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[Nonviolenza] Telegrammi. 4976
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 4976
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Mon, 2 Oct 2023 16:30:10 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4976 del 3 ottobre 2023
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Movimento Nonviolento: 7 ottobre. La via Maestra, la via dei Maestri. Insieme per la Costituzione
2. Peacelink: PeaceLink rimarca il suo impegno per la pace aderendo alla manifestazione nazionale del prossimo 7 ottobre
3. A Vetralla per la Giornata internazionale della nonviolenza
4. Il 2 ottobre anche a Viterbo si celebra la Giornata internazionale della nonviolenza
5. "Presidente Biden, liberi Leonard Peltier da 47 anni prigioniero innocente". Un appello diffuso a Roma ed in altre citta' del Lazio in occasione del settantanovesimo anniversario della nascita di Leonard Peltier
6. Esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
7. Una cosa utile per la pace: bloccare la fornitura di armi assassine, con l'azione diretta nonviolenta
8. Una proposta per le elezioni europee del 2024: una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO: 7 OTTOBRE. LA VIA MAESTRA, LA VIA DEI MAESTRI. INSIEME PER LA COSTITUZIONE
[Riceviamo e diffondiamo]
Con il Movimento Nonviolento a Roma il 7 ottobre. Insieme per la Costituzione che ripudia la guerra.
*
Il cammino della nonviolenza e' lungo, a volte faticoso e solitario, ma quando lo si fa insieme ad una moltitudine, diventa festoso e leggero. Abbiamo aderito e parteciperemo alla manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma La via Maestra: insieme per la Costituzione; con le bandiere della nonviolenza che spezza il fucile saremo dietro lo striscione di Europe for Peace per sostenere "una politica di pace intesa come ripudio della guerra e con la costruzione di un sistema di difesa integrato con la dimensione civile e nonviolenta". Sul palco - ospite d'onore che dara' la dimensione internazionale dell'iniziativa - ci sara' anche la pasionaria nonviolenta bielorussa Olga Karach che stiamo sostenendo con la nostra Campagna di Obiezione alla guerra, per ribadire ancora una volta che le guerre si fermano abolendo gli strumenti che le rendono possibili: le armi e gli eserciti.
La Conferenza internazionale per la Pace di Vienna, dove il Movimento Nonviolento era presente con la delegazione italiana, ha lanciato una settimana di mobilitazioni, dal 30 settembre all'8 ottobre, per sostenere il "Cessate il fuoco!" in Ucraina e la soluzione negoziale del conflitto. Una iniziativa globale che per noi si inserisce nella nostra mobilitazione permanente contro la guerra e connette delle date simbolo del nostro impegno:
- il 2 ottobre compleanno di Gandhi e Giornata internazionale della Nonviolenza;
- il 4 ottobre giorno di San Francesco, il santo tanto amato da Aldo Capitini.
Saranno tante, come ogni anno, le iniziative che il Movimento Nonviolento organizza in queste giornate di mobilitazione.
La via maestra della Costituzione che ha inscritto nei suoi valori il ripudio della guerra, si fonde con la via dei maestri della nonviolenza. Su tutti Gandhi, inteso come colui che ha trasformato la nonviolenza da fatto individuale a pratica sociale e politica per la liberazione personale e collettiva. Gandhi come padre della nonviolenza moderna, fautore della teoria e della pratica della nonviolenza politica, del metodo della nonviolenza attiva, del Satyagraha. La netta denuncia di Gandhi e': "Affermo che pur coloro che non hanno l'obbligo di prestarsi direttamente alla guerra, partecipano ugualmente al male se consentono allo Stato organizzato militarmente".
E' una via chiara seppur non spianata, che ha il suo perno nell'antimilitarismo nonviolento di contro a ogni convenienza, sbandieramento, rincorsa ingenua all'urgenza del momento. Ci dice Capitini: "Non c'e' situazione avversa in cui non resti sempre qualche cosa da fare. L'essenza del nostro migliore agire e' dare, senza sempre e subito chiedere. La storia procede per opera di coloro che, elaborato un profondo ideale, secondo le migliori esigenze di tutta la coscienza, vanno a infonderlo in mille modi nella realta'. Darsi alla attivita' civile e sociale, tentare sempre, e' fede che muove da noi; oltre l'eventuale delusione dell'attuale momento".
Nonostante le difficolta' dell'attuale momento, saremo centinaia di migliaia il 7 ottobre, ma servira' l'impegno serio di ognuno di noi dal giorno dopo. Nessun fucile si spezza da solo.
2. INIZIATIVE. PEACELINK: PEACELINK RIMARCA IL SUO IMPEGNO PER LA PACE ADERENDO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL PROSSIMO 7 OTTOBRE
[Riceviamo e diffondiamo]
Peacelink si unisce alla manifestazione globale "La Via Maestra", promossa, dalla CGIL e da altre associazioni aderenti alla piattaforma di Collettiva, per il prossimo 7 ottobre in difesa della Costituzione e per la promozione della Pace.
In un momento in cui il conflitto in Ucraina continua a causare sofferenza e distruzione, e' fondamentale sottolineare il nostro impegno per una soluzione diplomatica che garantisca una pace giusta e duratura, rispettando i diritti fondamentali delle popolazioni coinvolte.
PeaceLink rimarca il suo impegno per il diritto alla pace e all'autodeterminazione nonviolenta dei popoli, con una particolare attenzione alla tutela dei diritti umani, inclusi quelli delle minoranze.
Siamo convinti che la via per la pace debba essere costruita con il dialogo, la cooperazione e il rispetto reciproco.
In questo contesto, condanniamo l'invio di armi che alimentano ulteriormente il conflitto senza favorire alcun negoziato costruttivo.
La militarizzazione della situazione in Ucraina non porta alla soluzione desiderata e pone a rischio ulteriori vite umane e la stabilita' della regione.
Apprezziamo la posizione di Papa Francesco, che ha costantemente promosso la pace e il dialogo come soluzione ai conflitti internazionali.
Riconosciamo anche il coraggio dei pacifisti ucraini e russi che lavorano instancabilmente per porre fine a questo conflitto attraverso mezzi pacifici.
Invitiamo tutti coloro che condividono il nostro impegno per una pace giusta e duratura a unirsi alla manifestazione del 7 ottobre per difendere i valori fondamentali della nostra Costituzione e promuovere la Pace.
3. INCONTRI. A VETRALLA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
La mattina di domenica primo ottobre 2023 a Cura di Vetralla (in provincia di Viterbo) si e' svolta una conversazione in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza istituita dall'Onu, giornata che ricorre il 2 ottobre, anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha esposto sinteticamente alcuni elementi fondamentali della nonviolenza, proponendone una nozione aperta, dialettica e contestuale, complessa e pluridimensionale, come "insieme di insiemi"; ed ha successivamente indicato alcuni impegni prioritari per contrastare le piu' gravi e distruttive violenze che gli ebbri e scellerati poteri dominanti stanno oggi attuando contro l'umanita' intera e l'intero mondo vivente mettendo in un abissale, estremo pericolo l'intera umana famiglia e l'intera biosfera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe in corso.
Aprire gli occhi. Salvare le vite.
*
Alle persone partecipanti all'incontro e' stata messa a disposizione la seguente sinossi redatta diversi anni fa e piu' volte riproposta.
I. La virtu' dell'attenzione, il rispetto della dignita' altrui e propria
Per accostarsi degnamente alla nonviolenza occorre prendere sul serio i propri pensieri: pensarli profondamente e valutarne le conseguenze anche implicite; occorre porsi all'ascolto delle altre persone e non mentire mai ad esse: rispettarle nella loro integrale dignita' di persone, e quindi di esseri pensanti, capaci di comprendere e di comunicare, esposti alla sofferenza e bisognosi di verita' e di solidarieta'; occorre usare correttamente il linguaggio: essere consapevoli di cio' che si dice; occorre decidere di impegnarsi per salvare le vite, per recare soccorso a chi soffre, per rispettare la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
II. Cosa e' questa cosa che chiamiamo nonviolenza. Un accostamento
II. 1. La nonviolenza e' l'opposizione alla violenza
Il termine italiano "nonviolenza" (coniato da Aldo Capitini) traduce ed unifica i termini sanscriti usati da Mohandas K. Gandhi per denominare la sua proposta di lotta contro la violenza, ovvero "ahimsa" (= contrario della violenza, opposizione alla violenza) e "satyagraha" (= forza della verita', tenersi al bene che e' il vero): nonviolenza significa opposizione alla violenza, forza della verita', amore attivo, rispetto per la vita, armonia, ricomposizione, scelta di contrastare il male facendo il bene.
