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[Nonviolenza] Telegrammi. 4350
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 4350
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Fri, 14 Jan 2022 18:35:53 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4350 del 15 gennaio 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Una dichiarazione del Dipartimento di Stato e una massima di La Rochefoucauld (riproponendo la richiesta di David Sassoli che Leonard Peltier sia finalmente liberato)
2. Alcune delle innumerevoli adesioni all'appello per la liberazione di Leonard Peltier
3. Contrastare la pandemia
4. Tre tesi
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. UNA DICHIARAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI STATO E UNA MASSIMA DI LA ROCHEFOUCAULD (RIPROPONENDO LA RICHIESTA DI DAVID SASSOLI CHE LEONARD PELTIER SIA FINALMENTE LIBERATO)
Le agenzie di stampa riportano che un portavoce del Dipartimento di Stato (il Ministero degli Esteri degli Stati Uniti d'America) ha diffuso una nota in cui si dichiara che il Presidente del Parlamento Europeo deceduto alcuni giorni fa, David Sassoli, e' stato "una voce per la democrazia e i diritti umani"; ed e' certamente cosi'.
Al Dipartimento di Stato, e con esso al Presidente degli Stati Uniti d'America, occorrera' allora ricordare che nella sua azione in difesa dei diritti umani David Sassoli ha espresso alcuni mesi fa la richiesta che sia finalmente liberato Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra, da 45 anni scandalosamente detenuto per delitti che non ha commesso.
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E valga il vero: il 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli espresse pubblicamente - con una conferenza stampa, un video e un tweet - la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 scrisse, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
A sostegno di questa iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo Sassoli si sono espresse innumerevoli personalita', associazioni, istituzioni. Tra esse prestigiosissime personalita' dell'impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico, come Alessandra Algostino, Laura Boella, don Luigi Ciotti, Giancarla Codrignani, Marinella Correggia, Nando dalla Chiesa, Gregorio de Falco, Roberta De Monticelli, Paolo Ferrero, Francuccio Gesualdi, Raniero La Valle, Gad Lerner, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Graziella Proto, Anna Puglisi, Annamaria Rivera, Antonia Sani, Mao Valpiana, Guido Viale, padre Alex Zanotelli, e le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d'Italia come Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano.
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Se il Dipartimento di Stato, e con esso il Presidente degli Stati Uniti d'America, vogliono onorare la memoria di David Sassoli, si adoperino affinche' sia dato adempimento a quella sua richiesta: il Dipartimento di Stato facendosene portavoce presso il Presidente, ed il Presidente degli Stati Uniti d'America concedendo finalmente la grazia presidenziale a Leonard Peltier. Altrimenti e' inevitabile pensare che l'omaggio reso al Presidente del Parlamento Europeo da parte del governo statunitense e' nient'altro che un mero esercizio di ipocrisia, ovvero - come ebbe a scrivere La Rochefoucauld in una delle sue massime - l'omaggio che il vizio rende alla virtu'.
Ancora una volta quindi chiediamo al Presidente degli Stati Uniti d'America di adempiere la limpida richiesta del Presidente Sassoli: la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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Per contattare le associazioni promotrici della campagna italiana per la liberazione di Leonard Peltier: e-mail: bigoni.gastone at gmail.com, nepi1.anpi at gmail.com, centropacevt at gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano).
Per contattare l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact at whoisleonardpeltier.info
Alcuni siti utili: Centro studi americanistici "Circolo Amerindiano": www.amerindiano.org ; Il Cerchio, coordinamento di sostegno ai/dai nativi americani: www.associazioneilcerchio.it ; Soconas Incomindios, comitato di solidarieta' con i nativi americani: https://it-it.facebook.com/soconasincomindios/
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Allegati:
1. Una minima notizia su Leonard Peltier
2. Due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier
3. Sul significato della solidarieta' con Leonard Peltier
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Allegato 1. Una minima notizia su Leonard Peltier
La vicenda di Leonard Peltier puo' essere riassunta brevemente: nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944, attivista dell'American Indian Movement per i diritti umani dei nativi americani e in difesa della Madre Terra, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze dimostratesi false; da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai universalmente riconosciuta (gli stessi suoi accusatori e giudici responsabili della sua scandalosa ed assurda condanna hanno in prosieguo di tempo ammesso che le cosiddette "prove" e le cosiddette "testimonianze" erano false). Anche dal carcere ha continuato ad impegnarsi per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra, sostenendo e promuovendo molte iniziative educative ed umanitarie, a cui ha affiancato un'apprezzata attivita' di pittore, poeta, scrittore.
Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione dal suo libro autobiografico edito in Italia nel 2005: "Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell'omicidio di due agenti dell'FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria e' affidato all'ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell'American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent'anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall'opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e' chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell'oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa e' la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi' via): i nativi la chiamano la danza del sole" (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).
