[Nonviolenza] Telegrammi. 4461



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4461 del 5 maggio 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Benito D'Ippolito: La vita scaduta
2. Con un convegno il 10 maggio Viterbo si appresta a ricordare don Dante Bernini, voce contro la guerra, braccio solidale, cuore pensante
3. Breve e franca una lettera aperta alla Presidente della Commissione Europea, affinche' voglia finalmente adoperarsi per la pace che salva le vite
4. "Presidente, apra gli occhi. Il piano del governo russo e di quello americano e' ridurre l'Ucraina in macerie e l'intera Europa in miseria". Una lettera aperta al Quirinale
5. Carol Gokee: Rise Up For Peltier Call to Action Toolkit
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'

1. L'ORA. BENITO D'IPPOLITO: LA VITA SCADUTA

Ogni giorno che passa altri esseri umani vengono uccisi.
Nessun governante sembra accorgersene
perche' tutti i governi collaborano a ucciderli.
Per loro i morti e i morituri sono pedine di un gioco di potere.
A me invece il dolore toglie il sonno e il respiro.

Sono diventato vecchio coi dolori del vecchio.
Cammino a fatica ci vedo e ci sento poco
sono sdentato e la nevralgia mi corrode
ma sono ancora vivo.
Invece tante persone piu' giovani di me
vengono ammazzate e ammazzate e ammazzate
per volonta' di governanti folli
per volonta' di governanti criminali.
E' questo schifo che non posso sopportare.
E' questo orrore che mi strappa l'anima.

Dovrebbe essere semplice capire
che ogni essere umano ha diritto alla vita
dovrebbe essere facile capire
che uccidere non e' mai una cosa giusta
e invece ancora la guerra
e non c'e' un solo governo che muova un dito
per fermare la strage degli innocenti.

Il mio potere e' scarso e quasi nullo
mi resta questo filo di voce
per dire agli assassini che ci governano
fermatevi assassini smettete di ammazzare la gente.

So che ogni vittima ha il volto di Abele.
So che il primo dovere e' salvare le vite.
So che occorre abolire la guerra gli eserciti le armi.
So che occorre soccorrere accogliere assistere
ogni persona bisognosa di aiuto.
So che siamo una sola umanita'.
So che non e' giusto che i governi ci assassinino.
So che occorre insorgere contro la guerra
e far cadere tutti i governi assassini.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. REPETITA IUVANT. CON UN CONVEGNO IL 10 MAGGIO VITERBO SI APPRESTA A RICORDARE DON DANTE BERNINI, VOCE CONTRO LA GUERRA, BRACCIO SOLIDALE, CUORE PENSANTE

