[Nonviolenza] Nel genetliaco di Leonard Peltier. Un incontro a Vetralla



NEL GENETLIACO DI LEONARD PELTIER. UN INCONTRO A VETRALLA

Nell'imminenza del genetliaco di Leonard Peltier (l'illustre attivista nativo americano e' nato il 12 settembre 1944) la mattina di domenica 11 settembre 2022 si e' svolto a Vetralla (Vt) un incontro di solidarieta' per chiederne la liberazione.
Come e' noto, Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente. E' infatti detenuto per reati che non ha mai commesso, condannato in un processo-farsa basato su "prove" false e su "testimonianze" altrettanto false, come gli stessi giudici e gli stessi accusatori hanno riconosciuto in prosieguo di tempo.
Per la liberazione di Leonard Peltier, attraverso la concessione della grazia presidenziale da parte del Presidente degli Stati Uniti d'America, si sono impegnate personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, papa Francesco e il Dalai Lama, e con loro milioni di persone di tutto il mondo oltre a un gran numero di associazioni umanitarie come Amnesty International, e a molte istituzioni democratiche tra cui il Parlamento Europeo ed i sindaci di varie citta' italiane.
Di seguito riportiamo una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini.
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Mentre in piu' parti del mondo e' in corso una guerra totale che sta sbranando e divorando innumerevoli vite, gettando interi popoli nel terrore, nella miseria e nella disperazione, e portando all'apocalisse atomica che puo' porre fine al genere umano; mentre il modo di produzione dominante - il feroce sistema dell'illimitato sfruttamento degli esseri umani e dell'illimitata rapina e devastazione del mondo vivente - sta portando la biosfera alla catastrofe; mentre in tutto il mondo sembra che la violenza prevalga sul bene comune, e la follia onnicida distrugga l'umana convivenza e l'umana solidarieta'; in questo tragico momento del'umanita' la resistenza di Leonard Peltier, che e' la resistenza dei nativi americani e la resistenza di tutti i popoli oppressi contro la violenza colonialista e razzista, contro la violenza genocida ed ecocida, contro la violenza annichilitrice di ogni bene e di ogni valore, ebbene, questa resistenza convoca, ispira e conforta ogni persona di volonta' buona e la chiama all'impegno solidale in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa dell'intero mondo vivente, di quest'unica casa comune dell'umanita' intera di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
La resistenza di Leonard Peltier e' la resistenza dell'umanita' ad ogni oppressione, ad ogni violenza, a tutte le uccisioni e le devastazioni; la resistenza di Leonard Peltier e' il cuore, la voce ed il volto dell'umanita' che si oppone al male e alla morte.
L'intera umanita' sa che Leonard Peltier e' innocente dei reati per cui fu condannato al carcere perpetuo da una giuria razzista in un processo farsesco fondato su "prove" dimostratesi false e su "testimonianze" dimostratesi altrettanto false.
L'intera umanita' sa che Leonard Peltier e' stato ed e' tuttora perseguitato non per i delitti che non ha commesso, ma per aver generosamente, intrepidamente lottato per l'intera sua vita per il bene comune dell'umanita', per aver sempre difeso i diritti umani di tutti gli esseri umani vittime di oppressione e ingiustizia, per aver sempre difeso i diritti del suo popolo e di tutti i popoli oppressi, per aver sempre difeso la Madre Terra, l'intero mondo vivente, quest'unico mondo vivente.
La liberazione di Leonard Peltier, che le voci piu' egregie dell'umanita', che le istituzioni piu' autorevoli dell'umanita', che le organizzazioni benefiche piu' prestigiose dell'umanita', hanno chiesto e continuano a chiedere, ebbene, la liberazione di Leonard Peltier e' oggi la richiesta che l'umanita' intera rivolge a chi ha il potere di restituirgli la liberta'.
Da Nelson Mandela a madre Teresa di Calcutta, da papa Francesco al Dalai Lama, da tutto il mondo ormai da decenni si leva l'appello a liberare Leonard Peltier: possa il Presidente degli Stati Uniti d'America finalmente accoglierlo, ed attraverso l'istituto della grazia presidenziale restituire finalmente la liberta' a un uomo cui l'umanita' intera sa di dovere giustizia e riconoscenza.
Giunto a compiere 78 anni, di cui la maggior parte trascorsi in prigionia da innocente e da martire, Leonard Peltier sia finalmente liberato e restituito ai suoi affetti, alla sua famiglia, al suo popolo, e quindi all'umanita' intera e al mondo come uomo libero.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
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In questi giorni in varie parti del mondo sono in corso iniziative per la liberazione di Leonard Peltier.
In Italia oltre che a Viterbo e nel viterbese anche in Piemonte - in Valsusa - e in Lombardia - a Milano - tra oggi e domani si svolgeranno iniziative.
Tra settembre ed ottobre poi giungera' in Europa una delegazione dell'"International Leonard Peltier Defense Committee" composta di tre prestigiose donne native americane che guidano in America e nel mondo le campagne di solidarieta' con Leonard Peltier; questa delegazione incontrera' i rappresentanti dell'Onu a Ginevra e visitera' vari paesi europei, tra cui l'Italia.
