[Nonviolenza] Telegrammi. 5020



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5020 del 16 novembre 2023
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Alcune parole in ricordo di Osvaldo Ercoli
2. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran
3. Severino Vardacampi: A costo di sembrare il solito grillo parlante...
4. Cipax: "Medio Oriente: il deserto dei diritti", Roma, 16 novembre 2023
5. A Roma diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier"
6. Vincenzo Ceniti: Lions e Touring ricordano don Dante Bernini
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. MEMORIA. ALCUNE PAROLE IN RICORDO DI OSVALDO ERCOLI

Approssimandosi l'anniversario della scomparsa di Osvaldo Ercoli, deceduto il 18 novembre 2022, riproponiamo alcuni ricordi dell'illustre educatore, pubblico amministratore ed uomo di pace, gia' apparsi su questo foglio.
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Osvaldo Ercoli ci ha lasciato
E' deceduto Osvaldo Ercoli, l'ultimo gigante della vita morale e civile di questa terra e citta' di Viterbo.
I funerali si svolgeranno sabato 19 novembre alle ore 15 nella chiesa della Verita'.
Era il piu' generoso degli uomini, il migliore degli amici, il migliore dei compagni nelle necessarie lotte nonviolente in difesa della pace e dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa dell'intero mondo vivente, in difesa della cultura come sapienza e come saggezza - legame responsabile ed accudente che l'intera umana famiglia unisce in un patto di mutuo soccorso -, in difesa della ragione come baluardo di liberta', dignita', solidarieta', amore per ogni vita, misericordia per ogni vicenda.
La sua morte lascia l'umanita' piu' povera e desolata.
L'intera sua vita - esempio di preclare virtu' - ha reso l'umanita' piu' grande, piu' bella, piu' nobile e luminosa.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 18 novembre 2022
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Oggi la citta' di Viterbo rende l'ultimo saluto a Osvaldo Ercoli
La scomparsa di Osvaldo Ercoli, di cui quest'oggi, sabato 19 novembre 2022, alle ore 15 si svolge il funerale nella chiesa di Santa Maria della Verita', convoca la citta' di Viterbo a una riflessione profonda e necessaria.
Poiche' nell'arco dell'intera sua vita Osvaldo Ercoli e' stato un testimone della dignita' umana, un educatore al bene e al vero, un persuaso e persuasivo maestro che con la forza schiudente dell'esempio, del rigore intellettuale e morale, della generosita' personale, chiamava all'impegno comune per il bene comune del'umanita'.
Chi lo ha conosciuto come docente appassionato e sollecito, come scrupolosissimo pubblico amministratore, come strenuo militante per la pace e il disarmo, contro tutte le uccisioni e le violenze, in difesa dell'umanita' e del mondo vivente, sa quanto nitido e intransigente fosse nell'impegno e nell'appello all'azione nonviolenta contro ogni menzogna, contro ogni ingiustizia, contro ogni oppressione, contro ogni violenza; ed insieme quanto mite e gentile, benevolo ed accudente, nei confronti di ogni persona e di ogni vita.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo nell'impegno nonviolento contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le violenze.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo nell'impegno nonviolento in difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo nell'impegno nonviolento per realizzare la societa' giusta in cui ogni persona, e quindi l'umanita' intera, possa vivere in condizioni di piena liberta', uguaglianza di diritti, fraternita' e sororita'.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo nell'impegno nonviolento per realizzare la societa' giusta in cui da ogni persona sia dato a seconda delle sue capacita' e ad ogni persona sia dato a seconda dei suoi bisogni.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Che la testimonianza di Osvaldo Ercoli ci guidi e ci illumini lungo la via dei nostri doveri.
L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 19 novembre 2022
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Un ricordo di Osvaldo Ercoli
Osvaldo Ercoli era innanzitutto una persona buona, di una generosita' senza riserve.
Ed era anche una persona che amava conoscere e capire il cuore degli uomini e del mondo.
Era, se cosi' posso dire, il buon samaritano e l'Ulisse dantesco.
Era un uomo di grande valore e di grande esperienza, e di altrettanto grandi candore e innocenza, era - per usare l'espressione con cui una volta Truffaut defini' Andre' Bazin - l'uomo di prima del peccato originale.
La sofferenza che esseri umani infliggono ad altri esseri umani lo scandalizzava e indignava e scuoteva fin nei precordi, e sentiva il dovere, l'imperativo categorico, di contrastarla con tutte le sue forze - sia opponendosi impetuosamente a tutte le violenze e le menzogne, sia amorevolmente soccorrendo tutte le vittime.
