[Nonviolenza] Telegrammi. 4413



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4413 del 19 marzo 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Quattro conseguenze della guerra in corso, e quattro cose che e' urgente fare
2. Alberto Negri: Ucraina, una "grande" Nato e un piccola Europa
3. Nell'indifferenza generale continua la strage degli innocenti nel Mediterraneo
4. Tre tesi
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. Carol Gokee: Rise Up For Peltier Call to Action Toolkit
7. Il 25 e 26 marzo a Milano e a Sondrio due incontri per la liberazione di Leonard Peltier
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. L'ORA. QUATTRO CONSEGUENZE DELLA GUERRA IN CORSO, E QUATTRO COSE CHE E' URGENTE FARE

La prima conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l'Ucraina e' l'uccisione di innumerevoli esseri umani innocenti e la devastazione di un intero paese. La guerra consiste sempre e solo dell'uccisione di esseri umani. La guerra e' sempre un crimine contro l'umanita'. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Ogni guerra, in quanto toglie la vita a degli esseri umani, e' contro tutti gli esseri umani.
E' a tutti evidente che l'intera popolazione ucraina e' vittima dello scellerato, disumano delirio di potenza del governo russo.
Ed e' vittima anche della complicita' con la guerra da parte di tutti i governi europei che invece di adoperarsi - come sarebbe giusto, doveroso, necessario - per la pace che salva le vite, preferiscono favoreggiare la guerra, e quindi il massacro del popolo ucraino, per ricavarne cinicamente presunti vantaggi politici futuri.
Ed e' vittima anche della strategia di espansione e provocazione della Nato nell'europa centrale e orientale, della Nato che e' braccio armato della politica americana intesa a dilaniare, impoverire ed asservire l'Europa: l'Europa che se non fosse governata da governi stolti e sciagurati, quando non esplicitamente criminali e dittatoriali, dovrebbe invece sentirsi unita, dall'Atlantico agli Urali, per condivisione di una storia e di una cultura comune di cui sono parte tanto Dante Alighieri e William Shakespeare quanto Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj, Omero e Lucrezio come Hannah Arendt e Simone Weil, Florence Nightingale e Rosa Luxemburg, Marie Curie e Virginia Woolf.
Ed e' vittima di tutti coloro che sulla guerra, sulle stragi, sulle devastazioni, lucrano immense ricchezze: il complesso militare-industriale, i fabbricanti di armi e i mercanti di morte, tutti i poteri politici, economici, militari, ideologici e mediatici per cui lo spargimento di sangue e' motivo di arricchimento, tutti vampiri che si nutrono del sangue delle vittime innocenti della guerra.
La popolazione ucraina - come quella yemenita, come quelle di tutti luoghi del mondo in cui la guerra sta infuriando e mietendo vittime - e' oggi il cuore dell'umanita' che subisce la violenza di un sistema di dominio ciecamente rapace e votato alla distruzione di ogni bene, di ogni vita.
La solidarieta' con la popolazione ucraina, e con tutte le popolazioni vittime di guerre e dittature, e' il sentire e il dovere di ogni essere umano decente.
*
La seconda conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l'Ucraina e' l'impoverimento dell'intera Europa, che significa che in tutti i paesi europei le classi sociali sfruttate, oppresse, emarginate, gia' subiscono e sempre piu' subiranno ulteriori sofferenze, ulteriori violenze, ulteriori rapine, ulteriori violazioni dei diritti umani fondamentali.
Mentre la pandemia di covid e' tutt'altro che conclusa e continua a mietere vittime ogni giorno, l'intera umanita' dovrebbe dismettere ogni conflitto ed unirsi nella lotta comune per il bene comune, per la vita di tutti gli esseri umani.
Mentre si aggrava la crisi ambientale globale che minaccia l'intera biosfera e renderebbe invivibile agli esseri umani ed agli altri esseri viventi tanta parte del mondo, l'umanita' intera dovrebbe cessare di uccidere, distruggere, avvelenare e desertificare, ed unirsi invece in un impegno corale per la salvezza comune, di se' stessa, degli altri esseri viventi e dell'intero mondo vivente.