E' inoltre attualmente in corso in America un "cammino spirituale" che tra settembre e novembre attraversera' tutti gli Stati Uniti per concludersi a Washington per chiedere alla Casa Bianca la liberazione di Leonard Peltier.
Per contattare le principali associazioni promotrici delle iniziative italiane in corso per la liberazione di Leonard Peltier: e-mail: bigoni.gastone at gmail.com, naila.clerici at soconasincomindios.it, nepi1.anpi at gmail.com, centropacevt at gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano), tel. 3478207381 (risponde Naila Clerici, direttrice della rivista "Tepee" e presidente italiana di Soconas-Incomindios).
Per interviste (in inglese) con la delegazione delle illustri attiviste native americane che visitera' l'Europa e con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.
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Una minima bibliografia sulla figura, la vicenda e la testimonianza di Leonard Peltier e' la seguente.
Innanzitutto l'autobiografia di Leonard Peltier, Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999 (in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005).
Tra le opere su Leonard Peltier fondamentale e' il libro di Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 (in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994 - segnaliamo che l'edizione italiana riproduce la seconda edizione americana ma con tagli piuttosto consistenti).
Un'agile introduzione e' il volumetto di Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, Pomezia 1996; contiene anche una silloge di scritti di Peltier e la riproduzione di alcune sue opere pittoriche.
Un buon lavoro recente e' il ponderoso volume di Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.
Particolarmente utile anche per la contestualizzazione e' l'ottima opera di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013, piu' volte ristampata (e segnaliamo che ognuna delle cento voci di cui si compone l'opera reca una preziosa bibliografia per l'approfondimento).
Per chi volesse ulteriormente approfondire vi sono vari buoni libri in inglese, purtroppo non tradotti in italiano.
Sul processo: Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
Alcuni utili documenti processuali sono in Michael E. Tigar, Wade H. McCree, Leonard Peltier, Petitioner, v. United States. U.S. Supreme Court transcript of record with supporting pleading, Gale MOML U.S. Supreme Court Records, 1978 e successive ristampe.
E' di qualche utilita' anche il seguente libro del curatore dell'autobiografia di Peltier: Harvey Arden, Have You Thought of Leonard Peltier Lately?, HYT Publishing, Houston 2004.
Un libro che occorre aver letto - col necessario discernimento, e' ovvio - e' Joseph H. Trimbach and John M. Trimbach, American Indian Mafia. An FBI Agent's True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009. Joseph Trimbach e' stato uno dei quadri dell'Fbi piu coinvolti nella repressione dell'Aim e nella persecuzione di Leonard Peltier.
Sono ancora particolarmente utili anche i seguenti libri.
Rex Weyler, Blood of the Land. The Government and Corporate War against the American Indian Movement, Random House, New York 1982, 1984.
Kenneth S. Stern, Loud Hawk. The United States versus the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 1994, Red River Books, 2002.
Per la contestualizzazione cfr. anche Jeffrey Ostler, The Lakotas and the Black Hills. The Struggle for Sacred Ground, Viking Penguin, New York 2010.
Anche se non si occupa della vicenda di Leonard Peltier e' sempre utile la lettura di Winona LaDuke, All Our Relations. Native Struggles for Land and Life, South End Press, Cambridge, Massachusetts, 1999, Haymarket Books, Chicago, Illinois, 2015.
Ovviamente vi sono molti altri libri che meriterebbero di essere letti (ed alcuni ci sono particolarmente cari), ma quelli citati possono essere sufficienti per un inquadramento adeguato.
Concludiamo citando il lavoro di un autore, Ward Churchill, che ci sembra abbia dato contributi utilissimi, e che ha subito una vera e propria persecuzione (in merito cfr. la prefazione di Barbara Alice Mann alla seconda edizione di Ward Churchill, Since Predator Came: Notes from the Struggle for American Indian Liberation, Aigis Publishing, 1995, AK Press, Oakland 2005). Tutte le opere di Ward Churchill che abbiamo letto ci sono sembrate assai utili, ed anche se su alcune questioni (il marxismo, il pacifismo, la nonviolenza) abbiamo opinioni diverse, e' indubitabile che il suo lavoro teorico e documentario, di ricerca e di dibattito, e' di grande valore, merita pieno apprezzamento e profonda gratitudine. Sarebbe bene che i suoi libri venissero finalmente tradotti anche in italiano. Per un avvio alla conoscenza della sua opera suggeriremmo di cominciare da due raccolte di suoi interventi: Ward Churchill, Acts of Rebellion, Routledge, New York and London 2003; e Ward Churchill, Wielding Words like Weapons. Selected Essays in Indigenism, 1995–2005, PM Press, Oakland 2017.
Ricordiamo infine anche che altri utili materiali sono nel sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info (sito nel quale e' disponibile anche il testo integrale del citato libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier).

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 11 settembre 2022

Mittente: il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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