[Nonviolenza] La biblioteca di Zorobabele. 337



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LA BIBLIOTECA DI ZOROBABELE
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Segnalazioni librarie e letture nonviolente
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 337 del 26 gennaio 2022

In questo numero:
1. Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno
2. Il 30 gennaio ricordiamo Gandhi nell'anniversario della morte
3. Una proposta alle persone amiche: scriviamo ai parlamentari europei affinche' portino avanti l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier
4. Dalla Camera dei Deputati per Leonard Peltier nel 1997
5. Dal Senato della Repubblica per Leonard Peltier nel 1997
6. Dalla Camera dei Deputati per Leonard Peltier nel 1998
7. Dal Senato della Repubblica per Leonard Peltier nel 2002
8. Dal Senato della Repubblica per Leonard Peltier nel 2014

1. INIZIATIVE. IL 27 GENNAIO, "GIORNO DELLA MEMORIA", SI REALIZZINO OVUNQUE INIZIATIVE DI STUDIO, DI RIFLESSIONE, DI TESTIMONIANZA E D'IMPEGNO

Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno.
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Testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. INIZIATIVE. IL 30 GENNAIO RICORDIAMO GANDHI NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE
 
Ricorre il 30 gennaio l'anniversario della scomparsa di Mohandas Gandhi.
Realizziamo ovunque iniziative di ricordo della grande figura della nonviolenza che siano occasione di meditazione, di testimonianza e di impegno per la pace, contro tutte le violenza, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente.
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Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera. Opere di Gandhi:  essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996). Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recentissimo libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999; tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006, 2019.

3. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA ALLE PERSONE AMICHE: SCRIVIAMO AI PARLAMENTARI EUROPEI AFFINCHE' PORTINO AVANTI L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Preghiamo le persone, le associazioni, le istituzioni impegnate per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa del mondo vivente di scrivere ai parlamentari europei per chiedere loro di dare seguito all'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.
Di seguito alcuni materiali utili:
1. una bozza di lettera utilizzabile;
2. gli indirizzi di posta elettronica dei parlamentari europei eletti in Italia (gli indirizzi di posta elettronica di tutti gli altri parlamentari europei sono reperibili nel sito dedicato);
3. gli indirizzi di posta elettronica di alcuni collaboratori di David Sassoli (cui la lettera puo' essere inviata per conoscenza);
4. gli indirizzi di posta elettronica dello staff della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen (cui la lettera puo' essere inviata per conoscenza);
5. gli indirizzi di posta elettronica dello staff dell'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell (cui la lettera puo' essere inviata per conoscenza);
6. una minima notizia su Leonard Peltier;
7. due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier;
8. una considerazione sul significato della solidarieta' con Leonard Peltier.
Grazie di cuore per quanto vorrete fare.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 19 gennaio 2022
Per contattare le associazioni promotrici della campagna italiana in corso per la liberazione di Leonard Peltier: e-mail: bigoni.gastone at gmail.com, nepi1.anpi at gmail.com, centropacevt at gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano).
Per contattare l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact at whoisleonardpeltier.info
Alcuni siti utili: Centro studi americanistici "Circolo Amerindiano": www.amerindiano.org ; Il Cerchio, coordinamento di sostegno ai/dai nativi americani: www.associazioneilcerchio.it ; Soconas Incomindios, comitato di solidarieta' con i nativi americani: https://it-it.facebook.com/soconasincomindios/
Mittente: il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
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1. Una bozza di lettera utilizzabile
A tutte le parlamentari europee e a tutti i parlamentari europei
Oggetto: Un invito al Parlamento Europeo affinche' dia seguito all'iniziativa del Presidente David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier
Gentilissime parlamentari europee,
gentilissimi parlamentari europei,
forse saprete gia' che il Presidente David Sassoli, recentemente scomparso, il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente - con una conferenza stampa, un video e un tweet - la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scrisse, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
A sostegno di questa iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo Sassoli si sono espresse innumerevoli personalita', associazioni, istituzioni. Tra esse prestigiosissime personalita' dell'impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico.
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Gentilissime parlamentari europee,
gentilissimi parlamentari europei,
forse ricorderete anche che gia' in passato - nel 1994 e nel 1999 - il Parlamento Europeo delibero' risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier.
Trascriviamo qui di seguito integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,
1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
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Gentilissime parlamentari europee,
gentilissimi parlamentari europei,
ora che il Presidente Sassoli ci ha lasciato, crediamo che sarebbe un modo adeguato di rendergli omaggio proseguirne l'impegno.
Pertanto con questa lettera vi chiediamo di dare seguito all'iniziativa del Presidente David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier, confermando peraltro l'impegno gia' deliberato nel 1994 e nel 1999.
Una richiesta del Parlamento Europeo al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier, costituirebbe certamente un atto coerente con l'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani che fu proprio di David Sassoli, cosi' come con le risoluzioni gia' in passato adottate dal Parlamento Europeo.
Confidando nel vostro impegno e ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, vogliate gradire distinti saluti,
FIRMA, LUOGO E DATA
RECAPITO DEL MITTENTE
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2. Gli indirizzi di posta elettronica dei parlamentari europei eletti in Italia
isabella.adinolfi at ep.europa.eu; matteo.adinolfi at ep.europa.eu; simona.baldassarre at ep.europa.eu; pietro.bartolo at ep.europa.eu; alessandra.basso at ep.europa.eu; tiziana.beghin at ep.europa.eu; brando.benifei at ep.europa.eu; sergio.berlato at ep.europa.eu; silvio.berlusconi at ep.europa.eu; mara.bizzotto at ep.europa.eu; simona.bonafe at ep.europa.eu; anna.bonfrisco at ep.europa.eu; paolo.borchia at ep.europa.eu; carlo.calenda at ep.europa.eu; marco.campomenosi at ep.europa.eu; andrea.caroppo at ep.europa.eu; massimo.casanova at ep.europa.eu; fabiomassimo.castaldo at ep.europa.eu; susanna.ceccardi at ep.europa.eu; caterina.chinnici at ep.europa.eu; angelo.ciocca at ep.europa.eu; rosanna.conte at ep.europa.eu; ignazio.corrao at ep.europa.eu; andrea.cozzolino at ep.europa.eu; rosa.damato at ep.europa.eu; nicola.danti at ep.europa.eu; gianantonio.dare at ep.europa.eu; paolo.decastro at ep.europa.eu; salvatore.demeo at ep.europa.eu; francesca.donato at ep.europa.eu; herbert.dorfmann at ep.europa.eu; marco.dreosto at ep.europa.eu; eleonora.evi at ep.europa.eu; giuseppe.ferrandino at ep.europa.eu; laura.ferrara at ep.europa.eu; carlo.fidanza at ep.europa.eu; pietro.fiocchi at ep.europa.eu; raffaele.fitto at ep.europa.eu; mario.furore at ep.europa.eu; gianna.gancia at ep.europa.eu; chiara.gemma at ep.europa.eu; dino.giarrusso at ep.europa.eu; valentino.grant at ep.europa.eu; elisabetta.gualmini at ep.europa.eu; danilooscar.lancini at ep.europa.eu; elena.lizzi at ep.europa.eu; pierfrancesco.majorino at