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[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 37
- Subject: [Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 37
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Mon, 6 Feb 2023 07:24:52 +0100
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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 37 del 6 febbraio 2023
In questo numero:
1. "Nella ricorrenza del 6 febbraio un impegno corale per la liberazione di Leonard Peltier". Una conversazione a Vetralla (Viterbo)
2. One Billion Rising: Iniziative 2023
3. Una lettera all'ambasciata dell'Iran in Italia
4. Tre tesi
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. Scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la liberazione di Leonard Peltier
7. Scriviamo all'ambasciata dell'Iran in Italia per chiedere che cessino persecuzioni ed uccisioni
8. Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane
9. Alcuni riferimenti utili
1. L'ORA. "NELLA RICORRENZA DEL 6 FEBBRAIO UN IMPEGNO CORALE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER". UNA CONVERSAZIONE A VETRALLA (VITERBO)
La mattina di domenica 5 febbraio 2023 a Cura di Vetralla (Vt) il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione sul tema: "Nella ricorrenza del 6 febbraio un impegno corale per la liberazione di Leonard Peltier".
E' stata riassunta la vicenda di Leonard Peltier e rinnovato l'appello a un impegno comune per persuadere il Presidente degli Stati Uniti d'America a concedere la grazia che restituisca la liberta' all'illustre attivista nativo americano da 47 anni detenuto innocente.
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Il 6 febbraio 1976 Leonard Peltier, attivista nativo americano impegnato nell'American Indian Movement, veniva arrestato accusato di crimini che non aveva commesso.
Giudicato da una giuria razzista sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettanto false (gli stessi accusatori e giudici riconobbero successivamente la falsita' delle une e delle altre) fu condannato all'ergastolo. E' tuttora in prigione, innocente, ormai vecchio e gravemente malato.
In questi lunghi decenni di iniqua ed assurda prigionia Leonard Peltier ha continuato la sua lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, ed e' riconosciuto in tutto il mondo come un coraggioso e generoso testimone della dignita' umana, un eroico difensore della vita, della dignita' e dei diritti delle persone, dei popoli e della Madre Terra.
La sua liberazione e' stata chiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco, e da milioni di persone di tutto il mondo.
In tante citta' del mondo, ed anche in Italia, il 6 febbraio si realizzano manifestazioni pubbliche nonviolente per chiedere la liberazione di Leonard Peltier.
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Allegata in calce riproponiamo una bibliografia ragionata essenziale.
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Allegato: Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)
Una premessa
(...)
Per informazioni e contatti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact at whoisleonardpeltier.info
Per interviste (in inglese) con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.
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Due pensieri di Leonard Peltier
Vorremmo preliminarmente riprodurre ancora una volta due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier.
La prima citazione e' la seguente: "Tutti facciamo parte dell'unica famiglia dell'umanita'.
Noi condividiamo la responsabilita' per la nostra Madre Terra e per tutti quelli che ci vivono e respirano.
Credo che il nostro compito non sara' terminato fin quando anche un solo essere umano sara' affamato o maltrattato, una sola persona sara' costretta a morire in guerra, un solo innocente languira' in prigione e un solo individuo sara' perseguitato per le sue opinioni.
Credo nel bene dell'umanita'".
La seconda citazione e' la seguente: "Non ho scuse da porgere, solo tristezza. Non posso scusarmi per quello che non ho fatto. Ma posso provare dolore, e lo faccio. Ogni giorno, ogni ora, soffro per quelli che sono morti nello scontro di Oglala del 1975 e per le loro famiglie - per le famiglie degli agenti dell'Fbi Jack Coler e Ronald Williams e, si', per la famiglia di Joe Killsright Stuntz, la cui morte per una pallottola a Oglala quello stesso giorno, cosi' come le morti di centinaia di altri indiani a Pine Ridge in quel terribile periodo, non e' mai stata oggetto di inchiesta. Mi piange il cuore nel ricordare la sofferenza e la paura nella quale molta della mia gente fu costretta a vivere a quel tempo, la stessa sofferenza e paura che quel giorno spinse me e gli altri a Oglala per difendere chi era indifeso.
Provo pena e tristezza anche per la perdita subita dalla mia famiglia perche', in qualche misura, quel giorno sono morto io stesso. Sono morto per la mia famiglia, per i miei bambini, per i miei nipoti, per me stesso. Sopravvivo alla mia morte da oltre due decenni.
Quelli che mi hanno messo qui e che mi tengono qui sapendo della mia innocenza avranno una magra consolazione dalla loro indubbia rivincita, che esprime chi essi sono e cio' che sono. Ed e' la piu' terribile rivincita che potessi immaginare.
Io so chi sono e quello che sono. Sono un indiano, un indiano che ha osato lottare per difendere il suo popolo. Io sono un uomo innocente che non ha mai assassinato nessuno, ne' inteso farlo. E, si', sono uno che pratica la Danza del Sole. Anche questa e' la mia identita'. Se devo soffrire in quanto simbolo del mio popolo, allora soffro con orgoglio.
Non cedero' mai.
Se voi, parenti e amici degli agenti che morirono nella proprietà degli Jumping Bull, ricaverete qualche tipo di soddisfazione dal mio essere qui, allora posso almeno darvi questo, nonostante non mi sia mai macchiato del loro sangue. Sento la vostra perdita come mia. Come voi soffro per quella perdita ogni giorno, ogni ora. E cosi' la mia famiglia. Anche noi conosciamo quella pena inconsolabile. Noi indiani siamo nati, viviamo, e moriamo con quell'inconsolabile dolore. Sono ventitre' anni oggi che condividiamo, le vostre famiglie e la mia, questo dolore; come possiamo essere nemici? Forse e' con voi e con noi che il processo di guarigione puo' iniziare. Voi, famiglie degli agenti, certamente non avevate colpa quel giorno del 1975, come non l'aveva la mia famiglia, eppure voi avete sofferto tanto quanto, anche piu' di chiunque era li'. Sembra sia sempre l'innocente a pagare il prezzo piu' alto dell'ingiustizia. E' sempre stato cosi' nella mia vita.
Alle famiglie di Coler e Williams che ancora soffrono mando le mie preghiere, se vorrete accettarle. Spero lo farete. Sono le preghiere di un intero popolo, non solo le mie. Abbiamo molti dei nostri morti per cui pregare e uniamo la nostra amarezza alla vostra. Possa il nostro comune dolore essere il nostro legame.
Lasciate che siano quelle preghiere il balsamo per la vostra pena, non la prolungata prigionia di un uomo innocente.
Vi assicuro che se avessi potuto evitare quello che avvenne quel giorno, la vostra gente non sarebbe morta. Avrei preferito morire piuttosto che permettere consapevolmente che accadesse cio' che accadde. E certamente non sono stato io a premere il grilletto che l'ha fatto accadere. Che il Creatore mi fulmini ora se sto mentendo. Io non riesco a vedere come il mio stare qui, separato dai miei nipoti, possa riparare alla vostra perdita.
Vi giuro, sono colpevole solo di essere un indiano. E' questo il motivo per cui sono qui".
Vorremmo che chi si accinge a leggere quanto segue tenga costantemente presenti queste illuminanti riflessioni.
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Perche' questa minima bibliografia
Sulla vicenda di Leonard Peltier vi e' ancora non solo una grande ignoranza, ma anche una grande disinformazione.
Vi e' ovviamente la disinformazione consapevolmente diffusa da chi e' fautore - prezzolato o fanatico - della prosecuzione della violenza razzista, colonialista, rapinatrice, genocida, etnocida ed ecocida.
Ma vi e' anche la disinformazione di chi, pur animato dalle migliori intenzioni, si affida a fonti del tutto inaffidabili o largamente inadeguate.
Pertanto chi vuole adoperarsi per ottenere che a Leonard Peltier sia finalmente restituita la liberta', ha il dovere di informarsi adeguatamente.
Nelle ultime decadi del Novecento un punto di riferimento fondamentale (anche per chi scrive queste righe) e' stata l'eccellente rivista "Akwesasne Notes", di cui sarebbe piu' che opportuna una ristampa anastatica integrale.
In Italia uno storico punto di riferimento fin dagli anni '80 - e ancor oggi - e' la prestigiosa rivista "Tepee", promossa dal benemerito comitato di solidarieta' Soconas-Incomindios.
Sempre in Italia l'associazionismo solidale, le esperienze accademiche, il lavoro di studiosi e militanti - e di alcune case editrici - dagli anni '70 in poi ha prodotto e tradotto vari materiali (di assai diseguale taglio e valore, va da se') sulla cultura e sulle lotte dei nativi americani.
Le fonti migliori restano i libri: non le interviste, non gli articoli sui giornali o peggio ancora gli sproloqui sui social media (che novantanove volte su cento sono veramente l'equivalente delle chiacchiere al bar).
Sulla vicenda di Leonard Peltier sono stati tradotti in italiano i due libri fondamentali, dello stesso Leonard Peltier e di Peter Matthiessen, in edizioni da tempo esaurite; e vi e' una ancor utile sintesi degli anni Novanta.
Ma per un'adeguata contestualizzazione, e per i necessari aggiornamenti, occorre leggere anche alcuni altri libri purtroppo non ancora tradotti in italiano.