Per ulteriori informazioni si veda di Leonard Peltier, Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999 (in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005); e tra le opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, Pomezia 1996; Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016. Particolarmente utile anche l'opera di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013, piu' volte ristampata.
Si puo' utilmente consultare anche il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info (sito nel quale e' disponibile anche il testo integrale del libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier).
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Allegato 2. Due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier
"Tutti facciamo parte dell'unica famiglia dell'umanita'.
Noi condividiamo la responsabilita' per la nostra Madre Terra e per tutti quelli che ci vivono e respirano.
Credo che il nostro compito non sara' terminato fin quando anche un solo essere umano sara' affamato o maltrattato, una sola persona sara' costretta a morire in guerra, un solo innocente languira' in prigione e un solo individuo sara' perseguitato per le sue opinioni.
Credo nel bene dell'umanita'.
Credo che il bene possa prevalere, ma soltanto se vi sara' un grande impegno. Impegno da parte nostra, di ognuno di noi, tuo e mio".
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"Non ho scuse da porgere, solo tristezza. Non posso scusarmi per quello che non ho fatto. Ma posso provare dolore, e lo faccio. Ogni giorno, ogni ora, soffro per quelli che sono morti nello scontro di Oglala del 1975 e per le loro famiglie - per le famiglie degli agenti dell'Fbi Jack Coler e Ronald Williams e, si', per la famiglia di Joe Killsright Stuntz, la cui morte per una pallottola a Oglala quello stesso giorno, cosi' come le morti di centinaia di altri indiani a Pine Ridge in quel terribile periodo, non e' mai stata oggetto di inchiesta. Mi piange il cuore nel ricordare la sofferenza e la paura nella quale molta della mia gente fu costretta a vivere a quel tempo, la stessa sofferenza e paura che quel giorno spinse me e gli altri a Oglala per difendere chi era indifeso.
Provo pena e tristezza anche per la perdita subita dalla mia famiglia perche', in qualche misura, quel giorno sono morto io stesso. Sono morto per la mia famiglia, per i miei bambini, per i miei nipoti, per me stesso. Sopravvivo alla mia morte da oltre due decenni.
Quelli che mi hanno messo qui e che mi tengono qui sapendo della mia innocenza avranno una magra consolazione dalla loro indubbia rivincita, che esprime chi essi sono e cio' che sono. Ed e la piu' terribile rivincita che potessi immaginare.
Io so chi sono e quello che sono. Sono un indiano, un indiano che ha osato lottare per difendere il suo popolo. Io sono un uomo innocente che non ha mai assassinato nessuno, ne' inteso farlo. E, si', sono uno che pratica la Danza del Sole. Anche questa e' la mia identita'. Se devo soffrire in quanto simbolo del mio popolo, allora soffro con orgoglio.
Non cedero' mai.
Se voi, parenti e amici degli agenti che morirono nella proprieta' degli Jumping Bull, ricaverete qualche tipo di soddisfazione dal mio essere qui, allora posso almeno darvi questo, nonostante non mi sia mai macchiato del loro sangue. Sento la vostra perdita come mia. Come voi soffro per quella perdita ogni giorno, ogni ora. E cosi' la mia famiglia. Anche noi conosciamo quella pena inconsolabile. Noi indiani siamo nati, viviamo, e moriamo con quell'inconsolabile dolore. Sono ventitre' anni oggi che condividiamo, le vostre famiglie e la mia, questo dolore; come possiamo essere nemici? Forse e' con voi e con noi che il processo di guarigione puo' iniziare. Voi, famiglie degli agenti, certamente non avevate colpa quel giorno del 1975, come non l'aveva la mia famiglia, eppure voi avete sofferto tanto quanto, anche piu' di chiunque era li'. Sembra sia sempre l'innocente a pagare il prezzo piu' alto dell'ingiustizia. E' sempre stato cosi' nella mia vita.
Alle famiglie di Coler e Williams che ancora soffrono mando le mie preghiere, se vorrete accettarle. Spero lo farete. Sono le preghiere di un intero popolo, non solo le mie. Abbiamo molti dei nostri morti per cui pregare e uniamo la nostra amarezza alla vostra. Possa il nostro comune dolore essere il nostro legame.
Lasciate che siano quelle preghiere il balsamo per la vostra pena, non la prolungata prigionia di un uomo innocente.
Vi assicuro che se avessi potuto evitare quello che avvenne quel giorno, la vostra gente non sarebbe morta. Avrei preferito morire piuttosto che permettere consapevolmente che accadesse cio' che accadde. E certamente non sono stato io a premere il grilletto che l'ha fatto accadere. Che il Creatore mi fulmini ora se sto mentendo. Io non riesco a vedere come il mio stare qui, separato dai miei nipoti, possa riparare alla vostra perdita.
