[Nonviolenza] Con la legge, contro la guerra



CON LA LEGGE, CONTRO LA GUERRA

Se la legge e' la difesa del debole dall'abuso del forte, la prima di tutte le leggi e' quella che dice "non uccidere".
La guerra, che sull'uccidere si fonda, che dell'uccidere consiste, che all'uccidere e' sempre intesa, e' quindi con tutta evidenza l'antilegge, l'illegalita' assoluta, il delitto supremo.
La legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica italiana, e' di una chiarezza indiscutibile: il suo articolo 11, culmine dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, si apre con queste secche ed inequivocabili parole: "L'Italia ripudia la guerra".
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Se quindi in Italia un governo appoggia una guerra, arma una guerra, fa partecipare il paese a una guerra, ebbene, quel governo e' fuorilegge.
Il governo attuale, che appoggia la guerra in corso in Ucraina, che arma la guerra in corso in Ucraina, che fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina, e' fuorilegge, e' criminale, ed e' reo di aver violato la Costituzione cui pure aveva giurato fedelta' all'atto di assumere il suo incarico.
Questo governo deve essere fermato. Questo crimine deve cessare. Sia ripristinata la legalita' che salva le vite e non le sopprime.
E' questo il significato dell'esposto che abbiamo presentato alla magistratura: chiediamo che si torni alla legalita' costituzionale che ripudia la guerra; chiediamo che cessi la complicita' italiana con la guerra e le stragi di cui essa sempre e solo consiste; chiediamo che si dimetta il governo ebbro e scellerato che ha trascinato il nostro paese in un crimine immane; chiediamo che i governanti folli e sciagurati che hanno violato la Costituzione e si sono prostituiti al male assoluto della guerra ne rispondano nelle competenti aule di giustizia.
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La guerra e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
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Di seguito il testo integrale del nostro esposto del primo agosto 2023.
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
alla Presidente del Consiglio dei Ministri
a tutte le ministre e i ministri, a tutti i senatori e le senatrici, a tutte le deputate e i deputati, agli ed alle europarlamentari elette ed eletti in Italia
a numerosi pubblici ufficiali cui incombe, ricevendo tale notitia criminis, di promuovere l'azione giudiziaria
ai mezzi d'informazione
a numerose persone di volonta' buona, associazioni democratiche, istituzioni fedeli alla legalita' costituzionale
Oggetto: esposto relativo alla violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana da parte del governo italiano.
Egregi signori,
l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana e' inequivocabile. Esso recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
Il governo italiano ha violato l'articolo 11 della Costituzione in quanto:
a) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la fornitura di armi che la guerra alimentano;
b) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la propria aviazione militare che raccoglie informazioni e le invia all'esercito ucraino sul campo di battaglia (cfr. il servizio giornalistico apparso sul sito dell'autorevole agenzia giornalistica Ansa col titolo "La guerra dei top gun italiani", che fin dall'incipit esplicitamente afferma che "i nostri piloti, tra loro anche una donna, a bordo dei caccia catturano dati importanti che in poco tempo finiscono sui cellulari dei soldati ucraini sul campo di battaglia");
c) ostacola effettualmente ogni realistica ipotesi di "cessate il fuoco" ed ogni concreto impegno di pace sostenendo esplicitamente la tesi che la guerra deve concludersi non con un negoziato ma con la "vittoria" di una delle parti in conflitto (cfr. la dichiarazione della Presidente del Consiglio dei Ministri "scommettiamo sulla vittoria ucraina" riportata da numerosi mezzi d'informazione);
d) sostiene l'azione provocatrice ed eversiva della Nato che da decenni opera nell'Europa dell'est per destabilizzare gli equilibri regionali e suscitare conflitti (azione divenuta finanche esplicitamente terrorista e stragista durante la guerra di distruzione della Jugoslavia nel 1999).
In flagrante violazione dell'articolo 11 della Costituzione, il governo italiano arma e quindi alimenta la guerra, partecipa alla guerra e quindi alle stragi di cui ogni guerra sempre e solo consiste, e con cio' espone altresi' anche il nostro paese a subire le conseguenze della guerra, e - last, but not least - contribuisce all'escalation verso una guerra mondiale e nucleare che puo' metter fine all'intera civilta' umana.
Egregi signori,
con il presente esposto si richiede il piu' tempestivo intervento per far cessare l'azione incostituzionale, folle e criminale del governo italiano.
Distinti saluti.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 3 agosto 2023

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

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