Su internet oltre il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee" (www.whoisleonardpeltier.info) ve ne sono alcuni altri che presentano utili materiali ma nell'insieme non c'e' molto di adeguato ed aggiornato (ed anche il sito dell'ILPDC e' per piu' versi carente).
E' inaccettabile, omissiva, travisante e menzognera la ricostruzione proposta dall'Fbi dei tragici fatti del 26 giugno 1975 e delle successive vicende processuali nel suo sito (www.fbi.gov) con la denominazione di "Resmurs case (Reservation Murders)". Tale ricostruzione ha pero' ispirato o condizionato molti altri articoli presenti nella rete telematica, reca ovviamente anche alcuni importanti materiali documentari, e va quindi comunque letta, con il necessario discernimento.
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Undici libri che occorre aver letto
Tra i libri disponibili per conoscere la vicenda di Leonard Peltier alcuni sono di particolare rilevanza e la loro lettura costituisce tanta parte della "cassetta degli attrezzi" delle persone che si stanno impegnando per ottenere dal Presidente degli Stati Uniti d'America la grazia presidenziale che finalmente restituisca la liberta' a un uomo generoso e valoroso che e' divenuto il simbolo di tutti i popoli oppressi, vittima innocente di una persecuzione iniqua, illegale, disumana.
1. Per un'informazione introduttiva e sommaria e' ancora utile il libro di Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
Semplice e chiaro, si legge agevolmente in poco tempo; la prima parte (pp. 17-92) ricostruisce la figura e la vicenda di Leonard Peltier, la seconda (pp. 95-155) presenta alcuni testi di Leonard Peltier; alle pp. 161-191 alcune riproduzioni a colori di sue opere pittoriche. Ha il pregio e il limite delle sintesi, e ovviamente non puo' tener conto dei fatti accaduti e delle ricerche e notizie emerse negli anni successivi alla sua pubblicazione.
2. Il libro fondamentale che e' semplicemente indispensabile aver letto e' quello scritto da Peter Matthiessen, che la vicenda di Leonard Peltier ricostruisce in modo assai dettagliato.
Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; la benemerita edizione italiana riproduce la seconda edizione americana ma con tagli piuttosto consistenti cosicche' e' preferibile leggere l'edizione originale.
3. Ovviamente l'altro libro fondamentale e' quello scritto dallo stesso Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
E' un libro disponibile non solo in inglese, ma anche tradotto in francese, italiano, spagnolo e tedesco. L'edizione italiana e' esaurita da anni; quella inglese e' ancora agevolmente reperibile (come anche quelle spagnola e tedesca).
4. E' sempre utile il libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
E' anche disponibile in edizione digitale nel sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info
5. Semplicemente fondamentale ed indispensabile per la contestualizzazione e' il libro di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Ognuna delle voci di cui si compone reca una preziosa bibliografia per l'approfondimento.
6 e 7. I due libri seguenti costituiscono di fatto un'opera unitaria articolata in due volumi, l'uno di ricostruzione storica e l'altro di ricostruzione documentaria:
- Ward Churchill e Jim Vander Wall, Agents of Repression: The FBI's Secret Wars Against the Black Panther Party and the American Indian Movement, South End Press, Boulder, Colorado, 1988, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022;
- Ward Churchill e Jim Vander Wall, The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI's Secret Wars Against Dissent in the United States, South End Press, Boulder, Colorado, 1990, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.
Sono due libri che occorre aver letto non solo in relazione alla persecuzione subita da Leonard Peltier, dall'American Indian Movement, dal Black Panther Party, ma anche per quanto rivelano della violenza razzista e assassina del sistema di potere dominante negli Stati Uniti d'America.
8. L'ottavo libro la cui lettura riteniamo semplicemente indispensabile e' opera di uno dei principali persecutori di Leonard Peltier, un agente speciale dell'Fbi che ebbe l'incarico di contrastare in tutti i modi l'Aim ed i suoi militanti.
E' il libro scritto da Joseph H. Trimbach e da suo figlio John M. Trimbach, American Indian Mafia. An FBI Agent's True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009.
Il libro mescola - talvolta abilmente e talaltra goffamente - verita' e mezze verita', illazioni e suggestioni, inganni e autoinganni, omissioni e ossessioni, menzogne e calunnie, al fine di sostenere la tesi che Leonard Peltier e' un assassino e l'Aim un'organizzazione terroristica.
Contiene anche molte pagine sincere e commosse, molti materiali di testimonianza personale dell'autore e di documentazione estratta dagli archivi dell'Fbi, ma tali pagine apprezzabili e tali pregevoli documentazioni sono purtroppo intrecciate a palesi sciocchezze, a interpretazioni tanto malevole quanto infondate, a enormita' scandalose. E' un libro che occorre aver letto attentamente mettendolo costantemente a confronto con gli altri libri che qui segnaliamo.
9. Ovviamente sarebbe anche opportuno avere una precisa nozione della storia del continente nordamericano dal punto di vista dei popoli nativi, e qui sovviene il bel libro di Roxanne Dunbar-Ortiz, An Indigenous Peoples' History of the United States, Beacon Press, Boston 2014, che nel 2015 e' stato premiato con l'"American Book Award".
10. Consigliamo anche un bel libro fotografico (ma con un adeguato commento scritto): Dick Bancroft e Laura Waterman Wittstock, We Are Still Here. A photographic history of the American Indian Movement, Minnesota Historical Society Press, 2013.
Il volume, di grande formato, e' aperto da una prefazione di Rigoberta Menchu', reca le fotografie di Dick Bancroft che fu presente a quasi tutte le iniziative piu' rilevanti dell'American Indian Movement, e i testi di Laura Waterman Wittstock che ricostruisce la storia e commenta i documenti fotografici con precisione e acutezza.
11. Per chi legge la lingua di Kant e di Goethe (e chi non la legge sarebbe bene l'apprendesse) c'e' un libro decisamente assai utile: Michael Koch e Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.
E' il libro piu' aggiornato, gli autori sono studiosi e militanti di grande impegno, l'opera e' strutturata in parte come panoramica ed in parte come zibaldone di materiali, molte le pagine di grande interesse; con un'apprezzabile cronologia alle pp. 3911-413, una buona bibliografia alle pp. 421-425, un ampio repertorio fotografico alle pp. 442-484.
Queste opere vanno lette tutte.
Ve ne sono poi molte altre su temi complementari e su aspetti particolari che meritano talora non solo di essere lette, ma studiate con la medesima acribia, e bastera' indicare qui qualche titolo in forma cursoria.
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Alcuni altri libri comunque utili
a) Ancora specificamente sulla vicenda di Leonard Peltier
Alcuni utili documenti processuali sono in Michael E. Tigar, Wade H. McCree, Leonard Peltier, Petitioner, v. United States. U.S. Supreme Court transcript of record with supporting pleading, Gale MOML U.S. Supreme Court Records, 1978 e successive ristampe.
Segnaliamo anche il seguente libro del curatore dell'autobiografia di Peltier: Harvey Arden, Have You Thought of Leonard Peltier Lately?, HYT Publishing, Houston 2004.
Destinato a un pubblico giovanile e' l'agile libro di Elsa Solal, Leonard Peltier: Non au massacre du peuple indien, Actes Sud, Arles 2011, 2017.
b) Sulla storia delle esperienze piu' rilevanti delle organizzazioni dei nativi americani dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino all'emergere dei nuovi movimenti alla fine degli anni Sessanta cfr. Daniel M. Cobb, Native Activism in Cold War America: The Struggle for Sovereignty, University Press of Kansas, Lawrence 2008.
c) Sulla storia delle lotte degli anni Settanta e particolarmente su tre momenti-chiave, l'occupazione di Alcatraz, il "Sentiero dei trattati infranti" con la conclusiva occupazione del Bia a Washington, l'occupazione e l'assedio di Wounded Knee, cfr. Paul Chaat Smith and Robert Allen Warrior, Like a Hurricane. The Indian Movement from Alcatraz to Wounded Knee, The New Press, New York 1996, 1997.
Altri libri assai utili sono:
- Vine Deloria Jr., We Talk, You Listen. New Tribes, New Turf, Macmillan, New York 1970, University of Nebraska Press - Bison Books, Lincoln and London 2007.
- Vine Deloria Jr., Behind the Trail of Broken Treaties: An Indian Declaration of Independence, Dell Publishing, New York 1974, University of Texas Press, Austin 1985.
- Bruce Johnson e Roberto Maestas, Wasi'chu. The Continuing Indian War, Monthly Review Press, New York and London 1979.
Una sintesi introduttiva, essenziale, semplice e chiara e' nel libro Troy R. Johnson, Red Power: The Native American Civil Rights Movement, Chelsea House, New York 2007.
A nostro avviso restano letture imprescindibili anche tutte le opere di Ward Churchill.
Specificamente sulla storia dell'American Indian Movement occorre ovviamente leggere anche i libri autobiografici dei suoi principali leader:
- Dennis Banks (con Richard Erdoes), Ojibwa Warrior. Dennis Banks and the Rise of the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 2005;
- Russell Means (con Marvin J. Wolf), Where White Men Fear to Tread. The autobiography of Russell Means, St. Martin's Griffin, New York 1995.
Ma cfr. anche almeno:
- Mary Crow-Dog (con Richard Erdoes), Donna Lakota. la mia vita di Sioux, Tropea, Milano 1997.