Vi giuro, sono colpevole solo di essere un indiano. E' questo il motivo per cui sono qui".
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Allegato 3. Sul significato della solidarieta' con Leonard Peltier
La solidarieta' con Leonard Peltier e' la solidarieta' con la Resistenza degli indiani d'America vittime di un genocidio, di un etnocidio e di un ecocidio che tuttora continuano e che occorre contrastare.
La solidarieta' con Leonard Peltier e' la solidarieta' con la lotta di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani oppressi e denegati dalla violenza dei poteri dominanti.
La solidarieta' con Leonard Peltier e' la solidarieta' con la lotta dell'umanita' cosciente in difesa del mondo vivente dalla minaccia di distruzione da parte di un sistema di potere, di un modo di produzione e di un modello di sviluppo che schiavizzano, divorano e distruggono gli esseri umani, gli altri animali, l'intero mondo vivente.
La lotta di Leonard Peltier e la lotta per la sua liberazione sono quindi parte di un impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, di un impegno per la salvezza dell'intero mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere. Chi salva una vita salva il mondo.
Oppresse e oppresse di tutti i paesi unitevi nell'impegno per la liberazione comune, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la salvezza dell'umanita' intera, per la difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Liberta' per Leonard Peltier.
La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino.
2. REPETITA IUVANT. ALCUNE DELLE INNUMEREVOLI ADESIONI ALL'APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
Tra le innumerevoli adesioni all'appello gia' fatto proprio dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e promosso da figure prestigiose come don Luigi Ciotti, Nando dalla Chiesa, Raniero La Valle, Gad Lerner, Luisa Morgantini, Moni Ovadia, padre Alex Zanotelli, le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d'Italia come quelli di Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano, numerosi rappresentanti delle istituzioni come ad esempio il senatore Gregorio de Falco, molte illustri personalita' della cultura, della riflessione morale, della vita civile e della solidarieta' concreta, e tante, tante persone di volonta' buona, segnaliamo ad esempio quelle di: Massimo Acanfora, giornalista di Altreconomia; Maurizio Acerbo, gia' deputato e attuale segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea; Remo Agnoletto, presidente dell'Associazione Centro Documentazione Polesano OdV, Rovigo; Vittorio Agnoletto, medico e attivista, gia' parlamentare europeo; Mario Agostinelli, presidente dell’"Associazione Laudato si', un'Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale"; Fabio Alberti, fondatore di "Un ponte per..."; Mario Aldovini, Modena; Giacomo Alessandroni, docente e attivista di Peacelink, Pesaro; Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale; Gianni Alioti, prestigiosa figura del movimento sindacale, dell'impegno per la pace e della solidarieta' internazionale, Genova; Rocco Altieri, docente, saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha"; Francesco Andreini, Siena; Milka Antonic Lauriola, pacifista; Francesca Appolloni, assessore alla sanita' del Comune di Siena; Umberto Arciero, scrittore e storico attivista per la liberazione di Leonard Peltier; Luciano Ardesi, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli; Mariolina Argiolas, Monserrato (Ca); Fulvio Aurora, Medicina Democratica, Milano; Franco Avati, Verona; Ines Bacchi; Francesco Baicchi, del comitato esecutivo del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale; Emanuela Baliva, Reti di Pace; Caterina Ballardini, Roma; Lino Balza, ambientalista e giornalista; Angelo Baracca, professore di Fisica, Universita' di Firenze; Leonardo Barattin, Venezia Mestre; Daniele Barbieri, giornalista e saggista; Pierangelo Barone, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale, presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa" dell'Universita' degli Studi di Milano Bicocca; Vincenzo Barone, avvocato, Milano; Rosanna Barzan, presidente del Centro Documentazione Pace di Ivrea (To); Cristina Bassi, Dosolo (Mn); Piero Basso, Milano; Manlio Beligni, Anpi Sinalunga (Si); Emanuele Bellato (direttore) e la redazione de "Il Popolo Veneto" (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); Giuliana Beltrame, sociologa e attivista, Padova; Fausto Benuzzi, Bologna; Cesare Bermani, illustre storico; Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS - Confederazione dei comitati di base; Silvia Berruto, giornalista di pace, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza; Grazia