[Nonviolenza] Alcune doverose parole



ALCUNE DOVEROSE PAROLE

Una minuscola organizzazione neofascista, nota anche alle cronache viterbesi per vari delitti tra cui pestaggi e stupri, minaccia non meglio precisate "azioni eclatanti" per impedire la presentazione di un libro a Viterbo.
Sorprende che vi siano mezzi d'informazione che ne pubblichino pedissequamente i deliri e le intimidazioni.
Bene ha fatto il presidente provinciale dell'"Associazione Nazionale Partigiani d'Italia", l'avvocato Enrico Mezzetti, una delle figure piu' prestigiose dell'impegno civile a Viterbo, a denunciare l'organizzazione neofascista all'autorita' giudiziaria, trattandosi di un ennesimo episodio di flagrante criminalita'.
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Esprimere solidarieta' agli organizzatori della presentazione del libro ed all'autore fatti oggetto della grottesca intimidazione da parte dei criminali neofascisti e' dovere di ogni persona decente.
Lo scrisse memorabilmente Heinrich Heine una volta per sempre: "dove si bruciano i libri, poi si bruceranno gli esseri umani". E' gia' tragicamente accaduto nel corso della storia.
In questi giorni di sofferenza e orrore per le stragi in Ucraina provocate dalla guerra scatenata dal folle e criminale governo russo, ancora una volta occorre riaffermare che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Che alla violenza occorre opporsi con la nonviolenza. Che occorre contrastare il male facendo il bene. Che il fascismo, come la guerra (e la guerra e' fascismo in atto, consistendo sempre e solo di uccisioni di esseri umani), e' un crimine contro l'umanita'.
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Dalla parte di tutte le vittime, contro tutte le uccisioni. Ogni vittima ha il volto di Abele. Tutte e tutti siamo una sola umana famiglia, parte e custode di quest'unico mondo vivente.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Opporsi a tutte le guerre e le violenze.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, cittadino viterbese

Viterbo, 8 aprile 2022

Mittente: Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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