[Nonviolenza] Telegrammi. 4476



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4476 del 20 maggio 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. "Contro la guerra, difendere i diritti umani, difendere il mondo vivente". Un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta a Viterbo
2. "Contro la guerra, la nonviolenza e' la via". Un incontro di riflessione a Viterbo con Paolo Arena
3. Un'azione efficace, e forse la piu' efficace, per fermare la guerra e salvare innumerevoli vite: sciogliere la Nato
4. Due cose che potrebbe e dovrebbe fare l'Unione Europea per la pace che salva le vite
5. Raniero La Valle e molte altre persone: Una lettera a papa Francesco: "Mandi un'ambasceria, per esempio la Merkel"
6. Carol Gokee: Rise Up For Peltier Call to Action Toolkit
7. Alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola, affinche' prosegua l'iniziativa del Presidente David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. Tre tesi
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. "CONTRO LA GUERRA, DIFENDERE I DIRITTI UMANI, DIFENDERE IL MONDO VIVENTE". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA A VITERBO

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 19 maggio 2022 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta sul tema: "Contro la guerra, difendere i diritti umani, difendere il mondo vivente".
L'incontro si e' svolto nel piu' assoluto rispetto delle misure di sicurezza per prevenire e contrastare la diffusione del coronavirus.
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Una minima notizia su Antonella Litta
Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute" nonche' referente nazionale per le problematiche ambientali e sanitarie derivanti dall'inquinamento delle acque ad uso umano. E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. E' promotrice del "Coordinamento addio pesticidi". Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".

2. INCONTRI. "CONTRO LA GUERRA, LA NONVIOLENZA E' LA VIA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO CON PAOLO ARENA

La sera di giovedi' 19 maggio 2022 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione sul tema: "Contro la guerra, la nonviolenza e' la via".
L'incontro si e' svolto nel piu' assoluto rispetto delle misure di sicurezza per prevenire e contrastare la diffusione del coronavirus.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
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Una minima notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

3. REPETITA IUVANT. UN'AZIONE EFFICACE, E FORSE LA PIU' EFFICACE, PER FERMARE LA GUERRA E SALVARE INNUMEREVOLI VITE: SCIOGLIERE LA NATO