Maria Bertini, Roma; Carla Bertolotti, anche come portavoce del Comitato "vivere bene la macchia" di S. Stefano Magra; Norma Bertullacelli, figura di riferimento del movimento pacifista a Genova; Moreno Biagioni, Firenze; Paola Biancalana, artista e docente; Elisa Bianchini, delegata sindacale USB - Unione Sindacale di Base, Viterbo; Giovanni Bianco, giurista, professore universitario; Mauro Biani, vignettista de La Repubblica, L'Espresso, Azione Nonviolenta; Marita Blessing; Marco Boato, sociologo e saggista, gia' deputato e senatore; Michele Boato, ecologista, gia' deputato e consigliere regionale, Venezia-Mestre; Laura Boella, illustre filosofa e docente universitaria, Milano; Susanna Bonfadini, Milano; Franco Borghi, Cento (Ferrara); Federico Borgna, Sindaco di Cuneo; Sista Bramini, Roma; Antonio Bruno, gia' consigliere comunale di Genova; Valentina Bruno, associazione "Erinna", Viterbo; Giuseppe Bruzzone, obiettore di coscienza anni '66/'68; Emanuela Bussolati, autrice di libri per l'infanzia; Javier Cabero, Movimiento Humanista; Tullio Cacco, segretario provinciale dell'Anpi di Venezia; Augusto Cacopardo, antropologo; Elena Camino, docente, ricercatrice, saggista; Antonella Cammarota, professoressa ordinaria di Sociologia Politica, Dipartimento Cospecs Universita' di Messina; Mariella Cao, insegnante, pacifista, animatrice del comitato "Gettiamo le basi"; Francesco Domenico Capizzi, presidente dell'organizzazione di volontariato "Scienza Medicina Istituzioni Politica Societa'"; Maria Grazia Caprioli, insegnante, Viterbo; Alessandro Capuzzo, "Comitato pace, convivenza e solidarieta' Danilo Dolci" di Trieste; Elisabetta Caroti, Roma; Giorgio Carpi, Centro nuovo modello di sviluppo, Vecchiano (Pisa); Maria Luigia Casieri, preside, Viterbo; Pilar Castel, autrice e attrice No War; Antonio Catozzi, insegnante; Augusto Cavadi, direttore della Casa dell'equita' e della bellezza, Palermo; Giovanna Cavarocchi, presidente Auser Tuscia; Alessandra Ceresa, Corbetta; Massimo Chiodi, vicesindaco di Ronciglione (Vt); Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo; Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'; Monica Cinti, Sindaca di Monte San Pietro (Bo); don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, una delle figure piu' illustri della cultura e della prassi della pace e della solidarieta'; Ennio Cirnigliaro, Genova; Maria Paola Clarini Ramos, della Comunita' di San Paolo, Roma; Giusy Clarke Vanadia, docente e attivista; Naila Clerici, docente universitaria, presidente "Soconas incomindios", Torino; Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita; Valerio Colombaroli, Bussoleno (To); Laura Corradi, docente universitaria; Marinella Correggia, giornalista e saggista; Renato Corsetti, linguista ed esperantista; Mario Cossali, Presidente dell'Anpi del Trentino; Paolo Costantini, Montespertoli (Fi); Giorgio Cremaschi, storico dirigente del movimento operaio; Simonetta Crisci, avvocato, presidente dell'Associazione SenzaConfine; Patrizia Cupelloni, psicoanalista SPI, Roma; Ottavio D’Alessio Grassi, attivista e scrittore; Nando Dalla Chiesa, sociologo, scrittore, gia' sottosegretario, senatore e deputato, una delle figure piu' illustri della lotta contro i poteri criminali; Massimo Dalla Giovanna, Genova; Paolo D'Arpini, testimone dell'ecologia profonda, della spiritualita' laica, del bioregionalismo; Claudia Dauru', Firenze; Oscar de America, economista e statistico; Danilo De Biasio, direttore del Festival dei Diritti Umani; Gregorio de Falco, senatore; Leonardo De Franceschi, docente all'Universita' degli studi Roma Tre; Giuseppe Deiana, scrittore; don Vitaliano Della Sala, parrocchia Santi Pietro e Paolo, Mercogliano (Av); Andrea De Lotto, insegnante e storico animatore del comitato italiano di solidarieta' con Leonard Peltier; Roberta De Monticelli, illustre filosofa e docente universitaria; Giorgio Demurtas, responsabile sanita' Prc federazione di Viterbo; Carla Dentella, coop. Dar casa, Milano; Francesco De Pasquale, Sindaco di Carrara; Nunzio D'Erme, Osservatorio Repressione; Heinz Dieterich, coordinatore CTS-UAM-WARP; Tommaso Di Francesco, condirettore de "Il manifesto"; Mario Di Marco, referente Servizio Civile della Caritas diocesana di Viterbo; Giulio Di Meo, fotografo, reporter, didatta, Bologna; Franco Dinelli, ricercatore CNR, consigliere nazionale di Pax Christi; Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione; Angela Dogliotti, una delle figure piu' autorevoli della cultura della pace e della nonviolenza, Torino; Elisabetta Donini, Donne in nero, Torino; Giuseppe e Raffaella Donzelli, Catania; Nicoletta Dosio, insegnante in pensione, storica militante per la giustizia sociale e la difesa della natura, per i diritti umani ed i beni comuni, Bussoleno (To); Luciano Dottarelli, gia' sindaco di Bolsena, docente, saggista, promotore del Club per l'UNESCO Viterbo Tuscia; fratel Guido Dotti, Monastero di Bose, Magnano (Biella); Duccio Facchini, giornalista e saggista, direttore di "Altreconomia"; Gabriella Falcicchio, researcher Dip. Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell'Universita' degli Studi di Bari "Aldo Moro"; Giuseppe Falcomata', Sindaco di Reggio Calabria; Sergio Falcone, poeta; Claudia Fanti, Roma; don Paolo Farinella, Genova; Patrizia Farronato, Schio (Vi); Luigi Fasce, presidente del Circolo Giustizia e liberta' "Guido Calogero e Aldo Capitini" di Genova; Daniela Favena, Olgiate Olona (Va); Jose' Manuel Fernandez, Trapagaran, Bizkaia; Vito Ferrante, presidente dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit); Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, gia' Ministro della Repubblica italiana; Antonio Filippi, gia' sindacalista Cgil in pensione, Canepina (VT); Pierina Folci, Milano; Jacopo Frey, insegnante e redattore del programma Vanloon di Radio Citta' Fujiko di Bologna; Gabriele Gabrieli, Mantova; Angelo Gaccione, scrittore, direttore di "Odissea", Milano; Haidi Gaggio, gia' parlamentare, Genova; Ezio Gallori, sindacalista e attivista; Rosanna Garavaglia, gruppo ecumenico diocesi di Milano; Manolo Garosi, Sindaco di Pienza; Maria Gerli, Milano; Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo; Luigi Giario, scrittore e volontario, dell’associazione culturale Amici di Adriana Zarri, Torino; Giovanni Giavelli, Reggio Emilia; Sergio Giovagnoli, Arci; Roberto Giudici, presidente sezione Anpi Vigentina Milano; Sergio Golinelli, coordinatore di Sinistra Italiana della provincia di Ferrara; Doriana Goracci, blogger; Franca Grasselli, Reggio Emilia; Gabriella Grasso, Milano; Ruggero Grassotti, Sindaco di Vitorchiano (Vt); Giorgio Grimaldi, docente universitario, Genova; Gianpiero Grulla, socio banca etica, Milano; Paolo Grulla, Gruppo Acquisto Solidale, Milano; Lorenzo Guadagnucci, giornalista e saggista; Maurizio Gubbiotti, Legambiente; Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista; Cristina Huppleger, Milano; Pasquale Iannamorelli, una delle figure piu' autorevoli della pace e della nonviolenza in Italia; Carmelina Imbroscio; Roberto Paolo Imperiali, Roma; Lucia Innocenti, del Comitato "Verita' e giustizia per Giulio Regeni", Vaiano (Prato); Salvatore Izzo, direttore di "Faro di Roma" e presidente dell'associazione Padre Virginio Rotondi per un giornalismo di pace; Nino Labate, sociologo e segretario dell'associazione "Polis Duemila" di Roma; Tiziana Lachi; Monica Lanfranco, giornalista; Giorgio Langella, Creazzo (Vi); Liliana e Giuseppe Lastella, associazione La tenda, Milano; Raniero La Valle, giornalista e saggista, gia' deputato e senatore, una delle figure piu' autorevoli della cultura della pace; Pietro Lazagna, figura storica dell'impegno educativo e civile; Gad Lerner, giornalista e saggista; Franco Limardi, scrittore e insegnante, Viterbo; Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; Pierpaolo Loi, insegnante, Cagliari; Eugenio Longoni, Milano; Rosaria Lopez; Mariella Lorusso, docente, Universita' di Bologna; Francesco Lucat, segretario regionale di Rifondazione Comunista, Valle d'Aosta; 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Gian Marco Martignoni, CGIL Varese; Mariateresa Martini, educatrice e scrittrice, Moniga del Garda (Bs); Francesco Martone, gia' senatore; Alfonso Marzocchi; Michele Mascella, presidente della sezione Anpi di Gallarate; Tomasina Massa, Sassari; Devis Mayor, attivista per i diritti umani, Istrana (Tv); Mirko Mazzali, avvocato, consigliere comunale di Milano; Vittorio Mazzone, presidente sezione ANPI di Afragola e Casoria; Martino Mazzonis, americanista; Agide Melloni, Imola (Bo); Dario Mencagli, docente, cooperante internazionale; Fabio Menicacci, Sindaco di Soriano nel Cimino (Vt); Giansandro Merli, giornalista; Virginio Merola, sindaco di Bologna; Sandro Mezzadra, docente universitario; Carlo Mezzetti, avvocato, Viterbo; Enrico Mezzetti, presidente Anpi Viterbo; Alessandro Michelucci, direttore della rivista "La causa dei popoli"; Sara Michieletto, primo violino dell'orchestra del teatro "La Fenice" di Venezia, impegnata da sempre nella solidarieta'; Vincenzo Miliucci, Cobas; Matilde Mirabella, traduttrice, giornalista e attivista; Cristina Mirra, Milano; Pino Missori, Barbarano Romano (Vt); Karl Mogl, Durach (Germania); Emilio Molinari, storico attivista per un mondo piu' giusto, gia' parlamentare; Beatrice Mollo; Giampiero Monaca, maestro elementare; Gianfranco Monaca, scrittore, sociologo e animatore sociale; Gabriella