' in Italia per presentare il suo nuovo libro "Io sono un'esplosione" (ed. il Saggiatore) in questi due appuntamenti pubblici:
- Firenze, venerdi' 24 novembre ore 20.30 Teatro Niccolini , V presenta il suo nuovo libro con Serena Dandini
- Milano, domenica 26 novembre ore 11 Teatro Paolo Grassi con Maria Nadotti
Mai come oggi abbiamo bisogno di essere unite e uniti, di farci forza, per continuare a costruire insieme una strada di pace, di gentilezza, di consapevolezza e di profondo rispetto per tutte le donne del pianeta.
Un abbraccio a tutte e a tutti voi.
Con gratitudine.
Nicoletta Billi
3332432777
Luisa Garribba Rizzitelli
3454767246
Margherita Giuliodori Santicchia
3280199958
One Billion Rising Italia
obritalia at gmail.com
*
Allegato: Modello di lettera da inviare alle scuole
PROPOSTA COINVOLGIMENTO PROGETTO GRATUITO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Oggetto: Proposta di coinvolgimento del Vostro Istituto nella Campagna Mondiale One Billion Rising contro la Violenza di Genere
Gentile Sig. o Sig.ra Dirigente Scolastica/o
Gentile Docente,
Ci rivolgiamo a tutti Voi - in ogni parte d'Italia, in ogni ambito e indirizzo disciplinare delle scuole di ogni ordine e grado - con accorata fiducia che tutti siano consapevoli che la situazione sulla violenza alle donne nel nostro paese ha assunto numeri drammatici ed inaccettabili per un Paese civile e democratico. La scia sofferenza e dolore sembra inarrestabile. Una donna uccisa in media in Italia ogni due giorni. Dati impressionanti su tutte le forme di violenza che coinvolgono ragazze e ragazzi sempre piu' giovani. Non possiamo restare ferme e fermi, dobbiamo combattere il rischio di assuefazione e rassegnazione.
In occasione del 25 novembre Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha speso parole ferme ed inequivocabili: "Un'azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni piu' giovani, attraverso l'educazione all'eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione". Parole che tracciano una strada di speranza e impegno da parte di tutti.
Crediamo fermamente che la Scuola Pubblica, nonostante le difficolta' che affronta ogni giorno, nonostante le battaglie e le sfide che e' costretta a fronteggiare spesso nel silenzio delle Istituzioni, abbia ancora un ruolo cruciale per radicare nelle nuove generazioni una cultura di profondo rispetto verso tutte le donne.
One Billion Rising e' una campagna Mondiale fondata nel 2012 dalla scrittrice e attivista americana Eve Ensler con l'obiettivo di fermare la violenza contro le donne. Aderiscono a questa campagna 128 paesi nei cinque continenti.
Per queste ragioni, proponiamo in modo accorato e amichevole, che il Vostro Istituto aderisca alla Campagna Mondiale ONE BILLION RISING diventando una "OneBillionRising School" nelle due modalita' che seguono:
1) PRIMA DEL 14 FEBBRAIO 2024
Sotto la guida e l'esperienza dei Docenti le classi possono intraprendere dei laboratori o delle attivita' didattiche al fine di promuovere la sensibilizzazione, la formazione, la riflessione e il confronto tra i ragazzi e le ragazze sul tema della violenza di genere.
Partendo - a titolo esemplificativo e di suggerimento - da queste domande
"Che cos'e' la violenza di genere per te?", "Cosa sono gli stereotipi e le discriminazioni?", "Perche' secondo te nel nostro Paese ogni due giorni una donna viene uccisa?", "Perche' la violenza contro le donne e' cosi' diffusa? Cosa la genera, cosa la alimenta?", "Cosa fanno i Centri Antiviolenza?", "Cosa e' il 1522?", "Cosa diresti ad un uomo che ha commesso un femminicidio?", "Come fermeresti questa spirale di violenza?", "Nella tua esperienza hai mai assistito a comportamenti violenti verso le donne?", "La violenza e' solo fisica o anche psicologica o verbale?", "Cosa bisognerebbe fare secondo te per fermare la violenza contro le donne?", "La violenza di genere e' qualcosa che ti riguarda?".
I docenti potranno scegliere di coinvolgere le classi, magari anche dividendole per gruppi, attraverso queste iniziative:
- Scrivere dei temi o dei racconti brevi
- Realizzare un podcast
- Dare vita ad una mostra fotografica
- Creare un fumetto
- Disegnare dei quadri e raccoglierli in un'esposizione
- Scrivere e realizzare un cortometraggio amatoriale tutti insieme
- Comporre una canzone o un rap
- Realizzare uno spot video di max 30 secondi
- Ideare uno spettacolo teatrale
- Fare un reportage (audio, video o solo testo) documentando esperienze a loro prossime
- Creare una presentazione power point
- Realizzare una serie di interviste per approfondire l'argomento
- Condurre delle ricerche interdisciplinari sul tema coinvolgendo piu' materie
Crediamo che sia cruciale stimolare i ragazzi e le ragazze al confronto sul tema della violenza. Come introduzione al tema suggeriamo la lettura di un libro che vi sara' inviato gratuitamente, su richiesta. "I Monologhi della Vagina", scritto da Eve Ensler nel 1996 - tradotto in 35 lingue - e' il testo fondante che ha sdoganato tabu' e resistenze e che ancora oggi e' uno straordinario manifesto contro la violenza, un punto di riferimento fondamentale nella lotta quotidiana di tutte le donne del mondo.
Suggeriamo di promuovere un dibattito nelle classi a partire dal libro, ma ogni docente potra' in alternativa scegliere libri, testi teatrali, video che possano comunque raggiungere lo scopo.
2) IL GIORNO 14 FEBBRAIO 2024: REALIZZARE IL FLASH MOB
Il 14 febbraio 2024 - o in giorni in prossimita' di questa data - insieme ad altre migliaia di persone nel mondo, vi chiediamo di realizzare e documentare il vostro flash mob sulle note della canzone "Break the Chain" della quale la nostra organizzazione internazionale detiene i diritti e che vengono concessi gratuitamente a chi aderisce all'iniziativa. Questa canzone e' una esplosione di energia e forza che unisce uomini e donne, ragazzi e ragazze. Qui il link della canzone e il tutorial per imparare la coreografia:
Video Break The Chain 1 con sottotitoli in italiano
https://www.youtube.com/watch?v=XQgPTA5U86o
Tutorial della coreografia curata da Debbie Allen, lo storico volto di Saranno Famosi:
https://www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA
Vi chiediamo per questo di:
- Lavorare ad una libera coreografia della canzone coinvolgendo le classi e i docenti sulle note di "Break the Chain" ballandola tutti insieme ovunque riteniate sia possibile farlo;
- Precedere l'esecuzione della coreografia con delle brevi letture o testimonianze a tema;
Documentare e riprendere con i cellulari le attivita' svolte, postarle sui social taggando #OBR #OBRItalia o inviando qualche scatto o video amatoriale alla mail del coordinamento nazionale obritalia at gmail.com
E' sicuramente gradita, ma non indispensabile, la capacita' di:
- Coinvolgere, la cittadinanza, i genitori, media e ogni soggetto interessato, perche' possa essere divulgato al massimo il significato della vostra iniziativa e partecipazione
- Diffondere sui propri social/siti dell'istituto le informazioni utilizzando gli hashtag dell'iniziativa
Ad ogni scuola che partecipera', regaleremo 2 t-shirt ufficiali One Billion Rising Italia
La violenza contro le donne riguarda tutti noi. Nessuno puo' chiamarsi fuori. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Abbiamo un disperato bisogno della vostra collaborazione, della vostra energia, del vostro impegno e del vostro entusiasmo. Unitevi a noi. Sara' un cammino forse faticoso, a tratti difficile, ma certamente sorprendente e fertile per la vostra comunita' scolastica. Ce lo dice l'esperienza di questi ultimi dieci anni. I ragazzi e le ragazze hanno un infinito bisogno di essere guidati, di essere accompagnati e stimolati per permettere alla loro creativita', alla loro energia, ai loro pensieri e alle loro parole di sgorgare in tutta la loro unicita' e potenza. Insieme possiamo cambiare la cultura della violenza e del sopruso. Il futuro e' possibile.