Ma mentre la pandemia e la crisi ambientale convocano a questo impegno comune di universale fratellanza e sorororita', di difesa della vita nel e del mondo intero, i governi europei favoreggiano e finanziano la guerra, negano assistenza ai propri stessi popoli, impongono decisioni economico-finanziarie e finanche specificamente energetiche semplicemente scellerate, che fanno strame del bene comune e dei beni comuni, che violano tutti i fondamentali diritti umani di tutti gli esseri umani.
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La terza conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l'Ucraina e' il riarmo e quindi la crescita delle spese militari nei bilanci di tutti gli stati europei e non solo: risorse sottratte ai popoli per usarle a fini di morte.
Chiunque capisce che il riarmo porta alla guerra e alla barbarie, alle uccisioni e alle devastazioni, alla riduzione in miseria e alla disperazione di intere popolazioni.
Chiunque capisce che o l'umanita' fermera' il riarmo o le armi annienteranno l'umanita'.
Tutti i governi che stanno adottando misure di riarmo e di incremento delle spese militari, che stanno aumentando la produzione e il traffico di strumenti di morte, che cosi' alimentano le guerre in corso e ne preparano di nuove, stanno commettendo un crimine contro l'umanita'.
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La quarta conseguenza della guerra scatenata dal governo russo contro l'Ucraina e' l'avvicinamento a un conflitto mondiale che puo' distruggere l'intera famiglia umana.
Gia' da piu' parti, senza scrupolo alcuno, e' stata evocata la guerra nucleare. La guerra nucleare che significa la concreta possibilita' della distruzione dell'umanita'.
E' mai possibile che degli esseri umani siano cosi' folli da adoperarsi per l'annientamento dell'umanita', ovvero anche di se stessi? Quale che possa essere la misura del delirio di onnipotenza, ovvero il "cupio dissolvi", del Cremlino o della Casa Bianca, di Parigi o di Berlino, della Nato o dell'Isis, e' diritto e dovere dell'intera umanita' impedire questo crimine estremo.
*
La prima cosa da fare e' adoperarsi per far cessare al piu' presto la guerra e salvare tutte le vite umana che e' possibile salvare.
Per questo occorre chiedere l'immediato cessate il fuoco.
Occorre inviare aiuti umanitari alle vittime della guerra.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra.
Occorre sostenere gli oppositori alla guerra in Russia, in Ucraina e in tutto il mondo.
Occorre impedire che vengano inviate armi che hanno come unico effetto di estendere la guerra e di uccidere altre persone.
Occorre proporre, promuovere ed organizzare in tutto il mondo la difesa popolare nonviolenta che e' l'unica alternativa concreta, coerente ed efficace alla cosiddetta "difesa armata" ("difesa armata" che non e' mai adeguata difesa delle vite umane, sempre consistendo nell'uccisione di esseri umani, ed essendo quindi in verita' sempre e solo "offesa armata").
Occorre sollecitare l'Onu ad inviare forze di interposizione non armata e nonviolenta.
Occorre sollecitare l'Onu ad imporre veri negoziati di pace.
Occorre riconoscere che la pace si costruisce solo con mezzi di pace.
Occorre riconoscere che siamo un'unica umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
La seconda cosa da fare e' dismettere le politiche di "guerra economica" (le manovre speculative tra cui anche le cosiddette "sanzioni") che lungi dal contrastare la guerra guerreggiata, lungi dall'impedire le stragi e le devastazioni, hanno come unico effetto reale di ancor piu' impoverire e portare alla fame e a stenti insostenibili le classi sociali sfruttate, oppresse ed emarginate dell'intera Europa.
I diritti sociali sono diritti umani, ogni essere umano ha lo stesso diritto di ogni altro essere umano a una vita degna.
La difesa della biosfera e' un dovere non piu' rinviabile, pena la catastrofe.
*
La terza cosa da fare e' il disarmo del mondo e la smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle culture.