II.2. La nonviolenza e' complessa, un insieme di insiemi
La nonviolenza e' complessa e pluridimensionale, un "insieme di insiemi":
a) un insieme di criteri assiologici (ad esempio: "tra i mezzi e i fini vi e' lo stesso rapporto che tra il seme e la pianta": fini buoni non possono essere ottenuti usando mezzi malvagi);
b) un insieme di strumenti ermeneutici (esemplificando con l'analisi sociologica del potere che si regge sempre su due pilastri: la forza e il consenso; cosicche' si puo' contrastare ogni potere ingiusto iniziando col negargli il consenso);
c) un insieme di tecniche deliberative (esemplificando con il "metodo del consenso", che prevede il diritto di veto da parte di ogni singola persona partecipante al processo decisionale, cosicche' si prendono solo le decisioni su cui vi e' l'accordo persuaso di tutte le persone; tutte garantendo del rispetto della loro dignita', e tutte impegnando a costruire insieme la volonta' comune);
d) un insieme di tecniche operative (esemplificando con lo sciopero, il digiuno ed altre forme ancora);
e) una metodologia di trasformazione positiva delle relazioni - interpersonali, sociali, politiche;
f) una progetto-processo di cambiamento sociale e culturale orientato all'affermazione dell'eguaglianza di diritti e di doveri di tutti gli esseri umani, al reciproco aiuto, alla condivisione del bene e dei beni, alla responsabilita' comune per gli altri esseri umani e per l'intero mondo vivente.
III. Hic et nunc, quid agendum
Siamo di fronte a una situazione che giustamente e' stata definita "terza guerra mondiale" condotta "a pezzi" per occultarne la natura globale e totalitaria di aggressione all'intera umanita'.
Siamo di fronte allo scandalo di un'ingentissima quantita' di denaro pubblico sperperata dagli stati per spese militari e riarmo, mentre l'umanita' si trova in crescenti difficolta', fame, conflitti fratricidi, disastri ambientali e sociali dilagano nel mondo, e servizi pubblici primari subiscono tagli insensati e sciagurati la cui conseguenza e' la negazione del diritto alla salute, all'assistenza, alla casa, allo studio, al lavoro, a un ambiente vivibile, a una vita degna.
Siamo di fronte all'orrore della sempre piu' accelerata devastazione e distruzione del mondo vivente.
- Scegliere la nonviolenza significa opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni: la guerra uccide gli esseri umani; salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona. L'Italia deve cessare di partecipare alle guerre, di finanziare le guerre, di fabbricare e vendere armi assassine.
- Scegliere la nonviolenza significa opporsi al razzismo ed a tutte le persecuzioni: tutti gli esseri umani sono eguali in diritti, tutti hanno diritto all'aiuto altrui. Occorre abolire immediatamente le scellerate misure razziste europee e italiane responsabili delle innumerevoli morti nel mar Mediterraneo e di violenza abominevoli nei confronti dei migranti (i campi di concentramento, le deportazioni, la riduzione in schiavitu', l'imposizione infame e scellerata di un regime di apartheid); ed occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di voto nei luoghi in cui giungono e vivono: "una persona, un voto".
- Scegliere la nonviolenza significa opporsi al maschilismo ed a tutte le oppressioni: la dominazione maschilista, di cui il femminicidio e' la manifestazione estrema, e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze; se non si sconfigge il maschilismo ogni impegno di pace, di giustizia e di solidarieta' restera' vano.
- Scegliere la nonviolenza significa impegnarsi per i diritti di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera, unica casa comune dell'umanita'.
IV. Per non concludere
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La nonviolenza e' pace, disarmo, smilitarizzazione.
La nonviolenza e' accoglienza, assistenza, aiuto a tutti coloro che ne hanno bisogno.
La nonviolenza ti chiede di esser tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
La nonviolenza sei tu quando fai la cosa giusta.
*
Quid agendum hic et nunc
Alle persone partecipanti all'incontro e' stata messa a disposizione la seguente proposta d'impegno nonviolento relativa ai principali compiti dell'ora.
Tre cose ci sembra che sia necessario e urgente fare per inverare la scelta della nonviolenza che sola si oppone concretamente e coerentemente a tutte le violenze, che sola si propone concretamente e coerentemente la salvezza e la liberazione dell'umanita' intera, che sola s'impegna concretamente e coerentemente per la salvaguardia e l'accudimento dell'intero mondo vivente.
E le tre cose sono queste: opporsi alla guerra; opporsi al razzismo; opporsi alla distruzione del mondo vivente.
1. Opporsi alla guerra
E per opporsi alla guerra occorre fare tre cose:
a) denunciare alla magistratura l'illegalita' della partecipazione italiana alla guerra e costringere il criminale governo fascista a tornare nell'alveo della Costituzione che ripudia la guerra;
b) impedire l'invio di armi assassine dall'Italia ai teatri di guerra; con l'azione diretta nonviolenta che delle armi blocchi la produzione e il trasporto;
c) presentare alle elezioni europee una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo e l'ecocidio.
2. Opporsi al razzismo
E per opporsi al razzismo occorre fare tre cose:
a) riconoscere a tutte le persone tutti i diritti umani e quindi anche il il diritto di muoversi su questo pianeta che e' l'unica casa comune dell'umanita' intera;
b) soccorrere tutte le persone in pericolo ed abolire la schiavitu' e l'apartheid tragicamente presenti in Italia; e costringere il criminale governo fascista a revocare tutte le scellerate ed infami misure razziste;
c) riconoscere a tutte le persone che giungono e che si trovano nel nostro paese il diritto di voto in tutte le elezioni: "una persona, un voto" e' il cuore della democrazia.
3. Opporsi alla distruzione del mondo vivente
E per opporsi alla distruzione del mondo vivente occorre fare tre cose:
a) contrastare il principio e l'agire intrinsecamente totalitari della massimizzazione del profitto, ovvero la dinamica interna e la ragion d'essere stessa del capitalismo, poiche' confligge coi limiti della natura e con la dignita' degli esseri viventi; solo un'economia socialista e una societa' solidale, della condivisione e del dono, e' compatibile con la vita e i diritti degli esseri umani e della biosfera;
b) riconoscere che siamo una sola umanita' costitutivamente plurale, di persone tutte diverse ed insieme tutte uguali in dignita'e diritti, riconoscendo quindi ad ogni persona lo stesso diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e contrastando quindi tutte le ideologie, le pratiche e i poteri che negano la dignita', l'uguaglianza di diritti e il dovere di solidarieta' che unisce tutti gli esseri umani;
c) fare del principio responsabilita' la base della politica planetaria necessaria: in difesa di tutti gli esseri umani, di tutti gli esseri viventi, dell'intero mondo vivente.
*
Qualche minima indicazione per approfondire
Alcune autrici ed alcuni autori di cui raccomandiamo vivamente la lettura: fondamentali sono alcune illustri pensatrici e militanti: Mary Wollstonecraft, Rosa Luxemburg, Virginia Woolf, Simone Weil, Hannah Arendt, Luce Fabbri, Franca Ongaro Basaglia, Wangari Maathai, Adrienne Rich, e tra le viventi almeno Winona LaDuke, Rigoberta Menchu' e Vandana Shiva. Ovviamente altrettanto fondamentali sono Mohandas Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, e tra gli italiani almeno Aldo Capitini, Danilo Dolci, Primo Levi.
Alcuni buoni libri per un primo accostamento: Anna Bravo, La conta dei salvati; Bianca Guidetti Serra, Compagne; Daniela Padoan, Le pazze; Giuliano Pontara, L'antibarbarie; Gene Sharp, Politiche dell'azione nonviolenta; Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene.
Due utili antologie: Ernesto Balducci, Lodovico Grassi, La pace. Realismo di un'utopia; Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe.
Tra le esperienze storiche decisiva e' la lotta del movimento di liberazione delle donne: per un'introduzione cfr. Monica Lanfranco, Maria G. Di Rienzo (a cura di), Donne disarmanti; Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne; Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione; Eadem, Esclusa dalla storia; Georges Duby, Michelle Perrot (a cura di), Storia delle donne in Occidente; nella rete telematica e' disponibile una sintetica panoramica storica di Sergio Casali: "Il pensiero e la critica letteraria femminista".