Grazie per l'attenzione preziosa,
Cordialmente,
Attivista OBR
Xxxxxxxx xxxxxxxxxx
Mail per adesione: xxxxxxxxxxx
Per aderire mandate una mail a obritalia at gmail.com e verrete contattati da Margherita Santicchia del nostro Coordinamento.
4. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO: "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola,
numerose personalita' della societa' civile e varie associazioni democratiche italiane hanno promosso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".
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Qui di seguito il testo dell'appello.
Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.
L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.
E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.
In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.
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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
le saremmo assai grati se lei, che ha assunto l'incarico di Presidente del Parlamento Europeo succedendo all'on. Sassoli, volesse porsi a capo di questa iniziativa volta a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
sicuramente lei ricorda che il Parlamento Europeo gia' in passato ripetutamente si espresse in tal senso nel 1994 e nel 1999.
E sicuramente lei sa che una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU, dopo aver accuratamente riesaminato tutti gli atti processuali, lo scorso anno ha concluso i suoi lavori chiedendo la liberazione di Leonard Peltier.
E sicuramente lei sa anche che nel corso del tempo la liberazione di Leonard Peltier e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da prestigiose organizzazioni umanitarie come Amnesty International, da innumerevoli istituzioni democratiche, da milioni - letteralmente milioni - di esseri umani di ogni parte del mondo, tra cui anche il magistrato che nel 1976 sostenne l'accusa contro di lui e che da anni e' impegnato per la sua liberazione (da allora ad oggi peraltro e' stato definitivamente dimostrato che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier erano false).
Come ha scritto nel suo appello l'indimenticato Presidente Sassoli, "I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
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Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione ed auspicando un suo intervento, voglia gradire distinti saluti.
5. REPETITA IUVANT. PERCHE' OCCORRE SCRIVERE ORA A BIDEN PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
Perche' tra un anno negli Stati Uniti d'America ci saranno le elezioni presidenziali.
Ed e' abitudine dei presidenti al termine del mandato di concedere la grazia ad alcune persone detenute.
Quindi e' in questi mesi che Biden decidera' in merito.
E quindi e' adesso che occorre persuaderlo a restituire la liberta' a Leonard Peltier.
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Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
6. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI
Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com
7. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL COORDINAMENTO ITALIANO DI SOSTEGNO ALLE DONNE AFGHANE
Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane (CISDA).
Per contatti: e-mail: cisdaonlus at gmail.com, sito: www.cisda.it
8. REPETITA IUVANT. SOLIDALI CON LE DONNE IRANIANE NELLA LOTTA NONVIOLENTA PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
Siamo solidali con le donne iraniane nella lotta nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Scriviamo all'ambasciata dell'Iran in Italia per chiedere che cessi la repressione del movimento democratico e nonviolento delle donne - e degli uomini postisi alla loro sequela - che si riconosce nel motto "Donna, vita, liberta'", che siano liberate e liberati tutte le prigioniere e tutti i prigionieri politici, che cessi la violenza maschilista di stato, e che siano riconosciuti, rispettati e difesi tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nessuna autorita' e' legittima se non rispetta la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
9. AMICIZIE. "ADISTA": IN RICORDO DI GIANNI NOVELLI
[Dal sito adista.it riprendiamo e diffondiamo]
Messaggio di Adista per la veglia che si tiene oggi in memoria di Gianni Novelli, deceduto ieri, 28 novembre.
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Per noi del collettivo di Adista Gianni e' stata una presenza costante e discreta, sin dai primi anni '80, quando Adista ospitava nei suoi locali la sede del Cipax. In seguito, passava spesso in redazione, per incontrarsi con Giovanni Avena e con gli esponenti delle realta' cristiane di base, per discutere i principali eventi politico-religiosi o per organizzare iniziative "dal basso". Altre volte veniva a portarci notizie dal mondo nonviolento, o a chiederci di dare spazio sulle nostre colonne a qualche iniziativa per la pace e il disarmo, o a confrontarsi con la redazione sulle vicende della Chiesa latinoamericana. Altre volte passava solo per un saluto tra amici.
Soprattutto nel periodo dell'organizzazione delle celebrazioni in occasione dell'anniversario della morte di Oscar Romero le sue visite si facevano piu' frequenti, perche' voleva confrontarsi con noi su quali fossero le iniziative piu' opportune, gli ospiti piu' adatti nel contesto ecclesiale che anno dopo anno si modificava e nel quale, attraverso la memoria viva di Romero, cercavamo di incidere.
Per noi e' stata una presenza mite e sorridente. Entrava in redazione e ci abbracciava uno per uno; chiedeva sempre di noi e parlava pochissimo di se'. La sua attenzione era sempre proiettata verso gli altri. E di ciascuno - conosceva e aveva frequentato tantissime persone - era sempre in grado di trovare un aspetto positivo, un atteggiamento o una caratteristica che poteva essere valorizzata. Aveva i contatti di tutti. E in redazione, ogni volta che ci serviva metterci in contatto con qualche ambiente ecclesiale, in Italia o all'estero, chiedevamo a lui. Di ciascuno e ciascuna che abbia incrociato la vita e l'informazione di Adista in questi anni conserviamo un ricordo, che e' diventato parte stesso del nostro vivere quotidiano, che si trasforma continuamente attraverso gli incontri e le esperienze che facciamo attraverso le relazioni. Di Gianni abbiamo imparato il sorriso, l'apertura e la curiosita', la capacita' di dialogo con tutti che non abdica alla propria radicalita' e non confonde tutto in un ipocrita irenismo.
Ma soprattutto da Gianni abbiamo imparato l'impegno costante e infaticabile nella dimensione collettiva, come ambito fondamentale in cui comprendere e realizzare la propria soggettivita'.
10. AMICIZIE. ARCHIVIO DISARMO: IN RICORDO DI GIANNI NOVELLI
[Dal sito archiviodisarmo.it riprendiamo e diffondiamo]
Gianni Novelli, fondatore del Cipax - Centro Interconfessionale per la pace e da sempre amico dell'Archivio Disarmo, ci ha lasciato.
Con lui abbiamo condiviso tante iniziative e campagne per la pace e per i diritti umani.