Riferiscono i locali mezzi d'informazione che tra qualche giorno, il 10 maggio 2022, nella Sala Regia di Palazzo dei Priori, molte persone amiche, il "Tavolo per la pace" e la citta' di Viterbo ricorderanno don Dante Bernini, di cui lo scorso 20 aprile ricorreva il centenario della nascita.
L'incontro fa seguito alla commemorazione che il 20 aprile si e' svolta presso il santuario di Santa Maria della Quercia, nel piccolo borgo viterbese in cui don Dante era nato nel 1922, in cui era tornato a vivere negli ultimi anni ed in cui e' morto il 27 settembre 2019.
Nell'incontro del 10 maggio verranno ripercorse alcune riflessioni di don Dante e si dara' testimonianza di come il suo impegno di pace, di solidarieta', di nonviolenza, ispiri oggi l'impegno di chi si oppone alla guerra e alle uccisioni, di chi si adopera ancora e sempre in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, di chi s'impegna in difesa dell'intero mondo vivente.
L'introduzione sara' svolta da Mario Di Marco, figura storica del movimento per la pace a Viterbo.
La relazione principale su "Don Dante Bernini maestro di pace" sara' tenuta da don Dario Vitali, cattedratico illustre, a don Dante legato da lunga amicizia e devozione filiale.
Tra gli interventi anche un'azione teatrale di Pietro Benedetti, regista e attore, ricercatore partecipante e narratore di comunita', militante del movimento operaio, pacifista ed ecologista, che e' anche uno dei piu' vivi studiosi e testimoni della cultura popolare dell'Alto Lazio, dell'impegno di pace e delle lotte politiche e sociali delle oppresse e degli oppressi, che di don Dante e' stato allievo, amico e collaboratore nell'impegno di solidarieta' gia' mezzo secolo fa.
A concludere l'incontro commemorativo e' stato chiamato Enrico Peyretti, una delle figure piu' prestigiose del pensiero della pace, anch'egli a don Dante legato da lunga amicizia e profondo affetto.
E' vivo in citta' il ricordo di don Dante Bernini, e ricordare don Dante significa ricordarne il costante impegno di pace e di solidarieta', l'azione nonviolenta, la sollecitudine per il bene comune.
E come tutti i cittadini di Viterbo anche noi siamo grati ai promotori di questa encomiabile iniziativa di commemorazione e testimonianza.
*
E ad esprimere il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine ai promotori, alcune minime considerazioni vorremmo qui proporre.
In questi giorni in cui la guerra fa scempio dell'umanita' in tante parti del mondo e finanche nel cuore dell'Europa, la memoria di don Dante Bernini convoca a un piu' profondo, intenso, concreto impegno per fermare le stragi, per salvare le vite.
Mentre la violenza razzista e schiavista continua a mietere vittime, dai lager in Libia alla strage degli innocenti nel Mediterraneo, al vero e proprio apartheid nei paesi europei, la memoria di don Dante Bernini convoca a un piu' profondo, intenso, concreto impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Mentre prosegue la devastazione del mondo vivente provocata da un sistema di potere insaziabilmente avido e cinico, da un consumismo sfrenato e irresponsabile, da una politica e da un'economia disumane e desertificatrici, la memoria di don Dante Bernini convoca a un piu' profondo, intenso, concreto impegno per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Alleghiamo in calce:
1. Il comunicato dei promotori dell'iniziativa del 10 maggio 2022, cui rinnoviamo la nostra gratitudine;
2. Una minima notizia su don Dante Bernini;
3. Nel ricordo di don Dante Bernini, ancora un appello a fermare la guerra e salvare le vite (alcune riflessioni condivise tra alcune persone amiche della nonviolenza).
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Allegato primo: Il comunicato dei promotori dell'iniziativa del 10 maggio 2022
DON DANTE BERNINI NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
RICORDIAMO UN LUMINOSO UOMO DI PACE IN QUESTI TENEBROSI GIORNI DI GUERRA
Viterbo, Sala Regia di Palazzo dei Priori
10 maggio, ore 15.30
Cento anni fa, il 20 aprile 1922 a La Quercia, nasceva don Dante Bernini, dove il 27 settembre del 2019 si e' conclusa la sua vita. Vogliamo ricordarlo per quello che e' stato ovvero un educatore amorevole, un uomo sapiente capace di ascolto e di condivisione, una persona diuturnamente protesa al servizio degli ultimi.
Un esempio di una vita virtuosa, accudente, sobria, sollecita del bene di tutti. Un uomo sempre impegnato a soccorrere chi era nel dolore, a promuovere la pace, la giustizia, il dialogo interreligioso, la fratellanza, la solidarieta' fra tutti gli esseri umani e con una sensibilita' e attenzione profetiche, che per tanti aspetti hanno precorso i tempi, verso le sofferenze delle persone migranti, della Madre Terra e dell'intero mondo vivente.
L'amico prezioso, l'amico che tutti vorremmo avere vicino nell'ora della prova, nell'ora del bisogno, nell'ora della verita'. L'amico, il padre, il maestro che tanto ci mancano in questi giorni di sempre maggiore incertezza e sofferenza per le sorti del genere umano anche a causa della guerra in Ucraina.