Ed ovviamente Leonard Crow Dog e Richard Erdoes, Crow Dog. Four generations of medicine men, Harper Perennial, New York 1996.
E sono da leggere anche i libri di e su alcune altre figure di uomini di spiritualita' che sono stati partecipi delle lotte considerate; alcuni di questi libri sono stati tradotti anche in italiano:
- Thomas E. Mails, Fools Crow. Capo cerimoniale dei Sioux Teton, Xenia, Milano 1997.
- Thomas E. Mails, Fools Crow: saggezza e potere, Edizioni Il punto d'incontro, Vicenza 2001.
- Harvey Arden (a cura di), Nobile Uomo Rosso, Il punto d'incontro, Vicenza 2002.
- Archie Fire Lame Deer e Richard Erdoes, Il dono del potere. Vita e insegnamenti di un uomo-medicina lakota, Edizioni Il punto d'incontro, Vicenza 2018.
- Steve Wall and Harvey Arden, Wisdomkeepers: Meetings with Native American Spiritual Elders, Atria Books - Beyond Words, New York-London-Toronto-Sydney - Hillsboro 2006.
Sulle lotte in difesa delle Colline Nere cfr. anche almeno Jeffrey Ostler, The Lakotas and the Black Hills. The Struggle for Sacred Ground, Viking Penguin, New York 2010.
Sulle persecuzioni subite dal movimento dei nativi americani e particolarmente dall'Aim cfr. anche almeno:
- Rex Weyler, Blood of the Land. The Government and Corporate War against the American Indian Movement, Random House, New York 1982, 1984;
- Kenneth S. Stern, Loud Hawk. The United States versus the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 1994, Red River Books, 2002.
Sulla terribile vicenda dell'uccisione di Anna Mae Aquash cfr. Steve Hendricks, The Unquiet Grave: The FBI and the Struggle for the Soul of Indian Country, Thunder's Mouth Press, New York 2006.
Ma naturalmente e' ancora utile anche leggere il vecchio libro di Johanna Brand, L'Fbi contro l'American Indian Movement. Vita e morte di Anna Mae Aquash, Xenia, Milano 1997 (la traduzione italiana e' tarda rispetto alla pubblicazione originale del 1978, e comunque precedente al successivo processo svoltosi nei primi anni Duemila).
d) Sulle fondamentali lotte ambientali odierne guidate dai popoli nativi americani cfr. almeno:
- Winona LaDuke, All Our Relations. Native struggles for Land and Life, South End Press, Cambridge, Massachusetts, 1999, poi Haymarket Books, Chicago 2015.
- Nick Estes, Our History Is the Future. Standing Rock Versus the Dakota Access Pipeline, and the Long Tradition of Indigenous Resistance, Verso, London-New York 2019;
- Dina Gilio-Whitaker, As Long as Grass Grows. The Indigenous Fight for Environmental Justice, from Colonization to Standing Rock, Beacon Press, Boston 2019.
e) Sulla attuale e ormai pluridecennale leadership femminile e femminista del movimento dei nativi americani dopo che negli anni '70 in alcuni settori militanti si ebbero palesi derive maschiliste e militariste dagli esiti assai nocivi e fin tragici (derive provocate e indotte dalla violenza razzista persecutoria e assassina, dalla provocazione sistematica e dalla penetrante infiltrazione corruttrice e disgregatrice da parte dell'Fbi - il caso eclatante di Douglas Durham e' la punta del'iceberg - e dell'intero apparato fascista e razzista scatenato contro il movimento dei nativi americani) vi sono non solo alcuni eccellenti lavori saggistici ma anche poetici e narrativi.
E' la leadership femminile e femminista che ha consentito i piu' grandi progressi nella lotta dei nativi americani in questi ultimi decenni.
Per un avvio cfr. Barbara Alice Mann (a cura di), Daughters of Mother Earth: The Wisdom of Native American Women, Praeger, Westport - London 2006.
Un libro prezioso e' quello di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "All the Real Indians Died Off". And 20 Other Myths About Native Americans, Beacon Press, Boston 2016.
Ma sono da leggere almeno anche tutte le opere di Winona LaDuke.
E naturalmente sono da leggere anche le opere poetiche e narrative delle molte eccellenti scrittrici native americane.
Una buona panoramica e' nel libro di Laura Coltelli, Parole fatte d'alba. Gli scrittori indiani d'America raccontano, Castelvecchi, Roma 1995.
A mero titolo d'esempio segnaliamo, tra molte altre autrici e molte altre opere le seguenti:
- Joy Harjo, How We Became Human. New and Selected Poems: 1975–2001, W. W. Norton & Company, New York - London 2004.
- Leslie Marmon Silko, La vena turchese, Ibis, Como-Pavia 2018.
- Louise Erdrich, Il guardiano notturno, Feltrinelli, Milano 2021.
f) Una buona sintesi della riflessione oggi in corso nel movimento e' nel libro di Nick Estes, Melanie K. Yazzie, Jennifer Nez Denetdale, David Correia, Red Nation Rising. From Bordertown Violence to Native Liberation, PM Press, Oakland, California, 2021.
g) Per l'inquadramento storico sono inoltre sempre utili anche:
- Howard Zinn, Storia del popolo americano, Il Saggiatore, Milano, 2017 (un libro ormai classico del 1980 piu' volte aggiornato e ristampato).
- Aram Mattioli, Mondi perduti. Una storia dei nativi nordamericani. 1700-1910, Einaudi, Torino 2019, 2021.
- David E. Stannard, Olocausto americano. La conquista del Nuovo Mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2001, 2021.
Ma ovviamente sulla conquista del'America cfr. anche le opere di Noam Chomsky, Giulio Girardi e Tzvetan Todorov. E naturalmente il capolavoro di Eduardo Galeano, Memoria del fuoco, Sansoni, Firenze 1989-1991.
Un classico sullo sguardo ciecamente razzista dei colonizzatori e' il libro di Elemire Zolla, I letterati e lo sciamano, Bompiani, Milano 1969, 1978.
Per la concettualizzazione e' ancora fondamentale il capolavoro di Jack D. Forbes, Columbus and other Cannibals, Seven Stories Press, New York 2008 (la prima edizione e' del 1979).
Fondamentali sono anche molti libri di Vine Deloria Jr.
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Una minima postilla su alcuni libri che hanno avuto una ricezione particolarmente significativa in Italia
- John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977.
- Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993.
- Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali e gli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996.
- Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977.
- Vine Deloria jr., Custer e' morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977.
- Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.
- N. Scott Momaday, Casa fatta di alba, Guanda, Milano 1979, pp. 208, ora anche in una nuova edizione presso Black Coffee, Firenze 2022.
- Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989.
- Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991.
Tra i libri in italiano che davano conto delle nuova consapevolezza e delle nuove lotte dei nativi americani negli anni Settanta segnaliamo particolarmente i seguenti:
- Diana Hansen (a cura di), Indiani d'America. Identita' e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977.
- Nando Minnella, Michele Morieri, Indani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze. Con una "Guida ai campeggi nelle Riserve indiane", Gammalibri, Milano 1981.
- Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.
Negli ultimi decenni del Novecento la casa editrice Rusconi pubblicava due prezione collane: "La sacra pipa" e "Dalla parte degli indiani" (centrate l'una sulla spiritualita' e l'altra prevalentemente su figure ottocentesche della Resistenza indiana).
Benemerita nello stesso torno di tempo anche la casa editrice Mursia.
La casa editrice milanese Xenia sul finire del Novecento ha pubblicato vari libri dedicati agli indiani d'America, di cui alcuni di grande interesse.
La casa editrice vicentina Il punto d'incontro ha pubblicato in questi ultimi vent'anni molti libri dedicati soprattutto alla spiritualita' dei nativi americani in una collana ad hoc.
Vi sono oggi varie case editrici - perlopiu' di nicchia - che pubblicano letteratura dei nativi americani in eccellenti edizioni.
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Una minima postilla sitografica
Al sito gia' indicato dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": wwww.whoisleonardpeltier.info, aggiungiamo qui alcuni altri siti utili in italiano: Centro studi americanistici "Circolo Amerindiano": www.amerindiano.org ; Il Cerchio, coordinamento di sostegno ai/dai nativi americani: www.associazioneilcerchio.it ; Soconas Incomindios, comitato di solidarieta' con i nativi americani: https://it-it.facebook.com/soconasincomindios/
Segnaliamo infine che i fascicoli del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo (che dal giugno del 2021 ha promosso l'iniziativa che ha suscitato moltissime adesioni all'appello per la liberazione di Leonard Peltier da parte di personalita', movimenti, associazioni ed istituzioni - tra cui quella rilevantissima del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli - e che ha pubblicato un'ingente mole di materiale di documentazione su Leonard Peltier in inglese e in italiano, diffondendo anche in Italia i piu' qualificati interventi apparsi sulla stampa americana e i piu' rilevanti documenti di istituzioni americane, europee ed internazionali) sono disponibili nel sito di Peacelink: www.peacelink.it
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Congedo
Fermiamoci qui.
E' una panoramica minima, certo, e molti altri testi potrebbero essere aggiunti; ma una nota bibliografica e' bene sia breve se si vuole sperare che venga letta e utilizzata (ovvero possibilmente induca qualche persona a procurarsi e studiare almeno qualcuno dei libri segnalati).