Ogni persona ragionevole, ogni umano istituto ordinato al bene comune, crediamo condividano queste convinzioni: che ogni essere umano ha diritto alla vita; che la guerra, che le vite umane distrugge, e' un crimine.
Ed in specifico riferimento alla guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina inerme e innocente: che occorre soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra; che occorre inviare aiuti umanitari per sostentare l'esistenza di chi non puo' o non vuole fuggire, e per ricostruire prima possibile e meglio possibile le strutture e i servizi necessari alla vita quotidiana; che occorre inviare forze di interposizione nonarmata e nonviolenta sotto la guida dell'Onu per fermare subito le stragi e le devastazioni; che occorre adoperarsi per l'immediato cessate il fuoco e l'immediato inizio di negoziati di pace che facciano cessare tutte le uccisioni.
E un'altra cosa ancora occorre fare, e farla subito, ed e' un compito che precisamente riguarda alcuni paesi europei tra cui l'Italia: sciogliere la Nato.
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La Nato, organizzazione terrorista e stragista, braccio armato dell'azione militare statunitense per destabilizzare, devastare, immiserire, imbarbarire l'Europa, deve essere al piu' presto sciolta, ed i suoi vertici devono essere processati per i crimini commessi da decenni a questa parte.
E nelle more delle procedure di scioglimento, per impedire che possa commettere nuovi crimini, occorre che i governi dei paesi che ne fanno parte pongano il loro veto a qualunque iniziativa l'organizzazione terrorista e stragista intendesse realizzare.
Sciogliere la Nato e' la cosa di gran lunga piu' efficace che i paesi europei che ne sono membri possano fare oggi per la pace e per salvare innumerevoli vite.
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Solo con lo scioglimento della Nato cadrebbe ogni fraudolento pretesto per la scellerata guerra che il folle e criminale governo russo sta conducendo contro la popolazione ucraina inerme e innocente.
Solo con lo scioglimento della Nato l'Unione Europea potrebbe tornare alla politica di pace e cooperazione dichiarata in tutti i suoi atti costitutivi e strumenti giuridici fondamentali.
Solo con lo scioglimento della Nato l'Unione Europea potrebbe realizzare una politica di difesa e sicurezza comune, finalmente non piu' asservita all'imperialismo americano.
Solo con lo scioglimento della Nato l'Unione Europea potrebbe divenire una vera unione europea: inclusiva di tutti i paesi europei, Russia compresa.
Solo con lo scioglimento della Nato l'Unione Europea potrebbe avviare la politica di disarmo necessaria e urgente per contrastare il pericolo di una guerra mondiale che puo' distruggere l'intera civilta' umana.
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Si riconosca la nuda verita': la Nato, con la fine del Patto di Varsavia e il crollo dell'Urss, non e' piu' - se mai lo fosse stata - un'alleanza difensiva, ma e' un'alleanza militare aggressiva il cui scopo e' minacciare, preparare, provocare, organizzare, eseguire destabilizzazioni, colpi di stato e guerre, guerre che sempre e solo consistono dell'uccisione di esseri umani, guerre che sempre e solo costituiscono crimini contro l'umanita'.
Si riconosca la nuda verita': la Nato non aiuta affatto il popolo ucraino vittima dell'invasione, della guerra, delle stragi e delle devastazioni volute dal folle e criminale governo russo: la Nato, come il governo americano di cui e' estensione e strumento, ne favoreggia il massacro.
Si riconosca la nuda verita': la Nato non contrasta la violenza del folle e criminale governo russo: gli fornisce materia per la propaganda, per quanto menzognera e fraudolenta essa palesemente sia.
Si riconosca la nuda verita': la Nato impedisce che l'Unione Europea ed i paesi che ne fanno parte possano contribuire positivamente a un negoziato che ponga fine alla guerra e alle stragi.
Si riconosca la nuda verita': la Nato opera per la crescita del riarmo, della militarizzazione, del bellicismo che stanno mettendo in pericolo l'esistenza dell'intera umanita'.
Si riconosca la nuda verita': la Nato non promuove ne' difende la democrazia e i diritti umani, ma il militarismo, il primato delle armi e della violenza, il disprezzo per le vite umane, la barbarie razzista e il potere imperiale del complesso militare-industriale che governa la politica statunitense contro il diritto e la liberazione dei popoli, contro i diritti umani di tutti gli esseri umani, contro il mondo vivente vittima di uno sfruttamento insostenibile e desertificatore.
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E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche soccorrere tutte le vittime della guerra e della fame, delle violenze e dei disastri.
E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche il disarmo e la smilitarizzazione del mondo.
E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche la cooperazione internazionale per il bene comune dell'umanita'.
E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche sostenere la democrazia e i diritti umani ovunque.
E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche contrastare tutti i regimi che violano i diritti umani, tutti i regimi dittatoriali, tutti i regimi che commettono guerre e stragi, come il folle e criminale governo russo.
E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche sostenere l'Onu ed aumentarne l'efficacia.
E' ovvio: non basta sciogliere la Nato, occorre anche passare dalla difesa armata alla difesa popolare nonviolenta; dalla gestione dei conflitti basata sulla forza alla gestione e risoluzione nonviolenta dei conflitti; dal periclitante status quo alla politica nonviolenta, alla societa' nonviolenta, alla nonviolenza come metodo e come sistema, alla nonviolenza come fondamento del diritto, delle relazioni, delle istituzioni, della convivenza. E fortunatamente gia' molte e luminose sono le esperienze storiche nonviolente cui fare riferimento.
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Un'Unione Europea che s'impegnasse per lo scioglimento della Nato potrebbe chiedere con effettiva capacita' di persuasione al governo russo di porre immediatamente fine alla guerra contro la popolazione ucraina.
Anche un singolo paese europeo membro della Nato che s'impegnasse per lo scioglimento della Nato (nel frattempo fermandone ogni iniziativa esercitando il suo potere di veto) potrebbe chiedere con effettiva capacita' di persuasione al governo russo di porre immediatamente fine alla guerra contro la popolazione ucraina.
Occorre fermare immediatamente la guerra scatenata dal folle e criminale governo russo.
Occorre fermare immediatamente la guerra e le stragi di cui essa consiste.
Occorre fermare immediatamente la guerra per salvare tutte le vite umane che e' possibile salvare.
Occorre fermare immediatamente la guerra che gia' si sta estendendo e puo' diventare da un momento all'altro mondiale e nucleare, e distruggere l'intera famiglia umana.
Occorre fermare immediatamente la guerra.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