ep.europa.eu; fulvio.martusciello at ep.europa.eu; giuseppe.milazzo at ep.europa.eu; alessandra.moretti at ep.europa.eu; alessandro.panza at ep.europa.eu; aldo.patriciello at ep.europa.eu; piernicola.pedicini at ep.europa.eu; giuseppina.picierno at ep.europa.eu; sabrina.pignedoli at ep.europa.eu; giuliano.pisapia at ep.europa.eu; nicola.procaccini at ep.europa.eu; luisa.regimenti at ep.europa.eu; antonio.rinaldi at ep.europa.eu; franco.roberti at ep.europa.eu; daniela.rondinelli at ep.europa.eu; massimiliano.salini at ep.europa.eu; silvia.sardone at ep.europa.eu; massimiliano.smeriglio at ep.europa.eu; vincenzo.sofo at ep.europa.eu; raffaele.stancanelli at ep.europa.eu; antonio.tajani at ep.europa.eu; annalisa.tardino at ep.europa.eu; irene.tinagli at ep.europa.eu; patrizia.toia at ep.europa.eu; isabella.tovaglieri at ep.europa.eu; lucia.vuolo at ep.europa.eu; stefania.zambelli at ep.europa.eu; marco.zanni at ep.europa.eu; marco.zullo at ep.europa.eu;
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3. Gli indirizzi di posta elettronica di alcuni collaboratori di David Sassoli
lorenzo.mannelli at ep.europa.eu, armelle.douaud at ep.europa.eu, barbara.assi at ep.europa.eu, helene.aubeneau at ep.europa.eu, marco.canaparo at ep.europa.eu, fabrizia.panzetti at ep.europa.eu, michael.weiss at ep.europa.eu, luca.nitiffi at ep.europa.eu, matea.juretic at ep.europa.eu, francesco.miatto at ep.europa.eu, barbara.hostens at ep.europa.eu, monica.rawlinson at ep.europa.eu, beate.rambow at ep.europa.eu, laetitia.paquet at ep.europa.eu, nicola.censini at ep.europa.eu, arnaud.rehm at europarl.europa.eu, julien.rohaert at europarl.europa.eu, jose.roza at ep.europa.eu, roberto.cuillo at ep.europa.eu, silvia.cagnazzo at ep.europa.eu, eulalia.martinezdealosmoner at ep.europa.eu, iva.palmieri at europarl.europa.eu, tim.allan at ep.europa.eu, andrea.maceirascastro at ep.europa.eu, angelika.pentsi at ep.europa.eu,
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4. Gli indirizzi di posta elettronica dello staff della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen
Bjoern.SEIBERT at ec.europa.eu, Stephanie.Riso at ec.europa.eu, Jivka.PETKOVA at ec.europa.eu, Jens-Alexander.FLOSDORFF at ec.europa.eu, Kurt.VANDENBERGHE at ec.europa.eu, Anthony.WHELAN at ec.europa.eu, Per.Haugaard at ec.europa.eu, Fernando.ANDRESEN-GUIMARAES at ec.europa.eu, Maria-Luisa.CABRAL at ec.europa.eu, charmaine.hili at ec.europa.eu, Florentine.HOPMEIER at ec.europa.eu, Eva.SCHULTZ at ec.europa.eu, Olivier.SMITH at ec.europa.eu, Nicole.Dewandre at ec.europa.eu, Brenda.FURNIERE at ec.europa.eu, Fernando.SAMPEDRO-MARCOS at ec.europa.eu, Valeria.MICELI at ec.europa.eu, Tanja.MEEUWSEN at ec.europa.eu, Alisa.JAMES at ec.europa.eu, Adrianna.GORSKA-STUKOW at ec.europa.eu, Inare.SEMLALI at ec.europa.eu, corina.zieger at ec.europa.eu, Darja.VAN-BERLAER at ec.europa.eu, Karen.Saelens at ec.europa.eu, Stefan.SMITH at ec.europa.eu, Marta.Jalal at ec.europa.eu, Raluca.BELEGAN at ec.europa.eu, Katerina.TCHOLAKOVA at ec.europa.eu, Susanne.HORL at ec.europa.eu, Eric.DEMOULIN at ec.europa.eu
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5. gli indirizzi di posta elettronica dello staff dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell
cab-borrell-fontelles-contact at ec.europa.eu, pedro.serrano at ec.europa.eu, mathieu.briens at ec.europa.eu, anne.bergenfelt at ec.europa.eu, inma.lopez-martinez at ec.europa.eu, maud.arnould at ec.europa.eu, nereo.penalver-garcia at ec.europa.eu, fiona.knab-lunny at ec.europa.eu, leila.fernandez-stembridge at ec.europa.eu, rafael.daerr at ec.europa.eu, baiba.aleksejuka-tavaresa at ec.europa.eu, barbara.gallo at ec.europa.eu, esther.osorio at ec.europa.eu, annika.lotson-lopez at ec.europa.eu, elena.martin-chico at ec.europa.eu, sandrine.dupret at ec.europa.eu, margarita.fernandez-ruiz at ec.europa.eu, elizabeth.byrne at ec.europa.eu, joan.llorach at ec.europa.eu, polyxeni.prousalidou at ec.europa.eu, yolanda.segui-dominguez at ec.europa.eu, ceyhan.sabak at ec.europa.eu, judit.szarka at ec.europa.eu, giulia.matticari at ec.europa.eu, delphine.lebas at ec.europa.eu, maria-del-mar.cajal-allue at ec.europa.eu, Ignacio.ARRONIZ-VELASCO at ec.europa.eu
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6. Una minima notizia su Leonard Peltier
La vicenda di Leonard Peltier puo' essere riassunta brevemente: nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944, attivista dell'American Indian Movement per i diritti umani dei nativi americani e in difesa della Madre Terra, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze dimostratesi false; da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai universalmente riconosciuta (gli stessi suoi accusatori e giudici responsabili della sua scandalosa ed assurda condanna hanno in prosieguo di tempo ammesso che le cosiddette "prove" e le cosiddette "testimonianze" erano false). Anche dal carcere ha continuato ad impegnarsi per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra, sostenendo e promuovendo molte iniziative educative ed umanitarie, a cui ha affiancato un'apprezzata attivita' di pittore, poeta, scrittore.
Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione dal suo libro autobiografico edito in Italia nel 2005: "Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell'omicidio di due agenti dell'FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria e' affidato all'ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell'American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent'anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall'opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e' chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell'oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa e' la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi' via): i nativi la chiamano la danza del sole" (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).
Per ulteriori informazioni si veda di Leonard Peltier, Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999 (in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005); e tra le opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, Pomezia 1996; Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016. Particolarmente utile anche l'opera di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013, piu' volte ristampata.