Segnaliamo conclusivamente che nella rete telematica e' disponibile un'ampia e preziosa bibliografia curata da Enrico Peyretti: "Bibliografia di casi storici di difesa senza guerra".
4. INCONTRI. IL 2 OTTOBRE ANCHE A VITERBO SI CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
La mattina di lunedi' 2 ottobre 2023 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un incontro di riflessione e di testimonianza in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza istituita dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Mohandas Gandhi, di Hannah Arendt, di Primo Levi, di Virginia Woolf, di Guenther Anders, di Franca Ongaro Basaglia.
L'incontro si e' concluso rinnovando ancora una volta l'appello ad opporsi alla guerra, ad opporsi al razzismo, ad opporsi alla distruzione del mondo vivente.
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A Viterbo le iniziative per la Giornata internazionale della nonviolenza proseguono nel pomeriggio alle ore 17 con il concerto dell'orchestra di fiati del Conservatorio di Santa Cecilia che si terra' presso l'Auditorium di Santa Maria in Gradi dell'Universita' della Tuscia promosso dalla sezione Anpi Studenti "Aldo Laterza" di Viterbo.
La nonviolenza e' l'antifascismo vivente e operante.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi al maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
5. REPETITA IUVANT. "PRESIDENTE BIDEN, LIBERI LEONARD PELTIER DA 47 ANNI PRIGIONIERO INNOCENTE". UN APPELLO DIFFUSO A ROMA ED IN ALTRE CITTA' DEL LAZIO IN OCCASIONE DEL SETTANTANOVESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI LEONARD PELTIER
In occasione del settantanovesimo anniversario della nascita di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente, si sono svolte in molte citta' italiane iniziative per la sua liberazione.
A Roma ed in altre citta' del Lazio e' stato diffuso un appello al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' all'eroe perseguitato universalmente noto come "il Nelson Mandela americano".
Di seguito trascriviamo il testo dell'appello diffuso.
*
Presidente Biden,
liberi Leonard Peltier da 47 anni prigioniero innocente.
Lei sa che il 12 settembre 2023 Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, ha compiuto 79 anni, dei quali gli ultimi 47 trascorsi in carcere, condannato per un delitto che non ha commesso.
Lei sa che Leonard Peltier e' innocente.
Lei sa che le cosiddette "testimonianze" contro Leonard Peltier si sono dimostrate false.
Lei sa che anche le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier si sono dimostrate false.
Lei sa che lo stesso Procuratore capo dell'accusa che ottenne la condanna di Leonard Peltier ha poi riconosciuto e dichiarato che fu un errore giudiziario e Le ha scritto per chiederLe di concedere la grazia e liberare Leonard Peltier.
Lei sa che lo scorso anno una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU ha riesaminato l'intero processo ed ha concluso che Leonard Peltier deve essere liberato.
Lei sa che milioni di persone di tutto il mondo hanno chiesto che Leonard Peltier sia liberato: persone come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, persone come papa Francesco e il Dalai Lama.
Lei sa che innumerevoli associazioni democratiche della societa' civile di tutto il mondo hanno chiesto che Leonard Peltier sia liberato: associazioni prestigiose come Amnesty International.
Lei sa che un gran numero di istituzioni e di rappresentanze istituzionali di tutto il mondo hanno chiesto che Leonard Peltier sia liberato: istituzioni rilevanti come il Parlamento Europeo e rappresentanti istituzionali qualificati come i Sindaci di molte grandi citta'.
Lei sa che Leonard Peltier e' anziano e gravemente malato, e che anche dal carcere, in condizioni di estrema oppressione e sofferenza, ha costantemente continuato ad impegnarsi in difesa dei popoli oppressi, in difesa dei diritti umani, in difesa della Madre Terra, con la sua parola autorevole di martire perseguitato e di uomo di profonda spiritualita', con la poesia, con la pittura, con le attivita' educative e benefiche che con l'aiuto dei suoi sostenitori ha promosso a vantaggio dei piu' bisognosi di aiuto.
Lei ha il potere di liberare Leonard Peltier attraverso lo strumento della grazia presidenziale; Lei ha il potere di restituire la liberta' a un uomo innocente che ha subito una semisecolare crudelissima persecuzione, una lunghissima ingiustissima prigionia; Lei ha il potere di metter fine a un enorme scandalo, un'enorme assurdita', un'enorme iniquita'; Lei ha il potere di far finalmente prevalere la verita', la giustizia, l'umanita' liberando Leonard Peltier. Usi la prerogativa della grazia presidenziale e liberi finalmente Leonard Peltier: l'umanita' intera attende questo momento.
Presidente Biden,
liberi Leonard Peltier da 47 anni prigioniero innocente.
*
Questo il testo dell'appello diffuso a Roma ed in altre citta' del Lazio.
Invitiamo ogni persona di volonta' buona a diffonderlo ulteriormente.
Invitiamo ogni persona di volonta' buona a scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la liberazione di Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/
6. REPETITA IUVANT. ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
alla Presidente del Consiglio dei Ministri
a tutte le ministre e i ministri, a tutti i senatori e le senatrici, a tutte le deputate e i deputati, agli ed alle europarlamentari elette ed eletti in Italia
a numerosi pubblici ufficiali cui incombe, ricevendo tale notitia criminis, di promuovere l'azione giudiziaria
ai mezzi d'informazione
a numerose persone di volonta' buona, associazioni democratiche, istituzioni fedeli alla legalita' costituzionale
*
Oggetto: esposto relativo alla violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana da parte del governo italiano.
Egregi signori,
*
l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana e' inequivocabile. Esso recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
*
Il governo italiano ha violato l'articolo 11 della Costituzione in quanto:
a) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la fornitura di armi che la guerra alimentano;
b) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la propria aviazione militare che raccoglie informazioni e le invia all'esercito ucraino sul campo di battaglia (cfr. il servizio giornalistico apparso sul sito dell'autorevole agenzia giornalistica Ansa col titolo "La guerra dei top gun italiani", che fin dall'incipit esplicitamente afferma che "i nostri piloti, tra loro anche una donna, a bordo dei caccia catturano dati importanti che in poco tempo finiscono sui cellulari dei soldati ucraini sul campo di battaglia");
c) ostacola effettualmente ogni realistica ipotesi di "cessate il fuoco" ed ogni concreto impegno di pace sostenendo esplicitamente la tesi che la guerra deve concludersi non con un negoziato ma con la "vittoria" di una delle parti in conflitto (cfr. la dichiarazione della Presidente del Consiglio dei Ministri "scommettiamo sulla vittoria ucraina" riportata da numerosi mezzi d'informazione);
d) sostiene l'azione provocatrice ed eversiva della Nato che da decenni opera nell'Europa dell'est per destabilizzare gli equilibri regionali e suscitare conflitti (azione divenuta finanche esplicitamente terrorista e stragista durante la guerra di distruzione della Jugoslavia nel 1999).
*
In flagrante violazione dell'articolo 11 della Costituzione, il governo italiano arma e quindi alimenta la guerra, partecipa alla guerra e quindi alle stragi di cui ogni guerra sempre e solo consiste, e con cio' espone altresi' anche il nostro paese a subire le conseguenze della guerra, e - last, but not least - contribuisce all'escalation verso una guerra mondiale e nucleare che puo' metter fine all'intera civilta' umana.
*
Egregi signori,
con il presente esposto si richiede il piu' tempestivo intervento per far cessare l'azione incostituzionale, folle e criminale del governo italiano.
Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, primo agosto 2023
7. REPETITA IUVANT. UNA COSA UTILE PER LA PACE: BLOCCARE LA FORNITURA DI ARMI ASSASSINE, CON L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA
Ovviamente apprezzando e sostenendo le molte iniziative gia' in corso (e soprattutto quelle che concretamente recano aiuti umanitari e soccorrono, accolgono e assistono tutte le vittime e tutte le persone che dalla guerra fuggono e alla guerra si oppongono), vorremmo aggiungere una cosa da fare che ci sembra utile piu' di ogni altra per contribuire da qui, in Italia, a far cessare le stragi in Ucraina: bloccare la fornitura di armi assassine.
E per bloccare la fornitura di armi assassine occorre bloccare con specifiche e adeguate azioni dirette nonviolente le fabbriche di armi, i depositi di armi, i trasporti di armi, i centri decisionali e le strutture tecniche che le forniture di armi assassine organizzano ed eseguono.
*
Fornire armi assassine dove e' in corso una guerra significa partecipare a quella guerra, cosa esplicitamente vietata dall'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana.
