[Nonviolenza] Leggendo il libro di Roxanne Dunbar-Ortiz e Dina Gilio-Whitaker, "'All the Real Indians Died Off'. And 20 Other Myths About Native Americans". Un incontro di studio a Vetralla (Vt) nell'ambito dell'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier



LEGGENDO IL LIBRO DI ROXANNE DUNBAR-ORTIZ E DINA GILIO-WHITAKER, "'ALL THE REAL INDIANS DIED OFF'. AND 20 OTHER MYTHS ABOUT NATIVE AMERICANS". UN INCONTRO DI STUDIO A VETRALLA (VT) NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Un libro prezioso: Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "'All the Real Indians Died Off'. And 20 Other Myths About Native Americans", Beacon Press, Boston 2016, pp. XII + 208.
La mattina di domenica 10 luglio 2022 si e' svolta a Vetralla (Vt), con la partecipazione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, una conversazione di presentazione di questo libro la cui lettura vivamente raccomandiamo (e speriamo che sia tradotto in italiano al piu' presto).
L'incontro si e' svolto nell'ambito dell'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici.
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L'incontro si e' aperto, come di consueto, con un minuto di silenzio per le vittime della guerra in corso in Ucraina e in tante altre parti del mondo.
E' stata confermata ancora una volta l'opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni, a tutti gli eserciti e a tutte le armi.
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Le autrici di questa opera di straordinaria efficacia sono due studiose e militanti molto note ed apprezzate.
Roxanne Dunbar-Ortiz e' l'illustre storica autrice della recente ma ormai gia' classica opera pubblicata nel 2014 "An Indigenous Peoples' History of the United States", alla quale come struttura nonviolenta viterbese abbiamo dedicato un incontro di studio il mese scorso.
Dina Gilio-Whitaker e' una assai apprezzata giornalista, scrittrice e studiosa, che successivamente, nel 2019, ha pubblicato un libro di grande valore: "As Long as Grass Grows. The Indigenous Fight for Environmental Justice, from Colonization to Standing Rock", ed anche a questo libro abbiamo dedicato lo scorso mese un incontro di studio.
"'All the Real Indians Died Off'. And 20 Other Myths About Native Americans" e' un'opera intensa e appassionata, fondata su una documentazione ineccepibile e straordinariamente illuminante. Le autrici analizzano - anzi: dissezionano - ventuno stereotipi razzisti contro i nativi americani, smascherando, denunciando e contrastando le strutture di violenza implicite in questi "luoghi comuni" mille volte ripetuti; smascherando, denunciando e contrastando il "discorso dominante" e l'ideologia colonialista, genocida ed etnocida che continua a fare proseliti nella societa' bianca e che costituisce l'armamentario retorico e la "falsa coscienza" di cui si nutrono e si servono le strutture di potere e la costruzione del consenso dell'America bianca, razzista, schiavista e fascista il cui imperialismo e la cui violenza si esercitano non solo nei teatri di guerra dell'intero mondo, ma anche e innanzitutto sul fronte interno, contro le popolazioni native come contro ogni gruppo etnico e sociale sfruttato ed oppresso ed ogni organizzazione dissenziente.
Il libro si apre con una serrata ed energica introduzione, seguono i ventuno capitoli ciascuno centrato su un tema peculiare; chiudono un'ampia cronologia e un utile e accurato apparato di note per gli opportuni approfondimenti.
Il taglio e' vivacemente polemico, ma l'argomentazione e' sempre nitida e coerente, precisa e convincente; lo stile concentrato e coinvolgente. E' una lettura nutriente e illuminante, che per chi e' gia' impegnato nella lotta e nella solidarieta' offre un repertorio di esempi persuasivi e di chiare concettualizzazioni, per chi si accostasse seriamente per la prima volta a questi temi sara' l'occasione per smontare pezzo per pezzo l'intera costruzione di stereotipi e pregiudizi propalati e di violenza agita che i mass-media (in primo luogo il cinema "western", la televisione, la letteratura di consumo e il giornalismo mainstream) hanno edificato ad occultare il genocidio, l'etnocidio, l'ecocidio tuttora in corso negli Stati Uniti d'America, e ad occultare altresi' la Resistenza che i popoli nativi continuano ad opporre alla violenza razzista, colonialista ed onnidistruttiva del modo di produzione dominante, del sistema di potere bianco, dell'ideologia fascista e sterminatrice dei gruppi dirigenti statunitensi, dei potentati politici ed economici, degli apparati ideologici di stato.