Si puo' utilmente consultare anche il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info (sito nel quale e' disponibile anche il testo integrale del libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier).
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7. Due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier
"Tutti facciamo parte dell'unica famiglia dell'umanita'.
Noi condividiamo la responsabilita' per la nostra Madre Terra e per tutti quelli che ci vivono e respirano.
Credo che il nostro compito non sara' terminato fin quando anche un solo essere umano sara' affamato o maltrattato, una sola persona sara' costretta a morire in guerra, un solo innocente languira' in prigione e un solo individuo sara' perseguitato per le sue opinioni.
Credo nel bene dell'umanita'.
Credo che il bene possa prevalere, ma soltanto se vi sara' un grande impegno. Impegno da parte nostra, di ognuno di noi, tuo e mio".
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"Non ho scuse da porgere, solo tristezza. Non posso scusarmi per quello che non ho fatto. Ma posso provare dolore, e lo faccio. Ogni giorno, ogni ora, soffro per quelli che sono morti nello scontro di Oglala del 1975 e per le loro famiglie - per le famiglie degli agenti dell'Fbi Jack Coler e Ronald Williams e, si', per la famiglia di Joe Killsright Stuntz, la cui morte per una pallottola a Oglala quello stesso giorno, cosi' come le morti di centinaia di altri indiani a Pine Ridge in quel terribile periodo, non e' mai stata oggetto di inchiesta. Mi piange il cuore nel ricordare la sofferenza e la paura nella quale molta della mia gente fu costretta a vivere a quel tempo, la stessa sofferenza e paura che quel giorno spinse me e gli altri a Oglala per difendere chi era indifeso.
Provo pena e tristezza anche per la perdita subita dalla mia famiglia perche', in qualche misura, quel giorno sono morto io stesso. Sono morto per la mia famiglia, per i miei bambini, per i miei nipoti, per me stesso. Sopravvivo alla mia morte da oltre due decenni.
Quelli che mi hanno messo qui e che mi tengono qui sapendo della mia innocenza avranno una magra consolazione dalla loro indubbia rivincita, che esprime chi essi sono e cio' che sono. Ed e la piu' terribile rivincita che potessi immaginare.
Io so chi sono e quello che sono. Sono un indiano, un indiano che ha osato lottare per difendere il suo popolo. Io sono un uomo innocente che non ha mai assassinato nessuno, ne' inteso farlo. E, si', sono uno che pratica la Danza del Sole. Anche questa e' la mia identita'. Se devo soffrire in quanto simbolo del mio popolo, allora soffro con orgoglio.
Non cedero' mai.
Se voi, parenti e amici degli agenti che morirono nella proprieta' degli Jumping Bull, ricaverete qualche tipo di soddisfazione dal mio essere qui, allora posso almeno darvi questo, nonostante non mi sia mai macchiato del loro sangue. Sento la vostra perdita come mia. Come voi soffro per quella perdita ogni giorno, ogni ora. E cosi' la mia famiglia. Anche noi conosciamo quella pena inconsolabile. Noi indiani siamo nati, viviamo, e moriamo con quell'inconsolabile dolore. Sono ventitre' anni oggi che condividiamo, le vostre famiglie e la mia, questo dolore; come possiamo essere nemici? Forse e' con voi e con noi che il processo di guarigione puo' iniziare. Voi, famiglie degli agenti, certamente non avevate colpa quel giorno del 1975, come non l'aveva la mia famiglia, eppure voi avete sofferto tanto quanto, anche piu' di chiunque era li'. Sembra sia sempre l'innocente a pagare il prezzo piu' alto dell'ingiustizia. E' sempre stato cosi' nella mia vita.
Alle famiglie di Coler e Williams che ancora soffrono mando le mie preghiere, se vorrete accettarle. Spero lo farete. Sono le preghiere di un intero popolo, non solo le mie. Abbiamo molti dei nostri morti per cui pregare e uniamo la nostra amarezza alla vostra. Possa il nostro comune dolore essere il nostro legame.
Lasciate che siano quelle preghiere il balsamo per la vostra pena, non la prolungata prigionia di un uomo innocente.
Vi assicuro che se avessi potuto evitare quello che avvenne quel giorno, la vostra gente non sarebbe morta. Avrei preferito morire piuttosto che permettere consapevolmente che accadesse cio' che accadde. E certamente non sono stato io a premere il grilletto che l'ha fatto accadere. Che il Creatore mi fulmini ora se sto mentendo. Io non riesco a vedere come il mio stare qui, separato dai miei nipoti, possa riparare alla vostra perdita.
Vi giuro, sono colpevole solo di essere un indiano. E' questo il motivo per cui sono qui".
* * *
8. Una considerazione sul significato della solidarieta' con Leonard Peltier
La solidarieta' con Leonard Peltier e' la solidarieta' con la Resistenza degli indiani d'America vittime di un genocidio, di un etnocidio e di un ecocidio che tuttora continuano e che occorre contrastare.
La solidarieta' con Leonard Peltier e' la solidarieta' con la lotta di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani oppressi e denegati dalla violenza dei poteri dominanti.
La solidarieta' con Leonard Peltier e' la solidarieta' con la lotta dell'umanita' cosciente in difesa del mondo vivente dalla minaccia di distruzione da parte di un sistema di potere, di un modo di produzione e di un modello di sviluppo che schiavizzano, divorano e distruggono gli esseri umani, gli altri animali, l'intero mondo vivente.
La lotta di Leonard Peltier e la lotta per la sua liberazione sono quindi parte di un impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, di un impegno per la salvezza dell'intero mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere. Chi salva una vita salva il mondo.
Oppresse e oppresse di tutti i paesi unitevi nell'impegno per la liberazione comune, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la salvezza dell'umanita' intera, per la difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Liberta' per Leonard Peltier.
La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino.