Occorre sciogliere la Nato, che e' un'organizzazione terrorista e stragista i cui vertici meritano anch'essi, da molto tempo, di essere processati e condannati per crimini di guerra e crimini contro l'umanita'. L'esistenza della Nato peraltro impedisce una politica comune di sicurezza europea, l'esistenza della Nato impedisce che l'Europa possa smilitarizzarsi e promuovere il benessere di tutte le popolazioni dall'Atlantico agli Urali, l'esistenza della Nato impedisce che l'Europa possa essere un'unica Europa, democratica e solidale.
Occorre smantellare gli arsenali atomici e cessare di produrre armi atomiche. Come chiari' una volta per sempre Guenther Anders l'esistenza degli arsenali nucleari e' incompatibile con la liberta' e  la dignita' umana, e' incompatibile con l'esistenza dell'umanita'.
Occorre ridurre drasticamente e progressivamente le spese militari dei bilanci statali, riconvertendole in spese sociali. Cessare di destinare risorse pubbliche a fini di morte ed usarle invece per la vita. Come disse memorabilmente Sandro Pertini: "Si svuotino gli arsenali e si colmino i granai".
Occorre contrastare le ideologie e le pratiche, le disumane normative e le abominevoli strutture, che fanno del governo dell'Unione Europea (complici i governi degli stati che la compongono) un'organizzazione che attua politiche razziste e schiaviste, classiste e belliciste.
Ed occorre contrastare la politica degli Stati Uniti d'America - di cui la Nato e' braccio armato in territorio europeo, e la Gran Bretagna si e' resa propaggine -, una politica razzista, imperialista e neocolonialista di cui sono vittima i popoli del sud del mondo e la stessa Europa.
*
La quarta cosa da fare e' la scelta della nonviolenza, che e' oggi l'unica politica che puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La nonviolenza come politica: come programma politico, come organizzazione sociale, come regolazione e risoluzione dei conflitti, come inveramento della democrazia, come riconoscimento dell'umanita' di tutti gli esseri umani.
Siamo una sola umanita', abbiamo in comune la responsabilita' del bene comune, dobbiamo difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani e l'intero mondo vivente.
*
Ubuntu.
Mitakuye Oyasin.
Datta, dayadhvam, damyata.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. RIFLESSIONE. ALBERTO NEGRI: UCRAINA, UNA "GRANDE" NATO E UNA PICCOLA EUROPA
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 18 marzo 2022]

Una "grande" Nato, una piccola Europa e una Cina asso pigliatutto. Cosi' ci avviciniamo, si spera, a un cessate il fuoco, almeno secondo il Financial Times che parla di un piano in 15 punti.
L'aspetto significativo e' che la neutralita' dell'Ucraina sarebbe garantita da Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia, tre Paesi Nato ma non membri dell'Unione europea. Insomma questa non e' una battaglia per fare entrare piu' Europa nell'Ucraina ma casomai ancora piu' Nato, sia pure in forma di neutralita' "mascherata". Perche' si capisce che l'Ucraina restera' terreno di provocazioni per un bel po' di anni.
Questo e' il punto critico della vicenda. La Nato avanza e l'Europa arretra. La Germania, accantonando decenni di antimilitarismo, poche ore dopo l'inizio del conflitto ha annunciato lo stanziamento di 100 miliardi per rafforzare la Bundesweher. La locomotiva d'Europa - 83 milioni di abitanti e per Pil quarta potenza del mondo - in prospettiva si rende autonoma da Bruxelles e lascia gli altri europei, con i loro discorsi sulla difesa, alla guida della Francia, unica potenza nucleare della Ue e membro del consiglio di sicurezza dell'Onu.
La decisione tedesca ribalta 77 anni di era postbellica, mette alla frusta Bruxelles e intende tenere a bada anche l'Est che con Paesi come la Polonia - che viola lo Stato di diritto e pretende il primato della sua legge su quella della Ue - dimostra di obbedire piu' agli Usa che a Bruxelles. E sono loro che vanno a Kiev assediata a rappresentare per primi l'Europa.