A testimonianza della stima reciproca, anni fa ci propose di donare alla nostra Biblioteca il fondo librario del Cipax, che e' stata in assoluto la prima delle numerose donazioni che si sono succedute in favore della Biblioteca di Archivio Disarmo.
Caro Gianni, in questo triste momento vogliamo ricordare il tuo sorriso e inviarti un commosso saluto da tutti noi dell'Archivio Disarmo.
11. AMICIZIE. FRANCO BARBERO: GIANNI NOVELLI E' ORA TRA LE BRACCIA DI DIO
[Dal sito donfrancobarbero.blogspot.com riprendiamo e diffondiamo]
Animatore incomparabile e instancabile del Cipax e di tante altre iniziative di pace, Gianni Novelli e' ora tra le braccia di Dio.
Il Vangelo ha sempre ispirato la sua vita e noi non potremo mai dimenticare il suo impegno per la pace.
Franco Barbero, Fiorentina e tutta la comunita'.
12. AMICIZIE. VALERIO GIGANTE: GIANNI NOVELLI, GLOBETROTTER PER LA PACE E LA GIUSTIZIA, TESSITORE INSTANCABILE DI DIALOGO
[Dal sito adista.it riprendiamo e diffondiamo]
L'enorme massa di comunicati, messaggi, articoli, testimonianze che in questi giorni hanno invaso il web danno gia' di per se' l'idea della figura di Gianni Novelli, morto a Roma, all'eta' di quasi 87 anni (li avrebbe compiuti il 6 dicembre), il 28 novembre scorso. Una figura conosciuta, apprezzata, amata in una misura ampia e trasversale, che andava al di la' del semplice circuito ecclesiale di base, e coinvolgeva la Chiesa istituzionale, i movimenti, le realta' impegnate sul fronte dell'ecumenismo, della pace, del disarmo, dei diritti dei popoli indigeni, dei movimenti sociali latinoamericani, della solidarieta' internazionale.
Tessitore di reti e viaggiatore instancabile, Gianni Novelli ha impostato la sua vita sul costruire ponti. In nome della pace e della nonviolenza. E con al centro un'idea aperta della fede, che ha declinato come dialogo tra il basso e l'alto, prevalentemente, ma anche fra terre e esperienze diverse. In un senso prima ecumenico e poi interconfessionale.
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Gli anni di "Com"
Nato a Roma nel 1936, venne ordinato prete della Congregazione degli Stimmatini a Verona nel 1960. A Trento, alla fine degli anni '60, dove era stato inviato dalla sua Congregazione dopo i primi contrasti, si immerse nel clima di fermento postconciliare. L'allontanamento dalla Congregazione (ma Novelli rimase sempre prete, senza subire nessuna sanzione canonica) si accompagno' al legame con Ernesto Balducci e con il nucleo di quello che si sta definendo come "dissenso cattolico". Partecipo', nell'estate del 1971, a un incontro alla Cittadella di Assisi organizzato su impulso di Giovanni Franzoni, all'epoca ancora abate di S. Paolo a Roma, per affrontare la crisi che in quel periodo stava vivendo il settimanale dei dehoniani il Regno, con l'espulsione di tutto il gruppo redazionale. Prese, in quella occasione, corpo l'idea di un nuovo strumento di informazione ecclesiale, piu' libero e vicino agli ambienti del movimento ecclesiale di base. Si trattava di Com-Fatti e documenti sull'uomo e sulla fede, settimanale nato nel 1972 in casa del pastore metodista di Bologna Valdo Benecchi. Un anno dopo la redazione si trasferi' a Roma, stringendo una collaborazione sempre piu' forte con la Comunita' animata da Franzoni e con la redazione del settimanale evangelico Nuovi Tempi, al punto che nel settembre 1974 le due realta' si fusero diventando Com Nuovi Tempi, sotto la direzione del pastore Giorgio Girardet. Da quell'esperienza, nel 1989, nacque il mensile Confronti. Di tutto questo processo Novelli fu instancabile animatore e promotore, oltre che diffusore infaticabile della rivista, che veniva inviata in maniera capillare e militante un po' in tutta Italia. Specie in alcuni momenti particolarmente "caldi" del dibattito politico ed ecclesiale del Paese, come nel 1974, all'epoca del referendum sul divorzio, quando la redazione di Com da' un forte contributo alla campagna elettorale, con articoli e interventi pubblici.
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L'impegno per la pace
Ma il suo impegno non si esauri' ne' nella rivista ne' nella attivita' - cinquantennale - con il movimento delle Comunita' di Base. Nella sede di Com Nuovi Tempi si ritrovarono infatti, nel 1980, i rappresentanti di associazioni e movimenti che preparavano le manifestazioni pacifiste contro l'installazione dei missili nucleari a Comiso e che avrebbero dato vita alla prima grande marcia pacifista italiana del 24 ottobre 1981. Novelli fu tra coloro che resero possibile il "ponte" tra le realta' impegnate per la pace nel mondo cristiano e quello laico. In quel periodo, caratterizzato da un fecondo dialogo tra realta' ecclesiali di base cattoliche e altre confessioni cristiane, maturo' anche l'impegno ecumenco di Novelli, che nel giugno 1981 partecipo' al Kirchentag di Amburgo, dove al centro del dibattito vi era proprio la contrapposizione alla corsa agli armamenti nucleari e, nello stesso anno, come parte della redazione di Confronti, si reco' a Washington dove, nel Natale 1981, prese contatto con alcuni leader religiosi del variegato movimento pacifista americano.
Tornato in Italia, avvertendo l'urgenza di questi temi e la scarsa sensibilita' in ambito religioso, con amiche e amici diede vita a Roma al "Centro interconfessionale per la pace" (presto contratto in "Cipax"), che ebbe la sua prima sede nei locali di Adista. Il primo impegno fu lo sforzo di coinvolgere le forze religiose nella grande marcia nazionale per la pace del 24 ottobre 1982, preceduta da una veglia di preghiera nella chiesa dell'Aracoeli. Per la prima volta, una grande presenza visibile di "Cristiani per la pace" sfilo' nelle strade di Roma dietro a striscioni che aggregavano "Francescani per la pace" e "Protestanti per la pace".
Da quell'avvenimento inizio' una lunga serie di iniziative e progetti, come l'appuntamento mensile di preghiera ecumenica nella chiesa di San Marco a Piazza Venezia prima, poi nella chiesa battista del Teatro Valle, infine nei luoghi di sofferenza e in varie parrocchie. Contro l'installazione dei missili Cruise con testata nucleare, alle iniziative nazionali e locali se ne aggiunse una specifica, quella del Venerdi' santo a Comiso insieme ai giovani evangelici del Centro per la pace di Catania, autore di molti programmi pacifisti nelle scuole siciliane e in ambito internazionale.