Naturalmente molte sono le letture possibili, ma per conoscere la vicenda di Leonard Peltier almeno i dieci libri piu' uno che abbiamo segnalato sopra occorrerebbe averli letti attentamente e tenerli ben presenti.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye oyasin.
2. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING: INIZIATIVE 2023
[Dal Coordinamento Italia One Billion Rising (e-mail: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Carissime amiche e amici di One Billion Rising, ci siamo quasi.
E' straordinario immaginare quest'anno di poter tornare nelle piazze, nelle strade, nei luoghi pubblici delle citta', insieme, per tornare a danzare in sostegno e solidarieta' e ad alta voce rivendicare la fine delle molteplici atrocita' perpetrate sulle donne e sulle bambine nel mondo. Tentano di recidere, annientare la forza vitale del pianeta, non ci riusciranno.
Parlare con ragazzi e ragazze, studenti, professori, leggere, commentare i fatti di violenza, dare i nomi alle cose, questi sono i primi passi della rivoluzione di cui tutte e tutti noi portiamo la bandiera.
Le forme di arte che accompagnano l'evento OBR nel mondo si prestano ad un gioioso coinvolgimento, ma non vogliamo far mancare anche un momento di preparazione e di formazione.
Per questo motivo chiediamo di partecipare ad OBR 2023, coinvolgendo anche i giovani e le scuole, a cui poter proporre:
- un incontro, anche on line, con una o piu' classi sul tema della violenza maschile sulle donne, della durata minima di due ore
- la preparazione della coreografia del brano musicale Break the Chain
- l'esecuzione della coreografia nella settimana dal 12 al 19 febbraio 2023
- la lettura di alcuni pensieri/ componimenti realizzati dalle ragazze e dai ragazzi delle classi coinvolte
*
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni che potrete seguire:
Iscrizione al sito per segnalare il vostro evento: cliccate su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invitate altre associazioni, gruppi, scuole, scuole di danza, amici a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
*
Attivita' sui social: vi chiediamo di pubblicare tanti contenuti (foto, video, ecc) sui social utilizzando gli hashtag ufficiali e di invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Seguite e taggate anche i profili social di One Billion Rising Italia cosi' potremo condividere i vostri post, stories, ecc.
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Hashtag ufficiali: #1BillionRising #RiseForFreedom #CreateTheNewCulture #RiseInSolidarity
A conclusione delle iniziative, vi chiediamo di inviare foto e video a: obritalia at gmail.com
*
Loghi ufficiali: vi chiediamo, per le creativita' (locandine, cartelli) che realizzate, di utilizzare i loghi ufficiali che potete scaricare al seguente link
https://www.dropbox.com/scl/fo/lo9r4i06g268ow7x103sc/h?dl=0&rlkey=xfogpv7hpwlaup3vsxw5zsz1u
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Grafiche
In questa cartella abbiamo inserito le grafiche realizzate (cover facebook, grafiche per FB/IG) a cui ne aggiungeremo altre nei prossimi giorni allo stesso link.
Grafiche One Billion Rising
https://www.dropbox.com/scl/fo/mizfc1w1xl0nu1oywiups/h?dl=0&rlkey=c47347xou5ufqupm4jn90mv0w
Grafica t-shirt
https://www.dropbox.com/scl/fo/h2i75sias7o03r033pf25/h?dl=0&rlkey=ynxdi0h5jbjrgf3d20di36x0o
Grafica stickers
https://www.dropbox.com/scl/fo/4gt4ez978gne73gjwvnqx/h?dl=0&rlkey=4kbdd0091mchnaj1krvhzxoar
*
Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento One Billion Rising, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale che trovate qui http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
*
Autorizzazione One Billion Rising
Al seguente link potete scaricare l'autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali OBR
https://www.dropbox.com/s/d7ambb5ml22dvsj/OBR%20Copyright%20Authorization%202023.pdf?dl=0
*
Per quanto riguarda le letture, oltre ai brani de I Monologhi della Vagina, di seguito troverete come suggerimento alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly /insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
- la traduzione di M.G.Di Rienzo del brano musicale “Break the chain” credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz
http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org
*
Per condividere con noi i vostri eventi e/o avere informazioni vi chiediamo di scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Ovviamente qualunque aggiunta rispetto a questo "format base" non potra' che essere gradita.
Vi chiediamo se l'idea puo' piacervi e se pensate possa avere un buon riscontro presso le scuole del vostro territorio, le vostre comunita' di riferimento.
Ringraziamo quanti di voi ci hanno anticipato gli eventi in preparazione, la prossima settimana risponderemo singolarmente a chi ci ha scritto con tutti i dettagli. Vi ricordiamo che le magliette saranno pronte non prima del 25 gennaio.
Se avete altre meravigliose idee, noi non potremo Che essere felici!
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseForFreedom #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Nicoletta Billi (333.2432777), Luisa Rizzitelli (345.4767246), Silvia Palermo (339.5028904)
Coordinamento Italia One Billion Rising
3. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA ALL'AMBASCIATA DELL'IRAN IN ITALIA
All'ambasciatore dell'Iran in Italia: iranemb.rom at mfa.gov.ir, iranconsulate.rom at mfa.gov.ir, rom.media at mfa.gov.ir,
Egregio ambasciatore,
le saremmo assai grati se volesse trasmettere al suo governo il seguente appello.
Tutte le tradizioni di pensiero dell'umanita', quali che siano le loro fonti, convengono su queste semplici verita':
- che ogni vita umana deve essere rispettata, onorata e protetta;
- che uccidere e' sempre e solo un male;
- che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
- che rispettare e salvare le vite e' il primo dovere.
Certi del fatto che condividiate queste semplici considerazioni siamo quindi a chiedervi di impegnarvi:
- affinche' nel vostro paese, come in ogni parte del mondo, cessino finalmente le uccisioni e le persecuzioni;
- affinche' nel vostro paese, come in ogni parte del mondo, siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Vi chiediamo quindi:
- di riconoscere la dignita' e i diritti delle donne, che sono gli stessi degli uomini;
- di non piu' perseguitare, ma piuttosto ascoltare ed onorare, le donne che da mesi nel vostro paese stanno chiedendo "vita e liberta'".
Queste donne che non commettono alcuna violenza, e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela e a loro volta non commettono alcuna violenza, sono amiche ed amici dell'umanita' e del bene comune.
E' un crimine ed una follia perseguitare ed uccidere queste donne che non commettono alcuna violenza, e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela e a loro volta non commettono alcuna violenza.
Vi chiediamo pertanto di adempiere al dovere proprio di ogni ordinamento ed istituto giuridico legittimo: rispettare e proteggere le vite, la dignita' e i diritti di tutte le persone.
Vi chiediamo pertanto di adempiere al dovere di far cessare persecuzioni ed uccisioni.
Sia pace, rispetto ed amicizia fra tutte le persone, i popoli, i paesi.
Distinti saluti dal
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 30 dicembre 2022
4. REPETITA IUVANT. TRE TESI
La guerra e il fascismo sono la stessa cosa. Solo la lotta di liberazione delle donne puo' difendere e liberare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. REPETITA IUVANT. SCRIVERE AL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
Proponiamo di scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente..
Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
7. L'ORA. SCRIVIAMO ALL'AMBASCIATA DELL'IRAN IN ITALIA PER CHIEDERE CHE CESSINO PERSECUZIONI ED UCCISIONI
Carissime e carissimi, gentilissime e gentilissimi,
vi proponiamo di scrivere all'ambasciata dell'Iran in Italia per chiedere al governo di quel paese che cessino le persecuzioni e le uccisioni.
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare le lettere sono i seguenti: iranemb.rom at mfa.gov.ir, iranconsulate.rom at mfa.gov.ir, rom.media at mfa.gov.ir
*
Vi proponiamo un possibile testo essenziale:
Egregio ambasciatore,
le chiediamo di trasmettere al governo del suo Paese questa nostra richiesta che cessino le persecuzioni e le uccisioni.
E' dovere di ogni persona, di ogni societa', di ogni ordinamento giuridico rispettare la vita, la dignita' e i diritti di tutte le donne e di tutti gli uomini.
Tutti gli esseri umani sono eguali in dignita' e diritti, tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita e alla liberta'.
Siamo solidali con le donne iraniane - e con gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela - nell'impegno nonviolento per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Distinti saluti,
Nome e cognome, luogo e data, recapito di chi scrive.
*
Carissime e carissimi, gentilissime e gentilissimi,
vi proponiamo anche di far circolare questa proposta.
Adoperiamoci affinche' tante persone, tante associazioni, tante istituzioni di tutto il mondo chiedano al governo iraniano che cessino persecuzioni e uccisioni.
Sosteniamo le donne iraniane - e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela - nell'impegno nonviolento per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Grazie di cuore per quanto vorrete fare.
8. RIFERIMENTI. SOSTENIAMO IL COORDINAMENTO ITALIANO DI SOSTEGNO ALLE DONNE AFGHANE
Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane (CISDA).
