[Nonviolenza] La marcia Perugia-Assisi del 24 aprile sia la voce dell'umanita' che chiede pace e rispetto per la vita



LA MARCIA PERUGIA-ASSISI DEL 24 APRILE SIA LA VOCE DELL'UMANITA' CHE CHIEDE PACE E RISPETTO PER LA VITA

La marcia Perugia-Assisi che si svolgera' domenica 24 aprile 2022 sia la voce dell'umanita' che chiede pace e rispetto per la vita.
Sia fermata immediatamente la guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina.
Siano fermate immediatamente tutte le guerre in corso.
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Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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La marcia Perugia-Assisi che si svolgera' domenica 24 aprile 2022 sia la voce dell'umanita' che chiede pace e rispetto per la vita.
Chiediamo a tutti i governi del mondo di cessare di uccidere gli esseri umani: abolendo le guerre, gli eserciti, le armi.
Chiediamo a tutte le persone del mondo di contrastare la violenza con la nonviolenza: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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La marcia Perugia-Assisi che si svolgera' domenica 24 aprile 2022 sia la voce dell'umanita' che chiede pace e rispetto per la vita.
Ci ha sempre sorpreso e indignato il fatto che persone capaci di pensare possano essere cieche dinanzi alla piu' evidente ed elementare delle verita': che la guerra consiste sempre e solo di uccisioni di esseri umani.
Uccisioni di esseri umani.
E poiche' tutti i beni e  tutti i diritti di un essere umano hanno come necessario fondamento che egli sia in vita, togliergli la vita significa distruggere tutti i suoi beni, tutti i suoi diritti.
Per questo fin dalla piu' remota antichita' il comandamento che fonda il sorgere della civilta' umana, della dignita' umana, e': non uccidere.
Non uccidere.
Principio che si articola nella "regola aurea" che troviamo in tutte le grandi tradizioni di pensiero elaborate dall'umanita' nella sua storia: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
La guerra, consistendo di massive uccisioni di esseri umani, e' evidentemente il piu grande, il piu' atroce, il piu' folle dei crimini.
Abolire la guerra e' il compito intrinseco della civilta' umana, della dignita' umana.
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Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 22 aprile 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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