*
L'ecumenismo e il dialogo interreligioso
Nell'agosto 1988 ci fu poi l'iniziativa di Church and peace, Mir, Francescani e Pax Christi internazionale ad Assisi che promossero un "Dialogo ecumenico europeo su giustizia, pace e salvaguardia del creato". Da questo importante evento ecumenico scaturi', nell'anno successivo, la prima assemblea ecumenica europea "Pace nella giustizia" promossa dalla Conferenza delle Chiese europee e dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee presieduto dal card. Carlo Maria Martini. Segui' poi un evento mondiale a Seul, dal 5 al 12 marzo 1990, promosso dal solo Consiglio ecumenico delle Chiese. Di tutte queste Conferenze, succedutesi dal 1988 al 2013 (Assisi, Basilea, Seoul, Graz, Sibiu, Kingston, Busan) Novelli si impegno' a diffondere contenuti e documenti.
L'11 dicembre 1992 Novelli prese anche parte alla marcia - organizzata dai Beati i Costruttori di Pace - che porto' 500 pacifisti dentro una Sarajevo assediata per reclamare il cessate il fuoco di uno dei piu' sanguinosi conflitti della fine del '900.
Con la sua personalita' gentile e tenace, negli anni '80 il Cipax divenne punto di riferimento di ogni iniziativa per la pace e il disarmo che coinvolgesse le realta' religiose, con il sostegno di tanti obiettori di coscienza e la testimonianza di figure come quelle di Giulio Girardi, Gerard Lutte, Jose' Ramos Regidor, Cesare Frassineti, Luigi Bettazzi, Tonino Bello, Raffaele Nogaro, Luigi Di Liegro e di tanti esponenti del pacifismo internazionale.
Ma l'impegno di Gianni Novelli ha trovato molte altre forme di espressione: assieme al fondatore della Caritas di Roma, don Luigi Di Liegro fu infatti per anni promotore delle celebrazioni in ricordo dell'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, ucciso sull'altare mentre celebrava la Messa, nel 1980. Ci saranno ogni anno celebrazioni eucaristiche (1984-2005), accompagnate da incontri di riflessione ed eventi; e poi, fino al 2012, veglie ecumeniche, con la partecipazione di figure rilevantissime, religiose e no, come Samuel Ruiz, Henry Tessier, Perez Esquivel. Novelli e' stato inoltre co-fondatore del Coordinamento italiano di solidarieta' per i popoli indigeni.
In anni piu' recenti ha aperto il Cipax alla riflessione sui temi interreligiosi e al dialogo con l'Islam. Ha continuato a viaggiare e a tessere relazioni. Noi di Adista gli dobbiamo anche gratitudine per l'amicizia che lo ha legato a Giovanni Avena, che nel 1977 era stato allontanato dalla parrocchia di Palermo dove era parroco per il suo impegno a favore dei reclusi del manicomio della citta' e per il suo impegno ecclesiale e politico. Riparato a Roma, dove anni prima era stato vice parroco, Giovanni trovo' in Gianni Novelli e nella CdB di S. Paolo un punto di riferimento importante in quei mesi difficili, fino al suo arrivo, appunto, ad Adista.
13. AMICIZIE. "NEV": E' MORTO GIANNI NOVELLI, FONDATORE DEL CENTRO INTERCONFESSIONALE PER LA PACE
[Dal sito nev.it riprendiamo e diffondiamo]
E' mancato ieri a Roma Gianni Novelli, fondatore del Centro interconfessionale per la pace (Cipax). Nato a Roma nel 1936, avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 6 dicembre. Novelli, instancabile promotore di cultura e di pace, ha fatto del suo percorso di attivismo una viva testimonianza della sua fede cristiana.
Gianni Novelli si e' prodigato, con la sua mente, con l'anima e con il corpo, nella costruzione di percorsi di dialogo e pace, in ambito ecumenico e non solo. Ricordiamo la sua partecipazione a manifestazioni pacifiste, in Italia come oltre Oceano, da Comiso a New York, da Roma a Washington. Noto anche per le sue collaborazioni con Pax Christi, con le chiese e le riviste protestanti, con esponenti di tutte le religioni, in ambito nazionale e internazionale, ha partecipato alle assemblee mondiali convocate dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), a pellegrinaggi per la pace, ed e' stato per anni promotore delle celebrazioni in ricordo di Oscar Romero.
Instancabile nel documentare la storia e le storie pacifiste, di movimenti e testimoni di pace, Gianni Novelli e' stato inoltre punto di riferimento importante presso la Comunita' di base di San Paolo guidata da Giovanni Franzoni. Ha pubblicato numerosi interventi e libri, fra cui "Ecumenismo e pace. Da Kingston 2011 a Busan 2013", insieme al giornalista vaticanista Luigi Sandri.
"Gianni Novelli, il nostro fondatore, una persona che ha speso tutta la sua vita al servizio della pace e delle donne e degli uomini in ricerca, intessendo instancabile reti tra persone, comunita', mondi anche molto lontani, ha lasciato oggi la sua vita terrena.
Lo ricordiamo con grandissimo affetto per la sua profonda umanita', per l'immenso sorriso che ci ha sempre regalato, per la gentilezza e la pacatezza con cui esprimeva la sua forza, per la capacita' di stare vicino a tutte e tutti coloro che, lontano o vicino, avessero bisogno di un segno di pace, di solidarieta' e affetto.
Ringraziamo le tante persone che stanno condividendo con noi in queste ore il dolore della sua scomparsa.
Il Cipax, Centro Interconfessionale per la pace e' piu' che mai determinato a continuare a camminare sulle vie della pace, della nonviolenza e dell'incontro interreligioso che Gianni ci ha aperto". Ha scritto cosi' l'attuale presidente del Cipax, Cristina Mattiello, in un messaggio di cordoglio.
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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 339 del 5 dicembre 2023
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Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 339 del 5 dicembre 2023
In questo numero:
1. Marisa Rodano
2. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
3. One Billion Rising Italia: Una lettera
4. Una lettera aperta alla Presidente del Parlamento Europeo: "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier"
5. Perche' occorre scrivere ora a Biden per chiedere la liberazione di Leonard Peltier
6. Alcuni riferimenti utili
7. Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane
8. Solidali con le donne iraniane nella lotta nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani
9. "Adista": In ricordo di Gianni Novelli
10. Archivio Disarmo: In ricordo di Gianni Novelli
11. Franco Barbero: Gianni Novelli e' ora tra le braccia di Dio
12. Valerio Gigante: Gianni Novelli, globetrotter per la pace e la giustizia, tessitore instancabile di dialogo
13. "Nev": E' morto Gianni Novelli, fondatore del Centro interconfessionale per la pace
1. LUTTI. MARISA RODANO
E' deceduta Marisa Rodano, antifascista, legislatrice, militante del movimento operaio, per la liberazione dei popoli, per i diritti delle donne.
Con gratitudine che non si estingue la ricordiamo.
2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
*
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
*
Donna, vita, liberta'.
3. REPETITA IUVANT. ONE BILLION RISING ITALIA: UNA LETTERA
[Riceviamo e diffondiamo]
Care attiviste e cari attivisti,
Care compagne e cari compagni di viaggio,
testimoni coraggiose e coraggiosi della lotta alla violenza e agli abusi sul corpo delle donne,
Preziose amiche tutte e preziosi amici tutti di One Billion Rising,
scriviamo queste righe consapevoli del sentimento di sofferenza e di umana impotenza che tutte e tutti voi - che tutte noi - stiamo attraversando in questi mesi. Le notizie che arrivano dal mondo ci lasciano senza fiato.