Montalto, Milano; Alessandro Monti, Sindaco di Baveno; Pierangelo Monti, presidente del MIR - Movimento Internazionale della Riconciliazione; Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo; M. Cristina Mossa; Luciano Muhlbauer, gia' consigliere regionale della Lombardia; Rosangela Mura, attivista, Roma; Carmelo Musumeci, ergastolano scrittore; Linda Natalini, medico, Viterbo; Francesca Nava, giornalista; Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni, Coordinamento Nord Sud del mondo; Nicoletta Negri, insegnante; Franca Niccolini, del Mir-Movimento Nonviolento di Torino; Alfio Nicotra, presidente nazionale di "Un Ponte Per"; Raffaella Noseda, Mazzo di Rho; don Gianni Novelli, una delle piu' luminose figure dell'impegno per la pace, anche a nome del Cipax; Cristina Grazia Novello, Milano; Gianni Nuti, Sindaco di Aosta; Mufutau Abiola Oguntimirin, figura storica dell'impegno di pace e di solidarieta' a Viterbo; Riccardo Orioles, giornalista e militante antimafia; Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e storico protagonista della lotta contro la mafia; Graziella Osellame, Milano; Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore; Emilia Pacelli, Orte (Vt); Daniela Padoan, scrittrice, presidente dell'associazione "Laudato si’ - Un'alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale", socia fondatrice dell'Associazione Diritti e Frontiere (ADIF), Milano; Giuseppe Padovano, coordinatore nazionale del "Comitato no guerra no Nato"; Vittorio Pallotti, presidente onorario del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale - CDMPI; Marco Palombo, attivista della "Rete No War" di Roma; Antonio Panella, Castiglione Chiavarese; Luca Paolocci, responsabile legale USB - Unione Sindacale di Base, Viterbo; Pancho Pardi, docente universitario, gia' senatore; Paola Parisi; Maria Luisa Paroni, della Comunita' "Laudato si'" di Viadana e Marcaria (Mn); Beppe Pavan, animatore del gruppo Uomini in cammino, Pinerolo (To); Rita Pelusio, attrice; Gianni Penazzi, Mir-Movimento Nonviolento, Lugo (Ra); Livio Pepino, direttore delle Edizioni Gruppo Abele e presidente di "Volere la luna", gia' magistrato e presidente di Magistratura Democratica; Alberto Perino, storico animatore del movimento No Tav; Maria Speranza Perna, docente in pensione, Napoli; Paolo Pero, Terni; Marcello Pesarini, coordinamento provinciale di Sinistra Italiana, Ancona; Emanuela Petrolati, insegnante; Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher; Giorgio Piacentini, gia' dirigente Bankitalia e presidente Cipax - centro interconfessionale per la pace, Roma; Ivano Pioli, Melegnano (Mi); Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano; Francesco Pistolato, cofondatore del Centro Interdipartimentale di Ricerca "Irene" dell'Universita' di Udine; Bianca Pitzorno, scrittrice; Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo; Lorenzo Poli, redattore di "Pressenza"; Anna Polo, impegnata da decenni per la pace e la nonviolenza; Giuliano Pontara, filosofo, uno dei massimi studiosi della nonviolenza, Stoccolma; Roberto Porfiri, Roma; Graziella Proto, giornalista e militante antimafia, direttrice di "Le Siciliane – Casablanca"; Giannozzo Pucci, ecologista nonviolento, editore, Firenze; Pasquale Pugliese, docente, saggista, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento; Anna Puglisi, Centro Impastato, Palermo; Giuseppe Putzulu, Chianciano Terme; Stefania Quadri Huber, Zurigo; Angela Querze', storica pacifista nonviolenta, attualmente attiva nel Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale; Piercarlo Racca, figura storica del Movimento Nonviolento; Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta', Poggio San Marcello (Ancona); Gorka Ramos, Barcellona; Rosa Riboldi, Associazione Coordinamento Pace Cinisello Balsamo; Antonello Ricci, docente, narratore di comunita', scrittore, operatore culturale, Viterbo; Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro; Maria Teresa Rigamonti, Milano; Valentina Ripa, ricercatrice universitaria, attivista per i diritti umani; Alberto Risi, Milano; Rodrigo Andrea Rivas, economista, gia' direttore di "Radio Popolare" di Milano; Annamaria Rivera, antropologa; Basilio Rizzo, storico consigliere comunale di Milano; Lucia Rojas, dell'associazione italo-cilena ALPIANDES; Roberto Romizi, presidente dell'Associazione medici per l'ambiente - ISDE Italia; Dina Rosa; Guido Rossi, Usmate Velate (MB); padre Filippo Rota Martir, Brescia; Aldo Rotolo, Bracciano (Roma); Angelita Russo, dottoressa; Giovanni Russo Spena, gia' deputato e senatore; Nuria Salame', vicepresidente di "Catalanes Amigues del Poble Saharaui"; Anna Saleppichi, storica collaboratrice di Stampa Alternativa e