Non vi e' infatti alcun dubbio che fornire armi assassine dove una guerra e' in corso e dove quindi esse vengono usate per uccidere degli esseri umani (e tutte le armi sono usate sempre e solo per uccidere) significa partecipare alla guerra e alle stragi di cui essa consiste, e il citato articolo 11 della Costituzione e' chiarissimo e inequivocabile al riguardo, aprendosi con queste precise parole: "L'Italia ripudia la guerra".
Pertanto, un governo italiano che decide di fornire armi assassine a un paese in guerra e' ipso facto in contrasto con la Costituzione cui ha giurato fedelta', ed e' quindi un governo fuorilegge, criminale, golpista. E chiunque in Italia cooperasse all'invio di armi assassine, o l'invio di armi assassine consentisse, sarebbe parimenti criminale.
*
E' quindi diritto e dovere di ogni cittadino italiano opporsi all'invio di armi assassine dove una guerra e' in corso.
Cosi' come e' diritto e dovere di ogni cittadino italiano opporsi a un governo golpista e a chiunque coopera alla commissione di stragi.
*
Come e' possibile contrastare questo crimine?
Come e' possibile fare qualcosa di concreto per salvare le vite di coloro che la guerra - che quelle armi assassine alimentano - uccide?
E' possibile con l'azione diretta nonviolenta che blocchi le fabbriche, i depositi, i trasporti di armi.
E' possibile con l'azione diretta nonviolenta che blocchi i centri decisionali e le strutture tecniche che quell'invio di armi assassine organizzano ed eseguono.
*
Naturalmente occorre:
a) individuare tutti i luoghi da bloccare ed organizzare adeguatamente il blocco della scellerata attivita' finalizzata all'invio di armi assassine ovvero all'uccisione di esseri umani;
b) formare adeguatamente le persone di volonta' buona disponibili a partecipare a tali azioni dirette nonviolente.
La nonviolenza infatti richiede una specifica accurata preparazione e una completa conoscenza e consapevolezza del significato e delle conseguenze delle proprie azioni, che essendo non simboliche ma concrete espongono chi le esegue alle ovvie rappresaglie da parte dei poteri la cui azione criminale si vuole impedire.
La nonviolenza infatti, nel suo impegno per salvare tutte le vite, richiede una rigorosa coerenza tra i mezzi e i fini, una piena coscienza delle personali sofferenze cui si puo' andare incontro, una nitida disponibilita' ad accettare di subire torti e persecuzioni senza reagire, a subire violenza senza opporre violenza.
*
A oltre un anno dall'inizio della guerra in Ucraina scatenata dall'invasione militare per volonta' del folle e criminale autocrate russo, e' ormai chiaro ad ogni persona che tutti i governi attivamente coinvolti nella guerra, che la guerra e le stragi hanno alimentato e tuttora alimentano e che hanno impedito fin qui ogni tregua ed ogni trattativa di pace, non intendono affatto porre fine alle stragi, non intendono affatto salvare le vite umane che ogni giorno la guerra distrugge, ma anzi cooperano alla prosecuzione, all'intensificazione e all'estensione delle uccisioni di esseri umani, ed accrescono il pericolo che la guerra si faccia mondiale e nucleare e possa distruggere l'intera umana famiglia.
Occorre quindi che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per contrastare questo abominevole massacro e il pericolo dell'apocalisse atomica.
Occorre quindi che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per imporre ai governi la cessazione della guerra.
Hic et nunc solo l'azione diretta nonviolenta puo' concretamente contribuire a fermare le stragi e ad imporre ai governi di cessare il fuoco e avviare trattative di pace.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
8. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA PER LE ELEZIONI EUROPEE DEL 2024: UNA LISTA NONVIOLENTA PER LA PACE E CONTRO IL RAZZISMO
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
La politica dell'Unione Europea e' oggi caratterizzata da due orrori.
Il primo: la persecuzione dei migranti: col sostegno alle dittature che li imprigionano in condizioni disumane; con l'appalto ai poteri mafiosi in regime di monopolio della mobilita' per chi e' in fuga da guerre, dittature, fame e miseria; con la reclusione nei lager sia nei paesi di transito che in Europa; con la strage degli innocenti nel Mediterraneo; con lo schiavismo e l'apartheid in Europa. Tutti i governi dei paesi dell'Unione Europea, e con essi i vertici delle istituzioni europee, sono complici in questo flagrante crimine contro l'umanita'.
Il secondo: il sostegno alla prosecuzione della guerra in Ucraina che ogni giorno provoca altre stragi: con l'incessante fornitura di armi si alimenta la guerra e s'impedisce l'avvio di trattative di pace, e si contribuisce cosi' sia alla prosecuzione dello sterminio della popolazione ucraina vittima della guerra, sia all'escalation verso una guerra atomica che puo' mettere fine all'intera umanita'. Tutti i governi dei paesi dell'Unione Europea, e con essi i vertici delle istituzioni politiche europee, sono complici in questo flagrante crimine contro l'umanita'.
I vertici dell'Unione Europea si sono peraltro ormai completamente prostituiti alla Nato, l'organizzazione terrorista e stragista che per conto del governo razzista e imperialista degli Stati Uniti d'America opera, dalla fine della Guerra fredda e con sempre maggiore intensita' ed accelerazione, per destabilizzare, asservire o distruggere non solo singole parti del continente europeo ma l'Europa intera. Abolire la Nato e' palesemente l'urgenza delle urgenze per dare all'Europa un futuro di pace.
Il Parlamento Europeo potrebbe e dovrebbe operare per la pace e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della biosfera, ma attualmente e' anch'esso complice della furia razzista e della furia bellica che si e' incistata nei governi dei paesi europei e nei vertici di tutte le istituzioni politiche europee.
*
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
E l'Italia rischia di essere rappresentata unicamente da partiti fascisti, razzisti e bellicisti.
Esplicitamente fascista, razzista, bellicista ed ecocida e' tutta l'area governativa italiana.
Razzista si e' dimostrato il partito grillino, che durante la prima esperienza di governo ha condiviso e sostenuto la scellerata politica di brutale persecuzione dei migranti da parte del capo leghista che di quel governo era vicepresidente, ministro e magna pars.
Tragicamente bellicista e' il Pd (e quindi di fatto anche coloro che ad esso subalterni con esso si alleano e che pertanto al di la' del velame dei vaniloquenti proclami portano voti al partito della guerra in cambio di qualche scranno e prebenda).
Questa la triste e trista situazione.
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Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
Che fare, quindi?
Io credo che occorra costruire una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo.
Nonviolenta: che cioe' faccia della scelta della nonviolenza la discriminante fondamentale. La nonviolenza essendo l'unica lotta nitida e intransigente, concreta e coerente, contro tutte le violenze e le oppressioni; la nonviolenza essendo il fondamentale strumento teorico e pratico a disposizione della lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' e la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Per la pace: e quindi per il disarmo integrale e l'integrale smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.
Contro il razzismo: e quindi per il pieno riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani, poiche' siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
E dire lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo significa dire una lista femminista ed ecologista, socialista e libertaria, delle classi sociali sfruttate e rapinate, delle oppresse e degli oppressi.
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Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
Se vogliamo aprire una riflessione comune e autentica, democratica e partecipata, fra tutte le persone e le esperienze disposte a riconoscersi in una prospettiva nonviolenta, femminista, ecologista, socialista e libertaria, per portare nel Parlamento Europeo la voce delle oppresse e degli oppressi e la lotta per la pace, l'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera, il momento e' adesso.
Prenda la parola ogni persona ed ogni esperienza interessata.
Si promuovano ovunque possibile incontri di riflessione.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Alessio Basilico, Seconda guerra mondiale. Il fronte nord-africano, Rcs, Milano 2023, pp. 160, euro 5,99.
- Dario Fiorentino, L'impresa mafiosa, Rcs, Milano 2023, pp. 160, euro 5,99.
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Riedizioni
- Mimmo Franzinelli, Il prigioniero di Salo'. Mussolini e la tragedia italiana 1943-1945, Mondadori, Milano 2012, 2016, Rcs, Milano 2023, pp. 208, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera")
- Javier Marias, Cosi' ha inizio il male, Einaudi, Torino, 2015, 2016, Rcs, Milano 2023, pp. VI + 490, euro 9,90.
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Maestre
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia. La paura della modernita', Giunti, Firenze 2002, pp. 222.