La meraviglia del mondo, l'armonia e la bellezza del mondo, lo illuminavano di gioia, cosi' come l'esercizio dell'agricoltura - dove virgilianamente ritrovava le sue radici, le sue piu' profonde memorie e i suoi piu' remoti affetti, e la serenita' di chi conosce ed ama ed accudisce la terra come madre feconda e frugifera - e parimenti l'esercizio della matematica - la disciplina dei suoi piu' assidui studi e del longevo suo appassionato insegnamento - che quotidianamente praticava come forma di meditazione e ascesi, di ecologia della mente e del cuore.
Scrisse Valery che "vita Cartesii est simplicissima": Osvaldo era un fautore della cartesiana clarte', persuaso delle idee chiare e distinte, del dubbio metodico, della ricerca razionale, della comunicabilita' del sapere, della certezza che sempre lo sostenne - e che condivideva con Gandhi - che la verita' e il bene siano una medesima sostanza (e per cosi' dire la trama, il sostrato, il soffio che consente al mondo di esistere), che il retto intendere e l'agire buono siano la stessa cosa.
Ma insieme sapeva che in ogni essere umano alberga anche un cuore di tenebra.
Anche per questo era amico della nonviolenza, nel senso pieno e forte che all'espressione "amico della nonviolenza" dava Aldo Capitini.
Intransigente contro la violenza e misericordioso con le persone.
Non era ignaro dei tormenti dei personaggi dostoevskijani, dei labirinti di Kafka e di Borges, dell'infinita tristezza, dell'eroica protesta e del magnanimo appello all'universale solidarieta' che e' nella voce che parla nelle prose e nei versi di Leopardi.
E proprio questa consapevolezza lo muoveva all'azione, sia nell'attivita' educativa svolta nella scuola pubblica e nel volontariato, sia nell'inesausta militanza nonviolenta, sia nella lotta politica e nell'opera amministrativa per il bene comune dell'umanita' contro il regime della violenza, della rapina, della stoltezza e della corruzione.
Dovrei dire qui delle lotte cui insieme prendemmo parte in difesa del mondo vivente, dei diritti umani e della pace.
Dovrei dire delle lotte contro la follia nucleare, contro la devastazione ambientale e culturale che avrebbe provocato l'insensata realizzazione della Supercassia, contro la distruzione della preziosa area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame che sarebbe stato l'infausto e infame esito della realizzazione del pazzesco mega-aeroporto che li' si voleva imporre. Tre lotte nonviolente che insieme a innumerevoli altre persone di volonta' buona conducemmo e vincemmo per il bene comune.
Dovrei dire di quando andammo ad Aviano a cercar di impedire il decollo dei bombardieri che recavano strage nei Balcani.
Dovrei dire d'infinite occasioni in cui ebbi modo di apprezzarne il mite coraggio e la ferma gentilezza nelle lotte nonviolente piu aspre e impegnative.
E dovrei anche dire del suo volontariato di educatore in carcere.
Dovrei anche dire del suo autorevole sostegno e fin patrocinio a rilevanti iniziative di solidarieta' concreta, dall'Africa all'Alto Lazio.
Dovrei dire del suo aiuto materiale e morale ad esperienze di solidarieta' come il centro sociale "Valle Faul" di cui fu anima e simbolo il comune amico e compagno di lotte nonviolente Alfio Pannega.
Dovrei dire del suo impegno diuturno a difendere non solo l'umanita' presente e quella ventura, ma anche l'umanita' passata: a Viterbo tutti ricordano la sua iniziativa per la memoria di Giordano Bruno.
Ma qui mi premeva soltanto dire il mio ringraziamento a un grande amico, a un autentico maestro, a un vivo testimone della dignita' umana che ora ci ha lasciato.
Ho conosciuto, nel corso dei miei anni che ormai declinano anch'essi, una Viterbo di giganti dell'impegno morale e civile: da Achille Poleggi a Sauro Sorbini, da Raimondo Pesaresi a Marcello Polacchi, da Mauro Brilli a Giovanna Strich, da Alfio Pannega a Dante Bernini, a tante e tanti altri il cui ricordo serbo nel cuore.
Osvaldo Ercoli e' stato l'ultimo di questi giganti, e in questo momento sento in me, e intorno a me, una profonda desolazione.
Ma Osvaldo ci lascia un legato: il dovere di proseguire le sue lotte nonviolente in difesa della pace e della giustizia, della verita' e della misericordia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani, di ogni vita e dell'intero mondo vivente. Che noi si sappia raccoglierlo e adempierlo.
Tanto piu' in questo tragico momento dell'umanita', in cui la guerra ruggisce e divora vite umane finanche nel cuore stesso dell'Europa, e quasi soltanto la voce del papa si leva a invocare pace, a chiamare alla necessaria insurrezione nonviolenta delle intelligenze e delle coscienze per porre fine a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni; per abolire tutti i conflitti bellici e gli spargimenti di sangue, tutte le organizzazioni dedite all'uccidere, tutte le armi assassine. Salvare le vite e' il primo dovere.
