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[Nonviolenza] Partecipando al digiuno contro la guerra
- Subject: [Nonviolenza] Partecipando al digiuno contro la guerra
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Wed, 2 Mar 2022 10:29:11 +0100
PARTECIPANDO AL DIGIUNO CONTRO LA GUERRA
Oggi in digiuno
Prendo parte anch'io quest'oggi al digiuno contro la guerra promosso dal papa.
Degli strumenti che la nonviolenza appresta per contrastare la violenza, il digiuno e' e' quello piu' forte nel richiamare gli esseri umani alla propria comune umanita'.
E la guerra e' il piu' abominevole dei crimini contro l'umanita', poiche' essa consiste sempre e solo dell'uccisione di esseri umani da parte di altri esseri umani, dimentichi che siamo tutte e tutti sorelle e fratelli, tutte e tutti una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
La regola aurea che in tutte le grandi tradizioni di pensiero presiede all'umana convivenza, alla liberta' e alla giustizia, e': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero nei tuoi confronti".
Uccidere annienta l'umanita'. La guerra e' nemica assoluta dall'umanita'.
E' quindi dovere di ogni essere umano opporsi alla guerra, che e' sempre e solo assassina.
E' quindi dovere di ogni essere umano opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
"Cessate il fuoco", troppi esseri umani sono gia' morti
La guerra scatenata dal governo russo contro il popolo ucraino deve cessare immediatamente. Troppi esseri umani sono gia' morti.
L'invasione militare russa dell'Ucraina deve cessare immediatamente. L'esercito russo deve lasciare immediatamente l'Ucraina. Troppi esseri umani sono gia' morti.
La popolazione ucraina vittima di una folle e scellerata aggressione deve ricevere immediatamente tutti i soccorsi umanitari di cui ha bisogno. Troppi esseri umani sono gia' morti.
Tutte le persone in fuga dalla guerra devono essere soccorse, accolte, assistite. Troppi esseri umani sono gia' morti.
La guerra va fermata immediatamente. Troppi esseri umani sono gia' morti.
Pace, disarmo, smilitarizzazione, nonviolenza. Troppi esseri umani sono gia' morti.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Alcune ragionevoli parole della "Rete pace e disarmo"
Condivido sostanzialmente quello che ha scritto la "Rete pace e disarmo" e lo trascrivo qui di seguito.
"Bisogna fermare la guerra in Ucraina.
Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.
Condanniamo l'aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Vogliamo il "cessate il fuoco", chiediamo il ritiro delle truppe.
Ci vuole l'azione dell'Onu: disarmo e neutralita' attiva.
Dall'Italia e dall'Europa devono arrivare soluzioni politiche, non aiuti militari.
Protezione, assistenza, diritti alla popolazione di tutta l'Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura.
Siamo con la societa' civile, con le lavoratrici e i lavoratori ucraini e russi che si oppongono alla guerra con la nonviolenza.
No all'allargamento della Nato. Si' alla sicurezza condivisa.
Vogliamo un'Europa di pace, senza armi nucleari dall'Atlantico agli Urali.
Costruiamo ponti e solidarieta' tra i popoli, non con le armi ma con la democrazia, i diritti, la pace.
Basta armi, basta violenza, basta guerra".
Cosi' scrive la "Rete pace e disarmo", e dice bene.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Un'aggiunta nonviolenta
Ma occorrera' aggiungere alcune parole ancora.
1. La decisione del governo e del parlamento italiano di inviare armi nel cuore della carneficina e' del tutto illegale e criminale, folle e sciagurata: non di ulteriori stragi, non di ulteriori morti vi e' bisogno, ma di pace e soccorsi umanitari.
2. La Nato, che e' la piu' grande e peggiore organizzazione terrorista e stragista nel mondo, deve essere sciolta.
3. In tutto il mondo deve avere immediata applicazione la proibizione delle armi atomiche sancita dall'Onu: si cessi di produrre le armi nucleari, si smantellino tutti gli arsenali atomici. E' in gioco l'esistenza stessa del genere umano.
4. Occorre ridurre drasticamente le spese militari ed investire quelle ingenti risorse - oggi sperperate a fini di morte - in aiuti umanitari, assistenza, sanita', istruzione, riconversione economica sostenibile, protezione del mondo vivente, riconoscimento concreto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
5. Occorre adoperarsi per abolire gli eserciti e le armi: la salvezza comune dell'umanita' richiede l'immediato passaggio dalla sanguinaria e distruttiva gestione armata dei conflitti alla difesa popolare nonviolenta.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Un'insegna d'osteria, il cielo stellato e un professore di Koenigsberg
L'umanita' intera si opponga alla guerra.
L'umanita' intera sostenga la popolazione ucraina aggredita come tutti i popoli oppressi.
L'umanita' intera si impegni per la cessazione immediata della guerra e dell'invasione, di tutte le guerre e tutte le oppressioni.
L'umanita' intera comprenda che al male occorre opporsi facendo il bene.
L'umanita' intera comprenda che alla violenza occorre opporre la nonviolenza.
Abolire la guerra, ora.
Cessare di uccidere, ora.
Pace e disarmo, ora.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 2 marzo 2022
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
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