insegnante, Viterbo; Raffaele K. Salinari, portavoce CINI (Coordinamento Italiano Ngo Internazionali); Marina Salvadori, Milano; Brunetto Salvarani, teologo, Carpi; Luca Salvetti, Sindaco di Livorno; Giuseppina Sangalli, Marta (Vt); Antonia Sani, WILPF Italia; Paola Sani; Giovanna Grazia Sanna, Menaggio (Co); Carlo Sansonetti, presidente dell'associazione "Sulla strada" che ha progetti di promozione per popolazioni native in Guatemala; Veniero Santin; Umberto Santino, Centro Impastato, Palermo; Romolo Santoni, Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano", Perugia; Alessandro Santoro, prete della comunita' delle Piagge, Firenze; Mauro Sarnari, docente, impegnato nell'Anpi, nell'Unicef, nei movimenti di pace e di solidarieta', Viterbo; Renato Sarti, direttore del Teatro della Cooperativa, Milano; Roberto Savio, prestigioso giornalista e attivista per la giustizia sociale e climatica, animatore di "OtherNews"; Oreste Scalzone, figura storica della sinistra rivoluzionaria; Alfredo Scardina, docente; Gino Scarsi, artigiano e artista di forte impegno morale e civile, pacifista ed ecologista; Manlio Schiavo, docente a riposo, Bagheria; Susanna Schimperna, Roma; Bruno Segre, storico, saggista, ricercatore culturale impegnato per i diritti umani, Milano; Corrado Seletti, Associazione Per il futuro delle nostre valli, Ambiente - Salute e Vita, Borgotaro (Pr); Maurizio Sgarzi, Percorsi di pace - Casa per la pace La Filanda, Casalecchio di Reno (Bo); Alessandro Sicchiero, Sindaco di Chieri; Chiara Silva, Reggio Emilia; Peppe Sini, Viterbo; Marco Sioli, americanista; Matteo Soccio, vicepresidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani, Vicenza; Gianni Sofri, gia' Professore di storia all'Universita' di Bologna; Piero Soldini, CGIL nazionale; Alfredo Somoza, presidente dell'ICEI; Francesca Spurio, attrice, animatrice culturale, attivista; Anna Grazia Stammati, presidente del CESP (Centro studi scuola pubblica); Bruno Stefani, pacifista nonviolento, docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico, attivista della Casa dei pensieri di Bologna, membro del CDMPI (Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale); Patrizia Sterpetti, antropologa, a nome di tutta la sezione italiana di WILPF; Francesco Straziota, Milano; Pippo Tadolini, medico, Ravenna; Giovanna Taglialatela, docente; Gianni Tamino, biologo, gia' parlamentare europeo; Veronica Tarozzi, interprete e giornalista, una delle coordinatrici nazionali del Movimento Zeitgeist Italia; Gianni Tognoni, segretario del Tribunale permanente dei diritti dei popoli; Roberto Antonio Tomaello, ex-attore di prosa, ex-insegnante di linguaggio teatrale, ex-organizzatore culturale, Genova; Ada Tomasello, impegnata nei movimenti per la pace, i diritti delle donne, la solidarieta' concreta e nel sindacalismo di base; Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore; Walter Tosches, psicologo; Roberta Trucco, scrittrice, Genova; Marco Trulli, curatore e operatore culturale, Arci Viterbo; Michelangelo Tumini, coordinatore di Sinistra Italiana, circolo di Osimo, Offagna, Castelfidardi, Loreto; Fiorella Turci, insegnante; Franco Turigliatto, gia' parlamentare; Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"; Laura Tussi, giornalista e scrittrice; Mauro Vaiani, attivista autonomista toscano, vicepresidente di Autonomie e Ambiente; Claudio Vallarini, ricercatore, storico, impegnato nel volontariato e nella difesa della natura; Milena Valli, Sondrio; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento; Tiziana Valpiana, gia' deputata e senatrice; Leonardo Varvaro, docente universitario, Viterbo; Shendi Veli, attivista e giornalista; Elio Veltri, gia' parlamentare e sindaco emerito di Pavia; Lina Ventura, Casalecchio di Reno (Bo); Antonio Vermigli, direttore della rivista della Rete Radie' Resch "In dialogo"; Guido Viale, sociologo e saggista; Antonio Vigilante, docente, pedagogista, scrittore, studioso della nonviolenza; Gianluca Vitale, avvocato, copresidente Legal Team Italia; Giulio Vittorangeli, figura storica della solidarieta' internazionale; Javi Xavi; Francesco Zanchini, gia' ordinario di diritto canonico nella facolta' di Giurisprudenza dell'Universita' di Teramo; Mauro Zanella, "Mani Rosse Antirazziste"; padre Alex Zanotelli, missionario comboniano; Luisa Zanotelli, del coordinamento delle associazioni pacifiste roveretane; Rina Zardetto, Correggio (RE); Silvia Zaru, musicista e insegnante; Rodolfo Ziberna, Sindaco di Gorizia; Alberto Ziparo, docente dell'Universita' di Firenze; Mario Zorzetto, portavoce del Comitato civico per la difesa e attuazione della Costituzione della Repubblica italiana, Mogliano Veneto; Franco Zunino, presidente ARCI provinciale Savona.