Il 2 ottobre 2014, nella Giornata internazionale della nonviolenza, la Citta' di Viterbo con una solenne cerimonia nella Sala Regia di Palazzo dei Priori gli ha tributato il riconoscimento pubblico dell'impegno di tutta una vita e successivamente, il 13 aprile 2015, nell'anniversario della promulgazione della "Pacem in Terris", e' stata realizzata in suo onore a Viterbo una "Giornata per la Pace". Don Dante, nel corso della sua lunga vita, e' stato vescovo della diocesi di Albano, presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne) un organismo internazionale della Chiesa cattolica volto a favorire pace e dialogo in Europa. E' stato inoltre promotore di numerose iniziative di solidarieta' per la realizzazione di scuole e strutture di assistenza sanitaria in Africa.
Programma
Ore 15.30 Registrazione dei partecipanti
Ore 16.00 Introduzione di Mario Di Marco, del Tavolo per la pace di Viterbo
ore 16,15 Proiezione di un contributo video
Ore 16.25 Saluto del Vescovo di Viterbo, saluti delle Autorita', lettura del messaggio di S.E. monsignor Luigi Bettazzi, presidente emerito di Pax Christi
0re 16.45 "Don Dante Bernini maestro di pace", intervento di Dario Vitali, direttore del Dipartimento di Teologia dogmatica della Pontificia Universita' Gregoriana
Ore 17.15 Contributo artistico di Pietro Benedetti, attore, regista, narratore di comunita'
Ore 17.40 Interventi
Ore 18.15 "Nel ricordo di don Dante Bernini pensare e costruire la pace oggi", conclusioni di Enrico Peyretti, del Centro Studi per la pace e la nonviolenza "Sereno Regis" di Torino
Ore 19.00 Conclusione dell'incontro
Per le norme di contrasto alla diffusione del Covid-19 la Sala Regia potra' ospitare un numero massimo di 50 persone.
Viterbo,  2 maggio 2022
Per contatti: tavolopace.viterbo at gmail.com
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Allegato secondo: Una minima notizia su don Dante Bernini
"Vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno". Cosi' nella motivazione del riconoscimento attribuitogli il 2 ottobre 2014, nella Giornata internazionale della nonviolenza, dalla Citta' di Viterbo con una solenne cerimonia nella Sala Regia di Palazzo dei Priori. Successivamente, il 13 aprile 2015, nell'anniversario della promulgazione della "Pacem in Terris", era stata realizzata in suo onore a Viterbo una "Giornata per la Pace".
Era nato a La Quercia, piccola frazione di Viterbo, il 20 aprile 1922, e vi era tornato a vivere nell'operosa sua vecchiaia; li' e' deceduto il 27 settembre 2019. Persona buona, costruttore di pace, luminosa figura della nonviolenza, era un punto di riferimento per ogni persona bisognosa di aiuto come per ogni persona impegnata nella solidarieta' concreta, per il bene comune dell'umanita', per la salvaguardia del mondo vivente.
Un suo amico cosi' lo ricordava qualche tempo fa: "E' stato un costruttore di pace, un difensore della dignita' umana, un testimone della nonviolenza.
E un educatore amorevole, un uomo sapiente capace di ascolto e di condivisione, una persona diuturnamente protesa al servizio degli ultimi, alla sequela del migliore dei maestri.
E un amico prezioso, l'amico che tutti vorremmo avere vicino nell'ora della prova, nell'ora del bisogno, nell'ora della verita'.
Lascia luminoso un ricordo, un esempio e un appello.
Il ricordo della dolcezza, della mitezza con cui sapeva adempiere ai suoi uffici, con cui sapeva sovvenire chi a lui si rivolgeva per aiuto, per conforto o per consiglio, con cui sapeva accogliere chiunque bussasse alla sua porta, il piu' generoso e fraterno degli ospiti. E il ricordo della sua sapienza armoniosa e della sua forza ermeneutica, della sua virtu' psicagogica, della sua capacita' maieutica.
L'esempio di una vita virtuosa, accudente, sollecita del bene di tutti. L'esempio di una vita impegnata a soccorrere chi e' nel dolore, a promuovere la pace, la giustizia, la fratellanza e la sororita', la solidarieta' fra tutti gli esseri umani e con l'intero mondo vivente.
L'appello a contrastare il male facendo il bene, ad essere operatrici ed operatori di pace, alla solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e sostiene e conforta, alla condivisione del bene e dei beni, ad essere l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi ha letto i Miserabili ricordera' per sempre il folgorante episodio che apre quell'opera grande: il sant'uomo che accoglie Jean Valjean e lo salva due volte. Don Dante Bernini era quel sant'uomo".
E ancora, e' stato scritto che "Chiunque lo abbia conosciuto reca inciso nel cuore il suo ricordo, e sente ancora la sua sollecitudine e il suo appello ad operare per il bene comune, per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per il rispetto e la protezione dell'intero mondo vivente; sente ancora la sua solidarieta' con tutte le oppresse e gli oppressi; sente ancora la sua costante attitudine ed esortazione alla condivisione del bene e dei beni con ogni persona bisognosa di aiuto; ricorda ancora quel volto e quella voce che chiamano all'impegno per la liberazione comune, all'impegno contro tutte le violenze, all'impegno per l'eguaglianza di diritti, la giustizia e la liberta', la solidarieta' e la misericordia, la fraternita' e la sororita', la responsabilita' e la condivisione. Quest'uomo era veramente figura della nonviolenza in cammino, alla sequela di chi ad ogni oppressione, ad ogni menzogna, ad ogni ingiustizia, ad ogni violenza sempre si oppose.
