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[Nonviolenza] Giobbe Santabarbara: Alcune non reticenti parole sulle elezioni del 25 settembre, e grazie fin d'ora a chi vorra' ragionarne
- Subject: [Nonviolenza] Giobbe Santabarbara: Alcune non reticenti parole sulle elezioni del 25 settembre, e grazie fin d'ora a chi vorra' ragionarne
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sun, 28 Aug 2022 11:50:34 +0200
GIOBBE SANTABARBARA: ALCUNE NON RETICENTI PAROLE SULLE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE, E GRAZIE FIN D'ORA A CHI VORRA' RAGIONARNE
Una premessa sgradevole, cosi' il resto sara' facile: negli ultimi cinquant'anni a chi mi chiede cosa faccio nella vita, quando non ripeto quella battuta di Rick in Casablanca sempre rispondo: sono un militante politico del movimento delle oppresse e degli oppressi che lotta per la liberazione dell'umanita'. Lo so che fa ridere, ma e' proprio cosi'.
Ho cominciato nel "Manifesto", ho proseguito nel Pdup, ed eccomi qui che la penso ancora come allora: un militante della sinistra egalitaria antitotalitaria e un amico della nonviolenza (le due cose per me coincidono).
Cosi' da decenni non mi riconosco nella grottesca videocrazia al servizio del capitale finanziario che ha sostituito e annichilito l'organizzazione, l'alfabetizzazione e la lotta politica del secolo scorso.
Nella societa' dello spettacolo so di essere la minoranza delle minoranze, nel mondo reale so che l'immensa maggioranza dell'umanita' vive come e peggio di me, e la pensa piu' o meno come me, ma non ha gli strumenti organizzativi, politici e giuridici per far valere i suoi diritti.
E tuttavia quegli istituti della democrazia ancora residui, come il voto, vorrei preservarli e valorizzarli per quanto possibile.
Cosi' di solito vado a votare anche se nessuna lista mi rappresenta: scelgo la meno peggiore o la meno pericolosa, e so che il piu' delle volte il mio voto e' nient'altro che mera testimonianza pressoche' del tutto ininfluente all'atto del conteggio dei voti.
*
Alle elezioni del 25 settembre si presentano quasi solo liste di destra: di estrema destra come il blocco neofascista e filomafioso, come i grillini e come qualche restante rimasuglio neonazista e psicopatico che usa lo pseudonimo di sovranista ed affini; di destra tecnocratica e turbocapitalista come il Pd e cortigiani vari e come la lista bifamiliare che si autoproclama pomposamente ed antiaristotelicamente terzo polo.
Nelle elezioni del 25 settembre vorrei votare per una lista ovvero per dei candidati di sinistra, rigorosamente antifascisti, che proponessero le seguenti azioni, che divido in programma minimo e programma massimo (e scusate il linguaggio ottocentesco e protosocialista).
*
Programma minimo:
- cessazione immediata della scellerata fornitura di armi all'Ucraina e delle folli "sanzioni" alla Russia. Sei mesi di stragi bastano e avanzano. Occorre agire per l'immediato cessate il fuoco ed immediati negoziati di pace. Sapendo che ogni esito sara' ingiusto, ma e' sempre meglio una brutta pace che una bella guerra, che - en passant - sta portando l'umanita' al rischio dell'estinzione;
- ingenti aiuti rigorosamente umanitari a tutti i popoli vittime della guerra e della fame con l'obiettivo di salvare tutte le vite in pericolo;
- pellegrinaggio di tutti i governanti dei paesi dell'Unione Europea col cilicio ed in ginocchio fino a Mosca per chiedere l'immediato ripristino delle forniture energetiche;
- avvio di una vera transizione energetica ecologica verso solare ed eolico;
- avvio della sostituzione dell'esercito e delle armi con la Difesa popolare nonviolenta ed i Corpi civili di pace, e conseguente riconversione delle spese militari a fini assistenziali, sanitari, educativi, di riconversione ecologica delle attivita' produttive, difesa del territorio e promozione della qualita' della vita per tutte e tutti;
- riconoscimento del diritto di voto in Italia a tutte le persone che vivono in Italia;
- sostegno all'Onu nel suo impegno "contro il flagello della guerra" e per il bene comune dell'umanita'.
*
Programma massimo (ma sarebbe meglio dire medio-massimo, che e' una formula meno supponente e piu' saporita):
- non diro' la socializzazione dei mezzi di produzione, ma almeno il ferreo controllo pubblico su tutte le decisioni ed attivita' economiche per impedire che i potentati, l'ideologia e la prassi della massimizzazione del profitto distruggano il mondo vivente e realizzino una societa' pienamente fascistizzata con la forza dell'alta tecnologia;
- pace, disarmo e smilitarizzazione subito. Lo ripeto: pace, disarmo e smilitarizzazione subito. Per la terza volta, come nelle formule apotropaiche: pace, disarmo e smilitarizzazione subito;
- riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia e pieno rispetto del diritto di ogni essere umano che nel suo paese non ha riconosciuti questi stessi diritti a trasferirsi nel nostro.
