[Nonviolenza] Il ritorno di Attila in Provincia a Viterbo



IL RITORNO DI ATTILA IN PROVINCIA A VITERBO

Apprendo dai mezzi d'informazione che l'Amministrazione Provinciale di Viterbo avrebbe in animo di tentare ancora una volta di devastare preziosi ed irrinunciabili beni ambientali del territorio viterbese riesumando lo scandaloso progetto della "Supercassia" che gia' negli anni '80 e '90 fu respinto per la sua sciagurata sconsideratezza.
Inviterei i nuovi vandali a voler rileggere (anche negli atti stessi della Provincia di Viterbo dell'epoca) le ragioni per cui negli anni '80 e '90 un vasto movimento di persone ragionevoli e sollecite dei beni comuni e del pubblico bene, di associazioni democratiche impegnate in difesa dei diritti umani e del mondo vivente, e di pubblici amministratori onesti, meditabondi e coscienziosi (chiedo venia), si oppose a questa criminale follia che avrebbe distrutto per sempre beni naturalistici, storici e culturali che sono e devono essere considerati patrimonio dell'umanita' intera, generazioni future comprese.
Basta far uso del bene dell'intelletto di cui ogni essere umano e' dotato per capire che uno scempio ambientale cosi' scellerato come la Supercassia e' un male per la natura e per la popolazione viterbese presente e futura.
E basta leggere, ad esempio, l'enciclica "Laudato si'" di papa Bergoglio per capire che la difesa della natura e il rispetto dei diritti umani sono una sola cosa, e la prima necessita' dell'umanita' intera.
Prego quindi l'Amministrazione Provinciale di Viterbo di desistere dal voler emulare (sia pure in sedicesimo) quell'Attila sul cui cammino non cresceva piu' l'erba.

Peppe Sini, gia' consigliere provinciale nel secolo scorso

Viterbo, 12 luglio 2022

Mittente: Peppe Sini, c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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