4. REPETITA IUVANT. DUE COSE CHE POTREBBE E DOVREBBE FARE L'UNIONE EUROPEA PER LA PACE CHE SALVA LE VITE

Agli istituti apicali dell'Unione Europea, a chi li presiede e dirige
Gentili signore e signori,
due cose potrebbe e dovrebbe fare immediatamente l'Unione Europea per la pace e per salvare le vite di innumerevoli persone in pericolo di morte in Ucraina.
1. Chiedere al governo russo di fermare immediatamente la scellerata e folle guerra che ha criminalmente scatenato contro la popolazione ucraina, cosi' da far cessare immediatamente le stragi e le devastazioni e salvare innumerevoli vite umane.
2. Impegnarsi come atto unilaterale di buona volonta', di realismo e di razionalita', a:
a) revocare immediatamente tutte le sanzioni contro la Russia che stanno provocando una catastrofe in tutta Europa;
b) chiedere ai governi dei paesi europei che fanno parte dell'organizzazione terrorista e stragista della Nato di bloccarne con il loro diritto di veto ogni attivita', e di impegnarsi per il suo scioglimento al fine di poter realizzare una struttura europea di sicurezza e difesa comune non piu' prostituita all'imperialismo americano e finalmente inclusiva di tutti i paesi europei, Russia compresa;
c) cessare immediatamente di prendere parte alla guerra e al massacro della popolazione ucraina, ed adoperarsi unicamente: I. per inviare alla popolazione ucraina i necessari urgentissimi ingentissimi aiuti umanitari; II. per soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone bisognose di aiuto; III. per ricostruire al piu' presto case, scuole, ospedali, strade, tutte le infrastrutture della pacifica vita civile e produttiva;
d) proporre l'ingresso nell'Unione Europea di tutti i paesi europei, Russia compresa;
e) adoperarsi per l'immediata apertura di un negoziato di pace sotto l'egida dell'Onu e con la presenza sul territorio ucraino di adeguate - nel numero necessario, per quanto grande esso possa essere - forze Onu nonarmate e nonviolente di interposizione, vigilanza e peacekeeping.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Se non per umanita', almeno per realismo politico, l'Unione Europea accolga queste due proposte.
Se non per esercizio della razionalita' e della moralita', almeno per dovere d'ufficio e corretta intellezione e concreto adempimento delle sue obbligazioni giuridiche, l'Unione Europea accolga queste due proposte.
Fermare la guerra e la stragi di cui essa consiste e' l'urgenza delle urgenze.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Poiche' ci sembra che chi ha rilevanti ruoli istituzionali nell'Unione Europea, come nei governi e nei parlamenti dei paesi che la compongono, non sappia o non voglia consigliarvi queste semplici, necessarie e tra loro interconnesse iniziative, ci siamo permessi di farlo noi, che non abbiamo abdicato ai nostri doveri di esseri umani solleciti del pubblico bene, persuasi che ogni essere umano abbia diritto alla vita e che la guerra e' il piu' atroce dei crimini contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandovi ogni bene,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 6 maggio 2022

5. REPETITA IUVANT. RANIERO LA VALLE E MOLTE ALTRE PERSONE: UNA LETTERA A PAPA FRANCESCO: "MANDI UN'AMBASCERIA, PER ESEMPIO LA MERKEL"
[Dal sito www.costituenteterra.it riprendiamo e diffondiamo la seguente lettera a papa Francesco sottoscritta da innumerevoli personalita' dell'impegno di pace]