- Vandana Shiva, Il bene comune della terra, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 216.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4976 del 3 ottobre 2023
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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Numero 4976 del 3 ottobre 2023
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Movimento Nonviolento: 7 ottobre. La via Maestra, la via dei Maestri. Insieme per la Costituzione
2. Peacelink: PeaceLink rimarca il suo impegno per la pace aderendo alla manifestazione nazionale del prossimo 7 ottobre
3. A Vetralla per la Giornata internazionale della nonviolenza
4. Il 2 ottobre anche a Viterbo si celebra la Giornata internazionale della nonviolenza
5. "Presidente Biden, liberi Leonard Peltier da 47 anni prigioniero innocente". Un appello diffuso a Roma ed in altre citta' del Lazio in occasione del settantanovesimo anniversario della nascita di Leonard Peltier
6. Esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
7. Una cosa utile per la pace: bloccare la fornitura di armi assassine, con l'azione diretta nonviolenta
8. Una proposta per le elezioni europee del 2024: una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO: 7 OTTOBRE. LA VIA MAESTRA, LA VIA DEI MAESTRI. INSIEME PER LA COSTITUZIONE
[Riceviamo e diffondiamo]
Con il Movimento Nonviolento a Roma il 7 ottobre. Insieme per la Costituzione che ripudia la guerra.
*
Il cammino della nonviolenza e' lungo, a volte faticoso e solitario, ma quando lo si fa insieme ad una moltitudine, diventa festoso e leggero. Abbiamo aderito e parteciperemo alla manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma La via Maestra: insieme per la Costituzione; con le bandiere della nonviolenza che spezza il fucile saremo dietro lo striscione di Europe for Peace per sostenere "una politica di pace intesa come ripudio della guerra e con la costruzione di un sistema di difesa integrato con la dimensione civile e nonviolenta". Sul palco - ospite d'onore che dara' la dimensione internazionale dell'iniziativa - ci sara' anche la pasionaria nonviolenta bielorussa Olga Karach che stiamo sostenendo con la nostra Campagna di Obiezione alla guerra, per ribadire ancora una volta che le guerre si fermano abolendo gli strumenti che le rendono possibili: le armi e gli eserciti.
La Conferenza internazionale per la Pace di Vienna, dove il Movimento Nonviolento era presente con la delegazione italiana, ha lanciato una settimana di mobilitazioni, dal 30 settembre all'8 ottobre, per sostenere il "Cessate il fuoco!" in Ucraina e la soluzione negoziale del conflitto. Una iniziativa globale che per noi si inserisce nella nostra mobilitazione permanente contro la guerra e connette delle date simbolo del nostro impegno:
- il 2 ottobre compleanno di Gandhi e Giornata internazionale della Nonviolenza;
- il 4 ottobre giorno di San Francesco, il santo tanto amato da Aldo Capitini.
Saranno tante, come ogni anno, le iniziative che il Movimento Nonviolento organizza in queste giornate di mobilitazione.
La via maestra della Costituzione che ha inscritto nei suoi valori il ripudio della guerra, si fonde con la via dei maestri della nonviolenza. Su tutti Gandhi, inteso come colui che ha trasformato la nonviolenza da fatto individuale a pratica sociale e politica per la liberazione personale e collettiva. Gandhi come padre della nonviolenza moderna, fautore della teoria e della pratica della nonviolenza politica, del metodo della nonviolenza attiva, del Satyagraha. La netta denuncia di Gandhi e': "Affermo che pur coloro che non hanno l'obbligo di prestarsi direttamente alla guerra, partecipano ugualmente al male se consentono allo Stato organizzato militarmente".
E' una via chiara seppur non spianata, che ha il suo perno nell'antimilitarismo nonviolento di contro a ogni convenienza, sbandieramento, rincorsa ingenua all'urgenza del momento. Ci dice Capitini: "Non c'e' situazione avversa in cui non resti sempre qualche cosa da fare. L'essenza del nostro migliore agire e' dare, senza sempre e subito chiedere. La storia procede per opera di coloro che, elaborato un profondo ideale, secondo le migliori esigenze di tutta la coscienza, vanno a infonderlo in mille modi nella realta'. Darsi alla attivita' civile e sociale, tentare sempre, e' fede che muove da noi; oltre l'eventuale delusione dell'attuale momento".
Nonostante le difficolta' dell'attuale momento, saremo centinaia di migliaia il 7 ottobre, ma servira' l'impegno serio di ognuno di noi dal giorno dopo. Nessun fucile si spezza da solo.
2. INIZIATIVE. PEACELINK: PEACELINK RIMARCA IL SUO IMPEGNO PER LA PACE ADERENDO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL PROSSIMO 7 OTTOBRE
[Riceviamo e diffondiamo]
Peacelink si unisce alla manifestazione globale "La Via Maestra", promossa, dalla CGIL e da altre associazioni aderenti alla piattaforma di Collettiva, per il prossimo 7 ottobre in difesa della Costituzione e per la promozione della Pace.
In un momento in cui il conflitto in Ucraina continua a causare sofferenza e distruzione, e' fondamentale sottolineare il nostro impegno per una soluzione diplomatica che garantisca una pace giusta e duratura, rispettando i diritti fondamentali delle popolazioni coinvolte.
PeaceLink rimarca il suo impegno per il diritto alla pace e all'autodeterminazione nonviolenta dei popoli, con una particolare attenzione alla tutela dei diritti umani, inclusi quelli delle minoranze.
Siamo convinti che la via per la pace debba essere costruita con il dialogo, la cooperazione e il rispetto reciproco.
In questo contesto, condanniamo l'invio di armi che alimentano ulteriormente il conflitto senza favorire alcun negoziato costruttivo.
La militarizzazione della situazione in Ucraina non porta alla soluzione desiderata e pone a rischio ulteriori vite umane e la stabilita' della regione.
Apprezziamo la posizione di Papa Francesco, che ha costantemente promosso la pace e il dialogo come soluzione ai conflitti internazionali.
Riconosciamo anche il coraggio dei pacifisti ucraini e russi che lavorano instancabilmente per porre fine a questo conflitto attraverso mezzi pacifici.
Invitiamo tutti coloro che condividono il nostro impegno per una pace giusta e duratura a unirsi alla manifestazione del 7 ottobre per difendere i valori fondamentali della nostra Costituzione e promuovere la Pace.
3. INCONTRI. A VETRALLA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
La mattina di domenica primo ottobre 2023 a Cura di Vetralla (in provincia di Viterbo) si e' svolta una conversazione in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza istituita dall'Onu, giornata che ricorre il 2 ottobre, anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha esposto sinteticamente alcuni elementi fondamentali della nonviolenza, proponendone una nozione aperta, dialettica e contestuale, complessa e pluridimensionale, come "insieme di insiemi"; ed ha successivamente indicato alcuni impegni prioritari per contrastare le piu' gravi e distruttive violenze che gli ebbri e scellerati poteri dominanti stanno oggi attuando contro l'umanita' intera e l'intero mondo vivente mettendo in un abissale, estremo pericolo l'intera umana famiglia e l'intera biosfera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe in corso.
Aprire gli occhi. Salvare le vite.
*
Alle persone partecipanti all'incontro e' stata messa a disposizione la seguente sinossi redatta diversi anni fa e piu' volte riproposta.
I. La virtu' dell'attenzione, il rispetto della dignita' altrui e propria
Per accostarsi degnamente alla nonviolenza occorre prendere sul serio i propri pensieri: pensarli profondamente e valutarne le conseguenze anche implicite; occorre porsi all'ascolto delle altre persone e non mentire mai ad esse: rispettarle nella loro integrale dignita' di persone, e quindi di esseri pensanti, capaci di comprendere e di comunicare, esposti alla sofferenza e bisognosi di verita' e di solidarieta'; occorre usare correttamente il linguaggio: essere consapevoli di cio' che si dice; occorre decidere di impegnarsi per salvare le vite, per recare soccorso a chi soffre, per rispettare la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
II. Cosa e' questa cosa che chiamiamo nonviolenza. Un accostamento
II. 1. La nonviolenza e' l'opposizione alla violenza
Il termine italiano "nonviolenza" (coniato da Aldo Capitini) traduce ed unifica i termini sanscriti usati da Mohandas K. Gandhi per denominare la sua proposta di lotta contro la violenza, ovvero "ahimsa" (= contrario della violenza, opposizione alla violenza) e "satyagraha" (= forza della verita', tenersi al bene che e' il vero): nonviolenza significa opposizione alla violenza, forza della verita', amore attivo, rispetto per la vita, armonia, ricomposizione, scelta di contrastare il male facendo il bene.