- integrale vigenza della Costituzione della Repubblica italiana (e ancora una volta infinita gratitudine a Lelio Basso);
- una politica internazionale fondata sul convincimento che siamo una sola umana famiglia e che si ha il dovere di aiutare ogni essere umano bisognoso di aiuto;
- centralita' dell'Onu per l'unificazione dell'umanita' come unico popolo di persone tutte dotate dei medesimi diritti, nel rispetto e nella difesa della preziosa ricchezza della pluralita' delle culture.
*
Una postilla sulla guerra in Ucraina:
- gli Stati Uniti d'America hano colto l'occasione della guerra scatenata dal folle e criminale governo russo per mirare a far impoverire abissalmente e quindi asservire ulteriormente la popolazione dell'intera Europa; tutti i membri dei governi e dei parlamenti europei che hanno assecondato questa infame operazione meritano di essere allontanati per sempre da tutti i pubblici uffici;
- la popolazione ucraina merita ogni aiuto, il suo demente e criminale governo no. E il primo e solo vero aiuto alla popolazione ucraina e' far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste. Salvare le vite e' il primo dovere. Lo ripeto: salvare le vite e' il primo dovere. Per la terza volta: salvare le vite e' il primo dovere.
Obietta l'egregio signor Quidam de Populo: ma cosi' la si da' vinta al fascista Putin. No, cosi' si salvano le vite delle vittime del fascista Putin.
Insiste l'egregio signor Quidam de Populo: e che fine fa l'Ucraina? Qui c'e' puzza di Monaco 1938... No. La popolazione ucraina deve decidere del proprio paese e del proprio destino: anche se dopo sei mesi di stragi e devastazioni tutto e' puo' doloroso e complicato, si puo' e si deve tornare agli accordi che erano facilmente realizzabili sei mesi fa: Ucraina smilitarizzata, ampia autonomia delle regioni che la richiedano, tener conto della volonta' delle popolazioni della Crimea e del Donbass.
E la Nato? La Nato va sciolta e i suoi vertici processati per i crimini di guerra e contro l'umanita' commessi nel corso di decenni di terrorismo istituzionale.
Insomma, cosi' il criminale Putin la fa franca e noi caliamo le braghe ancora una volta in attesa che invada la Polonia con sottofondo wagneriano, conclude l'egregio signor Quidam de Populo.
Una riposta e' d'uopo e mi si perdoni l'ineleganza:
a) gli Stati Uniti d'America fanno in tutto il mondo quello che la Russia fa in Ucraina, e nessun governo europeo ha imposto sanzioni o armato le resistenze alle aggressioni americane;
b) c'e' una sola strategia possibile per promuovere la democrazia e i diritti umani nei paesi autoritari e peggio: sostenere le esperienze nonviolente che ai regimi criminali oppongono la forza della verita' e della solidarieta', la lotta per la giustizia e la responsabilita', la legalita' cosi' come definita dalla formula per cui la legge deve essere la difesa del debole dagli abusi del forte;
c) quest'unico mondo vivente realmente esistente e' un mondo imperfetto, chi propugna il "fiat iustitia, pereat mundus" e' uno Zeno Cosini che non sa quel che si dice, poiche' veramente l'umanita' intera e l'intero mondo vivente possono perire in una guerra atomica o per le conseguenze dello sfruttamento dissennato della natura imposto dal predatorio capitalismo. Occorre riconoscere la realta' e lottare per modificarla col vincolo di non correre il rischio di fare ancora piu' danni. Soccorre il motto gandhiano per cui tra i mezzi e i fini vi e' lo stesso legame che tra il seme e la pianta;
d) cominciamo col lottare contro la violenza che opprime la stragrande maggioranza dell'umanita'; cominciamo col soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; il resto verra' da se'.
*
Una postilla alla postilla e poi amen
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La nonviolenza e' l'unica ragionevole politica dell'umanita' nell'ora presente.
Per contrastare il fascismo, il razzismo, il maschilismo, l'oppressione di classe e la devastazione del mondo vivente c'e' una sola risorsa: la lotta nonviolenta per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
C'e' qualche lista elettorale di sinistra rigorosamente antifascista o almeno qualche candidato di sinistra rigorosamente antifascista che piu' o meno condivide queste opinioni e queste proposte? Piacerebbe saperlo.