Mentre Francesco si dice disposto ad andare anche a Mosca in missione di pace, una lettera da "molte sponde culturali e religiose" gli suggerisce anche altre strade perche' in un tempo cosi' difficile si deve pensare e tentare l'impensabile.
Come e' stato riferito da "Avvenire", "Il Fatto quotidiano" e dal sito "Fq Extra" e "Il Manifesto", e' stata inviata al Papa anche a nome di Chiesa di tutti Chiesa dei poveri, dei Comitati Dossetti per la Costituzione e di Costituente Terra la seguente lettera sottoscritta da oltre 300 persone e aperta alle firme, che qui pubblichiamo:
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Santita', Papa e Pastore, Padre e Fratello nostro Francesco o come ognuno di noi preferisce chiamarla da diverse sponde culturali e religiose,
conoscendo i suoi strenui sforzi per la pace e uniti all'ansia di milioni di persone che anelano a costruire un mondo di giustizia concordia e diritto, desideriamo esprimerle la nostra angoscia per la cattiva e letale forma di convivenza che si sta stabilendo a livello globale, non solo per la guerra in corso, contro le speranze di un mondo piu' prospero e sicuro che erano nate sul finire del secolo scorso. Meta' di quel secolo lo abbiamo vissuto col terrore della bomba atomica e delle sue ulteriori degenerazioni, ma se il terrore era un cattivo sentimento il suo effetto positivo e' stato di prevenire e impedire una guerra nucleare, essendo diventata cultura comune la novita' enunciata dal suo predecessore Giovanni XXIII che la guerra stessa, per questa ragione, fosse diventata del tutto irragionevole. Tuttavia la ragione non e' l'unico movente dell'agire umano, e talvolta fallisce o puo' essere tradita, sicche' oggi quell'impedimento alla guerra, e tanto piu' alla guerra totale, sembra non piu' cogente e affidabile. Una guerra in piu', oltre alle molte gia' patite, si e' oggi scatenata con effetti imprevisti e gravissimi, e se provoca un inedito spavento, suscita il pianto alla vista di ogni singola persona o casa o opera travolta dalla devastazione e dalla morte.
Il sentimento impellente e' che il mondo debba essere salvato, ma nonostante le buone volonta' che pure sono presenti, non sembra che ve ne siano oggi le premesse, anzi il pericolo per la condizione umana va di giorno in giorno crescendo. Noi sentiamo che per uscirne ci vorrebbe una grande conversione di culture e di politiche che coinvolgesse grandi moltitudini, ma siamo pure convinti che, grazie alla infinita dignita' e alle potenzialita' di ogni singolo essere umano, anche una sola persona, in date circostanze, puo' essere lo strumento perche' il mondo sia salvato.
Le chiediamo di essere Lei a prendere l'iniziativa di un tale tentativo. Siamo ammirati per la Sua disponibilita' a recarsi perfino a Mosca per fermare la guerra, Ma gia' prima che cio' possa realizzarsi, pensiamo che si possa stabilire, anche fuori dei circuiti istituzionali, un rapporto tra persone che per la loro responsabilita' in ordine alla situazione attuale potrebbero fermare subito la guerra e rovesciare, anche per il futuro, il corso oggi nefasto e fatale delle cose. Tutti conosciamo le cause e le responsabilita' vicine e lontane della guerra, tutti sappiamo che in molti modi abbiamo sbagliato. Ma oggi non e' il momento di giudicare, il problema oggi non e' di avere o non avere ragione nell'assolvere o nel condannare. C'e' un tempo per giudicare e c'e' un tempo per capire, c'e' un tempo per intimare e un tempo per interrogare e interrogarsi, c'e' un tempo per la certezza e c'e' un tempo per il dubbio, c'e' un tempo per la severita' e c'e' un tempo per la misericordia. Le chiediamo di voler umilmente attivare questo processo, dando mandato per esercitarlo a una persona di sua fiducia. Si tratterebbe di mandare al presidente Biden e al presidente Putin, che sicuramente hanno in mano, per la forza e le idee che mettono in campo, l'avvenire del mondo, un'ambasceria informale in cui si chieda loro, accantonata ogni ragione di anche legittimo risentimento, di stipulare un patto di non negoziabile e irrevocabile coesistenza nel pianeta che e' a tutti comune; un patto che garantisca la vita da vivere insieme e lo sviluppo dei loro popoli e con loro di tutti i popoli, arrestando istantaneamente, a cominciare da una cessazione del fuoco, l'attuale concatenazione di offese e minacce per ogni possibile e diverso agire e destino futuro.
In un mondo poliedrico e complesso come l'attuale non tutti i rapporti devono essere eguali, possono essere improntati a maggiore o minore amicizia o corrispondenza di interessi, ma comunque devono essere compatibili e vitali.