E' vero che siamo ancora nella fase dove si sparano troppi missili e troppe parole per arrivare a una soluzione. Mentre troppi civili sono in pericolo e in fuga sotto le bombe. Ma e' evidente che sia Putin che Zelensky devono salvare la faccia, salvarsi dalle loro insidie interne, dell'aggressore e dell'aggredito. Non e' un'operazione semplice. Il primo e' una volpe imperiale che ha fatto i conti sbagliati ed e' finito nella trappola ucraina. Il secondo e' un ex comico che si propone come Churchill e pensa di salvare il mondo (con la no fly zone?). Con l'aiuto naturalmente dei media che per contrastare la propaganda di Putin ci fanno trangugiare anche la sua, come la strage dei civili a Donetsk del 14 marzo attribuita dai nostri giornali ai russi invece che ai missili ucraini.
Peggio ancora, in termini di ipocrisia o realpolitik, sono i loro amici e nemici. O meglio quelli che fingono di appartenere a una delle due categorie ma fanno i loro interessi. Gli americani, amici di Zelensky, lo accolgono al Congresso, virtualmente, con ovazioni da stadio. Ma Biden ha gia' detto e stradetto che non manda la Nato a fare la no fly zone per evitare la terza guerra mondiale. Gli ucraini dunque devono fare una guerra per procura con il braccio legato dietro alla schiena. Un po' come i curdi siriani contro il Califfato, poi abbandonati dall'America di Trump al massacro della Turchia di Erdogan. La storia si ripete: la differenza e' geografica e che ora il massacro lo abbiamo sotto gli occhi.
Gli europei quel che possono fare e' accogliere in maniera umanitaria i profughi - come avrebbero dovuto fare sempre pero'. Quanto alle armi inviate a Kiev, anche dall'Italia, questa e' davvero una amara barzelletta: la maggior parte stava gia' dentro prima della guerra e quella che vediamo e' una sceneggiata a uso e consumo delle opinioni pubbliche continentali. Intanto l'Italia adegua il suo bilancio per la difesa di ben 13 miliardi, alla faccia della crisi sociale anche da pandemia. L'Europa ha visto la crisi ucraina, prima del suo esplodere, come da un condominio di anziani.
Dell'Ucraina se ne occupano dai tempi della rivolta di EuroMaidan gli americani. Non gli europei. L'unica che avesse voce in capitolo sia con Washington che Mosca (e Kiev) era Angela Merkel. I tempi di questa crisi sono stati scanditi sia da Mosca che da Washington sul suo passo di addio. Su questo non ci sono dubbi. E chi perde di piu' e' sicuramente l'Europa dove le sanzioni alla Russia rimbalzano facendo i danni maggiori. Sfido chiunque di quelli che oggi fanno le liste di proscrizione sui quotidiani italici a dire un mese fa che non bisognasse fare affari con Mosca e gli oligarchi. Gli oligarchi qui pagavano tutti: persino la nostra ambasciata a Mosca e' stata restaurata con i loro soldi e nessuno ha avuto niente da ridire. Come nel 2011 a nessuno facevano schifo i soldi di Gheddafi. Che poi noi abbiamo allegramente bombardato con la Nato.
Quanto agli amici di Putin, il maggiore e' la Cina. Mentre Israele e la Turchia - membro storico della Nato - agiscono da mediatori anche per difendere i loro interessi nazionali. Tanto e' vero che non hanno imposto alcuna sanzione a Mosca: sono mediatori interessati e anche gli Usa stanno zitti e mosca. Come noi europei che continuiamo ad acquistare il gas russo, ovvero a finanziare la guerra di Putin, altrimenti dovremmo spegnere la luce.
La Cina e' il piu' enigmatico degli alleati che Putin potesse trovare. Da questa crisi e' la potenza che probabilmente uscira' meglio insieme gli Stati Uniti. I cinesi sono i maggiori partner commerciali dell'Ucraina e comprano gas e petrolio dalla Russia. Con il rublo in caduta libera i cinesi stanno negoziando quote delle societa' che producono energia e materie prime. Lo yuan e' gia' entrato nelle imprese e nelle case russe come moneta di scambio internazionale. E venerdi' scorso la Cina in un meeting con l'Unione economica euroasiatica (Russia, Kazakhstan. Bielorussia, Kirghizistan e Armenia) ha annunciato un nuovo sistema internazionale monetario e finanziario in alternativa al dollaro. Da Oriente, e non solo, l'Europa chi l'ha vista?

