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[Nonviolenza] Benito D'Ippolito: Preparando un esposto contro il governo italiano per violazione della Costituzione
- Subject: [Nonviolenza] Benito D'Ippolito: Preparando un esposto contro il governo italiano per violazione della Costituzione
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 22 Mar 2022 17:07:13 +0100
BENITO D'IPPOLITO: PREPARANDO UN ESPOSTO CONTRO IL GOVERNO ITALIANO PER VIOLAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Chi armi invia dove una guerra e' in corso
benzina sul fuoco gettando
vuole che altri esseri umani muoiano
servendo le armi le persone a uccidere
e' quindi un assassino e uno stragista
complice della guerra e dei massacri
e sulla guerra e sui massacri specula
per fini sordidi di servitu' e potere.
Il governo italiano ha gia' commesso la follia
delle sanzioni che ci affameranno tutti
(ma non i ricchi e i potenti cui i denari
escono dalle orecchie e con le guerre
fanno golosi succulenti affari)
sapendo bene che quelle sanzioni
la guerra non avrebbero fermata
ma estesa inferocita e rafforzata.
Inviando armi ci si fa partecipi
dell'uccisione di altri esseri umani
della prosecuzione delle stragi
e degli orrori. Ci si rende complici
della guerra che continuando
l'intera umanita' piu' sterminare.
Non si contrasta la guerra e la barbarie
non si salvano le vite in pericolo
fornendo armi alla guerra e alla barbarie.
Non si contrasta la guerra e la barbarie
non si salvano le vite in pericolo
se non ci s'impegna per la pace
se non ci s'impegna per il disarmo immediato
se non ci s'impegna per la smilitarizzazione dei conflitti
se non ci s'impegna per la gestione nonviolenta dei conflitti
se non ci s'impegna per la difesa popolare nonviolenta.
Non si contrasta la guerra e la barbarie
non si salvano le vite in pericolo
se non inviando aiuti umanitari
se non soccorrendo accogliendo assistendo tutte le vittime
se non riconoscendo l'umanita' di ogni essere umano.
Non si aiuta il popolo ucraino
mandando strumenti di morte
non si aiuta il "cessate il fuoco"
mandando strumenti di morte
non si aiuta il negoziato necessario a porre fine alla guerra
mandando strumenti di morte
non si salvano le vite
mandando strumenti di morte.
Non si ferma la folle scellerata guerra dal governo russo scatenata
mandando strumenti di morte
non si ottiene la fine delle stragi e delle distruzioni
mandando strumenti di morte
non si aiuta l'opposizione del popolo russo alla guerra
mandando strumenti di morte
non si salvano le vite
mandando strumenti di morte.
Ogni fucile spezzato e' una vita salvata
Ogni arma in meno e' una persona viva in piu'
solo facendo il bene si contrasta il male
solo la nonviolenza puo' sconfiggere la violenza.
Chi ama il popolo ucraino
mandi pane coperte medicine
non mandi armi assassine
chi ama il popolo ucraino
apra le case a chi fugge dalla guerra
non mandi armi assassine
chi ama il popolo ucraino
e con esso l'umanita' intera
non mandi armi assassine
ma si adoperi per il bene comune
per la fine di tutte le guerre
per salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele
solo la pace salva le vite
salvare le vite e' il primo dovere.
Nota diffusa a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 22 marzo 2022
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
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