Hai concionato abbastanza? Si', ho concionato abbastanza.
*
Con osservanza,
Giobbe Santabarbara, un vecchio militante politico egalitario, antitotalitario e amico della nonviolenza che pensa che occorre condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni
Viterbo, 28 agosto 2022
Lettera diffusa a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
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Una premessa sgradevole, cosi' il resto sara' facile: negli ultimi cinquant'anni a chi mi chiede cosa faccio nella vita, quando non ripeto quella battuta di Rick in Casablanca sempre rispondo: sono un militante politico del movimento delle oppresse e degli oppressi che lotta per la liberazione dell'umanita'. Lo so che fa ridere, ma e' proprio cosi'.
Ho cominciato nel "Manifesto", ho proseguito nel Pdup, ed eccomi qui che la penso ancora come allora: un militante della sinistra egalitaria antitotalitaria e un amico della nonviolenza (le due cose per me coincidono).
Cosi' da decenni non mi riconosco nella grottesca videocrazia al servizio del capitale finanziario che ha sostituito e annichilito l'organizzazione, l'alfabetizzazione e la lotta politica del secolo scorso.
Nella societa' dello spettacolo so di essere la minoranza delle minoranze, nel mondo reale so che l'immensa maggioranza dell'umanita' vive come e peggio di me, e la pensa piu' o meno come me, ma non ha gli strumenti organizzativi, politici e giuridici per far valere i suoi diritti.
E tuttavia quegli istituti della democrazia ancora residui, come il voto, vorrei preservarli e valorizzarli per quanto possibile.
Cosi' di solito vado a votare anche se nessuna lista mi rappresenta: scelgo la meno peggiore o la meno pericolosa, e so che il piu' delle volte il mio voto e' nient'altro che mera testimonianza pressoche' del tutto ininfluente all'atto del conteggio dei voti.
*
Alle elezioni del 25 settembre si presentano quasi solo liste di destra: di estrema destra come il blocco neofascista e filomafioso, come i grillini e come qualche restante rimasuglio neonazista e psicopatico che usa lo pseudonimo di sovranista ed affini; di destra tecnocratica e turbocapitalista come il Pd e cortigiani vari e come la lista bifamiliare che si autoproclama pomposamente ed antiaristotelicamente terzo polo.
Nelle elezioni del 25 settembre vorrei votare per una lista ovvero per dei candidati di sinistra, rigorosamente antifascisti, che proponessero le seguenti azioni, che divido in programma minimo e programma massimo (e scusate il linguaggio ottocentesco e protosocialista).
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Programma minimo:
- cessazione immediata della scellerata fornitura di armi all'Ucraina e delle folli "sanzioni" alla Russia. Sei mesi di stragi bastano e avanzano. Occorre agire per l'immediato cessate il fuoco ed immediati negoziati di pace. Sapendo che ogni esito sara' ingiusto, ma e' sempre meglio una brutta pace che una bella guerra, che - en passant - sta portando l'umanita' al rischio dell'estinzione;
- ingenti aiuti rigorosamente umanitari a tutti i popoli vittime della guerra e della fame con l'obiettivo di salvare tutte le vite in pericolo;
- pellegrinaggio di tutti i governanti dei paesi dell'Unione Europea col cilicio ed in ginocchio fino a Mosca per chiedere l'immediato ripristino delle forniture energetiche;
- avvio di una vera transizione energetica ecologica verso solare ed eolico;
- avvio della sostituzione dell'esercito e delle armi con la Difesa popolare nonviolenta ed i Corpi civili di pace, e conseguente riconversione delle spese militari a fini assistenziali, sanitari, educativi, di riconversione ecologica delle attivita' produttive, difesa del territorio e promozione della qualita' della vita per tutte e tutti;
- riconoscimento del diritto di voto in Italia a tutte le persone che vivono in Italia;
- sostegno all'Onu nel suo impegno "contro il flagello della guerra" e per il bene comune dell'umanita'.
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Programma massimo (ma sarebbe meglio dire medio-massimo, che e' una formula meno supponente e piu' saporita):
- non diro' la socializzazione dei mezzi di produzione, ma almeno il ferreo controllo pubblico su tutte le decisioni ed attivita' economiche per impedire che i potentati, l'ideologia e la prassi della massimizzazione del profitto distruggano il mondo vivente e realizzino una societa' pienamente fascistizzata con la forza dell'alta tecnologia;
- pace, disarmo e smilitarizzazione subito. Lo ripeto: pace, disarmo e smilitarizzazione subito. Per la terza volta, come nelle formule apotropaiche: pace, disarmo e smilitarizzazione subito;
- riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia e pieno rispetto del diritto di ogni essere umano che nel suo paese non ha riconosciuti questi stessi diritti a trasferirsi nel nostro.
