[Nonviolenza] Partecipando al digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti



PARTECIPANDO AL DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI

Prendo parte quest'oggi, 4 dicembre 2021, al giorno di digiuno promosso dal movimento del "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" di cui e' tenace, generoso, luminoso animatore padre Alex Zanotelli.
Come non vedere l'orrore che ci circonda e quasi ci sommerge?
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Continuano la schiavitu' e l'apartheid in Italia.
Cosa si attende a riconoscere il diritto di voto e tutti i diritti sociali, civili, politici, umani a tutti gli esseri umani che vivono nel nostro paese?
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Continua la strage degli innocenti in fuga da fame e guerre.
Cosa si attende a riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', alla condivisione dei beni comuni?
Cosa si attende a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto?
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Continua il finanziamento, l'armamento e il sostegno italiano ed europeo a regimi che violano i diritti umani, che erigono lager, che anche per conto dei governi europei opprimono i loro stessi cittadini e il popolo immenso di chi e' costretto ad abbandonare la sua casa e il suo paese, vittima della violenza tanto delle dittature locali quanto di un ordine mondiale ancora maschilista, razzista, colonialista ed imperialista.
Cosa si attende a riconoscere che occorre far cessare questi palesi crimini contro l'umanita'?
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Continua l'atroce assurdita' delle guerre, della produzione delle armi assassine, della creazione e del mantenimento di apparati armati addestrati ed usati per uccidere esseri umani.
Cosa si attende a riconoscere che la guerra e' un crimine contro l'intera umana famiglia e l'intero mondo vivente?
Cosa si attende a riconoscere che le armi sono nemiche dell'umanita'?
Cosa si attende a riconoscere che uccidere un essere umano e' un crimine sempre?
Cosa si attende a riconoscere che salvare le vite e' il primo dovere?
Cosa si attende a riconoscere che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe?
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E una parola ancora voglio aggiungere in questo giorno di digiuno, di meditazione, di testimonianza, di resistenza alla violenza dominante.
C'e' un uomo in America, detenuto da quasi mezzo secolo, vittima innocente di un'abominevole persecuzione; un uomo che e' un simbolo vivente della lotta dei popoli oppressi per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della Madre Terra: il suo nome e' Leonard Peltier.
Cosa si attende ad impegnarsi per la sua liberazione?

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 4 dicembre 2021

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

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