Puo' essere utile a chi legge questo minimo resoconto conoscere almeno i titoli dei 21 capitoli, titoli che riportano uno per uno i "miti" contro i nativi americani imposti dai loro rapinatori e assassini ancora al potere: "I veri indiani sono tutti morti"; "Gli indiani sono nient'altro che semplici immigrati arrivati per primi nell'emisfero occidentale"; "Cristoforo Colombo ha scoperto l'America"; "La Festa del Ringraziamento dimostra che gli indiani accolsero gioiosamente i Padri Pellegrini"; "Gli indiani erano selvaggi e belluini"; "Gli indiani sono incapaci di risiedere stabilmente e non serbano memoria del passato"; "Gli europei hanno portato la civilta' agli indiani che vivevano nell'arretratezza"; "Gli Stati Uniti non hanno mai fatto una politica genocida"; "I presidenti statunitensi sono stati benevoli - o perlomeno bendisposti - nei confronti degli indiani"; "I soli veri indiani sono quelli di sangue puro, e sono ormai estinti"; "Gli Stati Uniti hanno donato agli indiani le loro riserve"; "Gli indiani sono protetti dallo stato"; "Le mascotte sportive onorano i nativi americani"; "La cultura nativa americana ormai appartiene a tutti gli americani indifferentemente"; "La maggior parte degli indiani vive dell'assistenza governativa"; "I casino' nelle riserve indiane hanno fatto diventare ricchi tutti gli indiani"; "Gli indiani sono contrari alla scienza"; "Gli indiani sono per natura predisposti all'alcolismo"; "Che problema c'e' a pensare che le donne indiane sono o principesse o squaw?"; "I nativi americano non sopportano i nomi con cui li si chiama, quali che siano"; "Gli indiani sono vittime e si meritano la nostra compassione".
Ad ognuna di queste stereotipate e insultanti asserzioni le autrici replicano in modo convincente ed esauriente.
Mettera' conto di evidenziare anche l'approccio ecofemminista delle autrici, fortemente radicato nella tradizione dei popoli nativi americani, e come questo approccio caratterizzi oggi fortemente la Resistenza dei popoli nativi americani in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra.
Il pensiero delle donne e la leadership delle donne caratterizzano infatti le lotte piu' rilevanti che i nativi americani stanno conducendo in questi anni, e sono donne le autrici della maggiore e miglior parte delle opere sia teoriche, sia storiografiche, sia documentarie e testimoniali, sia specificamente letterarie, che i popoli nativi americani stanno donando al mondo in questi anni, con una profondita' di sguardo e una capacita' propositiva tali che trovano ascolto e rispecchiamento nei movimenti indigenisti, antirazzisti, anticapitalisti, altermondialisti, pacifisti, ecologisti, femministi e nonviolenti di tutto il mondo.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso la convinzione che sia necessario che anche questo prezioso libro sia finalmente tradotto e pubblicato anche in Italia.
Le persone partecipanti all'incontro hanno  ancora una volta condiviso l'appello alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola, e l'analogo appello al Segretario generale dell'Onu, on. Antonio Guterres, affinche' chiedano al Presidente degli Stati Uniti d'America un provvedimento di grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' rinnovato l'invito a tutte le persone di volonta' buona, alle associazioni democratiche, alle istituzioni sollecite del bene comune dell'umanita', affinche' si adoperino per la liberazione di Leonard Peltier.
In calce si allega il testo dei due appelli alla Presidente Metsola e al Segretario generale Guterres, e l'invito ad ogni persona di volonta' buona a un impegno comune affinche' sia restituita la liberta' all'illustre militante nativo americano da quasi mezzo secolo detenuto per delitti che non ha mai commesso, perseguitato quindi per essere uno strenuo difensore dei popoli oppressi, dell'umanita' intera e della Madre Terra.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 10 luglio 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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Allegato primo: Appello alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola: president at ep.europa.eu
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
il suo indimenticabile predecessore, il Presidente David Sassoli, si impegno' affinche' il Presidente degli Stati Uniti d'America compisse un atto di clemenza che restituisse la liberta' a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici. Nonostante la sua innocenza sia ormai da tutti riconosciuta, Leonard Peltier continua ad essere detenuto.
Con un intervento pubblicato su twitter e una dichiarazione alla stampa di cui e' disponibile la registrazione video il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
gia' nel 1994 e poi ancora nel 1999 il Parlamento Europeo delibero' risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier.
Qui di seguito si trascrive integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,
1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta gia' da molti anni da prestigiose istituzioni, innumerevoli associazioni democratiche, milioni di persone di tutto il mondo tra cui illustri personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu e numerosi altri Premi Nobel.