Siamo certi che Lei decidera' per il meglio riguardo a questa proposta e alla persona che potrebbe esserne investita; per parte nostra ci permettiamo di suggerire che quella piu' indicata per adempiere a questa missione nelle due capitali possa essere la ex Cancelliera tedesca Angela Merkel, una donna che condivide i pensieri e i sentimenti di molti, che ha una grande esperienza e conoscenza di persone, di eventi e di politiche, un grande prestigio internazionale per il servizio a lungo prestato nelle responsabilita' di potere nel suo Paese e in Europa, e oltre tutto e' una sua sorella di fede. Ella, non certo solo per questo, ma anche per il suo essere donna e' particolarmente indicata per questo incarico, se non altro per la circostanza da Lei, Francesco, ricordata, che fu una donna, secondo i Vangeli, a farsi portatrice di quel grande annuncio di un nuovo inizio e di una nuova pace che doveva cambiare la storia del mondo. Forse da alcuni luoghi in cui oggi sono maggiori gli stridori delle armi e di guerre apparentemente inevitabili, da una donna potrebbe venire il barlume di una notizia di pace e di riconciliazione. Nello stesso tempo il popolo della pace, che e' diffuso in tutto il mondo, potrebbe ovunque riunirsi in molteplici forme e manifestazioni, nell'attesa della buona notizia e nella volonta' di promuovere una realta' migliore e un altro mondo possibile.
Ci scusi per averle esposto questa singolare idea, ma ci pare che in un tempo cosi' difficile come questo si debba pensare e tentare l'impensabile.
Con gratitudine per quanto sta facendo e ha fatto per procurare al mondo la pace, per la sua opera e con vera amicizia
Raniero La Valle "Chiesa di tutti Chiesa dei poveri", Luigi Ferrajoli, filosofo del diritto Domenico Gallo "Costituente Terra", Gustavo Zagrebelsky presidente emerito della Corte Costituzionale, Mons. Domenico Mogavero vescovo di Mazara del Vallo, Giovanni Traettino, pastore evangelico, Marco Travaglio direttore de "Il Fatto quotidiano", Mario Dogliani, costituzionalista, p. Alex Zanotelli missionario comboniano, Marco Revelli, Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Angelo Cifatte, Mario Agostinelli, Paola Paesano "Costituente Terra", Maurizio Serofilli Francesco Di Matteo "Comitati Dossetti per la Costituzione", Marco Romani "Pane Pace Lavoro", Emilio Molinari, Daniela Padoan, Guido Viale. Antonia Sani, Sergio Tanzarella storico della Chiesa, Daniele Menozzi, Giuliano Pontara, Vittorio Bellavite, Francesco Comina PAX CHRISTI Bolzano, Enrico Peyretti Centro Studi Sereno Regis Torino, Mauro Castagnaro, Michele Nardelli Centro Solidarieta' Trento, Marco Politi scrittore e giornalista, don Severino Dianich, Riccardo Valeriani, Giovanni Burzio, Antonio de Lellis, Giovanni Benzoni, Franco Ferrari presidente Associazione "Viandanti", Adriano Sansa, Alessandro Marescotti, don Nandino Capovilla PAX CHRISTI, Sandro Calvani Fondazione Mae Fah Luang a Bangkok, Maurizio Acerbo, Giovanni Benzoni, Lia Parigi, Luciano Corradini, Diego Maggio, Crispino Di Girolamo, editore, Marco Giovannoni storico della Chiesa, Fabrizio Mandreoli teologo, Ginevra Crosignani storica della Chiesa, Bartolo Puca biblista, Antonio Ianniello, storico della Chiesa, Vito Impellizzeri, teologo, Anna Carfora, storica della Chiesa, Luigi Mozzillo storico della filosofia, Cettina Militello teologa, Nino Mantineo giurista, p. Felice Scalia gesuita, Mario Menini direttore di "Missione oggi", Gian Guido Folloni, Franco Bagnarol Movimento di Volontariato MOVI, Roberto Mancini, filosofo, Fabio Alberti, Daniele Lugli Presidente emerito del Movimento Nonviolento, p. Fabrizio Valletti gesuita, don Giovanni Mazzillo teologo, Maramotti Anna Lucia presidente della sezione di Italia Nostra di Cremona, Fulvio De Giorgi e Celestina Antonacci Associazione La Rosa Bianca, Giancarlo Casella, Marco Pezzoni, Riccardo Orioles, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Andrea De Lotto maestro, Laura Cima, Michele Boato, Antonella Litta, Paolo Barabino e Mariam Dignatici monaci della Piccola Famiglia dell'Annunziata, Filippo Manini, Daniele Barbieri, Pasquale Pugliese, Nadia Bovino, Rocco Altieri Centro Gandhi odv, Elide Taviani, Carla Bellani Pax Christi Cremona, Luigi Fasce, Norma Bertullacelli, Renzo Dutto Comunita' di Mambre, Nicoletta Negri, Roberta De Monticelli Centro di Ricerca PERSONA, Pasquale Colella "Il Tetto", Carmine Miccoli, don Giovanni Nicolini Famiglie della Visitazione, Patrizia Cecconi, Daniele Aglio Forum delle Idee Cremona, biblista, Matilde Mirabella. Anna Sabatini psicoanalista, Luigi Guzzo, Santino Bonfiglio, Martino Federico, Beniamino Ginatempo, Daniele Pompejano, Patrizia Caminiti, Annamaria Cosenza, Elina Gugliuzzo, Piero