3. L'ORA. NELL'INDIFFERENZA GENERALE CONTINUA LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

Nell'indifferenza generale continua la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Gli assassini sono i governi razzisti dell'Unione Europea.

4. REPETITA IUVANT. TRE TESI

La guerra e il fascismo sono la stessa cosa. Solo la lotta di liberazione delle donne puo' difendere e liberare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. MATERIALI. CAROL GOKEE: RISE UP FOR PELTIER CALL TO ACTION TOOLKIT
[Dal comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier ("International Leonard Peltier Defense Committee", 428-A8 Farnham St. Marshall, WI. 53559, 715.209.4453, sito: www.whoisleonardpeltier.info, e-mail: Contact at whoisleonardpeltier.info) riceviamo e diffondiamo]

Ask President Biden for the Immediate Release of Leonard Peltier!
*
Call to Action Briefing
There is no doubt that our criminal justice system is imperfect, and Mr. Peltier knows firsthand just how imperfect it can be.
"I call on President Biden to commute Mr. Peltier's sentence expeditiously. It is the right thing to do." - Senator Patrick Leahy (D-Vt), longest serving member of the U.S. Senate
*
Call to Action
Contact President Biden today!
202.456.1111
Ask for the immediate release of Leonard Peliter
Call President Biden Today! 202.456.1111
Please note: The White House comment line is open from 11 a.m. to 3 p.m.
Eastern, Tuesday through Thursday.
*
Important Links:
Change.org Petition: https://bit.ly/3refswl
Contact your local Representatives: https://bit.ly/housereplp
New York Times Article : Clemency for Peltier:
https://docs.google.com/document/d/1zpHhgTsR0cOQkqxlCJ-7fKoW2qJzTx9SbdoqaldBJlg/edit
Guardian Article Calling for Clemency:
https://amp.theguardian.com/commentisfree/2022/feb/02/leonard-peltier-is-americas-longest-held-indigenous-prisoner-he-should-be-freed
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Graphics:
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RISEUpForPeltier Signs & Banner Art link here
Use images in this link above for signs and banners for art builds.
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Official Hashtags
#RiseUpForPeltier
#FreeLeonardPeltier
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Account to Tag
@POTUS
@whitehouse
@OfficialFBOP (Bureau of Prisons)
@PeltierHQ (International Leonard Peltier Defense Committee)
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Sample Facebook and Instagram Post (Copy and Paste)
Call-to-Action
Leonard Peltier, Anishinaabe and Dakota, has spent over 4 decades of his life behind bars, and recently, the prison system has failed to provide him adequate care and protection against COVID-19. His story is the epitome of the systemic abuse that continues to target Indigenous people and Movement Leaders.
We call upon President Biden to show proof of his efforts toward justice and equity by granting Executive Clemency to elder movement leader Leonard Peltier.
Call the White House and demand the release of Leonard Peltier. (202) 456-1111. Say
you support the commutation of #LeonardPeltier's sentence. He's held at USP-Coleman I in FL. Register number 89637-132
Sign the online petition: https://bit.ly/3refswl
Contact your reps. Find them here: https://bit.ly/35raR
#RiseUpForPeltier
*
Here's what you need to know to #RiseUpForPeltier
On March 26, 2020 the Office of the Attorney General issued guidelines for the "Prioritization of Home Confinement as Appropriate in Response to COVID-19 Pandemic." A release to home confinement can be an immediate measure to ensure that Mr. Peltier gets the health care that he requires while the ILPDC continues to push for the commutation of his sentence.
*
Mr. Peltier's home community on the Turtle Mountain Reservation in North Dakota continues to plead for his return, confirming that they do not see his release as a threat to his community. Read the full letter here.