- integrale vigenza della Costituzione della Repubblica italiana (e ancora una volta infinita gratitudine a Lelio Basso);
- una politica internazionale fondata sul convincimento che siamo una sola umana famiglia e che si ha il dovere di aiutare ogni essere umano bisognoso di aiuto;
- centralita' dell'Onu per l'unificazione dell'umanita' come unico popolo di persone tutte dotate dei medesimi diritti, nel rispetto e nella difesa della preziosa ricchezza della pluralita' delle culture.
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Una postilla sulla guerra in Ucraina:
- gli Stati Uniti d'America hano colto l'occasione della guerra scatenata dal folle e criminale governo russo per mirare a far impoverire abissalmente e quindi asservire ulteriormente la popolazione dell'intera Europa; tutti i membri dei governi e dei parlamenti europei che hanno assecondato questa infame operazione meritano di essere allontanati per sempre da tutti i pubblici uffici;
- la popolazione ucraina merita ogni aiuto, il suo demente e criminale governo no. E il primo e solo vero aiuto alla popolazione ucraina e' far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste. Salvare le vite e' il primo dovere. Lo ripeto: salvare le vite e' il primo dovere. Per la terza volta: salvare le vite e' il primo dovere.
Obietta l'egregio signor Quidam de Populo: ma cosi' la si da' vinta al fascista Putin. No, cosi' si salvano le vite delle vittime del fascista Putin.
Insiste l'egregio signor Quidam de Populo: e che fine fa l'Ucraina? Qui c'e' puzza di Monaco 1938... No. La popolazione ucraina deve decidere del proprio paese e del proprio destino: anche se dopo sei mesi di stragi e devastazioni tutto e' puo' doloroso e complicato, si puo' e si deve tornare agli accordi che erano facilmente realizzabili sei mesi fa: Ucraina smilitarizzata, ampia autonomia delle regioni che la richiedano, tener conto della volonta' delle popolazioni della Crimea e del Donbass.
E la Nato? La Nato va sciolta e i suoi vertici processati per i crimini di guerra e contro l'umanita' commessi nel corso di decenni di terrorismo istituzionale.
Insomma, cosi' il criminale Putin la fa franca e noi caliamo le braghe ancora una volta in attesa che invada la Polonia con sottofondo wagneriano, conclude l'egregio signor Quidam de Populo.
Una riposta e' d'uopo e mi si perdoni l'ineleganza:
a) gli Stati Uniti d'America fanno in tutto il mondo quello che la Russia fa in Ucraina, e nessun governo europeo ha imposto sanzioni o armato le resistenze alle aggressioni americane;
b) c'e' una sola strategia possibile per promuovere la democrazia e i diritti umani nei paesi autoritari e peggio: sostenere le esperienze nonviolente che ai regimi criminali oppongono la forza della verita' e della solidarieta', la lotta per la giustizia e la responsabilita', la legalita' cosi' come definita dalla formula per cui la legge deve essere la difesa del debole dagli abusi del forte;
c) quest'unico mondo vivente realmente esistente e' un mondo imperfetto, chi propugna il "fiat iustitia, pereat mundus" e' uno Zeno Cosini che non sa quel che si dice, poiche' veramente l'umanita' intera e l'intero mondo vivente possono perire in una guerra atomica o per le conseguenze dello sfruttamento dissennato della natura imposto dal predatorio capitalismo. Occorre riconoscere la realta' e lottare per modificarla col vincolo di non correre il rischio di fare ancora piu' danni. Soccorre il motto gandhiano per cui tra i mezzi e i fini vi e' lo stesso legame che tra il seme e la pianta;
d) cominciamo col lottare contro la violenza che opprime la stragrande maggioranza dell'umanita'; cominciamo col soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; il resto verra' da se'.
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Una postilla alla postilla e poi amen
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La nonviolenza e' l'unica ragionevole politica dell'umanita' nell'ora presente.
Per contrastare il fascismo, il razzismo, il maschilismo, l'oppressione di classe e la devastazione del mondo vivente c'e' una sola risorsa: la lotta nonviolenta per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
C'e' qualche lista elettorale di sinistra rigorosamente antifascista o almeno qualche candidato di sinistra rigorosamente antifascista che piu' o meno condivide queste opinioni e queste proposte? Piacerebbe saperlo.
Hai concionato abbastanza? Si', ho concionato abbastanza.
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Con osservanza,
Giobbe Santabarbara, un vecchio militante politico egalitario, antitotalitario e amico della nonviolenza che pensa che occorre condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni
Viterbo, 28 agosto 2022
Lettera diffusa a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
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