4. DOCUMENTAZIONE. DALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER LEONARD PELTIER NEL 1997

Atti Parlamentari, 9049, Camera dei Deputati, XIII legislatura, allegato B ai resoconti, seduta dell'8 maggio 1997
Mozione
La Camera,
considerato che:
Leonard Peltier, appartenente alla tribu' dei Lakota Ojibwa, e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli consecutivi per l'uccisione di due agenti dell'Fbi avvenuta nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, il 26 giugno 1975;
Amnesty International ha espresso a piu' riprese le sue preoccupazioni a proposito del processo conclusosi con la condanna di Leonard Peltier, che e' stato ritenuto colpevole sulla base delle stesse prove che hanno condotto all'assoluzione di tre altre persone implicate nella morte dei due agenti dell'Fbi;
Leonard Peltier ha avuto un ruolo rilevante nella promozione del rispetto dei diritti umani nei nativi americani;
il Governo statunitense ammette ora che le deposizioni utilizzate per arrestare ed estradare Leonard Peltier dal Canada erano false e il sottosegretario alla giustizia statunitense ha affermato che il Governo non disponeva di prove sugli autori dell'omicidio dei due agenti;
i tentativi di Leonard Peltier di ottenere un nuovo processo sono stati appoggiati dalla maggior parte dei rappresentanti religiosi a livello mondiale e molti membri della Camera dei rappresentanti hanno presentato un memorandum a suo favore;
il senatore statunitense Daniel Inouye ha proposto un'audizione al Congresso al fine di chiarire le circostanze che hanno portato alla condanna per omicidio di Leonard Peltier;
Leonard Peltier ha esaurito tutte le procedure d'appello previste dal diritto statunitense e, nel novembre 1993, e' stata presentata al Presidente degli Stati Uniti una domanda di grazia, su cui una decisione e' attesa nel prossimo futuro;
il Parlamento europeo ha approvato nel dicembre del 1994 una risoluzione comune a favore di Leonard Peltier;
impegna il Governo
a promuovere presso tutte le sedi competenti — e in particolare presso le autorita' statunitensi , canadesi e comunitarie - iniziative atte a sollecitare la grazia presidenziale e la commutazione della pena per Leonard Peltier, tenendo conto dei contenuti della presente mozione.
(7-00155) De Benetti, Cento, Procacci, Turroni, Gardiol, Galletti, Leccese, Volpini, Voglino, Sica.