*
The International Leonard Peltier Defense Committee (ILPDC) is calling on the public to contact the White House and urge President Biden to take immediate action. Next, contact members of Congress and ask them to call upon the Warden at USP Coleman-1 and Bureau of Prisons Director Michael Carvajal, urging the immediate release of Leonard Peltier to home confinement.
It is time for Leonard Peltier to go home and be taken care of by his people. He has suffered for far too long and time is running out. Enough is enough!
*
Senator Patrick Leahy (D-Vt), the longest serving member of the U.S. Senate issued a statement urging President Biden to commute Leonard Peltier's sentence stating that, "His trial was so riddled with flaws that even one of the prosecutors trying him has acknowledged that Peltier was wrongfully convicted... He is exactly the kind of individual who should be considered for clemency... I have long believed that pardons and commutations are vital tools to offer clemency and relief, particularly when our criminal justice system has been contorted to propagate injustices. I call on President Biden to commute Mr. Peltier.s sentence expeditiously. It is the right thing to do."
Read the full statement here:
https://www.leahy.senate.gov/press/comment-urging-president-biden-to-commute-leonard-peltiers-sentence
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Sample Tweets (Copy and Paste)
Mr. Peltier's home community on the Turtle Mountain Reservation in North Dakota continues to plead for his return, confirming that they do not see his release as a threat to his community. Read the full letter here:
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The IPLDC is calling on the public to contact the White House and urge President Biden to take immediate action. Next, contact members of Congress and ask them to call upon the Warden at USP Coleman-1 and Bureau of Prisons Director Michal Carvajal, urging the immediate release of Leonard Peltier to home confinement.
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It is time for Leonard Peltier to go home and be taken care of by his people. He has suffered for far too long and time is running out. Enough is enough.
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For Media Inquiries, Please Contact:
Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453
Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127
Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier’s lead attorney, 615-434-7001

7. INCONTRI. IL 25 E 26 MARZO A MILANO E A SONDRIO DUE INCONTRI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Si svolgera' venerdi' 25 marzo 2022 a Milano, presso l'associazione Revdar, in via Digione 7, con inizio alle ore 19,30, un incontro per la liberazione di Leonard Peltier.
Partecipa Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano.
L'iniziativa e' promossa dal Centro di documentazione antimperialista "Olga Benario" e dal Circolo itinerante proletario "Georges Politzer".
Per informazioni: e-mail: bigoni.gastone at gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano).
*
Si svolgera' sabato 26 marzo 2022 a Sondrio presso il Centro Evangelico di Cultura, in via Malta 16, con inizio alle ore 17, una conferenza per la liberazione di Leonard Peltier.
Partecipano Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano, e Milena Valli, promotrice di inizative per la pace in Valtellina; modera Emanuele Campagna.
Aderiscono all'iniziativa il Centro Rigoberta Menchu' e l'Agenzia per la Pace.
Per informazioni: sito: sondrioevangelica.org, tel. 393665976493 (Centro Evangelico di Cultura di Sondrio), ed anche e-mail: bigoni.gastone at gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano).

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Louise Erdrich, Il guardiano notturno, Feltrinelli, Milano 2021, pp. 432, euro 20.
*
Riletture
- Bruce Johnson and Roberto Maestas, Wasi'chu. The Continuing Indian War, Monthly Review Press, New York and London 1979, pp. 268.
*
Riedizioni
- Arturo Paoli, Cent'anni di fraternita', Chiarelettere, Milano 2013, Rcs, Milano 2022, pp. 180, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Maestre
- Martha C. Nussbaum, Diventare persone, Il Mulino, Bologna 2001, 2011, pp. 372.
- Martha C. Nussbaum, Giustizia e aiuto materiale, Il Mulino, Bologna 2008, pp. 110.
- Martha C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignita' umana, Il Mulino, Bologna 2002, 2012, pp. 150.
- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene, Il Mulino, Bologna 1996, 2004, 2011, pp. VI + 832.
- Martha C. Nussbaum, Non per profitto. Perche' le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Il Mulino, Bologna 2011, pp. 164.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4413 del 19 marzo 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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