Come se non bastasse, nel nostro Paese, continua inesorabile la conta delle donne cadute per mano di uomini criminali e violenti.
Eppure in tutto questo, o forse proprio per tutto questo, noi scegliamo di non restare in silenzio, di non tirarci indietro, e vi chiediamo di essere ancora con noi.
Nell'oscurita', facciamo splendere la nostra luce. Uniamo le nostre voci. Non sara' facile, ma non sara' impossibile.
La Campagna mondiale One Billion Rising e' nata proprio per questo: per essere una reale comunita', un appiglio nella tempesta, una rete in cui conoscersi, riconoscersi, trovarsi e forse per qualcuno - come e' stato per noi - persino salvarsi. Salvarsi dalla solitudine, dal silenzio, dall'isolamento, dalla violenza fisica e psicologica che troppo spesso ci vede come prede, ancor prima che ragazze, donne o bambine.
Febbraio non e' lontano, raduniamo le forze, raccogliamo le energie, prepariamoci a far sentire il nostro grido di pace e consapevolezza.
Vi invitiamo a incominciare ad organizzare e a coordinare a livello locale la vostra partecipazione a OBR2024: anche per questo, oggi vi chiediamo con gentile fermezza, di cercare di coinvolgere il piu' possibile il mondo della scuola nelle vostre comunita'.
Crediamo sia infatti particolarmente prezioso e vitale tornare a parlare nelle scuole di come la prevaricazione della violenza di genere porti odio, dolore, mancanza di rispetto, assenza di solidarieta'.
Vi alleghiamo una lettera che volendo potrete usare per contattare le scuole dei vostri territori.
Noi siamo a vostra disposizione per qualunque chiarimento e approfittiamo per anticiparvi che V (Eve Ensler) sara' in Italia per presentare il suo nuovo libro "Io sono un'esplosione" (ed. il Saggiatore) in questi due appuntamenti pubblici:
- Firenze, venerdi' 24 novembre ore 20.30 Teatro Niccolini , V presenta il suo nuovo libro con Serena Dandini
- Milano, domenica 26 novembre ore 11 Teatro Paolo Grassi con Maria Nadotti
Mai come oggi abbiamo bisogno di essere unite e uniti, di farci forza, per continuare a costruire insieme una strada di pace, di gentilezza, di consapevolezza e di profondo rispetto per tutte le donne del pianeta.
Un abbraccio a tutte e a tutti voi.
Con gratitudine.
Nicoletta Billi
3332432777
Luisa Garribba Rizzitelli
3454767246
Margherita Giuliodori Santicchia
3280199958
One Billion Rising Italia
obritalia at gmail.com
*
Allegato: Modello di lettera da inviare alle scuole
PROPOSTA COINVOLGIMENTO PROGETTO GRATUITO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Oggetto: Proposta di coinvolgimento del Vostro Istituto nella Campagna Mondiale One Billion Rising contro la Violenza di Genere
Gentile Sig. o Sig.ra Dirigente Scolastica/o
Gentile Docente,
Ci rivolgiamo a tutti Voi - in ogni parte d'Italia, in ogni ambito e indirizzo disciplinare delle scuole di ogni ordine e grado - con accorata fiducia che tutti siano consapevoli che la situazione sulla violenza alle donne nel nostro paese ha assunto numeri drammatici ed inaccettabili per un Paese civile e democratico. La scia sofferenza e dolore sembra inarrestabile. Una donna uccisa in media in Italia ogni due giorni. Dati impressionanti su tutte le forme di violenza che coinvolgono ragazze e ragazzi sempre piu' giovani. Non possiamo restare ferme e fermi, dobbiamo combattere il rischio di assuefazione e rassegnazione.
In occasione del 25 novembre Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha speso parole ferme ed inequivocabili: "Un'azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni piu' giovani, attraverso l'educazione all'eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione". Parole che tracciano una strada di speranza e impegno da parte di tutti.
Crediamo fermamente che la Scuola Pubblica, nonostante le difficolta' che affronta ogni giorno, nonostante le battaglie e le sfide che e' costretta a fronteggiare spesso nel silenzio delle Istituzioni, abbia ancora un ruolo cruciale per radicare nelle nuove generazioni una cultura di profondo rispetto verso tutte le donne.
One Billion Rising e' una campagna Mondiale fondata nel 2012 dalla scrittrice e attivista americana Eve Ensler con l'obiettivo di fermare la violenza contro le donne. Aderiscono a questa campagna 128 paesi nei cinque continenti.
Per queste ragioni, proponiamo in modo accorato e amichevole, che il Vostro Istituto aderisca alla Campagna Mondiale ONE BILLION RISING diventando una "OneBillionRising School" nelle due modalita' che seguono:
1) PRIMA DEL 14 FEBBRAIO 2024
Sotto la guida e l'esperienza dei Docenti le classi possono intraprendere dei laboratori o delle attivita' didattiche al fine di promuovere la sensibilizzazione, la formazione, la riflessione e il confronto tra i ragazzi e le ragazze sul tema della violenza di genere.
Partendo - a titolo esemplificativo e di suggerimento - da queste domande
"Che cos'e' la violenza di genere per te?", "Cosa sono gli stereotipi e le discriminazioni?", "Perche' secondo te nel nostro Paese ogni due giorni una donna viene uccisa?", "Perche' la violenza contro le donne e' cosi' diffusa? Cosa la genera, cosa la alimenta?", "Cosa fanno i Centri Antiviolenza?", "Cosa e' il 1522?", "Cosa diresti ad un uomo che ha commesso un femminicidio?", "Come fermeresti questa spirale di violenza?", "Nella tua esperienza hai mai assistito a comportamenti violenti verso le donne?", "La violenza e' solo fisica o anche psicologica o verbale?", "Cosa bisognerebbe fare secondo te per fermare la violenza contro le donne?", "La violenza di genere e' qualcosa che ti riguarda?".
I docenti potranno scegliere di coinvolgere le classi, magari anche dividendole per gruppi, attraverso queste iniziative:
- Scrivere dei temi o dei racconti brevi
- Realizzare un podcast
- Dare vita ad una mostra fotografica
- Creare un fumetto
- Disegnare dei quadri e raccoglierli in un'esposizione
- Scrivere e realizzare un cortometraggio amatoriale tutti insieme
- Comporre una canzone o un rap
- Realizzare uno spot video di max 30 secondi
- Ideare uno spettacolo teatrale
- Fare un reportage (audio, video o solo testo) documentando esperienze a loro prossime
- Creare una presentazione power point
- Realizzare una serie di interviste per approfondire l'argomento
- Condurre delle ricerche interdisciplinari sul tema coinvolgendo piu' materie
Crediamo che sia cruciale stimolare i ragazzi e le ragazze al confronto sul tema della violenza. Come introduzione al tema suggeriamo la lettura di un libro che vi sara' inviato gratuitamente, su richiesta. "I Monologhi della Vagina", scritto da Eve Ensler nel 1996 - tradotto in 35 lingue - e' il testo fondante che ha sdoganato tabu' e resistenze e che ancora oggi e' uno straordinario manifesto contro la violenza, un punto di riferimento fondamentale nella lotta quotidiana di tutte le donne del mondo.