5. DOCUMENTAZIONE. DAL SENATO DELLA REPUBBLICA PER LEONARD PELTIER NEL 1977

Senato della Repubblica, XIII Legislatura, 173a seduta (pomerid.) Assemblea, resoconto stenografico 17 aprile 1997
Mozioni
RUSSO SPENA, ALBERTINI, ASCIUTTI, BATTAFARANO, BOCO, BORTOLOTTO, BRUNO GANERI, BUCCIARELLI, CALVI, CARCARINO, CENTARO, CIRAMI, CO', CORRAO, D'ALESSANDRO PRISCO, DE LUCA Athos, DE ZULUETA, DIANA Lorenzo, FERRANTE, FIGURELLI, FIORILLO, IULIANO, LO CURZIO, LORETO, MACONI, MANTICA, MANZI, MARCHETTI, MARINO, MASULLO, MAZZUCA POGGIOLINI, MELONI, NAVA, OCCHIPINTI, PAPPALARDO, PIERONI, PINGGERA, PREDA, RIPAMONTI, ROBOL, SALVATO, SARACCO, SARTO, SARTORI, SCOPELLITI, SEMENZATO, SPERONI, SQUARCIALUPI, TAPPARO, UCCHIELLI, VALENTINO
– Il Senato,
considerato:
che Leonard Peltier, appartenente alla tribu' dei Lakota Ojibwa, e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli consecutivi per l'uccisione di due agenti dell'FBI avvenuta nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, il 26 giugno 1975;
che Amnesty International ha espresso a piu' riprese le sue preoccupazioni a proposito del processo conclusosi con la condanna di Leonard Peltier e ricordato che egli e' stato ritenuto colpevole sulla base delle stesse prove che hanno condotto all'assoluzione di tre altre persone implicate nella morte dei due agenti dell'FBI;
il ruolo di Leonard Peltier nella promozione del rispetto dei diritti umani dei nativi americani;
che il Governo statunitense ammette ora che le deposizioni utilizzate per arrestare ed estradare Leonard Peltier dal Canada erano false e ricordato che il sottosegretario alla giustizia statunitense ha affermato che il Governo non disponeva di prove a carico degli autori dell'omicidio dei due agenti;
che i tentativi di Leonard Peltier di ottenere un nuovo processo sono stati appoggiati dalla maggior parte dei leader religiosi a livello mondiale e che molti membri della Camera dei rappresentanti hanno presentato un memorandum a suo favore;
che il senatore statunitense Daniel Inouye ha proposto un'audizione al Congresso al fine di chiarire le circostanze che hanno portato alla condanna per omicidio di Leonard Peltier;
che Leonard Peltier ha esaurito tutte le procedure d'appello previste dal diritto statunitense;
che nel novembre 1993 e' stata presentata al Presidente degli Stati Uniti una domanda di grazia e che una decisione e' attesa nel prossimo futuro;
che il Parlamento europeo ha approvato, nel dicembre 1994, una risoluzione comune a favore di Leonard Peltier,
impegna il Governo:
a promuovere presso tutte le sedi competenti iniziative atte a sollecitare la grazia presidenziale e la commutazione della pena per Leonard Peltier;
a trasmettere la presente mozione al Consiglio, alla Commissione, alla Camera e al Senato degli Stati Uniti, al Presidente degli Stati Uniti, al Dipartimento della giustizia del Canada e al Primo Ministro canadese.
(1-00105)