Anche nel ricordo di don Dante Bernini continui l'impegno comune contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere".
* * *
Allegato terzo: Nel ricordo di don Dante Bernini, ancora un appello a fermare la guerra e salvare le vite
Dinanzi all'orrore della guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina inerme e innocente, esprimiamo la nostra piena solidarieta' agli aggrediti e chiediamo che cessi immediatamente la carneficina, che torni la pace e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Dinanzi al quotidiano accumularsi delle stragi, delle devastazioni, delle abominevoli disumanita' di cui consiste la guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina inerme e innocente, dinanzi a questo diluvio di sangue, a questa eruzione di barbarie, a questo annichilimento della ragione e del sentimento di umanita', esprimiamo la nostra piena solidarieta' agli aggrediti e chiediamo che cessi immediatamente la carneficina, che torni la pace e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Dinanzi al crescente pericolo che la guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina inerme e innocente possa espandersi fino a diventare una guerra mondiale, una guerra nucleare, che potrebbe distruggere l'intera famiglia umana, esprimiamo la nostra piena solidarieta' agli aggrediti e chiediamo che cessi immediatamente la carneficina, che si torni immediatamente alla pace e al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre opporsi al male facendo il bene.
Occorre opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Occorre opporsi alle uccisioni salvando le vite.
Sosteniamo l'impegno di papa Francesco per fermare la guerra e salvare le vite, impegno condiviso da ogni persona di volonta' buona.
Sosteniamo l'impegno di chiunque si adoperi per far cessare la guerra e le stragi.
Sosteniamo l'impegno di chiunque si adoperi per un immediato negoziato di pace.
Sosteniamo ogni iniziativa che salva le vite.
E ripetiamo ancora una volta alcune parole che gia' piu' volte abbiamo ripetuto in queste settimane di dolore e di orrore.
Cosa dobbiamo fare noi senza potere?
Dobbiamo esercitare il nostro potere, il potere dei senza potere.
Dobbiamo soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo inviare aiuti umanitari alla popolazione ucraina, tutti gli aiuti umanitari possibili: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo far giungere in Ucraina da tutto il mondo migliaia, milioni di persone disarmate a fare interposizione nonviolenta e soccorso umanitario, con il patrocinio e la guida dell'Onu: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo sostenere la resistenza nonviolenta della popolazione ucraina: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo sostenere l'opposizione nonviolenta della popolazione russa contraria alla guerra e al regime; l'opposizione nonviolenta che chiede giustizia e liberta', democrazia e diritti umani, legalita' e pace: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente contro la guerra e contro le armi: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente per imporre ai governi assassini - il governo russo aggressore, ma anche tutti gli altri governi coinvolti nella guerra e nelle stragi di cui la guerra consiste - il cessate il fuoco e i negoziati di pace: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente per far cessare l'invio di armi che alimenta la guerra e le stragi: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente per fermare il riarmo che minaccia l'umanita' intera: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente per far cessare le cosiddette "sanzioni" che invece di contrastare la guerra la favoreggiano, che invece di colpire gli sfruttatori e i massacratori colpiscono innanzitutto le classi sociali sfruttate ed oppresse impoverendole ancora di piu' ed esponendole a piu' gravi sofferenze e pericoli: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente per lo scioglimento della Nato, un'organizzazione terrorista e stragista i cui vertici vanno processati e condannati per i crimini di guerra ed i crimini contro l'umanita' commessi negli ultimi decenni: salvare le vite e' il primo dovere.
Dobbiamo insorgere nonviolentemente per imporre al governo italiano il rispetto della Costituzione italiana che ripudia la guerra: salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. REPETITA IUVANT. BREVE E FRANCA UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, AFFINCHE' VOGLIA FINALMENTE ADOPERARSI PER LA PACE CHE SALVA LE VITE