Tanto piu' in questo tragico momento dell'umanita', in cui il Mediterraneo e' un immenso cimitero in cui si consuma l'ennesima immane strage degli innocenti, e di questo orrore sono responsabili in primo luogo le politiche razziste e schiaviste dei governi europei contro cui dovremmo insorgere per adempiere il primo degli umani doveri: salvare le vite.
Tanto piu' in questo tragico momento dell'umanita', in cui la catastrofe climatica in corso - provocata dallo sfruttamento dissennato e dalla scellerata devastazione del mondo vivente a immondo beneficio di una minuscola minoranza di vampiri - sta per travolgere l'intera civilta' umana, l'intera umana famiglia. Salvare le vite e' il primo dovere: non vi sara' salvezza per l'umanita' se non difenderemo, preserveremo, rispetteremo, risaneremo quest'unico mondo vivente gia' cosi' profondamente ferito di cui siamo insieme parte e custodi.
Ci lascia anche un dono ulteriore Osvaldo Ercoli: sono gia' due le generazioni che da lui e da Maria - l'amatissima sua moglie anche lei indimenticabile educatrice ed esempio di umana solidarieta' - discendono, e che hanno gia' saputo dare buona prova come figli e come cittadini, e che recheranno ancora e ancora testimonianza del bene, come Osvaldo e Maria hanno insegnato loro.
E un ultimo dono ci lascia: l'amore per questa terra e per la gente che ci vive, per Vallerano dove nacque novantadue anni fa e per Viterbo dove due giorni fa e' scomparso; un amore che il suo animo grande estendeva - poiche' tale e' non solo la missione del dotto, ma la vocazione dell'essere umano - all'umanita' intera, all'intero mondo vivente.
Benito D'Ippolito, collaboratore del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 20 novembre 2022
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Un ricordo di Osvaldo Ercoli, nella ricorrenza del genetliaco
Se fosse ancora vivo, il 30 gennaio 2023 Osvaldo Ercoli avrebbe compiuto 93 anni. Ma Osvaldo ci ha lasciato alcuni mesi fa, e in questa ricorrenza del suo genetliaco alle persone che gli sono state amiche di lui resta solo il luminoso ricordo.
E' stato una delle persone migliori che questa citta' di Viterbo abbia avuto, di incomparabile generosita', di adamantina fermezza morale, esempio di quelle antiche virtu' repubblicane che ispirarono Denis Diderot e Giacomo Leopardi, Rosa Luxemburg e Simone Weil, gli eroi e le eroine del Risorgimento e della Resistenza, Virginia Woolf e Rossana Rossanda.
Amico della nonviolenza, educatore al vero e al bene, esempio di chiarezza e rigore intellettuale, di impegno morale e civile, di integrita' e di misericordia.
Le persone che gli sono state piu' vicine nelle comuni lotte nonviolente in difesa dei diritti umani e del mondo vivente, contro il regime della corruzione e contro i poteri criminali, per la pace che salva le vite e quindi per il disarmo e la smilitarizzazione, ne recano inciso nel cuore vivido il ricordo, profondo l'insegnamento e incandescente l'appello ad adoperarsi per il bene comune, a contrastare ogni violenza, a recare aiuto ad ogni persona di aiuto bisognosa.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo dunque nell'impegno nonviolento contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo dunque nell'impegno nonviolento per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo dunque nell'impegno nonviolento in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Osvaldo Ercoli proseguiamo dunque nell'impegno nonviolento a condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Contrastare tutte le violenze, salvare tutte le vite.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Viterbo, 29 gennaio 2023
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Una commemorazione di Osvaldo Ercoli e di Mohandas Gandhi a Viterbo nell'anniversario della nascita del primo e della morte del secondo
Nell'anniversario della nascita di Osvaldo Ercoli e della morte di Mohandas Karamchand Gandhi, la mattina di lunedi' 30 gennaio 2023 si e' tenuta a Viterbo una commemorazione di entrambi presso la sede del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera".
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in memoria delle vittime di tutte le guerre in corso, della strage degli innocenti nel Mediterraneo, delle vittime della sanguinaria repressione da parte dei regimi fascisti, terroristi, fondamentalisti, imperialisti e maschilisti.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha poi introdotto l'incontro ricordando l'indimenticabile amico e compagno di lotte nonviolente Osvaldo Ercoli, deceduto lo scorso novembre; ha poi illustrato riassuntivamente alcuni elementi fondamentali della vita, del pensiero e dell'azione di Gandhi, ed ha ancora una volta sottolineato come la nonviolenza costituisca oggi piu' che mai l'indispensabile risorsa di cui l'umanita' deve far uso per contrastare la violenza che sta distruggendo innumerevoli vite umane e tanta parte della biosfera, mettendo in pericolo l'esistenza stessa dell'intera umanita' e dell'intero mondo vivente.