Suggeriamo di promuovere un dibattito nelle classi a partire dal libro, ma ogni docente potra' in alternativa scegliere libri, testi teatrali, video che possano comunque raggiungere lo scopo.
2) IL GIORNO 14 FEBBRAIO 2024: REALIZZARE IL FLASH MOB
Il 14 febbraio 2024 - o in giorni in prossimita' di questa data - insieme ad altre migliaia di persone nel mondo, vi chiediamo di realizzare e documentare il vostro flash mob sulle note della canzone "Break the Chain" della quale la nostra organizzazione internazionale detiene i diritti e che vengono concessi gratuitamente a chi aderisce all'iniziativa. Questa canzone e' una esplosione di energia e forza che unisce uomini e donne, ragazzi e ragazze. Qui il link della canzone e il tutorial per imparare la coreografia:
Video Break The Chain 1 con sottotitoli in italiano
https://www.youtube.com/watch?v=XQgPTA5U86o
Tutorial della coreografia curata da Debbie Allen, lo storico volto di Saranno Famosi:
https://www.youtube.com/watch?v=mRU1xmBwUeA
Vi chiediamo per questo di:
- Lavorare ad una libera coreografia della canzone coinvolgendo le classi e i docenti sulle note di "Break the Chain" ballandola tutti insieme ovunque riteniate sia possibile farlo;
- Precedere l'esecuzione della coreografia con delle brevi letture o testimonianze a tema;
Documentare e riprendere con i cellulari le attivita' svolte, postarle sui social taggando #OBR #OBRItalia o inviando qualche scatto o video amatoriale alla mail del coordinamento nazionale obritalia at gmail.com
E' sicuramente gradita, ma non indispensabile, la capacita' di:
- Coinvolgere, la cittadinanza, i genitori, media e ogni soggetto interessato, perche' possa essere divulgato al massimo il significato della vostra iniziativa e partecipazione
- Diffondere sui propri social/siti dell'istituto le informazioni utilizzando gli hashtag dell'iniziativa
Ad ogni scuola che partecipera', regaleremo 2 t-shirt ufficiali One Billion Rising Italia
La violenza contro le donne riguarda tutti noi. Nessuno puo' chiamarsi fuori. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Abbiamo un disperato bisogno della vostra collaborazione, della vostra energia, del vostro impegno e del vostro entusiasmo. Unitevi a noi. Sara' un cammino forse faticoso, a tratti difficile, ma certamente sorprendente e fertile per la vostra comunita' scolastica. Ce lo dice l'esperienza di questi ultimi dieci anni. I ragazzi e le ragazze hanno un infinito bisogno di essere guidati, di essere accompagnati e stimolati per permettere alla loro creativita', alla loro energia, ai loro pensieri e alle loro parole di sgorgare in tutta la loro unicita' e potenza. Insieme possiamo cambiare la cultura della violenza e del sopruso. Il futuro e' possibile.
Grazie per l'attenzione preziosa,
Cordialmente,
Attivista OBR
Xxxxxxxx xxxxxxxxxx
Mail per adesione: xxxxxxxxxxx
Per aderire mandate una mail a obritalia at gmail.com e verrete contattati da Margherita Santicchia del nostro Coordinamento.
4. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO: "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola,
numerose personalita' della societa' civile e varie associazioni democratiche italiane hanno promosso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".
*
Qui di seguito il testo dell'appello.
Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.
L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.
E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.
In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.
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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
le saremmo assai grati se lei, che ha assunto l'incarico di Presidente del Parlamento Europeo succedendo all'on. Sassoli, volesse porsi a capo di questa iniziativa volta a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
sicuramente lei ricorda che il Parlamento Europeo gia' in passato ripetutamente si espresse in tal senso nel 1994 e nel 1999.
E sicuramente lei sa che una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU, dopo aver accuratamente riesaminato tutti gli atti processuali, lo scorso anno ha concluso i suoi lavori chiedendo la liberazione di Leonard Peltier.
E sicuramente lei sa anche che nel corso del tempo la liberazione di Leonard Peltier e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da prestigiose organizzazioni umanitarie come Amnesty International, da innumerevoli istituzioni democratiche, da milioni - letteralmente milioni - di esseri umani di ogni parte del mondo, tra cui anche il magistrato che nel 1976 sostenne l'accusa contro di lui e che da anni e' impegnato per la sua liberazione (da allora ad oggi peraltro e' stato definitivamente dimostrato che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier erano false).
Come ha scritto nel suo appello l'indimenticato Presidente Sassoli, "I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
*
Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione ed auspicando un suo intervento, voglia gradire distinti saluti.
5. REPETITA IUVANT. PERCHE' OCCORRE SCRIVERE ORA A BIDEN PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
Perche' tra un anno negli Stati Uniti d'America ci saranno le elezioni presidenziali.
Ed e' abitudine dei presidenti al termine del mandato di concedere la grazia ad alcune persone detenute.
Quindi e' in questi mesi che Biden decidera' in merito.
E quindi e' adesso che occorre persuaderlo a restituire la liberta' a Leonard Peltier.
*
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
6. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI
Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com
7. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL COORDINAMENTO ITALIANO DI SOSTEGNO ALLE DONNE AFGHANE
Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane (CISDA).
Per contatti: e-mail: cisdaonlus at gmail.com, sito: www.cisda.it
8. REPETITA IUVANT. SOLIDALI CON LE DONNE IRANIANE NELLA LOTTA NONVIOLENTA PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
Siamo solidali con le donne iraniane nella lotta nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Scriviamo all'ambasciata dell'Iran in Italia per chiedere che cessi la repressione del movimento democratico e nonviolento delle donne - e degli uomini postisi alla loro sequela - che si riconosce nel motto "Donna, vita, liberta'", che siano liberate e liberati tutte le prigioniere e tutti i prigionieri politici, che cessi la violenza maschilista di stato, e che siano riconosciuti, rispettati e difesi tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nessuna autorita' e' legittima se non rispetta la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
9. AMICIZIE. "ADISTA": IN RICORDO DI GIANNI NOVELLI
[Dal sito adista.it riprendiamo e diffondiamo]
Messaggio di Adista per la veglia che si tiene oggi in memoria di Gianni Novelli, deceduto ieri, 28 novembre.
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Per noi del collettivo di Adista Gianni e' stata una presenza costante e discreta, sin dai primi anni '80, quando Adista ospitava nei suoi locali la sede del Cipax. In seguito, passava spesso in redazione, per incontrarsi con Giovanni Avena e con gli esponenti delle realta' cristiane di base, per discutere i principali eventi politico-religiosi o per organizzare iniziative "dal basso". Altre volte veniva a portarci notizie dal mondo nonviolento, o a chiederci di dare spazio sulle nostre colonne a qualche iniziativa per la pace e il disarmo, o a confrontarsi con la redazione sulle vicende della Chiesa latinoamericana. Altre volte passava solo per un saluto tra amici.
Soprattutto nel periodo dell'organizzazione delle celebrazioni in occasione dell'anniversario della morte di Oscar Romero le sue visite si facevano piu' frequenti, perche' voleva confrontarsi con noi su quali fossero le iniziative piu' opportune, gli ospiti piu' adatti nel contesto ecclesiale che anno dopo anno si modificava e nel quale, attraverso la memoria viva di Romero, cercavamo di incidere.