Gentilissima Presidente von der Leyen,
mi perdoni l'ingenuita' di scriverle da semplice cittadino.
Ma lei guida la Commissione che prende cruciali decisioni per l'intera Unione Europea, ed essendo io un cittadino di uno dei paesi dell'Unione, lei di fatto prende decisioni anche per me, che non l'ho delegata.
E poiche' alcune decisioni prese recentemente dall'Unione Europea mi sembrano semplicemente sciagurate e fin catastrofiche, le scrivo per chiederle di revocarle e di promuovere invece una diversa politica, che sia rispettosa delle vite umane, protesa a salvare le vite umane, e coerente con le carte dei diritti dell'Onu, della stessa Unione Europea, dei singoli paesi che l'Unione compongono.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Mi muove a scriverle unicamente l'intento di sollecitare l'impegno suo e dell'Unione Europea per far cessare la guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina, per salvare tutte le vite che e' possibile - e doveroso - salvare.
Tragicamente mi sembra che fin qui l'Unione Europea non si sia affatto adoperata per la pace e per salvare le vite, quanto per effettualmente fomentare e favoreggiare la guerra e le stragi. L'Unione Europea ha infatti preso decisioni gravissime, ingiuste e insensate, dagli esiti palesemente delittuosi.
Beninteso: l'Unione Europea ha preso anche alcune decisioni giuste.
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di soccorrere, accogliere, assistere la popolazione ucraina in fuga dalla guerra (e la stessa decisione dovrebbe essere presa nei confronti di tutte le altre persone anch'esse in fuga dalla guerra, dalle distruzioni, dalle violenze e dalla fame: purtroppo invece l'Unione Europea fin qui ha condotto una politica disumana, neocolonialista e razzista, tra i cui esiti vi e' la strage degli innocenti nel Mediterraneo che tuttora perdura).
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di adoperarsi per aiuti umanitari e per la ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture distrutte dalla guerra.
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di condannare l'invasione, la guerra e le stragi (la stessa condanna andava peraltro espressa anche nei confronti delle guerre, delle stragi e delle azioni terroriste commesse dalla Nato, dagli Stati Uniti d'America e da alcuni governi europei negli scorsi anni).
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di invocare il rispetto del diritto internazionale, della democrazia, dei diritti umani.
Ma a queste giuste decisioni si sono affiancate fino a sovrastarle, e schiacciarle, e denegarle, altre decisioni, tragiche e abominevoli decisioni, in flagrante contraddizione con esse; altre decisioni, tragiche e abominevoli decisioni, che hanno favoreggiato e stanno tuttora favoreggiando la guerra, le stragi e le devastazioni di cui e' vittima la popolazione ucraina.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Mi permetta di richiamare la sua attenzione su cio' che mi sembra sostanziale.
Dinanzi alla decisione folle e criminale del governo russo di invadere l'Ucraina, dinanzi alle stragi e alle distruzioni che il governo russo sta commettendo contro la popolazione ucraina, l'Unione Europea avrebbe dovuto adoperarsi innanzitutto per salvare innumerevoli vite innocenti, per fermare la guerra e le stragi, per condurre a un tavolo negoziale il governo del paese aggredito e il governo aggressore.
Invece l'Unione Europea ha fatto l'esatto contrario.
L'Unione Europea non si e' minimamente preoccupata di salvare innumerevoli vite innocenti, ma ha alimentato la guerra, continua ad alimentare la guerra che ogni giorno uccide altri esseri umani.
L'Unione Europea non si e' minimamente preoccupata di salvare innumerevoli vite innocenti, ma sta contribuendo a far si' che l'Ucraina sia ridotta in macerie.
L'Unione Europea non si e' minimamente preoccupata di salvare innumerevoli vite innocenti, ma  sta contribuendo a far si' che la guerra divenga mondiale e nucleare, col rischio della distruzione dell'intera umanita'.
E valga il vero.
L'unione Europea doveva promuovere il cessate il fuoco e negoziati di pace: ha fatto il contrario, ha soffiato sul fuoco, ha preso decisioni che l'hanno precipitata nel conflitto, ha avallato la follia dei governi che inviando armi contribuiscono ad intensificare ed estendere le stragi in Ucraina, ad allargare la guerra ad altri paesi.