Nel corso dell'incontro sono stati poi letti e commentati alcuni testi gandhiani estratti dalla classica antologia "Teoria e pratica della nonviolenza" curata da Giuliano Pontara per l'editore Einaudi.
Alle persone partecipanti all'incontro sono stati messi a disposizione, come di consueto, una raccolta di estratti gandhiani, un testo di sintesi per un accostamento alla nonviolenza, un'ampia bibliografia ragionata.
Come abbiamo gia' ricordato piu' volte nel corso delle commemorazioni gandhiane che si svolgono da alcuni decenni presso la storica struttura nonviolenta viterbese, ponendosi all'ascolto, alla scuola e alla sequela delle persone amiche della nonviolenza - come Osvaldo Ercoli e Mohandas Gandhi - nel vivo dell'impegno per il bene comune dell'umanita' si colgono alcune ineludibili verita':
- si coglie l'infinito valore di ogni vita, ed il conseguente dovere di agire affinche' tutte siano riconosciute, rispettate, preservate, sostenute;
- si capisce quanto grande sia la forza della verita';
- si comprende come il bene possa prevalere sul male, e come la scelta di compiere il bene e di opporsi al male dia significato all'esistenza;
- si decide di agire contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni;
- si riconosce che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e che quindi si deve soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto;
- si sceglie la responsabilita' per il mondo, la condivisione del bene e dei beni, la volonta' di inverare l'umanita' dell'umanita;
- si conosce se stessi, ci si riconosce umani tra umani, tutte e tutti una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, e si abbraccia la regola aurea dell'agire nei confronti delle altre persone cosi' come si vorrebbe che le altre persone agissero verso di noi;
- si entra nella lotta nonviolenta contro tutte le violenze.
Solo la nonviolenza invera l'umanita' dell'umanita'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Una minima notizia su Osvaldo Ercoli
Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' stato per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' stato tra gli animatori del comitato che ha salvato l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera". Ed e' stato scritto anche: "Ascoltare il professor Ercoli e' sempre straordinariamente educativo, e di grande conforto: poiche' significa mettersi alla scuola di una persona che unisce il rigore del ragionamento logico all'affermazione del dovere morale e all'intransigenza dell'impegno civile, con una sobrieta', una mitezza ed una saggezza che rendono ogni sua parola, ogni sua argomentazione, non solo un dono prezioso per il pensiero e per l'azione, ma anche un autentico gesto di amicizia che nel suo stesso darsi - in squisita cortesia ed insieme in assoluta chiarezza e onesta' - degnifica gli interlocutori tutti invitandoli ad esser parte del bene, del giusto, del vero". Il 2 ottobre 2014, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, la Citta' di Viterbo, nella solenne cornice della Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune, gli ha tributato un riconoscimento in segno della gratitudine dell'intera popolazione viterbese per il suo magistero di uomo di pace: dinanzi a un uditorio commosso che aveva gremito la storica sala, il sindaco ha consegnato al professor Ercoli un attestato della riconoscenza della citta' tutta; nella motivazione del riconoscimento di cui e' stata data lettura era scritto: "Al professor Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace".
Una minima notizia su Mohandas Gandhi
Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera.
Alcune opere di Gandhi:  essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996).
Alcune opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recentissimo libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999; tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006, 2019.
Concludendo l'incontro sono state riproposte alcune iniziative in cui la struttura nonviolenta viterbese e' attualmente particolarmente impegnata:
- l'appello all'impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente;
- l'appello all'impegno di solidarieta' con le donne afghane, iraniane e di tutto il mondo che stanno lottando per i diritti umani di tutti gli esseri umani, e il sostegno all'iniziativa dell'"One Billion Rising";
- l'appello all'impegno contro la guerra, per il disarmo e per la smilitarizzazione dei conflitti: per salvare tutte le vite;
- l'appello all'impegno per far cessare l'orrore dei lager libici, per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo, per far cessare schiavitu' e apartheid in Italia;
- l'appello a scegliere e praticare la nonviolenza in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 30 gennaio 2023