Serboli, Elisa La Rosa, Alessandra Minniti, Loredana Raffa, Pippo Martino, Aldo Trifiletti, Santina Errigo, Concetta Giunta, Alessandra Grussu, Giovanni Caola, Angela Flocco, Maria Rigoli, Rosaria Anna, Annalisa Irrera, Nuccia Romano, Nino Gussio, Carmelo e Rita l'abate, Maria Ravesi, Natale Cuce', Giovanna D'Andrea, Annamaria Garufi, Saverio Di Bella, Achille Quattrocchi, Antonietta Mondello, Eleonora Bono, Guido Signorino, Marina La Rocca, Teresa Vadala', Maria Cammaroto, Tindaro Merlo, Nino Continibali, Rossella Colosi, Cristina Barillari, Rosaria Ottana', La Torre Andrea e Lidia, Associazione Piccola Comunita' Nuovi Orizzonti, Roberto Bosi, medico gia' direttore Sert, Domenico Campana "Movimento di cooperazione educativa", Antonio Mammi, insegnante, Maria Luisa Paroni Comunita' Laudato Si di Viadana (MN) e Tavola della Pace Oglio Po, Anna Doria, Enza Talciani, Nicola Iasiello, Floriana Rizzetto, Laura Di Simone, Zeno Forlati, Claudio Ciancio, Franco Poli, Alessandro Parrella, Giuseppe Tattara, Carla Padovan, Francesco Ambrosi MIR di Vicenza, Lilia Sebastiani, Maria Cristina Bartolomei filosofa e teologa, Sandro Mancini, Jeans Paul Hernandez gesuita Scuola di pace Napoli, Paolo Bertezzolo, Paola Ghirardini, Alessandro Leonori, Luigi Gallo, Gion Gieli, Ursicin G.G. Derungs teologo, Francesco Giorgio Corradini, Luciano Caimi Citta' dell'uomo, Gianfranco Bottoni, presbitero, Alessandro Cortesi domenicano, Maria Laura Picchio Forlati, Enrico Zaninotto, Mariarita Ceriani, Nicolo' Germano docente, Sandro Cappelletto, Maurizio Angelini, Isabella Adinolfi, Antonella Bullo, Simone Morandini, Sandro Mancini professore di Filosofia morale, Anna Urbani, Federico Zanda, Mariateresa Sarpi, Giancarlo Vianello, Domenico Paoletti francescano, Paolo Bettiolo, Daniela Dutto, Carlo Alberto Bolpin "Esodo", Giancarlo Gaeta, Laura Venturelli, Mirella Gallinaro, Luciano Zambelli Lega per il disarmo unilaterale, Pilar Castel attrice autrice, Gabriella Cecchetto, Luigi de Magistris, Gianni Gennari, Annamaria Fiengo, Giuseppina Nose', Flavio Aldi, Daniela Bezzi giornalista, don Roberto Fiorini, Rivista "Preti Operai", Marco Moser, Carlo Truzzi teologo, Adriana Buffardi. Marisa Fugazza, Giorgio Ferraresi, Massimo Tafi, Elio Pagani, Oreste Magni, Paolo Lucchesi, Franco Astengo, Amalia Navoni, Fiorella Coppola, Maria Grazia Calza Tavola della pace Oglio Po, Paola Palagi Istituzione Teresiana in Italia, Cinzia Merletti, Tiziana Valpiana, Giovanna Liotta, Francesco Riva, Vladimir Sabillon, Giuseppe Staccia, Franco Barbieri, Nazario Ferrari, Wally Gregori, Elena Lanzoni, Matteo Riva, Fabrizio Aroldi, Renato Ottoni, Dina Rosa, Adriana Casalini, Giuseppe Vanacore, segretario nazionale ANED, Ivana Brunato segr. CGIL Milano, Giancarlo Albori, Patrizia Sterpetti WILPF Italia, Enza Talciani, Silvio Alaimo, cappellano carcere di Trieste, Onofrio Romano, Professore associato di Sociologia, Maria Rita Piras insegnante, Giacomo Meloni Segretario nazionale Confederazione sindacale Sarda CSS, Giovanni Cabrini diacono, Franco Pratelli e Laura Orlandini, Antonello Murgia coordinatore ANPI della Sardegna, Francesco Dipalo, Luana Neri, Palmina Panozzo, Donatella Esposti Liberta' e Giustizia Bergamo, Maria Angiola Gallingani, cittadina, Rossella Perugi, Francesco Dipalo, p. Alberto Simoni "Koinonia", Michele Sirchia, Rita Saccone, Patrizia Conversano, Serafina Medaglia, Ivan Grossi presidente Ass. Amici Museo della Pro Civitate Christiana, Francesco Sessa, Anna Manao, Vittorio Da Rios, Dino Delirio, Barbara Mannelli, Antonella Fattori, Federica Cani, Giuliano Casiello educatore, Giovanna Malavolti, Paolo Borioni, Maria Florenzia Segato, Giuseppe Sorgini, Rita Podda, Marisa Monti artista, Lidia Parma, Cristina Contri Movimento di Cooperazione Educativa, Maurizio Giacobbi, Rosamaria Maggio, Pierpaolo Loi, Attilio Maltinti, Angela Lina Bellagamba, Donata Maria Murolo, Giuliana Mazzoni, Luciana Angeloni, Giusy Marino, Elisabetta Pistolesi, Adriana Nannicini, Sonia Monica Soldani, Luigi Agrimi, Francesca Epifani, Giovanni Ladiana gesuita, Margherita Sestieri, Giansandro Merli, Stefania Del Medico insegnante mamma e nonna, Mariella Orsi sociologa, Paola Ceccherini, Massimo Petri, Francesca Zaccagni, Grazia Marangi, Miche Di Muro ANPI Muro Lucano, Anna Arienti Toprnaghi, Donata Gatti, Mariaitria Salvai, Laura Talini, Cristina Bassi Dosolo, Luigia Rho, Mariastella Ivaldi, Augusto Sugliani, Rosella Luchetti, Loredana Fabbro, Angela Acquaviva, Rosalba Lauriola, Paolo Fabrizio Baroni.
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Chi vuole puo' firmare questa lettera su Change.org al seguente link: https://chng.it/QjCY295c