Per contatti: e-mail: cisdaonlus at gmail.com, sito: www.cisda.it
9. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI
Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com
*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 37 del 6 febbraio 2023
*
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
*
Informativa sulla privacy
E' possibile consultare l'informativa sulla privacy a questo indirizzo: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 37 del 6 febbraio 2023
In questo numero:
1. "Nella ricorrenza del 6 febbraio un impegno corale per la liberazione di Leonard Peltier". Una conversazione a Vetralla (Viterbo)
2. One Billion Rising: Iniziative 2023
3. Una lettera all'ambasciata dell'Iran in Italia
4. Tre tesi
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. Scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la liberazione di Leonard Peltier
7. Scriviamo all'ambasciata dell'Iran in Italia per chiedere che cessino persecuzioni ed uccisioni
8. Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane
9. Alcuni riferimenti utili
1. L'ORA. "NELLA RICORRENZA DEL 6 FEBBRAIO UN IMPEGNO CORALE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER". UNA CONVERSAZIONE A VETRALLA (VITERBO)
La mattina di domenica 5 febbraio 2023 a Cura di Vetralla (Vt) il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione sul tema: "Nella ricorrenza del 6 febbraio un impegno corale per la liberazione di Leonard Peltier".
E' stata riassunta la vicenda di Leonard Peltier e rinnovato l'appello a un impegno comune per persuadere il Presidente degli Stati Uniti d'America a concedere la grazia che restituisca la liberta' all'illustre attivista nativo americano da 47 anni detenuto innocente.
*
Il 6 febbraio 1976 Leonard Peltier, attivista nativo americano impegnato nell'American Indian Movement, veniva arrestato accusato di crimini che non aveva commesso.
Giudicato da una giuria razzista sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettanto false (gli stessi accusatori e giudici riconobbero successivamente la falsita' delle une e delle altre) fu condannato all'ergastolo. E' tuttora in prigione, innocente, ormai vecchio e gravemente malato.
In questi lunghi decenni di iniqua ed assurda prigionia Leonard Peltier ha continuato la sua lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, ed e' riconosciuto in tutto il mondo come un coraggioso e generoso testimone della dignita' umana, un eroico difensore della vita, della dignita' e dei diritti delle persone, dei popoli e della Madre Terra.
La sua liberazione e' stata chiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco, e da milioni di persone di tutto il mondo.
In tante citta' del mondo, ed anche in Italia, il 6 febbraio si realizzano manifestazioni pubbliche nonviolente per chiedere la liberazione di Leonard Peltier.
*
Allegata in calce riproponiamo una bibliografia ragionata essenziale.
* * *
Allegato: Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)
Una premessa
(...)
Per informazioni e contatti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact at whoisleonardpeltier.info
Per interviste (in inglese) con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.
*
Due pensieri di Leonard Peltier
Vorremmo preliminarmente riprodurre ancora una volta due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier.
La prima citazione e' la seguente: "Tutti facciamo parte dell'unica famiglia dell'umanita'.
Noi condividiamo la responsabilita' per la nostra Madre Terra e per tutti quelli che ci vivono e respirano.
Credo che il nostro compito non sara' terminato fin quando anche un solo essere umano sara' affamato o maltrattato, una sola persona sara' costretta a morire in guerra, un solo innocente languira' in prigione e un solo individuo sara' perseguitato per le sue opinioni.
Credo nel bene dell'umanita'".
La seconda citazione e' la seguente: "Non ho scuse da porgere, solo tristezza. Non posso scusarmi per quello che non ho fatto. Ma posso provare dolore, e lo faccio. Ogni giorno, ogni ora, soffro per quelli che sono morti nello scontro di Oglala del 1975 e per le loro famiglie - per le famiglie degli agenti dell'Fbi Jack Coler e Ronald Williams e, si', per la famiglia di Joe Killsright Stuntz, la cui morte per una pallottola a Oglala quello stesso giorno, cosi' come le morti di centinaia di altri indiani a Pine Ridge in quel terribile periodo, non e' mai stata oggetto di inchiesta. Mi piange il cuore nel ricordare la sofferenza e la paura nella quale molta della mia gente fu costretta a vivere a quel tempo, la stessa sofferenza e paura che quel giorno spinse me e gli altri a Oglala per difendere chi era indifeso.
Provo pena e tristezza anche per la perdita subita dalla mia famiglia perche', in qualche misura, quel giorno sono morto io stesso. Sono morto per la mia famiglia, per i miei bambini, per i miei nipoti, per me stesso. Sopravvivo alla mia morte da oltre due decenni.
Quelli che mi hanno messo qui e che mi tengono qui sapendo della mia innocenza avranno una magra consolazione dalla loro indubbia rivincita, che esprime chi essi sono e cio' che sono. Ed e' la piu' terribile rivincita che potessi immaginare.
Io so chi sono e quello che sono. Sono un indiano, un indiano che ha osato lottare per difendere il suo popolo. Io sono un uomo innocente che non ha mai assassinato nessuno, ne' inteso farlo. E, si', sono uno che pratica la Danza del Sole. Anche questa e' la mia identita'. Se devo soffrire in quanto simbolo del mio popolo, allora soffro con orgoglio.
Non cedero' mai.
Se voi, parenti e amici degli agenti che morirono nella proprietà degli Jumping Bull, ricaverete qualche tipo di soddisfazione dal mio essere qui, allora posso almeno darvi questo, nonostante non mi sia mai macchiato del loro sangue. Sento la vostra perdita come mia. Come voi soffro per quella perdita ogni giorno, ogni ora. E cosi' la mia famiglia. Anche noi conosciamo quella pena inconsolabile. Noi indiani siamo nati, viviamo, e moriamo con quell'inconsolabile dolore. Sono ventitre' anni oggi che condividiamo, le vostre famiglie e la mia, questo dolore; come possiamo essere nemici? Forse e' con voi e con noi che il processo di guarigione puo' iniziare. Voi, famiglie degli agenti, certamente non avevate colpa quel giorno del 1975, come non l'aveva la mia famiglia, eppure voi avete sofferto tanto quanto, anche piu' di chiunque era li'. Sembra sia sempre l'innocente a pagare il prezzo piu' alto dell'ingiustizia. E' sempre stato cosi' nella mia vita.
Alle famiglie di Coler e Williams che ancora soffrono mando le mie preghiere, se vorrete accettarle. Spero lo farete. Sono le preghiere di un intero popolo, non solo le mie. Abbiamo molti dei nostri morti per cui pregare e uniamo la nostra amarezza alla vostra. Possa il nostro comune dolore essere il nostro legame.
Lasciate che siano quelle preghiere il balsamo per la vostra pena, non la prolungata prigionia di un uomo innocente.
Vi assicuro che se avessi potuto evitare quello che avvenne quel giorno, la vostra gente non sarebbe morta. Avrei preferito morire piuttosto che permettere consapevolmente che accadesse cio' che accadde. E certamente non sono stato io a premere il grilletto che l'ha fatto accadere. Che il Creatore mi fulmini ora se sto mentendo. Io non riesco a vedere come il mio stare qui, separato dai miei nipoti, possa riparare alla vostra perdita.
Vi giuro, sono colpevole solo di essere un indiano. E' questo il motivo per cui sono qui".
Vorremmo che chi si accinge a leggere quanto segue tenga costantemente presenti queste illuminanti riflessioni.
*
Perche' questa minima bibliografia
Sulla vicenda di Leonard Peltier vi e' ancora non solo una grande ignoranza, ma anche una grande disinformazione.
Vi e' ovviamente la disinformazione consapevolmente diffusa da chi e' fautore - prezzolato o fanatico - della prosecuzione della violenza razzista, colonialista, rapinatrice, genocida, etnocida ed ecocida.
Ma vi e' anche la disinformazione di chi, pur animato dalle migliori intenzioni, si affida a fonti del tutto inaffidabili o largamente inadeguate.
Pertanto chi vuole adoperarsi per ottenere che a Leonard Peltier sia finalmente restituita la liberta', ha il dovere di informarsi adeguatamente.
Nelle ultime decadi del Novecento un punto di riferimento fondamentale (anche per chi scrive queste righe) e' stata l'eccellente rivista "Akwesasne Notes", di cui sarebbe piu' che opportuna una ristampa anastatica integrale.
In Italia uno storico punto di riferimento fin dagli anni '80 - e ancor oggi - e' la prestigiosa rivista "Tepee", promossa dal benemerito comitato di solidarieta' Soconas-Incomindios.
Sempre in Italia l'associazionismo solidale, le esperienze accademiche, il lavoro di studiosi e militanti - e di alcune case editrici - dagli anni '70 in poi ha prodotto e tradotto vari materiali (di assai diseguale taglio e valore, va da se') sulla cultura e sulle lotte dei nativi americani.
Le fonti migliori restano i libri: non le interviste, non gli articoli sui giornali o peggio ancora gli sproloqui sui social media (che novantanove volte su cento sono veramente l'equivalente delle chiacchiere al bar).
Sulla vicenda di Leonard Peltier sono stati tradotti in italiano i due libri fondamentali, dello stesso Leonard Peltier e di Peter Matthiessen, in edizioni da tempo esaurite; e vi e' una ancor utile sintesi degli anni Novanta.
Ma per un'adeguata contestualizzazione, e per i necessari aggiornamenti, occorre leggere anche alcuni altri libri purtroppo non ancora tradotti in italiano.