2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN

Donna, vita, liberta'.
Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Donna, vita, liberta'.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Donna, vita, liberta'.

3. REPETITA IUVANT. SEVERINO VARDACAMPI: A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE...

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
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Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
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Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. INCONTRI. CIPAX: "MEDIO ORIENTE: IL DESERTO DEI DIRITTI", Roma, 16 NOVEMBRE 2023
[Riceviamo e diffondiamo]

Care amiche e cari amici,
ho il piacere di invitarvi a un incontro di straordinaria attualita', organizzato dal Cipax (Centro interconfessionale per la Pace) su:
"Medio Oriente: il deserto dei diritti"
Roma - Giovedi' 16 novembre 2023, ore 18-20
Sala Fondazione Basso
Via della Dogana Vecchia 5, Roma
con
Gianna Urizio, giornalista, volontaria del progetto Gazzella, Gaza
Giorgio Gomel, presidente di Alliance for Middle East Peace Europa
Fabio Alberti, Un Ponte Per
Modera Luciano Ardesi, vicepresidente Cipax
Per le amiche e gli amici che sono fuori Roma o che sono impossibilitati  a essere presenti, l'incontro e' anche in diretta sulla pagina Facebook del CIPAX: www.facebook.com/CIPAX
Un caro saluto
Luciano Ardesi