6. REPETITA IUVANT. CAROL GOKEE: RISE UP FOR PELTIER CALL TO ACTION TOOLKIT
[Dal comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier ("International Leonard Peltier Defense Committee", 428-A8 Farnham St. Marshall, WI. 53559, 715.209.4453, sito: www.whoisleonardpeltier.info, e-mail: Contact at whoisleonardpeltier.info) riceviamo e diffondiamo]

Ask President Biden for the Immediate Release of Leonard Peltier!
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Call to Action Briefing
There is no doubt that our criminal justice system is imperfect, and Mr. Peltier knows firsthand just how imperfect it can be.
"I call on President Biden to commute Mr. Peltier's sentence expeditiously. It is the right thing to do." - Senator Patrick Leahy (D-Vt), longest serving member of the U.S. Senate
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Call to Action
Contact President Biden today!
202.456.1111
Ask for the immediate release of Leonard Peliter
Call President Biden Today! 202.456.1111
Please note: The White House comment line is open from 11 a.m. to 3 p.m.
Eastern, Tuesday through Thursday.
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Important Links:
Change.org Petition: https://bit.ly/3refswl
Contact your local Representatives: https://bit.ly/housereplp
New York Times Article : Clemency for Peltier:
https://docs.google.com/document/d/1zpHhgTsR0cOQkqxlCJ-7fKoW2qJzTx9SbdoqaldBJlg/edit
Guardian Article Calling for Clemency:
https://amp.theguardian.com/commentisfree/2022/feb/02/leonard-peltier-is-americas-longest-held-indigenous-prisoner-he-should-be-freed
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Graphics:
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Use images in this link above for signs and banners for art builds.
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Official Hashtags
#RiseUpForPeltier
#FreeLeonardPeltier
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Account to Tag
@POTUS
@whitehouse
@OfficialFBOP (Bureau of Prisons)
@PeltierHQ (International Leonard Peltier Defense Committee)
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Sample Facebook and Instagram Post (Copy and Paste)
Call-to-Action
Leonard Peltier, Anishinaabe and Dakota, has spent over 4 decades of his life behind bars, and recently, the prison system has failed to provide him adequate care and protection against COVID-19. His story is the epitome of the systemic abuse that continues to target Indigenous people and Movement Leaders.
We call upon President Biden to show proof of his efforts toward justice and equity by granting Executive Clemency to elder movement leader Leonard Peltier.
Call the White House and demand the release of Leonard Peltier. (202) 456-1111. Say
you support the commutation of #LeonardPeltier's sentence. He's held at USP-Coleman I in FL. Register number 89637-132
Sign the online petition: https://bit.ly/3refswl
Contact your reps. Find them here: https://bit.ly/35raR
#RiseUpForPeltier
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Here's what you need to know to #RiseUpForPeltier
On March 26, 2020 the Office of the Attorney General issued guidelines for the "Prioritization of Home Confinement as Appropriate in Response to COVID-19 Pandemic." A release to home confinement can be an immediate measure to ensure that Mr. Peltier gets the health care that he requires while the ILPDC continues to push for the commutation of his sentence.
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Mr. Peltier's home community on the Turtle Mountain Reservation in North Dakota continues to plead for his return, confirming that they do not see his release as a threat to his community. Read the full letter here.
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The International Leonard Peltier Defense Committee (ILPDC) is calling on the public to contact the White House and urge President Biden to take immediate action. Next, contact members of Congress and ask them to call upon the Warden at USP Coleman-1 and Bureau of Prisons Director Michael Carvajal, urging the immediate release of Leonard Peltier to home confinement.
It is time for Leonard Peltier to go home and be taken care of by his people. He has suffered for far too long and time is running out. Enough is enough!
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Senator Patrick Leahy (D-Vt), the longest serving member of the U.S. Senate issued a statement urging President Biden to commute Leonard Peltier's sentence stating that, "His trial was so riddled with flaws that even one of the prosecutors trying him has acknowledged that Peltier was wrongfully convicted... He is exactly the kind of individual who should be considered for clemency... I have long believed that pardons and commutations are vital tools to offer clemency and relief, particularly when our criminal justice system has been contorted to propagate injustices. I call on President Biden to commute Mr. Peltier.s sentence expeditiously. It is the right thing to do."
Read the full statement here:
https://www.leahy.senate.gov/press/comment-urging-president-biden-to-commute-leonard-peltiers-sentence
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Sample Tweets (Copy and Paste)
Mr. Peltier's home community on the Turtle Mountain Reservation in North Dakota continues to plead for his return, confirming that they do not see his release as a threat to his community. Read the full letter here:
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The IPLDC is calling on the public to contact the White House and urge President Biden to take immediate action. Next, contact members of Congress and ask them to call upon the Warden at USP Coleman-1 and Bureau of Prisons Director Michal Carvajal, urging the immediate release of Leonard Peltier to home confinement.
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It is time for Leonard Peltier to go home and be taken care of by his people. He has suffered for far too long and time is running out. Enough is enough.
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For Media Inquiries, Please Contact:
Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453
Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127
Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001