Su internet oltre il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee" (www.whoisleonardpeltier.info) ve ne sono alcuni altri che presentano utili materiali ma nell'insieme non c'e' molto di adeguato ed aggiornato (ed anche il sito dell'ILPDC e' per piu' versi carente).
E' inaccettabile, omissiva, travisante e menzognera la ricostruzione proposta dall'Fbi dei tragici fatti del 26 giugno 1975 e delle successive vicende processuali nel suo sito (www.fbi.gov) con la denominazione di "Resmurs case (Reservation Murders)". Tale ricostruzione ha pero' ispirato o condizionato molti altri articoli presenti nella rete telematica, reca ovviamente anche alcuni importanti materiali documentari, e va quindi comunque letta, con il necessario discernimento.
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Undici libri che occorre aver letto
Tra i libri disponibili per conoscere la vicenda di Leonard Peltier alcuni sono di particolare rilevanza e la loro lettura costituisce tanta parte della "cassetta degli attrezzi" delle persone che si stanno impegnando per ottenere dal Presidente degli Stati Uniti d'America la grazia presidenziale che finalmente restituisca la liberta' a un uomo generoso e valoroso che e' divenuto il simbolo di tutti i popoli oppressi, vittima innocente di una persecuzione iniqua, illegale, disumana.
1. Per un'informazione introduttiva e sommaria e' ancora utile il libro di Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
Semplice e chiaro, si legge agevolmente in poco tempo; la prima parte (pp. 17-92) ricostruisce la figura e la vicenda di Leonard Peltier, la seconda (pp. 95-155) presenta alcuni testi di Leonard Peltier; alle pp. 161-191 alcune riproduzioni a colori di sue opere pittoriche. Ha il pregio e il limite delle sintesi, e ovviamente non puo' tener conto dei fatti accaduti e delle ricerche e notizie emerse negli anni successivi alla sua pubblicazione.
2. Il libro fondamentale che e' semplicemente indispensabile aver letto e' quello scritto da Peter Matthiessen, che la vicenda di Leonard Peltier ricostruisce in modo assai dettagliato.
Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; la benemerita edizione italiana riproduce la seconda edizione americana ma con tagli piuttosto consistenti cosicche' e' preferibile leggere l'edizione originale.
3. Ovviamente l'altro libro fondamentale e' quello scritto dallo stesso Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
E' un libro disponibile non solo in inglese, ma anche tradotto in francese, italiano, spagnolo e tedesco. L'edizione italiana e' esaurita da anni; quella inglese e' ancora agevolmente reperibile (come anche quelle spagnola e tedesca).
4. E' sempre utile il libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
E' anche disponibile in edizione digitale nel sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info
5. Semplicemente fondamentale ed indispensabile per la contestualizzazione e' il libro di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Ognuna delle voci di cui si compone reca una preziosa bibliografia per l'approfondimento.
6 e 7. I due libri seguenti costituiscono di fatto un'opera unitaria articolata in due volumi, l'uno di ricostruzione storica e l'altro di ricostruzione documentaria:
- Ward Churchill e Jim Vander Wall, Agents of Repression: The FBI's Secret Wars Against the Black Panther Party and the American Indian Movement, South End Press, Boulder, Colorado, 1988, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022;
- Ward Churchill e Jim Vander Wall, The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI's Secret Wars Against Dissent in the United States, South End Press, Boulder, Colorado, 1990, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.
Sono due libri che occorre aver letto non solo in relazione alla persecuzione subita da Leonard Peltier, dall'American Indian Movement, dal Black Panther Party, ma anche per quanto rivelano della violenza razzista e assassina del sistema di potere dominante negli Stati Uniti d'America.
8. L'ottavo libro la cui lettura riteniamo semplicemente indispensabile e' opera di uno dei principali persecutori di Leonard Peltier, un agente speciale dell'Fbi che ebbe l'incarico di contrastare in tutti i modi l'Aim ed i suoi militanti.
E' il libro scritto da Joseph H. Trimbach e da suo figlio John M. Trimbach, American Indian Mafia. An FBI Agent's True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009.
Il libro mescola - talvolta abilmente e talaltra goffamente - verita' e mezze verita', illazioni e suggestioni, inganni e autoinganni, omissioni e ossessioni, menzogne e calunnie, al fine di sostenere la tesi che Leonard Peltier e' un assassino e l'Aim un'organizzazione terroristica.
Contiene anche molte pagine sincere e commosse, molti materiali di testimonianza personale dell'autore e di documentazione estratta dagli archivi dell'Fbi, ma tali pagine apprezzabili e tali pregevoli documentazioni sono purtroppo intrecciate a palesi sciocchezze, a interpretazioni tanto malevole quanto infondate, a enormita' scandalose. E' un libro che occorre aver letto attentamente mettendolo costantemente a confronto con gli altri libri che qui segnaliamo.
9. Ovviamente sarebbe anche opportuno avere una precisa nozione della storia del continente nordamericano dal punto di vista dei popoli nativi, e qui sovviene il bel libro di Roxanne Dunbar-Ortiz, An Indigenous Peoples' History of the United States, Beacon Press, Boston 2014, che nel 2015 e' stato premiato con l'"American Book Award".
10. Consigliamo anche un bel libro fotografico (ma con un adeguato commento scritto): Dick Bancroft e Laura Waterman Wittstock, We Are Still Here. A photographic history of the American Indian Movement, Minnesota Historical Society Press, 2013.
Il volume, di grande formato, e' aperto da una prefazione di Rigoberta Menchu', reca le fotografie di Dick Bancroft che fu presente a quasi tutte le iniziative piu' rilevanti dell'American Indian Movement, e i testi di Laura Waterman Wittstock che ricostruisce la storia e commenta i documenti fotografici con precisione e acutezza.
11. Per chi legge la lingua di Kant e di Goethe (e chi non la legge sarebbe bene l'apprendesse) c'e' un libro decisamente assai utile: Michael Koch e Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.
E' il libro piu' aggiornato, gli autori sono studiosi e militanti di grande impegno, l'opera e' strutturata in parte come panoramica ed in parte come zibaldone di materiali, molte le pagine di grande interesse; con un'apprezzabile cronologia alle pp. 3911-413, una buona bibliografia alle pp. 421-425, un ampio repertorio fotografico alle pp. 442-484.
Queste opere vanno lette tutte.
Ve ne sono poi molte altre su temi complementari e su aspetti particolari che meritano talora non solo di essere lette, ma studiate con la medesima acribia, e bastera' indicare qui qualche titolo in forma cursoria.
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Alcuni altri libri comunque utili
a) Ancora specificamente sulla vicenda di Leonard Peltier
Alcuni utili documenti processuali sono in Michael E. Tigar, Wade H. McCree, Leonard Peltier, Petitioner, v. United States. U.S. Supreme Court transcript of record with supporting pleading, Gale MOML U.S. Supreme Court Records, 1978 e successive ristampe.
Segnaliamo anche il seguente libro del curatore dell'autobiografia di Peltier: Harvey Arden, Have You Thought of Leonard Peltier Lately?, HYT Publishing, Houston 2004.
Destinato a un pubblico giovanile e' l'agile libro di Elsa Solal, Leonard Peltier: Non au massacre du peuple indien, Actes Sud, Arles 2011, 2017.
b) Sulla storia delle esperienze piu' rilevanti delle organizzazioni dei nativi americani dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino all'emergere dei nuovi movimenti alla fine degli anni Sessanta cfr. Daniel M. Cobb, Native Activism in Cold War America: The Struggle for Sovereignty, University Press of Kansas, Lawrence 2008.
c) Sulla storia delle lotte degli anni Settanta e particolarmente su tre momenti-chiave, l'occupazione di Alcatraz, il "Sentiero dei trattati infranti" con la conclusiva occupazione del Bia a Washington, l'occupazione e l'assedio di Wounded Knee, cfr. Paul Chaat Smith and Robert Allen Warrior, Like a Hurricane. The Indian Movement from Alcatraz to Wounded Knee, The New Press, New York 1996, 1997.
Altri libri assai utili sono:
- Vine Deloria Jr., We Talk, You Listen. New Tribes, New Turf, Macmillan, New York 1970, University of Nebraska Press - Bison Books, Lincoln and London 2007.
- Vine Deloria Jr., Behind the Trail of Broken Treaties: An Indian Declaration of Independence, Dell Publishing, New York 1974, University of Texas Press, Austin 1985.
- Bruce Johnson e Roberto Maestas, Wasi'chu. The Continuing Indian War, Monthly Review Press, New York and London 1979.
Una sintesi introduttiva, essenziale, semplice e chiara e' nel libro Troy R. Johnson, Red Power: The Native American Civil Rights Movement, Chelsea House, New York 2007.
A nostro avviso restano letture imprescindibili anche tutte le opere di Ward Churchill.
Specificamente sulla storia dell'American Indian Movement occorre ovviamente leggere anche i libri autobiografici dei suoi principali leader:
- Dennis Banks (con Richard Erdoes), Ojibwa Warrior. Dennis Banks and the Rise of the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 2005;
- Russell Means (con Marvin J. Wolf), Where White Men Fear to Tread. The autobiography of Russell Means, St. Martin's Griffin, New York 1995.
Ma cfr. anche almeno:
- Mary Crow-Dog (con Richard Erdoes), Donna Lakota. la mia vita di Sioux, Tropea, Milano 1997.