II.2. La nonviolenza e' complessa, un insieme di insiemi
La nonviolenza e' complessa e pluridimensionale, un "insieme di insiemi":
a) un insieme di criteri assiologici (ad esempio: "tra i mezzi e i fini vi e' lo stesso rapporto che tra il seme e la pianta": fini buoni non possono essere ottenuti usando mezzi malvagi);
b) un insieme di strumenti ermeneutici (esemplificando con l'analisi sociologica del potere che si regge sempre su due pilastri: la forza e il consenso; cosicche' si puo' contrastare ogni potere ingiusto iniziando col negargli il consenso);
c) un insieme di tecniche deliberative (esemplificando con il "metodo del consenso", che prevede il diritto di veto da parte di ogni singola persona partecipante al processo decisionale, cosicche' si prendono solo le decisioni su cui vi e' l'accordo persuaso di tutte le persone; tutte garantendo del rispetto della loro dignita', e tutte impegnando a costruire insieme la volonta' comune);
d) un insieme di tecniche operative (esemplificando con lo sciopero, il digiuno ed altre forme ancora);
e) una metodologia di trasformazione positiva delle relazioni - interpersonali, sociali, politiche;
f) una progetto-processo di cambiamento sociale e culturale orientato all'affermazione dell'eguaglianza di diritti e di doveri di tutti gli esseri umani, al reciproco aiuto, alla condivisione del bene e dei beni, alla responsabilita' comune per gli altri esseri umani e per l'intero mondo vivente.
III. Hic et nunc, quid agendum
Siamo di fronte a una situazione che giustamente e' stata definita "terza guerra mondiale" condotta "a pezzi" per occultarne la natura globale e totalitaria di aggressione all'intera umanita'.
Siamo di fronte allo scandalo di un'ingentissima quantita' di denaro pubblico sperperata dagli stati per spese militari e riarmo, mentre l'umanita' si trova in crescenti difficolta', fame, conflitti fratricidi, disastri ambientali e sociali dilagano nel mondo, e servizi pubblici primari subiscono tagli insensati e sciagurati la cui conseguenza e' la negazione del diritto alla salute, all'assistenza, alla casa, allo studio, al lavoro, a un ambiente vivibile, a una vita degna.
Siamo di fronte all'orrore della sempre piu' accelerata devastazione e distruzione del mondo vivente.
- Scegliere la nonviolenza significa opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni: la guerra uccide gli esseri umani; salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona. L'Italia deve cessare di partecipare alle guerre, di finanziare le guerre, di fabbricare e vendere armi assassine.
- Scegliere la nonviolenza significa opporsi al razzismo ed a tutte le persecuzioni: tutti gli esseri umani sono eguali in diritti, tutti hanno diritto all'aiuto altrui. Occorre abolire immediatamente le scellerate misure razziste europee e italiane responsabili delle innumerevoli morti nel mar Mediterraneo e di violenza abominevoli nei confronti dei migranti (i campi di concentramento, le deportazioni, la riduzione in schiavitu', l'imposizione infame e scellerata di un regime di apartheid); ed occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di voto nei luoghi in cui giungono e vivono: "una persona, un voto".
- Scegliere la nonviolenza significa opporsi al maschilismo ed a tutte le oppressioni: la dominazione maschilista, di cui il femminicidio e' la manifestazione estrema, e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze; se non si sconfigge il maschilismo ogni impegno di pace, di giustizia e di solidarieta' restera' vano.
- Scegliere la nonviolenza significa impegnarsi per i diritti di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera, unica casa comune dell'umanita'.
IV. Per non concludere
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La nonviolenza e' pace, disarmo, smilitarizzazione.
La nonviolenza e' accoglienza, assistenza, aiuto a tutti coloro che ne hanno bisogno.
La nonviolenza ti chiede di esser tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
La nonviolenza sei tu quando fai la cosa giusta.
*
Quid agendum hic et nunc
Alle persone partecipanti all'incontro e' stata messa a disposizione la seguente proposta d'impegno nonviolento relativa ai principali compiti dell'ora.
Tre cose ci sembra che sia necessario e urgente fare per inverare la scelta della nonviolenza che sola si oppone concretamente e coerentemente a tutte le violenze, che sola si propone concretamente e coerentemente la salvezza e la liberazione dell'umanita' intera, che sola s'impegna concretamente e coerentemente per la salvaguardia e l'accudimento dell'intero mondo vivente.
E le tre cose sono queste: opporsi alla guerra; opporsi al razzismo; opporsi alla distruzione del mondo vivente.
1. Opporsi alla guerra
E per opporsi alla guerra occorre fare tre cose:
a) denunciare alla magistratura l'illegalita' della partecipazione italiana alla guerra e costringere il criminale governo fascista a tornare nell'alveo della Costituzione che ripudia la guerra;
b) impedire l'invio di armi assassine dall'Italia ai teatri di guerra; con l'azione diretta nonviolenta che delle armi blocchi la produzione e il trasporto;
c) presentare alle elezioni europee una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo e l'ecocidio.
2. Opporsi al razzismo
E per opporsi al razzismo occorre fare tre cose:
a) riconoscere a tutte le persone tutti i diritti umani e quindi anche il il diritto di muoversi su questo pianeta che e' l'unica casa comune dell'umanita' intera;
b) soccorrere tutte le persone in pericolo ed abolire la schiavitu' e l'apartheid tragicamente presenti in Italia; e costringere il criminale governo fascista a revocare tutte le scellerate ed infami misure razziste;
c) riconoscere a tutte le persone che giungono e che si trovano nel nostro paese il diritto di voto in tutte le elezioni: "una persona, un voto" e' il cuore della democrazia.
3. Opporsi alla distruzione del mondo vivente
E per opporsi alla distruzione del mondo vivente occorre fare tre cose:
a) contrastare il principio e l'agire intrinsecamente totalitari della massimizzazione del profitto, ovvero la dinamica interna e la ragion d'essere stessa del capitalismo, poiche' confligge coi limiti della natura e con la dignita' degli esseri viventi; solo un'economia socialista e una societa' solidale, della condivisione e del dono, e' compatibile con la vita e i diritti degli esseri umani e della biosfera;
b) riconoscere che siamo una sola umanita' costitutivamente plurale, di persone tutte diverse ed insieme tutte uguali in dignita'e diritti, riconoscendo quindi ad ogni persona lo stesso diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e contrastando quindi tutte le ideologie, le pratiche e i poteri che negano la dignita', l'uguaglianza di diritti e il dovere di solidarieta' che unisce tutti gli esseri umani;
c) fare del principio responsabilita' la base della politica planetaria necessaria: in difesa di tutti gli esseri umani, di tutti gli esseri viventi, dell'intero mondo vivente.
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Qualche minima indicazione per approfondire
Alcune autrici ed alcuni autori di cui raccomandiamo vivamente la lettura: fondamentali sono alcune illustri pensatrici e militanti: Mary Wollstonecraft, Rosa Luxemburg, Virginia Woolf, Simone Weil, Hannah Arendt, Luce Fabbri, Franca Ongaro Basaglia, Wangari Maathai, Adrienne Rich, e tra le viventi almeno Winona LaDuke, Rigoberta Menchu' e Vandana Shiva. Ovviamente altrettanto fondamentali sono Mohandas Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, e tra gli italiani almeno Aldo Capitini, Danilo Dolci, Primo Levi.
Alcuni buoni libri per un primo accostamento: Anna Bravo, La conta dei salvati; Bianca Guidetti Serra, Compagne; Daniela Padoan, Le pazze; Giuliano Pontara, L'antibarbarie; Gene Sharp, Politiche dell'azione nonviolenta; Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene.
Due utili antologie: Ernesto Balducci, Lodovico Grassi, La pace. Realismo di un'utopia; Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe.
Tra le esperienze storiche decisiva e' la lotta del movimento di liberazione delle donne: per un'introduzione cfr. Monica Lanfranco, Maria G. Di Rienzo (a cura di), Donne disarmanti; Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne; Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione; Eadem, Esclusa dalla storia; Georges Duby, Michelle Perrot (a cura di), Storia delle donne in Occidente; nella rete telematica e' disponibile una sintetica panoramica storica di Sergio Casali: "Il pensiero e la critica letteraria femminista".
Segnaliamo conclusivamente che nella rete telematica e' disponibile un'ampia e preziosa bibliografia curata da Enrico Peyretti: "Bibliografia di casi storici di difesa senza guerra".