6. DOCUMENTAZIONE. DALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER LEONARD PELTIER NEL 1998

Atti Parlamentari, 15695, Camera dei Deputati, XIII legislatura, allegato B ai resoconti, seduta del 16 marzo 1998
Risoluzione in Commissione
La III Commissione,
considerato che:
il 26 giugno 1975, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, furono uccisi due agenti dell'Fbi;
nel 1977, a seguito di indagini sommarie sulla morte dei due agenti dell'Fbi, Leonard Peltier, appartenente alla tribu' dei Lakota Oibwa, e' stato condannato a due ergastoli consecutivi;
Leonard Peltier, da anni aveva un ruolo di primo piano sia per la promozione, sia per il riconoscimento dei diritti umani dei nativi americani:
Amnesty International ha piu' volte espresso a diverse autorita' statunitensi e a vari organismi internazionali le sue preoccupazioni in merito alla raccolta delle prove e all'istruttoria del processo conclusosi con la condanna di Leonard Peltier;
Amnesty International ha diverse volte rammentato agli organi competenti come le prove della colpevolezza di Leonard Peltier fossero, esclusivamente, basate su quelle che hanno portato all'assoluzione di altri tre indagati per la morte dei due agenti dell'Fbi: una vera e propria aberrazione giuridica;
il Governo statunitense, solo ora, ammette che le deposizioni utilizzate per arrestare ed estradare Leonard Peltier dal Canada erano false;
il sottosegretario alla giustizia statunitense ha recentemente affermato che il Governo non disponeva di nessuna prova a carico degli autori dell'omicidio dei due agenti dell'Fbi;
i tentativi di Leonard Peltier di ottenere la revisione del processo oltre ad essere, alla luce di quanto emerso negli anni, un fatto di civilta' giuridica, sono sostenuti e dall'opinione pubblica e da diversi leader religiosi a livello mondiale;
molti membri della Camera dei rappresentanti hanno presentato un memorandum a favore di Leonard Peltier;
il senatore statunitense Daniel Inouye ha proposto un'audizione al Congresso al fine di chiarire le circostanze che hanno portato alla condanna per omicidio di Leonard Peltier;
Leonard Peltier ha esaurito tutte le procedure d'appello previste dal diritto statunitense;
nel novembre 1993 e' stata presentata al Presidente degli Stati Uniti una domanda di grazia, e una decisione e' attesa nel prossimo futuro;
il Parlamento europeo ha approvato, nel dicembre 1994, una risoluzione comune a favore di Leonard Peltier;
impegna il Governo:
a promuovere presso tutte le sedi competenti iniziative atte a sollecitare la grazia presidenziale e la commutazione della pena per Leonard Peltier;
a favorire iniziative, anche diplomatiche, atte alla promozione e al riconoscimento dei diritti umani dei nativi americani, nonche' del lavoro svolto da Leonard Peltier;
ad operare affinche' la diplomazia dei Paesi dell'UE si attivi per una soluzione positiva del caso Peltier.
(7-00446) Leccese, De Benetti.

7. DOCUMENTAZIONE. DAL SENATO DELLA REPUBBLICA PER LEONARD PELTIER NEL 2002

Senato della Repubblica, XIV Legislatura, 185a seduta (pomerid.) Assemblea, allegato B, 11 giugno 2002
MARTONE, DE PETRIS
– Al Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri.
– Considerato che il 10 giugno 2002 e' cominciato a Roma il vertice della FAO "World Food Summit Plus 5", che avra'` come oggetto i programmi e le politiche da sostenere su scala locale, nazionale e globale, per affrontare in maniera determinata ed efficace il dramma della fame nel mondo. Questo dramma va affrontato con un approccio che metta al centro i diritti umani fondamentali, ovvero i diritti alla sovranita' alimentare, al cibo, alla terra, all'acqua, e non solo. Secondo le denunce delle Organizzazioni contadine e delle ONG che parteciperanno ai lavori dell'NGO-CSO Forum e seguiranno i lavori del vertice ufficiale, molti sono i cittadini e le cittadine di ogni parte del mondo perseguitati, incarcerati o minacciati per le loro attivita' in difesa di tali diritti, tra questi:
nelle Filippine Manolito Matricio, Ruben Balaguer, Gelito Bautista, Eduardo Hermoso, Mario Tobias e Joshua Ungsod;
in Brasile Edenilson Henrique Batista, Jose Lauro Dos Santos, Jose Guilherme Dos Santos, Alcides Goncalves, Americo Moreira de Azevedo, Rosalina Rodrigues De Oliveira Acorsi, tutti membri del Movimento Sem Terra dello Stato di San Paolo;
in Indonesia, Rais Bin Amsar, Yusup bin Marsa, Asgari bin Arwa, Sahradi bin Wari, Samsyuri bin Usma, Usri bin Karsi, Jamali, Warta bin Alias, Ahmad Nurjali, tutti membri della Banten Peasant Union imprigionati nel villaggio di Cibaliung, nella provincia del Banten;
in Bangladesh Laskar Mohammad Khalilur Rahman e Dactar Md Kabir del Bangladesh Krishok Federation, in attesa di processo e sotto minaccia di arresto, Rahima Begum e Sipra Rani, due donne leader del Bangladesh Kishani Sabha costantemente molestate dalla polizia;
in Bolivia Silvia Lazarte, leader nazionale dell'organizzazione Bartolina Sisa, Margarita Teran, Seider Emilio V. Ch., Eugenio Abendano H., Lidio Julian Gomez, Ambrocio Amador;
in Francia Jose' Bove', Bernard Moser, Christian Brousse e Rene' Riesel;
negli Stati Uniti, Leonard Peltier, attivista di First Nations in prigione da 26 anni per l'omicidio presunto di un agente dell'FBI anche se il Governo ha ammesso di non sapere chi sia realmente il colpevole. Accusato di omicidio ha 57 anni e versa in gravissime condizioni di salute,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere per garantire o ripristinare i diritti umani fondamentali di questi attivisti ed attiviste;
quali iniziative intenda intraprendere affinche' venga affermata la
sovranita' alimentare, venga garantita una agricoltura diversificata, sostenibile e fondata sul lavoro, insieme a cibo sano e di qualita', sostenendo una moratoria nell'uso degli OGM, una rapida riattivazione di programmi di riforma agraria giusti e radicali e per l'esclusione delle questioni agricole dall'agenda negoziale dell'Organizzazione mondiale del commercio.
(4-02356)