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
dia seguito all'iniziativa del Parlamento Europeo e del Presidente Sassoli, e chieda al Presidente degli Stati Uniti d'America di compiere finalmente l'atto di clemenza che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Le persone partecipanti all'incontro di studio sul libro di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "'All the Real Indians Died Off'. And 20 Other Myths About Native Americans", incontro svoltosi a Vetralla (Vt) il 10 luglio 2022

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Allegato secondo: Appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres: sgcentral at un.org
Egregio Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres,
uniamo la nostra voce a quella di quanti hanno gia' chiesto un suo intervento presso il Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' compia un atto di clemenza restituendo la liberta' a Leonard Peltier attraverso lo strumento giuridico della grazia presidenziale.
Chiediamo questo suo intervento perche' la vicenda di Leonard Peltier riguarda l'umanita' intera.
Come Lei gia' sapra', Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano, generoso e coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto per delitti che non ha commesso.
Gli stessi suoi accusatori che ne ottennero la condanna al termine di uno scandalosissimo processo-farsa basato su cosiddette "prove" dimostratesi assolutamente false e su cosiddette "testimonianze" dimostratesi anch'esse assolutamente false, hanno successivamente riconosciuto che la condanna e la conseguente detenzione di Leonard Peltier e' ingiusta e persecutoria, insensata e disumana, ed hanno chiesto loro stessi la sua liberazione.
Eppure, nonostante che la sua innocenza sia ormai certezza condivisa dall'umanita' intera, Leonard Peltier - ormai anziano e con gravi problemi di salute - continua ad essere detenuto per delitti che non ha mai commesso.
Sicuramente ricordera' che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da milioni di persone di tutto il mondo, tra le quali figure luminose come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu.
Ricordera' sicuramente anche che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da innumerevoli istituzioni, tra le quali il Parlamento Europeo con ben due risoluzioni fin dagli anni '90 del secolo scorso.
Ci e' particolarmente grato ricordare anche l'iniziativa del compianto Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, recentemente deceduto, che il 23 agosto 2021 scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni. Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years. I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Gli sforzi di milioni di esseri umani, l'impegno di innumerevoli associazioni - tra cui in primo luogo Amnesty International -, il voto di autorevolissime istituzioni, non hanno ottenuto fin qui che Leonard Peltier venisse liberato.
Occorre evidentemente un'iniziativa ulteriore.
Sia Lei, che rappresenta l'Organizzazione delle Nazioni Unite, quindi l'istituzione rappresentativa di tutti i paesi e i popoli del mondo, a promuovere questa iniziativa.
Sia Lei a chiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America di restituire la liberta' a Leonard Peltier.
Le persone partecipanti all'incontro di studio sul libro di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "'All the Real Indians Died Off'. And 20 Other Myths About Native Americans", incontro svoltosi a Vetralla (Vt) il 10 luglio 2022

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Allegato terzo: Un invito a tutte le persone di volonta' buona, alle associazioni democratiche, alle istituzioni sollecite del bene comune dell'umanita', affinche' si adoperino per la liberazione di Leonard Peltier
Fratelli e sorelle,
a tutte e tutti chiediamo un impegno, nelle forme che riterrete adeguate, affinche' sia restituita la liberta' a Leonard Peltier.
Vi proponiamo di scrivere lettere sia direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America, nelle cui mani e' il potere di concedere la grazia che restituisca finalmente la liberta' a Leonard Peltier, sia alle istituzioni, alle organizzazioni ed alle personalita' che riterrete possano trovare maggior ascolto da parte della Casa Bianca, sia ai mezzi d'informazione affinche' cessi il silenzio sulla vicenda e sulla testimonianza di Leonard Peltier e sulla lotta sua e dei popoli nativi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
Ma soprattutto vi chiediamo tre cose: di informare e coscientizzare le persone con cui siete in contatto, di voler voi stessi approfondire la conoscenza della vicenda di Leonard Peltier, di mettervi in contatto sia con lui che con il comitato internazionale di solidarieta' che lo sostiene.
L'indirizzo postale di Leonard Peltier e' nel sito dell'International Leonard Peltier Defense Committe (www.whoisleonardpeltier.info). Per contattare il comitato internazionale di solidarieta' inviare una e-mail a: contact at whoisleonardpeltier.info
Grazie di cuore per quanto vorrete fare.
Le persone partecipanti all'incontro di studio sul libro di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "'All the Real Indians Died Off'. And 20 Other Myths About Native Americans", incontro svoltosi a Vetralla (Vt) il 10 luglio 2022

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