[Nonviolenza] Sabato 18 dicembre a Viterbo un incontro di studio sul libro dello storico Aram Mattioli, "Mondi perduti. Una storia dei nativi americani 1700-1910", nell'ambito dell'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier



SABATO 18 DICEMBRE A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO SUL LIBRO DELLO STORICO ARAM MATTIOLI, "MONDI PERDUTI. UNA STORIA DEI NATIVI AMERICANI 1700-1910", NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Sabato 18 dicembre 2021 si e' svolto a Viterbo, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", un incontro di studio centrato sull'analisi del recente testo storiografico del professor Aram Mattioli, "Mondi perduti. Una storia dei nativi americani 1700-1910", Einaudi, Torino 2019 (l'edizione originale tedesca e' del 2017).
L'autore e' docente di storia contemporanea all'Universita' di Lucerna in Svizzera ed e' un acuto studioso anche dell'antisemitismo, del fascismo, del razzismo e del colonialismo. Alla storia dei nativi americani ha dedicato approfondite ricerche, di cui questa opera e' una cospicua sintesi.
L'opera si colloca degnamente nel solco della nuova storiografia sviluppatasi dalla seconda meta' del Novecento che interpreta in modo finalmente adeguato la storia nordamericana e la nascita della superpotenza statunitense e quindi demolisce molti scellerati stereotipi razzisti sulla conquista dell'America e finalmente coglie, riconosce e valorizza le esperienze, le riflessioni e le ragioni della Resistenza dei nativi che subirono l'invasione e lo sterminio, Resistenza che tuttora continua e che nel secondo Novecento ha trovato un punto di riferimento in alcuni grandi intellettuali nativi e nei movimenti di difesa dei diritti umani e della Madre Terra di cui l'American Indian Movement e' stato dal 1968 rilevante espressione.
Ancora non molto e' stato tradotto in italiano della nuova storiografia sulla storia del genocidio, dell'etnocidio e dell'ecocidio plurisecolare e tuttora in corso in Nordamerica. I molti lettori italiani che hanno apprezzato l'ormai classico libro di Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, pubblicato nel 1970 e tempestivamente tradotto in italiano da Mondadori nel 1972 e piu' volte ristampato (un libro che anche in Italia e' stato un vero e proprio testo di formazione per piu' generazione di militanti per i diritti umani e per la liberazione dei popoli), apprezzeranno l'opera di Mattioli che non solo amplia l'orizzonte temporale e geografico, ma fornisce altresi' molteplici strumenti critici e metodologici ed introduce all'attuale "stato dell'arte" della storiografia in materia, che si avvale delle ricerche, delle testimonianze e della strumentazione ermeneutica offerte dalle pubblicazioni di autrici ed autori nativi e di studiosi che sono anche militanti per la verita' storica e per i diritti umani.
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L'incontro ha avuto luogo nell'ambito dell'iniziativa di solidarieta' per la liberazione di Leonard Peltier, l'illlustre attivista per i diritti umani e la difesa della Madre Terra nativo americano da 45 anni detenuto innocente e per la cui liberazione innumerevoli personalita' universalmente riconosciute come benemerite dell'umanita' si sono espresse ed impegnate, da Nelson Mandela a Madre Teresa di Calcutta.
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Al termine dell'incontro ancora una volta e' stato rinnovato l'invito a sostenere l'appello del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, per la liberazione di Leonard Peltier.
Il Presidente del Parlamento Europeo il 23 agosto 2021 ha annunciato pubblicamente - con una conferenza stampa, un video e un tweet - la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia presidenziale che restituisca finalmente la liberta' a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente del Parlamento Europeo ha scritto, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
A sostegno dell'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo si sono espresse innumerevoli personalita', associazioni, istituzioni. Tra esse prestigiosissime personalita' dell'impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico, come Alessandra Algostino, Laura Boella, don Luigi Ciotti, Giancarla Codrignani, Marinella Correggia, Nando dalla Chiesa, Gregorio de Falco, Paolo Ferrero, Francuccio Gesualdi, Raniero La Valle, Gad Lerner, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Graziella Proto, Anna Puglisi, Annamaria Rivera, Antonia Sani, Mao Valpiana, Guido Viale, padre Alex Zanotelli, e le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d'Italia come Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano.