L'Unione Europea aveva la possibilita' di indurre il governo russo a una trattativa: ha fatto il contrario, ha rotto i ponti, ha sabotato la via diplomatica, ha imposto decisioni bellicose e belliciste che hanno effettualmente favoreggiato la criminale e folle politica d'invasione, di guerra e di stragi del governo russo.
L'Unione Europea poteva promuovere una politica di pace e di ritorno al rispetto del diritto internazionale: ha fatto il contrario, con le sue decisioni avalla la guerra e la barbarie.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Mi consenta anche di entrare nel merito di alcune specifiche scelte concrete e cogenti.
La stoltissima e sciagurata politica delle cosiddette "sanzioni" favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
La stoltissima e sciagurata politica di riarmo di molti paesi europei che l'Unione Europea non solo avalla ma promuove, favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
La stoltissima e sciagurata politica di acquiescenza e di vero e proprio fiancheggiamento all'organizzazione terrorista e stragista della Nato ed alle sue criminali ed eversive attivita', favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
La stoltissima e sciagurata politica di asservimento dell'Europa alle volonta' del governo degli Stati Uniti d'America (e quindi del complesso militare-industriale di quel paese, di cui il governo e' trista e miseranda espressione), la cui politica e' palesemente finalizzata a massimizzare le stragi e le distruzioni nell'Europa centro-orientale e a ridurre in condizioni di miseria e dipendenza tutto il continente, favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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La guerra, le stragi, le devastazioni proseguono.
Ogni giorno altri esseri umani innocenti vengono uccisi. Vite che possono essere salvate, che devono essere salvate.
L'Unione Europea puo' molto, moltissimo. Fin qui in questo tragico frangente ha fatto molto male. Ma puo' anche fare finalmente del bene.
Chieda il cessate il fuoco dichiarando l'impegno unilaterale dell'Unione Europea all'immediata revoca di tutte le sanzioni.
Chieda il cessate il fuoco dichiarando l'impegno unilaterale dell'Unione Europea al disarmo, a cominciare da quello atomico.
Chieda il cessate il fuoco dichiarando l'impegno unilaterale dell'Unione Europea a denunciare i crimini della Nato e ad operare per lo scioglimento della Nato, "conditio sine qua non" per poter realizzare una politica comune di sicurezza europea.
Sostenga un'azione straordinaria dell'Onu consistente nell'invio in Ucraina di ingentissime forze di interposizione nonarmate e nonviolente ovunque necessario.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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L'Unione Europea ascolti la voce del vescovo di Roma che in questi mesi di orrore ha saputo dire le verita' necessarie, ascolti la voce dei popoli, ascolti la voce dell'umanita' che invoca pace, pace, pace, che chiede di salvare le vite umane inermi e innocenti che la guerra stritola e divora.
L'Unione Europea si adoperi per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per contrastarla realmente nell'unico modo efficace: facendo tacere le armi e dialogando in negoziati di pace.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per fermare la guerra assassina e onnicida.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per salvare le vite della popolazione ucraina innocente.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per impedire la terza guerra mondiale che distruggerebbe l'intera civilta' umana.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, per fermare la guerra e le stragi: per tutto il resto vi sara' tempo dopo.
Solo la trattativa ferma la guerra. E fermare la guerra e' l'unico modo per salvare tante vite innocenti in pericolo.
Tutti i governi che si oppongono alla trattativa, tutti i governi che eseguono atti di guerra o forniscono armi alla guerra, tutti i governi che fomentano la guerra e l'odio, sono complici della guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina, sono complici della guerra e delle stragi di cui la guerra consiste.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Gentilissima Presidente von der Leyen,
vorra' scusarmi per la franchezza, e l'amarezza, di queste righe. Le ho scritto per cercare di persuaderla a fare la cosa giusta: ad adoperarsi per salvare tante vite innocenti, le vite umane che giorno dopo giorno il mostro della guerra annienta.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandole con tutto il cuore ogni bene,
Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 2 maggio 2022