Per noi e' stata una presenza mite e sorridente. Entrava in redazione e ci abbracciava uno per uno; chiedeva sempre di noi e parlava pochissimo di se'. La sua attenzione era sempre proiettata verso gli altri. E di ciascuno - conosceva e aveva frequentato tantissime persone - era sempre in grado di trovare un aspetto positivo, un atteggiamento o una caratteristica che poteva essere valorizzata. Aveva i contatti di tutti. E in redazione, ogni volta che ci serviva metterci in contatto con qualche ambiente ecclesiale, in Italia o all'estero, chiedevamo a lui. Di ciascuno e ciascuna che abbia incrociato la vita e l'informazione di Adista in questi anni conserviamo un ricordo, che e' diventato parte stesso del nostro vivere quotidiano, che si trasforma continuamente attraverso gli incontri e le esperienze che facciamo attraverso le relazioni. Di Gianni abbiamo imparato il sorriso, l'apertura e la curiosita', la capacita' di dialogo con tutti che non abdica alla propria radicalita' e non confonde tutto in un ipocrita irenismo.
Ma soprattutto da Gianni abbiamo imparato l'impegno costante e infaticabile nella dimensione collettiva, come ambito fondamentale in cui comprendere e realizzare la propria soggettivita'.
10. AMICIZIE. ARCHIVIO DISARMO: IN RICORDO DI GIANNI NOVELLI
[Dal sito archiviodisarmo.it riprendiamo e diffondiamo]
Gianni Novelli, fondatore del Cipax - Centro Interconfessionale per la pace e da sempre amico dell'Archivio Disarmo, ci ha lasciato.
Con lui abbiamo condiviso tante iniziative e campagne per la pace e per i diritti umani.
A testimonianza della stima reciproca, anni fa ci propose di donare alla nostra Biblioteca il fondo librario del Cipax, che e' stata in assoluto la prima delle numerose donazioni che si sono succedute in favore della Biblioteca di Archivio Disarmo.
Caro Gianni, in questo triste momento vogliamo ricordare il tuo sorriso e inviarti un commosso saluto da tutti noi dell'Archivio Disarmo.
11. AMICIZIE. FRANCO BARBERO: GIANNI NOVELLI E' ORA TRA LE BRACCIA DI DIO
[Dal sito donfrancobarbero.blogspot.com riprendiamo e diffondiamo]
Animatore incomparabile e instancabile del Cipax e di tante altre iniziative di pace, Gianni Novelli e' ora tra le braccia di Dio.
Il Vangelo ha sempre ispirato la sua vita e noi non potremo mai dimenticare il suo impegno per la pace.
Franco Barbero, Fiorentina e tutta la comunita'.
12. AMICIZIE. VALERIO GIGANTE: GIANNI NOVELLI, GLOBETROTTER PER LA PACE E LA GIUSTIZIA, TESSITORE INSTANCABILE DI DIALOGO
[Dal sito adista.it riprendiamo e diffondiamo]
L'enorme massa di comunicati, messaggi, articoli, testimonianze che in questi giorni hanno invaso il web danno gia' di per se' l'idea della figura di Gianni Novelli, morto a Roma, all'eta' di quasi 87 anni (li avrebbe compiuti il 6 dicembre), il 28 novembre scorso. Una figura conosciuta, apprezzata, amata in una misura ampia e trasversale, che andava al di la' del semplice circuito ecclesiale di base, e coinvolgeva la Chiesa istituzionale, i movimenti, le realta' impegnate sul fronte dell'ecumenismo, della pace, del disarmo, dei diritti dei popoli indigeni, dei movimenti sociali latinoamericani, della solidarieta' internazionale.
Tessitore di reti e viaggiatore instancabile, Gianni Novelli ha impostato la sua vita sul costruire ponti. In nome della pace e della nonviolenza. E con al centro un'idea aperta della fede, che ha declinato come dialogo tra il basso e l'alto, prevalentemente, ma anche fra terre e esperienze diverse. In un senso prima ecumenico e poi interconfessionale.
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Gli anni di "Com"
Nato a Roma nel 1936, venne ordinato prete della Congregazione degli Stimmatini a Verona nel 1960. A Trento, alla fine degli anni '60, dove era stato inviato dalla sua Congregazione dopo i primi contrasti, si immerse nel clima di fermento postconciliare. L'allontanamento dalla Congregazione (ma Novelli rimase sempre prete, senza subire nessuna sanzione canonica) si accompagno' al legame con Ernesto Balducci e con il nucleo di quello che si sta definendo come "dissenso cattolico". Partecipo', nell'estate del 1971, a un incontro alla Cittadella di Assisi organizzato su impulso di Giovanni Franzoni, all'epoca ancora abate di S. Paolo a Roma, per affrontare la crisi che in quel periodo stava vivendo il settimanale dei dehoniani il Regno, con l'espulsione di tutto il gruppo redazionale. Prese, in quella occasione, corpo l'idea di un nuovo strumento di informazione ecclesiale, piu' libero e vicino agli ambienti del movimento ecclesiale di base. Si trattava di Com-Fatti e documenti sull'uomo e sulla fede, settimanale nato nel 1972 in casa del pastore metodista di Bologna Valdo Benecchi. Un anno dopo la redazione si trasferi' a Roma, stringendo una collaborazione sempre piu' forte con la Comunita' animata da Franzoni e con la redazione del settimanale evangelico Nuovi Tempi, al punto che nel settembre 1974 le due realta' si fusero diventando Com Nuovi Tempi, sotto la direzione del pastore Giorgio Girardet. Da quell'esperienza, nel 1989, nacque il mensile Confronti. Di tutto questo processo Novelli fu instancabile animatore e promotore, oltre che diffusore infaticabile della rivista, che veniva inviata in maniera capillare e militante un po' in tutta Italia. Specie in alcuni momenti particolarmente "caldi" del dibattito politico ed ecclesiale del Paese, come nel 1974, all'epoca del referendum sul divorzio, quando la redazione di Com da' un forte contributo alla campagna elettorale, con articoli e interventi pubblici.
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L'impegno per la pace
Ma il suo impegno non si esauri' ne' nella rivista ne' nella attivita' - cinquantennale - con il movimento delle Comunita' di Base. Nella sede di Com Nuovi Tempi si ritrovarono infatti, nel 1980, i rappresentanti di associazioni e movimenti che preparavano le manifestazioni pacifiste contro l'installazione dei missili nucleari a Comiso e che avrebbero dato vita alla prima grande marcia pacifista italiana del 24 ottobre 1981. Novelli fu tra coloro che resero possibile il "ponte" tra le realta' impegnate per la pace nel mondo cristiano e quello laico. In quel periodo, caratterizzato da un fecondo dialogo tra realta' ecclesiali di base cattoliche e altre confessioni cristiane, maturo' anche l'impegno ecumenco di Novelli, che nel giugno 1981 partecipo' al Kirchentag di Amburgo, dove al centro del dibattito vi era proprio la contrapposizione alla corsa agli armamenti nucleari e, nello stesso anno, come parte della redazione di Confronti, si reco' a Washington dove, nel Natale 1981, prese contatto con alcuni leader religiosi del variegato movimento pacifista americano.