7. REPETITA IUVANT. ALLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, ON. ROBERTA METSOLA, AFFINCHE' PROSEGUA L'INIZIATIVA DEL PRESIDENTE DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Oggetto: prosegua l'iniziativa avviata dal Presidente David Sassoli per un atto di clemenza da parte del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la liberta' a Leonard Peltier
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
come forse ricordera', il suo indimenticabile predecessore, il Presidente David Sassoli, si impegno' affinche' il Presidente degli Stati Uniti d'America compisse un atto di clemenza che restituisse la liberta' a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici. Nonostante la sua innocenza sia ormai da tutti riconosciuta, Leonard Peltier continua ad essere detenuto.
Con un intervento pubblicato su twitter e una dichiarazione alla stampa di cui e' disponibile la registrazione video il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
sara' al corrente anche del fatto che l'iniziativa del Presidente Sassoli si collocava nel solco di quelle gia' avviate dal Parlamento Europeo decenni prima: gia' nel 1994 e poi ancora nel 1999 infatti il Parlamento Europeo delibero' risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier.
Qui di seguito si trascrive integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,
1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
sicuramente sapra' anche che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta gia' da molti anni da innumerevoli illustri personalita' di tutto il mondo, tra cui Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu e numerosi altri Premi Nobel.
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
con questa lettera vorremmo pregarla con tutto il cuore di dare seguito all'iniziativa del Parlamento Europeo e del Presidente Sassoli, e di chiedere quindi al Presidente degli Stati Uniti d'America di compiere finalmente l'atto di clemenza che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 14 maggio 2022

8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. REPETITA IUVANT. TRE TESI

La guerra e il fascismo sono la stessa cosa. Solo la lotta di liberazione delle donne puo' difendere e liberare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

10. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Michela Marzano, Etica oggi, Il Margine, Trento 2022, pp. 128, euro 10.
- Lorenzo Pelucca, La liberazione di Mandela e la fine dell'apartheid, Rcs, Milano 2022, pp. 160, euro 5,99.
*
Riletture
- Maurilio Adriani (a cura di), I grandi utopisti, Edipem, Novara 1975, pp. II + 268.
- Leone Bortone (a cura di), L'utopia, Loescher, Torino 1957, 1976, pp. XX + 186.
*
Riedizioni
- Zygmunt Bauman, Le sorgenti del male, Erickson, Trento 2013, Il Margine, Trento 2021, pp. 104, euro 10.
- Raffaele Mellace, Con moltissima passione. Ritratto di Giuseppe Verdi, Carocci, Roma 2017, Societa' Europea di Edizioni, Milano 2022, pp. 306, euro 10.

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

12. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4476 del 20 maggio 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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