4. REPETITA IUVANT. "PRESIDENTE, APRA GLI OCCHI. IL PIANO DEL GOVERNO RUSSO E DI QUELLO AMERICANO E' RIDURRE L'UCRAINA IN MACERIE E L'INTERA EUROPA IN MISERIA". UNA LETTERA APERTA AL QUIRINALE

"Perche' la morte mai non rende cio' che ha tolto"
(Vincenzo Cornaro, Erotocrito, IV, 2106)

Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: dopo oltre due mesi di orrori, la guerra scatenata contro la popolazione ucraina inerme e innocente dal folle e criminale governo russo prosegue e si estende, ogni giorno aggiungendo stragi a stragi, distruzioni a distruzioni, orrori a orrori.
L'intera umanita' e' inorridita, l'intera umanita' chiede pace e rispetto per la vita, l'intera umanita' chiede che cessi il massacro.
Ma pressoche' nessun governo sembra interessato a fermare la guerra; pressoche' nessun governo si sta adoperando per la pace.
Neanche il governo italiano, che anzi scelleratamente, oscenamente, mostruosamente coopera alla guerra, e quindi alle stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: e' evidente che il piano del governo russo e di quello americano e' ridurre l'Ucraina in macerie e l'intera Europa in miseria.
E i vertici dell'Unione Europea, e molti governi europei, invece di adoperarsi per la pace, invece di impegnarsi per salvare tutte le vite che e' possibile salvare, invece di sostenere il "cessate il fuoco" e la fine delle uccisioni, invece di sostenere i negoziati che fermino le stragi e le devastazioni, stanno cooperando alla distruzione dell'Ucraina e al collasso dell'Europa.
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Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: innumerevoli persone sono gia' state assassinate in Ucraina.
Milioni di persone hanno gia' perso ogni loro avere e sono costrette a una fuga disperata.
Ma i governi russo, americano ed europei continuano la guerra, vogliono sempre piu' morti, sempre piu' stragi, sempre piu' distruzioni, sempre piu' poverta', sempre piu' disperazione, odio, lutti, sempre piu' vittime di un'insensata orgia di sangue.
I governi russo, americano ed europei stanno agendo come pazzi assassini.
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Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: mentre prosegue il massacro della popolazione ucraina inerme, la guerra da un momento all'altro puo' estendersi e diventare mondiale e nucleare, e distruggere l'umanita'.
E' in pericolo l'intera umanita', l'intero mondo vivente.
Ma i governi russo, americano ed europei continuano la guerra, vogliono sempre piu' morti, sempre piu' stragi, sempre piu' distruzioni, sempre piu' poverta', sempre piu' disperazione, odio, lutti, sempre piu' vittime di un'insensata orgia di sangue.
I governi russo, americano ed europei stanno agendo come pazzi assassini.
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Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: occorre fermare la guerra prima che la guerra annienti l'umanita'.
Richiami il governo italiano al rispetto dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana che ripudia la guerra.
Non avalli piu' insensate e scellerate decisioni che favoreggiano la guerra e le stragi.
Non avalli piu' insensate e scellerate decisioni che incrementano la strage degli innocenti in Ucraina ed impoveriscono sempre di piu' la stessa popolazione italiana.
Non avalli piu' insensate e scellerate decisioni che mettono in pericolo l'intera umanita'.
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Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: occorre fermare la guerra prima che la guerra annienti l'umanita'.
Richiami il governo italiano al rispetto dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana che ripudia la guerra.
Il governo italiano revochi la folle e criminale decisione di inviare armi assassine in Ucraina il cui effetto e' favoreggiare la guerra e le stragi.
Il governo italiano revochi la folle e criminale decisione delle cosiddette "sanzioni" il cui effetto e' favoreggiare la guerra e le stragi in Ucraina ed impoverire le classi popolari italiane.
Il governo italiano cessi di avallare le sciaguratissime decisioni dell'Unione Europea il cui effetto e' favoreggiare la guerra e le stragi in Ucraina ed impoverire le persone gia' sfruttate ed oppresse, rapinate ed impoverite, nell'intera Europa.
Il governo italiano cessi di avallare l'azione della Nato, ed anzi si adoperi per lo scioglimento della Nato, un'organizzazione terrorista e stragista che nel corso del tempo ha commesso innumerevoli crimini di guerra e contro l'umanita'.
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Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: occorre soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone vittime della guerra, in Ucraina come ovunque.
Occorre inviare aiuti umanitari alla popolazione inerme vittima della guerra, in Ucraina come ovunque.
Occorre inviare forze di interposizione nonarmata e nonviolenta sotto la guida dell'Onu per fermare la guerra, in Ucraina come ovunque.
Occorre adoperarsi per il negoziato che ponga termine alla guerra, in Ucraina come ovunque.
Occorre opporsi alla guerra e alle stragi con il disarmo, con la smilitarizzazione, con la pace realizzata con mezzi di pace, con la scelta nitida e intransigente del rispetto per la vita, con la scelta della nonviolenza che invera la democrazia e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Egregio Presidente della Repubblica,
apra gli occhi: ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 29 aprile 2022