Tornato in Italia, avvertendo l'urgenza di questi temi e la scarsa sensibilita' in ambito religioso, con amiche e amici diede vita a Roma al "Centro interconfessionale per la pace" (presto contratto in "Cipax"), che ebbe la sua prima sede nei locali di Adista. Il primo impegno fu lo sforzo di coinvolgere le forze religiose nella grande marcia nazionale per la pace del 24 ottobre 1982, preceduta da una veglia di preghiera nella chiesa dell'Aracoeli. Per la prima volta, una grande presenza visibile di "Cristiani per la pace" sfilo' nelle strade di Roma dietro a striscioni che aggregavano "Francescani per la pace" e "Protestanti per la pace".
Da quell'avvenimento inizio' una lunga serie di iniziative e progetti, come l'appuntamento mensile di preghiera ecumenica nella chiesa di San Marco a Piazza Venezia prima, poi nella chiesa battista del Teatro Valle, infine nei luoghi di sofferenza e in varie parrocchie. Contro l'installazione dei missili Cruise con testata nucleare, alle iniziative nazionali e locali se ne aggiunse una specifica, quella del Venerdi' santo a Comiso insieme ai giovani evangelici del Centro per la pace di Catania, autore di molti programmi pacifisti nelle scuole siciliane e in ambito internazionale.
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L'ecumenismo e il dialogo interreligioso
Nell'agosto 1988 ci fu poi l'iniziativa di Church and peace, Mir, Francescani e Pax Christi internazionale ad Assisi che promossero un "Dialogo ecumenico europeo su giustizia, pace e salvaguardia del creato". Da questo importante evento ecumenico scaturi', nell'anno successivo, la prima assemblea ecumenica europea "Pace nella giustizia" promossa dalla Conferenza delle Chiese europee e dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee presieduto dal card. Carlo Maria Martini. Segui' poi un evento mondiale a Seul, dal 5 al 12 marzo 1990, promosso dal solo Consiglio ecumenico delle Chiese. Di tutte queste Conferenze, succedutesi dal 1988 al 2013 (Assisi, Basilea, Seoul, Graz, Sibiu, Kingston, Busan) Novelli si impegno' a diffondere contenuti e documenti.
L'11 dicembre 1992 Novelli prese anche parte alla marcia - organizzata dai Beati i Costruttori di Pace - che porto' 500 pacifisti dentro una Sarajevo assediata per reclamare il cessate il fuoco di uno dei piu' sanguinosi conflitti della fine del '900.
Con la sua personalita' gentile e tenace, negli anni '80 il Cipax divenne punto di riferimento di ogni iniziativa per la pace e il disarmo che coinvolgesse le realta' religiose, con il sostegno di tanti obiettori di coscienza e la testimonianza di figure come quelle di Giulio Girardi, Gerard Lutte, Jose' Ramos Regidor, Cesare Frassineti, Luigi Bettazzi, Tonino Bello, Raffaele Nogaro, Luigi Di Liegro e di tanti esponenti del pacifismo internazionale.
Ma l'impegno di Gianni Novelli ha trovato molte altre forme di espressione: assieme al fondatore della Caritas di Roma, don Luigi Di Liegro fu infatti per anni promotore delle celebrazioni in ricordo dell'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, ucciso sull'altare mentre celebrava la Messa, nel 1980. Ci saranno ogni anno celebrazioni eucaristiche (1984-2005), accompagnate da incontri di riflessione ed eventi; e poi, fino al 2012, veglie ecumeniche, con la partecipazione di figure rilevantissime, religiose e no, come Samuel Ruiz, Henry Tessier, Perez Esquivel. Novelli e' stato inoltre co-fondatore del Coordinamento italiano di solidarieta' per i popoli indigeni.
In anni piu' recenti ha aperto il Cipax alla riflessione sui temi interreligiosi e al dialogo con l'Islam. Ha continuato a viaggiare e a tessere relazioni. Noi di Adista gli dobbiamo anche gratitudine per l'amicizia che lo ha legato a Giovanni Avena, che nel 1977 era stato allontanato dalla parrocchia di Palermo dove era parroco per il suo impegno a favore dei reclusi del manicomio della citta' e per il suo impegno ecclesiale e politico. Riparato a Roma, dove anni prima era stato vice parroco, Giovanni trovo' in Gianni Novelli e nella CdB di S. Paolo un punto di riferimento importante in quei mesi difficili, fino al suo arrivo, appunto, ad Adista.
13. AMICIZIE. "NEV": E' MORTO GIANNI NOVELLI, FONDATORE DEL CENTRO INTERCONFESSIONALE PER LA PACE
[Dal sito nev.it riprendiamo e diffondiamo]
E' mancato ieri a Roma Gianni Novelli, fondatore del Centro interconfessionale per la pace (Cipax). Nato a Roma nel 1936, avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 6 dicembre. Novelli, instancabile promotore di cultura e di pace, ha fatto del suo percorso di attivismo una viva testimonianza della sua fede cristiana.
Gianni Novelli si e' prodigato, con la sua mente, con l'anima e con il corpo, nella costruzione di percorsi di dialogo e pace, in ambito ecumenico e non solo. Ricordiamo la sua partecipazione a manifestazioni pacifiste, in Italia come oltre Oceano, da Comiso a New York, da Roma a Washington. Noto anche per le sue collaborazioni con Pax Christi, con le chiese e le riviste protestanti, con esponenti di tutte le religioni, in ambito nazionale e internazionale, ha partecipato alle assemblee mondiali convocate dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), a pellegrinaggi per la pace, ed e' stato per anni promotore delle celebrazioni in ricordo di Oscar Romero.
Instancabile nel documentare la storia e le storie pacifiste, di movimenti e testimoni di pace, Gianni Novelli e' stato inoltre punto di riferimento importante presso la Comunita' di base di San Paolo guidata da Giovanni Franzoni. Ha pubblicato numerosi interventi e libri, fra cui "Ecumenismo e pace. Da Kingston 2011 a Busan 2013", insieme al giornalista vaticanista Luigi Sandri.
"Gianni Novelli, il nostro fondatore, una persona che ha speso tutta la sua vita al servizio della pace e delle donne e degli uomini in ricerca, intessendo instancabile reti tra persone, comunita', mondi anche molto lontani, ha lasciato oggi la sua vita terrena.
Lo ricordiamo con grandissimo affetto per la sua profonda umanita', per l'immenso sorriso che ci ha sempre regalato, per la gentilezza e la pacatezza con cui esprimeva la sua forza, per la capacita' di stare vicino a tutte e tutti coloro che, lontano o vicino, avessero bisogno di un segno di pace, di solidarieta' e affetto.
Ringraziamo le tante persone che stanno condividendo con noi in queste ore il dolore della sua scomparsa.
Il Cipax, Centro Interconfessionale per la pace e' piu' che mai determinato a continuare a camminare sulle vie della pace, della nonviolenza e dell'incontro interreligioso che Gianni ci ha aperto". Ha scritto cosi' l'attuale presidente del Cipax, Cristina Mattiello, in un messaggio di cordoglio.
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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 339 del 5 dicembre 2023
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Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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