8. DOCUMENTAZIONE. DAL SENATO DELLA REPUBBLICA PER LEONARD PELTIER NEL 2014

Senato della Repubblica, Legislatura 17, Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02695, pubblicato il 18 settembre 2014, nella seduta n. 314
MANCONI, DIRINDIN, AMATI, AIROLA, ZELLER, PEZZOPANE, D'ADDA, SERRA, BORIOLI, GUERRA, PALERMO, PUPPATO, CIRINNA', MASTRANGELI, LUCHERINI, PAGLIARI, VALENTINI, LO GIUDICE, ROMANI Maurizio, FERRARA Elena
- Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
- Premesso che:
il 26 giugno 1975, nella riserva indiana di "Pine Ridge", nel Sud Dakota, nel corso di una manifestazione pacifica di protesta contro gli espropri di territori, furono uccisi due agenti speciali del FBI, Ronald A. Williams e Jack R. Coler, di 27 e 28 anni;
nel 1977 Leonard Peltier, appartenente alla tribu' dei Lakota Oibwa, dopo essere stato estradato dal Canada nel febbraio dell'anno precedente, e' stato condannato a 2 ergastoli consecutivi per l'uccisione dei 2 agenti;
Leonard Peltier faceva parte del Movimento indiano americano (AIM) e aveva quindi un ruolo di primo piano nella promozione dei diritti civili dei nativi americani;
tre persone furono accusate d'omicidio, ma solo Peltier fu condannato;
il 12 settembre 2014 Leonard Peltier ha compiuto 70 anni di cui piu' di 38 passati in carceri di massima sicurezza;
considerato che:
lo stesso Governo statunitense ha ammesso che le deposizioni utilizzate per arrestare ed estradare Leonard Peltier dal Canada erano false;
nel 1986 lo stesso pubblico ministero dovette ammettere che nessuno era in grado di sapere chi avesse realmente ucciso i due agenti;
la giuria che condanno' Peltier era formata da soli bianchi;
un accurato rapporto balistico rivelo' dopo 5 anni che i proiettili che uccisero i 2 agenti non appartenevano all'arma di Peltier;
i tentativi di Peltier di ottenere la revisione del processo sono stati negati;
Leonard Peltier ha esaurito tutte le procedure d'appello previste dal diritto statunitense;
le sue condizioni di salute non sono buone: soffre di cuore e di una grave forma di diabete che gli ha causato anche la perdita della vista ad un occhio;
rilevato che:
il 15 dicembre 1994 e l'11 febbraio 1999 il Parlamento europeo ha adottato risoluzioni in favore di Leonard Peltier;
successivamente, il 28 aprile 1998, la XIV Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea) della Camera dei deputati ha adottato una risoluzione sul caso di Leonard Peltier (7-00461);
analoghe iniziative hanno avuto luogo nell'ambito delle assemblee rappresentative belga (13 marzo 1997 e 29 giugno 2000), britannica (22 marzo 1999, 18 gennaio 2000 e 22 marzo), olandese (1995),
si chiede di sapere
quali iniziative di propria competenza intenda adottare il Ministro in indirizzo per favorire l'adozione della grazia rispetto al caso di Leonard Peltier e per fare in modo che il regime di detenzione sia adeguato alla sue condizioni di salute.

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a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 337 del 26 gennaio 2022
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