5. REPETITA IUVANT. CAROL GOKEE: RISE UP FOR PELTIER CALL TO ACTION TOOLKIT
[Dal comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier ("International Leonard Peltier Defense Committee", 428-A8 Farnham St. Marshall, WI. 53559, 715.209.4453, sito: www.whoisleonardpeltier.info, e-mail: Contact at whoisleonardpeltier.info) riceviamo e diffondiamo]

Ask President Biden for the Immediate Release of Leonard Peltier!
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Call to Action Briefing
There is no doubt that our criminal justice system is imperfect, and Mr. Peltier knows firsthand just how imperfect it can be.
"I call on President Biden to commute Mr. Peltier's sentence expeditiously. It is the right thing to do." - Senator Patrick Leahy (D-Vt), longest serving member of the U.S. Senate
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Call to Action
Contact President Biden today!
202.456.1111
Ask for the immediate release of Leonard Peliter
Call President Biden Today! 202.456.1111
Please note: The White House comment line is open from 11 a.m. to 3 p.m.
Eastern, Tuesday through Thursday.
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Important Links:
Change.org Petition: https://bit.ly/3refswl
Contact your local Representatives: https://bit.ly/housereplp
New York Times Article : Clemency for Peltier:
https://docs.google.com/document/d/1zpHhgTsR0cOQkqxlCJ-7fKoW2qJzTx9SbdoqaldBJlg/edit
Guardian Article Calling for Clemency:
https://amp.theguardian.com/commentisfree/2022/feb/02/leonard-peltier-is-americas-longest-held-indigenous-prisoner-he-should-be-freed
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Graphics:
Click Here to Download Social Media Graphics
Please use these graphics to post on social media outlets.
RISEUpForPeltier Signs & Banner Art link here
Use images in this link above for signs and banners for art builds.
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Official Hashtags
#RiseUpForPeltier
#FreeLeonardPeltier
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Account to Tag
@POTUS
@whitehouse
@OfficialFBOP (Bureau of Prisons)
@PeltierHQ (International Leonard Peltier Defense Committee)
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Sample Facebook and Instagram Post (Copy and Paste)
Call-to-Action
Leonard Peltier, Anishinaabe and Dakota, has spent over 4 decades of his life behind bars, and recently, the prison system has failed to provide him adequate care and protection against COVID-19. His story is the epitome of the systemic abuse that continues to target Indigenous people and Movement Leaders.
We call upon President Biden to show proof of his efforts toward justice and equity by granting Executive Clemency to elder movement leader Leonard Peltier.
Call the White House and demand the release of Leonard Peltier. (202) 456-1111. Say
you support the commutation of #LeonardPeltier's sentence. He's held at USP-Coleman I in FL. Register number 89637-132
Sign the online petition: https://bit.ly/3refswl
Contact your reps. Find them here: https://bit.ly/35raR
#RiseUpForPeltier
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Here's what you need to know to #RiseUpForPeltier
On March 26, 2020 the Office of the Attorney General issued guidelines for the "Prioritization of Home Confinement as Appropriate in Response to COVID-19 Pandemic." A release to home confinement can be an immediate measure to ensure that Mr. Peltier gets the health care that he requires while the ILPDC continues to push for the commutation of his sentence.
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Mr. Peltier's home community on the Turtle Mountain Reservation in North Dakota continues to plead for his return, confirming that they do not see his release as a threat to his community. Read the full letter here.
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The International Leonard Peltier Defense Committee (ILPDC) is calling on the public to contact the White House and urge President Biden to take immediate action. Next, contact members of Congress and ask them to call upon the Warden at USP Coleman-1 and Bureau of Prisons Director Michael Carvajal, urging the immediate release of Leonard Peltier to home confinement.
It is time for Leonard Peltier to go home and be taken care of by his people. He has suffered for far too long and time is running out. Enough is enough!
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Senator Patrick Leahy (D-Vt), the longest serving member of the U.S. Senate issued a statement urging President Biden to commute Leonard Peltier's sentence stating that, "His trial was so riddled with flaws that even one of the prosecutors trying him has acknowledged that Peltier was wrongfully convicted... He is exactly the kind of individual who should be considered for clemency... I have long believed that pardons and commutations are vital tools to offer clemency and relief, particularly when our criminal justice system has been contorted to propagate injustices. I call on President Biden to commute Mr. Peltier.s sentence expeditiously. It is the right thing to do."
Read the full statement here:
https://www.leahy.senate.gov/press/comment-urging-president-biden-to-commute-leonard-peltiers-sentence
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Sample Tweets (Copy and Paste)
Mr. Peltier's home community on the Turtle Mountain Reservation in North Dakota continues to plead for his return, confirming that they do not see his release as a threat to his community. Read the full letter here:
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The IPLDC is calling on the public to contact the White House and urge President Biden to take immediate action. Next, contact members of Congress and ask them to call upon the Warden at USP Coleman-1 and Bureau of Prisons Director Michal Carvajal, urging the immediate release of Leonard Peltier to home confinement.
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It is time for Leonard Peltier to go home and be taken care of by his people. He has suffered for far too long and time is running out. Enough is enough.
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Graphics Sharing Instructions
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5. Tag or @mention @POTUS @WHITEHOUSE and post!
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For Media Inquiries, Please Contact:
Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453
Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127
Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Giuseppe O. Longo, La teoria dell'informazione, Rcs, Milano 2022, pp. 160, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Riletture
- Hans Kung, Walter Jens, Della dignita' del morire, Rcs Libri, Milano 1996, 2010, pp. 188.
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Classici
- Giacomo Leopardi, Tutte le opere, Sansoni, Firenze 1969, 1988, 2 voll. per pp. CLVIII + 1488 (vol. I) e pp. IV + 1500 (vol. II).

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

8. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4461 del 5 maggio 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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