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[Nonviolenza] Tre cose da fare. Una riflessione per la Giornata internazionale della nonviolenza
- Subject: [Nonviolenza] Tre cose da fare. Una riflessione per la Giornata internazionale della nonviolenza
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sat, 30 Sep 2023 12:24:32 +0200
TRE COSE DA FARE. UNA RIFLESSIONE PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
Ricorre il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza.
Tre cose ci sembra che sia necessario e urgente fare per inverare la scelta della nonviolenza che sola si oppone concretamente e coerentemente a tutte le violenze, che sola si propone concretamente e coerentemente la salvezza e la liberazione dell'umanita' intera, che sola s'impegna concretamente e coerentemente per la salvaguardia e l'accudimento dell'intero mondo vivente.
E le tre cose sono queste: opporsi alla guerra; opporsi al razzismo; opporsi alla distruzione del mondo vivente.
*
1. Opporsi alla guerra
E per opporsi alla guerra occorre fare tre cose:
a) denunciare alla magistratura l'illegalita' della partecipazione italiana alla guerra e costringere il criminale governo fascista a tornare nell'alveo della Costituzione che ripudia la guerra;
b) impedire l'invio di armi assassine dall'Italia ai teatri di guerra; con l'azione diretta nonviolenta che delle armi blocchi la produzione e il trasporto;
c) presentare alle elezioni europee una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo e l'ecocidio.
*
2. Opporsi al razzismo
E per opporsi al razzismo occorre fare tre cose:
a) riconoscere a tutte le persone tutti i diritti umani e quindi anche il il diritto di muoversi su questo pianeta che e' l'unica casa comune dell'umanita' intera;
b) soccorrere tutte le persone in pericolo ed abolire la schiavitu' e l'apartheid tragicamente presenti in Italia; e costringere il criminale governo fascista a revocare tutte le scellerate ed infami misure razziste;
c) riconoscere a tutte le persone che giungono e che si trovano nel nostro paese il diritto di voto in tutte le elezioni: "una persona, un voto" e' il cuore della democrazia.
*
3. Opporsi alla distruzione del mondo vivente
E per opporsi alla distruzione del mondo vivente occorre fare tre cose:
a) contrastare il principio e l'agire intrinsecamente totalitari della massimizzazione del profitto, ovvero la dinamica interna e la ragion d'essere stessa del capitalismo, poiche' confligge coi limiti della natura e con la dignita' degli esseri viventi; solo un'economia socialista e una societa' solidale, della condivisione e del dono, e' compatibile con la vita e i diritti degli esseri umani e della biosfera;
b) riconoscere che siamo una sola umanita' costitutivamente plurale, di persone tutte diverse ed insieme tutte uguali in dignita'e diritti, riconoscendo quindi ad ogni persona lo stesso diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e contrastando quindi tutte le ideologie, le pratiche e i poteri che negano la dignita', l'uguaglianza di diritti e il dovere di solidarieta' che unisce tutti gli esseri umani;
c) fare del principio responsabilita' la base della politica planetaria necessaria: in difesa di tutti gli esseri umani, di tutti gli esseri viventi, dell'intero mondo vivente.
*
Tra molti altri riferimenti, nelle proposte filosofiche e politiche di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Hannah Arendt, di Ernst Bloch, di Emmanuel Levinas, di Guenther Anders e di Hans Jonas, nella proposte ecologiche, culturali e sociali di Mohandas Gandhi, di Franca Ongaro Basaglia, di Winona LaDuke e di Vandana Shiva, nella proposta giuridica e politica per una "Costituzione della Terra" di Raniero La Valle e Luigi Ferrajoli, indichiamo alcuni dei percorsi di riflessione e di azione della nonviolenza in cammino adeguati all'ora presente dell'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 30 settembre 2023
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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Ricorre il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza.
Tre cose ci sembra che sia necessario e urgente fare per inverare la scelta della nonviolenza che sola si oppone concretamente e coerentemente a tutte le violenze, che sola si propone concretamente e coerentemente la salvezza e la liberazione dell'umanita' intera, che sola s'impegna concretamente e coerentemente per la salvaguardia e l'accudimento dell'intero mondo vivente.
E le tre cose sono queste: opporsi alla guerra; opporsi al razzismo; opporsi alla distruzione del mondo vivente.
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1. Opporsi alla guerra
E per opporsi alla guerra occorre fare tre cose:
a) denunciare alla magistratura l'illegalita' della partecipazione italiana alla guerra e costringere il criminale governo fascista a tornare nell'alveo della Costituzione che ripudia la guerra;
b) impedire l'invio di armi assassine dall'Italia ai teatri di guerra; con l'azione diretta nonviolenta che delle armi blocchi la produzione e il trasporto;
c) presentare alle elezioni europee una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo e l'ecocidio.
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2. Opporsi al razzismo
E per opporsi al razzismo occorre fare tre cose:
a) riconoscere a tutte le persone tutti i diritti umani e quindi anche il il diritto di muoversi su questo pianeta che e' l'unica casa comune dell'umanita' intera;
b) soccorrere tutte le persone in pericolo ed abolire la schiavitu' e l'apartheid tragicamente presenti in Italia; e costringere il criminale governo fascista a revocare tutte le scellerate ed infami misure razziste;
c) riconoscere a tutte le persone che giungono e che si trovano nel nostro paese il diritto di voto in tutte le elezioni: "una persona, un voto" e' il cuore della democrazia.
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3. Opporsi alla distruzione del mondo vivente
E per opporsi alla distruzione del mondo vivente occorre fare tre cose:
a) contrastare il principio e l'agire intrinsecamente totalitari della massimizzazione del profitto, ovvero la dinamica interna e la ragion d'essere stessa del capitalismo, poiche' confligge coi limiti della natura e con la dignita' degli esseri viventi; solo un'economia socialista e una societa' solidale, della condivisione e del dono, e' compatibile con la vita e i diritti degli esseri umani e della biosfera;
b) riconoscere che siamo una sola umanita' costitutivamente plurale, di persone tutte diverse ed insieme tutte uguali in dignita'e diritti, riconoscendo quindi ad ogni persona lo stesso diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e contrastando quindi tutte le ideologie, le pratiche e i poteri che negano la dignita', l'uguaglianza di diritti e il dovere di solidarieta' che unisce tutti gli esseri umani;
c) fare del principio responsabilita' la base della politica planetaria necessaria: in difesa di tutti gli esseri umani, di tutti gli esseri viventi, dell'intero mondo vivente.
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Tra molti altri riferimenti, nelle proposte filosofiche e politiche di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Hannah Arendt, di Ernst Bloch, di Emmanuel Levinas, di Guenther Anders e di Hans Jonas, nella proposte ecologiche, culturali e sociali di Mohandas Gandhi, di Franca Ongaro Basaglia, di Winona LaDuke e di Vandana Shiva, nella proposta giuridica e politica per una "Costituzione della Terra" di Raniero La Valle e Luigi Ferrajoli, indichiamo alcuni dei percorsi di riflessione e di azione della nonviolenza in cammino adeguati all'ora presente dell'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 30 settembre 2023
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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