4. INCONTRI. IL 2 OTTOBRE ANCHE A VITERBO SI CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
La mattina di lunedi' 2 ottobre 2023 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un incontro di riflessione e di testimonianza in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza istituita dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Mohandas Gandhi, di Hannah Arendt, di Primo Levi, di Virginia Woolf, di Guenther Anders, di Franca Ongaro Basaglia.
L'incontro si e' concluso rinnovando ancora una volta l'appello ad opporsi alla guerra, ad opporsi al razzismo, ad opporsi alla distruzione del mondo vivente.
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A Viterbo le iniziative per la Giornata internazionale della nonviolenza proseguono nel pomeriggio alle ore 17 con il concerto dell'orchestra di fiati del Conservatorio di Santa Cecilia che si terra' presso l'Auditorium di Santa Maria in Gradi dell'Universita' della Tuscia promosso dalla sezione Anpi Studenti "Aldo Laterza" di Viterbo.
La nonviolenza e' l'antifascismo vivente e operante.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi al maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
5. REPETITA IUVANT. "PRESIDENTE BIDEN, LIBERI LEONARD PELTIER DA 47 ANNI PRIGIONIERO INNOCENTE". UN APPELLO DIFFUSO A ROMA ED IN ALTRE CITTA' DEL LAZIO IN OCCASIONE DEL SETTANTANOVESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI LEONARD PELTIER
In occasione del settantanovesimo anniversario della nascita di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente, si sono svolte in molte citta' italiane iniziative per la sua liberazione.
A Roma ed in altre citta' del Lazio e' stato diffuso un appello al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' all'eroe perseguitato universalmente noto come "il Nelson Mandela americano".
Di seguito trascriviamo il testo dell'appello diffuso.
*
Presidente Biden,
liberi Leonard Peltier da 47 anni prigioniero innocente.
Lei sa che il 12 settembre 2023 Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, ha compiuto 79 anni, dei quali gli ultimi 47 trascorsi in carcere, condannato per un delitto che non ha commesso.
Lei sa che Leonard Peltier e' innocente.
Lei sa che le cosiddette "testimonianze" contro Leonard Peltier si sono dimostrate false.
Lei sa che anche le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier si sono dimostrate false.
Lei sa che lo stesso Procuratore capo dell'accusa che ottenne la condanna di Leonard Peltier ha poi riconosciuto e dichiarato che fu un errore giudiziario e Le ha scritto per chiederLe di concedere la grazia e liberare Leonard Peltier.
Lei sa che lo scorso anno una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU ha riesaminato l'intero processo ed ha concluso che Leonard Peltier deve essere liberato.
Lei sa che milioni di persone di tutto il mondo hanno chiesto che Leonard Peltier sia liberato: persone come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, persone come papa Francesco e il Dalai Lama.
Lei sa che innumerevoli associazioni democratiche della societa' civile di tutto il mondo hanno chiesto che Leonard Peltier sia liberato: associazioni prestigiose come Amnesty International.
Lei sa che un gran numero di istituzioni e di rappresentanze istituzionali di tutto il mondo hanno chiesto che Leonard Peltier sia liberato: istituzioni rilevanti come il Parlamento Europeo e rappresentanti istituzionali qualificati come i Sindaci di molte grandi citta'.
Lei sa che Leonard Peltier e' anziano e gravemente malato, e che anche dal carcere, in condizioni di estrema oppressione e sofferenza, ha costantemente continuato ad impegnarsi in difesa dei popoli oppressi, in difesa dei diritti umani, in difesa della Madre Terra, con la sua parola autorevole di martire perseguitato e di uomo di profonda spiritualita', con la poesia, con la pittura, con le attivita' educative e benefiche che con l'aiuto dei suoi sostenitori ha promosso a vantaggio dei piu' bisognosi di aiuto.
Lei ha il potere di liberare Leonard Peltier attraverso lo strumento della grazia presidenziale; Lei ha il potere di restituire la liberta' a un uomo innocente che ha subito una semisecolare crudelissima persecuzione, una lunghissima ingiustissima prigionia; Lei ha il potere di metter fine a un enorme scandalo, un'enorme assurdita', un'enorme iniquita'; Lei ha il potere di far finalmente prevalere la verita', la giustizia, l'umanita' liberando Leonard Peltier. Usi la prerogativa della grazia presidenziale e liberi finalmente Leonard Peltier: l'umanita' intera attende questo momento.
Presidente Biden,
liberi Leonard Peltier da 47 anni prigioniero innocente.
*
Questo il testo dell'appello diffuso a Roma ed in altre citta' del Lazio.
Invitiamo ogni persona di volonta' buona a diffonderlo ulteriormente.
Invitiamo ogni persona di volonta' buona a scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la liberazione di Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/
6. REPETITA IUVANT. ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
alla Presidente del Consiglio dei Ministri
a tutte le ministre e i ministri, a tutti i senatori e le senatrici, a tutte le deputate e i deputati, agli ed alle europarlamentari elette ed eletti in Italia
a numerosi pubblici ufficiali cui incombe, ricevendo tale notitia criminis, di promuovere l'azione giudiziaria
ai mezzi d'informazione
a numerose persone di volonta' buona, associazioni democratiche, istituzioni fedeli alla legalita' costituzionale
*
Oggetto: esposto relativo alla violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana da parte del governo italiano.
Egregi signori,
*
l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana e' inequivocabile. Esso recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
*
Il governo italiano ha violato l'articolo 11 della Costituzione in quanto:
a) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la fornitura di armi che la guerra alimentano;
b) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la propria aviazione militare che raccoglie informazioni e le invia all'esercito ucraino sul campo di battaglia (cfr. il servizio giornalistico apparso sul sito dell'autorevole agenzia giornalistica Ansa col titolo "La guerra dei top gun italiani", che fin dall'incipit esplicitamente afferma che "i nostri piloti, tra loro anche una donna, a bordo dei caccia catturano dati importanti che in poco tempo finiscono sui cellulari dei soldati ucraini sul campo di battaglia");
c) ostacola effettualmente ogni realistica ipotesi di "cessate il fuoco" ed ogni concreto impegno di pace sostenendo esplicitamente la tesi che la guerra deve concludersi non con un negoziato ma con la "vittoria" di una delle parti in conflitto (cfr. la dichiarazione della Presidente del Consiglio dei Ministri "scommettiamo sulla vittoria ucraina" riportata da numerosi mezzi d'informazione);
d) sostiene l'azione provocatrice ed eversiva della Nato che da decenni opera nell'Europa dell'est per destabilizzare gli equilibri regionali e suscitare conflitti (azione divenuta finanche esplicitamente terrorista e stragista durante la guerra di distruzione della Jugoslavia nel 1999).
*
In flagrante violazione dell'articolo 11 della Costituzione, il governo italiano arma e quindi alimenta la guerra, partecipa alla guerra e quindi alle stragi di cui ogni guerra sempre e solo consiste, e con cio' espone altresi' anche il nostro paese a subire le conseguenze della guerra, e - last, but not least - contribuisce all'escalation verso una guerra mondiale e nucleare che puo' metter fine all'intera civilta' umana.
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Egregi signori,
con il presente esposto si richiede il piu' tempestivo intervento per far cessare l'azione incostituzionale, folle e criminale del governo italiano.
Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, primo agosto 2023
7. REPETITA IUVANT. UNA COSA UTILE PER LA PACE: BLOCCARE LA FORNITURA DI ARMI ASSASSINE, CON L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA
Ovviamente apprezzando e sostenendo le molte iniziative gia' in corso (e soprattutto quelle che concretamente recano aiuti umanitari e soccorrono, accolgono e assistono tutte le vittime e tutte le persone che dalla guerra fuggono e alla guerra si oppongono), vorremmo aggiungere una cosa da fare che ci sembra utile piu' di ogni altra per contribuire da qui, in Italia, a far cessare le stragi in Ucraina: bloccare la fornitura di armi assassine.
E per bloccare la fornitura di armi assassine occorre bloccare con specifiche e adeguate azioni dirette nonviolente le fabbriche di armi, i depositi di armi, i trasporti di armi, i centri decisionali e le strutture tecniche che le forniture di armi assassine organizzano ed eseguono.
*
Fornire armi assassine dove e' in corso una guerra significa partecipare a quella guerra, cosa esplicitamente vietata dall'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana.