Ed ovviamente Leonard Crow Dog e Richard Erdoes, Crow Dog. Four generations of medicine men, Harper Perennial, New York 1996.
E sono da leggere anche i libri di e su alcune altre figure di uomini di spiritualita' che sono stati partecipi delle lotte considerate; alcuni di questi libri sono stati tradotti anche in italiano:
- Thomas E. Mails, Fools Crow. Capo cerimoniale dei Sioux Teton, Xenia, Milano 1997.
- Thomas E. Mails, Fools Crow: saggezza e potere, Edizioni Il punto d'incontro, Vicenza 2001.
- Harvey Arden (a cura di), Nobile Uomo Rosso, Il punto d'incontro, Vicenza 2002.
- Archie Fire Lame Deer e Richard Erdoes, Il dono del potere. Vita e insegnamenti di un uomo-medicina lakota, Edizioni Il punto d'incontro, Vicenza 2018.
- Steve Wall and Harvey Arden, Wisdomkeepers: Meetings with Native American Spiritual Elders, Atria Books - Beyond Words, New York-London-Toronto-Sydney - Hillsboro 2006.
Sulle lotte in difesa delle Colline Nere cfr. anche almeno Jeffrey Ostler, The Lakotas and the Black Hills. The Struggle for Sacred Ground, Viking Penguin, New York 2010.
Sulle persecuzioni subite dal movimento dei nativi americani e particolarmente dall'Aim cfr. anche almeno:
- Rex Weyler, Blood of the Land. The Government and Corporate War against the American Indian Movement, Random House, New York 1982, 1984;
- Kenneth S. Stern, Loud Hawk. The United States versus the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 1994, Red River Books, 2002.
Sulla terribile vicenda dell'uccisione di Anna Mae Aquash cfr. Steve Hendricks, The Unquiet Grave: The FBI and the Struggle for the Soul of Indian Country, Thunder's Mouth Press, New York 2006.
Ma naturalmente e' ancora utile anche leggere il vecchio libro di Johanna Brand, L'Fbi contro l'American Indian Movement. Vita e morte di Anna Mae Aquash, Xenia, Milano 1997 (la traduzione italiana e' tarda rispetto alla pubblicazione originale del 1978, e comunque precedente al successivo processo svoltosi nei primi anni Duemila).
d) Sulle fondamentali lotte ambientali odierne guidate dai popoli nativi americani cfr. almeno:
- Winona LaDuke, All Our Relations. Native struggles for Land and Life, South End Press, Cambridge, Massachusetts, 1999, poi Haymarket Books, Chicago 2015.
- Nick Estes, Our History Is the Future. Standing Rock Versus the Dakota Access Pipeline, and the Long Tradition of Indigenous Resistance, Verso, London-New York 2019;
- Dina Gilio-Whitaker, As Long as Grass Grows. The Indigenous Fight for Environmental Justice, from Colonization to Standing Rock, Beacon Press, Boston 2019.
e) Sulla attuale e ormai pluridecennale leadership femminile e femminista del movimento dei nativi americani dopo che negli anni '70 in alcuni settori militanti si ebbero palesi derive maschiliste e militariste dagli esiti assai nocivi e fin tragici (derive provocate e indotte dalla violenza razzista persecutoria e assassina, dalla provocazione sistematica e dalla penetrante infiltrazione corruttrice e disgregatrice da parte dell'Fbi - il caso eclatante di Douglas Durham e' la punta del'iceberg - e dell'intero apparato fascista e razzista scatenato contro il movimento dei nativi americani) vi sono non solo alcuni eccellenti lavori saggistici ma anche poetici e narrativi.
E' la leadership femminile e femminista che ha consentito i piu' grandi progressi nella lotta dei nativi americani in questi ultimi decenni.
Per un avvio cfr. Barbara Alice Mann (a cura di), Daughters of Mother Earth: The Wisdom of Native American Women, Praeger, Westport - London 2006.
Un libro prezioso e' quello di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "All the Real Indians Died Off". And 20 Other Myths About Native Americans, Beacon Press, Boston 2016.
Ma sono da leggere almeno anche tutte le opere di Winona LaDuke.
E naturalmente sono da leggere anche le opere poetiche e narrative delle molte eccellenti scrittrici native americane.
Una buona panoramica e' nel libro di Laura Coltelli, Parole fatte d'alba. Gli scrittori indiani d'America raccontano, Castelvecchi, Roma 1995.
A mero titolo d'esempio segnaliamo, tra molte altre autrici e molte altre opere le seguenti:
- Joy Harjo, How We Became Human. New and Selected Poems: 1975–2001, W. W. Norton & Company, New York - London 2004.
- Leslie Marmon Silko, La vena turchese, Ibis, Como-Pavia 2018.
- Louise Erdrich, Il guardiano notturno, Feltrinelli, Milano 2021.
f) Una buona sintesi della riflessione oggi in corso nel movimento e' nel libro di Nick Estes, Melanie K. Yazzie, Jennifer Nez Denetdale, David Correia, Red Nation Rising. From Bordertown Violence to Native Liberation, PM Press, Oakland, California, 2021.
g) Per l'inquadramento storico sono inoltre sempre utili anche:
- Howard Zinn, Storia del popolo americano, Il Saggiatore, Milano, 2017 (un libro ormai classico del 1980 piu' volte aggiornato e ristampato).
- Aram Mattioli, Mondi perduti. Una storia dei nativi nordamericani. 1700-1910, Einaudi, Torino 2019, 2021.
- David E. Stannard, Olocausto americano. La conquista del Nuovo Mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2001, 2021.
Ma ovviamente sulla conquista del'America cfr. anche le opere di Noam Chomsky, Giulio Girardi e Tzvetan Todorov. E naturalmente il capolavoro di Eduardo Galeano, Memoria del fuoco, Sansoni, Firenze 1989-1991.
Un classico sullo sguardo ciecamente razzista dei colonizzatori e' il libro di Elemire Zolla, I letterati e lo sciamano, Bompiani, Milano 1969, 1978.
Per la concettualizzazione e' ancora fondamentale il capolavoro di Jack D. Forbes, Columbus and other Cannibals, Seven Stories Press, New York 2008 (la prima edizione e' del 1979).
Fondamentali sono anche molti libri di Vine Deloria Jr.
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Una minima postilla su alcuni libri che hanno avuto una ricezione particolarmente significativa in Italia
- John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977.
- Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993.
- Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali e gli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996.
- Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977.
- Vine Deloria jr., Custer e' morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977.
- Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.
- N. Scott Momaday, Casa fatta di alba, Guanda, Milano 1979, pp. 208, ora anche in una nuova edizione presso Black Coffee, Firenze 2022.
- Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989.
- Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991.
Tra i libri in italiano che davano conto delle nuova consapevolezza e delle nuove lotte dei nativi americani negli anni Settanta segnaliamo particolarmente i seguenti:
- Diana Hansen (a cura di), Indiani d'America. Identita' e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977.
- Nando Minnella, Michele Morieri, Indani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze. Con una "Guida ai campeggi nelle Riserve indiane", Gammalibri, Milano 1981.
- Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.
Negli ultimi decenni del Novecento la casa editrice Rusconi pubblicava due prezione collane: "La sacra pipa" e "Dalla parte degli indiani" (centrate l'una sulla spiritualita' e l'altra prevalentemente su figure ottocentesche della Resistenza indiana).
Benemerita nello stesso torno di tempo anche la casa editrice Mursia.
La casa editrice milanese Xenia sul finire del Novecento ha pubblicato vari libri dedicati agli indiani d'America, di cui alcuni di grande interesse.
La casa editrice vicentina Il punto d'incontro ha pubblicato in questi ultimi vent'anni molti libri dedicati soprattutto alla spiritualita' dei nativi americani in una collana ad hoc.
Vi sono oggi varie case editrici - perlopiu' di nicchia - che pubblicano letteratura dei nativi americani in eccellenti edizioni.
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Una minima postilla sitografica
Al sito gia' indicato dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": wwww.whoisleonardpeltier.info, aggiungiamo qui alcuni altri siti utili in italiano: Centro studi americanistici "Circolo Amerindiano": www.amerindiano.org ; Il Cerchio, coordinamento di sostegno ai/dai nativi americani: www.associazioneilcerchio.it ; Soconas Incomindios, comitato di solidarieta' con i nativi americani: https://it-it.facebook.com/soconasincomindios/
Segnaliamo infine che i fascicoli del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo (che dal giugno del 2021 ha promosso l'iniziativa che ha suscitato moltissime adesioni all'appello per la liberazione di Leonard Peltier da parte di personalita', movimenti, associazioni ed istituzioni - tra cui quella rilevantissima del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli - e che ha pubblicato un'ingente mole di materiale di documentazione su Leonard Peltier in inglese e in italiano, diffondendo anche in Italia i piu' qualificati interventi apparsi sulla stampa americana e i piu' rilevanti documenti di istituzioni americane, europee ed internazionali) sono disponibili nel sito di Peacelink: www.peacelink.it
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Congedo
Fermiamoci qui.
E' una panoramica minima, certo, e molti altri testi potrebbero essere aggiunti; ma una nota bibliografica e' bene sia breve se si vuole sperare che venga letta e utilizzata (ovvero possibilmente induca qualche persona a procurarsi e studiare almeno qualcuno dei libri segnalati).
