[Nonviolenza] Prima di precipitare nell'abisso: cinque cartoline al governo, ai parlamentari, alle forze politiche antifasciste, al popolo italiano, ai movimenti democratici



PRIMA DI PRECIPITARE NELL'ABISSO: CINQUE CARTOLINE AL GOVERNO, AI PARLAMENTARI, ALLE FORZE POLITICHE ANTIFASCISTE, AL POPOLO ITALIANO, AI MOVIMENTI DEMOCRATICI

La prima cartolina
Il governo italiano e' attualmente in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, ma tornare alla legalita' costituzionale e al rispetto dei diritti umani e' comunque anche per esso un ineludibile dovere.
Ergo questo chiediamo:
1. revochi la sanguinaria fornitura di armi al governo ucraino che si configura come palese e illegale partecipazione alla guerra e alle stragi di cui essa consiste;
2. revochi le insensate e criminali "sanzioni" alla Russia che stanno provocando in Italia e nell'Unione Europea il crollo dell'economia e lo sprofondamento delle classi lavoratrici e popolari nella miseria e nella disperazione;
3. si impegni invece finalmente nelle relazioni internazionali per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace;
4. avvii una politica di disarmo, smilitarizzazione, denuclearizzazione, avendo come fine la salvezza dell'umanita'.
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La seconda cartolina
Il parlamento italiano e' virtualmente sciolto, ma le ed i parlamentari, anche coloro che sicuramente non verranno rieletti, hanno ancora voce e visibilita' pubblica e possono fare buon uso di questi ultimi giorni prima del rinnovo delle Camere per rendere pubbliche alcune parole di verita', per compiere un gesto di vera giustizia ed umana pieta'.
Chiedano quindi:
1. che si revochi la sanguinaria fornitura di armi al governo ucraino che si configura come palese e illegale partecipazione alla guerra e alle stragi di cui essa consiste;
2. che si revochino le insensate e criminali "sanzioni" alla Russia che stanno provocando in Italia e nell'Unione Europea il crollo dell'economia e lo sprofondamento delle classi lavoratrici e popolari nella miseria e nella disperazione;
3. che l'Italia si impegni finalmente nelle relazioni internazionali per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace;
4. che l'Italia avvii una politica di disarmo, smilitarizzazione, denuclearizzazione, avendo come fine la salvezza dell'umanita'.
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La terza cartolina
Le forze politiche democratiche, e quindi antifasciste, e quindi rispettose della Costituzione repubblicana, hanno il dovere di esplicitare in questa campagna elettorale:
- se vogliono la pace che salva le vite o la guerra che si nutre di stragi;
- se vogliono il benessere e il civile e solidale convivere del popolo italiano o invece proseguire nel provocare la catastrofe economica e sociale che sta riducendo il popolo italiano in miseria e servitu';
- se vogliono contribuire a evitare l'apocalisse atomica o invece favorirla.
Ebbene, se vogliono la pace, il bene comune e la prosecuzione dell'umana vicenda, allora devono dichiarare inequivocabilmente il proprio impegno affinche':
1. si revochi la sanguinaria fornitura di armi al governo ucraino che si configura come palese e illegale partecipazione alla guerra e alle stragi di cui essa consiste;
2. si revochino le insensate e criminali "sanzioni" alla Russia che stanno provocando in Italia e nell'Unione Europea il crollo dell'economia e lo sprofondamento delle classi lavoratrici e popolari nella miseria e nella disperazione;
3. l'Italia si impegni finalmente nelle relazioni internazionali per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace;
4. l'Italia avvii una politica di disarmo, smilitarizzazione, denuclearizzazione, avendo come fine la salvezza dell'umanita'.
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La quarta cartolina
Alla popolazione italiana che il 25 settembre votera' per il rinnovo del parlamento chiediamo di votare solo per liste e candidati che si impegnino per la pace che salva le vite; di rendere pubblica questa volonta' di pace, democrazia, nonviolenza; di esprimere quindi il proprio sostegno a queste quattro semplici proposte:
1. che si revochi la sanguinaria fornitura di armi al governo ucraino che si configura come palese e illegale partecipazione alla guerra e alle stragi di cui essa consiste;
2. che si revochino le insensate e criminali "sanzioni" alla Russia che stanno provocando in Italia e nell'Unione Europea il crollo dell'economia e lo sprofondamento delle classi lavoratrici e popolari nella miseria e nella disperazione;
3. che l'Italia si impegni finalmente nelle relazioni internazionali per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace;
4. che l'Italia avvii una politica di disarmo, smilitarizzazione, denuclearizzazione, avendo come fine la salvezza dell'umanita'.
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La quinta cartolina
Ai movimenti democratici impegnati per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani chiediamo di promuovere, sottoscrivere, diffondere dichiarazioni e appelli affinche':
1. si revochi la sanguinaria fornitura di armi al governo ucraino che si configura come palese e illegale partecipazione alla guerra e alle stragi di cui essa consiste;
2. si revochino le insensate e criminali "sanzioni" alla Russia che stanno provocando in Italia e nell'Unione Europea il crollo dell'economia e lo sprofondamento delle classi lavoratrici e popolari nella miseria e nella disperazione;
3. l'Italia si impegni finalmente nelle relazioni internazionali per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace;
4. l'Italia avvii una politica di disarmo, smilitarizzazione, denuclearizzazione, avendo come fine la salvezza dell'umanita'.
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Il momento e' adesso
E' oggi, non domani, che occorre fermare la guerra e le stragi in Ucraina ed ovunque.
E' oggi, non domani, che occorre fermare il disastro economico e sociale in Italia e in Europa.
E' oggi, non domani, che occorre fermare l'apocalisse atomica.
Contro tutte le guerre, contro tutte le invasioni, contro tutte le aggressioni, contro tutti i fascismi.
Contro il militarismo, contro il razzismo, contro ogni imperialismo, contro ogni schiavitu', contro ogni devastazione, contro il maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.
In difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
In difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 7 settembre 2022

Mittente: il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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