Non vi e' infatti alcun dubbio che fornire armi assassine dove una guerra e' in corso e dove quindi esse vengono usate per uccidere degli esseri umani (e tutte le armi sono usate sempre e solo per uccidere) significa partecipare alla guerra e alle stragi di cui essa consiste, e il citato articolo 11 della Costituzione e' chiarissimo e inequivocabile al riguardo, aprendosi con queste precise parole: "L'Italia ripudia la guerra".
Pertanto, un governo italiano che decide di fornire armi assassine a un paese in guerra e' ipso facto in contrasto con la Costituzione cui ha giurato fedelta', ed e' quindi un governo fuorilegge, criminale, golpista. E chiunque in Italia cooperasse all'invio di armi assassine, o l'invio di armi assassine consentisse, sarebbe parimenti criminale.
*
E' quindi diritto e dovere di ogni cittadino italiano opporsi all'invio di armi assassine dove una guerra e' in corso.
Cosi' come e' diritto e dovere di ogni cittadino italiano opporsi a un governo golpista e a chiunque coopera alla commissione di stragi.
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Come e' possibile contrastare questo crimine?
Come e' possibile fare qualcosa di concreto per salvare le vite di coloro che la guerra - che quelle armi assassine alimentano - uccide?
E' possibile con l'azione diretta nonviolenta che blocchi le fabbriche, i depositi, i trasporti di armi.
E' possibile con l'azione diretta nonviolenta che blocchi i centri decisionali e le strutture tecniche che quell'invio di armi assassine organizzano ed eseguono.
*
Naturalmente occorre:
a) individuare tutti i luoghi da bloccare ed organizzare adeguatamente il blocco della scellerata attivita' finalizzata all'invio di armi assassine ovvero all'uccisione di esseri umani;
b) formare adeguatamente le persone di volonta' buona disponibili a partecipare a tali azioni dirette nonviolente.
La nonviolenza infatti richiede una specifica accurata preparazione e una completa conoscenza e consapevolezza del significato e delle conseguenze delle proprie azioni, che essendo non simboliche ma concrete espongono chi le esegue alle ovvie rappresaglie da parte dei poteri la cui azione criminale si vuole impedire.
La nonviolenza infatti, nel suo impegno per salvare tutte le vite, richiede una rigorosa coerenza tra i mezzi e i fini, una piena coscienza delle personali sofferenze cui si puo' andare incontro, una nitida disponibilita' ad accettare di subire torti e persecuzioni senza reagire, a subire violenza senza opporre violenza.
*
A oltre un anno dall'inizio della guerra in Ucraina scatenata dall'invasione militare per volonta' del folle e criminale autocrate russo, e' ormai chiaro ad ogni persona che tutti i governi attivamente coinvolti nella guerra, che la guerra e le stragi hanno alimentato e tuttora alimentano e che hanno impedito fin qui ogni tregua ed ogni trattativa di pace, non intendono affatto porre fine alle stragi, non intendono affatto salvare le vite umane che ogni giorno la guerra distrugge, ma anzi cooperano alla prosecuzione, all'intensificazione e all'estensione delle uccisioni di esseri umani, ed accrescono il pericolo che la guerra si faccia mondiale e nucleare e possa distruggere l'intera umana famiglia.
Occorre quindi che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per contrastare questo abominevole massacro e il pericolo dell'apocalisse atomica.
Occorre quindi che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per imporre ai governi la cessazione della guerra.
Hic et nunc solo l'azione diretta nonviolenta puo' concretamente contribuire a fermare le stragi e ad imporre ai governi di cessare il fuoco e avviare trattative di pace.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
8. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA PER LE ELEZIONI EUROPEE DEL 2024: UNA LISTA NONVIOLENTA PER LA PACE E CONTRO IL RAZZISMO
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
La politica dell'Unione Europea e' oggi caratterizzata da due orrori.
Il primo: la persecuzione dei migranti: col sostegno alle dittature che li imprigionano in condizioni disumane; con l'appalto ai poteri mafiosi in regime di monopolio della mobilita' per chi e' in fuga da guerre, dittature, fame e miseria; con la reclusione nei lager sia nei paesi di transito che in Europa; con la strage degli innocenti nel Mediterraneo; con lo schiavismo e l'apartheid in Europa. Tutti i governi dei paesi dell'Unione Europea, e con essi i vertici delle istituzioni europee, sono complici in questo flagrante crimine contro l'umanita'.
Il secondo: il sostegno alla prosecuzione della guerra in Ucraina che ogni giorno provoca altre stragi: con l'incessante fornitura di armi si alimenta la guerra e s'impedisce l'avvio di trattative di pace, e si contribuisce cosi' sia alla prosecuzione dello sterminio della popolazione ucraina vittima della guerra, sia all'escalation verso una guerra atomica che puo' mettere fine all'intera umanita'. Tutti i governi dei paesi dell'Unione Europea, e con essi i vertici delle istituzioni politiche europee, sono complici in questo flagrante crimine contro l'umanita'.
I vertici dell'Unione Europea si sono peraltro ormai completamente prostituiti alla Nato, l'organizzazione terrorista e stragista che per conto del governo razzista e imperialista degli Stati Uniti d'America opera, dalla fine della Guerra fredda e con sempre maggiore intensita' ed accelerazione, per destabilizzare, asservire o distruggere non solo singole parti del continente europeo ma l'Europa intera. Abolire la Nato e' palesemente l'urgenza delle urgenze per dare all'Europa un futuro di pace.
Il Parlamento Europeo potrebbe e dovrebbe operare per la pace e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della biosfera, ma attualmente e' anch'esso complice della furia razzista e della furia bellica che si e' incistata nei governi dei paesi europei e nei vertici di tutte le istituzioni politiche europee.
*
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
E l'Italia rischia di essere rappresentata unicamente da partiti fascisti, razzisti e bellicisti.
Esplicitamente fascista, razzista, bellicista ed ecocida e' tutta l'area governativa italiana.
Razzista si e' dimostrato il partito grillino, che durante la prima esperienza di governo ha condiviso e sostenuto la scellerata politica di brutale persecuzione dei migranti da parte del capo leghista che di quel governo era vicepresidente, ministro e magna pars.
Tragicamente bellicista e' il Pd (e quindi di fatto anche coloro che ad esso subalterni con esso si alleano e che pertanto al di la' del velame dei vaniloquenti proclami portano voti al partito della guerra in cambio di qualche scranno e prebenda).
Questa la triste e trista situazione.
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Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
Che fare, quindi?
Io credo che occorra costruire una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo.
Nonviolenta: che cioe' faccia della scelta della nonviolenza la discriminante fondamentale. La nonviolenza essendo l'unica lotta nitida e intransigente, concreta e coerente, contro tutte le violenze e le oppressioni; la nonviolenza essendo il fondamentale strumento teorico e pratico a disposizione della lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' e la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Per la pace: e quindi per il disarmo integrale e l'integrale smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.
Contro il razzismo: e quindi per il pieno riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani, poiche' siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
E dire lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo significa dire una lista femminista ed ecologista, socialista e libertaria, delle classi sociali sfruttate e rapinate, delle oppresse e degli oppressi.
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Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
Se vogliamo aprire una riflessione comune e autentica, democratica e partecipata, fra tutte le persone e le esperienze disposte a riconoscersi in una prospettiva nonviolenta, femminista, ecologista, socialista e libertaria, per portare nel Parlamento Europeo la voce delle oppresse e degli oppressi e la lotta per la pace, l'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera, il momento e' adesso.
Prenda la parola ogni persona ed ogni esperienza interessata.
Si promuovano ovunque possibile incontri di riflessione.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Alessio Basilico, Seconda guerra mondiale. Il fronte nord-africano, Rcs, Milano 2023, pp. 160, euro 5,99.
- Dario Fiorentino, L'impresa mafiosa, Rcs, Milano 2023, pp. 160, euro 5,99.
*
Riedizioni
- Mimmo Franzinelli, Il prigioniero di Salo'. Mussolini e la tragedia italiana 1943-1945, Mondadori, Milano 2012, 2016, Rcs, Milano 2023, pp. 208, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera")
- Javier Marias, Cosi' ha inizio il male, Einaudi, Torino, 2015, 2016, Rcs, Milano 2023, pp. VI + 490, euro 9,90.
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Maestre
- Fatema Mernissi, Islam e democrazia. La paura della modernita', Giunti, Firenze 2002, pp. 222.
- Vandana Shiva, Il bene comune della terra, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 216.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4976 del 3 ottobre 2023
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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