Naturalmente molte sono le letture possibili, ma per conoscere la vicenda di Leonard Peltier almeno i dieci libri piu' uno che abbiamo segnalato sopra occorrerebbe averli letti attentamente e tenerli ben presenti.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye oyasin.
2. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING: INIZIATIVE 2023
[Dal Coordinamento Italia One Billion Rising (e-mail: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Carissime amiche e amici di One Billion Rising, ci siamo quasi.
E' straordinario immaginare quest'anno di poter tornare nelle piazze, nelle strade, nei luoghi pubblici delle citta', insieme, per tornare a danzare in sostegno e solidarieta' e ad alta voce rivendicare la fine delle molteplici atrocita' perpetrate sulle donne e sulle bambine nel mondo. Tentano di recidere, annientare la forza vitale del pianeta, non ci riusciranno.
Parlare con ragazzi e ragazze, studenti, professori, leggere, commentare i fatti di violenza, dare i nomi alle cose, questi sono i primi passi della rivoluzione di cui tutte e tutti noi portiamo la bandiera.
Le forme di arte che accompagnano l'evento OBR nel mondo si prestano ad un gioioso coinvolgimento, ma non vogliamo far mancare anche un momento di preparazione e di formazione.
Per questo motivo chiediamo di partecipare ad OBR 2023, coinvolgendo anche i giovani e le scuole, a cui poter proporre:
- un incontro, anche on line, con una o piu' classi sul tema della violenza maschile sulle donne, della durata minima di due ore
- la preparazione della coreografia del brano musicale Break the Chain
- l'esecuzione della coreografia nella settimana dal 12 al 19 febbraio 2023
- la lettura di alcuni pensieri/ componimenti realizzati dalle ragazze e dai ragazzi delle classi coinvolte
*
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni che potrete seguire:
Iscrizione al sito per segnalare il vostro evento: cliccate su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invitate altre associazioni, gruppi, scuole, scuole di danza, amici a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
*
Attivita' sui social: vi chiediamo di pubblicare tanti contenuti (foto, video, ecc) sui social utilizzando gli hashtag ufficiali e di invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Seguite e taggate anche i profili social di One Billion Rising Italia cosi' potremo condividere i vostri post, stories, ecc.
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Hashtag ufficiali: #1BillionRising #RiseForFreedom #CreateTheNewCulture #RiseInSolidarity
A conclusione delle iniziative, vi chiediamo di inviare foto e video a: obritalia at gmail.com
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Loghi ufficiali: vi chiediamo, per le creativita' (locandine, cartelli) che realizzate, di utilizzare i loghi ufficiali che potete scaricare al seguente link
https://www.dropbox.com/scl/fo/lo9r4i06g268ow7x103sc/h?dl=0&rlkey=xfogpv7hpwlaup3vsxw5zsz1u
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Grafiche
In questa cartella abbiamo inserito le grafiche realizzate (cover facebook, grafiche per FB/IG) a cui ne aggiungeremo altre nei prossimi giorni allo stesso link.
Grafiche One Billion Rising
https://www.dropbox.com/scl/fo/mizfc1w1xl0nu1oywiups/h?dl=0&rlkey=c47347xou5ufqupm4jn90mv0w
Grafica t-shirt
https://www.dropbox.com/scl/fo/h2i75sias7o03r033pf25/h?dl=0&rlkey=ynxdi0h5jbjrgf3d20di36x0o
Grafica stickers
https://www.dropbox.com/scl/fo/4gt4ez978gne73gjwvnqx/h?dl=0&rlkey=4kbdd0091mchnaj1krvhzxoar
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Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento One Billion Rising, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale che trovate qui http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
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Autorizzazione One Billion Rising
Al seguente link potete scaricare l'autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali OBR
https://www.dropbox.com/s/d7ambb5ml22dvsj/OBR%20Copyright%20Authorization%202023.pdf?dl=0
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Per quanto riguarda le letture, oltre ai brani de I Monologhi della Vagina, di seguito troverete come suggerimento alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly /insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
- la traduzione di M.G.Di Rienzo del brano musicale “Break the chain” credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz
http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org
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Per condividere con noi i vostri eventi e/o avere informazioni vi chiediamo di scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Ovviamente qualunque aggiunta rispetto a questo "format base" non potra' che essere gradita.
Vi chiediamo se l'idea puo' piacervi e se pensate possa avere un buon riscontro presso le scuole del vostro territorio, le vostre comunita' di riferimento.
Ringraziamo quanti di voi ci hanno anticipato gli eventi in preparazione, la prossima settimana risponderemo singolarmente a chi ci ha scritto con tutti i dettagli. Vi ricordiamo che le magliette saranno pronte non prima del 25 gennaio.
Se avete altre meravigliose idee, noi non potremo Che essere felici!
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseForFreedom #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Nicoletta Billi (333.2432777), Luisa Rizzitelli (345.4767246), Silvia Palermo (339.5028904)
Coordinamento Italia One Billion Rising
3. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA ALL'AMBASCIATA DELL'IRAN IN ITALIA
All'ambasciatore dell'Iran in Italia: iranemb.rom at mfa.gov.ir, iranconsulate.rom at mfa.gov.ir, rom.media at mfa.gov.ir,
Egregio ambasciatore,
le saremmo assai grati se volesse trasmettere al suo governo il seguente appello.
Tutte le tradizioni di pensiero dell'umanita', quali che siano le loro fonti, convengono su queste semplici verita':
- che ogni vita umana deve essere rispettata, onorata e protetta;
- che uccidere e' sempre e solo un male;
- che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
- che rispettare e salvare le vite e' il primo dovere.
Certi del fatto che condividiate queste semplici considerazioni siamo quindi a chiedervi di impegnarvi:
- affinche' nel vostro paese, come in ogni parte del mondo, cessino finalmente le uccisioni e le persecuzioni;
- affinche' nel vostro paese, come in ogni parte del mondo, siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Vi chiediamo quindi:
- di riconoscere la dignita' e i diritti delle donne, che sono gli stessi degli uomini;
- di non piu' perseguitare, ma piuttosto ascoltare ed onorare, le donne che da mesi nel vostro paese stanno chiedendo "vita e liberta'".
Queste donne che non commettono alcuna violenza, e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela e a loro volta non commettono alcuna violenza, sono amiche ed amici dell'umanita' e del bene comune.
E' un crimine ed una follia perseguitare ed uccidere queste donne che non commettono alcuna violenza, e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela e a loro volta non commettono alcuna violenza.
Vi chiediamo pertanto di adempiere al dovere proprio di ogni ordinamento ed istituto giuridico legittimo: rispettare e proteggere le vite, la dignita' e i diritti di tutte le persone.
Vi chiediamo pertanto di adempiere al dovere di far cessare persecuzioni ed uccisioni.
Sia pace, rispetto ed amicizia fra tutte le persone, i popoli, i paesi.
Distinti saluti dal
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 30 dicembre 2022
4. REPETITA IUVANT. TRE TESI
La guerra e il fascismo sono la stessa cosa. Solo la lotta di liberazione delle donne puo' difendere e liberare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. REPETITA IUVANT. SCRIVERE AL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
Proponiamo di scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente..
Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
7. L'ORA. SCRIVIAMO ALL'AMBASCIATA DELL'IRAN IN ITALIA PER CHIEDERE CHE CESSINO PERSECUZIONI ED UCCISIONI
Carissime e carissimi, gentilissime e gentilissimi,
vi proponiamo di scrivere all'ambasciata dell'Iran in Italia per chiedere al governo di quel paese che cessino le persecuzioni e le uccisioni.
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare le lettere sono i seguenti: iranemb.rom at mfa.gov.ir, iranconsulate.rom at mfa.gov.ir, rom.media at mfa.gov.ir
*
Vi proponiamo un possibile testo essenziale:
Egregio ambasciatore,
le chiediamo di trasmettere al governo del suo Paese questa nostra richiesta che cessino le persecuzioni e le uccisioni.
E' dovere di ogni persona, di ogni societa', di ogni ordinamento giuridico rispettare la vita, la dignita' e i diritti di tutte le donne e di tutti gli uomini.
Tutti gli esseri umani sono eguali in dignita' e diritti, tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita e alla liberta'.
Siamo solidali con le donne iraniane - e con gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela - nell'impegno nonviolento per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Distinti saluti,
Nome e cognome, luogo e data, recapito di chi scrive.
*
Carissime e carissimi, gentilissime e gentilissimi,
vi proponiamo anche di far circolare questa proposta.
Adoperiamoci affinche' tante persone, tante associazioni, tante istituzioni di tutto il mondo chiedano al governo iraniano che cessino persecuzioni e uccisioni.
Sosteniamo le donne iraniane - e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela - nell'impegno nonviolento per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Grazie di cuore per quanto vorrete fare.
8. RIFERIMENTI. SOSTENIAMO IL COORDINAMENTO ITALIANO DI SOSTEGNO ALLE DONNE AFGHANE
Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane (CISDA).
Per contatti: e-mail: cisdaonlus at gmail.com, sito: www.cisda.it
9. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI
Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com
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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 37 del 6 febbraio 2023
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Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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