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Le persone partecipanti all'incontro invitano a sostenere l'iniziativa ed a coinvolgere nell'impegno di solidarieta' quante piu' persone, associazioni ed istituzioni democratiche sia possibile.
In particolare propongono di scrivere lettere con la richiesta di un impegno per la liberazione di Leonard Peltier indirizzandole:
- al Ministro degli Esteri italiano: gabinetto at esteri.it, sg.segreteria at esteri.it, SGUDC at esteri.it,
- al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano: presidente at pec.governo.it, segrcd at governo.it, chigicomunicazione at governo.it, uscm at palazzochigi.it, segrgen at governo.it,
- per conoscenza al Presidente del Parlamento Europeo: president at ep.europa.eu, lorenzo.mannelli at ep.europa.eu, armelle.douaud at ep.europa.eu, barbara.assi at ep.europa.eu, helene.aubeneau at ep.europa.eu, marco.canaparo at ep.europa.eu, fabrizia.panzetti at ep.europa.eu, michael.weiss at ep.europa.eu, luca.nitiffi at ep.europa.eu, matea.juretic at ep.europa.eu, francesco.miatto at ep.europa.eu, barbara.hostens at ep.europa.eu, monica.rawlinson at ep.europa.eu, beate.rambow at ep.europa.eu, laetitia.paquet at ep.europa.eu, nicola.censini at ep.europa.eu, arnaud.rehm at europarl.europa.eu, julien.rohaert at europarl.europa.eu, jose.roza at ep.europa.eu, roberto.cuillo at ep.europa.eu, silvia.cagnazzo at ep.europa.eu, eulalia.martinezdealosmoner at ep.europa.eu, iva.palmieri at europarl.europa.eu, tim.allan at ep.europa.eu, andrea.maceirascastro at ep.europa.eu, angelika.pentsi at ep.europa.eu,
- per conoscenza al Comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier: contact at whoisleonardpeltier.info,
- per conoscenza alle associazioni democratiche promotrici di questa iniziativa: bigoni.gastone at gmail.com, nepi1.anpi at gmail.com, centropacevt at gmail.com,
- ed ovviamente alle persone, alle associazioni, alle istituzioni ed ai mezzi d'informazione cui ogni persona che aderisca a questo appello riterra' opportuno rivolgersi.
Il testo delle lettere potrebbe essere il seguente:
"Sosteniamo l'appello del Presidente del Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, le associazioni e le istituzioni democratiche ad impegnarsi per la sua liberazione.
Giunga al Presidente degli Stati Uniti d'America una corale richiesta di concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
I diritti umani vanno difesi sempre e ovunque".
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Una minima notizia su Leonard Peltier
La vicenda di Leonard Peltier puo' essere riassunta brevemente: nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944, attivista dell'American Indian Movement per i diritti umani dei nativi americani e in difesa della Madre Terra, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze dimostratesi false; da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai universalmente riconosciuta (gli stessi suoi accusatori e giudici responsabili della sua scandalosa ed assurda condanna hanno in prosieguo di tempo ammesso che le cosiddette "prove" e le cosiddette "testimonianze" erano false). Anche dal carcere ha continuato ad impegnarsi per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra, sostenendo e promuovendo molte iniziative educative ed umanitarie, a cui ha affiancato un'apprezzata attivita' di pittore, poeta, scrittore.
Per ulteriori informazioni si veda di Leonard Peltier, Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999 (in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005); e tra le opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, Pomezia 1996; Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016. Particolarmente utile anche l'opera di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013, piu' volte ristampata.
Si puo' utilmente consultare anche il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 18 dicembre 2021

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

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