Tra le adesioni di esperienze istituzionali, associative ed informative segnaliamo: Amministrazione comunale di Carrara; il Sindaco e la Giunta del Comune di Chieri; il Consiglio Comunale di Cuneo; Il Consiglio Comunale di Pienza; Associazione "Erinna" di Viterbo; "Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit); l'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo; l'"Associazione italo-cilena ALPIANDES"; Associazione medici per l'ambiente - ISDE Italia; l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia del Trentino; la sezione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Crescenzago; la sezione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia "Emilio Sugoni" di Nepi; la sezione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Vigentina - Milano; l'"Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli" di Milano; l'Associazione per i popoli minacciati; l'Associazione "Sacco e Vanzetti"; l'Associazione SenzaConfine; la Casa per la Pace di Vicenza; Centro di iniziative per la verita' e la giustizia; Centro Documentazione Polesano; "Centro Gandhi", Pisa; Cipax - Centro interconfessionale per la pace, Roma; Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano", Perugia; il Circolo "Guido Puletti" di Sinistra Anticapitalista di Brescia; Circolo Vegetariano VV. TT.; Comitato Berta Vive Milano; "Comitato civico per la difesa e attuazione della Costituzione della Repubblica italiana" di Mogliano Veneto; "Comitato pace, convivenza e solidarieta' Danilo Dolci" di Trieste; Cobas - Confederazione dei Comitati di Base; il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo; il Comitato "Nepi per la pace"; il Comitato "Vivere bene la macchia" di S. Stefano Magra; Il "Coro di Micene" di Milano; la redazione de "Il giornaletto di Saul"; la redazione de "Il Popolo Veneto” (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); la redazione de "La nonviolenza e' in cammino"; "Linea indipendente", gruppo ecologista, nonviolento e libertario, Calcinato (Bs); "Mani Rosse Antirazziste"; "Movimento di lotta per la salute Maccacaro"; Movimento Zeitgeist Italia; "Notiziario dell'Accademia apuana della pace"; "Osservatorio Repressione"; "Parallelo Palestina"; Piccola scuola di pace "Gigi Ontanetti", Firenze; la redazione di "Pressenza"; l'associazione "Respirare" di Viterbo; "Rete ambientalista - Movimenti di lotta per la salute, l'ambiente, la pace e la nonviolenza"; "Reti di Pace", l'associazione "Soconas Incomindios", "Teatro in Natura"; la redazione di "Tepee"; USB - Unione Sindacale di Base, Viterbo; la redazione di "ViPiu'", WILPF Italia.
3. REPETITA IUVANT. CONTRASTARE LA PANDEMIA
Vaccinazione obbligatoria e gratuita per l'umanita' intera.
Troppi esseri umani sono gia' morti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. REPETITA IUVANT. TRE TESI
La guerra e il fascismo sono la stessa cosa. Solo la lotta di liberazione delle donne puo' difendere e liberare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Emanuele Severino, Il dito e la luna, Rcs, Milano 2022, pp. 240, euro 16,50.
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Riletture
- Maria de la Fuente, Toro Seduto e il genocidio dei pellerossa, Cremonese, Roma 1974, pp. 128.
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Classici
- Platone, Tutti gli scritti, Giunti-Bompiani, Firenze-Milano 2018, 2020, pp. LXXVI + 1876 (+ un inserto iconografico di 16 pp.). A cura di Giovanni Reale.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4350 del 15 gennaio 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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