5. INIZIATIVE. A ROMA DIFFUSO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"

Sabato 11 novembre 2023 a Roma e' stato diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".
Di seguito riportiamo il testo integrale dell'appello.
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Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.
L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.
E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.
In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.
Chiediamo a chi legge questo appello:
a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo at tiscali.it e centropacevt at gmail.com
b) di diffonderlo ulteriormente;
c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/
d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.
Per un'informazione essenziale:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo at tiscali.it e centropacevt at gmail.com

6. MEMORIA. VINCENZO CENITI: LIONS E TOURING RICORDANO DON DANTE BERNINI
[Riceviamo e diffondiamo]

Se ne e' andato quattro anni fa il 27 settembre 2019 a 97 anni  con il titolo di vescovo  piu' anziano d'Italia,  il primato di uno dei sacerdoti  piu' amati della Tuscia Viterbese e, soprattutto,  con il privilegio di essere nativo della Quercia, il borgo della sua vita.
In tempi come questi fa bene  ricordare don Dante Bernini, presente nella mente di migliaia di fedeli, prete umile e per questo grande, di cui si tornera' a parlare nell'incontro aperto a tutti del prossimo 17 novembre alle ore 16  nel Coro del Santuario di Santa Maria della Quercia grazie al Lions Club e al Touring Club.
Certamente per non dimenticare la sua figura di uomo di Dio e Maestro di vita, capace di grande umanita'. Ce ne parlera' uno dei suoi "discepoli" piu' fedeli, don Gianni Carparelli, presentando il suo libro a lui dedicato dal titolo "Il giorno ottavo" , metafora biblica di speranza, come annota Aurelio Rizzacasa nella sua prefazione.
Don Gianni ne fara' dono a tutti gli intervenuti che avranno anche la possibilita' di visionare un filmato realizzato da Gianni Quatrini su alcuni frammenti di don Dante, sparsi ovunque,  che compongono il suo incredibile mosaico di vita cristiana, dal giorno in cui fu ordinato sacerdote nel 1945, al suo dies natalis.
Fu professore di fisica e matematica, rettore del Seminario regionale La Quercia, vescovo di Albano e Segni, vicepresidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunita' europea e presidente della Commissione Cei per Giustizia e Pace. Il 13 aprile 2015, nell'anniversario della promulgazione della enciclica Pacem in Terris, venne realizzata in suo onore a Viterbo una "Giornata per la pace".
Ma i titoli che contano  -  ci ricorda  Carparelli -  sono quelli dell'anima e dell'immenso bene seminato durante il suo apostolato. I suoi allievi, oggi sacerdoti e parroci non solo di Viterbo, devono a lui preziosi insegnamenti e consigli spirituali, specialmente negli anni del Concilio Vaticano II di cui don Dante fu un attento testimone.

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Marco Imarisio, Tenebre italiane, Rcs-Solferino, Milano 2023, pp. 208, euro 14,50 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Giovanni Landi, Il massacro del Circeo, Rcs, Milano 2023, pp. 154, euro 5,99.
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Riletture
- Assia Djebar, La donna senza sepoltura, Il Saggiatore, Milano 2002, pp. 192.
- Nawal al Sa'dawi, Firdaus. Storia di una donna egiziana, Giunti, Firenze 2001, pp. 128.
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Riedizioni
- Javier Marias, Il tuo volto domani. 3. Veleno e ombra e addio, Einaudi, Torino, 2010, 2012, Rcs, Milano 2023, pp. IV + 556, euro 9,90.
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Strumenti
- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, Tea, Milano 1993, pp. XVIII + 774.

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5020 del 16 novembre 2023
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com